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    Sinner a Wimbledon: l’opportunità di un’impresa storica

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner arriva a Wimbledon 2024 con i riflettori puntati su di lui come mai prima d’ora. Nuovo numero uno del mondo, testimonial di marchi di lusso, idolo del pubblico: l’ascesa del campione italiano sembra inarrestabile. Ma è sul campo che Sinner punta a scrivere la storia.
    Il talento altoatesino ha l’opportunità di compiere un’impresa mai riuscita nemmeno ai membri del “Big Three”. Né Federer, né Nadal, né Djokovic sono stati capaci di vincere i loro primi due Slam nello stesso anno solare. Nemmeno Carlos Alcaraz, il grande rivale generazionale di Sinner, è riuscito in questa impresa.Dopo il trionfo agli Australian Open, Sinner potrebbe diventare il primo tennista nell’era moderna a conquistare i suoi primi due Major nella stessa stagione. Un’opportunità che sottolinea la straordinaria ascesa del tennista italiano, la cui dedizione e il cui impegno sembrano non conoscere limiti.
    La superficie erbosa di Wimbledon, dove Sinner ha raggiunto la sua prima semifinale Slam l’anno scorso, potrebbe essere il palcoscenico perfetto per questa impresa. Il suo gioco si è adattato magnificamente all’erba, come dimostrato dal recente trionfo a Halle.La costanza di Sinner in questa stagione è stata impressionante: ad eccezione di Madrid, ha sempre raggiunto almeno le semifinali in ogni torneo disputato. Questa regolarità, unita alle sue prestazioni su erba, lo pone come uno dei grandi favoriti, se non il favorito principale, per il titolo a Wimbledon.
    Tuttavia, con Djokovic e Alcaraz nel tabellone, nulla può essere dato per scontato. La competizione sarà feroce e l’erba è notoriamente una superficie che può livellare le differenze tra i giocatori.Nelle prossime due settimane, gli occhi del mondo del tennis saranno puntati su Sinner. L’opportunità di entrare nella storia è a portata di mano. Riuscirà il campione italiano a coglierla? La risposta arriverà sui sacri prati di Wimbledon.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz non ha gradito la nuova regola dei 25 secondi tra un punto e l’altro: “Per i giocatori è brutto”

    Carlos Alcaraz

    Carlos Alcaraz non ha affatto gradito la sperimentazione in corso questa settimana al Queen’s e Halle sulla durata della pausa tra un punto e l’altro. Infatti nei due tornei su erba in corso tra Londra e Germania si sta testando una nuova regola secondo la quale il cronometro dei 25 secondi parte immediatamente dopo la conclusione del punto, non quando l’arbitro chiama il punteggio come consuetudine. Lo spagnolo nel corso del suo incontro perso contro Draper al Queen’s ha discusso con l’arbitro Lahyani e dopo la partita ha ammesso di non essere soddisfatto della novità.
    “Lahyani mi ha detto che ci sono nuove regole, questa nuova cosa, secondo cui l’orologio non si ferma mai. Una volta terminato il punto, l’orologio si avvia” afferma Alcaraz dopo il match. “Penso che per il giocatore sia qualcosa di brutto. Finisco il punto a rete e quasi non ho avuto il tempo di chiedere le palle. Non sto dicendo di andare verso l’asciugamano e prendermi tutto il mio tempo. È pazzesco. Ho tempo solo per chiedere due palle e niente rimbalzi prima di servire”.
    “Penso di non aver mai visto qualcosa del genere nel tennis. Se giochi un punto lungo o finisci a rete, hai tempo solo per andare a prendere un asciugamano o fare la tua routine; chiedi, nel mio caso, quattro palline, e ti concentri per il prossimo punto, solo facendo i rimbalzi per servire nel miglior modo possibile. Oggi mi sentivo come se fossi sempre di fretta. Non avevo tempo per fare la mia routine. Ovviamente è qualcosa di negativo per i giocatori”.
    Chiusa la polemica per questa sperimentazione, Alcaraz ha affermato di voler restare a Londra per preparare Wimbledon, nonostante la prematura sconfitta nel torneo nel quale era campione in carica: “Penso che il modo migliore per migliorare sull’erba sia restare qui, allenarsi con i giocatori, fare fisicamente allenamenti specifici sull’erba e sul movimento. In Spagna o a casa mia, non abbiamo campi in erba solo per allenarci. Resterò qui. Sono vicino a Wimbledon, quindi appena posso mi concentrerò sull’allenamento con i giocatori, sull’allenamento e tutto il resto, e spero di migliorare” conclude Carlos.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Ferrer il “cupido” della coppia Nadal-Alcaraz per le Olimpiadi di Parigi

    Rafael Nadal e Carlos Alcaraz nella foto – Foto getty images

    L’appuntamento, atteso da molti, vedrà il 14 volte campione nella capitale francese e il suo ultimo re dalla stessa parte della rete… e oggi è stato Rafa Nadal che, nella sua intervista a L’Equipe, ha rivelato come è nata questa unione. “All’inizio non sapevamo se saremmo stati in grado di competere ai Giochi, non sapevo se sarei stato in grado di giocare.
    David Ferrer mi ha detto: ‘Se ti senti bene, a Carlos piacerebbe giocare il doppio con te. Ti andrebbe?’ Ovviamente mi è piaciuta l’idea: non posso avere un compagno migliore al mio fianco*”, ha dichiarato Rafa, che ha anche chiuso la porta a un possibile doppio con Alcaraz a Bastad a causa della presenza del murciano a Wimbledon.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz, il nuovo re Mida del tennis: in arrivo un contratto record con Nike

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Borent

    Carlos Alcaraz, a soli 21 anni, è già una vera e propria macchina da soldi e il titolo vinto al Roland Garros non ha fatto altro che arricchire ulteriormente il suo già ben fornito conto in banca. Ma le sorprese non finiscono qui: il numero due del mondo potrebbe essere sul punto di firmare uno dei contratti più importanti della storia del tennis e, di gran lunga, il più grande di recente.
    Secondo le ultime indiscrezioni, Nike e Carlitos si stanno preparando a siglare un rinnovo del contratto che, nonostante non siano ancora stati definiti tutti i dettagli, prevede cifre a dir poco impressionanti. Il colosso dell’abbigliamento sportivo starebbe preparando un accordo della durata di 10-12 anni per Alcaraz, con il giovane spagnolo che percepirebbe tra i 15 e i 20 milioni di euro all’anno. Ma non è tutto.Sul tavolo delle trattative ci sarebbe anche la creazione di un nuovo logo Alcaraz/Nike, sulla falsariga di quanto già avviene con Rafa Nadal e di quanto accaduto, ad esempio, con Roger Federer nel periodo in cui rappresentava il brand. I prossimi tempi promettono novità, ma una cosa è certa: sta per entrare (tanto, tantissimo) denaro nelle tasche del campione di tre titoli del Grande Slam.
    Alcaraz, con la sua giovane età e il suo talento, rappresenta il presente e il futuro del tennis mondiale. La sua ascesa fulminea, coronata da successi prestigiosi come gli US Open 2022, Wimbledon 2023 e, da ultimo, il Roland Garros 2024, lo ha reso uno dei volti più appetibili per gli sponsor. Nike, che da sempre punta sui campioni più carismatici e di successo, sembra intenzionata a legarsi a lungo termine con il fenomeno di Murcia, investendo su di lui cifre da capogiro.
    Se l’accordo dovesse concretizzarsi nei termini trapelati, Alcaraz diventerebbe uno degli sportivi più pagati al mondo, con un contratto di sponsorizzazione che lo proietterebbe nell’olimpo delle stelle globali dello sport. Un traguardo straordinario per un ragazzo che, solo pochi anni fa, muoveva i primi passi nel circuito professionistico e che oggi è già proiettato verso una carriera leggendaria.Non resta che attendere le prossime settimane per capire se le indiscrezioni troveranno conferma e se Carlos Alcaraz diventerà ufficialmente il nuovo re Mida del tennis, capace di trasformare in oro tutto ciò che tocca, dentro e fuori dal campo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    La stagione sull’erba inizia: chi ha più punti da difendere nella top 10 del ranking?

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Borent

    Mentre la stagione sulla terra rossa si è conclusa con l’incoronazione di Carlos Alcaraz al Roland Garros, ora arriva la stagione più fugace dell’anno con l’erba come protagonista. Passare da una superficie all’altra così rapidamente non è mai stato facile, ma i migliori giocatori del mondo dovranno adattarsi alle nuove condizioni se vorranno ottenere buoni risultati. È quindi molto interessante conoscere, a questo punto, quanti punti difendono i top 10 del ranking per vedere quali cambiamenti potremmo vedere una volta concluso il torneo di Wimbledon.
    Come possiamo osservare, il giocatore con più punti da difendere in questa stagione è Carlitos, poiché i suoi due titoli a Queen’s (500) e a Wimbledon (2000) non gli danno margine per continuare a guadagnare. In questo modo, il murciano sarà seguito da Novak Djokovic, i cui punti corrispondono alla finale raggiunta nel Grande Slam britannico. Tuttavia, il serbo probabilmente non potrà difendere nemmeno un punto dopo l’intervento chirurgico al menisco, anche se non c’è ancora nulla di confermato. Jannik Sinner è il terzo giocatore con più punti da difendere dal torneo di ‘s-Hertogenbosch (45), Halle (90) e Wimbledon (720), dove ha raggiunto le semifinali prima di cadere contro Nole. Il nuovo numero 1 del mondo ha in programma di iniziare la sua stagione in Germania per prendere ritmo in vista del Grande Slam.
    Molto vicino all’italiano si trova Daniil Medvedev, che ha firmato risultati abbastanza simili con quella semifinale a Wimbledon (720) in cui è caduto contro Alcaraz. Tuttavia, il russo aveva iniziato la stagione a ‘s-Hertogenbosch con il piede sbagliato, perdendo all’esordio. Un altro giocatore che avrà molto da salvaguardare è Andrey Rublev, a cui l’erba non è andata affatto male l’anno scorso, raggiungendo la finale a Halle (300) e i quarti di finale a Wimbledon (360). D’altra parte, chi ha più da guadagnare sull’erba è Casper Ruud, che dopo aver raggiunto la finale al Roland Garros, non ha partecipato a nessun torneo prima di Wimbledon (45). Lì, non gli è andata affatto bene, congedandosi al secondo turno. Quindi, attenzione a Ruud quest’anno. Il resto della top 10 ha avuto risultati decenti, quindi, se faranno i compiti nelle prime fasi, potranno mantenere le posizioni.
    TOP 10 DEL RANKING E PUNTI DA DIFENDERE NELLA STAGIONE SULL’ERBA1. Sinner 🇮🇹 – 855 punti 2. Alcaraz 🇪🇸 – 2.500 punti3. Djokovic 🇷🇸 – 1.200 punti4. Zverev 🇩🇪 – 270 punti5. Medvedev 🇷🇺 – 810 punti6. Rublev 🇷🇺 – 660 punti7. Ruud 🇳🇴 – 45 punti8. Hurkacz 🇵🇱 – 315 punti9. Alex de Minaur 🇦🇺 – 390 punti10. Dimitrov 🇧🇬 – 290 punti
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Record di ascolti per la semifinale Alcaraz-Sinner al Roland Garros

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Boren

    La semifinale del Roland Garros tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, disputata ieri, ha fatto registrare numeri da record in termini di ascolti televisivi, confermando l’enorme interesse del pubblico per questa sfida tra due dei più grandi talenti del tennis mondiale.La partita, trasmessa in diretta televisiva sui canali di Eurosport, ha tenuto incollati allo schermo oltre un milione di telespettatori, con un’audience media di 1.005.000 spettatori e uno share totale dell’11,9%. Un risultato straordinario che ha permesso alla rete che ha trasmesso l’incontro di posizionarsi al terzo posto nella classifica dei canali nazionali durante la messa in onda, dietro solo a Canale 5 e Rai 1.
    Ma il dato ancora più impressionante riguarda lo share pay, ovvero la percentuale di pubblico che ha seguito la partita su canali a pagamento. Alcaraz-Sinner ha fatto registrare uno share pay del 47,6%, un valore eccezionale che testimonia quanto il pubblico fosse disposto a pagare pur di non perdersi neanche un colpo di questa sfida mozzafiato.Il picco di ascolti si è registrato in un momento specifico della partita, quando l’audience ha raggiunto quota 1.237.000 telespettatori. Un numero che ha superato ogni aspettativa e che dimostra come il tennis, quando propone sfide di questo livello, sia ancora in grado di appassionare e coinvolgere un pubblico vastissimo.
    Il duello tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, del resto, aveva tutti gli ingredienti per essere un successo annunciato. Da una parte il giovane fenomeno spagnolo, numero 3 del mondo e campione in carica del Roland Garros, dall’altra la stella del tennis italiano, reduce dalla vittoria del suo primo Slam agli Australian Open e determinato a ripetersi anche sulla terra rossa parigina.Una sfida che ha regalato emozioni a non finire, con Alcaraz che alla fine è riuscito a spuntarla in cinque set, ma non senza sudare le proverbiali sette camicie. LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz si proietta verso la finale del Roland Garros 2024: “Voglio lasciare il mio segno. Sono stato forte di testa contro Sinner, non mi sono mai perso d’animo”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Borent

    Dopo aver sconfitto Jannik Sinner in semifinale, Carlos Alcaraz si è assicurato un posto nella finale del Roland Garros 2024. Lo spagnolo, in conferenza stampa dopo il suo trionfo contro l’italiano, ha valutato il suo grande risultato e ha parlato della finale che giocherà domenica prossima sulla Philippe Chatrier.
    Riguardo al match contro Sinner, Alcaraz ha dichiarato: “È stata una partita molto complicata, ma allo stesso tempo sono molto contento di essere riuscito a portarla a casa, di aver imparato dalle situazioni vissute prima dell’incontro di oggi, di come gestire certi momenti. Sono stato positivo tutto il tempo, sono cambiato dalle partite in cui non sono stato bene mentalmente e questo mi è costato caro. Sono stato forte di testa, non mi sono mai perso d’animo. È un orgoglio sapere che non inciampo sulla stessa pietra. È stata una partita molto completa, molto buona da parte mia”.
    Alcaraz ha ammesso che c’era più tensione del solito: “Era una partita complicata da giocare, non era facile giocare una semifinale del Grande Slam, soprattutto contro Jannik. Ti richiede un livello di esigenza mentale, fisica e tennistica durante tutto l’incontro. Avere queste tre cose per quattro ore non è per niente facile, soprattutto sulla terra, con molto caldo, dove lasci molta energia in ogni colpo. Bisogna fare i conti con queste situazioni, con questo tipo di momenti”.
    Lo spagnolo non ha sentito che fosse una finale anticipata: “Domenica sarà una partita durissima chiunque sia il mio avversario, sono tennis diversi, ma affronto la partita di domenica come quella di oggi. Tatticamente dovrò giocare molto, molto bene se vorrò vincere. Quella di oggi è stata una grande vittoria, ma non è stata una finale anticipata”.
    Alcaraz ha paragonato la partita a quella di Indian Wells: “Il primo set è stato un set in cui mi ha sopraffatto, sia per il suo livello che perché non ho giocato come avrei dovuto. Quando ero in svantaggio mi sono ricordato delle semifinali di Indian Wells. Ho pensato che il primo set non voleva dire che avrei perso la partita, mi ha ricordato molto il cambio di livello, di tattica e l’aumento della mia concentrazione mentale, fisica e tennistica per poter vincere”.
    Riguardo al suo rapporto con il Roland Garros, Alcaraz ha raccontato: “Sono venuto al Roland Garros solo una volta quando avevo 11 o 12 anni, per giocare un torneo che facevano sotto la Torre Eiffel. È stato un momento molto bello in cui ho potuto conoscere molti giocatori, ho incontrato Holger e ho vissuto l’esperienza di giocare a livello internazionale. Uscivo da scuola e correvo a casa per accendere la TV e poter vedere le partite. È un torneo molto speciale per me che guardo da quando ero piccolo, in cui i tennisti spagnoli hanno avuto molto successo. Ci ha abituato Rafa e anche altri giocatori. Voglio lasciare la mia impronta in questa lista”.
    Alcaraz si immagina già con la coppa in mano: “Manca un passettino, uno dei passi più complicati che ci siano, vincere la finale, che sono sempre complicate. C’è una frase che mi ripeto spesso ed è che le finali non sono fatte per giocarle, ma per vincerle. Ho l’immagine nella mia testa di poter alzare il trofeo, ma è un lungo percorso perché credo che la partita sarà complicata”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz supera Sinner dopo quattro ore di battaglia. Lo spagnolo è in finale a Roland Garros

    Jannik Sinner (foto Patrick Boren)

    Per forza s’intende il “mezzo che consente o determina lo svolgersi dell’azione materiale o spirituale, con maggiore o minore efficacia”. La forza nel tennis è decisiva, per colpire la palla e prendersi il punto, per rincorrerla e coprire il campo, attaccando e resistendo agli affondi del rivale. Serve tanta forza mentale, componente imprescindibile. Nella prima semifinale di Roland Garros, grinta leonina e la solita incredibile forza mentale non sono bastate a Jannik Sinner, perché in quattro ore di durissima battaglia alla lunga è mancata la forza… nel corpo, componente indispensabile a portare a termine l’impresa di superare un avversario formidabile come Carlos Alcaraz. Serviva giusto un po’ più di forza nei muscoli, nelle gambe soprattutto, per arginare la fantastica reazione dell’iberico e, soprattutto, tenere il livello di gioco stellare del primo set. È Carlos Alcaraz quindi il primo finalista dell’edizione 2024 di Roland Garros. Lo spagnolo, più giovane n.1 ATP della storia, supera Jannik Sinner al termine di una partita molto combattuta, durata oltre quattro ore e terminata col punteggio di 2-6 6-3 3-6 6-4 6-3 a favore del murciano, che domenica scenderà per la prima volta in campo per vincere la Coppa dei Moschettieri. Attende Zverev o Ruud.
    Non è facile commentare a caldo una partita tanto complessa e con mille risvolti, inversioni di marcia e lotta a tratti feroce. Una cosa è corretto sottolinearla fin da subito: non è stata una partita formidabile dal punto di vista tecnico. Si è avanzati a strappi, a volte molto bene uno, poi il rilancio dell’altro, forse il solo quarto set è stato giocato punto su punto con entrambi discretamente centrati ed efficaci, ma in Sinner già la miglior condizione atletica non c’era più e questo ha consentito ad Alcaraz di giocare i suoi migliori schemi, attaccando forte col diritto e variando tanto tagli e rotazioni. Non c’era invece riuscito affatto nel primo set, con Sinner fresco ed entrato in campo lanciato come un Frecciarossa, deciso, sicuro, lucidissimo nell’applicare alla perfezione schemi di gioco vincenti. In questo viene il rammarico della sconfitta di Jannik, la sua terza in stagione. Sinner infatti è partito benissimo con un tennis fenomenale per spinta e intensità, senza errori importanti e scelte tattiche ineccepibili che hanno messo grande pressione allo spagnolo, in evidente difficoltà. Con un servizio discreto e colpi sparati con i piedi molto vicini alla riga di fondo, l’azzurro ha comandato dispoticamente i tempi di gioco e prodotto traiettorie così profonde e continue da non lasciare spazio alla contromossa del rivale. Chiaro il piano tattico di Jan The Fox: Carlito NON deve potersi girare sul diritto da sinistra, perché diventa irrefrenabile; non deve poter accelerare per primo, oppure deve farlo prendendosi un rischio enorme perché fuori equilibrio. Così ha fatto Jannik, l’ha eseguito alla perfezione, dominando il primo set con una pressione mortale sul rivale, quasi stordito.
    Il rimpianto viene per non aver avuto la forza per tenere quel ritmo intensissimo nel secondo set, già avanti di un break… Lì il tennis di Jannik si è inceppato. Ha sofferto un primo calo fisico, evidenziato dal suo “solito” peccato originale: la prima di servizio crolla. È il campanello d’allarme, lo Jannik fortissimo di fine 2023-inizio 2024 non calava mai al servizio; quando questo accade, non è un male di per se ma perché sottintende un calo fisico o di concentrazione che si ripercuote sul resto del suo tennis. Alcaraz si è fatto trovare pronto, ed è stato un big-point a scuoterlo, una demi volée pazzesca. Carlos è pura adrenalina: era in trance, sportivamente sotto un treno, ma un grande vincente l’ha acceso, è stata una deflagrazione che ha scrollato di dosso il macigno della tensione che portava sulle spalle, ha visto un pertugio nel caso fisico di Sinner e vi si è infilato da campione. È entrato in partita, e la partita è girata a suo favore. Jannik ha fatto fatica a tenerlo fermo da lì in avanti, perché ha perso campo, i suoi colpi sono diventati sempre meno profondi e più centrali, mentre nella prima ora abbondante di gioco era al comando e bloccava Carlos a sinistra o cambiava in lungo linea con precisione millimetrica.
    Incredibile come nel durissimo il terzo set Jannik sia riuscito a rimontare un break di svantaggio e vincerlo, di nuovo mettendo pressione e forzando scelte sbagliate dell’avversario, crollato di nuovo sotto i colpi dell’azzurro in troppe incertezze. Tanti errori nei primi tre set, e qualità non sempre eccellente. Il livello si è alzato dal quarto set, questo giocato sui turni di battuta e risolto da Alcaraz al decimo game e unica palla break. Si è giocato punto su punto, di qualità, ma era già evidente che le gambe di Sinner andavano e venivano, non c’era più quella forza micidiale dell’avvio per agganciare la palla e scaricarla sui piedi dell’avversario, disarmandolo. Purtroppo Carlos ha trovato nel finale del quarto set e inizio del quinto il suo momento migliore. Ha prodotto una serie di giocare fantastiche che hanno girato il quarto set a suo favore e poi lo strappo decisivo nel quinto. Giocate da campione, bravo lui, ma… quello smash sbagliato da Jannik sul 30-15 del decimo game lo farà dormire malissimo per chissà quante notti… un regalo assurdo, che ha ancor più acceso la “garra iberica”. Forte di un break all’avvio del quinto, Carlos non ha più sbandato, e vinto, nonostante un Sinner mai domo, fino all’ultima palla. Da vero campione è rimasto aggrappato al match con quel poco che aveva, sperando di trovare un’apertura, un paio di errori di Alcaraz che non sono arrivati.
    È giusto applaudire Carlos per la sua reazione quando era davvero in crisi, e per come ha spaccato la partita tra quarto e quinto set. Punti capolavoro, applauso. Tuttavia è altrettanto corretto sottolineare che un Sinner meglio preparato dal punto di vista fisica, con più energia nel corpo, probabilmente sarebbe riuscito a tenere alto il suo livello e respingere la reazione di Alcaraz. Jannik gioca un tennis stellare, ma ha bisogno di forza ed energia per produrre quel forcing; oggi ha dato quel che aveva. Si temeva che in caso di long-match sarebbe stata dura, così purtroppo è stato. Sinner esce di scena ugualmente tra gli applausi, e da nuovo n.1 anche se sconfitto in semifinale. Resta un grande torneo per Jannik, visto come ci è arrivato. E la conferma che l’anca sembra stare bene. Ora via sull’erba. Ci sono i Championships da vincere.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Alcaraz alza la prima palla del match, ma è Sinner a spingere a grandissima velocità. Jannik blocca il rivale a sinistra con un forcing mostruoso, scelta tattica ideale per non far girare Carlos sul diritto. Due punti eccellenti (un passante), e 15-30. Lo spagnolo reagisce, attacca subito per non essere attaccato, il controllo del tempo di gioco è l’avamposto da conquistare. Lo spettacolo è ottimo, fantastica la volée dell’italiano dopo aver un rimesso una smorzata. Una stecca di rovescio costa all’iberico la prima palla break dell’incontro. Forza tanto Alcaraz, si difende con ordine Sinner e l’ultimo diritto di Carlos muore in rete. BREAK Sinner, 1-0 e servizio. Molto agile il primo turno di battuta di Jannik, lo chiude a zero con un rovescio lungo linea incredibile, in spaccata ma in totale controllo dell’equilibrio. 2-0 Sinner. La palla di Jannik va più forte, atterra più profonda. Carlos serve anche bene, ma la profondità dell’azzurro lo mette in crisi. Da 30-0 si ritrova 30-40, e stecca malamente un diritto su di una risposta profonda nell’angolo dell’azzurro. La palla vola in tribuna, mentre lo score segna 3-0 Sinner, con doppio break. Lo spagnolo gioca contratto, si ritrova sotto 4-0 senza aver vinto ancora un singolo punto in risposta. Sinner al contrario è sicuro, meccanico nel suo incedere senza falli o incertezze. Cerca di buttarsi sul ritmo Alcaraz, ma Sinner è un muro, questa tattica costa tantissimo per funzionare contro la velocità e stabilità da dietro dell’azzurro, troppo sicuro e profondo nello scambio. Cambia di nuovo lo spagnolo, ora gioca molto carico col diritto, palle veloci ma soprattutto complesse, e per la prima volta nel match Sinner è costretto ad accorciare. Muove lo score Alcaraz, 1-4, sembra essersi attivato, più reattivo e pronto a spostarsi a sinistra per comandare col diritto. Jannik una volée scadente, subendo il lob del rivale, poi ha fretta nel chiudere col diritto, si ritrova sotto 30-40. Passaggio a vuoto per l’azzurro, sbaglia un rovescio su di un affondo sicuro di Alcaraz. Recupera un break Alcaraz, 2-4. È evidente come Carlos sia più nervoso: dopo il buon game in risposta spinge bene dopo il servizio, ma gli basta perdere uno scambio per irrigidirsi e commettere tre errori di fila. Concede un’altra palla sul 30-40, ma se la gioca con attenzione, comandando col diritto. Subisce però il terzo break del set alla seconda chance, finendo per sbagliare un diritto cross al termine di uno scambio di buon ritmo. 5-2. Sinner serve per il set e gioca lineare, sicuro, offensivo. Con un’ottima volée alta di rovescio – bel controllo, non era facile – vola 40-15, con due Set Point. Non li gioca bene Jannik, fretta, soprattutto sul secondo. Chiude alla terza chance, con un diritto bello pesante che provoca un tentativo disperato di smorzata di Alcaraz. 6-2. Un set dominato da Sinner, molto solido e lineare nella sua progressione, contro un Alcaraz molto teso e preda di alti e bassi continui, mai davvero efficace con le sue sfuriate, sotto la pressione del forcing dell’azzurro.
    Secondo set. Alcaraz serve, ma il suo braccio è ancora contratto. Il diritto non va, gli svaria largo e lungo. Subito sotto 0-30 e pure il servizio non lo aiuta. Risale 30 pari, ma la risposta lungo linea di Sinner è una bordata che sorprende l’iberico, di nuovo spalle al muro con la palla break da difendere. Stavolta regala Jannik, la risposta vola via, era una seconda palla molto carica ma non così ingestibile. Sinner scappa al comando con un BREAK immediato, il quarto ottenuto su cinque turni di battuta dell’avversario. Male col rovescio Alcaraz, cerca profondità col lungo linea ma finisce lungo. Niente davvero funziona nel tennis di Carlos, è troppo teso, preoccupato di quel che fa Jannik e non pensa al suo gioco, zero fluido, zero preciso. Jannik è terribilmente sicuro, comanda non lascia ad Alcaraz il tempo di girarsi sulla sinistra a comandare col diritto a sventaglio, e lo punisce pure con un’altra palla corta ottima, la terza vincente su tre provate nel match. 2-0, vantaggio consolidato, può fare corsa di testa e soprattutto Carlos ha ancor più pressione, vedendo la targa dell’auto davanti sempre più piccola… Carlos regala al pubblico e se stesso una demi-volée da cineteca, colpo eccezionale. Deve stare attento Sinner, una fiammata del genere potrebbe scuotere lo spagnolo e scaricarlo di tensione. Non un caso che in risposta nel quarto game il braccio di Carlos sia più sciolto, spara due mazzate e vola 0-30, facendo il pugno al suo coach. E il servizio di Sinner non va… Doppio fallo! 0-40, attenzione. Niente, si gioca senza prima palla, per fortuna regala la risposta Alcaraz, 15-40. Con un gran diritto cross, bel vincente, Alcaraz si prende il Contro BREAK, 2 pari. In due turni di battuta, solo 4 prime palle in campo su 11 punti, troppo poche. Sembra aver perso energia il tennis di Sinner, senza la prima palla di servizio ora è meno in controllo, i suoi colpi meno profondi e continui, e Alcaraz ha più tempo per comandare col diritto. Proprio questo schema frutta allo spagnolo una pericolosa palla break sul 30-40, e ancora il servizio di Sinner non c’è… Si gira sul diritto Alcaraz e si prende il punto. BREAK Alcatraz, da 0-2 a 4-2, quattro giochi di fila. I giochi di fila diventano 5, per il 5-2 Alcaraz. Finalmente ritrova un minimo di efficacia col servizio Sinner e anche a comandare dalla riga di fondo, interrompe l’emorragia vincendo un buon game, chiuso con un rovescino di controllo tutt’altro che facile. 5-3, Alcaraz serve per il secondo set. Chiude a 15 un buon game, arricchito da una smorzata perfetta dopo un servizio kick saltato altissimo. 6-3, un set pari. Netto il calo di Jannik avanti 2-0, ha perso il servizio e intensità, dando il la alla rimonta dello spagnolo. L’inerzia è dalla parte della Spagna ora.
    Terzo set, Sinner to serve. Continua a fare fatica nel servire kick da destra, e in generale a spingere forte con le gambe. Probabilmente la mancanza di adeguata preparazione pre torneo sta presentando “il conto” all’azzurro… Jannik vince un buon primo game, ritrovando un po’ di profondità e pure un bel serve and volley sul 40-30. 1-0 Sinner. Resta sicuro nei suoi turni di servizio Alcaraz, mentre Sinner inizia il terzo game con l’ennesimo doppio fallo da destra, poi un errore e di nuovo 0-30. Non scorre più fluido il tennis di Jannik, sbaglia anche malamente un rovescio dopo il servizio, pessima la ricerca della palla coi piedi, chiaro segnale della mancanza di energia. Errore gli costa il 15-40 e due palle break Alcaraz. Lo aiuta il servizio, ottimo l’Ace al T sul 30-40, secondo “asso” del match – pochissimo per i suoi nuovi standard. Subisce poi un diritto cross vincente di Carlos, ma quanto era corta la sua palla di scambio… Si prende il BREAK Alcaraz con una magia, un passante basso di rovescio su di una volée tutt’altro che malvagia dell’azzurro. 2-1 e servizio Alcaraz. Manca forza, manca spinta e intensità nel tennis di Jannik, e sulle giocate, Carlos ha più armi. Sinner ritrova profondità con la risposta nel quarto game, e la musica subito cambia. Si procura una palla break sul 30-40 e ancora LA RISPOSTA! Col diritto inside out, entra a tutta ancora col diritto e via Contro BREAK! 2 pari, bravissimo ad arginare l’avanzata del rivale. Scossa la testa Carlos, stupito del game perso in un momento a lui molto favorevole. Alcaraz riprende subito il comando dello scambio entrando forte sulle palle un po’ di corte dell’azzurro. Subisce due punti Jannik e sul 15-40 sembra accusare un dolore alla mano, forse un crampo. Salva la prima palla break con la smorzata, ben eseguita; la seconda con un servizio esterno molto preciso. Il servizio tradisce di nuovo Jannik, altro doppio fallo da destra, ma un gran diritto vincente lo salva sulla quarta PB. Tanti errori nel game più lungo del match, già 12 minuti di sofferenza… Finalmente, al 16esimo punto e 4 palle break salvate, lo score segna 3-2 Sinner. Arriva il fisioterapista, si applica una pomata alla mano di Jannik, visibilmente sofferente. Il duro game vinto sembra aver scosso l’azzurro, entra subito col diritto e attacca, mentre Alcaraz accorcia fin troppo i tempi di gioco. Un brutto attacco costa allo spagnolo una palla break sul 30-40. Non la gioca bene Sinner, prova a inchiodare a sinistra l’avversario ma un angolo molto stretto del rivale non è ben gestito. Si riscatta scaricando grande potenza col diritto, in questa fase del match è più potente e sicuro sulla destra che sulla sinistra. Bel serve and volley, Carlos si salva ancora. IL BREAK per Jannik arriva alla terza chance, una risposta di rovescio incrociata clamorosa, angolo strettissimo, incredibile come l’azzurro si ritrovi 4-2 avanti nonostante il chiaro momento di difficoltà fisica, figlio della sua grinta ma anche scelta tattiche errate di Carlos. Il match avanza su molti errori, ma Sinner trova un jolly favoloso sul 30 pari, con una seconda palla così stretta che pizzica la riga esterna e scivola via. 5-2 Sinner, quattro giochi di fila dall’1-2. Jannik serve per il terzo set sul 5-3. Inizia col doppio fallo, ma si riscatta con una volée ottima, molto deciso. Ancora avanti, seguendo il diritto. Di forza, bravo a non lasciare spazio all’avversario. ACE! 40-15, due Set Point! Male col diritto Carlos, a mezza rete, regala il punto del SET a Sinner. 6-3. Bravissimo Jannik a soffrire in una fase centrale molto complicata, recuperare un break di svantaggio e riportarsi avanti sulle incertezze tattiche del rivale, più passivo e meno pronto a reagire.
    Quarto set, Alcaraz inizia alla battuta. Dopo tanta bagarre nel terzo parziale, ora si avanza sui turni di battuta, con Sinner pronto far esplodere la palla col diritto, e ritrovando anche una discreta profondità generale, mentre Alcaraz alza la parabola, taglia la smorzata, accelera all’improvviso, ma un po’ caotico nelle scelte contro la lucidità tattica di Jannik. Servendo sotto 3-2, bravo Sinner a trovare un Ace e poi un bell’attacco, respingendo una situazione pericolosa. Anche Carlos alza il livello tecnico sul 3 pari, prima uno splendido passante poi una smorzata perfetta. Dopo i tanti errori del terzo set, si gioca meglio in questa fase, più i vincenti degli errori. Clamorosa l’accelerazione vincente di Alcaraz a punire l’attacco (ottimo) di Sinner. Chiede l’applauso del pubblico Carlito, e attenzione dopo un suo big point, di solito alza il livello con l’adrenalina positiva nel corpo. 4-3 Alcaraz. Pure Sinner spara un diritto vincente lungo linea in corsa fantastico, bravo ad anticipare e via, il braccio corre a tutta. E poi anche Jan mostra la sua mano nella smorzata. Tutto molto bello. Gran game dell’italiano, 4 pari. Sul 40-15, il gioco si interrompe, uno spettatore dal lato di campo di Sinner si sente male. Si riprende dopo un paio di minuti. 5-4 Alcaraz. Grandi punti, come il lob strepitoso di Alcaraz, giocato in corsa con controllo misterioso. Sul 30-15 Sinner attacca bene ma fallisce un comodo smash, forse senza fiato. 30 pari. Carlos trova un bel rovescio lungo linea che sorprende l’azzurro. 30-40, Set Point Alcaraz! Quanto pesa quello smash sbagliato… Cerca il S&V, ma la prima palla è di poco lunga; si fa trovare scoperto Jannik dopo un diritto in corsa. SET Alcaraz, si va al quinto set. Mamma mia, quello smash… Un bel set, ottimo livello e complessivamente se lo merita lo spagnolo, bravo a trovare le giocate nella stretta finale.
    Quinto set, Alcaraz ha il vantaggio di servire per primo. Vince un ottimo game, e in risposta trova un lob fantastico dopo una palla corta. Gli vale il 30 pari, e forse Sinner ha pagato il fiato della ricorsa perdente al punto precedente, tanto da sparare un diritto in rete. Gli costa una palla break… Restituisce il favore, con una smorzata perfetta, improvvisa. Fa il pugno Sinner, momento cruciale. Altra magia di Alcaraz, stavolta un passante di rovescio stretto in allungo, contro un attacco lungo linea ottimo di Jannik. Imprendibile, applausi. E seconda PB… Trova un diritto profondissimo, sulla riga, si apre il campo e poi affonda ancora col diritto. Che punti Carlos, davvero molto bravo a trovare due zampate da campione, Sinner può solo rimproverarsi un diritto non così lungo sulla palla break, ma nemmeno cortissimo. 2-0 e servizio Alcaraz. Ora la situazione si fa davvero critica. Anche il rovescio dello spagnolo ora è preciso come un orologio, sull’esaltazione del momento tutto gli riesce. Sinner non crolla affatto, cerca la reazione aggrappandosi all’aggressività in risposta, unica via per riaprire il set. Trova due bei punti, 30 pari. Fantastico lo scambio successivo, comanda Jannik ma Carlos con uno strappo improvviso col diritto ribalta lo scambio, davvero bravo. 3-0, con un’altra smorzata. Cinque game di fila per Alcaraz, ora saldo al comando con un’impennata di qualità da campione. Vince finalmente un game Jannik (3-1) e inizia il quinto game con un vincente di rovescio da metri fuori di campo spaziale. Poi un errore di Carlos, 0-30! Uff, sul 15-30 non passa di poco la difesa su di uno smash. Vola via un rovescio di Alcaraz, la tensione è massima… parità. Passa di un niente la palla corta di Alcaraz, toccando anche il nastro… La lotta continua, ma alla fine un rovescio out dell’altoatesino fissa lo score sul 4-1. Alcaraz brilla col diritto, forte del vantaggio anticipa e scarica forza e rotazione, palle molto molto molto complesse per Sinner da rigiocare, e la battuta lo sostiene. Ma Jannik spinta sulle palle corte, non demorde e forza il settimo game ai vantaggi, con tutti il pubblico per lui. Il servizio aiuta lo spagnolo, stecca la risposta Sinner e quasi scaglia la racchetta a terra per la rabbia… 5-2 Alcaraz e poi 5-3. Serve per chiudere lo spagnolo, e il livello di gioco resta alto. Si tira forte, entrambi cercando di prendere subito l’iniziativa. Carlos arriva a Match Point sul 40-30, ma Sinner scarica tutta la potenza del diritto e lo annulla. Alcaraz trova un’ottima seconda palla esterna, che Jannik non controlla. Seconda palla match. Niente, vola via il diritto di Carlos. Sinner si difende come un leone. Non molla! Ma Alcaraz chiude al terzo match point. Che partita!

    Carlos Alcaraz vs Jannik Sinner GS Roland Garros Carlos Alcaraz [3]26366 Jannik Sinner [2]63643 Vincitore: Carlos Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 5ServizioSvolgimentoSet 4ServizioSvolgimentoSet 3ServizioSvolgimentoSet 2ServizioSvolgimentoSet 1

    Statistiche
    🇪🇸 Carlos Alcaraz
    🇮🇹 Jannik Sinner

    Ace
    8
    7

    Doppi falli
    7
    8

    Percentuale prime di servizio
    66% (103/157)
    56% (76/135)

    Punti vinti con la prima
    66% (68/103)
    74% (56/76)

    Punti vinti con la seconda
    46% (25/54)
    46% (27/59)

    Velocità massima servizio
    217 km/h
    219 km/h

    Velocità media prima di servizio
    190 km/h
    194 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    161 km/h
    154 km/h

    Punti vinti in risposta
    39% (52/135)
    41% (64/157)

    Punti vinti in risposta sulla prima
    26% (20/76)
    34% (35/103)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    54% (32/59)
    54% (29/54)

    Palle break giocate
    10% (14/135)
    6% (10/157)

    Palle break convertite
    43% (6/14)
    60% (6/10)

    Giochi con palle break
    32% (7/22)
    26% (6/23)

    Punti totali vinti
    145
    147

    Vincenti
    65
    39

    Errori forzati
    50
    36

    Errori non forzati
    58
    44

    Punti vinti a rete
    59% (16/27)
    63% (24/38)

    Giochi vinti a zero
    0
    5

    Colpi da fondo
    506
    518

    Smash
    3
    4

    Passanti
    15
    12

    Volée
    23
    9

    Approcci a rete
    0
    6

    Palle corte
    23
    10

    Lob
    11
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