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    Alcaraz tornerà n.1 nel ranking se vincerà a Madrid e parteciperà agli Internazionali d’Italia

    Carlos Alcaraz

    Si anima nuovamente la corsa al n.1 del ranking ATP. Novak Djokovic infatti, non avendo partecipato al Masters 1000 di Madrid per il problema al gomito, ha messo seriamente a rischio la sua posizione di leader della classifica mondiale. Il serbo infatti è il campione in carica del Masters 1000 di Roma, pertanto anche in caso di conferma del suo titolo, non potrà aumentare il proprio bottino di punti.
    Al contrario, Carlos Alcaraz se riuscirà a vincere di nuovo il Masters 1000 di Madrid (nel quale è ampiamente favorito) si troverà a soli 5 punti di distanza dal serbo, e quindi non avendo niente da difendere a Roma, sarà sufficiente la sola partecipazione al Foro Italico per farlo scattare davanti a Novak il lunedì 22 maggio. Eventualmente una non difesa del titolo 2022 degli IBI, abbinato ad un buon torneo di Alcaraz a Roma, potrebbe ampliare assai il gap a favore del murciano, che domani compirà 20 anni.
    C’è anche una terza possibilità, più difficile da realizzare ma nemmeno impossibile. Stefanos Tsitsipas infatti è teoricamente in corsa per diventare per la prima volta n.1 al mondo dopo Roma. Il greco dovrebbe tuttavia vincere sia a Madrid, torneo nel quale è ancora in corsa, e poi bissare il successo a Roma, dove lo scorso anno fu battuto in finale da Djokovic. Un’ipotesi più complessa ma non impossibile, visto che Tsitsipas resta uno dei tennisti più forti su terra battuta (due vittorie a Monte Carlo, finale a Roma e Roland Garros).
    Oltre al prestigio dell’essere seduto sul trono del tennis maschile, la posizione tra Djokovic, Alcaraz e Tstisipas è importante anche in ottica Roland Garros, per l’assegnazione delle teste di serie e quindi per il sorteggio dello Slam parigino, che si preannuncia quanto mai aperto a più possibili vincitori, viste le condizioni tutte da verificare del “padrone di casa”, Rafa Nadal. LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz inarrestabile, raggiunge le semifinali dell’ ATP 1000 di Madrid

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz, il numero due del ranking mondiale di tennis, continua a dominare la stagione della terra battuta e si è qualificato per le semifinali del torneo ATP 1000 di Madrid, dove attualmente detiene il titolo.L’atleta spagnolo ha ottenuto la sua nona vittoria consecutiva sconfiggendo Karen Khachanov nei quarti di finale del torneo madrileno. Alcaraz ha trionfato con il punteggio di 6-4 7-5, dopo un’ora e cinquanta minuti di gioco intenso.
    Un terzo set sembrava probabile, dato che il tennista russo era in vantaggio per 2-5. Tuttavia, come spesso accade, Alcaraz non si è arreso e, sostenuto dal pubblico presente, è riuscito a vincere gli ultimi cinque giochi dell’incontro.Nella semifinale dell’ATP 1000 di Madrid, Alcaraz affronterà il vincitore del confronto tra Daniel Altmaier e Borna Coric. Con il sostegno del pubblico e l’ottimo stato di forma, il tennista spagnolo cercherà di continuare il suo percorso vincente verso la difesa del titolo.
    ATP Madrid Carlos Alcaraz [1]67 Karen Khachanov [10]45 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-306-5 → 7-5K. Khachanov 15-0 15-15 30-15 30-30 30-405-5 → 6-5C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 40-0 40-154-5 → 5-5K. Khachanov 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-5 → 4-5C. Alcaraz 30-0 30-15 40-15 ace2-5 → 3-5K. Khachanov 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-402-4 → 2-5C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-4 → 2-4K. Khachanov 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-3 → 1-4C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-40 30-401-2 → 1-3K. Khachanov 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2C. Alcaraz 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1K. Khachanov 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-405-4 → 6-4K. Khachanov 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-405-3 → 5-4C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace4-3 → 5-3K. Khachanov 0-15 0-30 0-40 15-40 30-403-3 → 4-3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3K. Khachanov 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2K. Khachanov 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-300-1 → 1-1K. Khachanov 15-0 30-0 30-15 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Alcaraz può giocare meglio di così?

    Carlos Alcaraz (foto social dello spagnolo)

    “Non scherziamo, non è possibile! Come può Alcaraz giocare così bene, un tennis così completo a soli 19 anni? Chi può fermare questo giocatore fenomenale?”. Così ieri su TennisTv i telecronisti, nel corso dell’incontro dominato da Carlos su Zverev, dopo uno scambio micidiale vinto dal più giovane n.1 della storia moderna con un passante di rovescio stretto straordinario. Un colpo giocato con una naturalezza, nonchalance e facilità totali… se non fosse che la racchetta di Alcaraz ha creato quell’autentica meraviglia dopo un paio di rincorse assassine, trovando una combinazione di angolo, velocità e precisione assolute.
    Non è un “big point” che misura la forza e grandezza del murciano. E nemmeno la vittoria schiacciante su di uno Zverev che dopo il terribile e sfortunatissimo infortunio patito a Roland Garros 2022 stenta a ritrovare il miglior tennis e il suo ritmo, andando ad ondate del tutto instabili e insufficienti a garantirgli vittorie contro i big. Quello che impressiona in Alcaraz è la facilità con cui riesce a controllare sia l’attacco che la difesa, troppo più veloce e aggressivo degli altri. È davvero difficile trovare un difetto nel suo tennis. Ci sono vari aspetti ancora migliorabili, come trovare più punti diretti al servizio, la continuità in risposta, il saper gestire quell’esuberanza che lo porta a rincorse esagerate in rapporto all’importanza del punto o del momento del match – vedi lo stupido infortunio rimediato in allenamento lo scorso gennaio che gli è costato la partecipazione all’Australian Open… Direi anche trovare la calma per reagire quando l’avversario riesce a metterlo “sotto” con tempi di gioco altrettanti rapidi che non gi consentono di controllare e suo piacimento. Ma siamo ai dettagli, per fare la differenza sul resto degli avversari.

    No one man should have all that power ⚡️@carlosalcaraz #MMOpen pic.twitter.com/O3FjuCAm0n
    — Tennis TV (@TennisTV) May 2, 2023

    Fresco, ben allenato, totalmente a suo agio sul rosso veloce di Madrid, dove già l’anno scorso sconfisse prima un ottimo Djokovic al termine di una battaglia clamorosa e poi demolì in finale Zverev, sembra davvero difficile se non impossibile frenare la corsa di Alcaraz al bis nella capitale iberica. Khachanov (suo avversario oggi nei quarti), poi uno tra Coric, Altmaier, Struff, Zhang e Karatsev non sembrano affatto attrezzati non solo per batterlo ma nemmeno impensierirlo più di tanto. E probabilmente nemmeno Tsitsipas, che giusto in finale a Barcellona pochi giorni fa si è arreso piuttosto nettamente di fronte ai tempi di gioco troppo rapidi ed un aggressione continua su quel rovescio che non ne vuol sapere di migliorare, nonostante sia ormai il suo punto debole conclamato.
    Alcaraz quindi favorito d’obbligo anche a Roma e poi Parigi? Lui si dice molto contento del livello di gioco raggiunto, continuando a marciare spedito con grandissima fiducia ma tenendo un profilo discretamente basso. E considera Nadal il favorito per Roland Garros se potrà giocare. “Quando mi sento fisicamente in forma e in fiducia, so che non è facile per i miei rivali, ma non mi sento superiore a nessuno e non sono migliore di nessuno” afferma Carlos dopo la splendida vittoria di ieri. “Sono semplicemente consapevole che l’avversario deve giocare ad un livello molto alto per battermi”.
    Interessante quindi questa considerazione: “L’avversario più difficile? Sei te stesso, riuscire a tenere a bada i propri problemi. Sei da solo in campo, devi essere calmo e positivo, evitare pensieri negativi. Spesso il mio peggior rivale sono stato proprio io, per non aver l’atteggiamento giusto”. Della serie: se resto sereno, positivo, focalizzato, non devo aver timore di nessuno. Tanto facile quanto vero, per quel che si vede in campo.
    È possibile che Alcaraz possa giocare ancora meglio? La risposta è sì, non tanto come colpo singolo per la gestione delle tantissime frecce nella sua faretra. Per quanto Carlos sia già incredibilmente forte e completo, ancora tende a perdersi in certe fasi dello scambio, soprattutto quando è aggredito e non riesce a controllare il tempo gioco. Esattamente come nelle sfide perse contro Sinner.Lui la pensa così: “Il mio livello è cresciuto rispetto alla partita contro Dimitrov, penso che sarà difficile alzare ulteriormente il livello, ma si può sempre giocare un po’ meglio, si può sempre migliorare. I piccoli errori che ho commesso, per quanto pochi possano essere stati, voglio evitarli nel prossimo turno e migliorare. Ma sì, con il livello di oggi in campo posso dire di esser soddisfatto”.
    Zverev nella sfida di ieri non ha ricavato molto dal servizio, anche per la qualità della risposta di Carlos, e soprattutto ha commesso troppi errori in costruzione. Sasha ha colpi di una potenza devastante, ma non ha un grande anticipo, e Alcaraz è stato bravissimo a togliergli esattamente quel tempo di gioco necessario a spingere e generare potenza e precisione. Nella sfida di oggi, Karen Khachanov avrà esattamente lo stesso problema: è di sicuro più in forma del tedesco, ma anche lui per sprigionare la dinamite nel suo tennis ha bisogno di tempo. Difficilmente Alcaraz glielo consentirà, quindi sembra nettamente favorito a tornare in semifinale a Madrid.
    Chi può fermare questo Alcaraz sul rosso, così efficace in spinta con quell’anticipo fantastico e allo stesso tempo tanto forte e resistente in difesa? Giocatori dotati di resistenza, capaci di difendere e ribaltare lo scambio, con ottimi colpi d’inizio gioco e tanto anticipo. Non ce ne sono tanti in giro, e alcuni dei più forti (Djokovic e Rafa) sono KO o in condizioni tutt’altro che buone, assolutamente da verificare. Così che i due rivali più accreditati potrebbero essere Jannik e Holger, altrettanto giovani, forti, affamati di vittorie. Una triade che sembra destinata a governare il tour.
    Non manca molto a Parigi, un torneo che si preannuncia molto interessante. Oltre a Sinner e Rune, forse il pericolo n.1 per Alcaraz sono gli infortuni, visto che quel tennis spinto al limite e un po’ strappato in certe esecuzioni lo sottopone a stress importanti, dato che lui non vuol mollare nemmeno una palla. Stessa cosa anche per l’azzurro e il danese. Il gioco sarà duro, forse a vincere sarà proprio il più resistente.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: Carlos Alcaraz: “Jannik Sinner ha un tennis incredibile, sta giocando molto bene sull’erba. Sarà una partita molto dura”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha parlato anche di Jannik Sinner dopo il successo su Otte che lo ha portato agli ottavi di finale del torneo di Wimbledon e dove sfiderà proprio l’azzurro nella giornata di lunedì prossimo.
    “Jannik ha un tennis incredibile, sta giocando molto bene sull’erba. Sarà una partita molto dura, lo è sempre contro Sinner, ma cercherò di divertirmi. Mi piace questo genere di sfide. Siamo i due più giovani in tabellone, direi, e forse i due di maggior talento. Abbiamo un buon rapporto, ci siamo allenati anche insieme un paio di volte. In spogliatoio abbiamo anche scherzato. In genere parliamo in spagnolo, non conosco ancora l’italiano. Lo spagnolo di Jannik è buono, ma deve migliorare”. LEGGI TUTTO

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    Da Wimbledon: Carlos Alcaraz ottimista per il torneo. Venus Williams si allena

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz afferma che la sua preparazione a Wimbledon è stata tutt’altro che ottimale, dal problema al gomito destro al fatto che non ha giocato nessuna partita ufficiale sull’erba. Lo spagnolo ha giocato due partite di esibizione, che ha perso, ma questo non significa che non creda nelle sue possibilità all’All England Club.
    LE DIFFICOLTÀ DELL’ERBADico sempre che non è facile giocare sull’erba e non sono riuscito a giocare nessun torneo prima di Wimbledon, quindi questa settimana sarà difficile per me, ma mi sto preparando. La cosa più difficile è il muoversi su questa superficie. Direi che giocare in modo aggressivo e cercare di andare a rete è il modo migliore per tradurre il mio gioco da un’altra superficie a questa.
    ASPETTATIVE SU WIMBLEDONHo un gioco che può adattarsi bene all’erba, cercando di andare a rete, giocando in modo aggressivo. Penso di essere in grado di giocare bene sull’erba. Ho già detto che quest’anno non sono riuscito a prepararmi bene per Wimbledon, ma vado a ogni torneo pensando di poter ottenere buoni risultati o addirittura vincere il torneo, ci credo. Sto guardando solo il primo turno del sorteggio, al massimo il secondo.
    SCALARE LE CLASSIFICHENaturalmente, scalara le classifiche ed entrare nella top 10 è straordinario. Vedo la classifica e mi alleno per arrivare in cima. Ma ora non è la cosa più importante per me. Sto ancora accumulando esperienza su tutte le superfici e in tutti i tornei. In questo momento sono anche molto concentrato sui Grandi Slam. La classifica per me è secondaria.

    Venus Williams giocherà a Wimbledon? La 42enne americana si è ritirata dal torneo di singolare, ma in realtà è stata beccata sui campi di allenamento dell’All England Club, facendo nascere il sospetto che possa essere in azione in questa edizione.
    Ora, l’unica porta che potrebbe aprirsi è quella del doppio misto, quindi le aspettative aumentano in attesa che venga svelato il tabellone di questa competizione dove, eventualmente, potrebbe comparire il nome di Venus. LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz e Wimbledon: “Alcuni mi considerano il favorito, ma onestamente non lo sono. Ci sono giocatori molto più bravi di me sull’erba, come Berrettini, Djokovic e Nadal”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha perso il primo dei due incontri di esibizione sui prati verdi per prepararsi a Wimbledon, cadendo a Frances Tiafoe. Il diciannovenne spagnolo non è preoccupato, perché sa di dover migliorare diversi aspetti del suo tennis su questa superficie.
    “La chiave è imparare a muoversi su questa superficie. Stiamo lavorando sodo su questo aspetto. Alcuni mi considerano il favorito, ma onestamente non lo sono. Ci sono giocatori molto più bravi di me sull’erba, come Berrettini, Djokovic o Nadal. Cercherò di godermi questa superficie il più possibile, non solo ora ma anche in futuro”.
    Il problema al gomito destro non è grave, ma nelle ultime settimane gli ha tolto un po’ di ritmo negli allenamenti. “Nelle ultime settimane non ho potuto allenarmi al livello che volevo e sono arrivato un po’ in anticipo per capire bene le mie condizioni. Mi sono sentito bene in questo primo incontro, quindi spero di migliorare poco a poco. Le bende sono solo per precauzione, non ho sentito alcun dolore. Mi sono divertito molto e la cosa più importante è che ho ancora diversi giorni per allenarmi”. LEGGI TUTTO