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    Calcio e pallavolo a braccetto: l’US Lecce sulle nuove maglie di Melendugno

    La Narconon Melendugno ha presentato ieri al Palazzetto “San Giuseppe da Copertino” di Lecce le sue nuove maglie da gara, frutto di un abbraccio tra calcio e pallavolo: le divise, infatti, sono state realizzate in collaborazione con l’US Lecce, società calcistica della massima serie.

    Il Presidente dell’ US Lecce Saverio Sticchi Damiani ha commentato la partnership sottolineando che “il Volley Melendugno è una realtà di serie A, per questo ci è venuto in mente di legare le eccellenze sportive del nostro territorio. Il Lecce è ormai un’eccellenza a livello nazionale e deve legarsi a queste realtà così importanti, perché accpmunate dagli stessi principi e valori sportivi. Il marchio del Lecce non sarà più solo il marchio del Lecce, ma delle eccellenze del territorio“.

    Il direttore generale della Narconon Melendugno Gaetano Prisco ha poi manifestato la “massima soddisfazione per la collaborazione con il Lecce calcio: il nostro obiettivo è far innamorare ancora di più la nostra platea del territorio salentino“.

    Le nuove maglie di Valeria Caracuta (grande tifosa giallorossa) e compagne faranno il loro esordio nella partita di domenica 4 febbraio al pala San Giuseppe Da Copertino contro la Valsabbina Millenium Brescia, valida per il secondo turno della Pool Salvezza della serie A2 Tigotà, per poi essere indossate anche dalla Prima Divisione della Narconon.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Premio Donna Sport a Micheli, Marziali, Cardenia e all’As Roma femminile

    Valorizzare il contributo delle donne, sottolineando il valore aggiunto che l’universo femminile conferisce in ogni aspetto della vita e della società. Questo l’obiettivo che il Panathlon International Club di Roma continua a porsi organizzando la 24a edizione del “Premio Donna Sport”, istituito nel 1990 e rivolto alle atlete, alle dirigenti, alle allenatrici e alle giudici di gara capaci di portare in alto il nome e il valore dello sport italiano con i propri risultati dentro e fuori dal campo. Un premio prestigioso, celebrato mercoledì 11 ottobre al Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia di Palazzo Barberini, che vuole essere celebrazione ma fornire al contempo l’opportunità per riflettere sulla condizione femminile anche sotto il profilo sociale. E che cade, quest’anno, a pochi mesi da Olimpiadi mai così importanti per la parità di genere: per la prima volta, infatti, nei Giochi di Parigi 2024 avremo una piena e totale uguaglianza in termini di partecipazione numerica di atleti e atlete. 
    Il presidente Walter Borghino e i soci del club hanno premiato come “Donna-atleta” la romana Elena Micheli, due volte campionessa del mondo a livello individuale nel pentathlon moderno (nel 2022 ad Alessandria D’Egitto e nel 2023 a Bath, in Inghilterra), qualificata per le Olimpiadi. Con la seguente motivazione: “Vanto dello sport italiano, sin dagli inizi della sua attività si è distinta più volte in campo mondiale nella complessa disciplina del Pentathlon Moderno. Olimpionica a Tokio 2020, è la prima atleta italiana laureatasi due volte Campionessa del Mondo individuale. Collare d’Oro al merito sportivo, sarà una delle protagoniste a Parigi 2024”.  “Sono lusingata e onorata di ricevere questo riconoscimento in quanto atleta e in quanto donna, è gradito e mai scontato – le sue parole sul palco – Parigi è un sogno che ho in un cassetto che voglio aprire lentamente. Il gruppo di lavoro che è con me e mi supporta funziona, quindi ho sensazioni molto positive in vista delle Olimpiadi. Ai Giochi sogno in grande”.
    Il Premio “Giudice di gara” è andato a Silvia Marziali, 34 anni, prima donna arbitro in Serie A1 maschile di basket dopo l’ultima, più di trent’anni fa, Antonella Frabetti. “L’avrebbero meritato tante altre prima di me – ha spiegato il fischietto originaria di Porto San Giorgio – forse però non erano maturi i tempi e sono felice di aver in qualche modo aperto un varco. La soddisfazione più grande per un arbitro? Commettere meno errori possibile ed essere un facilitatore del gioco”. Silvia, oltre alla passione per la pallacanestro, ha portato avanti gli studi e si è laureata in medicina. “Innamorata del Basket sin dall’infanzia, ha coniugato la passione sportiva con l’impegno, la preparazione e la serietà nel difficile ruolo di Ufficiale di Gara – si legge nella motivazione del premio – raggiungendo in tale veste le più alte vette del basket nazionale, sino alla massima serie maschile e femminile, e internazionale.  Stella d’Oro al Merito Sportivo, è Ufficiale Medico dell’Aeronautica Militare, nel cui ambito si è particolarmente distinta nella lotta contro la Pandemia”.
    Premio Dirigente”, invece, a Stefania Cardenia, direttore regionale Special Olympics Team Lazio, organizzatrice di oltre 400 eventi sportivi nel corso della propria carriera, con particolare attenzione al mondo dello sport paralimpico e per disabili. “Nel corso degli anni sono stati compiuti tanti passi in avanti nella parità di genere a livello sportivo e dirigenziale – le sue parole – ma il percorso non è ancora concluso e la sfida per noi donne è quotidiana. Grazie a questo Premio e a chi lo organizza per accendere costantemente un faro sull’universo femminile”. “Pioniera della dirigenza sportiva al femminile in una delle più grandi polisportive europee, l’A.S.D. Roma 12, due volte campione d’Italia di Basket in carrozzina, ha sempre operato, con determinazione e entusiasmo, per la crescita del movimento sportivo locale e nazionale, con una particolare attenzione verso le disabilità” la motivazione del riconoscimento.
    Il Panathlon Roma ha inoltre assegnato un premio speciale alle ragazze dell’As Roma, campionesse d’Italia, vincitrici della Supercoppa e protagoniste di uno straordinario percorso in Champions League nella stagione in cui il professionismo femminile è divenuto realtà nel calcio italiano. A tutte le premiate dei fiori, una pergamena e una statuetta fusa in bronzo, opera di Pierpaolo e Piergiorgio Ermini, che riporta l’immagine di “Gloria”, figura eretta in bilico con il corpo in tensione verso la discesa dalla posizione di trionfo, in un equilibrio ideale tra l’umiltà della disciplina e la fierezza della vittoria. Alla 24a edizione del Premio Donna, tra le autorità e le personalità presenti, hanno partecipato Ferdinando Bonessio, presidente della Commissione Sport di Roma Capitale, Luca Mazzini di Banco BPM, il presidente della Federazione Italiana Pentathlon Moderno Fabrizio Bittner, Paolo Pizzo (che ha lavorato con Elena Micheli come mental coach), il colonnello Spina dell’Aeronautica Militare e Alessandro Palazzotti di Special Olympics. “Siamo veramente orgogliosi di aver dato continuità a questo evento, con grande sensibilità da parte delle istituzioni sportive e amministrativ e locali – ha dichiarato Walter Borghino, presidente del Panathlon Roma – e il patrocinio di Roma Capitale e del Coni Lazio lo dimostra. Questo premio è diventato un punto di riferimento e ogni anno premia personalità di altissimo profilo”. LEGGI TUTTO

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    Ocon crede nella Formula 1: “Può superare il calcio”

    ROMA – Il duello tra Lewis Hamilton e Max Verstappen ha infiammato l’ultima stagione di Formula 1, che ha beneficiato di un impatto mediatico notevole, aumentando in maniera significativa la proprio popolarità. Il merito, però, è anche dell’equilibrio che ha caratterizzato il Mondiale, con ben otto vetture diverse salite sul podio, a testimonianza di come chiunque potesse giocarsi le proprie carte e tentare di cogliere le opportunità che si presentavano. In ottica futura, la strada da percorrere è sicuramente questa ed anche Esteban Ocon la pensa così. Il francese dell’Alpine, che all’Hungaroring ha addirittura trionfato, ha detto la sua a Motorsport-Total.com
    Ocon punta forte sulla F1
    “Se le macchine saranno più vicine tra loro, il nostro sport potrà addirittura superare il calcio in termini di emozioni. Stesso discorso per la copertura mediatica. Ho amici che prima non guardavano la Formula 1, mentre adesso ne sono attratti – ha spiegato il pilota transalpino, undicesimo in classifica generale nell’ultimo mondiale – Fino a quattro o cinque anni fa era impossibile stare davanti o salire sul podio. Pertanto un quinto posto valeva come una vittoria. Adesso invece le cose sono cambiate, come giusto che sia, ed è fantastico” ha concluso Ocon. LEGGI TUTTO