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    Botic Van de Zandschulp medita il ritiro

    Botic Van de Zandschulp

    La nettissima sconfitta patita contro Fognini a Roland Garros potrebbe esser stata la goccia che fa traboccare il vaso. Botic Van de Zandschulp dopo l’uscita di scena all’esordio a Parigi ha parlato con grande amarezza alla stampa nazionale, affermando di attraversare un momento pessimo sul piano sportivo anche per colpa di problemi fuori dal campo, tanto da pensare seriamente al ritiro.
    “È stata la partita più brutta della mia vita e da tempo ho a che fare con l’idea di ritirarmi” afferma amareggiato l’olandese. “Sono successe molte cose fuori dal campo che mi hanno spinto al limite. Pensavo di giocare meno settimane, ma di questi tempi se non gareggi almeno 30 settimane all’anno, non puoi restare tra i migliori”.
    Parole pesanti, pronunciate da un giocatore che sta attraversando una stagione molto difficile. Il 28enne di Wageningen infatti finora vanta un record negativo di sole 9 vittorie e 13 sconfitte. Ha iniziato il 2024 da n.50 ATP, ma non è riuscito a vincere due partite di fila, eccetto il torneo di Roma dove ha passato le qualificazioni ed è stato sconfitto al secondo turno da Auger-Aliassime. Risultati scadenti che l’hanno fatto uscire dalla top 100 (è attualmente n.102). Botic ha toccato nell’agosto del 2022 la posizione n.22 del ranking.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Australian Open: buon esordio per Sinner, supera Van De Zandschulp in tre set

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Solido, centrato, pochi “fuochi d’artificio” e molta sostanza, con un ritmo a tratti insostenibile e qualche sbavatura solo nel terzo set, quando la partita era già ampiamente sotto controllo. Questo l’esordio stagionale di Jannik Sinner agli Australian Open, nel primo match del torneo sulla Rod Laver Arena, una vittoria in tre set contro Botic Van De Zandschup col punteggio di 6-4 7-5 6-3 dopo 2 ore e 34 minuti di gioco. Un buon Jannik, non scintillante come nel fantastico finale della scorsa stagione, ma è normale e giusto che sia così alla prima partita ufficiale dopo diverse settimane lontano dalle competizioni, tra riposo e molto lavoro su colpi, tattica e fisico. Proprio sul fisico la prima nota sull’azzurro: già dai primi servizi è evidente come abbia lavorato sul rafforzare le gambe, più definiti i muscoli quando carica i quadricipiti nel caricamento del servizio; non un aumento di massa clamoroso, ma è importante vedere progressi nella sua struttura, indispensabili per dotarlo di maggior forza e resistenza.
    Sinner ha condotto la partita attento a non esagerare, per trovare i migliori riferimenti e prendere fiducia nei suoi colpi in “assetto da gara”, affidandosi alle sue certezze: risposta aggressiva, progressione dal centro del campo, grande ritmo conducendo lo scambio in anticipo, pronto a scatenare il diritto lungo linea e il rovescio cross. Proprio con queste due soluzioni Jannik ha ottenuto molti punti, mettendo a nudo le difficoltà dell’olandese quando chiamato a reagire violentemente ad un attacco, spostato dalla sua posizione ideale sulla riga di fondo. Fin dai primi scambi è parsa evidente la differenza di intensità e qualità di Jannik rispetto Botic, difficile per “l’orange” rincorrere e rimettere molte palle alla velocità, angolo e pressione dell’altoatesino. Appena Van De Zandschulp non riusciva a fare il punto con servizio o gran botta col diritto ed era chiamato a rincorrere, a lavorare la palla, a scambiare molto, perdeva sistematicamente campo o accelerava a dismisura i tempi dell’attacco, finendo per commettere diversi errori. Proprio il diritto l’ha tradito nei momenti decisivi, perché ha rischiato troppo o perché Sinner – sapientemente – l’ha spesso sfidato sul suo colpo forte, per poi cambiare sul rovescio e prendersi lauti dividendi.
    Sinner ha chiuso il match con il 58% di prime palle in campo, non un grande numero. Ha servito bene nel primo set, poi la sua percentuale è calata, ma nei momenti importanti ha servito sempre molto bene. 7 Ace, 26 vincenti e 37 errori, non pochi, ma in alcune fasi è stato evidentemente sotto controllo, ha cercato anche qualche soluzione diversa, non ha dato l’impressione di spingere al massimo del suo potenziale. Ottima scelta per un primo match dell’anno, e con la sensazione di aver un certo margine sul rivale.
    Nettamente superiore la sua progressione dalla riga di fondo, ma tutto è partito dal colpo che meglio oggi ha funzionato, e più ha dato fastidio a VDZ: la risposta. Non molte le risposte vincenti, ma tantissime quelle profonde, al centro, che letteralmente non hanno dato tempo all’olandese di aprire e far spazio alla palla col diritto, o l’hanno costretto a retrocedere sul rovescio, aprendo così il fianco alla pressione successivo affondo di Sinner. Interessante vedere nel tennis dell’azzurro come, nonostante fosse in comando dello scambio per la maggior parte del tempo, spesso abbia scelto di colpire all’improvviso un back di rovescio, per spezzare il ritmo dello scambio. Essendo in controllo della progressione, di solito Jannik alza ancor più i giri-motore e finisce per stroncare l’avversario. Invece oggi ha mostrato questa variante che può essergli estremamente utile quando di pura progressione magari non riesce a sfondare. Infatti, una volta rallentato, l’avversario a sua volta tende a giocare un colpo più lento, e qua Sinner è stato velocissimo nel fare un passo avanti ed aggredire a tutta la palla successiva, mettendo in grande difficoltà avversario. Una delle novità annunciate nella off-season da Cahill e Vagnozzi, che vedremo quanto sarà utilizzata ed efficace contro avversari più temibili. Inoltre ha cercato spesso la via della rete e la maggior parte delle chiusure è stata di qualità, sia per tocco che per scelta di tempo.

    Esordio Slam e prima partita ufficiale del 2024 ✅
    Bravo Jannik, avanti così #Sinner #AusOpen #EurosportTENNIS pic.twitter.com/owXk80mBE4
    — Eurosport IT (@Eurosport_IT) January 14, 2024

    Un buon ingresso nel torneo per Sinner, apparso piuttosto sicuro e sereno. Ha perso un turno di battuta, improvvisamente, all’avvio del terzo set, ma la sua reazione è stata immediata. Non che l’abbia fatto apposta “a-la-Lendl” (così narra la leggenda, quando lo “zar” si sentiva così forte dal voler testare la sua capacità di reazione), ma è piaciuto come abbia tamponato subito il piccolo passaggio a vuoto, ritrovando i colpi più incisivi e scappando di nuovo al comando.
    Il primo match dell’anno, e di uno Slam, racchiude sempre qualche insidia, e Van De Zandschulp non era un esordio facile. Bene aver vinto in sicurezza, in tre set, in controllo. Avanti tutta ora, contro De Jong o Cachin.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Jannik Sinner inizia ufficialmente il suo 2024 aprendo il programma degli AO sulla Rod Laver Arena, in risposta contro Van De Zandschulp. Sono le 2.14 in Italia. Pochi scambi, ma subito la sensazione che la combinazione di velocità, intensità e profondità dei colpi di Jannik sia difficilmente sostenibile per Botic. Immediata palla break per l’azzurro sul 30-40. Affossa malamente un diritto in rete l’olandese, BREAK e 1-0 se servizio Sinner. Un paio di errori nel suo primissimo turno di battuta stagionale portano Jannik sotto 15-40. Rimedia Jan, inclusa una buona smorzata che sorprende l’orange – che non ama correre in avanti. Con un Ace di seconda palla, 2-0 Sinner. Si avverte un certo margine a favore dell’azzurro, forse anche per questo Jannik cerca l’affondo a rete e qualche soluzione meno usuale. VDZ si aggrappa al suo schema forte, servizio potente e via botta col diritto a tutta. Quando ha il tempo per farlo… la risposta di Sinner è talmente veloce e anticipata che a volte atterra nei piedi dell’olandese, non fa letteralmente a tempo ad aprire dopo aver servito. Questo lo porta ad affrettare i tempi quando può spingere per primo, e rischiare tanto. Botic concede un’altra palla break servendo sul 1-3, la cancella con un gran diritto. Non demorde Jannik, altra eccellente risposta cross, strappa un’altra chance di break ma esagera nello schiaffo a volo dopo essersi aperto il campo. Si salva Van De Zandschulp (2-3), ma il suo “problema” è trovare un gran game in risposta per riaprire il set. Sinner serve tre prime su quattro in campo in quest’avvio, e nello scambio è troppo più rapido nell’arrivare sulla palla e spingere in anticipo, pungendo il lato sinistro del rivale, il meno sicuro. Fantastico il cross di rovescio vincente per il 4-2. Imprendibile. Quasi perfetto Sinner servendo sul 5-4: diritto vincente, Ace da sinistra, solo un doppio fallo per eccesso di spinta, ma dalla riga di fondo comanda, controlla, impone i suoi ritmi. Chiude 6-4 in 45 minuti, condotti dall’inizio alla fine, con numeri addirittura migliori con la 2a di servizio che con la 1a.
    Botic scatta al servizio nel secondo set, sente la necessità di fare qualcosa in più, ma il suo tennis è piuttosto monocorde… Se non sfonda col servizio o col diritto dal centro, non ha grandi variazioni. E sulla risposta profonda di Sinner è sempre in crisi, come sulla “stecca” che lo condanna a palla break ai vantaggi. Lo aiuta il servizio, esterno e potente, unica ciambella salvagente in mare per lui assai agitato dalla forza del rivale. Urla “Let’s go” sulla bordata di diritto al centro che gli consente di vincere il primo game. Ha alzato il livello Botic, si difende anche meglio usando pure il back di rovescio per spezzare il forcing di Jannik, ma con pazienza l’azzurro imbastisce e trova il momento per l’affondo. 1 pari. Il set avanza senza scossoni sui turni di battuta, fino al 5 pari. Van De Zandschulp commette un paio di errori, forzati dal pressing di Sinner, che, sul 30-40 alla seconda palla break, strappa il break con uno scambio condotto ad alta velocità e poi improvvisamente cambiato col back, che induce l’olandese a sbagliare. Jannik serve per chiudere sul 6-5, resta solido e concentrato. Il diritto dopo il servizio è perfetto in lungo linea, come lo schiaffo al volo in avanzamento dopo una prima palla esterna. 40-15, due set point. Basta il primo, comoda volée dopo aver attaccato con un buon contropiede. Un set più equilibrato, pronto l’azzurro a capitalizzare un paio di sbavature nel rush finale, al salire della tensione per il rivale. Percentuale di prime palle in campo in calo per Jannik, ma 8 punti rete e scelte corrette nel momento decisivo, quel che conta.
    Terzo set, VDZ scatta al servizio, ma è di nuovo la risposta di Sinner fare la differenza. Risponde potente, al centro, non lascia il tempo al rivale di far spazio alla palla e spingere. Botic subisce l’assalto dell’italiano, crolla 0-40, tre palle break da difendere. Una stacca di “Jan”, un Ace, 30-40. Sulla terza regalo di Sinner, che legge la traiettoria con grande anticipo del servizio del rivale, ma la palla muore sul nastro. Con uno schema d’attacco magistrale, nato da un’altra splendida risposta e chiuso con un tocco di volo perfetto, Sinner strappa la quarta chance. Bravo Botic, rischia col diritto e “sfonda”. Resta aggrappato al match con le unghie l’olandese, 1-0. Dopo le chance non sfruttate, arriva il primo passaggio a vuoto di Sinner, con tre errori che lo condannano a sua volta allo 0-40, male l’ultimo rovescio, giocato da fermo, passivo. Improvvisamente, un diritto che svaria via gli costa il break, 2-0 e servizio Van De Zandschulp, senza aver fatto praticamente niente. Immediata reazione dell’italiano, alza il livello e velocità dello scambio, e sul 15-30 trova un tocco sotto rete basso e stretto da cineteca per controllo della palla del corpo. Gli vale due palle del contro break. Basta la prima, ottima accelerazione sul rovescio dell’orange, che non contiene. Contro Break, 2-1 VDZ, ma ora serve Sinner.  Nonostante un doppio fallo l’azzurro impatta lo score sul 2 pari, bravo ad aprire bene il campo con il servizio esterno e via colpo dall’altro lato. Botic è di nuovo in crisi nel quinto game, soffre l’aggressività in risposta di Jannik, e come nel primo set accelera i tempi di gioco per non finire in difesa a rincorrere, sbagliando. Orribile il diritto affossato in rete sul 15-40, che lo condanna al secondo break consecutivo e sorpasso Sinner, sul 3-2. Come nel secondo game, altro improvviso calo dell’azzurro, che di nuovo crolla 0-40 al servizio. Annulla le tre chance con attenzione e aggressività (ottimo l’attacco sulla seconda), e con il primo urlo del torneo, a sottolineare la tensione del momento. Forse un piccolo calo fisico che l’ha portato a disunirsi, ma pronto a ritrovare focus ed energia, con tre eccellenti servizi che lo portano avanti 4-2, sostenuto a gran voce anche dagli ormai celeberrimi “carota boys”, giunti a Melbourne. Non sfrutta due palle per il doppio allungo, ma qua è bravo l’olandese a prendersi bei rischi. Sul 5-3 Botic sbaglia un affondo col diritto ai vantaggi, è il primo Match Point per Sinner. Esagera col diritto l’olandese, game set match Sinner, aspetta De Jong o Cachin. Un buon test, primo turno insidioso passato con solidità e qualità. Un buon ingresso nel torneo, con solo la sbavatura del break subito nel terzo set, ma quando ormai la partita era in controllo assoluto. Non sempre ottimo al servizio, ma complessivamente un bel Jannik per essere il primo match ufficiale. L’importante era vincere e farlo con sicurezza. Missione compiuta.

    J. Sinner vs B. van de Zandschulp GS Australian Open J. Sinner [4]676 B. van de Zandschulp453 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 3B. van de Zandschulp 15-0 15-15 df 15-30 30-30 df 40-30 40-40 40-A5-3 → 6-3J. Sinner 15-0 30-0 30-154-3 → 5-3B. van de Zandschulp 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 ace A-404-2 → 4-3J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-403-2 → 4-2B. van de Zandschulp 15-0 15-15 15-30 15-402-2 → 3-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 ace 40-15 df ace 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-2 → 2-2B. van de Zandschulp 0-15 0-30 15-30 15-400-2 → 1-2J. Sinner 0-15 0-30 0-400-1 → 0-2B. van de Zandschulp 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner15-0 15-15 30-15 40-156-5 → 7-5B. van de Zandschulp 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-5 → 6-5J. Sinner0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-304-5 → 5-5B. van de Zandschulp 15-0 15-15 40-15 ace4-4 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace3-4 → 4-4B. van de Zandschulp 15-0 15-15 15-30 30-30 ace3-3 → 3-4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-3 → 3-3B. van de Zandschulp0-15 15-15 40-152-2 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2B. van de Zandschulp 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-301-1 → 1-2J. Sinner0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1B. van de Zandschulp 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A ace A-40 40-40 A-40 0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 df 40-15 ace5-4 → 6-4B. van de Zandschulp 0-30 0-15 15-30 30-30 40-305-3 → 5-4J. Sinner15-0 15-15 30-15 ace4-3 → 5-3B. van de Zandschulp15-40 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-153-2 → 4-2B. van de Zandschulp0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 3-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-1 → 3-1B. van de Zandschulp0-15 15-15 15-30 40-30 30-302-0 → 2-1J. Sinner 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-0 → 2-0B. van de Zandschulp 15-15 30-15 30-30 30-40 0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Arnaldi non sfrutta tre match point nel tiebreak decisivo e cede a Van de Zandschulp. Olanda 1, Italia 0

    Matteo Arnaldi (foto Getty Images)

    Che peccato Matteo! Nel primo match di Italia – Olanda in Coppa Davis a Malaga, Arnaldi gioca una partita coraggiosa, di gambe e testa, lottando quasi tre ore contro un Botic Van de Zandschulp cresciuto a dismisura al servizio, ma non basta. Va sotto di un break nel terzo set, con forza e lucidità riporta l’incontro in parità. Tutto si decide al tiebreak del terzo set, in una manciata di punti, e di scelte. Purtroppo il sanremese non sfrutta tre match point, pagando soprattutto la scelta di rischiare una smorzata sul secondo, sul 6 punti a 5, un colpo mal eseguito e tatticamente errato. Paga quell’esecuzione a carissimo prezzo, perché Van de Zandschulp annulla con il servizio la terza palla match sul 7-6 e si procura a sua volta un match point. Matteo è giocatore, si prende rischi. Il rischio preso per annullare la palla match è forse eccessivo, un’accelerazione di rovescio lungo linea un po’ affrettata, colpita dopo il servizio con non molto equilibrio. È un colpo che sente, quindi ha probabilmente fatto la sua scelta “migliore”, ma non ha pagato. Arnaldi perde 7-6 3-6 7-6, una sconfitta arrivata per una manciata di punti e che ora complica terribilmente la strada dell’Italia.
    Quando perdi una partita così, i rimpianti sono tanti, e non solo per i tre match point non sfruttati. Ma allo stesso tempo è difficile criticare Arnaldi, vista la sua poca esperienza in match di così alta tensione e responsabilità e vista la bella partita disputata. Ha spinto di più Matteo con i suoi colpi, ha tenuto maggiormente in mano il tempo di gioco e mosso la palla. Ha rischiato, si è difeso e ha rincorso, ma purtroppo ha pagato un secondo set nel quale ha subito un passaggio a vuoto nell’energia, con Van de Zandschulp allo stesso tempo salito terribilmente nel rendimento del servizio. Ha perso solo due punti alla battuta nel secondo set Botic, ed ha sfruttato anche la chance per allungare nel terzo. La partita pareva finita lì. Non se l’avversario ha la grinta e spinta morale di Arnaldi, ragazzo sempre lucido e positivo, prontissimo a sfruttare il primo minimo pertugio entrando a tutta. Il doppio fallo di Botic è stato il segnale “Go!”. Lì Arnaldi ha dato tutto, ha infilato una serie di colpi spettacolari, prendendosi rischi ben pagati e ha forzato il match al tiebreak decisivo. Per questo non ce la sentiamo di puntare il dito contro Matteo per un paio di scelte così così nel “decider”. Ha rischiato e ha sbagliato, pagando con la sconfitta, ma se non avesse tenuto nel corso del match questa stessa condotta, probabilmente al tiebreak del terzo nemmeno ci sarebbe arrivato. Così è il tennis, questo sport così terribile che può decretare la vittoria o la sconfitta per un paio di colpi che girano male nel momento sbagliato, o per un rischio preso non ripagato. Arnaldi resta un patrimonio della nostra nazionale, e da questa partita imparerà tanto per il futuro.
    Siamo nelle mani di Jannik Sinner, in campo contro Griekspoor, e poi speriamo del doppio, dove gli “Orange” sono potenzialmente molto forti.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Italia vs. Olanda inizia con Arnaldi alla battuta. Servizio esterno e via diritto vincente, il primo punto è azzurro. Qualche errore (incluso un doppio fallo), ma vince a 30 il primo game. Entra subito in moto servizio e diritto di Van de Zandschulp, due colpi molto pesanti, in particolare il diritto, 1 pari. Solo due game giocati, ma la sensazione è che sia decisiva la rapidità nel prendere l’iniziativa, e per questo i colpi di inizio gioco: chi manda in difesa l’avversario ha un netto vantaggio. Matteo rischia aprendo al massimo il campo, quando corre Botic è in parte disarmato, ma quando l’olandese riesce a spingere con i piedi ben saldi a terra la musica cambia, il suo diritto è potentissimo. Si avanza sui game di battuta, Arnaldi serve in campo due prime su tre, numeri inferiori per Van de Zandschulp ma col primo colpo dopo la battuta è a tratti incontenibile. Nel sesto game Matteo gioca il miglior punto del match in risposta: gran taglio d’attacco di rovescio, sul rovescio del rivale, e via a rete a chiudere  in contro tempo. Rapido e offensivo. Il gioco va ai vantaggi (il primo nel match) con un doppio fallo di Van de Zandschulp, ma poi l’”Orange” chiude di prepotenza con servizio e diritto. 3 pari. Ogni volta che Arnaldi riesce ad allontanare Van de Zandschulp dalla riga di fondo e poi chiamarlo avanti si vedono i limiti di mano e di tocco dell’olandese. È l’azzurro a muovere maggiormente il gioco, crea di più e varia, ma in risposta non riesce a trovare continuità per tentare l’allungo. Sul 5-4 sale la tensione: Van de Zandschulp serve e commette un errore col diritto, 15-30. Arnaldi si difende alla grande sul diritto del rivale, trovando un diritto cross passante che fulmina Botic, lento a scendere a rete. 15-40, prime palle break del match e doppio Set Point. Van de Zandschulp annulla il primo con un Ace al centro, implacabile anche sul secondo con servizio e diritto a chiudere sulla risposta un po’ corta. È il game più lungo e lottato dell’incontro, l’olandese lo chiude per il 5 pari. L’equilibrio non si rompe, si va al Tiebreak. Arnaldi strappa il primo mini-break spingendo bene col diritto e forzando l’errore di Botic, non rapido nell’andare sulla palla. 2-1 e servizio Arnaldi. Spreca tutto rischiando una smorzata col diritto, mal eseguita e con Van de Zandschulp coi piedi sulla riga, quindi totalmente errata. Segue un altro erroraccio di Matteo, ottimo il tempo d’attacco ma la volée di diritto è lunghissima. 3-2 Van de Zandschulp. Reazione Arnaldi, “parata” in risposta e ne esce un bel lungo linea, si gira 3 pari. Un’ottima prima palla porta l’olandese sul 4-3. Di nuovo l’azzurro si butta avanti ma si fa sorprendere dal passante basso e lento di Botic, 5-3 Van de Zandschulp. Disastro dell’olandese sul 5-4, un doppio fallo che impatta lo score 5 pari. Tantissima tensione e TB giocato male da entrambi… Lunghissimo lo scambio nell’undicesimo punto, alla fine è Arnaldi a tirare lungo un diritto e Set Point Olanda. Spinge col diritto Matteo, muore in rete il rovescio di Van de Zandschulp. 6 pari. Lunga la risposta dell’olandese, 7-6 e terzo Set Point complessivo per Arnaldi. Via, vola via il diritto inside out di Botic, SET Arnaldi! 8 punti a 6. Tanti errori, ma bravo alla fine a portarlo a casa al fotofinish.
    Van de Zandschulp inizia alla battuta il secondo set, ritrova la prima palla e si porta 1-0, e poi spinge duro in risposta. Ai vantaggi l’olandese strappa la prima palla break del match con una bordata di diritto delle sue. Arnaldi si difende con un servizio al centro molto preciso e piuttosto rapido per essere una seconda palla, Botic è sorpreso e sbaglia la risposta. Non demorde Van de Zandschulp, si procura un’altra chance chiamando a rete e passando Matteo. Si apre il campo l’olandese ma sbaglia l’affondo a campo discretamente aperto. Fantastico Arnaldi col rovescio cross, metri fuori campo, per annullare la terza palla break, che classe su di un colpo così “pesante”. È salito terribilmente in risposta Van de Zandschulp, con un’altra sbracciata di rovescio clamorosa trova la quarta PB del game. Ace Arnaldi! Che lotta… Vola via il diritto di Botic sul 22esimo punto del game, 1 pari. Dopo la lotta feroce, il set si rimette sui binari del servizio, bravo l’azzurro a recuperare dal 15-30 nel sesto gioco per il 3 pari. Fa fatica Matteo al servizio nel set, di nuovo è spalle al muro servendo sul 3-4. Due errori, uno anche sfortunato per una deviazione, ma s ritrova sotto 15-40. Un errore di rovescio in scambio, troppa fretta nello spingere, costa all’azzurro il primo break del match. Serve 5-3 Van de Zandschulp e chiude 6-3 senza problemi con l’ennesimo ottimo turno di battuta. L’olandese ha dominato il secondo parziale, come dimostra l’aver perso solo due punti al servizio in tutto il set. Calo nell’energia in Arnaldi, meno intensità e qualche errore di troppo.
    Terzo set, Arnaldi ritrova un buon game di servizio, interrompendo il pessimo finale del secondo set. Van de Zandschulp resta molto sicuro al servizio, ha trovato un gran ritmo dal secondo parziale e questo gli consente di spingere tanto in risposta, prende rischi. Come sul 15 pari nel terzo game, una gran botta che gli vale un vincente pericoloso per il nostro. Troppa foga Matteo, si butta avanti per uno smash basso che gestisce male, la palla è lunga e 15-40, due palle break delicatissime. Non entra la prima di servizio, Van de Zandschulp risponde con una palla un po’ alta che Arnaldi prova a spingere, sparando un diritto in rete. Male Arnaldi in questo game, ha accelerato fin troppo i tempi per l’affondo e colpito con foga eccessiva. Un break doloroso, che manda Van de Zandschulp a servire avanti 2-1. E come serve l’olandese… 7 prime in campo su 9 nel set, vincendo tutti i punti. 3-1 Van de Zandschulp. È “on fire” Botic, regge sulla diagonale di rovescio e trova pure un vincente lungo linea da sinistra bellissimo, colpo tutt’altro che sicuro per lui. 0-30, la “nave Arnaldi” ondeggia pericolosamente… Riesce a calmarsi e ritrovare precisione con servizio e diritto d’attacco. Con un’ottima volée bassa chiude il quarto punto di fila, per il 2-3. Il problema è trovare un ottimo game in risposta per riaprire la partita. Jannik in tribuna fa cenno a Matteo di restare focalizzato, dritto in attacco. E Arnaldi ci prova, con tutto quel che ha. Con un passante di diritto che pizzica la riga trova un 15-30 in risposta che non capitava dal primo set. Doppio fallo! 15-40, due palle del contro break per Arnaldi! Trasforma la seconda chance con una risposta di diritto a tutto braccio, ancora sulla riga. Grinta Arnaldi! 3 pari, il set si riapre. Ora è il ligure “on fire”, trova una serie di punti uno più bello dell’altro, anche in contro balzo trova controllo. Sorpasso, 4-3 Italia, con un parziale di 12 punti a 3. Arnaldi resta solido, sul 4 pari lavora bene la palla e trova timing per l’affondo. 5-4. Perfetto Van de Zandschulp, 5 pari. Arnaldi sbaglia un rovescio lungo linea, 15-30, troppa fretta; quindi sul 30 pari trova un passante di diritto fantastico, dopo aver tirato su una palla difficilissima uscendo dal servizio. Botic trova un passante punendo una brutta volée di Matteo. C’è bagarre in questo rush finale. Attacca in contro tempo l’azzurro ma è punito dal lob ottimo dell’olandese, che gli vale una palla break cruciale. Spinge duro col diritto inside out, annulla la chance. Game Arnaldi, 6-5, non trema l’”Orange”, il match si decide al tiebreak. Iniziano bene, ottimi punti d’attacco con mano e qualità. Ottimo col rovescio Arnaldi, “sfonda” la resistenza di Van de Zandschulp, 2-1 e servizio. Si riprende il mini-break con potenza, sbaragliando le volée dell’azzurro, 2 pari. Uff… erroraccio di volo di Botic, chiamato a rete da una palla corta non così corta… 3-2. Si gira 4-2 Arnaldi, ottimo pressing col diritto per Matteo. Più paziente ora l’azzurro, regge a buoni ritmi, inchioda a sinistra il rivale ed è Van de Zandschulp a sbagliare di rovescio. 5-3 Arnaldi. Botic si riprende il mini-break con una risposta di rovescio lungo linea formidabile. 5-4 Arnaldi, ma serve l’olandese. Smash! Lo smash di Matteo è vincente, pronto ad avanzare dopo la risposta e prendersi il punto che gli vale 2 Match Point!!! Annulla il primo Van de Zandschulp, ora Arnaldi ha il secondo, con la battuta. 2 ore e 48 minuti di lotta. È lo scambio più lungo del match, nessuno prende l’iniziativa… all fine Matteo rischia la palla corta col diritto ma tocca male, la palla atterra a metà corridoio. Si gira 6 pari. Con un diritto potente dopo il servizio, Arnaldi strappa il terzo Match Point, che coraggio. 7-6. Lo annulla col servizio, al centro, è sorpreso dalla traiettoria il sanremese. 7 pari. Serve and volley, chiude di volo l’olandese, 8 a 7 e primo Match Point Van de Zandschulp. No…. esce in corridoio il rovescio lungo linea di Arnaldi, anche qua affrettando un po’ di tempi. Game Set Match Van de Zandschulp, vince 9 punti a 7, una partita decisa su una manciata di punti. Matteo ha pagato qualche scelta non corretta, quella smorzata sul secondo match point nel tiebreak decisivo se la ricorderà a lungo. Ora la strada dell’Italia si complica maledettamente, siamo nelle mani di Jannik Sinner e poi, speriamo, nel doppio.

    Matteo Arnaldi (ITA) 🇮🇹 vs. Botic van de Zandschulp (NED) 🇳🇱ITF Finals M. Arnaldi736 B. Van de Zandschulp667 Vincitore: B. Van de Zandschulp ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 2*-2 3-2* 4-2* 4*-3 5*-3 5-4* 6-4* 6*-5 6*-6 7-6* 7-7* 7*-86-6 → 6-7B. Van de Zandschulp 0-15 15-15 30-15 40-15 ace6-5 → 6-6M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-405-5 → 6-5B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 ace 40-0 ace5-4 → 5-5M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4B. Van de Zandschulp 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 4-3B. Van de Zandschulp 0-15 15-15 15-30 15-40 df 30-402-3 → 3-3M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace1-3 → 2-3B. Van de Zandschulp 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-2 → 1-3M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-401-1 → 1-2B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 ace 40-01-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 df0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 15-403-4 → 3-5B. Van de Zandschulp 15-0 ace 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-302-3 → 3-3B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Arnaldi 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1B. Van de Zandschulp 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 2*-2 2-3* 3-3* 3*-4 3*-5 4-5* 5-5* df 5*-6 6*-6 7-6*6-6 → 7-6B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 ace 40-0 ace ace6-5 → 6-6M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5B. Van de Zandschulp 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-405-4 → 5-5M. Arnaldi 15-0 30-0 ace 40-04-4 → 5-4B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 ace4-3 → 4-4M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 4-3B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 df A-403-2 → 3-3M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 2-2M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-1 → 2-1B. Van de Zandschulp 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Queen’s: Berrettini batte Van de Zandschulp e vola in finale

    Matteo Berrettini

    Matteo Berrettini super al Queen’s Club, continua la sua striscia di sole vittorie sui prati nel 2022, otto in totale. Nella semifinale dell’ATP 500 disputato nello storico club londinese, Berrettini sconfigge Van de Zandschulp per 64 63 con un’ottima prestazione che lo porta di nuovo in finale a difendere il titolo del 2021. Complessivamente Berrettini ha condotto il match, non solo grazie al servizio ma anche con un gioco offensivo e tatticamente ineccepibile negli scambi. Si è avvertita la differenza in qualità tra i due giocatori, con solo un momento di difficoltà per l’azzurro quando ha servito per il primo set sul 5-3, con un paio di errori e un doppio fallo che ha pagato con un break. Dopo l’ottimo inizio, è calato alla battuta Botic, che si conferma comunque tennista di buonissime qualità e in netta crescita. Berrettini aspetta il vincente della seconda semifinale tra Cilic e Krajinovic.
    Matteo match dopo match sembra tornato quella “giocosa macchina da guerra tennistica” che l’anno passato ha stregato il mondo del tennis, arrivando a due set da vincere i Championships di Wimbledon. Il servizio del romano è preciso e continuo, con una qualità nella seconda palla impressionante; in risposta è cresciuto molto, anche sul rovescio, con impatti in discreto anticipo e buona profondità; da fondo campo regge sulla sinistra e spinge forte col diritto. Un tennis verticale magistrale, alternato ad alcune palle corte improvvise, quasi sempre ben eseguite. Un piacere per gli occhi e soprattutto un tennis vincente che su erba esalta le sue qualità.
    La cronacaDopo la pioggia, l’incontro scatta con Berrettini alla battuta. Con un buon game, solido, muove lo score. Parte bene anche Van de Zandschulp, proiettato in avanti con buone chiusure sotto rete. 1 pari. Il set avanza sui turni di servizio, scambi ridotti all’osso con la battuta che domina, e alcune belle smorzate di Matteo ma anche di Botic. Sul 3-2 Berrettini la prima scossa. Con un bel diritto l’azzurro si porta 0-30 e poi 15-40, ecco le prime palla break del match. Spreca la seconda il romano, affossa in rete un back di rovescio banale in scambio. Il game diventa complicatissimo, Van de Zandschulp concede in totale 8 palle break, ma le cancella tutte, buttandosi avanti con coraggio. Capitola alla nona, con un doppio fallo. 4-2 Berrettini, che ringrazia e continua a martellare col servizio, portandosi facilmente avanti 5-2. Finora ha perso 1 solo punto alla battuta l’azzurro. Serve per chiudere Matteo sul 5-3, ma l’olandese trova un bel vincente, ed un errore banale col diritto costa al romano la prima palla break da difendere sul 30-40. Se la gioca da campione, servizio preciso e via attacco col diritto. Con un altro diritto lungo linea vincente si procura il primo set point. Sbaglia nello scambio col rovescio Berrettini, ottimo Van de Zandschulp in risposta. Con un doppio fallo, il primo del match, Matteo concede il contro break. 5-4. Si riprede subito in risposta, è molto aggressivo, chiude sotto rete e si porta 15-40, altri due set point, stavolta in risposta. Proprio con una grande risposta e poi un tocco in avanzamento si prende il set, 6-4.
    Berrettini inizia alla battuta anche il secondo set. Avanti 2-1, Matteo trova sullo 0-15 un passante lungo linea di rovescio in corsa micidiale, quindi si prende un rischio in risposta che è ripagato dall’errore dell’olandese, sotto massima pressione. 0-40 tre palle per l’allungo per Berrettini. Serve male Van de Zandschulp, ma è bravo ad attaccare col diritto cancellandole tutte (11 sulle 13 concesse finora). 2 pari. Matteo riprova l’assalto sul 3-2, con uno splendido attacco in back sul 15 pari. Un diritto orribile sparato in rete costa a Botic il 15-40, altre due palle break per Berrettini. Sul 30-40 il gioco si ferma, torna a piovere, con la lamentela dell’olandese per la sospensione in un momento così delicato, quando già sgocciolava all’inizio del game. Si riparte dopo lo stop, Matteo trasforma la palla break con un attacco che provoca l’errore in passante di Van de Zandschulp, per il 4-2 Berrettini. Chiude 63, rimontando da 0-30 e giocando un diritto vincente tornando indietro spettacolare. Dopo la finale di Stoccarda arriva quella di Londra. Berrettini sui prati è dominante.
    ATP London / Queen’s Club Botic van de Zandschulp43 Matteo Berrettini [2]66 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-303-5 → 3-6B. van de Zandschulp 15-0 30-0 30-15 40-152-5 → 3-5M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-4 → 2-5B. van de Zandschulp 0-15 df 15-15 15-30 15-40 30-402-3 → 2-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-2 → 2-3B. van de Zandschulp 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2B. van de Zandschulp 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1B. van de Zandschulp 0-15 0-30 15-30 15-404-5 → 4-6M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A df3-5 → 4-5B. van de Zandschulp 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-5 → 3-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace2-4 → 2-5B. van de Zandschulp 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 40-A df2-3 → 2-4M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3B. van de Zandschulp 15-0 ace 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2B. van de Zandschulp 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 0-1
    2 ACES 83 DOUBLE FAULTS 240/69 (58%) FIRST SERVE 34/53 (64%)25/40 (63%) 1ST SERVE POINTS WON 30/34 (88%)14/29 (48%) 2ND SERVE POINTS WON 10/19 (53%)12/15 (80%) BREAK POINTS SAVED 1/2 (50%)9 SERVICE GAMES PLAYED 104/34 (12%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 15/40 (38%)9/19 (47%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 15/29 (52%)1/2 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 3/15 (20%)10 RETURN GAMES PLAYED 911/22 (50%) NET POINTS WON 19/25 (76%)18 WINNERS 2524 UNFORCED ERRORS 1039/69 (57%) SERVICE POINTS WON 40/53 (75%)13/53 (25%) RETURN POINTS WON 30/69 (43%)52/122 (43%) TOTAL POINTS WON 70/122 (57%)214 km/h MAX SPEED 221km/h199 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 207 km/h163 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 174 km/h LEGGI TUTTO

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    Botic van de Zandschulp e il problema improvviso nella finale di Monaco

    Botic Van de Zandschulp nella foto

    Prendendo tutti di sorpresa, Botic van de Zandschulp si è improvvisamente ritirato dalla finale dell’ATP 250 di Monaco contro Holger Rune. L’olandese, che stava giocando per il suo primo titolo in carriera, stava conducendo 4-3 nel primo set, quando improvvisamente ha deciso di ritirarsi dal match, “offrendo” il trofeo al giovane danese.
    Van de Zandschulp ha spiegato poi sui social media: “Purtroppo ho dovuto ritirarmi durante la finale. Ho avuto dei problemi di respirazione e mi è stato impossibile continuare a giocare. Trenta minuti dopo essermi ritirato stavo di nuovo bene. Sto volando PER Madrid e spero di essere abbastanza in forma per giocare il torneo. Spero che ci saranno altre finali per me”. LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: Botic van de Zandschulp è il lucky loser. Gaio fuori dal sorteggio a 4. E’ al momento il quarto tra gli esclusi

    E’ l’olandese Botic van de Zandschulp il lucky loser che sostituirà nel tabellone principale Dominic Thiem che ha dato forfait ufficialmente questo pomeriggio per il torneo di Wimbledon. Federico Gaio è rimasto fuori dal sorteggio a 4 che comprendevano anche Majchrzak, F. Cerundolo ed Uchiyama. L’azzurro è il quarto della lista. LEGGI TUTTO

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    Challenger Amburgo: Van de Zandschulp è falso positivo ma viene escluso dal torneo

    Botic Van De Zandschulp nella foto

    Botic Van de Zandschulp non è potuto scendere in campo nella giornata odierna nella semifinale del Challenger di Amburgo contro il giapponese Taro Daniel perché nella giornata di ieri è risultato positivo al Covid-19. Messo subito in isolamento, il tennista olandese ha ripetuto il test questa mattina con esito negativo risultando, di conseguenza, un “falso positivo”: l’attuale numero 157 ATP, che sarebbe diventato il numero uno d’Olanda in caso di conquista della finale (avrebbe superato Tallon Griekspoor), era però già stato escluso dalla manifestazione dopo la positività di venerdì e dunque non è stato riammesso al torneo. LEGGI TUTTO