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    Golden State a un passo dal titolo: tutto quello che c’è da sapere sulle Nba Finals

    Golden State Warriors e Boston Celtics, il verdetto finale è sempre più vicino: mai come quest’anno le Nba Finals (visibili in diretta su NOW e raccontate dalla squadra di Sky Sport NBA) sono all’insegna dello spettacolo con continui capovolgimenti di fronte, rimonte in salsa epica e sfide che si decidono al fotofinish. Da una parte c’è la storia del basket a stelle e strisce, i Boston Celtics, una delle franchigie simbolo della pallacanestro statunitense; dall’altra il recente passato, il presente e il futuro della palla a spicchi ‘made in Usa’, i Warriors del mentore Steve Kerr. Ma non è tutto: Golden State-Boston è la sfida tra due mostri sacri del basket americano tra gli anni ‘50 e ‘60, Bill Russell e Wilt Chamberlain, e la supersfida odierna, quella tra Stephen Curry e Jayson Tatum, che tiene tutti gli appassionati con il fiato sospeso. Gara-6, in programma nelle prime ore del prossimo 17 giugno, emetterà il verdetto finale: trionfo Warriors sul 4-2 o pareggio Celtics con, sullo sfondo, una gara-7 da ‘win or die’. Ai posteri (cestistici) l’ardua sentenza.
    Warriors e Celtics: tutte le strade portano…alle Finals
    Se qualcuno, lo scorso novembre, avesse scommesso un solo penny sui Boston Celtics alle Nba Finals, sarebbe stato facilmente etichettato come pazzo squilibrato. Era l’ottobre del 2021 quando la franchigia del Massachusetts navigava nelle cattive acque della Eastern Conference con un record da brividi: 18 vittorie e ben 21 sconfitte nelle prime 39 gare della stagione in regular season. A gennaio, però, la stagione di Boston svolta: coach Ime Udoka compatta ambiente e gruppo e i Celtics si trasformano. La regular season si chiude con un clamoroso record di 51-31 e un insperato secondo posto a Est, alle spalle dei Miami. Heat Da qui la cavalcata trionfale ai playoff: sweep con i Brooklyn Nets al primo turno, 4-3 al cardiopalma ai quarti di finale contro i Bucks campioni in carica e apoteosi a Miami, in gara-7, contro gli Heat dello spauracchio Jimmy Butler. Se il cammino dei Celtics fino alle Finals assume tutte le sembianze di una gloriosa cavalcata, più lineare e meno arduo è il percorso stagionale dell’altra finalista, Golden State. I Warriors di coach Steve Kerr, terzi a Ovest con un record di 53-29, hanno letteralmente “passeggiato” nel post-season: 4-1 al primo turno ai Nuggets, 4-2 rifilato ai Grizzlies ai quarti di finale e 4-1 in semifinale con i Dallas Mavericks che poco hanno potuto contro lo strapotere di Steph Curry e Kyle Thompson.
    Nba Finals: la storia sorride ai Celtics
    Esiste, a oggi, un solo precedente tra le due franchigie alle Finals e sorride a Boston. Era la stagione 1963-1964 e i Celtics di coach Red Auerbach infliggono una sonora lezione agli, allora, San Francisco Warriors. Dopo le prime due partite vinte in scioltezza dai Celtics con i 59 punti complessivi di Samuel Jones, la serie si sposta a San Francisco con i Warriors che riaprono i giochi in gara-3 con la doppia doppia (35 punti e 25 rimbalzi) di Wilt Chamberlain. In gara-4, nel catino infernale del ‘Cow Palace’ di Daly City, tutti si aspettano il pareggio nella serie dei padroni di casa, galvanizzati dal trionfo nel terzo game ma i Celtics ammutoliscono i quasi 15mila spettatori dell’impianto californiano. Sontuosa la prova del solito Bill Russell che limita il più possibile lo strapotere tecnico e fisico di Wilt Chamberlain e spegne ogni velleità della franchigia californiana. L’happy end-Celtics arriva il 26 aprile 1964: al Boston Garden, il 105-99 finale chiude la serie sul 4-1 e vale alla franchigia del Massachusetts il settimo titolo. Cinquantotto anni dopo, la storia si ripete e si gioca ancora una volta per l’anello: i Celtics sognano il loro 18esimo titolo per staccare i Lakers e diventare così la squadra più titolata d’America. Golden State cerca invece il quarto anello in otto stagioni, il settimo complessivo (ultimo trionfo nel 2018, 4-0 in finale ai Cavs di LeBron James). Nell’ultima regular season invece il bilancio tra le due finaliste è in perfetta parità: il 18 dicembre 2021, i Warriors espugnano il TD Garden di Boston per 111-107: Steph Curry il mattatore della serata con 30 punti a referto. Rivincita Boston il 17 marzo 2022 con doppia doppia di Jayson Tatum (26 punti e 12 rimbalzi) e Celtics che vincono 110-88 a San Francisco.
    Nba Finals, il duello Curry-Tatum vale una stagione
    A 12 anni dalle ultime Finals disputate (era la stagione 2009-2010, sconfitta 4-3 con i Lakers in un’indimenticabile serie), i Boston Celtics si affidano alla clamorosa stagione disputata dalla loro stella più luminosa, Jayson Tatum. L’ala dei Celtics ha trascinato i suoi nella decisiva gara-7 di Miami nelle finali di Conference e nelle gare disputate finora nelle Finals (sempre a referto con oltre 20 punti tranne in gara-1, in ombra con soli 12 punti a sua firma). Considerato uno dei migliori giocatori della sua generazione, Tatum è un profilo di livello assoluto, un classe 1998 che ha tutte le carte in regola per poter quantomeno emulare le gesta di due leggende della pallacanestro mondiale: Paul Pierce, Mvp delle Finals 2008 proprio in maglia Boston, e l’indimenticato Kobe Bryant. Tatum si è inoltre aggiudicato il nuovo premio istituito dalla Nba come miglior giocatore delle finali di Conference (a Est il titolo è dedicato a sua maestà Larry Bird). Stesso riconoscimento anche per Stephen Curry: l’Mvp della finali di Western Conference (premio dedicato a un’altra leggenda del basket, Magic Johnson) è un giocatore completo. Uno di quei profili che lega il proprio nome alla storia di uno sport ma soprattutto una macchina da guerra alla sua sesta partecipazione alle Finals in otto stagioni. Non servono tante presentazioni per Curry, per lui sono sufficienti alcuni numeri che certificano l’impressionante valore del giocatore: lo scorso 14 dicembre, a Indianapolis contro i Pacers, è diventato il giocatore con il maggior numero di triple segnate nella storia dell’Nba battendo il record di 2973 tiri dall’arco appartenente a Ray Allen. Non contento, due settimane dopo, il 28 dicembre 2021, diventa il primo e unico giocatore della storia dell’Nba a superare i 3mila tiri messi a segno dall’arco in carriera in un match contro i Nuggets. Record spazzati via e qualità al potere: l’Nba è Curry-centrica.
    Celtics-Warriors: i protagonisti delle Finals
    L’ultimo atto tra Celtics e Warriors non tradisce le attese e si conferma spettacolare: in vantaggio per 3-2 nella serie, Golden State ha ora la possibilità di chiudere i giochi in gara-6, in programma giovedì 17 giugno al TD Garden di Boston, e di mettere le mani sul Larry O’Brien Championship Trophy. Artefice del progetto Warriors è Steve Kerr, esperto di trionfi tanto in campo quanto in panchina: protagonista del secondo three-peat con i Bulls di Michael Jordan, Toni Kukoc, Scottie Pippen e Dennis Rodman e dei due storici successi degli Spurs nel 1999 e 2003, l’ex guardia di Chicago e San Antonio ci ha preso gusto anche con la lavagnetta in mano. Con i Warriors ha infatti vinto l’anello in tre occasioni: 2015, 2016 e 2018. Il quarto trionfo sembra vicinissimo anche se le Finals sono più equilibrate di quanto si potesse pensare: dopo il 2-1 Celtics in gara-3, Golden State si è sempre trovata con le spalle al muro e con la pressione, delle volte ingestibile, di chi deve inseguire e non può permettersi di sbagliare. Ma l’abitudine dei ‘Guerrieri’ di San Francisco alla gestione dei momenti più difficili si è palesata nella sua miglior versione: con un Klay Thompson pienamente recuperato (ritornato in campo a gennaio dopo l’infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro del giugno 2019 e la lesione al tendine d’Achille destro nel novembre 2020), la fisicità di Draymond Green, la freschezza atletica di Jordan Poole e l’apporto decisivo di giocatori come Andrew Wiggins (decisivo a rimbalzo in gara-3 e 4) e Gary Payton II, Golden State è a un solo passo dalla gloria. Attenzione però ai ‘bad boys’ di Boston che venderanno cara la pelle pur di portare la serie a gara-7. Marcus Smart, anima della franchigia verde, Robert Williams III, uno dei più interessanti giocatori nel suo ruolo in entrambi i lati del campo e la stella Tatum sono pronti al ‘Not in my house’: al TD Garden di Boston, per gara-6, è contemplata solo la vittoria dei padroni di casa.
    Nba Finals: i risultati e i prossimi appuntamenti
    G1 – Golden State Warriors-Boston Celtics 108-120G2 – Golden State Warriors-Boston Celtics 107-88G3 – Boston Celtics-Golden State Warriors 116-100G4 – Boston Celtics-Golden State Warriors 97-107G5 – Golden State Warriors-Boston Celtics 104-94G6 – Boston Celtics-Golden State Warriors: venerdì 17 giugno ore 3.00 in streaming su NOWG7* – Golden State Warriors-Boston Celtics: lunedì 20 giugno ore 2.00 in streaming su NOW LEGGI TUTTO

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    Nba Finals, Golden State a un passo dal titolo: tutto quello che c’è da sapere

    Golden State Warriors e Boston Celtics, il verdetto finale è sempre più vicino: mai come quest’anno le Nba Finals (visibili in diretta su NOW e raccontate dalla squadra di Sky Sport NBA) sono all’insegna dello spettacolo con continui capovolgimenti di fronte, rimonte in salsa epica e sfide che si decidono al fotofinish. Da una parte c’è la storia del basket a stelle e strisce, i Boston Celtics, una delle franchigie simbolo della pallacanestro statunitense; dall’altra il recente passato, il presente e il futuro della palla a spicchi ‘made in Usa’, i Warriors del mentore Steve Kerr. Ma non è tutto: Golden State-Boston è la sfida tra due mostri sacri del basket americano tra gli anni ‘50 e ‘60, Bill Russell e Wilt Chamberlain, e la supersfida odierna, quella tra Stephen Curry e Jayson Tatum, che tiene tutti gli appassionati con il fiato sospeso. Gara-6, in programma nelle prime ore del prossimo 17 giugno, emetterà il verdetto finale: trionfo Warriors sul 4-2 o pareggio Celtics con, sullo sfondo, una gara-7 da ‘win or die’. Ai posteri (cestistici) l’ardua sentenza.
    Warriors e Celtics: tutte le strade portano…alle Finals
    Se qualcuno, lo scorso novembre, avesse scommesso un solo penny sui Boston Celtics alle Nba Finals, sarebbe stato facilmente etichettato come pazzo squilibrato. Era l’ottobre del 2021 quando la franchigia del Massachusetts navigava nelle cattive acque della Eastern Conference con un record da brividi: 18 vittorie e ben 21 sconfitte nelle prime 39 gare della stagione in regular season. A gennaio, però, la stagione di Boston svolta: coach Ime Udoka compatta ambiente e gruppo e i Celtics si trasformano. La regular season si chiude con un clamoroso record di 51-31 e un insperato secondo posto a Est, alle spalle dei Miami. Heat Da qui la cavalcata trionfale ai playoff: sweep con i Brooklyn Nets al primo turno, 4-3 al cardiopalma ai quarti di finale contro i Bucks campioni in carica e apoteosi a Miami, in gara-7, contro gli Heat dello spauracchio Jimmy Butler. Se il cammino dei Celtics fino alle Finals assume tutte le sembianze di una gloriosa cavalcata, più lineare e meno arduo è il percorso stagionale dell’altra finalista, Golden State. I Warriors di coach Steve Kerr, terzi a Ovest con un record di 53-29, hanno letteralmente “passeggiato” nel post-season: 4-1 al primo turno ai Nuggets, 4-2 rifilato ai Grizzlies ai quarti di finale e 4-1 in semifinale con i Dallas Mavericks che poco hanno potuto contro lo strapotere di Steph Curry e Kyle Thompson.
    Nba Finals: la storia sorride ai Celtics
    Esiste, a oggi, un solo precedente tra le due franchigie alle Finals e sorride a Boston. Era la stagione 1963-1964 e i Celtics di coach Red Auerbach dà una sonora lezione agli, allora, San Francisco Warriors. Dopo le prime due partite vinte in scioltezza dai Celtics con i 59 punti complessivi di Samuel Jones, la serie si sposta a San Francisco con i Warriors che riaprono i giochi in gara-3 con la doppia doppia (35 punti e 25 rimbalzi) di Wilt Chamberlain. In gara-4, nel catino infernale del ‘Cow Palace’ di Daly City, tutti si aspettano il pareggio dei padroni di casa, galvanizzati dal trionfo nel terzo game ma i Celtics ammutoliscono i quasi 15mila dell’impianto californiano. Sontuosa la prova del solito Bill Russell che limita il più possibile lo strapotere tecnico e fisico di Wilt Chamberlain e spegne ogni velleità della franchigia californiana. L’happy end-Celtics arriva il 26 aprile 1964: al Boston Garden, il 105-99 finale chiude la serie sul 4-1 e vale alla franchigia del Massachusetts il settimo titolo. Cinquantotto anni dopo, la storia si ripete e si gioca ancora una volta per l’anello: i Celtics sognano il loro 18esimo titolo per staccare i Lakers e diventare così la squadra più titolata d’America. Golden State cerca invece il quarto anello in otto stagioni, il settimo complessivo (ultimo trionfo nel 2018, 4-0 in finale ai Cavs di LeBron James). Nell’ultima regular season invece il bilancio tra le due finaliste è in perfetta parità: il 18 dicembre 2021, i Warriors espugnano il TD Garden di Boston per 111-107: Steph Curry il mattatore della serata con 30 punti a referto. Rivincita Boston il 17 marzo 2022 con doppia doppia di Jayson Tatum (26 punti e 12 rimbalzi) e Celtics che vincono 110-88 a San Francisco.
    Nba Finals, il duello Curry-Tatum vale una stagione
    A 12 anni dalle ultime Finals disputate (era la stagione 2009-2010, sconfitta 4-3 con i Lakers in un’indimenticabile serie), i Boston Celtics si affidano alla clamorosa stagione disputata dalla loro stella più luminosa, Jayson Tatum. L’ala dei Celtics ha trascinato i suoi nella decisiva gara-7 di Miami nelle finali di Conference e nelle gare disputate finora nelle Finals (sempre a referto con oltre 20 punti tranne in gara-1, in ombra con soli 12 punti a sua firma). Considerato uno dei migliori giocatori della sua generazione, Tatum è un profilo di livello assoluto, un classe 1998 che ha tutte le carte in regola per poter quantomeno emulare le gesta di due leggende della pallacanestro mondiale: Paul Pierce, Mvp delle Finals 2008 proprio in maglia Boston, e l’indimenticato Kobe Bryant. Tatum si è inoltre aggiudicato il nuovo premio istituito dalla Nba come miglior giocatore delle finali di Conference (a Est il titolo è dedicato a sua maestà Larry Bird). Stesso riconoscimento anche per Stephen Curry: l’Mvp della finali di Western Conference (premio dedicato a un’altra leggenda del basket, Magic Johnson) è un giocatore completo. Uno di quei profili che lega il proprio nome alla storia di uno sport ma soprattutto una macchina da guerra alla sua sesta partecipazione alle Finals in otto stagioni. Non servono tante presentazioni per Curry, per lui sono sufficienti alcuni numeri che certificano l’impressionante valore del giocatore: lo scorso 14 dicembre, a Indianapolis contro i Pacers, è diventato il giocatore con il maggior numero di triple segnate nella storia dell’Nba battendo il record di 2973 tiri dall’arco appartenente a Ray Allen. Non contento, due settimane dopo, il 28 dicembre 2021, diventa il primo e unico giocatore della storia dell’Nba a superare i 3mila tiri messi a segno dall’arco in carriera in un match contro i Nuggets. Record spazzati via e qualità al potere: l’Nba è Curry-centrica.
    Celtics-Warriors: i protagonisti delle Finals
    L’ultimo atto tra Celtics e Warriors non tradisce le attese e si conferma spettacolare: in vantaggio per 3-2 nella serie, Golden State ha ora la possibilità di chiudere i giochi in gara-6, in programma giovedì 17 giugno al TD Garden di Boston, e di mettere le mani sul Larry O’Brien Championship Trophy. Artefice del progetto Warriors è Steve Kerr, esperto di trionfi tanto in campo quanto in panchina: protagonista del secondo three-peat con i Bulls di Michael Jordan, Toni Kukoc, Scottie Pippen e Dennis Rodman e dei due storici successi degli Spurs nel 1999 e 2003, l’ex guardia di Chicago e San Antonio ci ha preso gusto anche con la lavagnetta in mano. Con i Warriors ha infatti vinto l’anello in tre occasioni: 2015, 2016 e 2018. Il quarto trionfo sembra vicinissimo anche se le Finals sono più equilibrate di quanto si potesse pensare: dopo il 2-1 Celtics in gara-3, Golden State si è sempre trovata con le spalle al muro e con la pressione, delle volte ingestibile, di chi deve inseguire e non può permettersi di sbagliare. Ma l’abitudine dei ‘Guerrieri’ di San Francisco alla gestione dei momenti più difficili si è palesata nella sua miglior versione: con un Klay Thompson pienamente recuperato (ritornato in campo a gennaio dopo l’infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro del giugno 2019 e la lesione al tendine d’Achille destro nel novembre 2020), la fisicità di Draymond Green, la freschezza atletica di Jordan Poole e l’apporto decisivo di giocatori come Andrew Wiggins (decisivo a rimbalzo in gara-3 e 4) e Gary Payton II, Golden State è a un solo passo dalla gloria. Attenzione però ai ‘bad boys’ di Boston che venderanno cara la pelle pur di portare la serie a gara-7. Marcus Smart, anima della franchigia verde, Robert Williams III, uno dei più interessanti giocatori nel suo ruolo in entrambi i lati del campo e la stella Tatum sono pronti al ‘Not in my house’: al TD Garden di Boston, per gara-6, è contemplata solo la vittoria dei padroni di casa.
    Nba Finals: i risultati e i prossimi appuntamenti
    G1 – Golden State Warriors-Boston Celtics 108-120G2 – Golden State Warriors-Boston Celtics 107-88G3 – Boston Celtics-Golden State Warriors 116-100G4 – Boston Celtics-Golden State Warriors 97-107G5 – Golden State Warriors-Boston Celtics 104-94G6 – Boston Celtics-Golden State Warriors: venerdì 17 giugno ore 3.00 in streaming su NOWG7* – Golden State Warriors-Boston Celtics: lunedì 20 giugno ore 2.00 in streaming su NOW LEGGI TUTTO

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    Playoff Nba, Butler show: Miami trascina Boston a gara-7

    NEW YORK (STATI UNITI) – Grandissimo equilibrio nella finale playoff della Eastern Conference di Nba tra Miami Heat e Boston Celtics. Mentre dall’altra parte del tabellone Golden State ha già guadagnato il pass per la finale battendo con un netto 4-1 i Dallas Mavericks, qui siamo sul 3-3. Sul parquet del TD Garden di Boston, di fronte a oltre 19mila spettatori, il quintetto della Florida annulla il matchball per i padroni di casa vincendo gara-6 per 111-103. 
    Super Butler: 3-3 tra Miami e Boston
    Show assoluto di Jimmy Butler, che mette a referto 47 punti (30 di Tatum, 22 di White e 20 di Brown tra i Celtics) guadagnandosi così la copertina dell’incontro. La sfida decisiva per conoscere il nome dell’altra finalista Nba si svolgerà nella notte italiana tra domenica e lunedì. 
    Guarda la galleryNba, Thompson scatenato e i Warriors tornano alle Finals LEGGI TUTTO

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    Playoff Nba, Butler da urlo: 3-3 tra Miami e Boston

    NEW YORK (STATI UNITI) – Miami batte 111-103 Boston e pareggia (3-3) la serie che vale la finale Nba. Di fronte agli oltre 19mila spettatori del TD Garden di Boston, il quintetto della Florida annulla il matchball per i padroni di casa e porta il duello a gara-7.
    Butler show: grande equilibrio tra Miami e Boston
    Nella notte tra domenica e lunedì, infatti, la sfida che decreterà chi affronterà Golden State nella finale dopo che i Warriors dall’altra parte del tabellone hanno liquidato con un netto 4-1 i Dallas Mavericks. Prestazione da vero top player per Jimmy Butler, miglior realizzatore del match con 47 punti (30 di Tatum, 22 di White e 20 di Brown tra i Celtics). 
    Guarda la galleryNba, Doncic si arrende a Curry & Thompson: Warriors alle Finals! LEGGI TUTTO

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    Playoff Nba: i Celtics battono gli Heat in gara-5 e vanno sul 3-2

    MIAMI (Stati Uniti) – I Boston Celtics mettono la freccia e vanno per la prima volta in vantaggio nella serie contro i Miami Heat: la squadra di coach Udoka vince gara-5 in Florida 93-80 e si porta sul 3-2, ad un solo successo dalla conquista delle Finals (obiettivo che i bianco-verdi non raggiungono dal 2010): sarà dunque decisiva gara-6, in programma in Massachusetts fra 48 ore. 
    Playoff Nba: show di Doncic, Dallas batte Golden State e riapre la serie
    Kerr, sfogo e lacrime dopo la strage in Texas: “Sono stufo, ora basta”
    Boston batte Miami in gara-5: decisivi Brown e Tatum
    Dopo un primo tempo concluso in vantaggio di cinque punti, i Celtics piazzano un parziale di 24-2 nel terzo quarto in cui doppiano gli avversari sul 32-16, aprendo poi il quarto periodo con un altro 14-2 che ipoteca di fatto la partita: a mettere il punto esclamativo sulla vittoria è un ottimo Brown con la schiacciata del +18 a cinque minuti dal termine: è lui il miglior marcatore di squadra con 25 punti, a cui si aggiungono i 22 punti + 12 rimbalzi + 9 assist di Tatum. A Miami non basta la doppia-doppia di Adebayo (18 punti e 10 rimbalzi), in una serata grigia per Butler che mette a referto solo 13 punti con un desolante 4/18 al tiro.  LEGGI TUTTO

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    Nba, playoff: Boston batte Miami 93-80 e si porta in vantaggio 3-2 nella serie

    MIAMI (Stati Uniti) – Un solo successo divide i Boston Celtics dall’accesso alle Finals Nba, obiettivo che la franchigia del Massachussets non centra dal 201: la squadra di coach Udoka si porta infatti sul 3-2 nella seria contro i Miami Heat grazie al successo per 93-80 ottenuto in Florida in gara-5:  sarà dunque gara-6, in programma al TD Garden fra 48 ore. 
    Playoff Nba: show di Doncic, Dallas batte Golden State e riapre la serie
    Kerr, sfogo e lacrime dopo la strage in Texas: “Sono stufo, ora basta”
    Brown e Tatum trascinano Boston al successo in gara-5
    Dopo un primo tempo concluso in vantaggio di cinque punti, i Celtics piazzano un parziale di 24-2 nel terzo quarto in cui doppiano gli avversari sul 32-16, aprendo poi il quarto periodo con un altro 14-2 che ipoteca di fatto la partita: a mettere il punto esclamativo sulla vittoria è un ottimo Brown con la schiacciata del +18 a cinque minuti dal termine: è lui il miglior marcatore di squadra con 25 punti, a cui si aggiungono i 22 punti + 12 rimbalzi + 9 assist di Tatum. A Miami non basta la doppia-doppia di Adebayo (18 punti e 10 rimbalzi), in una serata grigia per Butler che mette a referto solo 13 punti con un desolante 4/18 al tiro.  LEGGI TUTTO

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    Playoff Nba, Butler show in gara 1: Miami batte Boston nella finale a Est

    MIAMI (Stati Uniti) – All’inizio dell’intervallo lungo Miami sotto di 8 punti contro Boston, poi Jimmy Butler ha deciso di stravolgere completamente la partita. Il primo atto della finale della Eastern Conference se lo aggiudica Miami, che si impone con il punteggio di 118-107 su Boston grazie ad una prestazione mostruosa del suo fuoriclasse: 41 punti, dei quali 27 nel secondo quarto e 17 nel solo terzo periodo. “Ci sono tanti giocatori in questa Lega che giocano a basket, lui gioca per vincere ed è una cosa completamente diversa”, ha raccontato un soddisfatto coach Spoelstra a fine partita. Il resto della squadra gli da comunque una mano: 18 punti per Herro, 17 per Vincent. I Celtics nel terzo periodo sono ampiamente sopraffatti (appena 2/15 dal campo) e per Butler a referto ci sono anche 9 rimbalzi, 5 assist, 4 palle recuperate e 3 stoppate. Solo altri cinque giocatori nella storia Nba possono vantare queste statistiche in una sola partita – Anthony Davis, Hakeem Olajuwon, David Robinson, Kareem Abdul-Jabbar e due volte James Harden – ma nessuno di loro lo ha fatto nei play-off. Boston – costretta a rinunciare a Smart e Horford – cerca di aggrapparsi a Tatum (29 punti), ma non basta: il parziale di 22-2 di inizio secondo tempo da parte di Miami fa tutta la differenza del mondo. Gara 2 è in programma domani, sempre sul parquet degli Heat, mentre nella notte italiana scatterà anche la finale della Western Conference fra Golden State e Dallas: Steph Curry e Luka Doncic sono pronti a sfidarsi. LEGGI TUTTO

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    Playoff Nba, Butler trascina gli Heat nella finale a Est: Celtics ko

    MIAMI (Stati Uniti) – All’intervallo lungo gli Heat erano a -8 dai Celtics, poi Jimmy Butler ha deciso di stravolgere completamente la partita. Il primo atto della finale della Eastern Conference va a Miami, che si impone per 118-107 su Boston con una prestazione mostruosa del suo fuoriclasse: 41 punti, dei quali 27 nel secondo periodo e 17 nel solo terzo quarto. “Ci sono tanti giocatori in questa Lega che giocano a basket, lui gioca per vincere ed è una cosa completamente diversa”, ha detto un soddisfatto coach Spoelstra a fine partita. Il resto della squadra gli da una mano: 18 punti per Herro, 17 per Vincent. I Celtics nel terzo periodo sono ampiamente sopraffatti (appena 2/15 dal campo) e per Butler a referto ci sono anche 9 rimbalzi, 5 assist, 4 palle recuperate e 3 stoppate. Solo altri cinque giocatori nella storia Nba possono vantare queste statistiche in una sola partita – Anthony Davis, Hakeem Olajuwon, David Robinson, Kareem Abdul-Jabbar e due volte James Harden – ma nessuno di loro lo ha fatto nei play-off. Boston – costretta a rinunciare a Smart e Horford – cerca di aggrapparsi a Tatum (29 punti), ma non basta: il parziale di 22-2 di inizio secondo tempo da parte di Miami fa tutta la differenza del mondo. Gara 2 è in programma domani, sempre sul parquet degli Heat, mentre nella notte italiana scatterà anche la finale della Western Conference fra Golden State e Dallas: Curry e Doncic sono pronti a fare scintille. LEGGI TUTTO