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    Coach Graziosi ed il primato: “Applausi ai ragazzi. Supercoppa? Vogliamo la rivincita con Reggio Emilia”

    54 punti, primo posto con 2 giornate d’anticipo a + 7 sulla seconda, 6 vittorie di fila (di cui cinque per 3-0). Totale in campionato: 18 successi (di cui 13 per 3-0) su 22 gare disputate e seconda regular season vinta nelle ultime due annate. Questi i numeri eloquenti del primato dell’Agnelli Tipiesse. Il tecnico Gianluca Graziosi applaude il lavoro dei suoi e, al contempo, mantiene altissima la soglia d’attenzione. Con due partite da disputare, particolarmente allenanti in preparazione ai play-off e, prima in ordine di tempo, alla Supercoppa contro Reggio Emilia, vincitrice della Coppa Italia.
    Leadership con il conforto dell’aritmetica. Il bello viene adesso…
    “Siamo felici per la posizione, ma prima di tutto ci tenevamo ad avere la rivincita con Reggio Emilia. Per dimostrare che non eravamo la squadra che è stata eliminata in Coppa Italia. Un’occasione che, oltre a consegnarci la chance di giocarci un trofeo come la Supercoppa, diverrà estremamente funzionale verso i play-off”.
    Tre punti contro Motta di Livenza, il quinto 3-0 di fila. Quante certezze in più ha dato un match di tale spessore?
    “Prestazione di livello assoluto. Stiamo alzando costantemente la qualità del nostro gioco ed è ciò che mi gratifica maggiormente. Come, contestualmente, si è elevato lo standard in allenamento. Molta attenzione, altrettanta determinazione ed il piacere di lavorare in palestra”.
     Come verrà impostato l’immediato futuro?
    “A prescindere dalla posizione che avremmo ottenuto, già da tempo si sta focalizzando l’attenzione sul post season. A Brescia e con Reggio Emilia scenderemo in campo al 100% senza guardare alla classifica proprio in funzione del percorso. Dagli errori si deve imparare: lo scorso anno, già certi del piazzamento, avevamo allentato la morsa. Ai play-off Brescia, già in temperatura mentalmente e fisicamente grazie al passaggio degli ottavi di finale, si è presentata in condizioni migliori e sappiamo bene come è finita.
     Due antagoniste “ad hoc” per due partite che, come si suol dire, si preparano da sole?
    “Due impegni che ci consentiranno di arrivare al momento-clou con la testa giusta. Magari fisicamente, alla luce dei carichi, non saremo al 150% ma sicuramente al 100%. Vediamoli come i due allenamenti più importanti della stagione. Se non altro perché il primo è un derby sempre sentitissimo contro un avversario in lotta per i play-off, il secondo è contro la squadra che ci ha estromesso dalla Coppa Italia e che ritroveremo la settimana successiva in Supercoppa”
     Che sapore ha il primo posto?
    “Rende onore ad un gruppo che, in due anni, ha conquistato due regular season, una Coppa Italia ed una Supercoppa. Ogni tanto si tende a farsi il palato troppo buono, laddove altri metterebbero la firma. La strada è lunga, nulla sarà semplice anzi tutto difficilissimo. Chiaramente siamo nelle condizioni migliori per preparare lo sprint. Ma passo dopo passo. Prima Brescia e Reggio Emilia, poi la Supercoppa. Con la speranza d’avere tanto pubblico e che sia una grande festa per la pallavolo”. LEGGI TUTTO

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    Bergamo e il “fattore 5”. Mondovì non ha scampo

    Fattore “cinque”. L’Agnelli Tipiesse espugna Mondovì, cala il pokerissimo (quarto 3-0 di fila) e allunga su Santa Croce, seconda della classe messa a – 5. Nel recupero del settimo turno i rossoblù non si distraggono e scongiurano il pericolo di finire in testacoda. Contro il fanalino arriva una prestazione senza sbavature, senza particolari grattacapi e archiviata lasciando poco margine all’orgoglio della Synergy. Pronostico rispettato dunque e prima trasferta del trittico che passerà dagli ostacoli esterni Motta di Livenza (domenica 20) e Brescia (sette giorni dopo), messa in ghiaccio in poco più di un’ora. Bergamo bada al sodo tenendo un buon ritmo di gioco e focalizzandosi sulla propria prestazione, come da “diktat” per chi vuole continuare a presidiare l’attico della serie A2. Valori differenti e pare perfino banale evidenziarlo (vista la forbice di 36 punti alla vigilia), ma Cargioli e compagni sono abili a farli venire a galla fin dalle prime battute. Il capitano, giusto per far capire la tipologia d’approccio, firma 4 muri in un periodo iniziale chiuso a 16 con l’attacco al 56% e Padura Diaz miglior marcatore (6,67%; alla fine saranno 14, 72%). Mentre Finoli inventa in regia, l’altro centrale Larizza non vuol essere da meno rispetto al compagno di reparto al centro e inaugura il secondo periodo con il muro dell’1-5. Non è altro che il preludio ad un’altra picchiata verso il traguardo, resa apparentemente semplice solo per merito dello standard della squadra orobica, capace di disinnescare puntualmente anche l’opposto nigeriano Arinze, che comunque mette anche del suo. Come del suo mette anche Pierotti, oltre a Terpin che chiuderà con 5/5 e 100% offensivo, dalla linea dei nove metri per il 14-4. Il monologo della capolista consente a Cioffi di aumentare il suo minutaggio (al posto di Cargioli) e regala a Baldi (per Padura Diaz) la soddisfazione di mettere a terra il 22-6. Per non discostarsi dagli avvii precedenti, l’Agnelli Tipiesse mura con Pierotti e colpisce con Padura Diaz per il 6-1 al rientro sul taraflex. L’ex Terpin non sbaglia un colpo, mette in pipe il 16-8 e agevola sprazzi anche per Ceccato, nuovamente per Cioffi e per un tonico Baldi (6,71%). Anche se nel finale Graziosi (sopra 22-19) conclude riaffidandosi alla diagonale titolare. Insomma, un martedì sinonimo di una buonissima messa a punto del motore in vista delle prossime due sfide lontano dal PalaPozzoni.
    Il commento di coach Gianluca Graziosi: “Un’ottima partita. Abbiamo dimostrato di non essere primi per caso. Oltre ad imprimere un bel ritmo, abbiamo approcciato il match con grande umiltà e con attenzione. Questo mi rende orgoglioso. Le grandi squadre oltre a giocare una buona pallavolo devono avere anche la giusta mentalità. E stasera è stato cosi”
    Synergy Mondovì – Agnelli Tipiesse Bergamo 0-3 (16-25, 8-25, 19-25)
    Mondovì: Piazza, Meschiari 4, Catena 2, Arinze Kelvin 10, Mazzon 6, Ceban 4, Raffa (L), Cianciotta 1, Gecchele, Fenoglio (L), Boscaini 4, Camperi, Lusetti. N.E. Caldano. All. Denora.
    Bergamo: Finoli 4, Terpin 12, Larizza 8, Padura Diaz 14, Pierotti 9, Cargioli 6, D’Amico (L), Baldi 6, Ceccato 0, Cioffi 0. N.E. De Luca. All. Graziosi.
    Arbitri: Prati, Scotti. LEGGI TUTTO

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    Bergamo, 3-0 a Cantù per il colpo triplo

    Un 3-0 da colpo triplo. Undicesimo successo interno, primo posto e sfida d’andata mandata in oblio. L’Agnelli Tipiesse svolge il suo compito, si sbarazza di Cantù e torna a prendere le redini della serie A2 capitalizzando il turno di riposo di Santa Croce. Quarto acuto di fila, al PalaPozzoni è l’ottava senza lasciare neppure un parziale agli avversari (Porto Viro, Brescia e Lagonegro le sole a strappare un set in regular season). Risultato rotondo, legittimo e sudato. Bergamo fa emergere il suo lato più pratico con una prestazione attenta, consapevole e sciorinando la giusta quantità di cinismo miscelata all’indiscutibile qualità. Una caratteristica essenziale tanto per mascherare qualche piccolo passaggio a vuoto, quanto per mettere la museruola al consueto animus pugnandi del Pool Libertas.Cartina tornasole il primo periodo con Cargioli e compagni avanti fino alla fase centrale poi break (14-16) e controbreak 3-0. Sul 23-20 sembra fatta, ma gli ospiti impattano a 23 e costruiscono anche due chance per l’1-0 che invece trasformano i padroni di casa con Larizza e Padura Diaz. Forma diversa di sofferenza, sostanza analoga alla ripresa delle ostilità con l’Agnelli Tipiesse che imprime il suo ritmo, arriva al 20-14 quando Cargioli stoppa Copelli. I brianzoli riescono a dimezzare fino al punto esclamativo timbrato Larizza. Nel terzo parziale è il turno al servizio di Padura Diaz con il doppio ace per il 17-11 a rompere definitivamente gli argini e a piegare la resistenza del coriaceo avversario rimasto in partita per un’ora abbondante. Sui titoli di coda, apposti da un servizio vincente di Terpin, spazio anche per il libero Matteo De Luca.Martedì 15 alle 20 al PalaManera di Mondovì inizia il trittico di trasferte che proseguirà sul campo di Motta di Livenza domenica 20 alle 16 per terminare, alla stessa ora sette giorni dopo, a Brescia.
    Agnelli Tipiesse Bergamo – Pool Libertas Cantù 3-0 (29-27 25-22 25-15)Bergamo: Larizza 8, Padura Diaz 15, Pierotti 8, Cargioli 9, Finoli, Terpin 9, D’Amico (L), Mancin 1, De Luca. N.E. Ceccato, Baldi, Cioffi, Abosinetti. All. Graziosi.Cantù: Copelli 7, Motzo 18, Hanzic 6, Mazza 8, Chakravorti 1, Sette 5, Butti (L), Rota, Princi 1, Frattini, Bortolini. N.E. Salvador, Pietroni. All. Battocchio LEGGI TUTTO

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    Bergamo, con Cuneo è super sfida. D’Amico: “Forza e qualità per avere la meglio”

    Uno scontro diretto tira l’altro. Dopo aver liquidato Castellana Grotte e aver forzatamente saltato la trasferta di Mondovì, l’Agnelli Tipiesse attende Cuneo. Al PalaPozzoni (domani alle 18) arriva una squadra a – 3 dai rossoblù in classifica (pur con una partita in più), finalista di Coppa Italia e caricata dal successo infrasettimanale su Motta di Livenza. All’andata, in Piemonte, non solo per il netto 3-0, la miglior prestazione stagionale dei bergamaschi chiamati a ripetersi per allungare rispetto ai ragazzi di coach Serniotti così come la striscia d’imbattibilità interna. Di fronte gli ex Wagner e Preti a guidare una compagine costruita per il vertice, in cui l’esperienza di Botto e Codarin rappresenta un fattore non da poco.In casa orobica c’è tanto la voglia di riprendersi la vetta (sorpasso di Santa Croce domenica scorsa) quanto, da parte del libero Francesco D’Amico, di suggellare a dovere una settimana indimenticabile cominciata lunedì con la laurea in Scienze Motorie: “Con Cuneo sarà un match tosto, bellissimo da giocare – spiega -. Pedron o Filippi in regia cambia poco, dobbiamo pensare a noi e a fornire una prova che ci consenta di dare ulteriore continuità al buon momento che stiamo attraversando. Lo stop forzato non è stato il massimo poiché si stava iniziando a giocare regolarmente ogni sette giorni. Tuttavia siamo focalizzati per riprendere il cammino contro una candidata per la promozione”. La parola d’ordine per Cargioli e compagni rimane “costanza”: “Da qui alla fine della regular season – continua D’Amico – servirà mettere sul taraflex tutti gli ingredienti che ci hanno portato a battere Castellana Grotte. Esprimere a dovere il nostro potenziale, unendo la qualità, è fondamentale per chiudere davanti a tutti”.
    Formazione-tipo per l’Agnelli Tipiesse: Finoli in palleggio, Padura Diaz opposto, capitan Cargioli e Larizza centrali, Pierotti e Terpin schiacciatori e D’Amico libero.
    ARBITRI – Giuliano Venturi di Torino e Angelo Santoro di Varese
    TV – Diretta You Tube (Volleyballworld.tv) LEGGI TUTTO

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    Guidava senza patente da 36 anni: la maxi multa finale è una stangata

    È possibile guidare per 36 anni un’auto non propria, senza avere la patente e non essere mai beccati? A quanto pare sì. Lo ha scoperto la polizia che, la mattina del 13 febbraio 2022, ha fermato un 50enne a Dalmine, in provincia di Bergamo. La pattuglia si trovava sulla strada provinciale 525 per dei controlli di routine quando ha alzato la paletta facendo segno al conducente a bordo di una Mercedes nera di fermarsi. Da quel momento è bastato davvero poco per far emergere la verità.
    La scoperta della polizia
    Una dopo l’altra, sono venute a galla tutte le infrazioni. L’auto, priva di assicurazione, non era di proprietà del conducente. Non solo: era anche sottoposta a sequestro. E poi il tocco finale: l’uomo al volante non aveva mai preso la patente. “Il conducente della Mercedes non aveva né precedenti penali né precedenti segnalazioni riguardanti il mancato possesso dell’abilitazione di guida, il che fa pensare che non fosse mai stato controllato prima di domenica scorsa. Si parla di 36 anni di guida senza patente”, ha spiegato il comandante della Polizia locale di Dalmine, Aniello Amatruda, come riporta l’Eco di Bergamo. Com’è finita per il 50enne? Una maxi multa da 6.000 euro che corrispondo a 5.100 euro per aver guidato senza licenza più 867 euro a carico del proprietario della vettura per la mancata assicurazione.
    Patente e carta d’identità false, tenta la doppia truffa alla polizia LEGGI TUTTO

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    Bergamo manca la “quinta”. In finale della Del Monte Coppa Italia va Reggio Emilia

    L’Agnelli Tipiesse manca al tie-break la quinta finale consecutiva della Del Monte Coppa Italia. Sarà anche la legge dei grandi numeri, di certo l’indice va puntato su un altro pessimo approccio ad un match che stavolta non avrebbe lasciato diritto di replica. Non basta il carattere a cui la squadra si è appigliata per riequilibrare una volta sotto 0-2. Passa Reggio Emilia e lo fa più che meritatamente per quanto ha saputo esprimere nella prima ora, ma anche per la lucidità mostrata sotto lo striscione dell’ultimo chilometro. Determinante Cominetti non solo al servizio (5 ace), con Held e Cantagalli altri terminali da applausi innescati dal solito impeccabile Garnica. Per Bergamo quantomeno intricato raddrizzare un discorso avendo solo in Padura Diaz il vero fulcro a fronte di troppe occasioni mancate, specie nelle fasi incandescenti del tie-break.
    Al semaforo verde sembra che vada in scena il quarto set della partita persa domenica a Santa Croce: avversari che difendono e contrattaccano senza dare respiro, i nostri in balia con il solo Padura Diaz a salvarsi in attacco (45 contro 62, quando i numeri dicono tutto ben oltre il -9 che inchioda l’ineccepibile 0-1. A proposito di ineccepibile, ci pensa l’ex Garnica a fermare Pierotti per il primo allungo ospite anche al rientro sul taraflex. Cominetti ferma in fotocopia Padura Diaz (12-15). Oltretutto quando la Conad va avanti fa diventare sistematico il cambio palla Giocando cosi tutto diviene molto più semplice da un lato e tremendamente complicato dall’altro, anche perché il servizio continua a latitare mentre dalla parte opposta le difese non si contano nemmeno più mentre il computo muri (0-4) esplica ancor meglio la piega presa dal confronto. L’Agnelli Tipiesse si ricorda d’essere campione d’inverno e si scuote alzando finalmente la qualità del suo gioco. Ciò nonostante anche sopra 16-10, il brivido del +1 prende forma una volta sorpassata quota 20. Ci pensa ancora Padura Diaz con attacco ed ace (punta di un attacco che termina con il 76% di squadra) ad allungare la semifinale. La Conad non si disunisce e veste ancora i panni della lepre, poi i nostri staccano nel cuore del periodo approfittando anche di una leggera flessione degli ospiti. L’inseguimento tuttavia non si trasforma in ribaltone perché Held è impietoso e un muro di Zamagni su Terpin anticipa di qualche minuto la festa emiliana a Cisano Bergamasco.
    Agnelli Tipiesse Bergamo- Conad Reggio Emilia 2-3 (16-25 20-25 25-22 25-21 11-15)
    Bergamo: Cargioli 7, Padura Diaz 22, Pierotti 16, Cioffi 7, Finoli 5, Terpin 14, D’Amico (L), Mancin, Baldi. N.e. Ceccato, Abosinetti, De Luca, Larizza. All. Graziosi.Reggio Emilia: Cantagalli 20, Cominetti 20, Zamagni 7, Garnica 4, Held 22, Sesto 7, Morgese (L), Mian, Suraci 2, Cagni, Scopelliti, Marretta. N.e. Catellani. All. Mastrangelo
    Arbitri: Verrascina, Grassia LEGGI TUTTO

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    Del Monte Coppa Italia, la corsa scatta contro Cantù. Carenini: “Dimenticare il passato”

    Del Monte Coppa Italia-Bergamo. La storia recente parla di “simbiosi”. Quattro stagioni, quattro finali e due trionfi consecutivi: il primo il 23 febbraio del 2020 all’Unipol Arena di Bologna con il 3-2 su Brescia, il secondo l’11 marzo 2021 al PalaPozzoni di Cisano Bergamasco con il 3-0 su Porto Viro. E sarà ancora il fattore casalingo un piccolo grande vantaggio da capitalizzare a dovere e scaturito dal titolo di campione d’inverno, sinonimo del primo posto al giro di boa. Nel quarto di finale di domani (ore 20.30), dall’altra parte della rete ci sarà Cantù, contro cui il precedente più fresco invita a tenere le antenne dritte. Al PalaFrancescucci, l’8 dicembre scorso, è stata proprio la squadra di coach Matteo Battocchio a spuntarla al quinto parziale e ad infliggere ai nostri l’ultima sconfitta prima di sei vittorie. Quel giorno, tra i brianzoli, c’era il palleggiatore Manuel Coscione mentre domani la regia sarà comandata dall’americano Dante Chakravorti che ha cominciato l’annata a Mondovì e che domenica ha esordito con la nuova maglia nello 0-3 interno subito da Santa Croce, il sesto incontro di fila senza raccogliere neppure un set. Ma i canturini, che hanno pagato un prezzo salatissimo in infermeria, stanno recuperando i pezzi e andranno affrontati con lo stesso approccio ammirato da inizio 2022.
    “Conosciamo benissimo il Pool Libertas –spiega il presidente onorario Giuseppe Carenini – e sappiamo quanto sia velenoso, a prescindere dalle vicissitudini a cui ha dovuto far fronte. Lo abbiamo sperimentato in campionato sulla nostra pelle con la sconfitta esterna, in gara secca sarà altrettanto visto che può succedere di tutto. Rispetto allo scorso anno, quando abbiamo alzato il trofeo, è tutto diverso. Le avversarie si sono attrezzate a dovere, il torneo è molto equilibrato e poi sembra che vincere con Bergamo sia diventato un qualcosa che vale più di mezza stagione. Perciò serve dimenticare il passato e restare sul pezzo”. L’Agnelli Tipiesse, a sua volta, sta uscendo a testa altissima da una fase alquanto complessa e si presenta alla sfida intenzionata ad onorare a pieno il ruolo di detentrice: “Assorbito il colpo del Covid – sottolinea – ci siamo ricompattati a dovere e ci stiamo ritrovando anche sul piano fisico. I successi con Siena, Reggio Emilia e Porto Viro hanno ribadito che quando c’è da mordere la squadra lo sa fare. Fondamentale, inoltre, aver recuperato Larizza. Anche se Cioffi è stato bravissimo in queste tre partite e non l’ha fatto per nulla rimpiangere”.
    Quanto allo schieramento, nuovo ballottaggio tra i due centrali a fianco di capitan Cargioli mentre il resto prevede Finoli alzatore, Padura Diaz opposto, Pierotti e Terpin in posto 4 e D’Amico libero.
    TV – Diretta You Tube (Volleyballworld.tv)
    BIGLIETTI
    Gli abbonati avranno accesso GRATUITO
    I tagliandi sono acquistabili nella sezione dedicata all’evento sul sito www.liveticket.it oppure allo sportello del PalaPozzoni SOLO mercoledì dalle 19.
    Le tariffe: INTERO (dai 18 ai 64 anni compiuti) euro 15; RIDOTTO (dai 12 ai 17 anni compiuti e over 64) euro 12; RIDOTTO JUNIOR (Under 12) euro 1; DISABILI Ingresso gratuito
    CONDIZIONI PER L’ACCESSO ALL’IMPIANTO (in ottemperanza alle normative vigenti)
    – Super Green Pass
    – obbligatorio indossare ESCLUSIVAMENTE la mascherina FFP2 (i trasgressori verranno respinti senza il diritto ad alcun rimborso del tagliando)
    – divieto di consumare cibi e bevande LEGGI TUTTO

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    Bergamo, che carattere. Porto Viro si piega al tie-break

    L’Agnelli Tipiesse continua a viaggiare in “prima” grazie alle sue bande e suona la sesta sinfonia consecutiva. Porto Viro, che sul proprio campo si era arresa soltanto a Lagonegro, si conferma squadra particolarmente ostica, lotta strenuamente, recupera due volte lo svantaggio e si piega soltanto al quinto set. Due punti preziosi e sofferti per Bergamo che procede su ritmi alterni, ma sa sempre come uscire dai momenti intricati. E stavolta chiude anche un cerchio pareggiando i conti relativi al tie-break. L’ultimo k.o. infatti era giunto proprio con queste modalità l’8 dicembre scorso sul taraflex di una Cantù che mercoledì sarà l’ostacolo nei quarti di Coppa Italia. I rossoblù in versione corsara, come sottolineato, devono il sorriso in particolar modo a Jernej Terpin e Marco Pierotti, 22 e 21 punti, con il 53 ed il 50% d’efficacia: i più continui in una sfida che non ha fatto di certo della regolarità di rendimento il proprio aspetto più evidente. Eppure i centrali, imbeccati dal sopraffino Finoli, si sono distinti ancora una volta: Cioffi con 10 punti ed il 64%, stesso score per capitan Cargioli con il 73%.
    Se nel primo set – pur risolto con il fiatone nonostante un controllo costante passato dall’1-8 e dal 16-21 – il servizio è stato un fattore, il secondo periodo ha ricalcato l’andamento di quello visto mercoledì a Reggio Emilia. Quantomeno, simile al successo in casa Conad, è stato anche il terzo con Pierotti e Terpin (14 punti in due) in versione cecchini per respingere la veemenza di un avversario sempre vivo. Il certificato di tale caratteristica viene “stampato” nel quarto set dal devastante impatto dell’ex Romolo Mariano che lascia il cuore in panchina e diventa immarcabile (sintomatico il muro a uno su Padura Diaz per il 15-12). Cargioli e compagni sbagliano troppo dalla linea dei nove metri, Delta Group ne approfitta e allunga il confronto. Ma sul più bello è la tenacia dei nostri a scavare il solco. I veneti, che rintuzzano da 7-10 a 10-10, non possono nulla al cospetto dello sprint in cui Cioffi prima si procura e poi realizza la palla-match.
    Delta Group Porto Viro – Agnelli Tipiesse Bergamo 2-3 (23-25, 25-19, 21-25, 25-21, 12-15)
    Porto Viro: Fabroni 5, Gasparini 9, O’Dea 10, Bellei 18, Vedovotto 14, Barone 5, Penzo (L), Lamprecht (L), Mariano 13, Marzolla 4. N.E. Zorzi, Pol, Romagnoli. All. Tardioli.Bergamo: Finoli 6, Terpin 22, Cargioli 10, Padura Diaz 13, Pierotti 21, Cioffi 10, D’Amico (L), Mancin 0, Ceccato 0. N.E. Abosinetti, Baldi, Larizza, De Luca. All. Graziosi.
    Arbitri: Nava, Bassan. LEGGI TUTTO