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    La giovane Bintu Diop verso la Bartoccini Perugia?

    Di Redazione Avevamo già accennato la volontà in casa Bartoccini Fortinfissi Perugia di allestire un roster dove la parola d’ordine sia “linea verde”. Da quanto riporta oggi il Corriere Umbria, a questo proposito pare essere andato a buon fine il corteggiamento all’opposta Bintu Diop militante nell’Acqua Sapone Roma. Diciannovenne alta 194 cm ed originaria di San Miniato che pochi giorni fa ha festeggiato la promozione nella massima categoria con la formazione capitolina. Oggi pomeriggio, nel frattempo, il club più importante a livello regionale terrà una conferenzastampa per presentare un’altra pedina che farà parte dello scacchiere. Da quanto riporta sempre il quotidiano, si suppone sia la schiacciatrice ceca Havelkova. LEGGI TUTTO

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    Laura Melandri vicina a Perugia?

    Di Redazione Tante partenze e volti nuovi in casa Bartoccini Fortinfissi Perugia. Dopo i saluti di Coach Mazzanti e della bandiera Veronica Angeloni, e le possibili conferme di Rumori e della schiacciatrice ceca Havelkova potrebbe arrivare in terra umbra un nuovo posto tre. Come riporta oggi La Nazione Umbria, prova a dare una accelerazione alle trattative la dirigenza delle magliette nere ed al vaglio del club umbro c’è già Laura Melandri che, in questa stagione, ha indossato la maglia di Casalmaggiore e che si sta guardando intorno. La 26enne di origine romagnola è alta 186 cm. ed ha già alle spalle nove campionati nella massima serie. LEGGI TUTTO

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    Rumori resta a Perugia, dubbio Havelkova. Di Iulio al Béziers?

    Di Redazione Tanto lavoro per il nuovo ds Remo Ambroglini e poche conferme per la Bartoccini Fortinfissi Perugia in vista della prossima stagione. Tra queste, secondo quanto riportato oggi da Alberto Aglietti su La Nazione Umbria, dovrebbe esserci la 23enne Chiara Rumori: il libero umbro ha ben figurato come cambio in seconda linea e potrebbe ricoprire lo stesso ruolo anche con l’arrivo di Maila Venturi da Firenze. Da valutare invece la posizione della giovanissima schiacciatrice Anastasia Scarabottini, che avrebbe bisogno di giocare con più continuità. Resta in bilico l’eventuale conferma di Helena Havelkova, che vorrebbe restare in Italia (soprattutto se sarà confermata la trattativa per portare a Monza il compagno Georg Grozer e potrebbe rinnovare l’accordo con Perugia). In partenza invece Isabella Di Iulio: secondo il quotidiano umbro, la palleggiatrice potrebbe accasarsi in Francia al Béziers per sostituire proprio l’ex perugina August Raskie, a sua volta destinata a Trento. LEGGI TUTTO

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    Bartoccini Fortinfissi, idea Morello con Venturi e Guerra

    Di Redazione Sarà una Bartoccini Fortinfissi Perugia tutta nuova quella che si presenterà al via del prossimo campionato, anche se la maggior parte dei movimenti sono ancora da definire. La strategia della dirigenza umbra, se sarà confermato l’arrivo di Luca Cristofani in panchina, sembra quella di ripartire da una formazione incentrata sulle giovani: in questo senso vanno l’ingaggio, ormai definito, del libero Maila Venturi e l’interessamento per la schiacciatrice Anastasia Guerra, che però è seguita anche da Trento. Anche in palleggio si cambierà rotta, come riporta Alberto Aglietti su La Nazione Umbria: in partenza Di Iulio e Agrifoglio, tra i nomi più appetibili c’è quello di Rachele Morello, prodotto del Club Italia e protagonista nelle nazionali giovanili, oggi all’opera in A2 nell’Olimpia Teodora Ravenna. Poche delle protagoniste di questa stagione resteranno a Perugia: la società vorrebbe trattenere Helena Havelkova, che però ha molte offerte anche all’estero, mentre si dice che Nicole Koolhaas sia intenzionata a chiudere la carriera pallavolistica. LEGGI TUTTO

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    L’Igor Gorgonzola Novara sbanca anche Perugia e vola in semifinale

    Di Redazione La Igor Gorgonzola Novara bissa il successo di Gara 1 sul campo della Bartoccini Fortinfissi Perugia e conquista l’accesso alle semifinali dei Playoff Scudetto: sul cammino delle azzurre una tra Monza e Chieri (domani Gara 2), la serie inizierà il 7 aprile al Pala Igor. Le umbre danno filo da torcere alla squadra di Lavarini nel primo set, in equilibrio fino al 16-17, e vincono il terzo riaprendo il match; nel quarto però Novara è sempre in controllo, nonostante il disperato tentativo di rimonta finale di Perugia (21-23). Caterina Bosetti è la MVP della gara, Malwina Smarzek la top scorer con 16 punti a pari merito con Kenia Carcaces. La cronaca:Padrone di casa in campo con Ortolani opposta a Di Iulio, Koolhaas e Aelbrecht centrali, Havelkova e Carcaces schiacciatrici e Cecchetto libero; Novara con Hancock in regia e Smarzek in diagonale, Chirichella e Bonifacio al centro, Bosetti e Daalderop in banda e Sansonna libero. Daalderop firma il primo spunto (2-3) ma Di Iulio e un muro di Koolhaas invertono l’inerzia (5-3) con le azzurre che si trovano addirittura meno 3 sull’11-8 per le umbre. Smarzek accorcia in diagonale (11-10), un errore di Havelkova innesca un testa a testa spezzato da due muri: prima Hancock si prende l’inerzia “stoppando” Carcaces (16-17) e poi Bonifacio allunga fermando Havelkova (19-21) mentre Mazzanti ferma invano il gioco. Bosetti allunga il break (19-22), Aelbrecht rientra a muro (22-23) ma Bonifacio conquista in primo tempo il set ball (22-24) che Smarzek trasforma concretizzando una gran difesa di Sansonna (22-25). Si riparte con Smarzek subito protagonista a muro (2-3) e Chirichella a segno due volte in primo tempo (5-7) mentre Perugia fatica a reagire e si trova sotto 7-10 sul maniout di Smarzek, con Mazzanti che ferma il gioco. Novara non si ferma con due punti in fila di Daalderop (7-12), le umbre cambiano regia ma le azzurre alzano ulteriormente l’asticella con il punto di Bosetti che vale il 10-17; Bonifacio tiene le distanze “murando” Aelbrecht (12-19), poi Bosetti aumenta il ritmo in battuta (14-24, ace) e Carcaces spara out il 14-25. Spalle al muro, Perugia reagisce e va subito 6-3 con Carcaces, mentre Havelkova poco dopo fa 8-4 in pipe con Lavarini costretto al timeout. Smarzek trascina le azzurre (8-6, poi 9-8 e 10-9) ma il turno in battuta di Di Iulio riporta le sue sul +3 (12-9) con l’opposto polacco ancora in prima linea nella rimonta novarese grazie all’ace del 14-14. Sul 17-17, l’ace di Hancock (17-18) è il preludio a un controbreak delle umbre che prima sorpassano a muro (19-18) e poi allungano con Havelkova (22-19); si chiude 25-20 con Carcaces a segno in diagonale. Perugia riparte con Casillo (subentrata nel set precedente) in sestetto, mentre Lavarini sfrutta entrambi i liberi, schierando Napodano in fase di difesa e Sansonna in quella di ricezione. La formula funziona, con le azzurre subito avanti 1-5 prima della reazione umbra (5-7) che porta le padrone di casa sul 7-8 con Carcaces. Daalderop a muro fa 9-12, poi sfrutta una gran difesa di Napodano per l’attacco del 10-15 mentre le squadre procedono a “strappi”: Smarzek trova l’ace del 10-17, Havelkova quello del 13-17, Chirichella fa 13-20 in fast e ancora Ortolani firma il 17-20 in diagonale. Lavarini inserisce Tajè che trova l’ace del 17-22, Perugia rientra fino al 21-23 ma poi un muro di Bonifacio (21-24) vale il match ball: chiude un errore di Carcaces in battuta, per il 22-25. Caterina Bosetti: “I play off si vivono partita per partita, quindi non abbiamo ancora pensato alla semifinale ma eravamo concentrate sul match di Perugia. Abbiamo dimostrato di esserci, pure al netto di qualche blackout avvertito nel corso della partita. Contava vincere per chiudere la serie, ce l’abbiamo fatta e per questo siamo orgogliose. Siamo reduci da tre settimane che sono state complicate da affrontare a livello mentale, perché sono arrivate delle sconfitte che ci sono costate l’eliminazione da due competizioni ma è acqua passata, ce le siamo messe alle spalle. Ora ci prepariamo per la semifinale, in attesa di scoprire quale sarà il nostro avversario“. Giada Cecchetto: “È stata una stagione molto lunga con tanti alti e bassi. Siamo cresciute molto, abbiamo fatto un gran finale di stagione e per questo c’è ancora più rammarico per l’eliminazione. Dispiace andare a casa, non vorremmo mai smettere di giocare. Non ho ancora pensato a cosa farò domani, speravo di andare a Gara 3“. Bartoccini Fortinfissi Perugia-Igor Gorgonzola Novara 1-3 (22-25, 14-25, 25-20, 22-25)Bartoccini Fortinfissi Perugia: Casillo 3, Carcaces 16, Agrifoglio, Scarabottini ne, Cecchetto (L), Di Iulio 2, Rumori (L) ne, Mlinar, Koolhaas 8, Ortolani 9, Angeloni 1, Havelkova 15, Aelbrecht 3. All. Mazzanti.Igor Gorgonzola Novara: Herbots, Napodano (L), Zanette, Battistoni ne, Bosetti 14, Chirichella 5, Sansonna (L), Hancock 4, Bonifacio 10, Tajè 1, Washington ne, Smarzek 16, Daalderop 14. All. Lavarini.Arbitri: Grassia, Cesare.Note: Durata set: 26′, 24′, 26′, 31′; Totale: 107′. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Novara a Perugia per Gara2. Bonifacio: “Dovremo tenere alto il nostro livello d’attacco”

    Di Redazione Trasferta umbra per la Igor Volley di Stefano Lavarini, che domani alle 18 (diretta LVF TV) scenderà in campo a Perugia per gara due dei quarti di finale playoff. Le azzurre inseguono il bis che le promuoverebbe in semifinale, dopo la vittoria in rimonta ottenuta in gara 1 al Pala Igor. Qualora a prevalere fossero invece le padrone di casa, le formazioni tornerebbero in campo sabato per la decisiva gara 3 di spareggio. “Se in gara uno Perugia ha lottato con il coltello tra i denti, le nostre avversarie domani saranno ancora più combattive – avvisa Sara Bonifacio – e quindi dovremo esserlo a nostra volta. Loro sono una formazione molto brava nel fondamentale della difesa e come a Novara daranno tutto per tenere ogni singolo pallone in gioco. Per questo sarà fondamentale, da parte nostra, tenere il più alto possibile il livello dell’attacco, cosa che nel primo set e mezzo a Novara non abbiamo fatto, crescendo poi nella seconda parte della gara con il risultato di riuscire a invertire l’inerzia e conquistare il successo. Avrà un peso importante anche la nostra capacità di lavorare in maniera composta e precisa a muro: in gara uno abbiamo faticato un po’ a contenere Ortolani e Carcaces, prendendo le misure solo strada facendo, e dalla crescita nel fondamentale dovremo ripartire per cercare di chiudere subito la serie”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Igor Novara inciampa nel primo set, poi alza la testa: 3-1 su Perugia

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] La Bartoccini Fortinfissi Perugia parte bene, conquistando il primo parziale, ma l’Igor di coach Lavarini ingrana la marcia, preme sull’acceleratore e rimonta. Dall’1-1, Novara ha la strada spianata e Gara1 dei quarti di finale dei Play Off Scudetto si chiude con il risultato di 3-1 in favore delle piemontesi. Igor Gorgonzola Novara-Bartoccini Fortinfissi Perugia 3-1 (18-25, 25-22, 25-20, 25-17) (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Le pagelle della regular season: Imoco imbattibile, che rimonta per Busto!

    Di Alessandro Garotta
    La regular season della Serie A1 femminile 2020-2021 è passata in un attimo, tutta d’un colpo. Dalle attese e dai pronostici di settembre, siamo arrivati alle sentenze di marzo, al momento in cui la storia viene scritta per davvero nei play off. 
    Come ogni anno, approfittiamo della chiusura della prima fase del campionato per dare i voti alle partecipanti. Con un occhio alle aspettative della vigilia, cercheremo di capire come le dodici qualificate si presentano ai play off, e proveremo a fare un bilancio finale sulla Banca Valsabbina Millennium Brescia, retrocessa in Serie A2. È dunque il momento del “pagellone”. 
    Imoco Volley Conegliano voto 10. Abbiamo imparato a conoscere la Serie A1 come un campionato equilibrato in cui la frase più gettonata nei prepartita è spesso: “In Italia anche l’ultima può vincere con la prima”. E allora chiedetelo a Daniele Santarelli e sicuramente entrerete in disaccordo. Con l’Imoco non si vince più. Proprio sulle gialloblù non c’è molto da dire, e per una squadra che ha ottenuto 72 punti su altrettanti disponibili non era possibile nessun altro voto. Conegliano ha dimostrato, se ce ne fosse stato ancora bisogno, di essere superiore a tutte le altre compagini, con grandi prove di forza negli scontri diretti contro Novara, Monza e Scandicci, e con un roster dalla qualità elevatissima, a partire da una Paola Egonu sempre più dominante. Si punta forte al terzo scudetto consecutivo. 
    Igor Gorgonzola Novara voto 8,5. Un gruppo con un elevatissimo tasso tecnico e dai margini di crescita esponenziali, in grado di mettere in scena quelli che sono gli specifici dettami tecnici e tattici che Stefano Lavarini gli impartisce, ma che è altrettanto ben consapevole di come sia essenziale, contestualmente, riuscire a leggere i diversi momenti della partita, reagendo di conseguenza. Compattezza, ordine, pazienza, capacità di soffrire quando necessario ed affondare quando l’inerzia della gara lo consente. Senza dimenticare la letalità sempre più marcata in battuta, vera arma in più delle novaresi fin qui per “spaccare le partite”. Queste sono le caratteristiche che hanno portato la Igor al secondo posto in classifica con 19 successi in 24 partite: il percorso è tracciato e se è vero che vincere aiuta a vincere, ora Cristina Chirichella e compagne sono chiamate a raccogliere i frutti di quanto seminato. 
    Saugella Monza voto 8. Per passare al livello successivo rispetto alle scorse – buone – stagioni serviva principalmente un allenatore capace di imprimere una mentalità vincente e di trovare un sistema di gioco che potesse esaltare le qualità dei due grandi colpi di mercato: Lise Van Hecke e Alessia Orro. Detto, fatto: con Marco Gaspari in panchina il livello successivo viene raggiunto per davvero. Non solo dalla squadra, che arriva addirittura a un passo dall’insidiare la seconda piazza di Novara, ma soprattutto dalle stesse Van Hecke e Orro, che si confermano tra le migliori interpreti del campionato nei rispettivi ruoli. Se poi ci aggiungiamo le super-difese di Beatrice Parrocchiale, le qualità di Anna Danesi e Laura Heyrman al centro e la profondità della rosa, non si può che ottenere una seria pretendente per un posto in Finale Scudetto. 
    Unet E-Work Busto Arsizio voto 7,5. A Capodanno, il 2020-2021 della UYBA sembrava già un mezzo flop. Complice un prima parte di stagione condizionata dagli infortuni e dalle positività al Covid, la formazione bustocca faticava a ritrovare il ritmo con cui aveva sorpreso nella stagione precedente. Con l’arrivo dell’anno nuovo e la promozione di Marco Musso a head coach, ecco l’inversione di rotta, con un’inarrestabile progressione che porta le Farfalle ai piani alti della classifica. Il netto miglioramento coincide con la spaventosa crescita delle leader tecniche: Alexa Gray e Jordyn Poulter. La schiacciatrice, dopo essersi accollata qualche frettolosa critica di troppo, confeziona una regular season da 374 punti (nessuna banda meglio della canadese), mentre la palleggiatrice – risolti i problemi fisici – prende le redini della squadra, dimostrandosi ordinata e pulita nella distribuzione del gioco.
    Savino Del Bene Scandicci voto 6,5. L’avvio di stagione è molto promettente, con le toscane che si propongono come contender nella lotta alla seconda posizione. Il mese di gennaio segna, però, un imprevedibile punto critico: 2 vittorie e 5 sconfitte. Solo una buona ripresa nel finale (5 successi nelle ultime 6 gare) permette a Scandicci di chiudere la regular season al quinto posto, non riuscendo però a evitare il turno preliminare dei playoff per il quoziente set. Il brusco calo a inizio 2021 si deve anche all’infortunio alla mano patito da Magdalena Stysiak. Proprio il ritorno in campo della bomber polacca è fondamentale nell’aiutare la squadra a superare le incertezze, ma nel rush finale sarà ancora più importante il contributo in fase realizzativa di Elitsa Vasileva ed Elena Pietrini, l’equilibrio di Megan Courtney, e la solidità in seconda linea di Enrica Merlo. 
    Reale Mutua Fenera Chieri voto 8. Campionato a dir poco straordinario quello delle ragazze di Giulio Bregoli, seste in classifica con 44 punti. La formazione piemontese inizia a macinare gioco e risultati dalla quarta giornata, con la vittoria casalinga contro Monza, e riesce a confermarsi sugli stessi livelli nella maggior parte delle partite successive, anche grazie alle prestazioni straordinarie di Francesca Bosio in regia, Alessia Mazzaro al centro e Francesca Villani in posto-4. Uniche pecche le sconfitte contro Firenze e Perugia nel girone di ritorno (che probabilmente costano il quarto posto), ma ad una squadra che è andata così bene sarebbe stato sinceramente assurdo chiedere di più. Per la post-season il principale proposito deve essere di mantenere alta la concentrazione.
    Bosca S.Bernardo Cuneo voto 7. Che quest’anno sarebbe stata una stagione di cambiamenti era cosa nota: l’addio di giocatrici importanti e i cambiamenti nei ruoli chiave tuttavia produce la stessa linea di andamento che ha contraddistinto la formazione piemontese nelle ultime stagioni, e una costanza sottolineata da un record di 5 vittorie e 7 sconfitte sia all’andata sia al ritorno. E quante recriminazioni pensando ai guai fisici di Erblira Bici in avvio e ai gravi infortuni rimediati da Alice Degradi e Massiel Matos (arrivata proprio a sostituire la schiacciatrice italiana)… Ovviamente grandi meriti a coach Andrea Pistola, che punta sempre sulla valorizzazione delle qualità dei singoli per poi assemblarle in un sistema che sia congeniale per le giocatrici ed efficiente anche nel fare scalpi importanti, come quelli contro Monza, Chieri e Busto Arsizio. 
    Delta Informatica Trentino voto 7,5. Impossibile? No, parola che nel vocabolario di Matteo Bertini non può entrare. L’allenatore marchigiano rende grande la sua squadra, conducendo una “matricola” all’ottava posizione in classifica, raccogliendo applausi e stima da tutti, e non mettendo mai a rischio – neanche per una sola giornata – la categoria. Gruppo compatto e coeso, determinazione e personalità: questa la ricetta anche per superare le difficoltà che il Covid mette di fronte alla Delta Informatica nella prima parte del girone di ritorno (dopo un’andata conclusa al sesto posto, con conseguente qualificazione al tabellone di Coppa Italia). Non un miracolo, ma certamente una bellissima storia. Fatta di semplicità e di provincia. La pallavolo di un David che sa stupire combattendo con la propria fionda. E cercherà di farlo anche ai playoff. 
    Il Bisonte Firenze voto 6,5. È il classico voto che ai tempi della scuola non ci faceva impazzire ma ce lo facevamo andare bene perché era poco più del minimo e comunque ti dava speranze di poter avere 7 alla fine dell’anno, con una buona interrogazione. Il Bisonte è questo: fa il proprio compitino, vivendo sulle montagne russe tra alti e bassi, anche all’interno delle singole partite. La squadra con la maggiore ossatura italiana nei ruoli chiave spesso stenta a causa di improvvisi black-out. Se coach Marco Mencarelli riuscirà a diminuire questo tipo di schizofrenia, a Firenze potrebbero esserci i presupposti per togliersi qualche soddisfazione nella post-season, e magari fare paura a qualche big come successo in Supercoppa in avvio di stagione.
    Bartoccini Fortinfissi Perugia voto 6. Partiamo dal presupposto che finora non è una stagione da ricordare per i tifosi perugini perché tutti quanti, visto anche l’ambizioso mercato estivo, si sarebbero aspettati di finire almeno tra le prime otto. Dopo una falsa partenza, c’è l’avvicendamento in panchina tra Fabio Bovari e Davide Mazzanti, in seguito al quale non si vede subito il cambio di passo sperato dalla dirigenza, ma che permette di raggiungere la salvezza. Mezzo voto in più nel giudizio proprio per il finale in crescendo della squadra umbra, che nella post-season dovrà essere più continua e meno incline agli errori banali che ne hanno condizionato i risultati: mai come in questo caso la Bartoccini ha il futuro nelle proprie mani. 
    VBC Èpiù Casalmaggiore voto 5. Diciamo le cose come stanno: non è andata bene una cosa fosse una. La sorte è spietata con la VBC, costringendola a ridisegnare il sestetto titolare più volte nel corso della stagione. Con le spalle al muro, Carlo Parisi riesce a valorizzare Kara Bajema e Dayana Kosareva in banda – dopo l’infortunio a Laura Partenio e la partenza di Elitsa Vasileva – e trova in Rosamaria Montibeller una macchina da guerra che cerca sempre di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Ad ogni modo, 17 sconfitte sono davvero tante. Nei playoff è necessaria un’inversione di tendenza, e per riuscirci Casalmaggiore ha bisogno che tutte le sue giocatrici facciano uno step in più, altrimenti diventa una normalissima squadra di terza fascia con poco brio ed evidenti limiti tecnici. 
    Zanetti Bergamo voto 6. Salvezza doveva essere e salvezza è stata per la Zanetti, che veniva da un’estate abbastanza travagliata. Coach Daniele Turino ha ragione a difendere il gruppo dopo le prime cinque sconfitte consecutive e a compattarlo, puntando tutto sull’esperienza di Sara Loda, sulla freschezza di Khalia Lanier, sulla crescita di quella Eleonora Fersino che a conti fatti è la migliore delle sue per rendimento e continuità (grazie a un lavoro molto redditizio in seconda linea, tra abilità in ricezione e recuperi impossibili) in un campionato che rispetta le attese: sofferenza nei bassifondi e risalita d’impatto. Di fatto, la salvezza arriva all’inizio del girone di ritorno, con la formazione bergamasca capace di vincere le partite che le competevano. Il futuro della società? Difficile da decifrare, ma per adesso si pensa al primo turno dei playoff. 
    Banca Valsabbina Millenium Brescia voto 5. Che non fosse da prime posizioni lo si sapeva, ma immaginarsela così tanto in difficoltà era difficilmente pronosticabile. D’altronde si parla di una squadra con un roster interessante, ma i tanti infortuni nel corso della stagione ritardano e non poco l’amalgama del gruppo. Risultato: solo 1 vittoria nel girone di andata, con le rookie Marrit Jasper e Lea Cvetnic costrette a fare pentole e coperchi a causa dei guai fisici di Anna Nicoletti. Enrico Mazzola, nonostante i risultati negativi e i pochi punti in classifica, cerca sempre di infondere fiducia a tutto l’ambiente, convinto che la svolta sarebbe arrivata di lì a poco. Invece, con il passare delle settimane, le Leonesse non riescono a risalire la china. Il cambio di allenatore nel finale – con Stefano Micoli a prendere le redini della squadra – è la mossa della disperazione e porta al secondo e al terzo successo stagionale, ma ormai è tardi e Brescia retrocede, vittima di una mancanza cronica di killer instinct nelle fasi decisive: un dettaglio a cui nemmeno la bontà della rosa riesce a sopperire. LEGGI TUTTO