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    Alcaraz: 6 Slam vinti a 22 anni. Il confronto con gli altri big dell’Era moderna (in varie categorie)

    Alcaraz posa a New York con la coppa di US Open 2025

    “La finale di US Open 2025 è stata miglior partita in carriera di Carlos Alcaraz”. Così esordisce l’autorevole BBC in uno degli articoli che hanno descritto la spettacolare prestazione e vittoria dello spagnolo ai danni di Jannik Sinner a New York domenica scorsa. Un tennis maiuscolo sotto ogni punto di vista che ha permesso a Carlos di volare sul campo, potente e sicuro, e trionfare per la seconda volta a Flushing Meadows, in quello che è diventato il sesto trofeo Major nella sua bacheca. La sensazione è che Charlie dovrà trovare il posto per molte altre coppe altrettanto prestigiose, vista la sua giovanissima età, solo 22 anni. La precocità non è l’aspetto più importante, ma è interessante andare a vedere quanto avevano vinto i più grandi campioni dell’Era moderna prima di compiere 23 anni. Alcaraz è davvero fenomenale anche la per classe e rapidità con la quale è arrivato a vincere due US Open, due Roland Garros e due Wimbledon alla sua età. Per fare un primo confronto, due leggende come Rafa Nadal e Mats Wilander hanno vinto due Major sulle tre superfici (cemento, terra ed erba) a 24 anni ciascuno, mentre Djokovic c’è arrivato solo a 34 anni (col secondo titolo a Parigi nel 2021). Borg arrivò a sei vittorie Slam nel 1978 con 18 major disputati, Alcaraz è appena dietro con 19 presenze e sei titoli. Ma ci sono altri numeri molto significativi a favore di Alcaraz.
    Carlos è arrivato a quota sei Slam prima di compiere 23 anni: come lui solo Nadal e Borg. Sampras prima di spegnere ventitré candeline era a quota 5 Slam; McEnroe, Wilander e Becker a 4 Slam; Federer, Connors, Edberg e Courier a tre titoli Slam; Agassi, Sinner e Djokovic solo a 1.
    Nel 2025 Carlos ha vinto 24 match in stagione nei tornei dello Slam: prima dei 23 anni, è il migliore per numero di partite vinte insieme a Nadal (anno 2008). Sampras nel 1993 si è fermato a 23 partite vinte in stagione nei soli Major, Becker arrivò a 22 partite vinte nel 1989 e poi ancora Nadal, nel 2007, con 20 successi annuali.
    Ma è ancor più significativa la percentuale di partite vinte negli Slam sotto i 23 anni. Alcaraz con 84 match portati a casa e solo 13 sconfitte, quindi l’86,6% di successi, nell’era moderna è dietro solo a Borg che a pari età segnò un record di 91/12, per l’88,3% di rendimento positivo, il migliore in assoluto. Dietro allo spagnolo troviamo McEnroe (86,2%), Nadal (85,7%) e Courier (82,8%). In pratica nei maggiori appuntamenti dell’anno Carlos non perde quasi mai.
    C’è un ultimo dato statistico davvero impressionante, relativa alla qualità del servizio di Alcaraz in quest’ultima edizione di US Open. La battuta è stata terribilmente decisiva per portare Carlos al successo contro Sinner in finale, ma questo colpo è stato perfetto in tutto il torneo. Lo dimostra il fatto che il murciano ha trionfato vincendo le canoniche sette partite cedendo solo un set (in finale, a Sinner) e concedendo la miseria di 10 palle break in totale nella sua corsa verso il titolo. Da quando vengono tenute queste statistiche (1991) nessuno ha fatto meglio di lui negli Slam! Sampras vinse a Wimbledon 1993 concedendo 12 palle break, come Federer a Wimbledon 2006. Agassi vinse gli Australian Open 1995 con sole 15 chance di break concesse agli avversari, segue ancora Federer con 17 a Wimbledon 2005.
    Tanti numeri e una sola certezza: Carlos Alcaraz sta vincendo con qualità eccezionale e lo sta facendo con la precocità dei predestinati.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz spiega la rinuncia alla Coppa Davis: “Ho bisogno di riposo dopo lo US Open”. Poi ad un ‘altra domanda “Sono Felice”

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Dopo aver conquistato lo US Open 2025, Carlos Alcaraz ha deciso di prendersi una pausa. Il murciano, protagonista assoluto della tournée americana, non sarà infatti presente alla sfida di Coppa Davis del prossimo weekend a Marbella contro la Danimarca.
    Lo ha confermato lui stesso ai microfoni della Cadena Ser:“Mi dispiace molto, ma ho affrontato una tournée molto esigente, sia mentalmente che fisicamente, con tantissime partite, e non ho il tempo per tornare a casa e prepararmi al meglio per la Coppa Davis. Credo che sarebbe troppo egoista e altri giocatori possono farlo meglio di me. Ho bisogno di riposare per affrontare quello che resta della stagione e, soprattutto, per stare sereno mentalmente e assimilare tutto ciò che ho conquistato in questa tournée”, ha spiegato il numero uno del mondo.
    La domanda del “Carlitos bambino”Durante un’intervista con la Cadena Cope, Alcaraz ha vissuto un momento di particolare emozione. Gli è stato chiesto che domanda gli farebbe il Carlos bambino all’attuale numero uno del mondo. La risposta è stata immediata:“Gli chiederei se è felice, anche con tutti i titoli vinti, e se si diverte come quando aveva 11 anni”.E subito, con un sorriso, ha aggiunto: “Sì, sono felice”.
    Una festa meritata a New York Dopo le tante interviste e gli impegni con i media, il murciano si è concesso una notte di festeggiamenti a New York. Accanto a lui, gli amici più stretti e tre artisti di fama internazionale: J Balvin, J Quiles e Lenny Tavares. Una celebrazione all’altezza del suo straordinario trionfo a Flushing Meadows, che suggella una tournée americana semplicemente perfetta. LEGGI TUTTO

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    Alcaraz dopo il trionfo agli US Open: “Sinner cambierà qualcosa, ma io sarò pronto”

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Carlos Alcaraz ha confermato di essere il giocatore del momento. Con un tennis aggressivo, vario e soprattutto continuo, lo spagnolo ha conquistato lo US Open 2025 firmando il suo sesto titolo dello Slam e ritornando sul trono del ranking mondiale. Due settimane perfette sul cemento di New York, chiuse con la vittoria su Jannik Sinner in finale e con la sensazione di aver raggiunto la versione più completa della sua carriera.
    Il murciano ha parlato a diversi media spagnoli (RNE, Movistar+ ed El País) per analizzare la finale, il confronto con Sinner e i prossimi obiettivi.Alcaraz non ha nascosto la soddisfazione per il “double” stagionale: due Major e il numero uno del mondo. “È difficile scegliere, perché erano entrambi obiettivi a inizio stagione. Riuscire a vincere due Slam e tornare in vetta è incredibile. Non potevo chiedere di più”, ha detto.
    La finale contro Sinner, rispetto a Wimbledon, ha avuto un punto chiave: il servizio. “La differenza principale è stata quella. Servire bene ti dà tranquillità e fiducia, ti permette di gestire meglio anche i turni in risposta. A Londra non ci ero riuscito, qui invece ho fatto un passo avanti enorme”, ha spiegato.Il match point ha regalato un déjà-vu: lo stesso schema di servizio con cui batté Casper Ruud nella finale del 2022. “Sì, ci ho pensato. Ho voluto provare la stessa giocata e mi stava dando fiducia. Sono un po’ friki in questo (ride)”, ha confessato.
    Alcaraz ha anche sottolineato come viva queste grandi sfide: “Ho cercato di essere tranquillo. Prima della partita sentivo i nervi, ma una volta in campo era come se fosse un match qualsiasi. Ho sentito subito buone sensazioni nelle gambe, ed è stato fondamentale per partire forte”.Non sono mancate domande sul futuro della rivalità con Sinner, che ha ammesso di dover cambiare qualcosa dopo la sconfitta. Carlitos non si sente al sicuro: “Non credo che la palla sia solo nel suo campo. Anch’io devo migliorare e prepararmi a quello che potrà fare di diverso. È questo che rende speciale la nostra rivalità: ci obblighiamo a vicenda a spingerci oltre i limiti. Sicuramente Jannik modificherà qualcosa, ma io sarò pronto. E, credetemi, non avete ancora visto il miglior Carlos”.
    Alcaraz si concederà ora qualche giorno di riposo dopo un’estate logorante, prima di tuffarsi nei prossimi appuntamenti della stagione, tra Laver Cup e tournée asiatica. Ma il messaggio lanciato da New York è chiaro: a 22 anni, con sei Slam e il numero uno in tasca, Carlitos non è ancora sazio. LEGGI TUTTO

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    Nuovo scenario nel ranking ATP: la sfida Alcaraz–Sinner fino a fine anno

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Si apre un nuovo scenario nel ranking ATP dopo lo US Open 2025, frutto dell’impressionante rendimento di Carlos Alcaraz negli ultimi mesi. Lo spagnolo è tornato numero 1 del mondo, scalzando Jannik Sinner che non avrà vita facile nel tentativo di riprendersi la vetta a breve termine. Ripercorriamo come sarà la lotta tra i due fino alla fine della stagione.I tornei del Grande Slam sono terminati per quest’anno, ma la rivalità tra i due migliori tennisti del mondo continua ad animare il circuito. Sia Carlos Alcaraz che Jannik Sinner hanno come obiettivo prioritario chiudere la stagione da numero 1 del ranking ATP, un traguardo che richiederà il massimo rendimento nei due mesi conclusivi del 2025. Alcaraz parte in vantaggio ed è considerato il grande favorito, ma l’azzurro non intende arrendersi.
    Al momento, Alcaraz vanta 760 punti di margine su Sinner nella classifica mondiale, mentre nella Race ATP – che considera solo i risultati del 2025 – il distacco è ancora più netto: 2.590 punti. Un margine importante che lo proietta come il principale candidato a chiudere l’anno in vetta.
    Cosa resta da giocare ai due campioniIl finale di stagione metterà alla prova la resistenza e la costanza di entrambi.Carlos Alcaraz deve difendere soltanto circa 1.000 punti fino a fine anno. Il suo calendario comprende il torneo ATP 500 di Tokyo, i Masters 1000 di Shanghai e Parigi, e naturalmente le Finals di Torino. In totale, il murciano avrebbe un potenziale massimo di circa 4.000 punti da guadagnare, con margini importanti per allungare la sua leadership.Jannik Sinner, invece, si trova in una situazione molto più delicata. L’italiano difende ben 2.880 punti, frutto delle vittorie ottenute un anno fa a Shanghai e alle ATP Finals, oltre alla finale raggiunta a Pechino. Non ha margini di errore: per sperare nel sorpasso dovrà conquistare titoli pesanti e, soprattutto, confidare in qualche passo falso di Alcaraz. Il suo calendario include due ATP 500 (Pechino e Vienna), i Masters 1000 di Shanghai e Parigi e le Finals di Torino, con un massimo teorico di 4.500 punti.Questo confronto chiarisce perché Alcaraz sia il favorito: con meno punti da difendere, anche risultati “solidi” nei tornei più importanti potrebbero consolidare il suo primato.
    Le chance di sorpasso per SinnerSinner può chiudere il 2025 da numero 1? Sì, ma l’impresa è tutt’altro che semplice. Servirebbe un finale di stagione quasi perfetto, con trionfi nei Masters 1000, negli ATP 500 di Pechino e Vienna e soprattutto alle Finals, dove il bottino massimo è di 1.500 punti.Alcaraz, invece, potrebbe blindare il suo trono già con semifinali o finali a Shanghai e Parigi, oltre a un buon cammino alle Finals. Per il murciano sarà fondamentale sfruttare il vantaggio attuale e trasformarlo in una distanza di sicurezza che gli consenta di presentarsi all’Australian Open 2026 ancora da numero 1 del mondo.
    Jannik Sinner sarà costretto a sfiorare la perfezione per tornare in vetta, mentre Carlos Alcaraz può gestire il vantaggio e dipendere soprattutto da sé stesso. Più grande sarà il distacco a fine anno, maggiori saranno le probabilità dello spagnolo di mantenere la leadership anche nel 2026. LEGGI TUTTO

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    Henman applaude Alcaraz: “Non ha mai servito così bene in vita sua, e così ha disinnescato la principale arma di Sinner, la risposta”

    Tim Henman

    Sono passate quasi 24 ore dalla straordinaria prestazione di Carlos Alcaraz nella finale di US Open ma stenta a spegnersi l’eco di una vittoria così totale su Jannik Sinner da aver sorpreso quasi tutti, anche in Spagna. La maggior parte degli analisti ed ex giocatori si aspettava una partita più tesa e tirata, confidando nella potenza e classe dell’italiano. Carlitos invece è andato a mille all’ora e ha demolito la resistenza dell’altoatesino forte di un colpo mai così splendente finora nella sua giovane carriera: il servizio. Enorme è stato il gap tra i due giocatori nel rendimento della battuta, tanto che tra i vari fattori a spostare l’equilibrio pro-Alcaraz il servizio è stato certamente il più importante. Così la pensa anche Tim Henman, che parlando a Sky Sport si è detto stupefanno dalla qualità al servizio di Alcaraz. Un rendimento così alto della battuta ha portato a Carlos un doppio beneficio: punti importantissimi ed aperture di campo per i suoi colpi vincenti, abbinato al disarmare il colpo complessivamente più insidioso di Sinner, la risposta.
    “È stata una partita meno bella rispetto alle loro altre due finali Slam, ed è stata una lezione di tecnica di gioco” afferma l’ex top 5 britannico. “Non ho mai visto Alcaraz servire in quel modo in carriera, non si era avvicinato ad una prestazione del genere nemmeno nelle sue migliori partite. Quando si pensa ai grandi battitori del tennis, mai avrei mai pensato ad Alcaraz. Dopo questa partita non posso fare a meno di includere Carlos tra i migliori in questa categoria. Contro uno dei migliori ribattitori al mondo, Sinner, il servizio di Alcaraz è stato assolutamente fenomenale”.
    Velocità ma soprattutto costanza di rendimento, quello che è mancato proprio a Jannik. “Carlos è riuscito a piazzare i servizi con una velocità e una costanza incredibili” continua Henman. “Ha lasciato a Sinner pochissime opportunità di risposta nei suoi game di servizio, il che ha permesso ad Alcaraz di giocare con ancora più libertà e sfogarsi, scatenando la sua potenza col diritto. Si può vedere la gioia che emana da questa prestazione. È stata perfetta e completa. Sinner non giocato al meglio in risposta, ma il merito è di quanto ha servito bene Alcaraz”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz, numero uno e fenomeno da 50 milioni: Navratilova e Wilander fanno grandi apprezzamenti

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Carlos Alcaraz continua a riscrivere i confini del tennis mondiale. Dopo la vittoria allo US Open 2025, il murciano ha riconquistato il numero 1 del ranking ATP per la quinta volta nella sua giovane carriera, iniziando ufficialmente questo lunedì 8 settembre una nuova fase al vertice. Sono già 36 le settimane complessive trascorse in vetta, e il vantaggio di 760 punti su Jannik Sinner lo mette in una posizione di forza per allungare ulteriormente questa striscia fino a fine anno. Se dovesse presentarsi da leader all’Australian Open 2026, aggiungerebbe altre 18 settimane al suo bottino personale.
    A impressionare non è solo la sua costanza, ma anche la capacità di esaltarsi nei momenti decisivi, un aspetto che non è sfuggito alle leggende del tennis. Martina Navratilova lo ha definito “un giocatore con la virtù di dare il meglio quando più serve, con un tennis più completo rispetto a Sinner, e capace di giocare senza pressione perché accetta l’eventualità della sconfitta”. Più diretto ancora Mats Wilander, che ha aggiunto: “Quando è ispirato, è il migliore del mondo, non c’è dubbio. È bravo in tutto ed è anche un grande ragazzo. È il miglior ambasciatore possibile per il nostro sport. Fa paura pensare al futuro, è così giovane e già così completo”.
    Alcaraz non brilla solo in campo, ma anche nei numeri economici: prima dei 23 anni ha già superato la soglia dei 50 milioni di dollari di montepremi in carriera, cifra che lo colloca in una ristretta élite del tennis mondiale. Con 53.486.628 dollari guadagnati solo dai tornei (escluse sponsorizzazioni e contratti pubblicitari), lo spagnolo entra nella scia dei giganti: Novak Djokovic (190 milioni), Rafael Nadal (134 milioni), Roger Federer (130 milioni), Serena Williams (94 milioni), Andy Murray (64 milioni) e Alexander Zverev (54 milioni).
    Un traguardo che fotografa la rapidità con cui Alcaraz sta accumulando successi e premi, ma anche la portata della sua ascesa: gioca come un veterano, vince come una macchina, e al tempo stesso conserva la freschezza e l’entusiasmo di un ragazzo che sembra appena aver iniziato il viaggio. LEGGI TUTTO

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    Sinner – Alcaraz è il match più visto nella storia di SuperTennis: quasi 2,5 milioni di spettatori e 15% di share

    Jannik e Carlos durante la premiazione a New York

    Numeri record in tv per la finale maschile di US Open 2025. L’incontro tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, trasmesso in chiaro sul canale SuperTennis in prime time serale, ha fatto registrare la maggior audience di sempre per il canale della FITP con 2.436.848 spettatori come ascolto medio (“ovvero la media delle persone che hanno assistito a ogni minuto del programma, e 5.592.104 contatti”), con un dato di share del 15,51%. Il picco è stato del 18,33% raggiunto nel quarto d’ora conclusivo della partita, tra le 23.15 e le 23.30.
    “Grazie agli ascolti record del match, la giornata di ieri, domenica 7 settembre 2025, ha fatto registrare il record storico del canale per ascolto medio (408.236 spettatori), contatti (6.429.257) e share (5,09%)” si legge sul sito ufficiale del canale tv.
    A questi dati di ascolto, molto importanti, sono da aggiungere quelli di Sky Sport, che ha seguito l’evento via satellite e streaming, ancora non comunicati.

    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz stellare! Batte un Sinner falloso e sotto tono al servizio, vince US Open e torna n.1 nel ranking

    Carlos Alcaraz, campione a US Open 2025

    Bravo, bravissimo Carlos Alcaraz! Con una prestazione stellare, ordinato e potentissimo, forte al servizio e altrettanto in risposta, lo spagnolo si impone su Jannik Sinner nella finale di US Open 2025, 6-2 3-6 6-1 6-4 lo score conclusivo a favore di Carlos che così trionfa per la seconda volta a New York (dopo il primissimo Major nel 2022) e alza il sesto Slam in carriera. Un successo che lo riporta anche sul trono del ranking ATP, scalzando Jannik dopo 65 settimane consecutive di leadership. Chiarissima la leadership di Alcaraz sull’Arthur Ashe in questa finale: ha fatto tutto, ma davvero tutto molto bene, e praticamente tutto meglio di Sinner. È una foto onesta e allo stesso tempo brutale di una partita nata male per l’azzurro, apparso subito in difficoltà e sotto tono, incapace di arginare la furia del rivale con il servizio e con il diritto, e anche trovare una reazione supportata da contro mosse tattiche e tecniche consistenti e durature, quelle necessarie a invertire l’inerzia a suo favore.
    Jannik aveva convinto di meno nel corso del torneo rispetto a Carlos e la finale ha pienamente confermato come la forma complessiva di Alcaraz fosse assai superiore a quella di Sinner. Pur sottolineando i grandissimi meriti dell’iberico, l’azzurro ha giocato la peggior finale Slam in carriera tra le sei disputate: troppo falloso anche in esecuzioni che generalmente gestisce con sicurezza; è stato incerto al servizio e incapace di trovare il suo miglior ritmo e qualità in risposta, e solo raramente è riuscito ad imporre la sua pressione e intensità di gioco, finendo clamorosamente sotto alla spinta e sbracciate micidiali del rivale. In pratica l’architrave che di solito sostiene la prestazione di Jannik (risposta, ritmo con diritto e rovescio, profondità e intensità) ha traballato fin dal primissimo game fino a crollare. La sensazione netta è stata che l’italiano abbia sentito pesante come un macigno il break subito in apertura: l’ha innervosito o meglio bloccato, mentre lo spagnolo ha potuto far corsa di testa, giocando libero e imponendo una potenza devastante col diritto, a tratti del tutto intrattabile. Jannik è proprio mancato in questo, nel far sentire la sua solita pressione e intensità sul rivale, anche presenza. Lo dimostra uno dei passaggi più indicativi della partita: nel terzo game del secondo set, Jannik finalmente è riuscito a vincere uno scambio lungo e duro da fondo campo andando sopra alla spinta e profondità di Carlos. Quel singolo “maledetto” punto l’ha sbloccato: ha fatto un filotto di punti uno meglio dell’altro, e pure il servizio ha iniziato a prendere ritmo. Il suo tennis è decollato e Alcaraz ha avvertito il momento, la pressione, subendo l’unico break del match che è valso a Sinner il secondo set, meritatissimo perché l’ha giocato con la sua miglior intensità, qualità, pochi errori e tonnellate di pressione fisica e mentale sul rivale, che infatti ha perso certezze, ha commesso errori e servito peggio.
    Purtroppo questo momento ottimo per l’italiano è terminato col secondo set. Dall’avvio del terzo Jannik ha ripreso a servire male già nel suo primo turno, si è irrigidito di nuovo sotto le risposte incisive (spesso bellissime, è corretto affermarlo) di Alcaraz crollando in troppi errori. Così ha lasciato spazio alla aggressività super e potenza dell’iberico, che una volta allungato ha servito come mai in carriera e ha condotto i restanti due set, meritando il successo. Davvero bene Charlie col servizio, come dimostra l’eccezionale 88% di punti vinti con la prima palla (solo 5 quelli strappati da Jannik in 4 set… mai così indietro nelle loro precedenti sfide). Ma tutto ha funzionato a puntino nel gioco di Alcaraz: che dire del rovescio, molto sicuro in impatti non così banali per lui e pure in lungo linea, e anche qualche back giocato in modo assai lucido per far perdere ulteriore ritmo ad un Sinner che già non ne aveva. In molte fasi del match Alcaraz è parso del tutto ingestibile per un Sinner incapace di difendersi dalle bordate col diritto del rivale, incapace di trovare quella profondità necessaria ad allontanare Carlos dalla riga di fondo e togliergli il controllo del tempo di gioco. Troppo potente il pupillo di Ferrero, ha accelerato con un tale punch da ribaltare a suo favore molti scambi nei quali era finito sotto, come un pugile alle corde che trova un uppercut improvviso che manda al tappeto l’altro.
    Potentissimo, sicuro, e terribilmente continuo Alcaraz. Eccetto quel momento nel secondo set già descritto, l’unico nel quale l’italiano è andato sopra alla spinta del rivale e gli ha messo tensione, Carlos non ha mai sbandato, è rimasto concentratissimo e, oggettivamente, è stato superiore a Jannik. Una sconfitta netta per l’italiano, amara, che arriva come uno schiaffo e che lo deve far riflettere su vari aspetti: sul suo approccio ad un rivale così veloce e tosto, mai era andato così sotto fisicamente e tecnicamente; ai motivi che oggi – e in quasi tutto il torneo – l’hanno portato a servire male e ricavare davvero poco per i suoi standard; al perché ha scelto di giocare così poco col rovescio lungo linea (nelle rare occasioni ha preso importanti spazi) e a sbagliare così tanto per il suo livello (23 errori e 17 vincenti, 28/17 per Alcaraz); sul perché non sia riuscito a non trovare un ritmo adeguato in risposta, fase di gioco nella quale è sempre stato superiore ad Alcaraz e che gli ha consentito di vincere i suoi più grandi match contro i migliori avversari. Forse la risposta a tutto questo è un Sinner che di più non poteva dare da un punto di vista fisico: in spinta il gap tra i due è stato importante, con l’iberico che sprizzava energia da tutti i pori, mentre l’italiano ha martellato solo a tratti. Problema di timing rubato, o anche di condizione? Forse, entrambi.
    Bravissimo Carlos, i suoi meriti sono superiori ai demeriti di Jannik, ma Sinner oggettivamente sotto tono, e su tutta la linea. I demeriti dell’uno sempre iniziano dai meriti dell’altro. Applausi ad Alcaraz, una meraviglia di giocatore, una splendida finale a chiudere un torneo spaziale. Difficile giocare a tennis meglio di Carlos oggi. Serviva un Sinner con più energia, colpi d’inizio gioco assai più efficaci e anche una reazione che un po’ è mancata, quella che arrivò a Wimbledon e permise a Jannik di spingere come un forsennato e mettere Carlos alle corde, senza farlo respirare. Oggi è andato lontanissimo da quel livello. Serve un Sinner di altra qualità per battere un Alcaraz così forte. 
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La finale di US Open 2025 inizia con un servizio al T di Sinner e un diritto cross potentissimo. Avanti tutta. Ne segue un altro, stavolta vincente lungo linea da sinistra. Grande spinta dopo la prima palla “in”. Sul 30-0 arrivano due seconda di servizio e… i punti se le prende Alcaraz entrando forte col diritto. Terza seconda palla, e la risposta di Carlos è pontentissima, nei piedi… Palla break immediata. Prima palla al centro, si salva Jannik. Sei punti, già è chiarissimo quanto sia vitale il servizio per Sinner. Alla parità arriva il primo lungo scambio (sulla seconda) e finalmente il punto lo vince JS, con un ritmo infernale. Impressionante una frustata di diritto di Carlos, pure in difesa, talmente violenta che quasi toglie la racchetta di mano da Jannik. La lotta è già feroce… Scossa il settimo minuto e c’è la terza palla break per Carlos. Con un errore di rovescio Sinner subisce il BREAK in apertura. Terrificante inizio dello spagnolo, forte in risposta, duro nello scambio, impressionante col diritto. Alcaraz sembra reggere molto bene il ritmo di Sinner nello scambio, bravo anche ad alzare leggermente la parabola per togliere un po’ di ritmo all’italiano. Carlos col diritto è INCONTENIBILE, fa quel che vuole, Sinner quasi cade a terra in spaccata per un contro piede a tutto braccio. Con un taglio lungo in finta di smorzata (a la Federer), Alcaraz vince a 15 il secondo game, 2-0. Prima discesa a rete di Sinner per aprire il terzo game, con un tocco vincente ottimo. È in difficoltà a sfondare Jannik con la sua potenza, e bravo Carlos ad alzare la parabola per difendersi. 30 pari. Rischia in vincente col diritto Alcaraz, gli esce non di molto (e sarebbe stato vincente). Con uno schiaffo al volo Sinner muove lo score (2-1). Bravissimo Sinner in apertura di game #4 ad avanzare dopo la risposta, via avanti a rete e la volée è eccellente, secca, non si prende. I punti se li prende avanzando JS, anche sul 40-15, perché nello scambio subisce e non sfonda. 3-1 Alcaraz. Lo spagnolo col diritto sfonda eccome, è bestiale la mazzata che gli dà il primo punto. E poi che attacco col rovescio lungo linea e una volée tagliata strettissima che gli esce talmente bene da essere sicuramente baciata anche dagli Dei… 0-30. Alcaraz scatenato. Bravo Sinner non scomporsi dopo queste due giocate fenomenali del rivale, risale a 40-30 con aggressività e misura, e si prende il quarto punto di fila con un bel servizio. 3-2. Tutto troppo facile per lo spagnolo al servizio… Si porta comodo 4-2. Nei primi sei game, Jannik ha vinto 3 punti in risposta, Carlos 11… Diventano dodici all’avvio del settimo game. NOOOO!?! Grave errore di Sinner correndo avanti dopo una impossibile demi-volée, tira largo un passante per lui scolastico… 15-30. Niente, contro il diritto di Alcaraz NON si gioca, appena sbraccia Sinner non lo tiene. 15-40, due palle per il doppio allungo. Male Jannik di volo, è arrivato appena troppo tardi sul net e la volata non passa la rete. BREAK Alcaraz, 5-2. Lo spagnolo chiude in sicurezza il set per 6-2. Devastante col diritto, ha servito bene e sbagliato quasi niente. Sinner ha vinto 3 punti in risposta. No match so far.
    Sinner riparte al servizio nel secondo set. Sul 30-15 rischia la seconda palla ma esagera, è il primo doppio fallo del match. Segue uno scambio a tutto braccio e comanda Carlos, forzando l’errore dell’italiano. Palla break Alcaraz sul 30-40. Lo aiuta una seconda palla molto aggressiva al centro, rischio ben speso. Lo incitano dall’angolo, non sta performando Jannik, l’altro vola ma di sicuro deve un po’ scuotersi, far sentire la sua presenza in campo. Con un bel diritto in spinta Sinner vince un bel game, dove era finito sotto per spinta. Il grande problema per Jannik è il non riuscire ad incidere in risposta e questo gli mette enorme pressione nei suoi turni. Anche il primo game di battuta dello spagnolo vola via in un attimo, 1 pari. Finalmente nel terzo game Sinner stronca Alcaraz in uno scambio, andando sopra alla velocità del rivale, non era mai accaduto finora. Non è un caso che segue l’Ace e un diritto vincente. Jannik DEVE andar sopra, lo libera. Miglior game di Jannik, 2-1. Bella risposta di Sinner per iniziare il quarto game, finalmente dentro la palla, pieno, e si prende il punto (è solo il quarto in risposta nel match). BRAVO! Altro gran diritto e poi attento e chiudere la porta sulla rete dopo una rincorsa clamorosa del rivale. 0-30. Punteggio inedito. Via via, vola via il rovescio di Carlos, ha sentito quello scambio dove è andato sotto… 0-40, Tre Palle Break Sinner! BREAK!!! Subito, si butta avanti Carlos e viene facilmente passato da Sinner. ZAMPATA dell’italiano, che con quello scambio di potenza si è finalmente scrollato di dosso tante cose. 3-1. 8 punti di fila vinti. Inizia col doppio fallo Sinner il quinto game, poi libera la potenza del diritto, più libero e incisivo. Anche sul rovescio è più profondo Jannik, si è nettamente liberato di una zavorra, il break a inizio partita. 4-1 Sinner, non sbaglia più, gioca più profondo, fa il pugno convinto verso il suo angolo. C’è qualche dubbio ora nella testa di Carlos, lo si vede da come ha aggredito con meno furia la palla sul 15-0 e sbagliato una volée tutto sommato non difficile. Pure meno prime palle in gioco (solo 40% nel set). Urla VAMO Charlie sul servizio esterno che gli vale il 4-2. Bravo Jannik a vincere uno scambio durissimo sullo 0-15, potenza ma anche controllo. Si gioca ad una velocità esagerata in scambio, serve la prima palla (nessuna nel game). Eccola e il punto lo prende Jannik, pur lottando nello scambio. 30 pari. Rischio folle di Sinner sulla seconda, una curva esterna che gli entra di un niente… 5-2 Sinner, con tre punti di fila dal 15-30. Servizio e risposta sono una delle chiavi del tutto. È sceso Charlie con la prima, è salito Jan; quando serve bene Alcaraz, per Sinner non è facile. 5-3, Sinner serve per il set. Servizio e diritto dirompente, 15-0. Poi sbaglia un diritto, si sposta fin troppo col diritto a sx. Bravo Jannik a reggere tante variazioni dello spagnolo, inclusa la palla corta che rimette e poi chiude di volo. 30-15. Bella prima palla al T, vale due Set Point sul 40-15. Esagera col diritto al volo Carlos, SET Sinner, 6-3. Grandissima reazione dell’italiano, travolto nel primo set e risalito con una durezza da campione.
    Terzo set, Alcaraz to serve. Ma la risposta di Sinner c’è, è molto più presente e “cattivo”, pronto a martellare sul rovescio e sorprendere sul diritto a massima velocità il rivale. 30 pari. Si prende un grande rischio Carlos con una seconda palla a 190 all’ora e poi diritto vincente. 1-0 Alcaraz. Lo spagnolo spinge fortissimo in risposta, avanza bene col rovescio e si prende il punto dello 0-30. Arriva una prima palla importantissima per JS, 15-30; segue un diritto al fulmicotone, stavolta dopo una seconda palla al centro ben rischiata. 30 pari. Lucida classe. Però ‘sta prima palla non va… e Carlos in risposta pressa, apre il campo col diritto cross e la difesa di Jannik non arriva. 30-40, palla break. Uff… stavolta la prima palla c’è, ma il diritto a tutto braccio gli esce di un niente, quanto basta a costargli un BREAK, 2-0 Alcaraz. Fa lo sguardo intenso Jannik al suo angolo dopo una bordata col diritto che gli vale lo 0-30 in risposta. Alcaraz stavolta non c’è con la prima palla, ma trova uno smash clamoroso con un taglio estremo che sorprende l’italiano. Che giocata… 15-30. Ace… 30 pari. Attenzione all’esaltazione dello spagnolo dopo un big point. Male qua Jannik, tira in rete una risposta di rovescio e butta la racchetta a terra, era il momento di tenerla dentro. Prova la prima smorzata della partita l’azzurro, ma è troppo rapido lo spagnolo. Rimonta e 3-0. Peccato per la risposta sbagliata sul 30 pari. Inizia male Sinner il quarto game, spedisce di molto lungo un diritto dopo una risposta veloce di Carlos, 0-30. È on fire Alcaraz, come gli capita quando fa un big-joint (quello smash assurdo…). Risponde sulla riga e tira una mazzata col diritto cross che non si può prendere. 0-40. Il BREAK arriva sul 15-40, con un diritto largo di Sinner, su di un taglio con palla piuttosto bassa che non gestisce alla perfezione. 4-0 Alcaraz, il set sembra andato. Incontenibile, di nuovo, lo spagnolo, tutto tira e tutto gli sta dentro, dopo il “maledetto” punto show. 5-0 Alcaraz, tutto perfetto e troppo rapido. Finisce 6-1, con un altro turno di servizio a mille all’ora per l’iberico, più incisivo col servizio e in risposta. Lì ha creato una grande differenza, pure con alcune variazioni importanti col back di rovescio. Sinner troppo falloso nel parziale, ha pagato troppo il break subito in apertura servendo male, come nel primo set. Impietoso questo dato: 1 vincente contro 11.
    Quarto set, Sinner riparte al servizio. E la prima palla NON c’è. Sulle seconde Carlos entra di brutto e spacca tutto… 30 pari. Troppa fatica per Jannik nei suoi game, solo nei 20 minuti top del secondo è andato via liscio. Ancora sulla seconda palla si scambia con Sinner a rincorrere, e quanto gioca bene stasera Carlos col rovescio, anche lungo linea. 30-40 e ancora palla break in apertura, così in ogni set… Stavolta servizio e diritto funzionano, rischio ma ben speso, col brivido si salva Jannik. OH! Un’altra prima palla, due di fila, e chissà perché ha vinto i due punti… Si lotta, e ai vantaggi il terzo doppio fallo costa al pusterese una seconda palla break. Che punto! Servizio, diritto e attacco, con volée eccellente e l’altro la rimette pure! Meno male che non si è distratto, stavolta il big-point è del nostro. E quanto pesava. Con coraggio entra bene col rovescio lungo linea Jannik, dopo una rara prima palla in gioco. Tremenda fatica a vincere questo game, 1-0. Con uno dei rari rovesci lungo linea Jannik vince un bel punto nel secondo game, ma lo spagnolo è un muro col rovescio stasera, non sbaglia quasi niente. E poi che spettacolo con palla corta e passante. Carlos gioca davvero un gran tennis, a tutto campo, attacco e difesa. 1 pari. Torna un buon turno di battuta per JS, lo vince a 15, impreziosito da una discesa a rete perentoria e tecnicamente perfetta (2-1). Scambi a mille all’ora nel quarto game, ne vince uno clamoroso l’azzurro sul 40-15, con una di quelle bordate cross di diritto che oggi sono merce rara. 2 pari. Attenzione nel quinto game. Alcaraz vince uno scambio spettacolare con un recupero difensivo in avanti. Sul 30 pari Sinner commette doppio fallo, c’è un’altra palla break da salvare. E con la seconda palla… Esagera col diritto Sinner vedendo uno spiraglio. BREAK Alcaraz, 3-2. Troppi errori, con lo spagnolo invece molto calmo, focalizzato e ordinato. Strano dirlo di lui, ma è così. Rabbiosa la reazione di Jannik, si prende di potenza un gran punto col diritto e gli vale il 15-30. Ma Carlos oggi serve troppo bene, ha un vantaggio enorme aprendosi il campo ed entrando col diritto. Nell’inizio gioco troppo, troppo superiore Alcaraz. Con un Ace lo score è 4-2 Alcaraz. La partita ormai si è spaccata, Carlos vola, gioca libero e sciolto. Sinner da campione qual è non crolla, resta aggrappato alla partita ma in risposta non riesce ad aprirsi il varco per tentare la risalita. Alcaraz serve sul 5-4 e non trema. Tira pallate con precisione, un bel diritto è il vincente n.40. Jannik non ci sta, entra per una volta col rovescio lungo linea e si prende un bel punto.  Sul 40-15 ci sono due Championships point per Carlos. Il primo lo annulla Jannik con un diritto cross potentissimo, uno dei rari oggi a questa intensità. Annulla anche il secondo Snner con una super risposta di rovescio. Ma niente può sul terzo, una bordata esterna col servizio imprendibile. Finisce così. Si è presto tutto Alcaraz, applausi.

    J. Sinner vs C. Alcaraz Slam Us Open J. Sinner [1]2614 C. Alcaraz [2]6366 Vincitore: C. Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 4C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-5 → 4-6J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-5 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace3-4 → 3-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-4 → 3-4C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace2-3 → 2-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 df2-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-302-1 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A df 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 3C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 40-151-5 → 1-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-150-5 → 1-5C. Alcaraz 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-150-4 → 0-5J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-400-3 → 0-4C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-300-2 → 0-3J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-1 → 0-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-3 → 6-3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-305-2 → 5-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 5-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-154-1 → 4-2J. Sinner 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-303-1 → 4-1C. Alcaraz 0-15 0-30 0-402-1 → 3-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 ace 40-151-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-402-4 → 2-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 2-4J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-3 → 2-3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-2 → 1-2C. Alcaraz0-15 40-150-1 → 0-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 40-A0-0 → 0-1
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Sinner vs Alcaraz

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Alcaraz 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Ace
    2
    10

    Doppi falli
    4
    0

    Prima di servizio
    54/112 (48%)
    54/89 (61%)

    Punti vinti sulla prima
    37/54 (69%)
    45/54 (83%)

    Punti vinti sulla seconda
    28/58 (48%)
    20/35 (57%)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Punti vinti in risposta
    24/89 (27%)
    47/112 (42%)

    Palle break convertite
    1/1 (100%)
    5/11 (45%)

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    19/26 (73%)
    20/27 (74%)

    Vincenti
    21
    42

    Errori non forzati
    28
    24

    Totale punti vinti
    89
    112

    STATISTICHE FISICHE

    Distanza percorsa
    7629.4 ft
    7935.4 ft

    Distanza media per punto
    38.0 ft
    39.5 ft LEGGI TUTTO