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    Rune supera Alcaraz nella finale di Barcellona: tattica perfetta e problemi fisici decisivi

    Holger Rune nella foto – Foto Getty Images

    Holger Rune ha scritto il suo nome nell’albo d’oro del Conde de Godó 2025, superando Carlos Alcaraz con il punteggio di 7-6(6), 6-2 in una finale che ha alternato momenti di tennis di alto livello a svolta inattesa per i problemi fisici dello spagnolo.
    Il Campo Centrale di Barcellona ha fatto da cornice a quello che molti considerano l’inizio di una rivalità destinata a caratterizzare la prossima generazione di campioni sulla terra battuta. Due giovani dal tennis esplosivo ma con caratteristiche differenti che si sono affrontati nel culmine di una settimana intensa.
    Sin dai primi scambi, il match ha evidenziato la strategia studiata nei minimi dettagli da Rune e dal suo team. Il danese ha mostrato una straordinaria capacità di leggere le intenzioni tattiche di Alcaraz, posizionandosi con anticipo sulle palle corte e neutralizzando il devastante diritto dell’avversario con profondità e rotazione nei propri colpi.
    Il primo set ha offerto tennis di altissima qualità. Alcaraz è riuscito a strappare il servizio nel quinto game con una serie di accelerazioni imprendibili, ma ha subito la pronta reazione di Rune. Nei momenti decisivi, il danese ha mantenuto una lucidità sorprendente, riuscendo a non concedere seconde opportunità all’avversario e costruendo i punti con pazienza.
    La battaglia è culminata in un tie-break estremamente equilibrato. Sul 6-5, Alcaraz ha avuto un set point che Rune ha cancellato con un servizio impeccabile seguito da un diritto vincente. Il danese ha poi conquistato i successivi due punti chiudendo sul 8-6 con un passante di rovescio che ha strappato applausi al pubblico catalano.
    L’inizio del secondo set sembrava promettere un’altra fase avvincente dell’incontro, con Alcaraz subito aggressivo in risposta. È stato proprio nel tentativo di strappare il servizio a Rune nel secondo game che si è verificata la svolta decisiva: lo spagnolo, nel recuperare una palla corta, ha avvertito un dolore alla coscia sinistra, probabile conseguenza delle dieci partite disputate nelle ultime due settimane tra Monte-Carlo e Barcellona.
    Da quel momento, la dinamica dell’incontro è cambiata radicalmente. Alcaraz ha cercato di adattare il suo tennis alla situazione, accorciando gli scambi, salendo più frequentemente a rete e cercando soluzioni rapide per limitare il movimento. Una strategia che tuttavia si è scontrata con l’impeccabile tennis di Rune.
    Il danese, lungi dall’abbassare il livello di fronte alle difficoltà dell’avversario, ha mantenuto una concentrazione ferrea, continuando a costruire i punti con pazienza e intelligenza tattica. Ha ottenuto il break nel terzo game del secondo set con un passante di rovescio incrociato.
    Con il passare dei minuti, le difficoltà fisiche dello spagnolo sono diventate sempre più evidenti, mentre Rune ha continuato a giocare un tennis solido, variando efficacemente le rotazioni e le traiettorie. Sul 5-2, ha strappato nuovamente il servizio ad Alcaraz, chiudendo l’incontro dopo 1 ora e 38 minuti.
    Per Rune si tratta di un successo fondamentale che lo riporta nella top-10 del ranking ATP e rappresenta una conferma del suo straordinario potenziale sulla terra battuta. Durante tutta la settimana di Barcellona, il danese ha mostrato un tennis ordinato, tatticamente impeccabile e mentalmente solido, sconfiggendo avversari di alto livello come Ruud e Khachanov prima della finale.
    Per Alcaraz, nonostante la delusione, rimane la consapevolezza di un livello di gioco impressionante, testimoniato dalle nove vittorie consecutive prima di questa finale. Il principale obiettivo per lui sarà ora recuperare la condizione fisica ottimale in vista del Masters 1000 di Madrid, dove sarà chiamato a difendere il titolo dopo aver perso oggi la seconda posizione mondiale.
    ATP Barcelona Carlos Alcaraz [1]62 Holger Rune [6]76 Vincitore: Rune ServizioSvolgimentoSet 2H. Rune 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-402-4 → 2-5H. Rune 15-0 15-15 30-15 30-40 40-40 40-A 40-40 A-402-3 → 2-4C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-402-2 → 2-3H. Rune 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 2-1H. Rune 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 1*-1 2-1* 3-1* df 3*-2 3*-3 4-3* 4-4* 4*-5 4*-6 5-6* 6-6* 6*-76-6 → 6-7C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-6 → 6-6H. Rune 15-0 30-0 30-15 30-30 40-305-5 → 5-6C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-5 → 5-5H. Rune 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4H. Rune3-3 → 3-4C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-403-2 → 3-3H. Rune 0-15 15-15 15-30 15-402-2 → 3-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2H. Rune 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1H. Rune 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz: ‘Preferisco i Masters 1000 di una settimana, meglio per il tennis”

    Carlos Alcaraz (foto Brigitte Grassotti)

    Carlos Alcaraz ha brillato sul campo del Conde de Godó 2025, avanzando ai quarti di finale dopo una convincente vittoria contro Laslo Djere. Il tennista murciano, visibilmente soddisfatto, ha affrontato diversi temi interessanti nella conferenza stampa post-partita, spaziando dalle sue sensazioni in campo alle riflessioni più profonde sulla salute mentale nello sport professionistico.
    “Molto contento. Credo di aver espresso un livello migliore rispetto al primo incontro,” ha dichiarato Alcaraz analizzando la sua vittoria. “È vero che lui nel primo set mi ha concesso molto, ha commesso molti errori, così ho potuto giocare più tranquillo e con un livello migliore. Nel secondo set è stato un po’ più complicato, ma sono molto felice di averlo chiuso in due set e di aver trovato un buon livello alla fine della partita.”
    Il giovane campione spagnolo ha sottolineato quanto sia stato cruciale il giorno di pausa prima dell’incontro: “Era molto necessario,” ha commentato sorridendo. “Non pensare al tennis, perché ieri mi sono completamente dimenticato che ci fosse il tennis e il torneo. Ho voluto staccare, riposare, non venire al club e vedere le stesse facce… mi ha aiutato a ricaricare le batterie e l’energia in vista della giornata di oggi, per essere più fresco. La giornata di ieri è stata molto buona e necessaria.”
    Interrogato sul fatto che tutti i principali favoriti siano avanzati ai quarti di finale, Alcaraz ha osservato: “Credo che tutti gli anni siano stati difficili. Il Godó è uno dei tornei 500 più complicati: viene sempre gente molto, molto brava, diversi top-10, ed è incredibile. Noi favoriti siamo tutti ai quarti, e questo è molto positivo per il torneo e per il pubblico, permette loro di godere di un buon tennis. Bisognerà lottare, tutte le partite sono complicate. Non dirò se è più o meno complicato degli anni precedenti, so solo che sarà una battaglia da qui in avanti.”
    Uno dei momenti più intensi della conferenza stampa è arrivato quando ad Alcaraz è stato chiesto di commentare, alla luce delle recenti dichiarazioni di Sara Sorribes sui suoi problemi di salute mentale, il periodo difficile vissuto tra Miami e Montecarlo.“Oggi, purtroppo, noi e tutta la gente diamo molta importanza ai social network. Leggiamo ogni tipo di commento e, sfortunatamente, prestiamo più attenzione a quelli negativi che a quelli positivi, e questo ci colpisce,” ha spiegato Alcaraz. “Il tennis è uno sport molto esigente, sei lì settimana dopo settimana e torneo dopo torneo: serve un livello di resistenza mentale molto alto, e molte volte non ti rendi conto che devi fermarti finché non arrivi a un limite in cui fermarti alcuni giorni non è sufficiente, hai bisogno di fermarti molto di più.”“Io, grazie a Dio, non sono arrivato al punto di dover fermarmi per diversi mesi; mi sono semplicemente fermato alcuni giorni e questo mi ha aiutato,” ha continuato. “A volte bisogna sapere cosa hanno bisogno il corpo e la mente: dopo Miami sapevo che avevo bisogno di alcuni giorni di disconnessione, di non pensare al tennis, di stare con la famiglia, circondato dalla mia gente e di chiarirmi le idee. Mi sono stati molto utili quei cinque giorni per rendermi conto di cosa fosse importante per me. Questo mi ha aiutato molto per iniziare il tour sulla terra battuta, Montecarlo, nel modo giusto.”Alcaraz ha poi espresso solidarietà alla collega Sorribes: “È un peccato vedere Sara, una persona così allegra, dire queste parole e lasciare il tennis per alcuni mesi, ma le auguro di trovare presto le risposte di cui ha bisogno e spero che la vedremo presto divertirsi e lottare come sempre, perché è una grande guerriera.”
    Quando gli è stato chiesto se preferisse i Masters 1000 di due settimane, con giorni di riposo, o quelli di una settimana, con la possibilità di giocare da mercoledì a domenica ininterrottamente, Alcaraz ha risposto in modo chiaro: “Io preferisco i Masters 1000 di una settimana. È molto meglio per il tennis. Fin dal primo o secondo turno vediamo partite di altissimo livello: per il pubblico, fin dal primo turno può godersi il torneo e viverlo con entusiasmo. Per noi, il fatto che sia di una settimana riduce i giorni fuori casa, i giorni di alta esigenza mentale. Ci dicono che abbiamo giorni di riposo tra una partita e l’altra, ma alla fine non riposi, perché devi andare ad allenarti, prepararti mentalmente… quando sei in torneo, mentalmente non riposi, e quello è il complicato, essere due settimane sempre sul pezzo e al 100%. Preferisco molto di più, anche se è più impegnativo, i Masters 1000 di una settimana.”
    L’intervista si è conclusa con una nota leggera sulla partita di calcio tra Real Madrid e Arsenal: “È stata una serata dura per i tifosi del Madrid,” ha sorriso Alcaraz. “Mi ha persino un po’ abbattuto. Ma insomma, sapevamo che era difficile, era un’eliminatoria complicata e meno male che è rimasto solo nella giornata di ieri. Oggi l’ho già dimenticato, concentrato sulle mie cose, ma è stato un peccato.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Borg spinge Alcaraz: “Vincerà quanto Nadal, se non di più”

    Alcaraz e Borg a Barcellona

    Bjorn Borg crede fermamente nel talento di Carlos Alcaraz tanto da affermare che il giovane di Murcia terminerà la propria carriera con le vittorie di Nadal o anche di più. La leggenda del tennis svedese si trova a Barcellona, dove anche il figlio Leo ha provato (senza successo) a centrare il main draw dell’ATP 500 scattato ieri nella città catalana.
    Ovviamente si è intrattenuto con molti dei giocatori presenti, come mostrano le varie foto condivise sui social. Dalla Spagna si riporta di una lunga chiacchierata con Tsitsipas, quindi ha salutato cordialmente il neo campione di Monte Carlo Alcaraz, grande favorito per il titolo anche a Barcellona. Carlos e Bjorn hanno trascorso dei momenti insieme, parlando di tennis e oltre.

    The happiness in this photo @carlosalcaraz x Bjorn Borg ❤️@bcnopenbs | #BCNOpenBS pic.twitter.com/o7j9i3jeVo
    — ATP Tour (@atptour) April 14, 2025

    Borg quindi ha rilasciato una breve ma significativa dichiarazione alla rete tv spagnola RTVE, rispondendo in modo netto a una domanda sul futuro di Carlos. “Penso che Alcaraz otterrà gli stessi risultati di Nadal, se non di più” afferma sibillino Borg. “Ha la mentalità giusta e può giocare su tutte le superfici il suo miglior tennis. Con un po’ di fortuna, diventerà il re del tennis”.
    A soli 21 anni (ne compirà 22 il prossimo 5 maggio) Alcaraz vanta già 4 titoli Slam in carriera ottenuti su tre diverse superfici, e 18 titoli complessivi. La strada per raggiungere Nadal a 92 titoli e 22 titoli Slam è ancora molto lunga.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Musetti fantastico per un set, poi Alcaraz sale in cattedra e Lorenzo accusa problemi fisici. Lo spagnolo trionfa a Monte Carlo

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Epilogo amaro della finale del Masters 1000 di Monte-Carlo vinta dallo spagnolo Carlo Alcaraz che batte, 3-6 6-1 6-0, il nostro Lorenzo Musetti, menomato da un infortunio alla coscia destra in apertura del terzo set. Lorenzo aveva iniziato alla grande il match, giocando un tennis intelligente fatto di continue variazioni su cui il numero tre al mondo non riusciva a produrre un contro gioco efficace. Un super Musetti e dall’altra parte un Alcaraz impreciso ed incostante, messo in difficoltà dal gioco dell’azzurro. Musetti non dava mai due palle uguali allo spagnolo, alternando il back di rovescio con il dritto in top, con l’iberico che faticava a trovare punti di riferimento. Qualche fiammata di dritto, ma nessun tentativo per scardinare la trama di Musetti che chiudeva il set 6-3. Si attendeva il ritorno dello spagnolo che in media dall’inizio del torneo aveva collezionato 19 errori gratuiti nella prima frazione per poi scendere (sempre in media) a 10 e 9 nel secondo e terzo set. Ed infatti nel secondo set Alcaraz ritrovava il dritto e dominava con un filotto di 5 giochi a zero. La superiorità di Alcaraz nel secondo era fuori discussione, ma nel finale si rivedeva Musetti che oltre a tenere il servizio si procurava quattro palle break.Ci si aspettava un terzo set di lotta, ma Musetti che perdeva il primo gioco da 40-15 si toccava la coscia destra. Alcaraz confermava il break e sul primo scambio del gioco successivo Lorenzo si fermava e rinunciava a colpire la palla. Un tentativo di chiudere velocemente i punti, ma senza appoggi arrivavano gli errori. Il medical time out non risolveva la situazione dell’azzurro. Musetti restava in campo per onorare il torneo, cedendo i punti senza lottare. Peccato perché finchè è stato in campo Lorenzo ha lottato alla pari contro Alcaraz. Nonostante il finale amaro Lorenzo ha dimostrato di poter lottare alla pari con i più forti. La top-10 ormai è una realtà da cogliere con un solo passo in avanti.

    1 setMusetti al servizio. Dritto fuori di Alcaraz 15-0. Dritto incrociato dello spagnolo, Lorenzo è in ritardo 15 pari. Gioca in top Musetti, esce il dritto di Alcaraz 30-15. Affonda il rovescio il n.3 del mondo 30 pari. Palla corta di Musetti, scambio da applausi, ma esce il recupero del toscano 30-40. Palla break. Passante sulla riga di Alcaraz. Break. 0-1.Alcaraz servizio e dritto 15-0. Doppio fallo 15 pari. Ace 30-15. Lo spagnolo fuori misura 30 pari. Prima vincente 40-30. Risponde lungo Musetti parità. Spinge da fondo Alcaraz . Tiene lo scambio Musetti che sposta lo spagnolo Dritto fuori e parità. Lungolinea out per Musetti, stecca il dritto Alcaraz, parità. Perfetto da fondo Musetti che chiude con un dritto vincente. Palla break. Serve and volley dello spagnolo. Parità. Lorenzo costringe Alcaraz all’errore. Palla break. Dritto vincente da fondo. Parità. Passante vincente di Musetti. Palla break. Alcaraz chiama a rete Musetti. Lob dello spagnolo, veronica dell’azzurro. Break. 1-1.Musetti serve in kick e costringe in difesa Alcaraz 15-0. Le variazioni di Lorenzo danno fastidio allo spagnolo 30-0. Prima vincente 40-0. Gioco a zero 2-1.Alcaraz falloso anche con il rovescio 0-30. Opportunità per Lorenzo. A rete lo spagnolo 15-30. Ancora un dritto in rete 15-40, due palle break. Dritto fuori del numero tre del mondo. Break 1-3.Musetti al servizio per confermare il break. Domina rovescio contro rovescio, Lorenzo 15-0. Servizio vincente 30-0. In ritardo Alcaraz sul dritto di Musetti 40-0. Back in rete di Lorenzo 40-15. Due errori di Musetti. Parità. Ace (217). Break confermato 4-1.Alcaraz per restare in corsa. Smash di rimbalzo 15-0. Risposta vincente da circoletto rosso 15 pari. Stecca il dritto Musetti 30-15. Serve in kick Alcaraz 40-15. Rovescio in rete dell’azzurro. Alcaraz resta in scia 2-4.Musetti per prendere il largo. Alcaraz recupera tutto il possibile 0-15. Dritto a sventaglio di Musetti 15 pari. Si apre il campo con la prima (211) Lorenzo, 30-15. Ancora una prima (205) vincente 40-15. Break confermato 5-2.Alcaraz al servizio per restare nel set. Spinge con il dritto lo spagnolo 15-0. Dritto fuori di Alcaraz 15 pari. Attacco sul rovescio di Musetti 30-15. Rovescio fuori 40-15. Tenta la risposta vincente Musetti, gioco Alcaraz che resta vicino 3-5.Musetti serve per il set. Volée vincente 15-0. Esce il dritto di Lorenzo 15 pari. Prima a 207, un back, un rovescio in top e Alcaraz va nel pallone 30-15. Ace di seconda 40-15. Due set point. Palla corta vincente. Primo set Musetti 6-3.
    2. setServe Alcaraz, che sembra un po’ più viso 30-0. Bene Musetti con il dritto incrociato 30-15. Stecca il rovescio l’azzurro 40-15. Dritto fuori del n.3 del mondo 40-30. A rete lo spagnolo 1-0.Musetti alla battuta. Alcaraz chiude da fondo 0-15. Rovescio fuori dello spagnolo 15 pari. Tenta la palla corta Carlos 30-15. Questa volta il drop-shot fa male 30 pari. Bella volée di Alcaraz 30-40 palla break. Super risposta di Alcaraz. Break 0-2.Alcaraz per confermare il break . Entra la prima allo spagnolo 30-0, che vince uno scambio a rete 40-0. Gioco a zero, break confermato 3-0.Inizia bene Musetti 15-0. Falso rimbalzo, 15 pari. Prima a 209, 30-15. Sbaglia il rovescio Alcaraz 40-15. Sbaglia la palla corta Musetti 40-30. Ancora una palla corta, sbaglia il recupero Musetti. Parità. Sbaglia ancora la direzione Musetti, palla per il doppio break per Alcaraz. Rovescio fuori di Lorenzo. Doppio break 0-4.Alcaraz al servizio per mettere un’ipoteca sul set. Dritto vincente 15-0. Ace 30-0. Dritto fuori 30-15. Ancora un vincente 40-15. Alcaraz domina al servizio 5-0.Musetti per restare nel set. Palla corta fuori 0-15. Risposta in rete 15 pari. Bene con il dritto Lorenzo 30-15. Bene con la prima il toscano 40-15. Primo gioco nel set per Musetti 1-5.Alcaraz serve per il secondo set. Palla corta di Musetti, recupera Alcaraz 15-0. Prima vincente 30-0. Contropiede dello spagnolo 40-0. Tre set point. Doppio fallo 40-15. Sbaglia Alcaraz 40-30. Risposta vincente di rovescio lungolinea. Parità. Sbaglia ancora Alcaraz. Palla break. Serve and volley Alcaraz. Parità. Il nastro mette fuori il dritto di Alcaraz. Palla break. Sbaglia un dritto facile Musetti. Parità. Rovescio fuori di Alcaraz. Palla break. Ace. Parità. Domina da fondo Lorenzo. Palla break. Servizio vincente. Parità. Risponde fuori Musetti, set point. Dritto fuori Set a Alcaraz 6-1.
    3. setMusetti al servizio. Alcaraz aggressivo scende a rete, ma volée fuori 15-0. Dritto in rete di Musetti 15 pari. Tiene lo scambio Musetti, ma sbaglia il dritto finale 15-30. Rovescio vincente di Alcaraz 15-40 due palle break. Ace. Palla corta in rete. Parità. Dritto fuori dello spagnolo. Vantaggio Musetti. Spara il dritto out Musetti. Parità. Risposta profonda di Alcaraz, esce il di nuovo il dritto. Palla break. Ancora un dritto fuori. Break 0-1.Alcaraz per confermare il break. Prima vincente 15-0. Ancora una buona prima 30-0. Sbaglia sotto rete lo spagnolo 30-15. Risposta fuori 40-15. Break confermato 2-0.Musetti sembra accusar un problema fisico all’anca. 0-15. Doppio fallo 0-30. Ottima smorzata 15-30. Mobilità compromessa per Musetti che cerca di chiudere velocemente i punti 15-40. Palla per il doppio break. Doppio break 0-3.Al servizio Alcaraz. Musetti non si muove più 15-0. Alcaraz dilaga 30-0., dritto fuori 40-0, gioco a zero 4-0.Musetti in campo solo per onor di firma. Alcaraz risponde in rete 15-0. In ritardo Musetti sul dritto 15 pari. Resta in campo il rovescio dello spagnolo 15-30. Nastro per il n.3 del mondo 15-40. La partita è ormai decisa. 0-6.

    Dal nostro inviato a Monte Carlo, Enrico Milani

    Lorenzo Musetti vs Carlos Alcaraz ATP Monte-Carlo Lorenzo Musetti [13]610 Carlos Alcaraz [2]366 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 df0-5 → 0-6L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-400-4 → 0-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-3 → 0-4L. Musetti 0-15 0-30 df 15-30 15-400-2 → 0-3C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 0-2L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 ace 40-A 40-40 A-401-5 → 1-6L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-5 → 1-5C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-300-4 → 0-5L. Musetti 15-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A0-3 → 0-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-1 → 0-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-15 ace5-3 → 6-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-155-2 → 5-3L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-154-1 → 4-2L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 ace3-1 → 4-1C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-1 → 3-1L. Musetti 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 15-15 df 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A0-1 → 1-1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1

    Statistica
    Musetti 🇮🇹
    Alcaraz 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    210
    273

    Ace
    3
    3

    Doppi falli
    1
    3

    Prima di servizio
    43/68 (63%)
    56/78 (72%)

    Punti vinti sulla prima
    21/43 (49%)
    39/56 (70%)

    Punti vinti sulla seconda
    13/25 (52%)
    11/22 (50%)

    Palle break salvate
    2/8 (25%)
    7/9 (78%)

    Giochi di servizio giocati
    11
    11

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    121
    229

    Punti vinti sulla prima di servizio
    17/56 (30%)
    22/43 (51%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    11/22 (50%)
    12/25 (48%)

    Palle break convertite
    2/9 (22%)
    6/8 (75%)

    Giochi di risposta giocati
    11
    11

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    2/4 (50%)
    13/17 (76%)

    Vincenti
    10
    30

    Errori non forzati
    29
    32

    Punti vinti al servizio
    34/68 (50%)
    50/78 (64%)

    Punti vinti in risposta
    28/78 (36%)
    34/68 (50%)

    Totale punti vinti
    62/146 (42%)
    84/146 (58%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    216 km/h (134 mph)
    217 km/h (134 mph)

    Velocità media prima
    181 km/h (112 mph)
    186 km/h (115 mph)

    Velocità media seconda
    151 km/h (93 mph)
    163 km/h (101 mph) LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz: “Ho trovato il mio tennis sulla terra, ma posso fare meglio”

    Carlos Alcaraz (foto Brigitte Grassotti)

    Carlos Alcaraz ha conquistato l’accesso alla finale del Masters 1000 di Montecarlo 2025 dopo aver battuto il connazionale Alejandro Davidovich in due set. Il numero 3 del mondo, che domenica partirà come favorito per il titolo, ha ritrovato fiducia e continuità dopo un periodo altalenante vissuto durante la tournée americana.
    “Sono contento di aver raggiunto questo livello, ma credo di poter fare meglio”, ha dichiarato Alcaraz in conferenza stampa dopo la vittoria. “All’inizio della settimana, nel primo torneo su terra battuta, ti concentri sull’adattarti alle condizioni. La palla ti arriva in modo diverso, il gioco sulla terra è differente. Una volta raggiunto questo livello, devo continuare a migliorare e, se possibile, alzarlo in finale.”
    Interpellato sulla possibilità di affrontare Djokovic al Roland Garros, il giovane murciano ha risposto: “È sempre fantastico affrontare Djokovic, è sempre un avversario molto complicato. Contro di lui puoi vedere a che livello sei. Potrebbe essere qualcosa di grande, ma manca ancora parecchio. Fino ad allora, possono succedere molte cose durante i tornei o nella settimana precedente, quindi vedremo.”
    Alcaraz ha anche parlato della difficoltà di affrontare un amico come Davidovich: “Probabilmente puoi giocare con un po’ più di tranquillità perché lo conosci già, conosci il suo livello. Sai le cose che farà, puoi prevedere in alcune occasioni il colpo che tenterà. Questo rende un po’ più facile affrontare qualcuno che conosci piuttosto bene. D’altra parte, è complicato, perché l’amicizia che abbiamo fuori dal campo è molto buona. Avere una battaglia con un amico per un posto in finale di un Masters 1000 può essere complicato. Sono felice di essere riuscito a mettere da parte quell’amicizia, essere un po’ egoista e pensare a me stesso.”
    Lo spagnolo ha anche confessato di aver sentito la pressione nelle settimane precedenti: “Da quando Jannik (Sinner) non può giocare tornei, molte persone mi hanno fatto domande al riguardo e parlano del tema, del momento così importante che ho per raggiungere nuovamente il numero uno o per vincere tornei. Probabilmente, in un certo modo, ho pensato troppo a questo invece di giocare un buon tennis e divertirmi in campo e durante le partite.”
    “Dopo Miami, mi sono reso conto del percorso che devo seguire, delle cose che devo fare. Non devo pensare ai risultati né a nient’altro, devo semplicemente divertirmi. Questa è la cosa più importante per me, e non fare caso alle aspettative o a ciò che la gente dice di te. È quello che sto cercando di fare, e credo che mi stia andando bene finora. Quello di oggi è stato il miglior match che ho giocato finora in questo torneo. Non gli ho permesso di entrare, dominare e rimontare. Ho mostrato il mio buon tennis durante tutto l’incontro.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    In Francia ci credono, ma Fils può insidiare Alcaraz?

    Arthur Fils (foto Brigitte Grassotti)

    Arthur Fils può realmente insidiare e sconfiggere Carlos Alcaraz nei quarti di Monte Carlo? Con l’era d’oro di Monfils e Gasquet agli sgoccioli, in Francia si punta forte sul talento, agonismo e potenza del 20enne di Bondoufle che nel 2025 sta avendo un rendimento ad alto livello piuttosto costante, come dimostrano i quarti di finale raggiunti sia a Indian Wells che a Miami e il best ranking “virtuale” nella classifica Live di n.13. Se Fils riuscisse nell’impresa di battere Alcaraz e poi vincere il torneo del Principato, arriverebbe addirittura a 3620 punti, una quota che lo isserebbe intorno al settimo posto dietro Draper. Ma è meglio andare cauti, un passo alla volta, visto che l’avversario odierno a Monte Carlo è Alcaraz, campione in carica a Roland Garros e tennista capace di picchi di rendimento assoluti.
    Fils è piuttosto diverso da Alcaraz: poca inventiva e tutta sostanza, un tennis potente in progressione, muscolare, a tratti davvero importante per ritmo e sostanza. I due non si sono mai affrontati in carriera. Arthur ha le armi per sbaragliare la qualità e fantasia dello spagnolo? Secondo alcuni analisti francesi, molto dipenderà dall’approccio di Fils alla partita. Se lascerà il comando del gioco a Carlos o comunque non riuscirà a comandare, non sarà facile vincerla di rimessa e difesa, quindi particolare attenzione dovrà essere riservata ai colpi d’inizio di gioco. Sicuramente il quattro volte campione Slam proverà  ad entrare forte dalla risposta, pertanto tante prime palle in gioco per il francese sembra essere la condizione base per restare in partita Il Mantra per il parigino sarà colpire forte e profondo, provare ad imporre un ritmo talmente alto e continuo da impedire ad Alcaraz di prendere in mano lo scambio, poiché con le sue variazioni continue e strappi ad altissima velocità lo spagnolo può aprirsi il campo e diventare imprendibile, per Arthur e quasi tutti i rivali.
    Fils dovrà cercare di far sentire al rivale tutta la sua fisicità e portare la partita sulla lotta, un agonismo che nell’ultimo periodo Alcaraz ha sofferto, finendo per esagerare nella ricerca della pallata a chiudere o rischiando attacchi verso la rete non così efficaci. La palla corta potrebbe essere un altro aspetto tecnico rilevante: i campi di Monte Carlo sono ottimi, come ogni anno, ma la smorzata funziona perché il manto in terra tende a rallentare parecchio e quindi afflosciare tanto il rimbalzo. Carlos è un maestro del colpo, quindi Fils dovrà stare molto attento a correre in avanti. Al contrario Fils non dovrà più di tanto affidarsi a questa scelta, poiché se si gioca sotto rete di mano, Carlos è tra i più forti. Fils è un vero “toro”, potente, consistente, servirà una grande prestazione e un piglio da grande giocatore per far sentire la propria presenza all’avversario e far salire la tensione, visti i tanti black out sofferti nell’ultimo periodo dall’iberico.
    Questi sono gli aspetti che più di altri potranno contare a livello tecnico in una sfida che vista la giovane età dei due contendenti potrebbe diventare un classico sul “rosso” e non solo. C’è curiosità per una partita molto attesa. Speriamo possa essere un bello spettacolo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    “La pressione mi ha distrutto”: Alcaraz si apre sull’assenza di Sinner e il peso delle aspettative. Il documentario Netflix – l’atleta oltre le telecamere

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Nel suggestivo scenario del Principato di Monaco, il Media Day del Masters 1000 di Montecarlo 2025 ha offerto molto più di una semplice conferenza stampa. Carlos Alcaraz, uno dei protagonisti più attesi del torneo, ha aperto uno squarcio sulla sua dimensione più intima, condividendo riflessioni sorprendentemente sincere sul periodo vissuto durante l’assenza di Jannik Sinner dal circuito. Una confessione che ridisegna la narrazione delle ultime settimane e illumina le complessità psicologiche che si celano dietro il sorriso del campione spagnolo.
    La confessione: quando le aspettative diventano un fardello“Molti hanno parlato di questo tema, la gente ha pensato che per il semplice fatto che Sinner fosse fuori, sia Sascha [Zverev] che io avremmo dovuto vincere tutto, o giocare meglio di prima”, ha esordito Alcaraz con voce ferma ma venata di una consapevolezza nuova. “Questo non è corretto, a partire dal fatto che ora c’è molto più equilibrio nello spogliatoio, ci sono molti più giocatori che possono spingersi avanti nei tornei.”Nonostante la narrativa pubblica che lo voleva impermeabile alle pressioni esterne, il murciano ha finalmente ammesso quanto il peso delle aspettative abbia influito sul suo rendimento: “Probabilmente, questa pressione mi ha distrutto in qualche modo”. Una frase che risuona particolarmente significativa, pronunciata da un atleta che ha sempre fatto della leggerezza mentale una delle sue armi principali.Il bilancio sportivo di questo periodo – quarti a Doha, titolo a Rotterdam, semifinali a Indian Wells e secondo turno a Miami – sarebbe straordinario per molti, ma non per chi viene costantemente misurato con parametri eccezionali. “Non mi sorprende non essere tornato numero 1 del mondo, anche se molte persone continuano ad aspettarsi che io vinca tutto”, ha aggiunto con una maturità che trascende i suoi 21 anni. “Molti me lo chiedono, mi chiedevano di sfruttare al massimo questo periodo di assenza di Jannik per tornare in cima… Anche se Jannik non sta giocando, la realtà è che sono troppo lontano da lui… e ora sulla terra non avrò la possibilità di risalire. Semplicemente mi concentrerò sul dare il meglio di me.”
    Montecarlo: la rivincita in un torneo stregatoIl torneo monegasco rappresenta paradossalmente un’opportunità quasi simbolica per Alcaraz: qui gli basta vincere una sola partita per migliorare il suo bilancio storico. Nella sua unica partecipazione, nel 2022, fu sconfitto al primo turno da Sebastian Korda in un match combattuto (7-6, 6-7, 6-3), mentre gli infortuni gli hanno impedito di tornare negli anni successivi.“Qui la sensazione è strana per il fatto di non aver mai ottenuto neanche una vittoria”, ha riflettuto. “Sembra che ci sia qualcosa nel torneo che non gioca a mio favore, anche se in realtà i numeri dicono semplicemente che ho partecipato solo una volta, quando ho perso.” Il suo approccio a questa edizione sembra però più maturo e consapevole: “Sono felice di essere qui, questa volta senza infortuni, per cercare di giocare il meglio possibile, con la speranza di ottenere un grande risultato. Le sensazioni negli allenamenti sono state positive.”
    Il documentario Netflix: l’atleta oltre le telecamereLa conferenza ha offerto anche l’occasione per approfondire i temi del prossimo documentario Netflix dedicato ad Alcaraz, un progetto che promette di mostrare il lato umano del campione “quando le telecamere si spengono”. Non una semplice celebrazione, ma un viaggio nei “momenti buoni, ma anche nei momenti cattivi” che caratterizzano la vita di un giovane proiettato così presto nell’olimpo del tennis mondiale.Il documentario affronta una domanda esistenziale che trascende lo sport: è possibile conciliare la felicità personale con l’ambizione di diventare il migliore della storia? La risposta di Alcaraz è tanto sincera quanto rivelatrice: “Probabilmente no. Non lo so. Come si mostra bene nel documentario, siamo sulla strada per scoprirlo.”Questa riflessione racchiude il grande dilemma che definisce il presente e il futuro del tennista spagnolo: preservare la sua autenticità, la spontaneità e la gioia che trasmette in campo, mentre insegue un livello di eccellenza che storicamente ha richiesto sacrifici totali e una dedizione quasi monastica.
    Eredità dei Big Three e orizzonti futuriI paragoni con Federer, Nadal e Djokovic sono inevitabili per chiunque mostri un talento straordinario in giovane età, ma Alcaraz sembra aver trovato un equilibrio nel suo rapporto con queste leggende: “È un complimento essere messo al livello dei tre migliori giocatori della storia, ma io sono Carlos Alcaraz. Cerco di fare la mia strada, non mi piacciono i paragoni.”Con una consapevolezza che sorprende per la sua età, ha anche ridimensionato dichiarazioni precedenti sul suo obiettivo di diventare il migliore della storia: “Mi piacerebbe esserlo e sedermi al tavolo con loro tre, ma non è qualcosa che mi ossessiona.” Questa evoluzione del pensiero riflette una crescita personale che va di pari passo con quella atletica.Per il futuro, gli obiettivi sono chiari: Australian Open, ATP Finals e Coppa Davis rappresentano i trofei ancora mancanti nella sua bacheca, quelli che lui stesso definisce “Pokémon” ancora da catturare. Ma forse la frase che meglio sintetizza l’Alcaraz di oggi è quella con cui ha chiuso la conferenza: “Sono molto consapevole di essere un privilegiato, lo ripeto spesso”. Una consapevolezza che, paradossalmente, potrebbe alleggerire il peso delle aspettative che tanto lo hanno “distrutto” nei mesi passati.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Wilander critica Alcaraz: “Sta attraversando quello che vivrà per il resto della sua carriera, l’incostanza”

    Carlos Alcaraz

    Mats Wilander critica piuttosto seccamente Carlos Alcaraz, affermando che il suo momento negativo è destinato a ripetersi anche in futuro poiché vittima di una mancanza di costanza di rendimento che sarà difficile da superare. Parlando ad Eurosport sulla situazione non eccellente del talento di Murcia, incapace di approfittare dello stop di Sinner per avvicinare il rivale in classifica, Mats ha analizzato le problematiche che affliggono il tennis di Alcaraz.
    “Penso che Carlos Alcaraz stia attraversando ciò che vivrà per il resto della sua carriera: l’incostanza. A volte farà miracoli e quei miracoli lo aiuteranno a vincere le partite, e farà miracoli in diverse occasioni ma magari alla fine non riuscirà ugualmente a vincere la partita“.
    Per il suo severo giudizio, Wilander prende ad esempio la sconfitta patita da Alcaraz contro Draper a Indian Wells. “Perdere contro Jack Draper, nel modo in cui è successo, è molto strano per un giocatore d’élite. Non si perde un set così facilmente, né si rimonta e se ne vince un altro con la stessa facilità. Perdere poi 6-4 nel terzo set contro Draper non è un grosso problema. Ma penso che, alla fine, Carlos Alcaraz sarà piuttosto incostante in termini di risultati. Siamo abituati a non vedere un ex numero uno del mondo, e probabilmente un futuro numero uno, essere così poco costante”.
    Mats per questo motivo arriva a paragonare Alcaraz ad Andre Agassi, altro super campione ma relativamente poco costante nei suoi risultati, o almeno per una buona parte della sua carriera. “Bisogna tornare ai tempi di Andre Agassi per rivedere qualcosa di simile, quando Andre vinceva tornei e Slam per poi subire sconfitte al primo turno, soprattutto quando arrivava in Europa, sia sulla terra battuta che su campi indoor, per poi tornare negli Stati Uniti e vincere di nuovo grandi tornei e diventare il numero uno al mondo. Penso che i cali di Carlos Alcaraz siano lì”. E aggiunge una sfumatura importante: “Non credo che con Sinner sia lo stesso”.
    Per lo svedese queste sconfitte improvvise di Alcaraz potrebbero innescare anche un altro problema: dare forza agli avversari. “Allo stesso tempo, penso che ogni volta che Carlos Alcaraz perde una partita inattesa, ci sono almeno cinque giocatori al mondo che dicono: ‘Okay, aspetta. Se quello riesce a battere Alcaraz… beh, posso batterlo nella prossima’. Penso che sia una spinta per tutti gli altri giocatori quando Carlos Alcaraz perde, perché quando devono affrontare Alcaraz molti si sentono intimiditi e pensano: ‘Mio Dio, questo ragazzo è molto più forte di me, non credo di avere alcuna possibilità di vincere.’ Ma ogni volta che perde, nello spogliatoio si accende quella luce verde che ti dice: ‘Sei pronto. hai la possibilità di vincere questa partita oggi.’ e penso che questo sia un problema per Carlos Alcaraz”.
    Nel 2025 Alcaraz vanta un record di 15 vittorie e 4 sconfitte, con un titolo vinto a Rotterdam. Come ricordato da Wilander, nelle 4 sconfitte sofferte in stagione (Djokovic a Melbourne, Lehecka a Doha, Draper a Indian Wells e Goffin a Miami) Carlos ha prodotto momenti di ottimo tennis per poi calare vistosamente, vittima di tensione, scelte di gioco errate e moltissimi errori.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO