La Bild attacca Sinner: anatomia di un giornalismo irresponsabile
La Bild attacca Sinner: anatomia di un giornalismo irresponsabile
Il tabloid tedesco Bild ha pubblicato un articolo fortemente critico su Jannik Sinner alla vigilia della finale degli Australian Open contro Alexander Zverev, sollevando questioni etiche sul giornalismo sportivo.
L’articolo definisce la presenza di Sinner in finale “una farsa” e getta un’ombra sulla sua partecipazione al torneo, sostenendo che “in altri sport non sarebbe possibile”. Il giornale tedesco si concentra sul caso Clostebol di marzo 2024, presentando una narrativa distorta dei fatti e ignorando deliberatamente le conclusioni dell’indagine ITIA che ha completamente scagionato l’atleta.
Particolarmente discutibile è l’insinuazione che il caso sia stato “messo sotto il tappeto” e che Zverev “sarebbe già numero 1 del mondo” se la vicenda fosse stata gestita diversamente. La Bild arriva persino a definire “incredibile” la dichiarazione di Sinner “non ho fatto nulla di sbagliato”, nonostante questa affermazione sia stata confermata dalle autorità competenti.
È evidente il tentativo di costruire una narrativa che favorisca l’atleta tedesco Zverev alla vigilia della finale, utilizzando un caso già risolto come strumento di pressione mediatica. Un approccio che si allontana dai principi base del giornalismo sportivo, che dovrebbe concentrarsi sugli aspetti tecnici e agonistici piuttosto che alimentare polemiche infondate.
La scelta di pubblicare questo articolo proprio alla vigilia della finale solleva serie questioni etiche sulla responsabilità dei media nel trattamento delle notizie sportive.L’articolo della Bild rappresenta un esempio preoccupante di come il giornalismo sportivo possa deviare dalla sua missione informativa per perseguire agende nazionalistiche o sensazionalistiche. Un approccio che non solo danneggia la credibilità del giornalismo ma rischia di influenzare indebitamente l’opinione pubblica e il corso degli eventi sportivi. La comunità tennistica e il pubblico meritano un giornalismo più equilibrato, accurato e responsabile.
Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO