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    ePrix Portland, Cassidy vince una gara caotica

    Quattrocentotré sorpassi. Due safety car. Un recupero dalla 20° posizione ai piedi del podio. Un cambio di leadership nel mondiale Piloti. È solo una parte dello sviluppo dell’ePrix di Portland, quintultimo appuntamento del mondiale, partito con Jake Dennis – secondo nel campionato Piloti – in pole e con i rivali diretti in 10° posizione (Cassidy), 18° Wehrlein, 20° Evans, 21° Vergne. 
    I 32 giri di gara corrono via con un gruppo compatto a lungo e numerosi cambiamenti di posizione. Il momento decisivo, per la vittoria di Nick Cassidy, è il sorpasso sulla Porsche di Da Costa al giro 28. Il pilota di Envision riconquista una testa della gara già avuta nel corso dell’ePrix ma non la cede più fino al traguardo. 

    OVERTAKING CHAOS Here’s how those final few laps unfolded for our podium finishers @Southwire #PortlandEPrix pic.twitter.com/4UMCHpciSJ
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) June 25, 2023

    Wehrlein solo 9°
    Con i 25 punti conquistati finisce alle spalle di Jake Dennis nel mondiale, ad appena un punto di distacco e quattro ePrix al termine. Chi subisce una battuta d’arresto dopo il ritorno alla vittoria a Jakarta è Pascal Wehrlein. Il leader di campionato non va oltre il nono posto, due punti appena. Un piazzamento sul quale pesa anche il contatto avuto al giro 18, che lo ha ricacciato in sedicesima posizione, dopo essere risalito fino alla decima e una qualifica negativa, fuori già nel corso del Gruppo A, come Mitch Evans (cambio e batteria sostituiti prima della qualifica). 

    It’s a clean start for everyone here but it’s Nick Cassidy who’s made the biggest impact early on! He’s made up FIVE places on the first lap and moves into P5.@Southwire #PortlandEPrix pic.twitter.com/DpWoBGe5x5
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) June 25, 2023

    Muller, che botto!
    Cassidy, Dennis, Da Costa, questo il podio, in un ePrix di Portland che vede ben 17 piloti racchiusi in 7”. Ritirata la Maserati di Mortara, la Mahindra di Mehri – problema tecnico e prima safety car in pista – e la ABT Cupra di Muller. L’elvetico è stato protagonista di un pesante incidente, rimasto senza freni è andato a sbattere, riportando un impatto da 27G. Lunga neutralizzazione tra il giro 10 e il 17, che porterà a recuperare 4 giri a fine corsa.

    BIG CRASH! Nico Mueller struggles with his brakes and slides straight off into the barriers.He’s out of the car and is okay.@Southwire #PortlandEPrix pic.twitter.com/tVdb52fGYg
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) June 25, 2023

    Per dare la misura di quanto le posizioni si siano rimescolate nella seconda metà di corsa, tra il giro 18 e il 32, al comando alla ripartenza dopo la seconda SC c’era Nato (prima fila al via), davanti a Cassidy, Guenther, Mortara, Da Costa, Dennis, Rast, DI Grassi, Ticktum e Wehrlein. 
    Evans e la “solita” grande rimonta
    Sotto la bandiera, Evans completa la rimonta e conclude quarto, seguito da Buemi, Gunther, Bird, Di Grassi, Wehrlein e Nato. 
    Nel mondiale, con i due ePrix di Roma prossimo appuntamento del 15 e 16 luglio, Dennis ha 154 punti, Cassidy 153, Wehrlein 138, Evans 122. Vergne, più staccato con 97 punti, vede ridursi notevolmente le possibilità di corsa al titolo. LEGGI TUTTO

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    ePrix Monaco, vince Cassidy: Evans e Dennis sul podio

    Cassidy ed Evans, Envision e Jaguar – ancora una volta – sono le accoppiate più forti in gara. In qualifica la pole è stata di Fenestraz, davanti a Hughes, per un uno-due tutto Nissan-McLaren. Penalità per Fenestraz, però, così in griglia è stato Hughes a partire al palo. 

    What a start to the #MonacoEPrix! pic.twitter.com/xgfgahhWhd
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) May 6, 2023

    Arrivo in parata alle spalle della Safety Car
    Avvio al rallentatore, un ritmo 15″ più lento rispetto al giro di qualifica. Finale sotto Safety Car. Non c’è la sfida all’ultimo giro tra Cassidy ed Evans, insieme a Jake Dennis bravi a staccarsi dal resto del gruppo, perché più veloci e in palla nell’interpretare la gara nel Principato.
    La Safety Car esce due volte, la seconda è per accompagnare tutti sotto la bandiera a scacchi. Un contatto tra Bird e Mueller a Sainte Devote manda il pilota ABT Cupra contro le barriere al giro 28 sui 29 di gara. L’epilogo avviene dietro Safety Car.
    Cassidy è il nuovo leader del mondiale, con 121 punti scavalca Wehrlein a 100. Gara negativa per il tedesco, mai in partita se non ai margini della top ten. Finisce 11°, dietro Bird. Evans con il piazzamento sul podio è quarto con 94 punti, due dietro Dennis .
    Vittoria con rimonta per Cassidy
    “Non ho nulla contro Berlino ma questa vittoria è incredibile. Sono senza parole. Abbiamo avuto una giornata così difficile, nelle libere ero tra gli ultimi, mi sono qualificato decimo. È stata una gara difficile, sono felicissimo e questa vittoria ripaga di tutto il duro lavoro.
    Restano ancora molte gare da correre e questi ragazzi, Mitch, hanno dimostrato quanto siano forti, per ora mi godo la vittoria qui a Monaco”, le parole di Cassidy.
    Ancora una Jaguar clienti e una ufficiale nelle prime posizioni. Evans che ha avuto il controllo della corsa al giro 16, in una condotta strategica che lo ha visto cedere la leadership in chiave di gestione energetica poco dopo. 
    Dopo l’avvio con Hughes a guidare il trenino di monoposto, Cassidy è emerso dalla nona posizione in griglia recuperando a suon di sorpassi posizioni su posizioni. Leader della gara dal giro 8, quando ha imposto un ritmo gara “vero”, sull’1’36” (8 secondi più lento della pole) contro il passo da 1’41” dell’avvio gara di Hughes.

    3 in 1 ‍ @NickCassidy_ is on a charge through the pack and currently in SECOND! #MonacoEPrix pic.twitter.com/89uCgpUCzI
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) May 6, 2023

    Poche soddisfazioni per Maserati
    Cassidy, Evans, Dennis è un terzetto che si delinea a metà gara nelle prime tre posizioni. Dietro accade un po’ di tutto. Bravo Da Costa a rimontare dalla diciannovesima posizione alla nona, salvo vedere il recupero affossato da un problema che lo ha costretto a passare ai box.
    Le Maserati corrono in top ten ma è al giro 21 che iniziano i problemi. Mortara viene stretto contro le barriere da Guenther all’ex Loews e perde l’ala. Guenther poi tampona Ticktum al giro 22, in salita verso il Casinò. NIO del pilota inglese già danneggiata sull’anteriore destra. Con la Maserati ferma all’esterno di Massenet, entra la Safety car e neutralizza la gara fino ai meno 4 dal termine. 

    Günther Ticktum This is how the race ended for the Maserati MSG Racing driver and brought out the Safety Car #MonacoEPrix pic.twitter.com/pd7I55yDJ7
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) May 6, 2023

    Evans, sul podio ma non soddisfatto al 100%
    Cassidy ha ripreso la leadership nel momento giusto della corsa, al giro 18, sul rettilineo. Evans si rammarica per uno sviluppo che avrebbe potuto essere differente: “Sono sul podio, sì ma non è la posizione giusta. Pieno merito a Nick, mi ha passato nel momento giusto. È un altro podio, punti buoni, va bene così.
    Nel finale avevamo obiettivi di risparmio di energia alti, si tratta di momenti della gara e alcuni avrei voluto farli diversamente. Abbiamo fatto un ottimo lavoro e complimenti a Nick”, dice Mitch. 
    Soddisfatto è Jake Dennis, unico motorizzato Porsche con il sorriso a Monaco: “Sono di nuovo sul podio, da due gare di fila adesso. Avevamo una macchina per essere in prima fila. Sono felicissimo, un po’ deluso per certi versi perché avevamo una macchina davvero super-efficiente, avevo il 2% di energia residua in più. Siamo tornati nella lotta per il titolo”.
    Già dal podio restano Fenestraz su Nissan, Hughes su McLaren, poi Ticktum con NIO, Vergne su DS, Buemi con la seconda Envision, Vandoorne con la DS e Bird su Jaguar.
    Prossimo appuntamento con il mondiale, il 3 e 4 giugno, per due gare a Jakarta. LEGGI TUTTO

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    Formula E, Cassidy vince a Berlino, Andretti e DS Penske sul podio

    Nei restanti 10 giri non accade molto, in realtà. Le posizioni contendibili restano quelle ai margini del podio, con il terzo che cambia titolarità e va a Jean Eric Vergne, dopo un confronto con Mitch Evans e Antonio Felix Da Costa. 
    Jaguar regina di Berlino in gara-1, ma c’è anche Maserati sul podio
    Cassidy in rimonta
    Chi comanda in modo autorevole e dal giro 23 rompe gli indugi, è Nick Cassidy. Il pilota Envision – partito ottavo – vince gara-2 a Berlino, controllando sulla Andretti di Jake Dennis, secondo. Un powertrain Jaguar, uno Porsche – entrambi con i team clienti -, uno DS Penske nelle prime tre posizioni.
    La cavalcata di Cassidy verso la vittoria inizia al giro 23, con un super sorpasso in curva 6, dove con una manovra salta tre monoposto e, 7 giri più tardi, è al comando dell’ePrix. 
    Le strategie
    Una gara-2 uguale al sabato per quanto riguarda le strategie di smarcamento dell’Attack Mode, per nulla un reale vantaggio nel recuperare posizioni. Così, entro i primi 10 giri di gara, la quasi totalità dei piloti ha esaurito i 4 minuti obbligatori di attivazione della modalità a 350 kW (476 cv).
    Prima ancora del via, il “momento Cavallo Pazzo” registra l’invasione di un paio di tifosi, a interrompere la procedura di partenza sedendosi davanti alle piazzole delle monoposto. Superato il momento di protesta degli attivisti, il via all’ePrix. 
    Niente da fare per la Cupra
    Le prestazioni ABT Cupra sfumano su un asfalto asciutto, diversamente dalla qualifica corsa sul bagnato e che ha visto le due monoposto motorizzate Mahindra avere un passo nettamente superiore a tutti gli altri. Rimonta bene, invece, Maserati, che chiude con Guenther sesto, in un recupero di ben 15 posizioni.

    This is the moment @nico_mueller led an E-Prix for the first time! @SABIC #BerlinEPrix pic.twitter.com/RlEX3lEuCh
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 23, 2023

    Mortara, invece, pure nel gruppetto dei primi 10, ha concluso la gara con la rottura dell’ala anteriore, finita sotto la ruota anteriore destra e la necessità di fermarsi ai box per sostituirla.
    Cassidy-Envision, potenziale concretizzato
    Il ritmo al rallentatore imposto alla corsa, per gestire l’energia, ha caratterizzato tre quarti di gara, prima che Cassidy rompesse gli indugi e andasse all’attacco. 
    “Sapevo che eravamo in partita, lo siamo stati nelle ultime 5 gare. Ieri ho avuto una grande occasione e ho sbagliato, oggi l’abbiamo concretizzata”, dice a caldo Cassidy.
    Dennis: “Felicissimo dei 18 punti”
    Una superiorità di prestazione riconosciuta da Jake Dennis, ieri protagonista di un attacco finito male, per problemi anche ai freni, nel quale è rimasto coinvolto anche un incolpevole Da Costa. 
    Torna a conquistare punti, dopo un grande avvio di stagione, Dennis: “Non vedere l’arrivo dall’Arabia Saudita era qualcosa di sconvolgente. Sì, avevo più energia in gara ma il riferimento era così alto che avrei dovuto prendere troppi rischi. Sono felicissimo, vediamo il traguardo e portiamo a casa 18 punti. A 8 giri dalla fine Nick ha alzato il ritmo e per superarlo avrei dovuto prendere troppi rischi”, ammette l’inglese.
    Giù dal podio finiscono Evans, seguito da Da Costa, Guenther, Wehrlein – che resta leader del mondiale -, Vandoorne, Mueller e Ticktum.
    Vergne: “Gara caotica”
    “É stata davvero una gara caotica, sono felice che sia finita”, è il “sospiro di sollievo” di Vergne. “È stata una di quelle gare dove nessuno voleva essere al comando, decisamente strategica e difficile: sono molto contento di aver ottenuto il podio. 
    Il campionato non è qualcosa a cui pensi in questo momento, restano moltissime gare e noi come squadra dobbiamo fare ancora molto. Dobbiamo spingere per recuperare le prestazioni delle Jaguar”.
    Il mondiale tornerà in pista il prossimo 6 maggio, quando si correrà l’ePrix di Monaco. LEGGI TUTTO

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    Qualifiche ePrix di New York, Cassidy conquistare la pole position di gara1

    Un giro perfetto, il più rapido della sessione, l’1’09″338, arrivato dopo che nella fase a Gruppi per Cassidy la miglior prestazione era stata di 1’09″672. Non ha saputo ripetersi Sebastien Buemi, protagonista del Gruppo 4 ma solo quinto in griglia, con 1’09″713. Partirà davanti a Pascal Wehrlein, autore di 1’09″752 su Porsche. 
    Accanto a Cassidy  – Envision motorizzata Audi e, ancora, a qualificarsi meglio dei piloti ufficiali – partirà Jean Eric Vergne, con DS Techeeah a 161 millesimi. Ottima qualifica anche per Alex Lynn su Mahindra, terzo e autore di 1’09″538. Accanto avrà la BMW di Maximilian Guenther, a girare in 1’09″614.
    In un’ottica di campionato, qualifica da dimenticare per Edoardo Mortara, con problemi di erogazione della potenza sulla Venturi, che ne hanno condizionato il giro nel Gruppo 1. Partirà ultimo, accanto a René Rast su Audi. Male Anche Vandoorne, Bird, De Vries ed Evans. 
    La cronaca della qualifica a Gruppi
    Dal Gruppo 1 da segnalare l’investigazione su Edoardo Mortara per aver rallentato un altro pilota (Rast), in quelli che sono stati due pessimi tentativi di qualifica. Mortara non ha potuto sfruttare la massima potenza del powertrain per un problema tecnico. 
    Quanto a Da Costa ha usato una strategia alternativa ai primi 5 in pista, attendendo a lungo ai box prima di lanciarsi per il giro veloce e realizzare la seconda prestazione a 93 millesimi da  Robin Frijns.
    Nel Gruppo 2 ha provato a qualificarsi per la Superpole Sam Bird, ma con una Jaguar in pessime condizioni d’assetto, nonostante il lavoro dei meccanici – a sostituire il telaio – per preparare la monoposto in tempo per la qualifica.
    Sessione caotica, con il finale che ha visto Rowland finire in testacoda e centrare la Jaguar di Bird, che procedeva lentamente. Bandiera rossa e sessione interrotta quando i piloti erano nel giro veloce. Un tentativo concesso nuovamente a tutti, dal quale escono meglio di tutti Vergne e Wehrlein, con Vandoorne che ha molto da recriminare per aver perso 1″3 da Vergne nel solo terzo settore.
    Del terzo Gruppo va detto della buona prestazione di Di Grassi, sesto e al limite dell’accesso in Superpole, in attesa del Gruppo 4. Solo Sims e Lotterer, ottavo e nono, non hanno ottenuto un tempo buono per un provvisorio posizionamento tra i primi 6.
    La “sorpresa” che toglie Di Grassi dai piloti con l’accesso in Superpole arriva da Sebastien Buemi, con Nissan stacca il miglior tempo in 1’09″531, 68 milesimi più rapido di Vergne. Sergio Sette Camara il secondo migliore del Gruppo 4, 12° in griglia.
    I tempi e la griglia di partenza

    Cassidy (Virgin) –  1’09″338 (G3) 
    Vergne (DS Techeetah) – 1’09″499 (G2)
    Lynn (Mahindra) – 1’09″538 (G3)
    Guenther (BMW) – 1’09″614 (G3)
    Buemi (Nissan) – 1’09″713 (G4)
    Wehrlein (Porsche) – 1’09″752 (G2)
    Di Grassi (Audi) – 1’09″759 (G3)
    Rowland (Nissan) – 1’09″891 (G2)
    Sims (Mahindra) – 1’09″892 (G3)
    Lotterer (Porsche) – 1’10″028 (G3)
    Frijns (Virgin) – 1’10″063 (G1)
    Sette Camara (Dragon) – 1’10″147 (G4)
    Da Costa (DS Techeetah) –  1’10″156 (G1)
    Turvey (NIO) – 1’10″181 (G4)
    Dennis (BMW) – 1’10″239 (G2)
    Evans (Jaguar) – 1’10″526 (G1)
    Blomqvist (NIO) – 1’10″530 (G4)
    De Vries (Mercedes) – 1’10″581 (G1)
    Nato (Venturi) – 1’10″658 (G4)
    Bird (Jaguar) – 1’10″934 (G2)
    Vandoorne (Mercedes) – 1’10″952 (G2)
    Eriksson (Dragon) – 1’11″036 (G4)
    Rast (Audi) – 1’11″271 (G1)
    Mortara (Venturi) – 1’11″690 (G1) LEGGI TUTTO