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    Sorpresa a Cincinnati: Alcaraz subisce la rimonta di Monfils

    Gael Monfils (foto ATPsite)

    Risultato a sorpresa al Masters 1000 di Cincinnati: Carlos Alcaraz è rimontato e sconfitto da un ottimo, indomabile Gael Monfils (4-6 7-6 6-4 lo score). L’incontro era ripreso oggi con lo spagnolo avanti 6-4 e sotto 1-3 nel tiebreak del secondo set. “LaMonf” è stato bravo a servire bene ed aggiudicarsi il tiebreak (complici anche un paio di errori del n.3 del mondo), rimettendo così il match in equilibrio. Quella che si pensava potesse essere una formalità per il due volte campione Slam in stagione si è trasformato in un incontro molto complicato, anche per colpa di troppi errori ed incertezze di un Alcaraz a tratti incerto, come se non sentisse bene la palla o molto scarico in diversi diritti, terminati a metà rete. Bravo è stato il francese a “sgonfiare” le palle, tirando a volte pianissimo (anche alcuni chop di diritto, corti e improvvisi) e altre fortissimo, per non dare riferimenti al rivale, incappato in troppi errori gratuiti. Inoltre Monfils ha servito bene in diversi punti chiave, meritando il successo che lo riporta negli ottavi di un Masters 1000 (per la 41esima volta in carriera).
    Il match si è deciso nei primi 4 game del terzo set: prima Alcaraz salva per i capelli il primo turno di servizio, annullando due palle break con alcuni scambi rocamboleschi e mostrando un certo nervosismo. Poi è Monfils a vincere un durissimo primo turno di battuta nel parziale, durato oltre 7 minuti e con due palle break salvate, tra qualità e “mestiere”. Il break per Gael è arrivato nel terzo game, con un Alcaraz pessimo in paio di colpi giocati totalmente scarico (terribile un diritto colpito indietreggiando con la palla che è arrivata a malapena a rete). Monfils soffre ma regge, salvando una palla del contro break (3-1) e quindi volando verso un meritato successo. Proprio sul 3-1 Monfils, Alcaraz ha tirato fuori tutta la rabbia del momento distruggendo la racchetta, scena non usuale per il giovane iberico.

    “He desperately wants to win this match” 👀#CincyTennis pic.twitter.com/QkiDhvNHtw
    — Tennis TV (@TennisTV) August 16, 2024

    Monfils ottiene la sua nona vittoria in carriera contro un top 3 ATP, e con i suoi 37 anni e 349 giorni diventa il quarto tennista più anziano a battere un giocatore tra i primi tre nel ranking da quando la classifica è stilata al computer, più vecchi di lui a riuscirci solo Ken Rosewall, Jimmy Connors e Roger Federer.
    Una grande delusione invece per Alcaraz, che così perde i punti della finale conquistata la scorso anno e si avvicina a US Open con solo un paio di incontri giocati e poca fiducia, dopo il boccone amaro della finale per l’oro olimpico persa contro Djokovic.

    Gael Monfils vs [2] Carlos Alcaraz (non prima ore: 18:30)ATP Cincinnati Gael Monfils476 Carlos Alcaraz [2]664 Vincitore: Monfils ServizioSvolgimentoSet 3G. Monfils30-40 15-0 15-15 30-15 40-15 40-305-4 → 6-4C. Alcaraz 15-0 df 15-15 df 30-15 30-30 40-305-3 → 5-4G. Monfils 0-15 df 15-15 ace 30-15 40-154-3 → 5-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-04-2 → 4-3G. Monfils 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 A-40 ace 40-40 40-A df 40-40 A-403-2 → 4-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-153-1 → 3-2G. Monfils 0-15 df 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-1 → 3-1C. Alcaraz 15-15 15-30 15-401-1 → 2-1G. Monfils 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A df 40-40 A-40 df0-1 → 1-1C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 df 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* ace 2-0* 3*-0 3*-1 3-1* 3*-1 3-2* 4-2* 4*-3 ace 5*-3 6-3* 6-4* 6*-56-6 → 7-6C. Alcaraz 15-0 15-15 df 15-30 30-30 30-40 40-40 A-406-5 → 6-6G. Monfils 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-155-5 → 6-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace5-4 → 5-5G. Monfils 0-15 15-15 ace 15-30 df 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace4-4 → 5-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-404-3 → 4-4G. Monfils 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 4-3C. Alcaraz 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 3-3G. Monfils 15-0 ace 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-302-1 → 2-2G. Monfils 30-0 30-15 40-15 ace 40-30 df1-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 30-15 df 40-151-0 → 1-1G. Monfils 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-404-5 → 4-6G. Monfils 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-5 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5G. Monfils 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-4 → 3-4C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-02-3 → 2-4G. Monfils 15-0 30-0 40-0 ace1-3 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-2 → 1-3G. Monfils 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 df1-1 → 1-2C. Alcaraz 0-15 df 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1G. Monfils 15-0 40-0 ace 40-15 df0-0 → 1-0

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    US Open Fun Week: Alcaraz e Agassi sfidano Djokovic e McEnroe in un’esibizione stellare

    Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo – Foto Getty Images

    La prossima settimana si terrà la “US Open Fun Week“, proprio prima dell’inizio del Grand Slam statunitense, che includerà grandi eventi per gli appassionati che si avvicineranno alle strutture dell’USTA Billie Jean King National Tennis Center dal 19 al 25 agosto. Uno di questi eventi sarà chiamato “The Stars of the Open”, una serie di partite di esibizione con protagoniste grandi stelle del passato e del presente.
    Così, sarà da sottolineare in agenda il prossimo mercoledì 21, giorno in cui Carlos Alcaraz e Andre Agassi affronteranno Novak Djokovic e John McEnroe. Sarà uno spettacolo completo come anteprima della competizione, con partite che uniranno anche Juan Martín del Potro e Gabriela Sabatini contro Venus Williams e Andy Roddick.
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    Djokovic: il divario generazionale secondo Pilic “Novak, il vecchio maestro, è semplicemente di un altro livello rispetto ad Alcaraz e Sinner”

    Nikola Pilic nella foto

    Il tennis maschile ha un Re indiscusso: Novak Djokovic. Con la recente vittoria olimpica, il campione serbo ha consolidato il suo status di più grande tennista di tutti i tempi, avendo conquistato tutti i maggiori titoli possibili nel circuito.Ma quanto è ampio il divario tra Djokovic e la nuova generazione di campioni emergenti? Nikola Pilic, ex allenatore del serbo, non ha usato mezzi termini nel confrontare il suo ex pupillo con i giovani talenti Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
    In un’intervista rilasciata a Tennis Magazin, Pilic ha espresso un giudizio netto: “Novak, il vecchio maestro, è semplicemente di un altro livello rispetto ad Alcaraz e Sinner.” L’ex coach ha poi sottolineato come questa non sia una mera opinione personale, ma un fatto supportato da riconoscimenti oggettivi: “È stato nominato sportivo mondiale dell’anno per ben cinque volte. Questa non è la mia opinione soggettiva, ma una decisione presa da comitati indipendenti. Questo parla da sé ed è qualcosa di molto speciale.”
    Tuttavia, Pilic non nega l’inevitabile passaggio generazionale che si sta delineando nel tennis mondiale. “Sinner, Alcaraz e altri prenderanno sicuramente il testimone della nuova generazione tra uno o due anni,” ha affermato. “Novak avrà allora 39 anni e non tutto sarà come quando ne aveva 29. Questa evoluzione è molto interessante per me.”
    Le parole di Pilic evidenziano un aspetto cruciale del tennis contemporaneo: il confronto tra l’esperienza e la classe cristallina di un campione maturo come Djokovic e l’energia e il talento grezzo dei giovani emergenti.Resta da vedere quanto ancora Djokovic riuscirà a mantenere il suo livello straordinario di gioco e quanto velocemente la nuova generazione riuscirà a colmare il gap che si è visto a Parigi.
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    Alcaraz da Cincinnati: “Punto al numero 1 mondiale a fine stagione”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz, il campione del Roland Garros e di Wimbledon 2024, è arrivato a Cincinnati per tornare alle competizioni dopo aver vinto la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Lo spagnolo ventunenne ha parlato della parte restante della stagione e ha identificato un obiettivo principale: essere il numero uno al mondo alla fine della stagione!
    “Ovviamente, essere il numero 1 è sempre un obiettivo quando sono dietro agli altri in classifica. E voglio anche qualificarmi per le ATP Finals. Alla fine dell’anno, se sei vicino alla prima posizione nella Race, sei anche vicino a finire l’anno come numero 1 del mondo. Sono molto concentrato su questo, ad andare a ogni torneo pensando di giocare un buon tennis, di ottenere un buon risultato per migliorare la mia classifica. Finire l’anno come numero uno è uno dei miei obiettivi principali. Sto lottando per essere il numero 1 del mondo, è qualcosa che voglio raggiungere il più rapidamente possibile. Questo è un torneo molto importante, molto buono per me. Cercherò di mostrare un ottimo tennis, di giocare allo stesso livello in cui ho giocato finora”, ha confessato.
    Alcaraz ha anche parlato del breve periodo di vacanza che ha trascorso con la famiglia e gli amici dopo i Giochi. “Avevo bisogno di alcuni giorni senza pensare al tennis. Sono ansioso di giocare qui a Cincinnati, sono felice di essere tornato. Ovviamente, ho ottimi ricordi dell’anno scorso, sono arrivato in finale e ho perso in quell’epico incontro con Djokovic”.
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    Ranking: Alcaraz può tornare n.2 dopo Cincinnati, importante in ottica teste di serie a US Open. Ma occhio a Zverev

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    La decisione di Novak Djokovic di non partecipare al Masters 1000 di Cincinnati può avere importanti ripercussioni a livello di ranking ATP e teste di serie a US Open, al via il prossimo 26 agosto. Infatti il serbo, Oro olimpico a Parigi 2024, è campione in carica del secondo torneo mille in Nord America, quindi perderà i 1000 punti dello scorso anno, e non giocherà sicuramente alcun match ufficiale prima di sbarcare a New York (dove è campione in carica). Di questa situazione può approfittarne Carlos Alcaraz, attualmente n.3 del Ranking mondiale, e potenzialmente anche Sasha Zverev. 
    Djokovic infatti sicuramente passerà da 8.460 a 7.460 punti (- 1000), vista l’assenza a Cincinnati. Questa invece la situazione di Alcaraz: nel prossimo ranking post Montreal cederà 180 punti, quelli conquistati lo scorso anno a Toronto e che non difende vista la sua decisione di non giocare il Masters 1000 canadese questa settimana. Lo spagnolo pertanto avrà 7.950 punti in vista di Cincinnati, dove difenderà i 600 punti conquistati lo scorso anno (sconfitto in finale al termine di una tremenda battaglia di quasi 4 ore contro Djokovic).
    Il 21enne spagnolo quindi nel live ranking della prossima settimana partirà da 7.350 punti, e potrà superare matematicamente Djokovic al termine del torneo di Cincinnati raggiungendo almeno i quarti di finale dell’evento in Ohio, grazie ai 200 punti ottenuti con l’approdo tra i migliori 8 del torneo, che eleverebbero il suo totale a 7.550, novanta in più del serbo.
    Garantirsi la posizione di numero 2 al mondo dopo Cincinnati renderebbe automaticamente Alcaraz come testa di serie n.2 a US Open 2024, mentre Djokovic scivolerebbe come terzo nel seeding. Una situazione che interessa molto da vicino anche Jannik Sinner: infatti l’azzurro a Cincinnati non difende niente (10 punti, battuto all’esordio lo scorso anno) ed anche se il torneo per lui andasse male è certo di essere testa di serie n.1 a US Open, una posizione che ovviamente gli garantisce di non affrontare il n.2 del mondo prima della finale. Sarà interessante sapere se il tennista a capeggiare la parta bassa del draw newyorkese sarà Novak o Carlos. I due invece, a seconda come sarà il sorteggio di New York, potrebbero ritrovarsi contro in semifinale, con la testa di serie n.4 (attualmente Zverev) in quel caso come semifinalista potenziale a US Open contro Sinner. Ma attenzione: anche questo non è affatto certo. Zverev infatti non è così lontano da Djokovic e Alcaraz. La prossima settimana Alexander difende la semifinale 2023 a Cincinnati, ma se riuscisse ad ottenere eccellenti risultati tra Montreal e Cincinnati, potrebbe issarsi al n.3 o addirittura anche al n.2 del mondo prima del quarto Slam stagionale, cosa che comporterebbe scenari assai diversi.
    Ricapitolando: i motivi di interesse per i due 1000 nord americani sono molti, dalla forma di Sinner e la sua difesa del primo 1000 vinto in carriera alle dinamiche nel ranking ATP, che dopo la conclusione di Cincinnati potrebbe essere assai diverso da quello attuale e prospettare scenari inaspettati anche a New York.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Djokovic Titanico! Vince l’Oro a Parigi 2024 battendo Alcaraz. Finale straordinaria

    Novak Djokovic, campione Olimpico a Parigi 2024

    Parigi, Bois de Boulogne. L’orologio ha da poco superato le 17, l’atmosfera è elettrica, si sta disputando la finale per l’Oro Olimpico del singolare maschile, una partita straordinaria per qualità di gioco e intensità. Il diritto di Novak Djokovic da sinistra è una pallata potente e precisa, vincente. Il Chatrier di Roland Garros esplode e l’arbitro urla “Game Set Match Djokovic!”. La finale di Parigi 2024 finisce così, con un punto esclamativo del più vincente dell’era moderna che si aggiudica con pieno merito l’unico grande alloro che mancava al suo sterminato palmares, la medaglia d’Oro Olimpica. La sua racchetta cade a terra, esulta verso il suo angolo scaricando la tensione, abbraccia il rivale e poi piange, a dirotto, come forse mai in carriera, in ginocchio sul rosso del Chatrier, letteralmente tremando di gioia. Forse nella sua mente è passato il film della sua intera vita… la racchetta imbracciata da piccolo sul campo in montagna, le bombe della guerra, le lezioni con la maestra Gencic, i primi allori, poi i record epocali e il chiodo fisso di questa medaglia, l’ultimo sogno di una carriera ineguagliabile. Djokovic ha superato il dolore, gli acciacchi dei suoi 37 anni, la tensione, un’operazione recentissima al ginocchio e soprattutto un rivale mai domo e fortissimo come Carlos Alcaraz in finale, vincendo due tiebreak giocati in modo stellare, perfetti, degni del titolo di tennista più vincente dell’era moderna della disciplina. È stata una finale straordinaria per tensione e qualità di gioco. Grazie anche a Carlos Alcaraz, uno spot bellissimo per il tennis e premio meritato alla carriera irreale e oggi PERFETTA nel serbo.
    La finale è stata un braccio di ferro mostruoso tra i due campioni, mai domi e così pugnaci da annullare tutte le palle break concesse. Tutte. E di occasioni ne hanno avute molte entrambi, ma ognuno di loro non ha mai mollato di un centimetro, pronto a dar fondo a ogni energia fisica e mentale per non cedere campo, non retrocedere la posizione, aggrappandosi ai punti forti del proprio repertorio. Alcaraz velocissimo e con mille frecce diverse, Djokovic pugnace, lucido e tatticamente ineccepibile, una Treccani della disciplina applicata alla lettera, praticamente in ogni maldetto 15 di questa partita. Scontato che in uno scontro titanico, così duro, alla fine fossero una manciata di punti a fare la differenza; e, vista l’assenza di break, che fossero i tiebreak a risultare decisivi. Così è stato ed è giusto affermare che oggi la medaglia d’Oro l’ha vinta il migliore, il più forte. Novak ha giocato due tiebreak pazzeschi, non una scelta sbagliata o un momento di titubanza.
    E stata una vittoria clamorosa perché nel match si è avuta la netta sensazione che Alcaraz ne avesse di più, di gambe, di soluzioni e di possibilità. Più vigore, più forza, più tutto, ma… non è mai riuscito a sfruttare le palle break (anche cinque in un unico game!) e questo l’ha pagato mentalmente, con una frustrazione l’ha portato a sbagliare quelle due palle nei “decider” e prendere quella manciata di decisioni errate che Novak è stato perfetto nel capitalizzare. Da Djokovic, da Djoker, dal più vincente del tennis moderno. Duro, durissimo, di testa e di fisico, ma che classe e che colpi. I due diritti vincenti in corsa sparati da Novak nel secondo tiebreak sono già entrati per la porta principale nella sua leggenda e in quella della disciplina, due mazzate di difficoltà irreali, che puoi riuscire a tirare e trasformare solo se hai una classe superiore e un cuore e una testa altrettanto superiori. Djokovic lo si può amare o odiare, ma è indubbio, palese e lampante che nessuno è come lui per combinazione di qualità tecniche, fisiche e mentali. E nessuno come lui riesce ad andare oltre alla fatica, ad un avversario formidabile e complessivamente forse oggi anche più bravo, ma incapace di sfruttare il momento e capitalizzare il vantaggio “ai punti” che nel tennis non serve a niente.

    Djokovic has won it all #Tennis pic.twitter.com/q6P6i9tdgd
    — Roland-Garros (@rolandgarros) August 4, 2024

    Il tennis è un meraviglioso sport di situazione, devi cogliere il momento con visione, gambe e braccio. Djokovic oggi è stato più forte, si merita questa bellissima medaglia d’Oro Olimpica e forse la “pace dei sensi”, avendo vinto davvero tutto quel che si può vincere nello sport che l’ha portato a diventare icona mondiale. Esempio di lavoro e perseveranza. Alcaraz ha pianto a dirotto… scontato dopo tanta tensione. Forse ha sbagliato a non forzare gli scambi sulla lunghezza, stancando maggiormente il rivale; forse ha rischiato troppo spesso la smorzata, dove ha ricavato poco; non ha fatto punti importanti col servizio, e contro Nole sono indispensabili. Difetti all’interno di un’ottima prestazione, ma Djokovic è stato più presente e continuo, ha assolutamente meritato. Forse al terzo set la maggior forza dello spagnolo poteva prevalere, ma Novak è stato perfetto nel chiudere prima.
    Questa finale resterà nella storia, è stata una partita molto bella che aiuterà non poco il tennis diventare sempre più sport “anche” Olimpico. È vero che noi abbiamo Wimbledon, gli altri Slam e la Davis; ma è esattamente grazie a partite leggendarie come questa che lo sport della racchetta sta facendo passi da gigante nella considerazione generale all’interno della 15ina a cinque cerchi. Grazie a Carlos e Novak per le emozioni.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Djokovic parte meglio di Alcaraz, gioca tatticamente alla perfezione cercando profondità e rubando tempo di gioco allo spagnolo, che incappa in qualche errore di troppo e concede una palla break nel suo primo turno di battuta. L’annulla con classe Carlos, finta uno dei suoi diritti fulminanti e quindi tocca una smorzata perfetta. 1 pari. Nel terzo gioco il serbo recupera un pericoloso 0-30, anche grazie ad errori di un Carlos un po’ impaziente nel cercare la bordata a chiudere. La situazione si ribalta sul 2-1: Novak anticipa e comanda, e con una risposta vincente clamorosa strappa altre tre palle break sullo 0-40. Impressionante come Alcaraz alza il livello, servizio e primo colpo di scambio in totale anticipo, di fatto ingiocabile. 2 pari. Durissimo il quinto game: Novak si incaponisce nella smorzata, sbagliando; concede tre palle break ma in qualche modo – soprattutto col servizio – le annulla, ma sembra molto vicino al suo limite. Dopo tanta lotta il set si blocca sui binari dei turni di servizio, fino al 4. Djokovic commette un doppio fallo, poi sul 30 pari dopo uno smash tremebondo un diritto s’impenna sul nastro e scappa via out. Palla break delicatissima per Carlos. Attacca con coraggio il serbo e copre la rete, salvandosi con classe sulle difese estreme del giovane rivale. La lotta è feroce, intensa come qualità dei colpi dei due. Numeri in accelerazione dell’iberico, prodezze sul net di Novak, costretto a buttarsi avanti a ripetizione. Grande spettacolo. Annulla ben 5 palle break Djokovic, per il 5-4. Sul 6-5 Alcaraz serve, ma è Djokovic a trovare due grandi punti. Sul 30 pari lo spagnolo sbaglia un tocco di volo un po’ goffo, è palla break e soprattutto set point Djokovic. Servizio e diritto cross vincente immediato, ottimo Alcaraz. Dopo oltre 84 minuti il set si decide al tiebreak. Livello di gioco altissimo, solo vincenti tra l’anticipo dello spagnolo e la sagacia del serbo. Sul 3 punti pari Novak trova un angolo impossibile con la risposta di diritto, forte anche un filo fortunata. Chirurgico il serbo, due ottimi servizi e 6-3. Chiude la porta di volo Novak sul primo, chiamato a rete da Carlos. 7 punti 3 Djokovic, grandissimo spettacolo, 95 tra i migliori in stagione.
    Lo spettacolo si mantiene molto alto anche nelle prime fasi del secondo set. Alcaraz si distrae servendo sull’1 pari, concede una palla break ma l’annulla con un diritto fulminante. Urla dopo aver chiuso il game con un bel servizio, 2-1. Impressionante la durezza mentale di Novak, sul 2 pari approfitta di ogni pertugio e si porta 15-30, ma altrettanto veemente e bellissima la reazione di Carlos. (3-2). Un po’ di nervosismo da parte di Alcaraz, che non riesce a scrollarsi di dosso la resistenza del campionissimo, che a sua volta colpisce molto pulito e offensivo. C’è sempre la sensazione che l’iberico abbia ancora un po di margine per crescere, mentre il serbo sia al massimo delle sue possibilità fisiche. Il livello di gioco tocca picchi epici sul 4 pari. Alcaraz spara pallate furibonde, Djokovic regge e ribatte con angoli e anticipo da campione. Carlos vince un game durissimo, sia sul piano mentale che fisico, per il 5-4. L’equilibrio non si spezza, nonostante i tentativi di entrambi i campioni di incidere in risposta (nessuna palla break convertita!). 6 pari, tiebreak. Fantastico il diritto vincente di Djokovic nel primo punto, intuisce la traiettoria, arriva prima e tira una pallata perfetta. Mini break immediato, con Carlos furibondo per aver lasciato spazio sulla sua destra. Segue una difesa incredibile del serbo, con un lob tanto disperato quanto profonda, e Alcaraz ci casca. Poco lucido lo spagnolo in molti punti decisivi dell’incontro, quelli che stanno facendo la differenza. Con un forcing muscolare terrificante Alcaraz si riprende il mini-break, 2-1. ANCORA! Altro diritto cross vincente di Novak a chiudere uno scambio durissimo, che cuore e durezza il serbo. 3-2 avanti Nole. Carlos sbaglia malamente un diritto sul 4-2, ora la rimonta è difficilissima, 5 punti a 2 avanti il serbo. Alcaraz ha perso focus, sbaglia anche col rovescio, 6 punti a 2 e 4 punti per Djokovic per vincere le Olimpiadi. Basta il primo, diritto vincente. BRAVO NOVAK! Ha vinto il più duro e tenace, al termine di una partita spettacolare.

    Djokovic N. (SRB ) – Alcaraz C. (ESP )ATP Paris Olympics Novak Djokovic [1]770 Carlos Alcaraz [2]660 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 3ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 2-1* 2-2* 3*-2 4*-2 5-2* 6-2*6-6 → 7-6Novak Djokovic 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-5 → 5-5Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-404-4 → 4-5Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-403-4 → 4-4Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4Novak Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3Carlos Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3Novak Djokovic 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Carlos Alcaraz 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2Novak Djokovic 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Carlos Alcaraz 15-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 2*-2 3-2* 3-3* 4*-3 5*-3 6-3*6-6 → 7-6Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-406-5 → 6-6Novak Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5Carlos Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 5-5Novak Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 5-4Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4Novak Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 4-3Carlos Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 3-3Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 3-2Carlos Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-1 → 2-2Novak Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1Novak Djokovic15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Djokovic: “Lotterò per l’Oro, ma Alcaraz è il favorito, è il migliore del mondo al momento”

    Novak Djokovic a Parigi 2024

    Novak Djokovic ha sofferto ma alla fine è arrivato dove voleva essere: in finale ai giochi Olimpici di Parigi 2024, a giocarsi la medaglia d’oro, unico grande trofeo che manca nel suo sterminato palmares. Il serbo ha sofferto un nuovo problema al ginocchio nel suo match di quarti di finale, ma ieri contro Musetti in semifinale è parso piuttosto sicuro negli spostamenti, anche se molto nervoso (in particolare nel secondo set). Parlando alla stampa dopo il successo sull’azzurro, Novak è stato assai franco: non si considera favorito, vista la forma clamorosa di Alcaraz da diverse settimane, ma si sente in condizioni complessivamente migliori rispetto alla finale di Wimbledon, dove perse molto nettamente contro il talento iberico. Per Djokovic, in questo momento Alcaraz è il miglior tennista al mondo, anche se a livello di ranking è al numero 3, dietro a Jannik e Novak.
    “Non mi considero il favorito domenica perché Alcaraz ha dimostrato di essere il miglior giocatore al mondo al momento” afferma Djokovic. “Ha vinto il Roland Garros, ha vinto Wimbledon dove mi ha battuto in finale abbastanza nettamente. Ha raggiunto la finale qui a Parigi senza perdere un set. Voglio dire, l’ho fatto anch’io, ma penso che per come sta giocando, sia sicuramente il favorito”.
    “Ma sono le Olimpiadi, penso che sia una sfida per tutti. Non ci siamo affrontati sulla terra rossa da un po’, penso che l’unica volta che abbiamo giocato qui sia stata la semifinale dell’anno scorso del Roland Garros (vinta da Novak al termine di una dura battaglia, con Carlos anche preda di crampi. ndr). Mi sento un giocatore diverso rispetto a Wimbledon, per come mi muovo, per come colpisco la palla. Non per togliere nulla alla sua vittoria nella finale di Wimbledon, stava dominando e meritatamente ha vinto, ma mi sento più sicuro di me stesso e delle mie possibilità in finale”.
    La sfida per l’oro a Parigi sarà il settimo incontro tra i due, attualmente il bilancio è in parità con tre vittorie a testa. I due si sono già incontrati sul campo Philippe Chatrier nel 2023, in semifinale a Roland Garros.
    Djokovic non cercherà solo la prima medaglia d’oro in carriera ma anche il primo titolo del 2024, con Wimbledon come unica finale della sua stagione. Alcaraz sembra nettamente favorito, ma chissà che la durezza mentale e voglia di vincere del serbo possa spingerlo per l’ennesima volta a superare ostacoli considerati insormontabili…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz domina alle Olimpiadi di Parigi 2024. Lo spagnolo è in finale

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha dimostrato ancora una volta perché è considerato uno dei migliori digocatori di tennis al mondo, nonostante la sua giovane età di 21 anni. Nella semifinale dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, il prodigio spagnolo ha letteralmente dominato Félix Auger-Aliassime con l’impressionante punteggio di 6-1, 6-1.Fin dall’inizio, Alcaraz ha mostrato un livello di gioco praticamente inarrivabile. Il suo arsenale di colpi sembrava non avere limiti: servizio, volée, drop shot, dritto, rovescio, passanti e lob. È stata una vera e propria lezione di tennis, che ha lasciato il suo avversario canadese in balia degli eventi.
    Nonostante Auger-Aliassime abbia giocato un buon primo set, non è stato sufficiente per contrastare la superiorità di Alcaraz. Nel secondo set, il canadese ha inevitabilmente abbassato la guardia, accumulando errori e spianando la strada allo spagnolo.Questa vittoria conferma che Alcaraz è probabilmente il giocatore più forte sulla terra battuta a livello mondiale. La sua prestazione suggerisce che solo giocatori del calibro di Djokovic o Sinner, in giornate di grazia, potrebbero sperare di contrastarlo.
    Con questa vittoria, Alcaraz si è assicurato un posto in finale e una medaglia per la Spagna. Ora attende il vincitore della sfida tra Djokovic e Musetti, che si terrà questo pomeriggio. La finale è prevista per domenica, dando ad Alcaraz un giorno di riposo per prepararsi all’ultimo atto di quello che potrebbe essere il coronamento di un sogno olimpico.Nel frattempo, Auger-Aliassime avrà l’opportunità di giocare per la medaglia di bronzo sabato contro il perdente dell’altra semifinale.
    ATP Paris Olympics Felix Auger-Aliassime [13]110 Carlos Alcaraz [2]660 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3ServizioSvolgimentoSet 2Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-151-5 → 1-6Felix Auger-Aliassime 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A1-4 → 1-5Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-3 → 1-4Felix Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3Carlos Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2Felix Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Felix Auger-Aliassime 0-15 15-15 15-30 15-40 30-401-5 → 1-6Carlos Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-4 → 1-5Felix Auger-Aliassime 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-3 → 1-4Carlos Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3Felix Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-1 → 1-2Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1Felix Auger-Aliassime15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO