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    “Rhinos Belluno”: nasce il gruppo ufficiale dei tifosi

    La passione per il Belluno Volley trova una nuova dimensione. Perché dal prossimo ottobre, quando inizierà il campionato di Serie A3 Credem Banca (domenica 20 è in calendario il derby veneto contro il Personal Time San Donà di Piave), i supporter della formazione biancoblù potranno identificarsi nei “Rhinos”. Il gruppo di tifo organizzato prende il nome direttamente dall’animale che rispecchia la società: il rinoceronte, simbolo di forza e determinazione.
    La scorsa stagione, infatti, le emozioni vissute alla Spes Arena hanno lasciato un segno indelebile nei cuori di chiunque, se è vero che, in occasione delle partite più importanti e nell’intero arco dell’annata sotto rete, l’impianto di Lambioi è diventato un vero e proprio fortino, caratterizzato da un pubblico infuocato. Come spesso accade, la fedeltà e la passione dagli spalti hanno garantito una spinta in più agli atleti sul parquet, nei momenti decisivi. E i supporter si sono rivelati il “settimo giocatore” in campo.
    Per sancire questo legame così profondo, il club ha così deciso di dare una nuova e precisa identità a una delle componenti fondamentali in termini di sviluppo di una realtà desiderosa di recitare da protagonista sul palcoscenico di A3.
    Il logo del gruppo è stato ideato e realizzato dall’agenzia Twole di Samuele Polentes, che ha saputo trasformare l’energia e lo spirito combattivo del Belluno Volley in un’immagine destinata a rappresentare tutti i suoi sostenitori.
    Chi vorrà far parte di questo progetto e unirsi ufficialmente ai “Rhinos”, può contattare il numero telefonico 348.2720509. E cogliere l’opportunità di vivere da protagonisti le emozioni della prossima stagione, a supporto della squadra.
    Pubblico e atleti. Belluno Volley e “Rhinos”: un binomio inscindibile. Due facce della stessa medaglia. LEGGI TUTTO

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    “Doc” Sommavilla: «Empatia e intelligenza emotiva alla base di tutto»

    Fra tante novità, si staglia una conferma che ha i contorni della certezza: a capo dell’area medica del Belluno Volley rimane il dottor Marco Sommavilla. «Come ho fatto anche in passato – argomenta il professionista – cercherò di coltivare al meglio la sfera legata all’empatia e all’intelligenza emotiva. Si tratta di aspetti alla base della creazione di un gruppo. E non solo a livello pallavolistico: vale per la quotidianità, per la vita di ogni giorno».
    RECUPERI – Sommavilla è soddisfatto del lavoro condotto fra i rinoceronti: «Penso per esempio al recupero in tempi rapidi di Alex Reyes, nella stagione scorsa. O a quello di Giovanni Candeago, alla prima annata di Serie A3». Ma ora si volta pagina: «L’idea è quella di entrare in campo, in qualsiasi occasione, con una mentalità vincente. E la consapevolezza di poter superare gli ostacoli che incontreremo, durante il campionato». 
    FRATELLANZA SPORTIVA – Il medico intende mettersi a completa e totale disposizione del collettivo: «Va cementato un legame fra tutti i componenti della squadra e dello staff. O meglio, una sorta di “fratellanza sportiva”. La stessa che è nata la scorsa stagione. Io, nel mio piccolo, ho cercato di incidere pure sotto l’aspetto psicologico, attraverso un continuo confronto con l’allenatore e con i ragazzi». 
    ANIMA E CUORE – Al di là delle competenze nel suo ambito, Sommavilla garantisce un surplus in termini di fiducia e di positività: «Ho sempre avuto un buon rapporto con chiunque, all’interno dell’ambiente. Forse perché sono una persona che mette anima e cuore in tutto ciò che fa. E i giocatori lo comprendono». Il dottore, inoltre, è solito inviare agli atleti dei messaggi motivazionali, prima delle gare: «Sono delle “massime”, dei concetti che invitano a dare il massimo, ad andare oltre». Due momenti rimarranno impressi in maniera indelebile nella memoria del medico: «La vittoria a Palmi, che ci ha permesso di approdare in semifinale playoff. E il successo, in casa, contro Fano, in un contesto esaltante».  LEGGI TUTTO

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    Il dottor Sommavilla confermato a capo dell’area medica del Belluno Volley

    Fra tante novità, si staglia una conferma che ha i contorni della certezza: a capo dell’area medica del Belluno Volley rimane il dottor Marco Sommavilla. “Come ho fatto anche in passato – argomenta il professionista – cercherò di coltivare al meglio la sfera legata all’empatia e all’intelligenza emotiva. Si tratta di aspetti alla base della creazione di un gruppo. E non solo a livello pallavolistico: vale per la quotidianità, per la vita di ogni giorno”.

    Sommavilla è soddisfatto del lavoro condotto fra i rinoceronti: “Penso per esempio al recupero in tempi rapidi di Alex Reyes, nella stagione scorsa. O a quello di Giovanni Candeago, alla prima annata di Serie A3”. Ma ora si volta pagina: “L’idea è quella di entrare in campo, in qualsiasi occasione, con una mentalità vincente. E la consapevolezza di poter superare gli ostacoli che incontreremo, durante il campionato”.

    Il medico intende mettersi a completa e totale disposizione del collettivo: “Va cementato un legame fra tutti i componenti della squadra e dello staff. O meglio, una sorta di “fratellanza sportiva”. La stessa che è nata la scorsa stagione. Io, nel mio piccolo, ho cercato di incidere pure sotto l’aspetto psicologico, attraverso un continuo confronto con l’allenatore e con i ragazzi”. 

    Al di là delle competenze nel suo ambito, Sommavilla garantisce un surplus in termini di fiducia e di positività: “Ho sempre avuto un buon rapporto con chiunque, all’interno dell’ambiente. Forse perché sono una persona che mette anima e cuore in tutto ciò che fa. E i giocatori lo comprendono”. Il dottore, inoltre, è solito inviare agli atleti dei messaggi motivazionali, prima delle gare: “Sono delle “massime”, dei concetti che invitano a dare il massimo, ad andare oltre”. Due momenti rimarranno impressi in maniera indelebile nella memoria del medico: “La vittoria a Palmi, che ci ha permesso di approdare in semifinale playoff. E il successo, in casa, contro Fano, in un contesto esaltante”. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Raduno all’orizzonte: il 26 agosto riparte il Belluno Volley

    Il Belluno Volley sta per rimettersi in moto: lunedì 26 agosto, infatti, è in calendario il raduno alla Spes Arena. Durante la mattinata sono previsti i test fisici, mentre nel pomeriggio (attorno alle 16) è in programma la prima seduta d’allenamento agli ordini del tecnico Matteo De Cecco e del resto dello staff. In questo contesto, la società ha deciso di organizzare anche un incontro con la stampa.
    Si avvicina, quindi, l’inizio della preparazione. E, al momento del suono della campanella, saranno quindici gli atleti chiamati a rispondere “presente”: i palleggiatori Leonardo Ferrato e Francesco Guizzardi; i centrali Michele Luisetto, Riccardo Cengia, Enrico Basso e Matteo Mozzato; gli opposti Fabio Bisi e Stefano Antonio Guolla; gli schiacciatori Andrea Schiro, Enrico Guarienti Zappoli, Riccardo Mian, Alberto Saibene e Gianluca Loglisci. E i liberi Nicolò Bassanello e Gonzalo Martinez. Al fianco di coach De Cecco, reduce dalla splendida esperienza olimpica con la Nazionale slovena, lavoreranno il vice Roberto Malaguti, il preparatore atletico Alessio Carraro e l’aiuto Tommaso Pavan e il fisioterapista Stefano Galifi, mentre Riccardo Zanolli, in qualità di team manager, sarà il trait d’union tra la sfera legata al campo e quella societaria.
    Diverse le novità, con nove movimenti in entrata e altrettanti in uscita. Ma le novità coinvolgono pure il campionato di Serie A3 Credem Bianca, se è vero che il girone bianco, in questa stagione, sarà composto da dieci squadre: tre in meno rispetto alla scorsa annata. L’esordio ufficiale? È fissato per domenica 20 ottobre, quando i rinoceronti affronteranno il Personal Time San Donà di Piave in un derby veneto ad alto voltaggio. LEGGI TUTTO

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    De Cecco e l’indimenticabile percorso olimpico: «Grazie Slovenia»

    Si ferma ai quarti di finale il cammino alle Olimpiadi della Slovenia di Matteo De Cecco: guida tecnica del Belluno Volley. E vice di una Nazionale che, a Parigi, ha saputo esprimere una pallavolo di altissimo livello, nel nobile contesto dei Giochi a cinque cerchi. Giochi che la Slovenia ha interpretato in maniera magistrale, tanto da chiudere con un bilancio di tre vittorie e una sola sconfitta, costata però l’eliminazione.
    Nel girone eliminatorio, gli atleti guidati dal commissario tecnico Gheorghe Crețu e dal braccio destro De Cecco hanno superato il Canada all’esordio (3-1), la Serbia (3-0) e i campioni olimpici in carica, oltre che padroni di casa della Francia (3-2). Ma, nella sfida a eliminazione diretta di stamattina, la Polonia ha imposto lo stop, nell’arco di quattro parziali (20-25, 26-24, 19-25, 20-25) ed è volata in semifinale.
    In ogni caso, il coach del Belluno Volley può essere orgoglioso per un’avventura destinata a rimanere impressa nei ricordi: suoi. E di un’intera Nazione: «È terminata oggi l’epopea di questi ragazzi che, quindici anni fa, erano trentottesimi nel ranking mondiale. Hanno lottato a lungo per scalare una montagna ed essere rispettati, da avversari, da federazioni e dalle varie organizzazioni. Il ciclo è finito, molti si fermano qui: dicono addio ai colori che hanno difeso per così tanto tempo con sudore e fatica».
    De Cecco traccia un primo bilancio, carico di emozioni: «Ho vissuto questa atmosfera per cinque anni straordinari, indimenticabili, con un argento e un bronzo agli Europei, un oro in Golden League, un quarto posto ai Mondiali e nella Volleyball Nations League, oltre a un’Olimpiade da protagonisti. Grazie Slovenia». LEGGI TUTTO

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    Lo scoutman Gasperin: «Introdurremo delle novità»

    Francesco Gasperin “darà ancora i numeri”. Non perché sia impazzito, ovviamente. Anzi, è una delle persone più precise, lucide e analitiche di tutto Belluno Volley. Gasperin, infatti, è lo scoutman. E, anche nella stagione 2024-2025, farà parte dello staff. 
    GRADINO – Proclami? Pochi. Impegno? Totale: «Si vedrà solo in palestra che tipo di risultati potremo ottenere – afferma -. Di certo, proveremo a raggiungere gli obiettivi che la società e il pubblico si aspettano. Ma il passato ci ha insegnato che è meglio partire con una certa cautela e concentrarci esclusivamente sul lavoro in palestra». Gasperin intende salire di un ulteriore gradino: «Ci saranno delle novità sul piano organizzativo, visto che cercheremo di introdurre degli aspetti relativi a esperienze maturate nella massima serie. In questo senso, sono in contatto con alcuni scoutman di Superlega». 
    RAPPORTI – Al di là della professionalità e del bagaglio di conoscenze, non può mancare l’aspetto umano: «Sono fermamente convinto del fatto che la bontà del lavoro dipenda molto dal tipo di rapporto tra la squadra e lo staff o la società. Da questo punto di vista, per quanto mi riguarda, la collaborazione sarà massima. Ciò non significa essere amici di qualsiasi giocatore, ma raggiungere un livello di collaborazione che permetta di dare il meglio in palestra. Il rispetto dei ruoli, inoltre, vale in ogni settore: anche nella pallavolo». 
    MOTIVAZIONE – Da atleta a scoutman, il Belluno Volley ha sempre avuto un peso significativo per Gasperin: «È il club per il quale ho giocato e ora rappresenta una realtà importante per l’intero territorio. Ha avuto il merito di creare tanto entusiasmo e, di conseguenza, la base per il futuro. Tanti amici con cui ho condiviso il percorso con questi colori non ci sono più, ma questo rientra in un percorso societario rivolto a portare in alto il nome di Belluno». Lo scoutman è pronto a ripartire: «Non nascondo che, a livello emotivo, la semifinale della scorsa annata contro Fano abbia lasciato parecchi strascichi. Ma, allo stesso tempo, darà la motivazione giusta per fare ancor meglio nella prossima e ormai imminente stagione».  LEGGI TUTTO

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    Presenza, impegno e passione: “Lollo” Bianchet, l’assistente

    Nel mondo dello sport, i riflettori sono spesso puntati sugli atleti in campo, sulle loro performance e le loro vittorie. Tuttavia, dietro a ogni squadra di successo, emergono figure fondamentali che lavorano dietro le quinte e non lasciano nulla al caso. Da sempre, per il Belluno Volley, una di queste figure chiave è Lorenzo Bianchet: assistente agli allenamenti. E autentico tuttofare. 
    LATO UMANO – “Lollo” è una presenza costante e indispensabile: «La prossima stagione si annuncia stimolante – afferma -. Siamo uno squadrone, mentre lo staff è ben organizzato e con esperienza». Bianchet sarà impegnato su vari fronti: «Curerò soprattutto il lato umano – sottolinea Lorenzo -. E, per qualsiasi bisogno in palestra, io ci sono». La sua dedizione si tocca con mano, al pari della disponibilità. E l’approccio empatico è ciò che lo rende un valore aggiunto per la società: «Il Belluno Volley è una seconda famiglia, quasi la prima, se si considerano le ore trascorse alla Spes Arena, dal martedì alla domenica».
    “BOMBONERA” – Lorenzo è legato alla squadra ormai da quattro anni. Un periodo in cui ha intrecciato conoscenze e legami profondi: «Un ringraziamento speciale va a chi ha salutato Belluno. Da coach Colussi a Da Re, passando per i ragazzi che, sotto rete, hanno contribuito a regalarci emozioni indescrivibili». Tra i momenti che “Lollo” ricorda con maggiore affetto, spiccano le sfide con Mantova, in regular season. E con Fano, in gara 2 della semifinale playoff: «Quel giorno sembrava di essere alla “Bombonera” di Buenos Aires. E anche in occasione del match contro la capolista Mantova l’atmosfera era unica: ho ancora davanti agli occhi i tifosi, in fila, fuori dal palazzetto». In più, gli abbracci post-partita con Gonzalo Martinez sono diventati ormai un piacevole ed emozionante rito, a conferma dello spirito e del clima che si respira fra i rinoceronti.
    MISCELA – Uno spirito perfettamente rispecchiato da Bianchet, capace di incarnare l’essenza del lavoro nell’ombra e di contribuire a far sì che ogni componente della squadra si esprima al meglio. La presenza, l’impegno e la passione di “Lollo” magari non finiranno nelle statistiche ufficiali, ma rappresentano la miscela ideale per il motore di un club che pensa in grande, come quello presieduto da Sandro Da Rold.  LEGGI TUTTO

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    Le Olimpiadi di De Cecco: «Un premio dopo tanti sacrifici»

    Il Belluno Volley avrà l’onore di essere rappresentato alle Olimpiadi di Parigi. E il merito è di Matteo De Cecco, un tecnico che naviga ormai da tempo a livello internazionale: “batte bandiera” slovena, è un componente fondamentale dello staff legato a una Nazionale reduce dal bronzo europeo e dal quarto posto nell’ultima edizione della Nations League. Ed è pronto a vivere un momento da brividi. Anzi, un sogno: «È la mia prima volta, manca poco. Mercoledì 24 entreremo nel villaggio olimpico e solo allora realizzerò quanto abbiamo fatto e ciò che ci aspetta».
    VAGABONDI – L’esordio ufficiale, nella competizione a cinque cerchi, è in programma domenica 28 (ore 21), quando la Slovenia affronterà il Canada. Poi toccherà alla Serbia e ai padroni di casa, oltre che campioni olimpici in carica, della Francia: «La nostra squadra ha impiegato un decennio per qualificarsi, le motivazioni non mancano. Per molti è l’unica e forse ultima occasione: non avendo un domani, giocheremo alla morte». De Cecco opera a stretto contatto con il commissario tecnico Gheorghe Crețu: «Lavoriamo insieme da tre anni. In più, quando allenavamo entrambi in Russia, siamo stati avversari. E abbiamo un passato da giocatori che ci ha portato a “vagabondare” per amore del volley».
    AMBIZIONI – L’emozione è palpabile. E anche se il coach dei rinoceronti è focalizzato sull’attualità più stretta, guardarsi indietro, una volta percepito il calore della fiamma di Olimpia, è quasi inevitabile: «L’esperienza olimpica è il premio dopo tanti sacrifici, miei e della mia famiglia». L’attesa sta per finire: «Non nascondiamo le nostre ambizioni. Fin dalla prima gara giocheremo con un solo obiettivo in testa. Il calendario? Sarà impegnativo in particolare per la nostra dirigenza, che dovrà organizzare le trasferte iniziali nel migliore dei modi».
    CONOSCENZE E CONSIGLI – De Cecco non perde di vista le Dolomiti neppure all’ombra della Tour Eiffel: «A Belluno porterò tutto ciò che ho condiviso con i migliori allenatori al mondo. Un bagaglio di conoscenze e consigli che non ha prezzo». Ma ora è tempo di Olimpiadi: da vivere a bordo campo, come protagonista. E magari, se gli impegni lo consentiranno, sugli spalti dell’impianto di Saint-Denis: «Vorrei essere allo stadio per la finale della staffetta 4×100, a tifare Italia». LEGGI TUTTO