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    Djokovic passerà la notte al Park Hotel, il centro di detenzione dei rifugiati

    Djokovic durante lo spostamento al Park Hotel

    Il quotidiano di Melbourne The Age riporta che Novak Djokovic è stato di nuovo portato al Park Hotel, il centro di detenzione di Carlton dove era stato detenuto dopo la prima cancellazione del visto. Il n.1 del tennis è apparso calmo, indossava una tuta verde, pantaloni e un maglione con una maschera bianca.
    Un piccolo gruppo di manifestanti pro-rifugiati era accampato fuori dai cancelli dell’hotel con striscioni che chiedevano il rilascio dei richiedenti asilo trattenuti presso la struttura.
    Ricordiamo che il giudizio definitivo sul suo caso avverrà domani, con gli Australian Open alle porte LEGGI TUTTO

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    Martina Navratilova critica duramente Djokovic: “Vuoi essere un leader? Dai il buon esempio per il bene comune”

    Martina Navratilova

    Martina Navratilova è da sempre paladina delle battaglie sociali, una donna che non ha paura di esporsi e dire la sua, anche con parole scomode. Per questo non si è tirata indietro nel commentare la brutta faccenda di Novak Djokovic in Australia. Parlando al programma Good Morning Britain, la super campionessa ceca ha criticato in modo netto il comportamento di Djokovic, che considera presuntuoso e l’esatto opposto rispetto a quello che dovrebbe tenere chi si considera un leader.
    “Vorrei solamente che Novak fosse vaccinato” dice Martina, “lo ammiro molto e l’ho difeso tante volte, ma non posso difendere la decisione di non essere vaccinato. Se rifiuti il ​​vaccino perché non lo conosci o non ci credi, tuttavia, devi fare un piccolo sacrificio per il benessere di tutti. Se vuoi essere un leader, devi essere un esempio, e quell’esempio si basa sul fare ciò che è bene per te, a vantaggio del bene comune. Tutto questo poteva essere evitato, ma ormai chissà come andrà a finire, tutta la faccenda è come impazzita”.
    “Si crede più forte del virus? Non credo sia quello, lui sembra indistruttibile, ha una forma atletica invidiabile, ma c’è gente che è morta pur essendo in ottima forma. Non direi che è arrogante, ma è un po’ presuntuoso di sicuro. Djokovic è sempre stato molto rigido riguardo alla sua dieta e il suo stile di vita, e lo ammiro perché so cosa serve per impegnarsi così tanto in questo senso. Ma in questo caso, non lo comprando. Io mentre stavo facendo la fila per farmi vaccinare, non vedevo l’ora che arrivasse il mio turno per farlo. Avrei più paura di ammalarmi per non essermi vaccinata che degli effetti collaterali. Il tennis resta uno sport egoistico sì, ma è molto importante essere consapevoli e avere considerazione per gli altri”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il governo australiano sta concludendo il “caso Djokovic”, per la stampa nazionale si va verso l’espulsione

    Novak in allenamento a Melbourne. Riuscirà a giocare il torneo?

    Il destino di Novak Djokovic sembra segnato, si va verso la cancellazione del visto e la conseguente espulsione dal paese. Questa la conclusione che si attende la stampa australiana, dopo aver appreso da fonti governative che il caso si sta avviando alla conclusione dopo un’attenta valutazione di tutte le carte in tavola.
    Secondo il Daily Telegraph (e anche altri autorevoli organi di stampa), il governo federale nella notte di  mercoledì sta ancora lavorando sul caso, per ultimare i dettagli che porteranno alla revoca del visto di Djokovic, che gli costerà ovviamente l’Australian Open. Non ci sono conferme invece sull’applicazione della norma che prevede anche un ban dal paese per tre anni, dopo aver cercato di entrare in modo irregolare.
    Fonti accreditate affermano che il ministro degli interni Alex Hawke ha ritardato la decisione finale sull’opportunità o meno di invocare il suo potere discrezionale e annullare il visto di Djokovic perché il caso ha gravi implicazioni per le politiche di protezione delle frontiere imposte dal governo. Si ritiene che qualsiasi mossa per allentare le regole governative sull’immigrazione Covid e consentire al tennista numero uno al mondo di rimanere in Australia creerebbe un pericoloso precedente.
    La fonte ha affermato che il governo è pronto a resistere al contraccolpo internazionale che la decisione provocherà perché è nell’interesse nazionale e coerente con gli “sforzi in corso da due anni per controllare la diffusione del Covid”. È confermato tuttavia che ancora non è stata presa la decisione definitiva, sembra che sia prevista per domani (giovedì).
    La posizione di Djokovic si è aggravata anche per via delle sue dichiarazioni – riportare direttamente sui social – in cui si è scusato, confermando che il suo entourage ha commesso un errore sui suoi moduli di dichiarazione di viaggio. Ha anche usato il post per chiarire i tempi dei suoi test Covid positivi e le successive apparizioni pubbliche, confermando di aver incontrato persone nonostante fosse a conoscenza di esser positivo al virus.
    Questo post è stato probabilmente un autogol per la vicenda legale in corso: il team di Djokovic sperava che le parole del n.1 avrebbero tolto un po’ astio dalla questione, facendo risaltare il lato umano della vicenda, ma invece ha apparentemente evidenziato nette incongruenze nel caso legale di Djokovic e nelle dichiarazioni pubbliche del suo team. Un sondaggio online di News Corp ha raccolto oltre 35.000 voti con oltre l’80% degli australiani che sono a favore di una mossa del governo per rispedire a casa il serbo. Anche le dichiarazioni di alcuni colleghi, ed i tanti like posti da altri tennisti a chi ha esternato il proprio disappunto, fornisce un quadro di come il mondo del tennis stia vivendo dal di dentro questo caso.
    Comunque vada a finire la faccenda, l’immagine di Djokovic ha certamente subito un brutto colpo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il visto di Djokovic è stato cancellato, sarà imbarcato su di un volo oggi

    Djokovic alla partenza e all’arrivo a Melbourne

    Clamorosa anticipazione del quotidiano The Age: Il visto di Novak Djokovic è stato cancellato e gli è stato intimato di lasciare il paese già nella giornata di oggi. I suoi legali stanno presentando ricorso. Sembra che non sia riuscito a dimostrare alla polizia di frontiera di aver diritto ad una esenzione.

    Breaking: Novak Djokovic’s visa has been cancelled. He’s been told to leave the country today, two sources confirmed to @theage. His Lawyers are in the process of appealing. He’s not demonstrated to Border Force sufficient evidence for his exemption https://t.co/TM5BF0Gu80
    — Paul Sakkal (@paulsakkal) January 5, 2022 LEGGI TUTTO

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    Djokovic è atterrato in Australia, ma ci sono problemi con il visto: respinto

    Novak Djokovic

    L’arrivo di Djokovic in Australia è un continuo susseguirsi di colpi di scena. Dopo le dichiarazioni secche del premier australiano, adesso il n.1 del mondo ha problemi con il visto. Lo afferma l’autorevole quotidiano The Age.

    BREAKING The Victorian government rejected a late-night request from Border Force to support the world No. 1’s visa hours before he landed in Melbourne after it was discovered that Djokovic’s team had submitted the wrong type of visa.#AusOpen #auspol … https://t.co/YzVKeJBfJO
    — The Age (@theage) January 5, 2022

    Il tennista numero 1 al mondo, a cui è stata concessa un’esenzione per giocare agli Australian Open, è atterrato a Tullamarine verso le 23:30 (ora locale), ma un pasticcio sui visti mette in dubbio l’ingresso di Novak Djokovic nel paese.
    In serata, appena prima dello sbarco di Djokovic in Australia, gli agenti di frontiera federali hanno contattato il governo dello stato dopo aver constatato che la squadra di Djokovic aveva presentato il tipo di visto sbagliato. I funzionari dello stato di Victoria hanno chiesto alle autorità federali di mettere per iscritto la loro richiesta e alla fine hanno rifiutato di sostenere il visto di Djokovic.
    I funzionari di frontiera hanno discrezionalità nel consentire a Djokovic di entrare nel paese nonostante la mossa del governo vittoriano. Probabilmente gli sarà permesso di scendere dal suo aereo e di entrare a Melbourne, seguiremo in giornata questa clamorosa vicenda. LEGGI TUTTO

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    Il tennis è pronto a ripartire: ecco tutti gli italiani impegnati in Australia nella prima settimana di gioco

    Lorenzo Musetti nella foto

    Manca ormai davvero poco all’inizio della nuova stagione. Di seguito proponiamo tutti gli impegni degli italiani nella prima settimana di gioco in Australia: al maschile occhi puntati sull’ATP Cup (Berrettini, Sinner, Sonego, Bolelli, Fognini) e sugli ATP 250 di Adelaide 1 (Musetti, Mager) e Melbourne (Travaglia in main draw, Cecchinato e Seppi nelle qualificazioni); al femminile, invece, a Melbourne inizierà il 2022 di Giorgi, Paolini, Trevisan ed Errani mentre ad Adelaide saranno in scena Bronzetti e Stefanini.
    A livello Challenger, saranno ben dieci i nostri portacolori impegnati a Bendigo, sede anche di un torneo ITF da $60.000+H al quale risultano iscritte Gatto-Monticone e Di Sarra.
    ATP CUPITALIA: Berrettini, Sinner, Sonego, Bolelli, Fognini
    ATP 250 ADELAIDE 1MD: Musetti, MagerQ: —
    ATP 250 MELBOURNEMD: TravagliaQ: Cecchinato, Seppi
    CHALLENGER BENDIGOMD: Gaio, Caruso, Moroni, Agamenone, Marcora, Fabbiano, Cobolli, Giustino, PellegrinoQ: Baldi

    WTA 500 ADELAIDE 1MD: —Q: Bronzetti, Stefanini
    WTA 250 MELBOURNEMD: Giorgi, PaoliniQ: Trevisan, Errani
    W60+H BENDIGOMD: Gatto-Monticone, Di SarraQ: — LEGGI TUTTO

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    Shapovalov sbarca a Sydney: positivo al Covid-19. È in isolamento

    Denis Shapovalov

    Denis Shapovalov è stato tra i primi tennisti ad arrivare “down under”, per preparare a dovere il primo Slam del 2022. Purtroppo una svolta sbarcato a Sydney ha avuto una brutta sorpresa: nei controlli di sicurezza imposti dalle autorità sanitarie australiane è risultato positivo al Covid-19. L’ha scritto lui stesso nella propria pagina Instagram, che riproponiamo.
    “Ciao a tutti, volevo solo aggiornarvi che al mio arrivo a Sydney, sono risultato positivo al Covid. Sto seguendo tutti i protocolli, compreso l’isolamento e facendolo sapere alle persone con cui sono stato in contatto. In questo momento sto riscontrando sintomi minori e non vedo l’ora di tornare in campo, quando sarà sicuro farlo. Grazie in anticipo per il vostro supporto e auguro a tutti voi serene e felici vacanze”.
    Ricordiamo che anche il canadese ha partecipato alla esibizione di Abu Dhabi, dove hanno contratto il virus Nadal, Moya, Raducanu, Jabeur, Bencic e altri. LEGGI TUTTO