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    BMW Italia: in dono al Papa una i3

    Anche Papa Francesco potrà viaggiare per le strade di Roma in elettrico. Nella giornata di oggi, 22 settembre 2021, poco prima dell’Udienza Generale, il Santo Padre ha infatti ricevuto in dono da BMW Italia una nuovissima BMW i3.
    L’incontro in Vaticano
    Il Pontefice ha accolto in Vaticano i vertici della Casa tedesca, con la cerimonia di consegna che è stata effettuata direttamente da Nicolas Peter, membro del Consiglio di Amministrazione di BMW AG e responsabile Finance di BMW Group e da Massimiliano Di Silvestre, Presidente e a.d. di BMW Italia.
    Presenti in rappresentanza dell’Azienda anche Maximilian Schoeberl, Executive Vice President Comunicazione, Politica e Corporate di BMW AG e Stefan Hofer, CFO di BMW Italia.
    Le dichiarazioni di Di Silvestre
    “L’azienda che ho l’onore e il privilegio di presiedere – ha dichiarato Massimiliano Di Silvestre – ha deciso di donare al Santo Padre una BMW i3 perché testimonia il nostro approccio olistico e circolare alla sostenibilità. Si tratta infatti di una vettura completamente elettrica che è all’avanguardia in termini di impatto ambientale sia dal punto di vista dell’uso di energia pulita in fase di produzione che di utilizzo responsabile delle risorse, fino al recycling a fine ciclo di vita. Un’automobile perfettamente in sintonia con quanto indicato dal Pontefice nella sua enciclica «Laudato si’» relativa alla tutela della “casa comune”, il nostro pianeta”.
    Ghenzer: “La transizione deve tutelare tutta la società” LEGGI TUTTO

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    Colonnine auto elettriche, dove si trovano a Roma: ecco la mappa

    Il futuro della mobilità a quattro ruote, sì, ma anche il presente. L’automobile elettrica è ormai protagonista consolidata del nostro quotidiano, un’attrice principale che obbliga tutte le grandi città italiane a dover adeguare le proprie infrastrutture in vista di una rivoluzione già iniziata da tempo. Un adeguamento che deve però necessariamente muoversi partendo da un fattore fondamentale, che ancora oggi divide chi promuove l’auto elettrica e chi è ancora scettico: la ricarica.
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    Molti fra coloro che si avvicinano all’elettrico si fanno infatti “stoppare” dal problema rifornimento. Che poi problema non è: le colonnine di ricarica sono ormai installate in tutti i più grandi comuni d’Italia. Diverso ovviamente il discorso se parliamo del numero di colonnine, di quelle che effettivamente sono in funzione e quelle installate ma ancora in attesa di essere disponibili al servizio. Roma, da Capitale, non può esimersi dall’offrire agli automobilisti di vetture a zero emissioni un’infrastruttura idonea alla ricarica delle auto. Il sito web di Roma Mobilità ha già pubblicato online una pagina contenente la mappa con tutte le colonnine di ricarica già in funzione, installate e quelle in lavorazione.
    Dal centro alle periferie della Capitale
    La maggior parte si trova naturalmente nella zona del Centro Storico – via del Corso, Fori Imperiali, Corso Vittorio Emanuele II – per poi salire a Roma nord, da Ottaviano fino alla fine della Flaminia, in zona Corso Francia. Buona presenza anche in zona Ovest, lungo il quartiere Trieste. Ma a spiccare è anche la zona Sud della Capitale, dove si trovano numerosissimi punti di ricarica lungo l’Ostiense – Garbatella, San Paolo, EUR.
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    Le zone con meno colonnine sono quelle periferiche. Ad esempio, l’Appia Nuova e Antica ne sono completamente prive, così come sono ancora poche quelle nei quartieri Gianicolense e Portuense. Senza colonnine anche la zona Est, una volta superata la Circonvallazione Nomentana: Tiburtina, Monti Tiburtini, Pietralata ecc.
    Colonnine di ricarica a Roma: la mappa
    I cittadini romani hanno però la possibilità di indicare una zona, un quartiere specifico, dove si vorrebbe installare qualche colonnina. Per visionare la mappa completa della città basta cliccare qui. LEGGI TUTTO

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    Maserati Granturismo, foto spia: non solo elettrica, ma anche V6

    C’è movimento in casa Maserati. A stimolare la curiosità degli appassionati ci pensano le nuove foto spia che ritraggono su strada i muletti di Maserati Granturismo, il primo modello elettrico del marchio e il primo della gamma Folgore, che regalerà ulteriori applicazioni a zero emissioni: Grancabrio, MC20, lo stesso Grecale. Tutto questo, in attesa di Maserati Grecale, il Suv di segmento D che dovrebbe essere svelato a novembre 2021. 
    Il retrotreno
    Se gli scatti ufficiali Maserati hanno rappresentato bene l’impronta di stile del frontale, i fari ispirati a MC20, con gli avvistamenti di GabetzSpyUnit – immagini diffuse su Instagram -, scopriamo l’impianto del retrotreno e tratti sufficientemente chiari.
    I fari si sviluppano in orizzontale, seguendo quanto proposto dalla Granturismo termica di prima generazione.

    In arrivo anche Granturismo V6
    I quattro terminali di scarico dicono di un percorso di sviluppo avviato anche sul progetto che avrà il motore V6 3 litri biturbo Nettuno, introdotto con MC20.
    Sotto al cofano ci sarà anche un sistema elettrico a batteria, sul quale è possibile avanzare ipotesi di architettura e potenza, dopo quanto anticipato dal Gruppo Stellantis.
    Architettura 800 Volt?
    I piani di elettrificazione hanno rappresentato architetture, batterie e motogeneratori che verranno impiegati sui futuri modelli. Detto come il progetto Maserati Granturismo elettrica sia stato annunciato in una fase in cui la fusione PSA-FCA non era ancora formalizzata, dal “parco motori” del Gruppo possono arrivare utili indicazioni.
    Per una sportiva elettrica, un’architettura a 800 volt è essenziale. Lo diventa per la rapidità di cessione dell’energia, dalla batteria all’inverter al motore elettrico. Tra i motogeneratori compatibili con tale architettura, nell’universo Stellantis, è la specifica EDM3, tra 209 e 449 cavalli, che potrebbe trovare spazio sulla futura Granturismo. La configurazione attesa è con due o tre motori elettrici e quattro ruote motrici,  per quella che sarà la versione top di gamma, nell’offerta termica ed elettrica Maserati Granturismo. LEGGI TUTTO

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    Skoda, Enyaq Sportline è la nuova proposta Suv coupé

    Nel mondo dei Suv, come in ogni altro segmento, l’offerta coupé si fa sempre più largo come valida alternativa alla carrozzeria tradizionale: Skoda non fa eccezione e lancia sul mercato la nuova Enyaq Couve iV, sport-utility elettrico che arriverà presto a lottare con la concorrenza.Guarda la galleryNuova Skoda Enyaq Sportline
    Bagagliaio ridotto
    Medesima architettura MEB, medesima proposta di batteria e motori, per l’Enyaq suv-coupé. Cambia sostanzialmente il design, non le dimensioni, al netto di pochi millimetri. In 4,65 metri e 2,76 metri di passo si sviluppa un suv che punta il segmento D per disponibilità di spazio a bordo. Il bagagliaio risulta appena sacrificato dal diverso andamento della linea del tetto e del lunotto: 570 litri contro i 585 dichiarati da Enyaq 5 porte. 
    Tra Suv e coupé
    Tra i contenuti di serie, anticipati da Skoda e in arrivo a inizio 2022, il tetto panoramico in vetro, dettaglio buono a enfatizzare la vivibilità a bordo con tanta luce naturale in più. La silhouette strizza l’occhio a chi sogna forme coupé ma non può prescindere dallo sport utility. Volumi che fendono l’aria provando a ridurre al massimo il drag, la resistenza opposta all’avanzamento, esercizio nel quale la variante di carrozzeria Coupé di Enyaq realizza un valore Cd di 0,24. 
    Ricarica e potenza
    Si potrà guidare con schema due e quattro ruote motrici, Skoda Enyaq Coupé iV. Batteria da 62 kWh o 82 kWh, rispettivamente 58 e 77 kWh netti ricaricabili (535 km l’autonomia massima dichiarata, con batteria 82 kWh e singolo motore elettrico). Tre le motorizzazioni: 180 cavalli e 204 cavalli, due ruote motrici; 265 cavalli quattro ruote motrici, Enyaq Coupé iV 80X. Quest’ultimo dichiara una potenza massima di sistema che è effettivamente utilizzabile per 10″. L’impianto tecnico invariato è anche quello delle soluzioni di ricarica, AC da 11 kW (tra 6 e 8 ore per il 100% della carica, a seconda del pacco batterie in questione) e DC da 125 kW. Confermata la scelta di personalizzare gli interni attraverso tre Design Selection, corrispondenti ad altrettanti ambienti e ispirati dal design d’interni in campo architettonico: colori, materiali e stile differiscono a seconda che si scelga l’ambiente Loft, Lodge o ecoSuite.
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    Mobilize Limo: l'elettrica a noleggio del Gruppo Renault è in arrivo

    La nuova berlina elettrica Limo, sorta di interpretazione di quanto già offre Renault Koleos, verrà presentata al prossimo Salone di Monaco 2021 dove, il quarto pilastro del Gruppo Renault – Mobilize per l’appunto -, lancerà la sua nuova proposta a noleggio. Proposta che guarderà principalmente a privati, al mondo flotte e ai guidatori professionali.Guarda la galleryMobilize Limo: elettrica con guida a noleggio
    Diverse le formule commerciali
    Perché scegliere Mobilize per lanciare un’elettrica? Perché il ruolo che la Limo avrà da metà 2022, quando arriverà sul mercato, è di un modello offerto in abbonamento e diretto al mondo flotte, ai guidatori professionali, ai tassisti ma anche ai privati in cerca di una soluzione da noleggiare.
    Ecco, Mobilize Limo si guiderà a noleggio, con pacchetti di servizi più auto personalizzabili. Dal canone tutto incluso a integrazioni ulteriori, le formule commerciali arriveranno in una fase successiva al lancio.
    Passo ampio 
    Ergonomia, comfort, isolamento acustico sono punti cruciali del progetto, ritagliato su misura di quanti percorrono per lavoro tanti chilometri (le statistiche dicono di una media di 250 km al giorno per i guidatori professionali). Passo ampio dal quale si arriva a ottenere uno spazio interno di 28,8 centimetri all’altezza delle ginocchia dei passeggeri posteriori. Si starà anche in tre adulti sul divano posteriore, promette Mobilize, che sul cofano porta il logo della divisione del Gruppo Renault. Spazio che nel bagagliaio si traduce in 411 litri, non moltissimi se rapportati alle dimensioni esterne. 
    Autonomia di circa 450 km
    Si tratta di un progetto che nasce su un’architettura adattata all’installazione delle componenti dell’elettrico: il motore anteriore è da 150 cavalli, la batteria da 60 kWh assicura un’autonomia di circa 450 km, valore da confermare in fase di omologazione. Serviranno 40 minuti per una carica 10-80% collegati a una postazione di ricarica veloce.
    Il pacchetto di servizi inclusi nel canone – e quelli integrabili – debutteranno con Mobilize Limo e verranno estesi anche alle altre proposte elettriche del Gruppo. Ovviamente compresi nel canone ci saranno le coperture standard dell’assicurazione, della manutenzione, fino alle possibilità di ricarica incluse. L’utenza privata avrà a disposizione anche soluzioni di noleggio del tipo pay as you drive.  LEGGI TUTTO

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    Porsche Taycan 2022: più tecnologia, autonomia e livree colorate

    Novità in casa Porsche. Protagonista il nuovo modello 2022 di Taycan e Taycan Cross Turismo, la cui produzione – ha annunciato la Casa tedesca – dovrebbe partire a settembre. Di quali cambiamenti stiamo parlando? Alcuni li spiega Kevin Giek, Vice Presidente Model Line Taycan dallo scorso aprile: “L’ultima generazione di Taycan colpisce per la connettività smartphone senza interruzioni, che ora include Android Auto. La nostra gamma Taycan completamente elettrica sta crescendo e prosperando. La nuova Cross Turismo, che è stata aggiunto alla line-up in primavera, sta riscuotendo un enorme successo tra i nostri clienti, come è stato dimostrato dall’alto numero di ordini”. In sostanza, si tratta di upgrade tecnologici, maggiore autonomia e nuovi colori per la livrea. Eccoli più nel dettaglio. Guarda la galleryPorsche Taycan 2022: ecco come cambia
    Calabria, il terzino del Milan si regala una Porsche Taycan
    Arriva il parcheggio da remoto
    Per quanto riguarda la tecnologia, oltre all’integrazione dell’Android Auto nel sistema Porsche Communication Management (PCM, che ha raggiunto la sesta generazione), per la prima volta sulla gamma Taycan avremo disponibile il Remote Park Assist. Si tratta di un sistema di assistenza opzionale che permette di controllare la manovra di parcheggio direttamente dallo smartphone: il sistema rileva automaticamente gli spazi di parcheggio e li misura utilizzando i sensori a ultrasuoni e i sistemi di telecamere del veicolo. Tra le novità c’è anche l’assistente vocale Voice Pilot, migliorato per comprendere al meglio le istruzioni. Anche il sistema di navigazione satellitare si è evoluto: adesso è più veloce e presenta una nuova veste grafica.
    Ricarica più rapida e maggiore autonomia
    Novità anche per l’autonomia. L’aggiornamento al powertrain dei due modelli elettrici ha portato miglioramenti sia al sistema di raffreddamento delle batterie che alle funzioni di ricarica. Questi interventi hanno permesso al pacco batterie di supportare temperature più alte e quindi ora è possibile una ricarica più rapida. Non solo. Tra le conseguenze c’è anche una maggiore autonomia (nonostante Porsche non abbia ancora rivelato i dati): quando viene impostata la modalità di guida Normal o Range, assistiamo a un disaccoppiamento quasi completo del motore elettrico anteriore sulle varianti a trazione integrale; a ciò va aggiunto che quando si procede per inerzia o da fermo, l’auto disattiva il motore elettrico posteriore, riavviandolo in pochi millisecondi nel momento c’è bisogno di una maggiore quantità di energia.
    Livrea personalizzabile
    Se internamente non è stato toccato praticamente nulla, all’esterno c’è da sbizzarrirsi. Oltre ai 17 colori standard di livrea disponibili, con le nuove opzioni Paint to Sample (65 colori in più) e Paint to Sample Plus (il cliente ha totale libertà nella scelta del colore), ora è possibile realizzare scelte cromatiche davvero insolite. Un ritorno agli anni ’90, insomma, quando Porsche introdusse nella sua gamma tonalità decisamente accese come il Rubystone Red, a cui si aggiungono, tra le altre, Moonlight Blue Metallic, Acid Green, Riviera Blue e Viola Metallic.
    Porsche, batterie con anodo in silicio nel futuro della casa LEGGI TUTTO

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    BMW iX3: arriva in autunno il restyling del SAV bavarese

    Calandra più grande e decisa
    In gran parte rinnovata, nuova BMW iX3 si presenta con un avantreno più marcato grazie alla calandra a doppio rene più grande e ai fari anteriori di circa dieci millimetri più sottili rispetto al modello precedente. Medesimo discorso al posteriore, dove nuova iX3 si presenta con un aspetto più accattivante, con luci posteriori a LED tridimensionali e nuovi accenti che ottimizzano al massimo l’aura sportiva dell’auto.
    Aura sportiva che si nota anche dal pacchetto M Sport di serie, che comprende cerchi aerodinamici M in formato da 20” disponibili opzionalmente in alternativa ai cerchi aerodinamici standard da 19”. Di serie, poi, inclusi anche i fari adattivi a LED, mentre per l’opzione BMW Laserlight sarà necessario attingere dal catalogo degli optional.
    Con Live Cockpit Professional
    Lato interni, invece, nuova BMW iX3 si presenta con un quadro strumenti digitale da 12,3” e un pannello di controllo centrale con display sul quale sarà possibile controllare il BMW Live Cockpit Professional con sistema di navigazione basato su cloud BMW Maps, integrare lo smartphone con Apple CarPlay o Android Auto e usufruire di altri servizi digitali di BMW Connected. I sedili sono sportivi, con rivestimento traforato Sensatec, e le modanature interne si mostrano nella nuova finitura Aluminium Rhombicle dark.
    Motore da 286 cv e batteria da 80 kWh
    Il motore elettrico e la batteria della nuova iX3 rimangono invariati rispetto al modello precedente al restyling. Il sistema comprende infatti il medesimo motore elettrico a trazione posteriore – con consumi nel ciclo WLTP di 18,9-18,5kWh/100km ed emissioni di CO2 di 0 g/km – in grado di generare una potenza massima di 210 kW (286 cv), una coppia massima di 400 Nm e capace di far scattare la vettura da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi. Anche la batteria resta quella da 80 kWh, con ricarica rapida in corrente continua a una velocità fino a 150 kW.
    Ampia anche la gamma di sistemi di sicurezza alla guida, tra cui spiccano di serie il Driving Assistant Professional con Steering and Lane Control Assistant, l’Active Cruise Control con funzione Stop&Go e lo Speed Limit Assist automatico con monitoraggio del percorso.
    Due gli equipaggiamenti 
    Concludono il restyling di nuova BMW iX3 le due linee di equipaggiamento: “Inspiring” e “Impressive”. La prima include vernice metallizzata, sospensioni adattive, azionamento automatico del portellone, tetto panoramico in vetro, sedili regolabili elettricamente, volante sportivo in pelle e climatizzatore automatico a tre zone con pre funzione di riscaldamento e precondizionamento. La seconda linea, invece, aggiunge cerchi in lega da 20”,finiture in pelle Vernasca, BMW Head-Up Display, Harman Kardon Surround Sound System e BMW IconicSounds Electric.
    Disponibile sul mercato europeo a partire dal prossimo autunno 2021, con un prezzo base in Germania di 67.300 euro, gli ordini possono essere già effettuati a partire da ora attraverso i canali ufficiali BMW.
    Sul prossimo numero di Auto in edicola: la prova della BMW iX3, quarto potere LEGGI TUTTO

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    Solo auto elettriche in Europa dal 2035: ecco la proposta dell'UE

    La proposta si è incentrata sul taglio delle emissioni di Co2 dai veicoli per trasporto persone e sull’abbassamento di emissioni di Co2 delle nuove auto vendute a partire dal 2035.
    Per far sì che tutto ciò accada si dovrà prima trovare l’accordo tra Stati Membri e poi essere votata dal Parlamento Europeo. Un percorso non immediato, ma che se diventerà concreto segnerà il divieto di vendita di nuove auto con un motore termico dal 2035. 
    Si viaggia verso l’elettrico
    Le strategie di elettrificazione delle diverse case sono tutte orientate a una sempre maggiore quota di produzione di auto elettriche, dove non la totalità dei volumi. Obiettivi che devono prendere in esame la realtà, a oggi non ancora completamente matura per una transizione elettrica assoluta della mobilità.
    Tanti i temi irrisolti, dall’infrastruttura di ricarica al costo dei veicoli. Fino al costo sociale della conversione all’elettrico. Di lavoro da svolgere ve n’è parecchio.
    All’interno del Green Deal europeo la Commissione, tra le proposte relative all’industria dei trasporti, prevede un taglio delle emissioni del 50% per i veicoli commerciali al 2030, dove per le auto il -55% prospettato va a inasprire (e di parecchio) il -37,5% inizialmente   concordato sul medesimo arco temporale.
    Tassazioni anche per aerei e navi
    Non restano esclusi nemmeno i settori del trasporto aereo e marittimo. Detto come dal 2026 si propone una tassazione sulla base delle emissioni carboniose, per promuovere l’utilizzo di carburanti più puliti, nel settore aereo verrà applicato il medesimo schema di tassazione e si contempla anche altro. L’obbligo per gli aerei in partenza da scali europei di rifornimento con una miscela di carburanti sostenibili. Sul fronte delle attività marittime, medesima applicazione di uno schema di tassazione legato alle emissioni.
    Architetture, motori, batterie, così Stellantis affronta l’elettrificazione
    Una proposta che rappresenta un drastico giro di vite, sull’industria dell’automobile per i tempi soprattutto dettati. Sarà interessante registrare il sentimento dei costruttori, impegnati sull’elettrificazione e ibridizzazione ma di fronte a un obiettivo che, per alcuni, vorrebbe dire tagliare le vendite in Europa di veicoli con un motore termico a bordo (anche su sistemi ibridi, ovviamente) su un orizzonte temporale immaginato ancora con alcune soluzioni di propulsione termica. LEGGI TUTTO