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    Wilander lancia Alcaraz verso il terzo titolo a Wimbledon: “L’erba è la superficie perfetta per lui”

    Mats Wilander

    Carlos Alcaraz, campione a Wimbledon nelle ultime due stagioni, è il grande favorito per l’edizione 2025 dei Championships. Forte del clamoroso successo a Parigi su Sinner e anche della vittoria al Queen’s nel classico appuntamento in preparazione allo Slam “verde”, lo spagnolo è visto da tutti i principali osservatori come l’uomo da battere. Anche Mats Wilander spinge “Carlitos” verso il terzo titolo consecutivo a Wimbledon, che lo isserebbe tra i grandissimi della disciplina. Così lo svedese, oggi apprezzato analista per Eurosport, ha parlato a poche ore dall’avvio del torneo più antico e affascinante delle disciplina, l’unico Slam che Mats nella sua brillante carriera non è riuscito a vincere.
    “L’erba è la superficie perfetta per Alcaraz“, afferma Wilander. “Innanzitutto, per come si muove: sa come scivolare, come fermarsi, come usare piccoli passi. Credo che sia l’unico per cui muoversi su erba, terra battuta e persino cemento non faccia una grande differenza, e questo è punto a favore importantissimo per lui”.
    “In secondo luogo, su un campo in erba, gli scambi sono meno tattici, si pensa di meno si di agisce di più con l’istinto perché a volte devi colpire un rovescio tagliato per forza di cose, cerchi di sopravvivere alle mosse dell’avversario, e appena l’altro tira un colpo più corto non devi mai esitare e aggredire la palla tirando il tuo miglior colpo. Tutto questo è perfetto per Alcaraz perché sull’erba ci sono meno schemi prestabiliti che sulla terra battuta. Questo gli si addice perfettamente. Penso che si diverta più che mai quando gioca sull’erba: si giocano punti folli, ci sono palle corte, ci sono colpi tagliati… la felicità che si vede nei suoi occhi, lo spirito competitivo che possiede… Per me, vederlo giocare sull’erba è un lusso.”
    Alcaraz, ma anche Jannik Sinner. Per Wilander i due ormai hanno le chiavi della disciplina, si spingono l’un l’altro verso territori sconosciuti portando il livello di gioco ad estremi mai visti. Per lo svedese anche Sinner dirà la sua a Londra. “Alcaraz e Sinner stanno portando il tennis in una direzione mai vista prima, e non torneranno indietro. Chiunque giochi a tennis nei prossimi dieci anni dovrà prepararsi a essere un atleta migliore di questi ragazzi, che hanno anche una tecnica più raffinata, perché questa è la direzione che Sinner e Alcaraz stanno portando nel tennis, e su tutte le superfici. È incredibile. Penso che dobbiamo iniziare a capire che stiamo vedendo giocatori che potrebbero essere tra i più grandi nella storia del tennis, sia Carlos Alcaraz che Jannik Sinner. E, inoltre, un’altra cosa che adoro è il modo in cui giocano questo sport”, conclude Mats.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Djokovic si inchina ad Alcaraz e Sinner: “La finale del Roland Garros è stata storica”

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Alla vigilia del suo debutto a Wimbledon 2025, Novak Djokovic ha voluto rendere omaggio a Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, protagonisti di una delle finali più memorabili degli ultimi anni sul rosso di Parigi. Il serbo, che nei giorni scorsi ha già assaggiato l’erba della Central Court allenandosi proprio con Alcaraz, ha raccontato alcune curiosità sul dietro le quinte di quella domenica di Roland Garros e ha sottolineato la portata storica della battaglia tra i due nuovi grandi rivali.
    “È stata una finale su una superficie diversa rispetto a questa, con uno stile di gioco differente, ma quello che hanno fatto in quella finale a Parigi è stato incredibile,” ha dichiarato Djokovic in un’intervista raccolta da Express. “Sinceramente, ero nel mio paese. Mia moglie voleva vedere la finale, io in realtà non avevo voglia di guardarla. Durante la prima parte del match siamo usciti a pranzo. Poi siamo tornati a casa… e alla fine l’abbiamo guardata. È stata una partita impressionante. Devo fare i complimenti a entrambi: è stato uno degli incontri più storici che il tennis abbia mai visto.”
    Parole forti e cariche di rispetto, specialmente perché pronunciate da chi negli ultimi vent’anni ha segnato la storia di questo sport. Djokovic, grande rivale e ancora punto di riferimento assoluto per tutti, non ha nascosto l’ammirazione per il livello raggiunto da Alcaraz e Sinner, veri e propri ambasciatori di una nuova era.
    Nonostante il rispetto, il serbo non ha perso tempo: nei giorni scorsi ha testato il campo centrale di Wimbledon proprio insieme a Carlos Alcaraz, ammettendo con autoironia che l’onore di aprire la Central spetta di diritto al campione in carica. “Carlos, come campione uscente, aveva il diritto di inaugurare la Centrale. Io sono stato solo il suo compagno di allenamento e sono felice che abbia scelto me,” ha scherzato Nole.Infine, una riflessione tecnica sull’evoluzione del gioco: “Le palline di Wimbledon sono più lente rispetto a un tempo. Diventa davvero complicato superare giocatori come Alcaraz quando scendono a rete.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal: “Alcaraz nei momenti decisivi è superiore a Sinner sul lato mentale, ma Jannik è più bravo a condurre il match con ritmo altissimo senza commettere errori”

    Toni Nadal nella foto

    Toni Nadal ritiene che la rivalità tra Sinner e Alcaraz sia fantastica per il livello di gioco che i due esprimono quando si affrontano e per le loro diverse caratteristiche che rendono ogni partita molto spettacolare. Lo zio più famoso del tennis, oggi direttore dell’Academy del nipote a Manacor dopo un breve periodo a fianco di Felix Auger-Aliassime, ha parlato di quello che ritiene essere il punto di forza di Carlos quando affronta l’italiano, ma anche di quanto le loro sfide siano talmente equilibrate da esser decise da un punto o due e pertanto dell’importanza della componente fortuna, oltre a bravura e attitudine.
    “Penso che Alcaraz sia mentalmente un po’ superiore a Sinner nei momenti decisivi, mentre l’italiano è più bravo a imporre un ritmo molto alto senza commettere errori” afferma Toni Nadal alla Gazzetta. “Ma quando è il momento chiave, tra i due, forse Carlos è un po’ superiore. A volte è solo che il tuo gioco e quello del tuo avversario non si combinano bene. Carlos domina i precedenti con Sinner, ma la verità è che se l’italiano avesse avuto un po’ più di fortuna, avrebbe avuto almeno due vittorie in più e Carlos due sconfitte in più. Basta una palla dentro o fuori, e scoppia il caos: tutti diventano esperti, la stampa cerca spiegazioni eccezionali. Invece, bisogna rassegnarsi ad un fatto molto banale: lo sport in fondo è una cosa semplice.” Sinner dall’avvio della stagione 2024 vanta un record straordinario di 92 vittorie a fronte di sole 9 sconfitte; 5 di queste sono arrivate proprio contro Alcaraz.
    Toni Nadal ha anche parlato di come Sinner sia stato bravo a completare il suo tennis, diventando un giocatore difficilissimo da battere. Tuttavia l’altoatesino ha ancora dei buoni margini di miglioramento, ecco dove secondo il coach spagnolo. “Parlo da osservatore esterno, gli allenatori di Sinner sanno benissimo su cosa bisogna lavorare. Ha un ottimo servizio, un diritto e un rovescio molto potenti, ed è molto solido. Potrebbe essere più preciso quando gioca le palle corte, e in particolare ritengo che a volte sia un po’ frettoloso nella scelta della giocata. Carlos è più creativo. Tutti possono fare meglio; persino Federer ha perfezionato il suo rovescio quando era già molto avanti con l’età. Jannik continuerà ad aggiungere piccoli dettagli, a evolversi e diventare sempre più completo” conclude Toni.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz-Raducanu, nasce la “coppia” del momento: tra amicizia, simpatia e… doppio misto agli US Open

    Emma Raducanu GBR, 13.11.2002 – Foto Getty Images

    Negli ultimi giorni il tennis e i social non parlano d’altro: la relazione tra Emma Raducanu e Carlos Alcaraz è diventata il nuovo tormentone del circuito. Merito di qualche sorriso, battuta reciproca e tante interazioni che, tra Queen’s e la notizia del doppio misto agli US Open 2025, hanno fatto impazzire tifosi e giornalisti. Una vicinanza che entrambi non hanno alcuna voglia di smentire, alimentando così voci e speculazioni di ogni genere.Tutto è cominciato con l’annuncio della rinnovata disciplina del doppio misto a Flushing Meadows: Raducanu e Alcaraz insieme in campo, scelta di marketing perfetta ma anche autentico colpo di scena per i fan. Giovani, estroversi, due talenti che piacciono alle aziende e alle nuove generazioni, la coppia “Emma & Carlitos” ha già acceso la fantasia degli appassionati. Pochi giorni dopo, la presenza di Emma sugli spalti di Queen’s (insieme alle amiche) a tifare per Carlos, ha fatto il giro del web e aggiunto ulteriore pepe.
    La nascita della “coppia” tennisticaÈ stato proprio Alcaraz a confessare che il primo passo per proporre la partnership a New York lo ha fatto lui. Emma, intervistata dal “Daily Express”, lo conferma e scherza: “Ho dovuto chiedere prima al mio team, ma la verità è che avevo già deciso di accettare. Carlos mi aveva già convinta!”.Ma come è nata questa sintonia? Tutto parte da New York nel 2021, quando i due giovanissimi scrissero una pagina di storia: Raducanu vinse lo US Open partendo dalle qualificazioni, mentre Carlitos raggiungeva i quarti di finale, battendo anche Tsitsipas. “Lo conosco da qualche anno – racconta Emma – e già a Wimbledon 2021 avevamo iniziato a legare. Al US Open vedevo che vinceva e mi dava motivazione, era bello vivere quelle settimane insieme da emergenti e ci scrivevamo spesso”.Oggi le loro carriere hanno preso direzioni diverse, ma l’amicizia resta forte. “Questi legami nati quando eravamo giovanissimi valgono tanto per me. Quando diventi famoso ti rendi conto che le persone che ti conoscono da sempre sono un vero tesoro. Carlos ormai è un campione affermato, ma è bello sapere che la nostra amicizia è rimasta”.
    Raducanu in tribuna, ma Carlitos andrà a Eastbourne?La presenza della britannica in tribuna a Queen’s, sabato scorso, durante la semifinale vinta da Alcaraz contro Bautista, ora ha un significato nuovo. Ma lei stessa ammette che non si aspetta una “visita di cortesia” a Eastbourne: “Non credo proprio che Carlos venga a vedermi (ride). Sabato ero libera, sono venuta con delle amiche, ci siamo divertite. Ora a lui tocca portare un po’ di magia a New York!”.Entrambi si preparano alle rispettive sfide su erba, con Wimbledon dietro l’angolo. Ma la data clou, per i fan e per il gossip, è già segnata: US Open, doppio misto Raducanu-Alcaraz. In campo ci sarà amicizia, intesa, e magari anche qualche magia per replicare i successi di quella famosa estate newyorkese del 2021.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz, che salto al servizio: “Ora capisco Isner e Opelka!”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz continua a stupire e, con il trionfo all’ATP Queen’s 2025, allunga a 18 la sua striscia di vittorie consecutive, confermandosi come il principale favorito per Wimbledon. In questa serie, lo spagnolo ha saputo gestire sia match dominati che situazioni limite, come la finale del Roland Garros contro Sinner in cui ha dovuto annullare match point. Il salto di qualità del murciano non riguarda soltanto il livello tecnico, ma soprattutto quello mentale, come ha spiegato lui stesso in conferenza stampa dopo il titolo londinese.
    “È davvero complicato passare dalla terra battuta all’erba in pochi giorni, perché ho avuto solo due giorni per allenarmi prima dell’inizio del torneo. Sono arrivato senza aspettative, volevo solo giocare due o tre partite, capire come mi sentivo sull’erba e lavorare su cosa migliorare. Mi sono adattato molto velocemente e sono molto orgoglioso di questo. Il mio vero obiettivo era sentirmi a mio agio sulla superficie, non sollevare il trofeo. Quello che mi rende più felice è vedere i progressi quotidiani: dal primo giorno a oggi, mi sento un giocatore diverso sull’erba.”
    A chi gli chiedeva quanto fosse stato importante il suo viaggio a Ibiza dopo Parigi, Alcaraz ha risposto con sincerità: “Sono un giocatore che ha bisogno di prendersi dei giorni liberi, di stare con amici e famiglia, di staccare completamente dal tennis. I giorni a Ibiza mi hanno aiutato tanto a ricaricarmi, a tornare in campo con più energia e voglia di giocare. Non dico che ho vinto il torneo grazie a Ibiza, ma sicuramente mi ha fatto bene. Ora resterò a Londra, mi prenderò qualche giorno per godermi la città e poi inizierò a preparare Wimbledon nel migliore dei modi.”
    Un altro punto chiave è stato il miglioramento al servizio: “Dopo il match con Munar ero deluso per come avevo servito. Ho lavorato per cambiare qualcosa e nelle ultime partite il servizio ha funzionato benissimo. Oggi mi sentivo quasi come Isner o Opelka! Quando affronti grandi battitori, devi rispondere con un servizio altrettanto efficace. Sono contento e voglio mantenere questo livello anche a Wimbledon.”
    Alcaraz non ha nascosto di aver subito critiche dopo l’uscita precoce a Miami: “Dopo la sconfitta mi sono preso una pausa, sono andato in vacanza con la famiglia a Cancún e mi sono piovuti addosso tanti messaggi di odio. Ma quella è stata la chiave: cinque o sei giorni senza racchetta, lontano dai campi, mi hanno permesso di riflettere, recuperare la gioia e tornare a divertirmi sul campo. Da lì sono ripartito.”
    Carlos Alcaraz si presenta così a Wimbledon con 18 successi consecutivi, una mentalità sempre più solida e la consapevolezza che le sue pause, la sua umanità e il suo tennis lo rendono un campione diverso, ma sempre più completo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Emma Raducanu fa parlare di sé sugli spalti di Queen’s: occhi puntati sulla coppia con Alcaraz

    Emma Raducanu GBR, 13.11.2002 – Foto Getty Images

    Emma Raducanu è stata la protagonista “fuori dal campo” nella semifinale dell’ATP 500 di Queen’s tra Carlos Alcaraz e Roberto Bautista. La tennista britannica, presente tra il pubblico, ha attirato tutte le attenzioni per un motivo molto semplice: sarà la partner di Carlos Alcaraz nel doppio misto del prossimo US Open 2025, una delle novità più attese della stagione.
    Durante la conferenza stampa post partita, ad Alcaraz è stato chiesto della presenza di Emma sugli spalti. Il murciano ha sorriso e risposto con la sua solita spontaneità: “L’ho visto sui social. Sono contento che sia venuta, ma ero concentrato sulla partita e non me ne sono accorto. In ogni caso, è stato bello averla in tribuna”. Inevitabile la domanda se anche lui ricambierà la visita prima dello Slam newyorkese: “Dipende dal calendario. Ho allenamenti e partite, mi piacerebbe vederla, ma devo vedere se ho tempo”.Il momento clou si è avuto quando la regia, durante il match, ha inquadrato la giovane Emma in prima fila. Da lì è partita la corsa sui social tra chi sogna una coppia, non solo sul campo, tra due dei volti più amati e seguiti del tennis mondiale. Al momento tra Raducanu e Alcaraz si parla solo di una bella amicizia e di una collaborazione sportiva, ma la curiosità e l’attesa per vederli insieme – almeno per ora solo in campo – sono già altissime.
    Emma Raducanu, attesa settimana prossima a Eastbourne, non ha perso l’occasione di sostenere il suo futuro compagno di doppio misto, accendendo così l’entusiasmo dei fan e alimentando le voci su una delle accoppiate più “hot” della prossima estate tennistica.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz prosegue la sua marcia vincente a Queen’s: “La fiducia è altissima, ma posso ancora migliorare”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Il numero due del mondo continua a confermarsi protagonista assoluto all’ATP Queen’s 2025. Dopo la maratona degli ottavi contro Jaume Munar e la fatica della recente finale al Roland Garros, Carlos Alcaraz ha superato senza troppi patemi Arthur Rinderknech in due set, conquistando così la sua 16ª vittoria consecutiva e consolidando un momento straordinario sia a livello di gioco che soprattutto di mentalità.
    In conferenza stampa, Alcaraz ha sottolineato la crescita della sua fiducia:“Mi sento molto bene, sinceramente. Gli ultimi tre incontri li ho giocati su superfici diverse, quindi sto solo cercando di adattare il mio tennis nel modo migliore possibile. Più vittorie ottengo, più fiducia sento dentro di me. Ci sono ancora molte cose che posso migliorare, specialmente sull’erba, ma ora sono davvero soddisfatto di tutto: di come sono andati questi giorni e di come mi sento in campo”.
    Sull’immediato recupero dopo la battaglia del giorno prima contro Munar, il murciano ha spiegato:“Non mi ha sorpreso. Sono già stato in questa situazione altre volte, dopo aver giocato partite da tre ore e mezza e dover tornare in campo il giorno dopo. Ho uno staff fantastico che mi aiuta a prepararmi nel modo migliore. Sapevo che oggi non sarebbe stato un match fisicamente così duro come quello contro Munar, perché Arthur ha un gioco fatto di grandi servizi e scambi più brevi”.
    Infine, un pensiero sulle sconfitte e sulla capacità di voltare pagina:“Dipende dalle partite. A volte, dopo aver perso una lunga battaglia, mi è bastato lasciare il campo a testa alta e non ho avuto bisogno di molto tempo per riprendermi. Altre volte, invece, ci sono voluti diversi giorni per assorbire la delusione, soprattutto dopo sconfitte particolarmente dure mentalmente o fisicamente. In certi casi servono due o tre giorni per tornare in forma”.
    Alcaraz, dunque, non si ferma e continua a crescere, forte di una fiducia che non è mai stata così alta, ma con la consapevolezza che il meglio, forse, deve ancora arrivare.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz resiste all’assalto di Munar e vola ai quarti al Queen’s: battaglia da 3 ore e 23 minuti

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Continua la marcia di Carlos Alcaraz sull’erba, nonostante qualche incertezza di troppo e una prova di grande orgoglio da parte di Jaume Munar. Il murciano conquista il pass per i quarti di finale dell’**ATP 500 Queen’s 2025** dopo una sfida estenuante, chiusa 6-4, 6-7(7), 7-5 in 3 ore e 23 minuti. Una battaglia intensa che ha messo in luce sia la resistenza di Alcaraz, sia i progressi di Munar, che ha lottato punto su punto contro il campione in carica di Wimbledon.Ai quarti di finale sfiderà Arthur Rinderknech.
    Primo set solido, poi la tempestaAlcaraz ha gestito alla perfezione il primo parziale, mostrando la solita combinazione di potenza e precisione al servizio, oltre a giocate spettacolari soprattutto a rete. Un unico passaggio a vuoto di Munar — tre doppi falli nello stesso game — è bastato al n.2 del mondo per piazzare il break decisivo e mettere in discesa il set.
    Un secondo set da batticuoreTutta un’altra storia il secondo set, dove Munar ha iniziato a giocare con maggiore aggressività e lucidità, riuscendo a mettere in difficoltà Alcaraz nei suoi turni di battuta. Entrambi hanno annullato palle break nei momenti chiave, in particolare lo spagnolo di Murcia che con coraggio ha salvato una palla break sul 5-5. Si è arrivati al tie-break, nel quale Alcaraz sembrava aver trovato la chiave per chiudere il match, ma Munar ha annullato due match point e, con una reazione da grande lottatore, ha rimesso tutto in discussione.
    Finale con brivido, ma Alcaraz resisteNel terzo e decisivo set, Alcaraz ha subito trovato il break ma Munar ha reagito prontamente, annullando il vantaggio e confermando di essere un avversario ostico e determinato. Nonostante la fatica e la tensione, il murciano ha trovato energie e qualità nei momenti decisivi, riuscendo a piazzare il break nel dodicesimo gioco e a chiudere una partita durissima.
    Alcaraz, che continua così il suo percorso dimostrando ancora una volta di saper soffrire e vincere anche nelle giornate più complicate. Jaume Munar, dal canto suo, esce a testa altissima da un confronto che potrebbe essere il punto di partenza per una seconda parte di stagione in crescendo.Per il numero 2 del mondo, ogni partita sull’erba è un’occasione per migliorare, affinare il proprio tennis e mostrare a tutti fino a dove può arrivare. E oggi, ancora una volta, Carlos Alcaraz ha risposto presente.
    ATP London Carlos Alcaraz [1]667 Jaume Munar475 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3J. Munar 0-15 15-15 30-15 30-30 df 30-406-5 → 7-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5J. Munar 15-0 30-0 40-0 40-15 ace5-4 → 5-5C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-4 → 5-4J. Munar 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 30-403-4 → 4-4C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 ace2-4 → 3-4J. Munar 15-0 15-15 30-15 40-152-3 → 2-4C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 df 15-40 df 30-402-2 → 2-3J. Munar 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 15-402-0 → 2-1J. Munar 0-15 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 1*-1 1-2* 2-2* 2*-3 3*-3 4-3* 4-4* 5*-4 df 6*-4 ace 6-5* 6-6* 6*-7 7*-7 7-8*6-6 → 6-7C. Alcaraz 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 A-405-6 → 6-6J. Munar 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-405-5 → 5-6C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 40-A 40-40 A-404-5 → 5-5J. Munar 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 4-4J. Munar 15-0 30-0 40-0 ace 40-153-3 → 3-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-3 → 3-3J. Munar 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 df A-402-2 → 2-3C. Alcaraz 0-15 df 15-15 30-15 30-30 df 40-301-2 → 2-2J. Munar 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 A-401-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1J. Munar 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 6-4J. Munar 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-30 ace ace5-3 → 5-4C. Alcaraz 15-0 15-15 df 15-30 30-30 ace 40-304-3 → 5-3J. Munar 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-404-2 → 4-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2J. Munar 15-0 30-0 40-03-1 → 3-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1J. Munar 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 df 30-40 df df1-1 → 2-1C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-400-1 → 1-1J. Munar 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO