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    Carlos Alcaraz non ci sarà ad Acapulco e dichiara: “penso di essere sulla strada giusta per diventare numero uno del mondo. Questo è uno dei miei obiettivi perché sono un ragazzo che sogna in grande”

    Carlos Alcaraz nella foto

    Carlos Alcaraz, campione dell’ATP 500 di Rio de Janeiro questa domenica, ha deciso di tornare in Spagna già questo lunedì e non disputerà l’ATP 500 di Acapulco la prossima settimana. Il 18enne spagnolo riposerà qualche giorno a casa prima di tornare ad allenarsi per preparare il suo debutto in Coppa Davis, nel turno di qualificazione per le finali di Coppa Davis contro la Romania a Marbella.Il giovane di Murcia ha fatto un programma ‘breve’ nel 2022, con solo due tornei giocati finora: l’Australian Open (terzo turno) e il Rio Open (campione).Alcaraz avrebbe dovuto affrontare ad Acapulco il campione di Delray Beach Cameron Norrie al primo turno, ma ora il britannico affronterà un qualificato o un lucky loser.
    Dichiara lo spagnolo dopo il successo a Rio: “Ora ho come obiettivo di non lasciare la top 20 e continuare a migliorare le posizioni poco a poco. Ho diversi tornei che non ho potuto giocare l’anno scorso, quindi vedo questa come una grande opportunità per continuare a progredire”.
    Alcaraz ha i piedi per terra ma è pienamente consapevole di dove vuole arrivare. “Questo titolo mi dà molta fiducia in quello che sto facendo perché penso di essere sulla strada giusta per diventare numero uno del mondo. Questo è uno dei miei obiettivi perché sono un ragazzo che sogna in grande e spero di poter vincere medaglie olimpiche e ottenere titoli del Grand Slam.Se non mi allontanerò da questo percorso, so che avrò delle opportunità per raggiungerlo, ma so quanto sia difficile e ho chiaro che quello che ho fatto finora non mi garantisce nulla”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Alcaraz il più giovane in Top20 da Andrei Medvedev (1993). La classifica dei più precoci

    Carlos Alcaraz, nuovo top 20

    18 anni e 292 giorni. Il 21 febbraio 2022 Carlos Alcaraz entra nella top 20 del ranking mondiale, confermandosi un vero fenomeno del gioco, fortissimo e molto precoce. Infatti il murciano pupillo di JC Ferrero diventa il più giovane ad entrare tra i primi venti del mondo dai tempi di Andrei Medvedev, 1° marzo 1993.
    È una classifica curiosa quella dei tennisti più precoci a raggiungere questo splendido risultato, tra campioni epocali e qualche talento che non è riuscito a confermarsi ai vertici dopo una rapidissima ascesa. Ecco i 30 più giovani ad entrare tra i top 20 ATP, tra i quali figura un solo italiano: Jannik Sinner.

    Aaron Krickstein – 16 anni e 356 giorni (ingresso in top 20 il 23 luglio 1984)
    Michael Chang – 17 anni e 75 giorni (8 maggio 1989)
    Bjorn Borg – 17 anni e 172 giorni (26 novembre 1973)
    Boris Becker – 17 anni e 207 giorni (17 giugno 1985)
    Mats Wilander – 17 anni e 274 giorni (24 maggio 1982)
    Andre Agassi – 17 anni e 291 giorni (15 febbraio 1988)
    Guillermo Perez Roland – 17 anni e 307 giorni (24 agosto 1987)
    Stefan Edberg – 18 anni e 66 giorni (26 marzo 1984)
    Jimmy Arias – 18 anni e 69 giorni (25 ottobre 1982)
    Andrei Medvedev – 18 anni e 154 giorni (1° febbraio 1993)
    Pete Sampras – 18 anni e 198 giorni (26 febbraio 1990)
    John McEnroe – 18 anni e 292 giorni (3 ottobre 1977)
    Kent Carlson – 18 anni e 262 giorni (22 settembre 1986)
    Carlos Alcaraz – 18 anni e 292 giorni (21 febbraio 2022)
    Rafael Nadal – 18 anni e 305 giorni (4 aprile 2005)
    Goran Ivanisevic – 18 anni e 313 giorni (23 luglio 1990)
    Lleyton Hewitt – 18 anni e 326 giorni (17 gennaio 2000)
    Andy Roddick – 18 anni e 355 giorni (20 agosto 2001)
    Richard Gasquet – 19 anni e 2 giorni (20 giugno 2005)
    Felix Auger-Aliassime – 19 anni e 10 giorni (19 agosto 2019)
    Pat Cash – 19 anni e 43 giorni (9 luglio 1984)
    Henrick Sundstrom – 19 anni e 83 giorni (23 maggio 1983)
    Andy Murray – 19 anni e 98 giorni (21 agosto 2006)
    Novak Djokovic – 19 anni e 140 giorni (9 ottobre 2006)
    Alexander Zverev – 19 anni e 180 giorni (17 ottobre 2016)
    Roger Federer – 19 anni e 202 giorni (26 febbraio 2002)
    Jim Courier – 19 anni e 207 giorni (12 marzo 1990)
    Jannik Sinner – 19 anni e 246 giorni (19 aprile 2021)
    Carlos Moya – 19 anni e 266 giorni (20 maggio 1996)
    Vijay Armitraj – 19 anni e 277 giorni (17 settembre 1973)

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz fa la storia, vince il Rio Open a 18 anni ed entra nella top 20

    Carlos Alcaraz nella foto

    Carlos Alcaraz, a soli 18 anni e 9 mesi, ha fatto la storia questa domenica vincendo l’edizione 2022 del Rio Open. Il giovane spagnolo, un vero talento generazionale come non se ne vedevano da tempo in questo sport, è diventato il più giovane giocatore di sempre (la categoria è stata creata nel 2009) a vincere un torneo ATP 500 ed entrerà nella top 20 mondiale prima di tutte le leggende del tennis, compresi Rafael Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer.
    In una finale che prometteva molto, l’ancora numero 29 della classifica ATP ha sconfitto l’argentino Diego Schwartzman, 14° ATP e campione del torneo di Rio de Janeiro nel 2018, per 6-4 6-2, in un incontro risolto in 1h30.Lo spagnolo ha vinto 9 degli 11 game dell’incontro ed ha conquistato il titolo più importante della sua giovane carriera nella Cidade Maravilhosa. Alcaraz ha giocato un incontro praticamente perfetto (ha finito il match con 21 vincenti e solo 8 errori non forzati), con punti assolutamente spettacolari di tutti i tipi.
    L’argentino ha cercato di lottare il più possibile, ha giocato molto bene fino a metà del primo set, ma ha finito per essere superato in potenza e qualità da un giocatore che al suo meglio è già molto difficile da tenere testa anche ai migliori giocatori del mondo.Questo è il secondo titolo in carriera per Alcaraz, che aveva vinto già il 250 di Umago nel luglio dello scorso anno.
    ATP Rio de Janeiro Carlos Alcaraz [7]66 Diego Schwartzman [3]42 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-155-2 → 6-2D. Schwartzman 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-1 → 5-2C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-1 → 5-1D. Schwartzman 0-15 0-30 0-403-1 → 4-1C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-1 → 3-1D. Schwartzman 0-15 0-30 0-40 15-401-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-401-0 → 1-1D. Schwartzman 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A df0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 6-4D. Schwartzman 0-15 df 0-30 15-30 15-404-4 → 5-4C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 4-4D. Schwartzman 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-302-3 → 3-3D. Schwartzman 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 2-2D. Schwartzman 15-0 15-15 15-30 15-400-2 → 1-2C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2D. Schwartzman 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rio de Janeiro: Carlos Alcaraz elimina anche Fabio Fognini

    Fabio Fognini (foto Getty Images)

    Anche Fabio Fognini, dopo Matteo Berrettini è stato eliminato da Carlos Alcaraz dal torneo ATP 500 di Rio de Janeiro.Fognini è stato battuto in semifinale per 62 75, in un’ora e tre quarti di partita, dallo spagnolo, n.29 del ranking e 7 del seeding.
    Nel primo set Fabio è partito male cedendo la battuta in avvio con un rovescio incrociato spedito in corridoio. Ha evitato il doppio break in un laborioso quinto game ma l’impresa nel settimo non gli è riuscita e poco dopo Alcaraz ha archiviato per 6-2 la prima frazione.
    Nella seconda frazione il 34enne di Arma di Taggia si è portato avanti per 4 a 1 con il break messo a segno nel quarto game.Nel settimo game, però, con un doppio fallo il ligure ha restituito il break (4-3), in quello successivo ha sprecato la chance di riprenderselo sotterrando in rete il rovescio e lo spagnolo lo ha riagganciato sul 4 pari. Nell’undicesimo gioco, al termine di uno scambio ravvicinato, Fabio ha ceduto ancora la battuta e poco dopo Alcaraz ha chiuso il discorso per 7-5 al primo match-point utile.
    ATP Rio de Janeiro Carlos Alcaraz [7]67 Fabio Fognini25 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-156-5 → 7-5F. Fognini 15-15 15-30 15-405-5 → 6-5C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5F. Fognini 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A df 40-40 A-403-4 → 4-4F. Fognini 0-15 0-30 15-30 15-40 df2-4 → 3-4C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-4 → 2-4F. Fognini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-3 → 1-4C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 df 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-2 → 1-3F. Fognini 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1F. Fognini 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-405-2 → 6-2F. Fognini 15-0 15-15 df 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A4-2 → 5-2C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-2 → 4-2F. Fognini 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 3-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-302-1 → 3-1F. Fognini 15-0 30-0 40-02-0 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 df 40-151-0 → 2-0F. Fognini 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A0-0 → 1-0
    3 DOUBLE FAULTS 252/76 (68%) FIRST SERVE 35/68 (51%)35/52 (67%) 1ST SERVE POINTS WON 22/35 (63%)13/24 (54%) 2ND SERVE POINTS WON 15/33 (45%)5/6 (83%) BREAK POINTS SAVED 6/10 (60%)10 SERVICE GAMES PLAYED 1013/35 (37%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 17/52 (33%)18/33 (55%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 11/24 (46%)4/10 (40%) BREAK POINTS CONVERTED 1/6 (17%)10 RETURN GAMES PLAYED 1048/76 (63%) SERVICE POINTS WON 37/68 (54%)31/68 (46%) RETURN POINTS WON 28/76 (37%)79/144 (55%) TOTAL POINTS WON 65/144 (45%) LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rio de Janeiro: Matteo Berrettini si ferma contro Carlos Alcaraz

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    Niente da fare per Matteo Berrettini sconfitto da Carlos Alcaraz, n.29 del ranking e 7 del tabellone nei quarti di finale del torneo ATP 500 di Rio de Janeiro.Il 18enne iberico ha infatti impedito il derby tricolore che i tifosi italiani si auspicavano imponendosi per 62 26 62, in due ore e 2 minuti di gioco, su Matteo Berrettini, n.6 ATP e primo favorito del seeding.Sarà quindi Alcaraz ad affrontare Fabio Fognini in semifinale.
    Da segnalare che all’inizio del terzo set dopo un’interruzione di un’ora e tre quarti per colpa della pioggia la partita è ripresa. Matteo ha tenuto un delicato secondo game, però nel sesto gioco dal 40-15 in suo favore si è fatto recuperare da Alcaraz, che dopo un paio di “numeri” ha piazzato il break con un diritto lungolinea vincente.Berrettini ha accusato il colpo e non è riuscito più a reagire. Troppo falloso, anche con il diritto, è andato sotto per 0-40 ed ha concesso tre match point sulla sua battuta: ha annullato il primo, ma sul secondo ha messo in corridoio il passante sull’attacco del 18enne iberico, capace di centrare così la sua seconda semifinale in un “500” in carriera dopo quella a Vienna dello scorso anno.
    ATP Rio de Janeiro Matteo Berrettini [1]262 Carlos Alcaraz [7]626 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3M. Berrettini 0-15 0-30 0-40 15-402-5 → 2-6C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-152-4 → 2-5M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A2-3 → 2-4C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2C. Alcaraz1-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-155-2 → 6-2C. Alcaraz 0-15 df 15-15 15-30 15-404-2 → 5-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 15-402-2 → 3-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df1-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini15-40 30-402-5 → 2-6C. Alcaraz30-0 30-15 30-30 df2-4 → 2-5M. Berrettini 0-15 df 15-15 15-30 30-301-4 → 2-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 A-401-3 → 1-4M. Berrettini 0-15 0-30 0-401-2 → 1-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1
    1 ACES 12 DOUBLE FAULTS 439/63 (62%) FIRST SERVE 41/66 (62%)27/39 (69%) 1ST SERVE POINTS WON 30/41 (73%)11/24 (46%) 2ND SERVE POINTS WON 14/25 (56%)2/6 (33%) BREAK POINTS SAVED 0/2 (0%)12 SERVICE GAMES PLAYED11/41 (27%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 12/39 (31%)11/25 (44%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 13/24 (54%)2/2 (100%) BREAK POINTS CONVERTED 4/6 (67%)12 RETURN GAMES PLAYED 1238/63 (60%) SERVICE POINTS WON 44/66 (67%)22/66 (33%) RETURN POINTS WON 25/63 (40%)60/129 (47%) TOTAL POINTS WON 69/129 (53%) LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz: “Me ne vado arrabbiato, ma orgoglioso. Ho combattuto fino alla fine”.

    Carlos Alcaraz nella foto

    Carlos Alcaraz ha perso questa mattina nel terzo turno degli Australian Open dal nostro Matteo Berrettini, numero sette del mondo. L’incontro, uno dei migliori del torneo, rimarrà nella memoria di Alcaraz come un importante episodio di apprendimento.
    “Vado via arrabbiato, perché non mi piace perdere, ma sono molto orgoglioso di come ho giocato. Ho combattuto fino alla fine, anche dopo essere stato sotto di due set a zero. Sono andato molto vicino a vincere la partita”, ha confessato in conferenza stampa dopo la partita.
    Alcaraz ribadisce: non gli piace perdere, ma ci sono battute d’arresto peggiori di altre. “Le sconfitte fanno molto male. Soprattutto quando si combatte per quattro ore e si perde al tie-break decisivo. Ma bisogna prendere le cose positive da ogni sconfitta. E questo incontro va molto bene nella mia crescita. Ho dimostrato che sono vicino a battere i migliori del mondo. Berrettini ha giocato ad un grande livello”.
    Il 18enne spagnolo ha anche rivelato che i suoi prossimi tornei saranno l’ATP 500 di Acapulco e Rio de Janeiro in programma nel prossimo mese di febbraio. LEGGI TUTTO

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    Ferrero: “Alcaraz incide in ogni momento della partita, è incredibile”

    Carlos Alcaraz alle NextGen ATP Finals

    Juan Carlos Ferrero ha parlato del suo giovane pupillo Carlos Alcaraz al media greco Gazzeta, esaltando le qualità del classe 2003, soprattutto la sua capacità di essere incisivo in ogni fase del match e contro ogni tipo di avversario. Ecco alcuni passaggi dell’intervista.
    “Obiettivo per il 2022? Mantenere il livello di gioco che ha raggiunto nell’ultima parte della stagione, essere competitivo contro i migliori tennisti, quindi lavorare sulla sua prestazione. Con questo, potrà avvicinarsi ai primi 15 della classifica mondiale”.
    “Il suo diritto è il colpo che i suoi avversari temono di più. Tuttavia, penso che abbia anche molta varietà nel modo in cui colpisce la palla, questa è un’altra delle sue grandi armi. Può passare da un colpo in spinta molto potente a un back o una variazione in modo incredibilmente naturale. Ha imparato a incidere in ogni momento della partita, è qualcosa di straordinario”.
    “Non vedo all’orizzonte una nuova epoca come quella dei Big 3, anche se penso che i tennisti di oggi siano più equilibrati di prima. È difficile avere tre giocatori che vincono tutto per così tanto tempo, non credo che lo rivedremo. Vedremo tennisti ai vertici per anni, come Medvedev, Zverev o Tsitsipas, ma anche giovani come Sinner o Korda. Speriamo che anche Carlos possa raggiungere quel livello”.
    “Oggi il tennis va molto più veloce di prima, la condizione fisica è fondamentale e i social hanno decisamente stravolto questo sport, è un grattacapo in più. Ai miei tempi non ci preoccupavamo delle pubbliche relazioni, avevamo molti meno contatti, ma la nostra quotidianità ci dava la possibilità di pensare molto di più al tennis. Oggi i ragazzi sono coinvolti in più fattori e la gestione complessiva non è facile”.
    “Confronto con Nadal? È inevitabile ma diciamo sempre che Carlos è Carlos, ha il suo percorso, il suo lavoro e il suo livello. Ovviamente Rafa è uno dei suoi idoli e ha imparato molto guardandolo giocare. È molto competitivo, ha quella mentalità e sa come comportarsi in campo. Se ricorda Rafa in qualcosa non è nel suo tennis, semmai nel linguaggio del corpo. E la passione li accomuna, è fondamentale per il resto della sua carriera”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    “…and the winner is”. I premi del tennis maschile 2021

    Novak Djokovic, miglior tennista del 2021

    Tennista dell’anno: Novak Djokovic
    No match nella categoria più prestigiosa. Resta un personaggio complesso, con spigoli per molti troppo acuti, ma il suo enorme talento e dedizione avrebbero meritato il Grande Slam, sfumato ad passo. Stagione incredibile per il tennista complessivamente più forte dell’epoca moderna.

    Delusione dell’anno: Denis Shapovalov
    Ha disputato la prima semifinale Slam a Wimbledon, ma il modo in cui l’ha persa (sprecando tutti i momenti favorevoli) e l’incredibile resto di stagione, giocata in modo pessimo dichiarando di sentirsi per nulla inferiore a Medvedvev & c. spiega il perché questo tennista dal potenziale clamoroso resta al palo. Gli altri corrono, lui no. È un vero peccato.

    Italiano dell’anno: Matteo Berrettini
    Da sempre sognavo di vedere un azzurro giocarsi la coppa dei Championships. Grazie Matteo! Sull’erba è stato dominante, ha alzato ancor più l’asticella del suo gioco, restando solido in top 10 e meritandosi una seconda presenza alle Finals. Purtroppo ha iniziato e poi chiuso l’anno con un infortunio, dovremo abituarci alla sua fragilità, ma quando è in salute, è uno dei migliori. Un dato spiega il suo 2021 eccellente: negli Slam ha perso solo da Djokovic.

    Emergente dell’anno: Carlos Alcazar
    Guai a chi lo giudica un “Nadal 2”. Carlitos è un vero attaccante, un produttore di tennis con tempi di gioco fenomenali. Impressiona l’intensità con cui attacca la palla, senza compromessi, senza la minima attesa. Esteticamente non delizierà i palati di chi ama il tennis classico, ma è un tennista offensivo a spettacolare. È la vera “evoluzione della specie”, giocatore modernissimo con ancora ampi margini di miglioramento. Cosa questa che ha dello spaventoso…

    Torneo dell’anno: Wimbledon
    Per il torneo di Matteo, tantissimi match lottati e spettacolari, per una finale che aspettavamo da sempre. Potrebbe esser stato anche l’addio di Federer.

    Impresa dell’anno: Lorenzo Sonego agli Internazionali BNL d’Italia
    Un leone Lorenzo a Roma, ha giocato oltre il suo livello, toccando le stelle con la punta della racchetta. Ha esaltato tutti giocando partite straordinarie per qualità, spirito combattivo e intensità. Ha superato Thiem, Rublev e costretto Djokovic a giocare al suo massimo per superarlo. Uno spettacolo.

    Coach dell’anno: Riccardo Piatti
    Jannik Sinner ha disputato un’annata ottima, vincendo 4 tornei, toccando il best ranking al n.9 ed entrando come alternate alle Finals, per le quali ha lottato fino all’ultimo torneo per l’ottavo posto. Ma oltre ai risultati, Jannik ha alzato il livello del suo gioco, giocando ad una intensità crescente. Il servizio è molto migliorato, il diritto è sempre più stabile e penetrante, con quel cross dal centro improvviso che è diventato un’arma tattica formidabile. Mancano ancora dei tasselli verso l’eccellenza (soprattutto proiezione in avanti e sicurezza sulla rete), ma il lavoro di Riccardo è impressionante. Sinner apprende, migliora, cresce. Applausi a tutti.

    Fatto dell’anno: molti nuovi volti
    Nel 2021 sono moltissimi i giocatori giovani o di medio livello che sono cresciuti, inserendosi nei piani alti dei tornei e del ranking, alcuni arrivando quasi dal nulla. Norrie, Karatsev, Korda, Brooksby, Van de Zandschulp, Rinderknech, Nakashima, Cerundolo, Baez, per restare ai top 100. Alcuni di loro hanno potenziale per esplodere nel 2022 e diventare giocatori di alto livello.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO