More stories

  • in

    I prezzi dei carburanti continuano a salire: sfiorati i 2,078 euro al litro

    Bollette, generi alimentari e carburanti, gli italiani sono sempre più alle prese con rincari preoccupanti. Il nostro paese soffre pesantemente la grave situazione causata dall’inflazione e a risentirne di più sono gli automoblisti. Nelle autostrade, soprattutto nelle pompe del Servito, il prezzo medio di benzina e diesel è arrivato a 2,078 euro al litro. 
    Caro carburante: Regioni, c’è un rischio stop delle merci
    Automobilisti in ginocchio
    L’inflazione inghiotte l’Italia, con aumenti continui dei prezzi non solo dei generi alimentari e delle bollette, ma anche dei carburanti. I dati sono stati raccolti ed elaborati dal Quotidiano Energia dopo la comunicazione da parte dei gestori dell’Osservaprezzi carburanti del Mise. Per quanto riguarda la benzina, al self service il prezzo medio si attesta sugli 1,855, mentre il diesel si ferma intorno agli 1,729. Al Servito le cifre sono ovviamente più alte: per la benzina si tratta di un prezzo medio intorno a 1,989 e 1,867 euro al litro per il diesel. Crescono anche Gpl e metano: per il primo il prezzo medio varia da 0,820 a 0,833, mentre per il secondo si va dagli 1,743 a 1,839. Per cercare di attenuare la stoccata il consiglio a chi si mette in viaggio è quello di cercare di rifornirsi alle pompe bianche piuttosto che in quelle dei grandi marchi, evitare il Servito e, se possibile, scegliere distributori fuori dall’area autostradale.
    Prezzi carburanti, self benzina sempre più su: toccata quota 1,847 al litro LEGGI TUTTO

  • in

    I prezzi del carburante salgono ancora e il benzinaio dichiara il “metano chiuso”

    Tra i tagli russi alle forniture, le scorte europee in esaurimento e le grandi importazioni di colossi come Cina e India, per la ripresa economica post Covid, il prezzo del metano continua a salire. Tanto da arrivare persino a esasperare il gestore di una stazione di servizio di Papigno, in provincia di Terni: “Ci scusiamo con la clientela ma abbiamo preferito non vendere piuttosto che applicare prezzi inaccettabili”. Questa la chiusura del curioso cartello affisso sulla colonnina del metano.
    E i social apprezzano…
    Il cartello, poi rimosso e sostituito da un più banale “metano chiuso”, si apriva così: “Il gestore e la compagnia petrolifera, per incompatibilità con i prezzi applicati dai fornitori della materia prima, sospendono la vendita di metano per un periodo non definito, altrimenti avrebbero dovuto applicare un prezzo di vendita esorbitante”. L’insolita protesta ha subito trovato terreno fertile nei social, dove la maggior parte delle reazioni sono state positive e hanno simpatizzato con l’iniziativa.
    Carburanti: vola gas, sale Gpl, metano supera 2 euro LEGGI TUTTO