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    Il lungo cammino di Kei Nishikori: Tra infortuni e speranze di ritorno. Djokovic e Alcaraz tra i Top 10 Sportivi Più Ricercati del 2023. Sinner al primo posto in Italia. Cornet al 68 esimo slam consecutivo. Stosur capitano alla Billie Jean King Cup 2024

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Tutto faceva pensare che il ritorno di Kei Nishikori nel circuito portasse nuove gioie al tennista giapponese. Senza ranking, ha conquistato un Challenger a Porto Rico, ma quel titolo sarebbe stato l’inizio di un altro periodo di debolezza fisica e problemi che non sono ancora completamente risolti. Un infortunio al ginocchio, che non ha nulla a che fare con l’infortunio all’anca che lo ha tenuto fuori gioco per un anno e mezzo, ha segnato una nuova fase nel ritorno al circuito di Kei… e il futuro appare più incerto che mai. Il giapponese ha escluso un ritorno nel prossimo Open di Australia 2024 e si è posto come obiettivo partecipare agli eventi di Indian Wells e Miami, per i quali cercherà di mettersi alla prova in alcuni Challenger in Nordamerica durante il mese di febbraio. “Voglio tornare in febbraio o marzo, ho iniziato a vedere la luce alla fine del tunnel”, ha affermato il tennista. Speriamo di poterlo vedere presto nel circuito.
    La rivalità tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, alimentata dagli incredibili incontri che hanno caratterizzato l’anno, ha contribuito significativamente alla crescita del tennis in questa stagione. O, almeno, così risulta dalle ricerche effettuate dagli abitanti del Globo su Google: il serbo e lo spagnolo si sono classificati tra i 10 Sportivi Più Ricercati del 2023. Nole è il sesto sportivo più cercato, mentre Carlos occupa la settima posizione, facendo parte di una lista che include nomi come Kylian Mbappé, Ja Morant, Harry Kane o Kyrie Irving. Ci sono altre tendenze che attirano molto più l’attenzione: Jannik Sinner è stata la Persona Più Ricercata in Italia, Alcaraz si trova al terzo posto nella lista degli Sportivi Più Ricercati in Francia e Gran Bretagna, mentre Dominic Thiem e Holger Rune guidano la Lista degli Sportivi Più Ricercati nei rispettivi paesi (Austria e Danimarca).
    Alizé Cornet non ha partecipato al tour asiatico per non tradire i suoi principi dopo ciò che la Cina ha fatto nel silenziare il caso Shuai Peng. Questa decisione ha inevitabilmente portato a una perdita nel ranking, mettendo a rischio la sua presenza all’Open di Australia 2024 e minacciando la sua immacolata serie di partecipazioni consecutive nei Grand Slam. Tuttavia, la giocatrice francese non deve più preoccuparsi: infatti, la Federazione Francese di Tennis le ha concesso la wildcard di reciprocità che riceve ogni anno, permettendole di partecipare al suo 68º Grand Slam consecutivo a Melbourne. Nel lato maschile, sarà il giovane Arthur Cazaux a competere alla Rod Laver Arena grazie a un altro invito.
    Quasi un anno dopo aver annunciato il suo ritiro nel primo Grand Slam della stagione, Samantha Stosur ha già una nuova sfida da affrontare. L’australiana ha annunciato che nel 2024 assumerà il ruolo di capitana della squadra australiana nella Billie Jean King Cup, succedendo ad Alicia Molik dopo molti anni. Una competizione che ha visto Stosur esprimere i suoi migliori colpi e le ha portato grandi gioie nella sua carriera. In questa nuova fase, le giocatrici potranno sicuramente beneficiare della sua saggezza, guidate da una capitana di alto livello nella prossima stagione.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz: Intensa pre-season in vista e dell’Australian Open

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz, il numero due del mondo, ha avuto pochissime vacanze. Lo spagnolo ha partecipato a un incontro di esibizione la scorsa settimana in Città del Messico, ha fatto un giro del paese con il fratello maggiore e un gruppo di amici in alcuni dei luoghi più paradisiaci e ora è tornato in Spagna per iniziare la sua lunga pre-season questo domenica ad Alicante, all’Accademia del suo allenatore, Juan Carlos Ferrero.
    È già noto che Alcaraz non gareggerà ufficialmente fino all’Australian Open (il 14 gennaio) e quindi avrà 35 giorni di pre-season senza competizioni, sebbene parteciperà a vari incontri di esibizione nelle prossime settimane. Prima a Riad (contro Novak Djokovic) il 27 di questo mese, il giorno seguente a Murcia, nella sua città natale, e nella settimana precedente l’Australian Open nel famoso Kooyong Classic, a Melbourne dove giocherà anche il nostro Jannik Sinner.
    Alberto Lledó, il suo preparatore fisico, e Juanjo Moreno, il fisioterapista, saranno le figure più presenti in questa prima settimana di allenamenti, diventando una sorta di ombre per il fenomeno di Murcia. “Non è stato completamente fermo durante le vacanze. Ha giocato un po’, si è mosso, si è divertito. Ma vogliamo vedere come sta”, hanno confessato a ‘MARCA’. Le prime due settimane di pre-season di Alcaraz si concentreranno sul fisico e le successive due completamente sul tennis. “Solo a partire dal giorno di Natale l’attenzione si sposterà completamente sull’allenamento con la racchetta. Prima lavoreremo sulla forza e sul cardio affinché abbia molta energia”.
    Ricordiamo che nel 2023 Carlos Alcaraz ha saltato l’Australian Open a causa di un infortunio subito durante la preseason, ma a differenza di quest’anno, lo spagnolo è arrivato alla pre-season del 2023 in ritardo a causa di un infortunio addominale che lo ha tenuto lontano dalla Davis Cup.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    La Coppa Carlos Alcaraz si svolgerà il 28 Dicembre a Murcia. La Coppa Carlos Alcaraz si Svolgerà il 28 Dicembre a Murcia Una giornata di partite di esibizione con la partecipazione di Carlos Alcaraz

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Il prossimo 28 dicembre si svolgerà a Murcia la Coppa Carlos Alcaraz, una giornata dedicata a partite di esibizione a cui parteciperà lo stesso Carlos Alcaraz. Il numero 2 del mondo si confronterà con Roberto Bautista in un incontro benefico presso il Palacio de los Deportes. La Regione di Murcia e la Federazione di Tennis della comunità organizzano tre partite: una in sedia a rotelle, un doppio misto e il match che vedrà fronteggiarsi Carlitos e il tennista di Castellón.
    Questo evento si terrà il giorno dopo che il murciano avrà disputato un altro incontro di esibizione a Riad insieme a Novak Djokovic. In questo modo, Alcaraz intende ricambiare l’affetto ricevuto dalla sua gente e giocherà per la prima volta nella sua terra da quando è diventato professionista.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Norrie: “Nel 2024 Alcaraz farà meglio di Sinner, ha un gioco migliore”

    Sinner e Alcaraz alla stretta di mano a Pechino (foto Getty Images)

    Norrie in prima pagina. Nel corso di un evento legato alla LTA a Londra, non solo il miglior tennista britannico nel ranking ATP ha parlato del nuovo innesto nel suo team per la prossima stagione, ma si è spinto anche in una previsione che ci riguarda da vicino. Interpellato dai presenti su chi a suo avviso potrà fare meglio nel 2024 tra Alcaraz e Sinner, Cameron non ha dubbi: Carlos. La nuova rivalità che sta elettrizzando il mondo della racchetta è diventata argomento comune di discussione, ancor più dopo l’eccellente finale di stagione di Jannik, che a furia di successi si è molto avvicinato a Djokovic e Alcaraz nell’immaginario degli appassionati ed addetti ai lavori in tutto il mondo.
    Così ha motivato la sua scelta: “Ritengo che Alcaraz farà meglio di Sinner l’anno prossimo. Penso che Alcaraz abbia un gioco più completo. Si muove meglio di Sinner, ha più varietà sul diritto, miglior mano quando esegue le palle corte. È più forte nel gioco di volo rispetto a Sinner, è anche più abile con il rovescio slice. Direi che nel complesso Alcaraz ha avuto un anno migliore di Sinner, ha vinto Wimbledon, è stato n.1. Vediamo, magari potrei sbagliarmi ma oggi la mia sensazione è questa”. Parole molto nette, che mettono il n.2 del mondo ben davanti all’attuale n.4 azzurro e non solo per posizione nel ranking ma per una valutazione del gioco tra i due.
    Le previsioni di Norrie si sono spinte anche all’edizione 2024 degli Australian Open, al via tra poco più di un mese a Melbourne. Per il primo Slam del nuovo anno, Cameron punta “sul sicuro”: Djokovic. “Quando guardi il suo record in Australia, chiaramente non puoi che constatare che sia Novak il favorito. È un grande giocatore”.
    I due si sono affrontati a Malaga in Davis, vittoria del serbo. “La partita di Coppa Davis è stata dura per me. Ho fatto molto allenamento e molto cardio prima di quella partita ed è stato un incontro molto fisico contro di lui. Lo è sempre. È molto divertente giocare contro di lui e anche se il risultato mi è andato contro, volevo alzare il mio livello e finire l’anno con una buona prestazione. Pensavo solo ad entrare in campo e sfidarlo. Tutto sommato ho prodotto un tennis migliore rispetto a quello che avevo giocato nell’ultima fase dell’anno, quindi sono stato piuttosto orgoglioso di come ho gareggiato, anche se alla fine è stata una sconfitta. Quando giochi contro il miglior giocatore del mondo è interessante vedere cosa fai per capire a che punto sei. Lui ha vinto le ATP Finals la settimana prima, quindi non c’è dubbio che fosse il migliore in questo momento” conclude Norrie.
    Una valutazione che certamente farà molto discutere in Italia. Ricordiamo che al momento negli scontri diretti tra l’azzurro e lo spagnolo, è Jannik davanti per 4 vittorie a 3.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Holger Rune sulla nuova generazione: ‘Dominare il circuito insieme ad Alcaraz e Sinner, il nostro obiettivo futuro’”

    Holger Rune nella foto

    Di recente, ospite nel podcast “Advantage Connors” condotto da Jimmy Connors e suo figlio, Holger Rune è stato interrogato riguardo a ciò che alcuni definiscono “il nuovo Big 3”, formato da lui stesso, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Il tennista danese ha voluto moderare le attese, soprattutto per la presenza ancora preponderante di Novak Djokovic.
    “È veramente eccitante avere questa rivalità tra di noi, proprio come è stato per la generazione di Roger (Federer), Rafa (Nadal), Novak (Djokovic) e Murray. Sì, per lo sviluppo dello sport è straordinario avere un gruppo di giocatori in grado di dominare il circuito. Non sto dicendo che noi già dominiamo il circuito, dato che Novak Djokovic è ancora in campo, ma dovremmo aspirare a raggiungere questo obiettivo da oggi in poi.”Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Boris Becker elogia Jannik Sinner: “insieme ad Alcaraz, Rune e Shelton, Sinner sarà uno dei protagonisti del prossimo anno. Mi aspetto nel 2024 almeno una finale Slam”

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto

    La conclusione delle Finals di Coppa Davis ha marcato il termine della stagione agonistica del tennis mondiale, lasciando i giocatori e gli appassionati in attesa di una nuova, emozionante stagione. Dopo un periodo di meritato riposo, gli occhi sono già puntati sul primo grande appuntamento del 2024: l’Open d’Australia, previsto a gennaio a Melbourne.
    Nel panorama tennistico, tutti gli sguardi sono rivolti verso Novak Djokovic, il campione serbo che cercherà di confermarsi sovrano indiscusso di questo Slam. Tuttavia, Djokovic dovrà affrontare una nuova generazione di talenti, rappresentata da giocatori come lo spagnolo Carlos Alcaraz e l’italiano Jannik Sinner. Quest’ultimo, in particolare, ha dimostrato di poter sfidare Djokovic ad armi pari, sconfiggendolo in due dei loro ultimi tre incontri e infliggendogli una sconfitta in Davis che mancava dal 2011.
    La vittoria di Sinner, ottenuta salvando tre match-point consecutivi, è stata un evento senza precedenti nei confronti con Djokovic, generando grande aspettativa per i prossimi tornei. Boris Becker, ex campione e attuale tecnico di Holger Rune, ha recentemente espresso il suo entusiasmo per le prestazioni di Sinner, lodandone la crescita e l’atteggiamento rilassato in campo, che lo rendono un avversario ancora più temibile.
    Becker, intervistato da Eurosport Germania, ha sottolineato come il 2023 sia stato un anno fondamentale per la carriera di Sinner, prevedendo per lui un futuro luminoso. “Quest’anno è la base per il prossimo grande passo, che deve essere quello di raggiungere la finale di un torneo del Grande Slam e magari anche vincerlo,” ha detto Becker, aggiungendo che, insieme ad Alcaraz, Rune e Shelton, Sinner sarà uno dei protagonisti del tennis nel prossimo anno.
    La stagione tennistica che si avvicina promette quindi di essere una delle più eccitanti e imprevedibili degli ultimi anni, con una mescolanza di esperienza e gioventù, e storie che si intrecciano in una narrazione sportiva affascinante. Gli appassionati di tennis attendono con impazienza di vedere come si evolveranno queste dinamiche sul campo, a partire dal prestigioso palcoscenico dell’Open d’Australia.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Le 10 cose che resteranno delle ATP Finals 2023

    Il Pala Alpitour di Torino (foto Marco Mazzoni)

    Le ATP Finals 2023 sono andate in archivio con il successo dell’immenso Novak Djokovic, in un’edizione che resterà legata per sempre al nome e alle imprese di Jannik Sinner. Di seguito le 10 cose che non potremo dimenticare di quest’avventura incredibile.
    1 – Non è più un sogno, è realtà. Per troppo tempo ipotizzare che un tennista italiano potesse entrare nel Gotha del tennis internazionale a giocarsi i titoli più ambiti o addirittura il vertice del ranking è stato solo un sogno, troppo ardito per rischiare di diventare realtà, quasi peccato anche il solo sussurrarlo… Il 2023 di Jannik Sinner e la chiusura della sua straordinaria stagione spazzano via ogni indugio. Sinner merita il suo posto tra i migliori, ha tutto quel che serve per restarci e migliorare ancora, andando a vincere i più grandi appuntamenti della disciplina. Non è riuscito nell’impresa di trionfare nella terza edizione delle Finals a Torino, ma ha battuto 4 top10 nel torneo, 8 di fila dallo scorso settembre. Ha battuto tutti gli attuali top 10, andando a stanarli con un tennis di altissima qualità, adattandolo anche alle esigenze. Troppo bravo. Jannik Sinner dal 2024 scenderà in campo in ogni appuntamento con l’obiettivo di arrivare fino in fondo. Non gli manca niente. Quando hai un talento come il suo puntare al massimo non è arroganza, è la normalità.
    2 – Djokovic infinito. Mai commettere l’errore di dare per morto il più grande vincente e lottatore dello sport. Jannik l’ha battuto nel girone. Quella sconfitta è stata un detonatore, ha fatto esplodere dentro di lui ancor più voglia di vincere, di rivincita. La correttezza di Sinner l’ha portato in semifinale – poteva esser eliminato se l’azzurro avesse mollato nel terzo set vs. Rune… – e negli ultimi due incontri Novak ha alzato il livello in modo fantastico, battendo il futuro della disciplina, prima Carlos, poi Jannik. Gli anni passano, per suo stesso dire saranno Alcaraz e Sinner portare avanti lo sport nei prossimi anni, ma al momento questo fantastico tiranno non ancora alcuna voglia di abdicare. Enorme.
    3 – Un torneo di qualità totale, destinato a proseguire. Le ATP Finals, giunte al terzo anno a Torino, sono una scommessa ampiamente vinta ma il Presidente Binaghi ha dichiarato che nel 2025 quest’avventura non finirà. Gaudenzi è stato più cauto sull’argomento “futuro”, pur riconoscendo che mai come a Torino le Finals sono state “abbracciate” dalla città, dal paese, da quell’amore italico che travolge e sorprende. Spalti pieni, atmosfera incredibile, una città bella come Torino che si è tirata a lucido e ha accolto tutto e tutti con una precisione e qualità assolute. Chi ha vissuto almeno una giornata delle Finals torna a casa arricchito. Speriamo che Binaghi vinca anche quest’ennesima scommessa, perché a noi il masters in Italia piace da matti…
    4 – Alcaraz col fiato “corto”. Carlos ha Torino ha esordito alle Finals e come era “classico” per il suo più noto connazionale Nadal è arrivato a fine stagione piuttosto scarico, fisicamente e mentalmente. Le similitudini tra i due grandi spagnoli non sono poi così tante, giocando un tennis completamente diverso, ma entrambi chiedono il massimo a corpo e testa, tanto che dopo US Open le loro prestazioni sono calate. Ferrero, coach di Alcaraz, ha affermato un concetto molto chiaro: “Se vuoi essere il migliore devi comportarti come il migliore ed essere professionale tutto l’anno. È quello che è e dobbiamo accettarlo. Questo è il calendario che abbiamo”. Carlos aveva parlato di una certa stanchezza dopo mesi intensi di grandi battaglie. Probabilmente nel team dell’iberico ci saranno alcuni ripensamenti e aggiustamenti, per migliorare la gestione delle energie di Alcaraz.
    5 – Occhio a Rune in salute. Ha penato per mesi con una schiena mal messa Holger Rune, ma appena è tornato a posto si è rivisto subito quell’acerrimo lottatore che può diventare una vera spina nel fianco. È servito il miglior Sinner per scrollarselo di dosso, in una partita che non valeva più niente per Jannik e che, col senno di poi, forse sarebbe stato “meglio” aver lasciato correr via. E non solo per eliminare Djokovic, ma soprattutto per risparmiare energie che in finale sono mancate. Col senno di poi non si scrivono le pagine di storia, quindi inutile continuare con altre congetture. Quel che è certo è che Rune ha dato segnali importanti di ripresa. Vedremo se il lavoro con Boris Becker porterà benefici al suo tennis, ancora un po’ grezzo in varie situazioni. Nel 2024 il danese potrebbe essere l’outsider di lusso in ogni grande torneo.
    6 – Tsitsipas, così non va. Non è uscito “benissimo” dalle ATP Finals Stefanos Tsitsipas. Che sia una persona complessa è risaputo, ma affermare nel giro di due giorni “Sto benissimo, sono pronto a competere, chi mette in giro certe voci?” e poi “Ho fatto molte visite, ho malissimo alla schiena, è un dolore che non potevo gestire” è alquanto singolare. Ma c’è qualcosa di assai ben più grave della sua brutta uscita dal torneo… Visto dal vivo, la sua palla “non va”. Non va più come nel recente passato. Diamogli il beneficio del dubbio per condizioni fisiche non al meglio, ma sono mesi e mesi che il suo tennis langue, ormai messo in crisi da moltissimi avversari, non solo dai big. Confrontato alla velocità di palla e intensità di Sinner, il gioco del greco pareva non una ma due categorie indietro. Urge ritrovare la miglior forma fisica, ma anche qualcosa di nuovo, altrimenti la carriera di Tsitsipas rischia di entrare in un crepuscolo anticipato, e sarebbe un vero peccato.
    7 – Campo veloce, spettacolo assicurato. Tutti i giocatori sono stati concordi: il campo di Torino è stato il più rapido dell’anno, anche più dell’erba. Che qualità media c’è stata nei match delle Finals? Altissima. Ci sono state partite disumane dominate solo da Ace? Nessuna. È l’ennesima conferma che le condizioni medie sul tour sono troppo, troppo lente. Velocizzare di nuovo il gioco deve essere il primo obiettivo dal 2024. Basta pantani.
    8 – Ascolti tv, il tennis “tira”. 6 milioni e 686mila spettatori per Sinner in finale. Numeri altissimi anche per gli altri match trasmessi dalla Rai nel torneo. Abbiamo il personaggio, certo, ma è forse il momento di capitalizzare tutto ciò riportando un po’ più di tennis sulla tv pubblica. Abbiamo Supertennis, che è stato uno strumento indispensabile a costruire il nuovo “boom” della disciplina in Italia, ma averlo sulla tv di stato è oggettivamente un’altra cosa. Oltretutto pare che dal 2024 quasi tutto il tennis sarà su Sky Sport, vedremo che accordi verrano trovati per la distribuzione dei tornei. Ma forse avere almeno parte degli Slam in chiaro su “mamma Rai” potrebbe essere un ritorno terribilmente gradito e importante.
    9 – Via il doppio, dentro le ragazze? È stato uno degli argomenti di discussione a Torino nelle pause tra i vari match delle Finals. Viste le disastrose condizioni affrontate dalle migliori al mondo a Cancun per le WTA Finals, e la scintillante organizzazione del Masters maschile, beh, ipotizzare una pronta fusione dei due tornei potrebbe essere un’ancora di salvataggio per il tour femminile. I doppisti potrebbero farsene una ragione, ma c’è un rischio concreto: sarebbe brutto se l’evento femminile, una volta integrato a quello maschile, passasse parimenti in secondo piano. Il pubblico probabilmente apprezzerebbe, e anche i cari biglietti per sedersi nel Pala Alpitour avrebbero un valore maggiore. Pro e Contro, ce ne sono tanti. Gaudenzi continua a parlare di maggior integrazione tra i due circuiti. Vedremo.
    10 – Voto 10 al pubblico. Sinner è stato portato per mano, con un calore indescrivibile, sino alla finale. Ma rispetto alle “medie” e tristezze a cui abbiamo assistito in passato, pochi sono stati i momenti di scorrettezza a danno degli altri giocatori con l’italiano in campo. Lo stesso Rune ha ringraziato gli spettatori a Torino, e detto da uno che praticamente ha sempre da ridire col pubblico… La speranza è che l’esempio di Sinner, la correttezza fatta persona, possa essere un veicolo per gli stessi tifosi, per vivere la disciplina con vero spirito sportivo. Calore sì, cattiveria no. Sarebbe un’altra super vittoria targata Jannik.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic batte Carlos Alcaraz e sfiderà Jannik Sinner nella finale delle ATP Finals 2023

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    Novak Djokovic è andato vicino a dover fare le valigie a Torino quando Holger Rune ha minacciato di battere Jannik Sinner per chiudere al primo posto il Gruppo Verde. Di certo, il tennista italiano ha dato una seconda vita al numero uno del mondo e ora dovrà affrontare questa ‘decisione’, dato che sarà il serbo il suo avversario nella finale delle ATP Finals di domenica.
    Nole ha dato un’altra dimostrazione di forza mostrando chi comanda in un attesissimo duello con Carlos Alcaraz, specialmente dopo che il vice-leader della classifica ATP ha alzato il livello contro Andrey Rublev e Daniil Medvedev nella fase a gironi. Di certo, Djokovic ha avuto il Killer Istinct per trionfare con i parziali di 6-3 6-2, in 1h30.
    Djokovic ha anche affrontato due palle break subito all’inizio, ma ha chiuso la porta al ventenne murciano e si è stabilizzato. Ha avuto pazienza ed è stato letale quando ha avuto le prime opportunità di guidare sul 4-3, chiudendo subito dopo il parziale. E la verità è che Djokovic non ha voluto aspettare molto per infliggere il colpo nel secondo set, facendo il break nel terzo gioco, mantenendo una costante pressione sul servizio dello spagnolo.
    È certo che Alcaraz ha avuto due palle del controbreak sul 15-40 (era sul 3-2 Djoko), ma Nole ha ribaltato la situazione e si è allontanato definitivamente. In questo modo, Djokovic si qualifica per la finale delle ATP Finals per la nona volta in carriera, solo dietro alle dieci di Roger Federer, e si trova a una vittoria dal diventare il recordman con sette titoli. Ora resta da vedere se riuscirà a vendicare la sconfitta subita contro Sinner nella fase a gironi, nel tie-break del terzo set. Potrebbe essere il 98° titolo in 138 finali.
    Per quanto riguarda Alcaraz, lo spagnolo vede la sua stagione giungere al termine con un bilancio di sei titoli, 65 vittorie e 12 sconfitte, finendo al secondo posto nella classifica mondiale maschile. Inoltre, il confronto diretto con Djokovic scende a 2-3.
    ATP Nitto ATP Finals Carlos Alcaraz [2]32 Novak Djokovic [1]66 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-152-5 → 2-6C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A2-4 → 2-5N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-3 → 2-4C. Alcaraz 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df 40-40 A-401-3 → 2-3N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-2 → 1-3C. Alcaraz15-40 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 ace A-40 ace 40-40 A-40 40-40 40-A1-1 → 1-2N. Djokovic0-40 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic40-30 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 15-30 15-40 30-403-4 → 3-5N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4C. Alcaraz40-A 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace2-3 → 3-3N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace ace1-2 → 2-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-1 → 1-1N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1
    Marco Rossi LEGGI TUTTO