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    Benzina, prosegue il calo: è ai minimi da 6 mesi

    I costi
    Cominciamo proprio dalla verde che, in modalità self service, si attesta a 1,841 euro/litro (-3 millesimi, compagnie 1,845, pompe bianche 1,833), mentre al servito è a 1,985 euro/litro (-4, compagnie 2,026, pompe bianche 1,904). Passiamo al diesel, che al fai da te è a 1,721 euro/litro (-4, compagnie 1,726, pompe bianche 1,711), al servito a 1,865 euro/litro (-5, compagnie 1,907, pompe bianche 1,781). Il Gpl al servito è invece a 0,714 euro/litro (+1, compagnie 0,723, pompe bianche 0,703), il metano servito a 1,330 euro/kg (+3, compagnie 1,343, pompe bianche 1,319), e il Gnl 1,232 euro/kg (-4, compagnie 1,232 euro/kg, pompe bianche 1,233 euro/kg). Infine, i prezzi sulle autostrade segnano la benzina al self e al servito rispettivamente a 1,934 e 2,199 euro/litro, il gasolio a 1,830 e 2,103 euro/litro(servito 2,103), il Gpl a 0,857 euro/litro, il metano 1,455 a euro/kg e in ultimo il Gnl a 1,294 euro/kg.
    In auto con gli amici a quattro zampe: ecco a cosa stare attenti LEGGI TUTTO

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    Benzina di nuovo in aumento: servito quasi a 2 euro

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    Gli ultimi prezzi alla pompa e nelle autostrade
    Ecco quali sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 del 19 giugno 2024 su circa 18mila impianti. La benzina self service si attesta a 1,852 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,858, pompe bianche 1,840), il diesel self service è a 1,717 euro/litro (+5, compagnie 1,725, pompe bianche 1,702).
    Per quanto riguarda il servito, invece, la benzina è a 1,993 euro/litro (+1, compagnie 2,035, pompe bianche 1,908), il diesel a 1,859 euro/litro (+5, compagnie 1,904, pompe bianche 1,770). La media del Gpl servito è a 0,707 euro/litro (invariato, compagnie 0,717, pompe bianche 0,695), mentre il metano servito è a 1,325 euro/kg (-1, compagnie 1,341, pompe bianche 1,312). Uno sguardo anche ai prezzi sulle autostrade, con la benzina self service a 1,946 euro/litro (servito 2,207), gasolio self service 1,835 euro/litro (servito 2,102), Gpl 0,844 euro/litro, metano 1,447 euro/kg, Gnl 1,257 euro/kg.
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    Costo della benzina in crescita: i nuovi prezzi dei carburanti

    I nuovi prezzi di benzina, Diesel e non solo
    La benzina al self service arriva a 1,914 euro al litro (registrando un +2 millesimi, con le compagnie a 1,920 e le pompe bianche che si attestano attorno a 1,900). Il Diesel al self service invece scende a 1,808 euro al litro, con le compagnie che praticano un prezzo medio di 1,814, mentre i distributori senza logo si attestano a 1,795).
    Attenzione alla benzina al servito che arriva addirittura a 2,051 euro al litro (compagnie 2,095, pompe bianche 1,964), mentre il Diesel servito è introno a 1,948 euro al litro (compagnie 1,992, pompe bianche 1,860).
    Il Gpl servito si aggira intorno a 0,715 euro al litro (con le diverse compagnie 0,724, mentre i senza logo arrivano a 0,704). Il metano servito a 1,321 euro al kg (compagnie 1,342, pompe bianche 1,304). Il Gnl invece mostra valori intorno a 1,155 euro al kg (compagnie 1,149 euro/kg, pompe bianche 1,159 euro al kg).
    I più alti sono ovviamente i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,996 euro al litro (servito 2,255), Diesel self 1,911 euro al litro (servito 2,176), Gpl 0,851 euro al litro, metano 1,472 euro al kg, Gnl 1,176 euro al kg.
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    Benzina e diesel, aumenti preoccupanti: ecco i nuovi prezzi

    I nuovi prezzi self e servito
    Alle 8 del 19 febbraio 2024, la benzina self service si è assestata a 1,866 euro/litro e il diesel self service a 1,838 euro/litro. Per quanto riguarda il servito, la benzina si colloca a 2,005 euro/litro (invariato, compagnie 2,048, pompe bianche 1,918), il diesel a 1,976 euro/litro (invariato, compagnie 2,020, pompe bianche 1,889), il Gpl a 0,715 euro/litro (invariato, compagnie 0,725, pompe bianche 0,704), il metano a 1,372 euro/kg (-3, compagnie 1,394, pompe bianche 1,354), il Gnl 1,210 euro/kg (-2, compagnie 1,223 euro/kg, pompe bianche 1,200 euro/kg).
    Uno sguardo anche alla situazione sulle autostrade, dove la benzina self service è a 1,956 euro/litro (servito 2,219), il gasolio self a 1,933 euro/litro (servito 2,200), il Gpl a 0,850 euro/litro, il metano a 1,506 euro/kg, il Gnl a 1,215 euro/kg.
    Stangata da 3,9 miliardi annui 
    “Quello che preoccupa è che in appena un mese, ossia dalla rilevazione del 15 gennaio, non solo sia la benzina che il gasolio hanno sfondato la soglia di 1,8 euro al litro, ma un litro di benzina self è aumentato di oltre 9 cent, +5,4%, pari a 4 euro e 75 cent per un pieno di 50 litri, mentre per il gasolio il rincaro è di quasi 11 cent al litro, +6,3%, pari a 5 euro e 40 cent a rifornimento. Il governo intervenga altrimenti di questo passo ci saranno ricadute non solo dirette sulle tasche degli automobilisti ma anche sulla merce trasportata, con effetti sull’inflazione”, spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Si aggiungono le riflessioni del Codacons: “Un pieno di benzina costa quasi 5 euro in più rispetto a inizio anno, mentre per il diesel si spendono 5,5 euro in più- spiega il presidente Carlo Rienzi – Se i prezzi dei carburanti dovessero rimanere a questi livelli, si tratterebbe di una stangata annua da circa 3,9 miliardi a carico delle famiglie italiane solo a titolo di maggiori costi di rifornimento”. LEGGI TUTTO

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    Prezzi benzina e Diesel, preoccupano i continui aumenti

    Allarme prezzi carburante, ancora. Si tratta di una situazione ormai costante, che non accenna a migliorare, come testimoniano da Staffetta Quotidiana dove ogni giorno si fa il punto preciso dei numeri: “Al quarto forte rialzo consecutivo delle quotazioni dei prodotti raffinati parte il valzer dei rialzi sui listini dei prezzi consigliati dei carburanti alla pompa”. Nella mattina di oggi, 9 febbraio 2024, fanno sapere che Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati della benzina e di due centesimi al litro quelli del gasolio. Per IP, invece, c’è un rialzo di due centesimi al litro su benzina e gasolio, per Q8 di 1,56 cent e per Tamoil di 1 cent.
    I prezzi in modalità self e servito
    Andando ancora più nel dettaglio, vediamo quali sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati da Staffetta, rilevati alle 8 dell’8 febbraio 2024, su circa 18mila impianti. La benzina in modalità self service è a 1,831 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,838, pompe bianche 1,817), il diesel in modalità self service è a 1,795 euro/litro (+1, compagnie 1,801, pompe bianche 1,782). Per quanto riguarda il servito, la benzina ha fatto registrare 1,971 euro/litro (+1, compagnie 2,015, pompe bianche 1,883), il diesel 1,934 euro/litro (+1, compagnie 1,978, pompe bianche 1,847). E poi Gpl servito a 0,715 euro/litro (+1, compagnie 0,724, pompe bianche 0,704), metano servito a 1,386 euro/kg (-5, compagnie 1,409, pompe bianche 1,368), Gnl 1,227 euro/kg (-12, compagnie 1,240 euro/kg, pompe bianche 1,217 euro/kg).
    Infine, uno sguardo alla situazione sulle autostrade, con la benzina self a 1,914 euro/litro (servito 2,175), il gasolio self service 1,884 euro/litro (servito 2,149), il Gpl 0,849 euro/litro, il metano 1,508 euro/kg, il Gnl 1,264 euro/kg.
    Benzina, leggero rialzo: ora è a 1,778 euro al litro al self LEGGI TUTTO

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    Allarme prezzi benzina al rialzo: superati i 2 euro al litro per il self

    I dati settimanali del ministero della Transizione Ecologica, pubblicati il 21 giugno 2022, descrivono un quadro sui prezzi del carburante che si fa sempre più critico, specialmente per le tasche degli italiani che convivono con questa situazione ormai da troppo tempo. A quanto siamo arrivati? La benzina in modalità self service raggiunge i 2,063 euro al litro, mentre il gasolio arriva 2,006 euro al litro. 
    Dalla guerra +11,5% benzina e +16,5% gasolio

    “È arrivata la conferma ufficiale del Mite – denuncia Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sulla base dello studio condotto sui dati settimanali -. Dopo la benzina, che aveva superato la soglia di 2 euro settimana scorsa, ora è la volta del gasolio a sfondare il limite dei 2 euro. Ma il dato a dir poco allarmante, è il ritmo dei rialzi. Per la benzina si tratta del settimo maggior rincaro settimanale di sempre, ossia dall’inizio delle serie storiche, per il gasolio addirittura del quinto. In soli 7 giorni, la benzina aumenta di quasi 5 centesimi al litro (4,922), pari a 2 euro e 46 cent per un pieno di 50 litri, il gasolio decolla addirittura di oltre 7 cent al litro (7,077), 3 euro e 54 cent a rifornimento”.
    “Da quando è iniziata la guerra, nonostante il taglio di 30,5 cent del Governo, un litro di benzina costa oltre 21 cent in più, con un rialzo dell’11,5%, pari a 10 euro e 68 cent per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è maggiore di oltre 28 cent al litro, con un balzo del 16,5%, pari a 14 euro e 18 cent a rifornimento”, prosegue Dona. “Rispetto all’inizio dell’anno, la benzina è salita del 20%, pari a 17 euro e 19 cent per un pieno di 50 litri, 413 euro su base annua, il gasolio è aumentato del 26,5%, 21 euro e 4 cent a rifornimento, equivalenti a 505 euro annui”.
    “È una calamità! Il Governo deve bloccare le speculazioni, tornando ai prezzi amministrati fino a che non sarà finita questa pazzia incontrollata. In ogni caso, non si può aspettare ad intervenire fino alla scadenza dell’8 luglio, magari limitandosi a rinnovare il vecchio taglio di 25 cent delle accise. Va subito alzata la riduzione di almeno altri 10 cent, in deroga per il gasolio alla normativa europea, e ridurre l’Iva dal 22 al 10%”, conclude Dona.
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    Incentivi auto, già finiti quelli per benzina e diesel: ecco quanto resta

    Tre settimane fa è stata riattivata la piattaforma del Mise per prenotare i bonus di auto e moto. E non ci è voluto molto per far terminare i 170 milioni di euro destinati alle vetture con emissioni tra i 61 e i 135 g/km di CO2. Si tratta delle auto con motore endotermico, quindi a benzina e diesel. Ma restano ancora 187 milioni per le auto elettriche e più di 202 milioni per le ibride plug-in.
    85mila vetture vendute
    In queste tre settimane, grazie ai bonus, sono state acquistate 85mila vetture con motore tradizionale a bassa emissione, per le quali era prevista una riduzione di 2mila euro con rottamazione di un’auto Euro4 o precedenti. E adesso? Si deve aspettare il 2023, quando saranno a disposizione altri fondi per incentivare l’acquisto di veicoli a benzina e diesel che ammontano a 150 milioni (20 in meno rispetto a quest’anno).
    “Riequilibrare la situazione”
    Nel frattempo, sono intervenuti sull’argomento gli esponenti delle associazioni di settore, in particolare sul divario che si è creato con i soldi ancora disponibili per elettriche e ibride plug-in. “Forse il Governo dovrebbe adottare un sistema di vasi comunicanti tra le diverse motorizzazioni”, dichiara Primo Quagliano, presidente Centro Studi Promotor. “È giusto che l’incentivo tenga conto della necessità di spingere verso l’elettrico e l’ibrido. Sacrosanto quindi che siano due motorizzazioni che abbiano il bonus più alto, fino a 5mila e fino a 4mila euro con rottamazione. Anzi. Io sarei anche per alzare questo tetto, ma non è giusto per il mercato che la fascia che tira di più le vendite sia penalizzata a livello di risorse. Ci dovrebbe essere un meccanismo di vasi comunicanti tra le diverse rottamazioni per compensare e favorire le vendite. Lo stanziamento di 650 milioni è unico”. A lui si accoda Plinio Vannini, vicepresidente di Federauto, associazione dei concessionari: “Noi non vogliamo gli incentivi a vita, piuttosto sarebbe meglio cambiare la politica fiscale legata all’auto per quanto riguarda le flotte aziendali. In questi tre anni, però, fino 2024, ci sono anche gli incentivi che hanno l’obiettivo di sostenere il mercato e promuovere un ricambio delle vetture vecchie. Forse sarebbe necessario un atteggiamento più pragmatico. Di sicuro le 85mila vetture vendute sono meno inquinanti di quelle rottamate. Perché allora fermarsi e non riequilibrare?”.
    La Polizia esaurisce i fondi, benzina troppo cara: “Guidate il meno possibile!” LEGGI TUTTO

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    Mette il diesel invece che la benzina: danni per la McLaren F1 GTR di un milionario

    Scambiare la pompa del diesel con quella della benzina o viceversa è un errore che può commettere chiunque. Un piccolo sbaglio che però può causare gravi danni alla propria vettura, soprattutto se a farne le spese è una McLaren F1 GTR e il suo conducente è nientemeno che il collezionista Francois Perrodo, pilota e vincitore della 24 Ore di Le Mans dello scorso anno.
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    Pieno… di distrazione
    Come raccontato dall’uomo su Instagram, durante un viaggio con alcuni amici si è fermato a fare rifornimento e non ha intuito che la pompa scelta non fosse quella giusta, dato che le nuove McLaren a benzina non sono dotate di bocchettone di dimensioni maggiori. Perrodo ha immediatamente capito l’errore commesso nel momento in cui l’automobile faceva fatica a camminare. L’accaduto ha scatenato ironia e risate sullo stesso profilo social del pilota, con tanti followers che raccontavano di aver commesso lo stesso sbaglio. Insomma, un piccolo lapsus può capitare a chiunque, ma rovinare il motore di una supercar del genere non è proprio un errore da niente. Non che il multimilionario in questione non abbia la possibilità di comprare una nuova McLaren…
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