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    Gli Australian Open su NOVE: Sinner-Zverev in chiaro domenica

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    La finale dell’Australian Open verrà trasmessa in chiaro su NOVE domenica 26 gennaio dalle 9:30 in diretta da Melbourne Park. Sarà la terza finale Slam di Jannik Sinner, campione in carica in Australia e vincitore dell’ultimo US Open.
    Alessandro Araimo, Amministratore Delegato Warner Bros. Discovery Italia: “Non vediamo l’ora che sia domenica per questo grandissimo appuntamento di sport e voglio ringraziare tutti i partner di Eurosport e discovery+ – Amazon, Dazn, Sky e Tim – che hanno collaborato affinchè il match di Sinner possa essere visto in chiaro e in diretta, sul Nove, dal maggior numero di persone”.
    Jannik Sinner affronterà il numero 2 del ranking ATP Alexander Zverev, anch’egli alla sua terza finale Slam, ma sconfitto nei suoi due precedenti da Dominic Thiem (US Open 2020) e Carlos Alcaraz (Roland Garros 2024). Il match sarà in diretta simulcast su Eurosport 1 e live streaming su Discovery+,Il match sarà anticipato dal prepartita con tutti i più noti volti del tennis di Eurosport – Boris Becker, Jim Courier, John McEnroe, Mats Wilander campioni Slam e autorevoli opinionisti – e commentato da Jacopo Lo Monaco e Barbara Rossi.Sinner e Zverev si sono affrontati 6 volte in carriera e in 4 occasioni ha vinto il tedesco. Nei precedenti Slam, Jannik s’è preso la prima sfida al Roland Garros 2020, mentre Zverev s’è imposto 2 volte allo US Open. Nel loro ultimo match, Sinner ha sconfitto Zverev l’anno scorso in semifinale a Cincinnati.
    Finale di doppio maschile sabatoIntanto domani, sabato 23 gennaio, altro appuntamento con la storia: la finale di doppio maschile con Simone Bolelli e Andrea Vavassori sarà trasmessa in esclusiva su Eurosport 1 e Discovery+ dopo la finale femminile delle 9:30 tra Aryna Sabalenka e Madison Keys. LEGGI TUTTO

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    Djokovic salta la Davis, messaggio dopo il ritiro. Il torneo ATP 500 di Barcellona riduce il tabellone

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Novak Djokovic non parteciperà alla sfida di Coppa Davis 2025 tra Serbia e Danimarca della prossima settimana. Il capitano Viktor Troicki ha confermato che l’infortunio muscolare che ha costretto il numero uno al ritiro in semifinale agli Australian Open gli impedirà di essere presente. La Serbia dovrà fare a meno anche di Lajovic, affidandosi a Kecmanovic, Medjedovic e Djere per contrastare una Danimarca guidata da Holger Rune.Dopo alcune ore di riflessione sulla delusione australiana, Djokovic ha voluto mandare un messaggio ai suoi fan attraverso i social media, ribadendo il suo sostegno ad Alexander Zverev, a cui augura di vincere il suo primo Slam, e tracciando un bilancio comunque positivo del suo primo Major dell’anno.

    Tried to recover for today’s match but I could only push so far. Nevertheless, positives to take out of this year’s Aus Open. Congratulations to @AlexZverev for making another GS final. I wish you to win the title because you deserve it, my friend 💪🙌 pic.twitter.com/BZPyQqPk6R
    — Novak Djokovic (@DjokerNole) January 24, 2025

    Intanto, il torneo Conde de Godó ha annunciato un’importante novità per l’edizione 2025: il tabellone principale sarà ridotto da 48 a 32 giocatori. Il torneo, in programma dal 12 al 20 aprile, avrà otto teste di serie e può già contare sulla partecipazione confermata di Casper Ruud e Carlos Alcaraz.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sinner di granito! Recupera un difficilissimo primo set contro un ottimo Shelton e vola in finale agli Australian Open

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Le vittorie non sono mai tutte uguali. Ce ne sono alcune che ottieni di classe ma anche di tigna, e forse sono quelle più belle, quelle che porterai sempre con te. Inizi la semifinale dell’Australian Open 2025 servendo malissimo, rigido e letargico nel correre verso la palla; vai sotto di un break per due volte (pure sul 6-5) sbagliando incredibilmente alcune scelte tattiche del tutto inconsuete e commettendo troppi errori, facendoti prendere dalla frenesia, ma… nonostante tutto rimonti. Ti aggrappi alla risposta, alzi livello nei “big point” e salvi due set point, strappi il contro break e quindi domini il tiebreak contro il miglior Ben Shelton in carriera per pazienza e lucidità. Questo è il metro che ci porta a stabilire la grandezza di Jannik Sinner, quella durezza di testa e forza d’animo che l’hanno portato a superare enormi difficoltà, lottare come un leone e quindi scappare via con classe immensa e prepotenza agonistica dall’avvio del secondo set. Resilienza per resistere alla tensione e ai venti della tempesta (interiore ed esteriore), immensa classe nel cavalcare l’onda giusta con il suo formidabile equilibrio tecnico-tattico, veleggiando poi verso il successo a furia di accelerazioni formidabili e un pressing irresistibile. Sinner supera da campione le difficoltà di un primo set tremendo e batte Shelton 7-6(2) 6-2 6-2, volando in finale a Melbourne contro Alexander Zverev. È la terza finale Major sia per l’italiano che per il tedesco, mai si sono affrontati prima in un match per il titolo. Una vittoria bellissima al termine di una partita assai complicata contro un avversario che c’ha provato in ogni modo mettendo in campo fisicità, talento e potenza, ma non è bastato perché l’azzurro l’ha lavorato ai fianchi e ha demolito colpo dopo colpo le sue certezze. Come un bulldozer.
    “Non so come sono riuscito a girare il primo set!” afferma Jannik a caldo in campo. “Abbiamo entrambi risposto meglio di come abbiamo servito. Eravamo entrambi tesi, sono felice per come sono riuscito a gestire le mie emozioni. Sono felice di essere di nuovo in finale”. “Ho avuto qualche piccolo crampo, c’era tensione. Ho cercato di essere aggressivo e spostarlo il più possibile. Due ore e mezza per tre set non è poco, è stata una battaglia”. Sulla svolta di tre anni fa, quando cambiò team dopo la brutta sconfitta a Melbourne del 2022. “Ogni coach mi ha aiutato a fare un gran lavoro. Fu una decisione difficile cambiare allora, ma ne ho prese di non facili già quando avevo 13 anni. Ho avuto allenatori molto diversi, anche per età… (ride) con ognuno ho avuto tanto. Cahill è un coach fantastico. Siamo come una famiglia fuori dal campo e lavoriamo benissimo. Sono felice che abbiamo una nuova chance di lottare per il titolo e sì, la stagione è lunga e c’è molto da fare ancora!”. Contro Zverev: “Sarà partita difficilissima, abbiamo avuto match equilibrati. È a caccia del suo primo Slam, ci sarà tensione, è bellissimo ritrovarmi in questa posizione, speriamo sia una gran partita”.
    Come sempre lucido Sinner nelle parole, la sua analisi è assai centrata, per una volta più dei suoi colpi nella prima ora di gioco. Ci si aspettava un Jannik arrembante per mettere subito in chiaro i rapporti di forza e portare al limite Shelton, tennista forte ma non così solido di testa. Invece, in modo del tutto inatteso, pare Sinner quello letargico, teso, non sciolto. Va subito sotto con errori tecnici ed addirittura tattici, sbagliando i tempi dell’affondo e facendosi prendere dalla frenesia. Eresia per colui che è di granito e che in campo è preciso come un metronomo nella gestione delle scelte. La parte finale del primo set è da vedere e rivedere, andrà analizzata a freddo perché è un trattato di come nel tennis si debba resistere e alzare l’attenzione per superare le proprie difficoltà e l’avversario. Shelton serve per il set dopo aver strappato il secondo break e possiede uno dei servizi più veloci del West, ma… è la risposta di Sinner a brillare, mette pressione a Ben con traiettorie profonde, non gli lascia scelte comode. E lì, Ben sbaglia scelte, è lui a farsi prendere dalla fretta perché sente l’aura del rivale, la sua presenza, la qualità dei suoi colpi nei momenti decisivi. Due Set point annullati, contro break e tiebreak dominato. Sipario. Non del tutto, stavolta…
    Sinner è bravo a restare durissimo all’avvio del secondo set e di forza prendersi un gran bel break. È decisivo perché Ben mai come oggi è stato lucido e presente in campo. Non si è messo a giocare di puro istinto e potenza fino a che non è stato sotto di due set, ha aspettato e ha attaccato con pazienza, scegliendo il momento giusto e facendolo bene. Shelton ha corso tanto e bene, è stato bravo a non sparacchiare tanto e con quel diritto molto carico di spin ha spesso messo in difficoltà Jannik. Non ha perso l’americano, alla fine ha regalato poco e niente… È stato Sinner a salire di qualità, di intensità e di forza, e così prendersi tutto, superando tante difficoltà e un giornata iniziata col piede storto, senza l’aiuto del servizio e con troppi errori.
    Jannik ha fatto un capolavoro di testa. Si è aggrappato alle certezze per scardinare quelle del rivale. Si aggrappato al colpo più decisivo nel tennis dei nostri tempi: la risposta. È con la risposta che l’azzurro ha girato la partita. Non tanto per il colpo il sé, di vincenti in risposta ne avrà tirati un paio… ma con la risposta ha messo pressione, ha trovato quella profondità che gli ha consentito di risalire il campo e prendere il possesso dell’inerzia dello scambio. È stato fortissimo Jannik nell’insistere sul game plan ottimale, anche se all’avvio non funzionava perché la difesa di Ben è stata forte e ordinata. Spingere tanto sul diritto di Shelton col diritto e soprattutto col rovescio cross, per poi farlo correre a sinistra. E paziente nel non tirare la botta subito, perché le difese dello statunitense sono state davvero buone per gran parte del match.
    Riuscire a tenere fermo uno Shelton ottimo servendo piuttosto male e commettendo diversi errori è davvero un grandissimo risultato. Alla fine la tenuta di Sinner è stata superiore, è riuscito a toccare un buonissimo livello e tenerlo dall’avvio del secondo set. Risposta e pressing, facendo correre il rivale; prima palla solida e via dentro col diritto per aprisi il campo. Schemi razionali. Poche le variazioni e nemmeno ben eseguite oggi, come le smorzate e gli attacchi contro tempo. Le migliori giocate di volo sono state quelle arrivate seguendo l’inerzia della spinta. Oggi c’era da vincere un po’ “sporco”, e per questo meglio affidarsi alle certezze, ad automatismi più che collaudati, per le invenzioni ci saranno altre occasioni.
    Sinner vince e convince per come c’è riuscito. Di fisico, di testa, tenendo duro e quindi alzando ritmi e qualità, una volta lavorato ai fianchi l’avversario, smontando le sue certezze scambio dopo scambio. Di fronte al muro azzurro, Shelton c’ha provato a tutta nel terzo set, ma lì, anche con un po’ di fatica nelle gambe, ha ripreso a giocare più di istinto e furia, e nonostante alcune giocate fantastiche alla fine la consistenza di Jannik ha prevalso. Bravo comunque Shelton, con questa prestazione avrebbe perso da pochissimi.
    Sinner ora sfida Zverev. Sono state grandi battaglie in passato. Ce ne sarà un’altra, con un obiettivo massimo: alzare il terzo Slam in carriera. Per Sasha sarebbe il sospirato primo, ce la metterà tutta e anche di più. Servirà un Jannik al top per vincere.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner alza la prima palla della semifinale. Shelton subito aggressivo, risposta di rovescio sulla seconda palla e diritto vincente. Bel punto. Incerto Jannik nello scambio, lento nel cercare la palla coi piedi (stranissimo per lui), e un errore di rovescio gli costa il 15-40. Il BREAK arriva alla seconda chance, Jannik è costretto ad attaccare ma sbaglia l’angolo, solleticando il diritto di Ben che trova il passante lungo linea. Solo 1 prima in campo su 6 punti, brutto inizio per il n.1. Sul 15 pari finalmente Sinner si attiva: palla rapida, potente e profonda sul rovescio di Shelton, è indispensabile sciogliere, attivarsi, entrare fisicamente nella partita. Ben tira lungo il secondo diritto del game, 30-40 chance per Jan di rientrare subito. Una mazzata al corpo a 218 km/h lo salva. Molti errori in quest’avvio da parte di entrambi, 2-0 Shelton. Nel secondo turno finalmente la prima palla c’è, e la musica cambia. 4 punti e via, primo game vinto dal n.1. La risposta di Jannik inizia a prendere fiducia, ottima quella di rovescio stretta sul 30-15, e anche più avanzato nella posizione. Ben sente la pressione, sbaglia la prima a mezza rete – troppa forza – e sulla seconda Jan trova una traiettoria profondissima, sui piedi del rivale. 30-40, seconda palla break del match. ECCO IL CONTRE BREAK! Agguanta la palla sulla prima di Ben (213 km/h), e trova pure profondità, quindi spinge col diritto sul rovescio dell’americano e la sua palla vola via. 2 pari. È visibilmente più sciolto, più reattivo e incisivo Jannik, comanda lui anche se sbaglia ancora qualcosa di troppo. Bellissimo il rovescio in contro piede di Sinner dopo il servizio, dopo essersi aperto benissimo il campo con una seconda palla molto liftata, schema perfetto. Forcing bestiale di Jan, 3-2. Sorpasso e terzo game di fila. Magia di equilibrio la risposta di Sinner, come si allunga e tiene la palla insidiosa è incredibile. Shelton è costretto a correre avanti appena possibile, nello scambio è già in grossa difficoltà. Trova anche il primo Ace dell’incontro Ben (sta servendo due prime su tre in gioco), ma la risposta eccellente dell’italiano porta il game #6 ai vantaggi. Sinner trova con uno slice di diritto un incredibile lob difensivo, e Ben sbaglia tornato indietro. Palla break Sinner! Shelton cancella con un gran servizio esterno, poi fa una scelta pessima con la smorzata, mal mascherata. Seconda Palla Break! Che scambio!!! Tutti tagli, si corre da tutte le parti e alla fine una smorzata tutta storta sfiora un lembo di riga e nemmeno in spaccata Sinner riesce a rimetterla. Applausi soprattutto a Ben, ha giocato con testa e pazienza. 3 pari. Percentuali pessime di prime palle per l’azzurro, si porta 4-3 con il 36% (!), dato terribile, ma il diritto e soprattutto il rovescio cross sono ora ben tarati. Un buon Shelton per scelte di gioco, non affretta, attacca spesso la rete e chiude (bellissima la stop volley di diritto nel terzo punto). 4 pari. Arrivano finalmente i primi Ace per Sinner, due di fila. Anzi, 3 di fila! 5-4. Sul 5 pari Sinner ha molta fretta, troppa, nel tirare un diritto che esce largo. Gli costa lo 0-30. Ancora un diritto sbagliato, stavolta in rete, costa a Jannik il 15-40, due palle break che arrivano quando sembrava aver preso ritmo alla battuta. Attacca Shelton e strappa un BREAK improvviso che lo manda avanti 6-5 e servizio. Passaggio a vuoto inaspettato per Jannik. Sinner cerca l’immediata reazione in risposta. Sul 15 pari punisce l’attacco di Ben con un solido passante di diritto. Poi arriva con troppa foga sulla smorzata di Shelton, e la palla gli scappa lunga, bastava toccare la palla, non spingerla… e poi si gira infuriato al suo angolo. C’è tensione, ovvio. Con una seconda palla al corpo Shelton arriva a Set Point sul 40-30. Lungo scambio, Jannik lo gioca con pazienza, ritmo e spostandolo. Fa fatica, ma è la tattica più efficace per far male al rivale. Altra scelta sbagliata di Sinner, la palla corta, ben la legge e arriva bene. Secondo Set Point Shelton. Stavolta è Shelton con fretta, un diritto vola via due metri. Stesso errore nel punto successivo, cerca il vincente senza equilibrio… Palla break Sinner! La gioca male Jannik out un rovescio di scambio. Stizzito l’azzurro, capisce che sta sbagliando troppo. Arriva una seconda PB, in rete la volée di Ben sul S&V troppo azzardato. CONTRO BREAK! Jannik intuisce la direzione, si butta a sinistra e trova una gran risposta cross, quindi forza l’errore di diritto di Ben. Tiebreak. Ben sbaglia un diritto d’attacco da metà campo, classico unforced che manda Jannik avanti 2 punti a 0. Poi ha fretta di nuovo Shelton, dopo un set davvero ben giocato come scelte ora sta buttando tutto alle ortiche spingendo palle a caso… 3-0 Sinner. Rischia con un taglio sotto alla palla, non gli viene abbastanza lungo ma è talmente laterale che Shelton sbaglia in corsa. 4-0. Riposta out, 5-0 Sinner. Con un bel servizio all’angolo Jannik vola 6-2, con 4 Set Point. Basta il primo, Sinner vince un braccio di ferro. 7-2. Servendo malissimo, recuperando due break e e salvando due set point, Jannik è avanti. Tutt’altro che buona prestazione, ma… quanto è DURO. 47% di prime in campo e 12 errori, con diverse scelte sbagliate e due passaggi a vuoto, ma alla fine vince lui.
    Shelton parte al servizio nel secondo set, ma è la risposta di Sinner a dettare legge. Da 40-15 forza il game ai vantaggi, e lì Jannik sale in cattedra, imponendo la classica legge Gilbertiana del “Boa Constrictor”: dalla risposta recupera campo, sposta all’indietro Shelton, lo fa lavorare e con un pressing ad alta velocità e lo punisce col contro piede. Strappa un BREAK che lo manda subito al comando 1-0. Zampata mortale, anche per il morale dell’americano dopo i grandi sforzi del primo set, per lui vani, e con in testa il break subito servendo sul 6-5. Jannik ritrova l’Ace, il game sembra comodo, poi di nuovo smarrisce la prima palla e pure il diritto, tanto da concedere ai vantaggi una palla del contro break. Uff! Che peccato Ben.. da difesa era riuscito a passare in attacco ma il diritto conclusivo gli esce di pochissimo. Altro scambio durissimo, ora è Sinner a sbagliare la conclusione con l’americano ormai inerme sul net. Il pubblico approva, c’è spettacolo. Ancora con durezza totale, Jannik regge e vola 2-0. Game importantissimo per restare avanti. Ben è sorpreso dalla qualità di un paio di risposte di Sinner, il game è di nuovo ai vantaggi e Jannik è bravissimo ad attaccare con un rovescio lungo linea. Chance del doppio break! Male Shelton, con fretta rischia un diritto aggressivo sull’ennesima risposta profondissima, nei piedi, del rivale. BREAK Sinner, 3-0 pesante. Dopo tanta fatica, arriva un game liscio per l’azzurro, 4-0. Finalmente Jannik ha trovato il miglior ritmo, è più sciolto e anticipa la risposta del nativo di Atlanta, come il bellissimo rovescio lungo linea che gli vale il 5-1. Shelton ha perso energia, e fiducia. Tira malamente un rovescio in rete, giocando più di istinto che di testa, e questo contro Sinner non funziona. Sul 30 pari dopo il servizio cerca una smorzata di rovescio che nemmeno arriva a rete… Set Point Sinner. Stavolta il forcing di Ben ha successo, lo cancella. 5-2, Sinner al servizio per chiudere il parziale. Inizia con un Ace esterno, non veloce ma precisissimo (solo il quinto del match, pochi per i suoi nuovi standard). Il gioco di ferma incredibilmente per togliere una deiezione di un uccellino! Sinner non perde ritmo, ottima prima esterna e via diritto pesantissimo. Altra bella prima “in” e 40-0. ACE! Chiude così il secondo parziale, 6-2. Ben sembra uscito mentalmente dalla lotta punto su punto che gli aveva consentito portarsi due volte avanti nel primo set. Sinner più sciolto, meno errori e molto solido, forte di una risposta monumentale. E con il 64% di prime in gioco è tutto più facile…
    Terzo set. Shelton si rimette in carreggiata, apre con un buon turno di battuta e quindi mette pressione in risposta. Si procura una palla break sul 30-40, ma la risposta di rovescio muore a mezza rete sulla seconda palla, non bene qua… 1 pari. Dopo il calo nel secondo set, lo statunitense ha ritrovato energia, spinge fortissimo col diritto e sbaglia poco. Sinner si ritrova sotto 0-30 nel quarto game. Si affida alla sua àncora di salvezza, il ritmo e pressione a medio rischio, spostando di continuo il rivale, ma un errore di rovescio gli costa il 15-40, stavolta le palle break da cancellare sono due, di fila. Bellissima la costruzione e poi diritto lungo linea vincente, bravo Jan, 30-40. Ottima prima palla al T sulla seconda. 2 pari. La bagarre continua nel quinto game. Jannik prova a scappare via rispondendo profondo. Si procura una palla break ma stavolta la curva mancina di servizio di Ben è ingestibile. Il ritmo è altissimo, Shelton regge benissimo a Sinner in modalità “God-Mode”, c’è tantissima energia in campo e spettacolo. Quando corre Ben, quanto spinge Jannik, un vero braccio di ferro. Sulla terza parità Shelton tira una seconda palla folle, il doppio fallo gli costa una nuova palla break, e stavolta la prima non entra… Sinner spinge duro col rovescio e il tentativo di uscire col diritto lungo linea di Shelton trova solo rete. BREAK Sinner, un allungo strappato di prepotenza, di fisico, mettendosi a martellare palla dopo palla, forte di una risposta incredibile per sostanza. 3-2. Jannik serve bene, aziona anche il rovescio lungo linea che lascia immobile l’americano. Turno a zero e via, 4-2. La finale è solo a due passi. E l’azzurro vuole chiudere in fretta, entra in campo come un fulmine e chiude il punto col diritto. 0-30. Ben corre a rete per non essere attaccato, ma sbaglia l’angolo della volée e il passante di rovescio del nostro è una sentenza. 0-40! È la resa: doppio fallo. 5-2 Sinner, con 11 punti di fila vinti. Finisce 6-2, recuperando da 15-30. BRAVO! Terza finale Slam per l’azzurro.

    (1) J. Sinner vs (21) B. Shelton GS Australian Open J. Sinner [1]766 B. Shelton [21]622 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 ace 15-30 30-305-2 → 6-2B. Shelton 0-30 0-40 df4-2 → 5-2J. Sinner 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2B. Shelton 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-40 40-A 40-40 A-40 df 40-402-2 → 3-2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 40-401-2 → 2-2B. Shelton15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1B. Shelton 15-0 15-15 df 0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner30-0 40-0 ace5-2 → 6-2B. Shelton 15-0 30-0 30-15 30-40 40-40 ace5-1 → 5-2J. Sinner 15-0 30-15 40-154-1 → 5-1B. Shelton30-15 30-30 df 40-30 A-404-0 → 4-1J. Sinner3-0 → 4-0B. Shelton30-30 40-302-0 → 3-0J. Sinner 15-0 15-15 40-15 40-30 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 2-0B. Shelton 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-0 1-0* 3*-0 4*-0 5-0* 5-1* 6*-26-6 → 7-6B. Shelton 15-0 15-15 15-30 30-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A5-6 → 6-6J. Sinner0-30 15-30 15-405-5 → 5-6B. Shelton5-4 → 5-5J. Sinner 30-0 ace 15-0 ace4-4 → 5-4B. Shelton 15-0 15-15 40-154-3 → 4-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3B. Shelton40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 3-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-2 → 3-2B. Shelton 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-2 → 2-2J. Sinner0-2 → 1-2B. Shelton 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 0-2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 0-0 → 0-1

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Shelton 🇺🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Ace
    8
    7

    Doppi falli
    0
    6

    Prima di servizio
    51/89 (57%)
    70/118 (59%)

    Punti vinti sulla prima
    38/51 (75%)
    40/70 (57%)

    Punti vinti sulla seconda
    24/38 (63%)
    22/48 (46%)

    Punti al servizio giocati
    51
    70

    Punti al servizio vinti
    38
    40

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Punti di risposta giocati
    70
    51

    Punti di risposta in gioco
    48
    30

    Punti di risposta vinti
    30
    13

    Vincenti in risposta
    1
    1

    Errori non forzati in risposta
    2
    6

    Punti vinti in risposta
    42%
    30%

    Palle break convertite
    6/13 (46%)
    2/7 (29%)

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    14/20 (70%)
    17/25 (68%)

    Vincenti
    23
    27

    Errori non forzati
    26
    55

    Totale punti vinti
    118
    89

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    205 km/h
    223 km/h

    Velocità media prima
    192 km/h
    188 km/h

    Velocità media seconda
    158 km/h
    167 km/h

    COLPI VINCENTI

    Dritto
    5
    5

    Volée
    0
    3

    Approccio
    1
    2

    Passanti
    1
    2

    Lob
    0
    0

    Smash
    2
    0

    Drop shot
    0
    1 LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Il programma di Sabato 25 Gennaio 2025. C’è la finale femminile ed la finale di doppio con Bolelli-Vavassori

    SImone Bolelli e Andrea Vavassori nella foto – Foto Getty Images

    Rod Laver Arena – Ora italiana: 02:00 (locale: 12:00)(8) H. Bernet vs B. Willwerth (4) W. Sonobe vs (6) K. Penickova
    Rod Laver Arena – Ora italiana: 09:30 (locale: 19:30)(1) A. Sabalenka vs (19) M. Keys (3) S. Bolelli / (3) A. Vavassori vs (6) H. Heliovaara / (6) H. Patten
    Kia Arena – Ora italiana: 02:00 (locale: 12:00)(1) S. Schroder vs (2) N. Vink (1) Y. Kamiji vs (2) A. Van Koot (1) T. Oda vs (2) A. Hewett
    Court 7 – Ora italiana: 02:00 (locale: 12:00)(1) V. Miranda vs S. Czauz (1) C. Cooper vs B. Wenzel LEGGI TUTTO

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    Australian Open: I risultati completi con il dettaglio del Day 13. Nella notte italiana la semifinale Djokovic vs Zverev ed in mattinata in campo Jannik Sinner (LIVE)

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    🇦🇺 Australian Open – (Australia), cemento – Semifinali
    🌧️ Pioggia, 21°C / 15°C

    Rod Laver Arena – Ora italiana: 02:00 (locale: 12:00)(WC) K. Birrell / (WC) J. Smith vs (WC) O. Gadecki / (WC) J. Peers Il match deve ancora iniziare
    (7) N. Djokovic vs (2) A. Zverev Il match deve ancora iniziare(Ora italiana: 04:30 (locale: 14:30))
    Rod Laver Arena – Ora italiana: 09:30 (locale: 19:30)(1) J. Sinner vs (21) B. Shelton Il match deve ancora iniziare

    Margaret Court Arena – Ora italiana: 02:00 (locale: 12:00)(1) K. Siniakova / (1) T. Townsend vs M. Andreeva / D. Shnaider Il match deve ancora iniziare
    (3) S. Hsieh / (3) J. Ostapenko vs (2) G. Dabrowski / (2) E. Routliffe Il match deve ancora iniziare
    C. Dellacqua / P. Rafter vs D. Hantuchova / T. Haas Il match deve ancora iniziare(Ora italiana: 05:00 (locale: 15:00))

    Kia Arena – Ora italiana: 02:00 (locale: 12:00)A. Molik / L. Hewitt vs A. Petkovic / J. Blake Il match deve ancora iniziare
    (1) G. Sasson / (1) N. Vink vs (2) A. Lapthorne / (2) S. Schroder Il match deve ancora iniziare(Ora italiana: 03:00 (locale: 13:00))(1) A. Hewett / (1) G. Reid vs D. Caverzaschi / S. Houdet Il match deve ancora iniziare
    M. Tanaka / Z. Zhu vs X. Li / Z. Wang Il match deve ancora iniziare

    1573 Arena – Ora italiana: 02:30 (locale: 12:30)(1) E. Jones vs (4) W. Sonobe Il match deve ancora iniziare
    (8) H. Bernet vs (7) O. Paldanius Il match deve ancora iniziare
    O. Milic / E. Pleshivtsev vs (2) M. Exsted / (2) J. Kumstat Il match deve ancora iniziare(Ora italiana: 05:00 (locale: 15:00))(6) A. Penickova / (6) K. Penickova vs (2) E. Jones / (2) H. Klugman Il match deve ancora iniziare

    Court 6 – Ora italiana: 02:00 (locale: 12:00)M. Pohankova vs (6) K. Penickova Il match deve ancora iniziare
    B. Willwerth vs (5) J. Leach Il match deve ancora iniziare
    S. Stosur / M. Philippoussis vs I. Majoli / M. Baghdatis Il match deve ancora iniziare

    Court 7 – Ora italiana: 02:00 (locale: 12:00)L. Gryp / V. Miranda vs S. Czauz / A. Mosko Il match deve ancora iniziare
    A. Lantermann / B. Wenzel vs L. Calixto / C. Cooper Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Fonseca nella storia: a 18 anni è il brasiliano più giovane nella top 100

    Joao Fonseca nella foto – Foto Getty Images

    João Fonseca continua a riscrivere la storia del tennis brasiliano. Il talento carioca, dopo aver trionfato alle Next Gen ATP Finals e aver conquistato il Challenger di Canberra, ha raggiunto un nuovo traguardo storico: da lunedì entrerà nella top 100 del ranking ATP, diventando il più giovane brasiliano di sempre a riuscirci.
    All’età di 18 anni, cinque mesi e sei giorni, Fonseca supera il record che apparteneva a Cássio Motta, che aveva raggiunto questo traguardo circa un anno più vecchio. Un’ascesa notevole per il giovane brasiliano, che solo un anno fa era fuori dalla top 700.
    La sua stagione 2025 è iniziata nel migliore dei modi: dopo il successo a Canberra, ha debuttato in un torneo del Grande Slam agli Australian Open, dove ha stupito tutti eliminando Andrey Rublev e raggiungendo il secondo turno. Un risultato ancora più impressionante considerando che questo è solo il suo secondo anno nel circuito professionistico.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sinner – Shelton: le chiavi tattiche della semifinale all’Australian Open

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Attaccare per non essere attaccato, forte della propria maggior completezza tecnica e solidità nei momenti decisivi, con particolare attenzione alla risposta, il singolo colpo che più di ogni altro può risultare decisivo. Questa in estrema sintesi la chiave tattica vista dall’angolo di Jannik Sinner per la semifinale che vedrà opposto il n.1 del mondo a Ben Shelton (venerdì, ore 9.30 circa italiane). I precedenti marcano un convincente 4-1 a favore di Jannik, con l’americano capace di battere l’azzurro nel primo scontro, annullando una palla match a Jannik. Poi solo vittorie per il nostro campione, l’ultima al M1000 Shanghai, esattamente un anno dopo alla prima sfida. Che dire, Sinner è nettamente favorito, e non solo per i precedenti. Lo suggerisce il campo, analizzando lo stato di forma e prestazioni dei due giocatori nel torneo; lo conferma l’incredibile striscia di successi di Sinner sui campi in duro e in generale, con l’ultima “grande L” per Jan che risale alla bellissima e rocambolesca sfida in finale a Pechino vs. Alcaraz; e prima di quella battuta d’arresto è necessario risalire addirittura ai quarti di finale dell’Open del Canada per ritrovare un’altra sconfitta di Jannik. In pratica, Sinner dall’avvio del M1000 di Cincinnati (vinto), ossia metà agosto 2024, ha perso solo UNA partita… Solido, rapido in campo, lucidissimo nella gestione dei momenti della partita, potente e sempre più aggressivo, impossibile non dare Sinner come favorito contro Shelton. La sensazione è che se Jannik sarà in buona condizione fisica – e il match di 1/4 vs. De Minaur pare aver fugato ogni dubbio – e giocherà una partita concreta, concedendo poco o niente all’avversario, sarà molto molto molto difficile per Ben spuntarla.
    L’unica fase di gioco nella quale Shelton può dirsi forse superiore è il servizio. Sottolineo il “forse”. Jannik sta facendo passi da gigante alla battuta: il movimento migliora a vista d’occhio, più fluido e dinamico, con un lancio di palla più basso e uno swing in avanti per conferire velocità all’impatto di slancio e non di forza, e così allo stesso tempo mascherare meglio le traiettorie. Ma non solo il colpo in sé a diventare sempre più efficace, è la gestione tattica e mentale di Jannik a fare la differenza. I numeri infatti non dicono tutto. Ancora l’azzurro segna spesso una percentuale di resa più bassa rispetto a tanti colleghi, ma… alla fine conta di più servire con l’80% di prime e vincere altrettanti punti per poi non ottenere il massimo nei momenti chiave scadendo di efficacia, oppure restare su numeri mediamente meno importanti ma quando il punto “scotta” trovare sempre l’Ace, il servizio preciso, la seconda palla così rapida e carica di spin da diventare ingestibile per una riposta aggressiva? Sinner appartiene alla seconda schiera, grazie alla sua freddezza e calcolo del momento. Quando il momento è chiave, Jannik si affida alla battuta e non sbaglia quasi mai.
    La situazione invece è un tantino diversa dal lato di Shelton. La mazzata mancina a velocità proibite può diventare impossibile da difendere, ma questa è tutt’altro che continua e solida, anzi proprio in momenti delicati tende a perdersi perché Ben non è altrettanto bravo a gestire le emozioni e il momento. Quando Shelton ha disperatamente bisogno del servizio tende a far quel che negli USA chiamato “overshooting”, ossia chiedere troppo e finire per sbagliare tutto. Ho bisogno di un Ace sul 30 pari o sulla palla break? Boom! Tiro la prima così forte da spaccarmi la spalla… Se entra, applausi. Ma la percentuale di rischio è esageratamente più alta del rendimento probabile e questo in un match duro come sarà quello contro il più forte su piazza è troppo, troppo penalizzante… Shelton per sperare di far partita pari con Sinner e magari provare a vincere dovrà non solo servire bene, dovrà farlo con continuità e qualità quando l’azzurro metterà tanta pressione con la risposta. Siamo certi che accadrà, se Jannik sarà un buon Jannik, sano e sereno.
    Proprio la risposta potrebbe essere la chiave della partita. Qualora la risposta di Sinner riuscisse a disarmare la battuta dell’americano, costringendolo a scambi prolunganti e ancor più ricacciandolo immediatamente in difesa a rincorrere, …no match, o ben poco. È già accaduto in loro sfide precedenti. È accaduto in modo brutale al “povero” De Minaur, travolto dalla potenza e profondità della risposta di Sinner e di fatto disarmato. Jannik molto probabilmente cercherà di rispondere tanto contro il diritto di Shelton. Perché? Facile: Ben ha uno squilibrio evidente tra diritto e rovescio, consistente e vincente il primo, meno stabile e offensivo il secondo. In questi casi, la miglior tattica per chi risponde bene è puntare dritto sul colpo più forte dell’avversario, una pallata piuttosto profonda e potente ma con discreto margine, in modo da bloccarlo in quell’angolo e quindi al colpo successivo farlo correre verso il lato debole, in modo da costringerlo a tirare un colpo fuori equilibrio, sotto pressione, percentualmente molto difficile. Questo schema sarà il vero mismatch quando Ben serve a sinistra: con il suo swing mancino cercherà molto probabilmente l’angolo esterno; Sinner dovrà essere bravo ad anticipare la partenza ed avventarsi col suo rovescio per tirare un cross bello consistente e angolato. Se Ben sarà abbastanza bravo a trovare un vincente lungo linea nell’angolo scoperto, bravo lui; se giocherà una palla interlocutoria, allora Jannik sarà prontissimo a fare un passo nel campo col diritto e spingere un cross bello aggressivo, con Shelton costretto a correre a destra e giocare un rovescio per lui molto complicato. La partita si potrebbe decidere su questa situazione, e Sinner sembra il più attrezzato per vincere il braccio di ferro, e alla lunga la partita.
    Al contrario la risposta di Shelton è un colpo assai ondivago: qualche pallata clamorosa, molti impatti incerti con traiettorie gestibili. Sinner sta diventando sempre più rapido ed efficace nell’entrare col diritto dal centro, appena possibile. Cahill l’aveva detto prima degli AO25: vedrete cose un po’ diverse dal solito. Eccola la principale differenza, Jannik cerca di chiudere il punto assai prima col diritto dal centro. Colpo ancor più incisivo, più spesso il cross dell’inside out, in modo da risparmiare energie fisiche e mentali. Il tennis di estrema consistenza e pressione sta diventando per Sinner la valvola di sicurezza, quella morsa che sa stringere solo lui così duro da lasciare per i momenti in cui sente meno la palla, è meno sicuro, o l’avversario sta mettendo in campo il massimo sforzo e comanda. È il vero DNA di Jannik, ma comporta molta fatica, meglio riuscire ad essere più aggressivo e rapido nel prendersi il punto. Inoltre contro un attaccante muscolare come Shelton, attaccare per primo equivale a non essere attaccato, e Ben è assai più forte quando comanda rispetto a quando è bloccato a difendere. Per questo la logica impone che Jannik cercherà la massima efficacia e rendimento con i colpi di inizio gioco e con il primo colpo di scambio. Guadagnare campo – > mettere dietro Ben – > tenere in mano l’inerzia dello scambio.
    Difficilmente Shelton può pensare di battere un Sinner sano 3 set su 5 sullo scambio prolungato, sulla corsa, sul ritmo. Proverà ad attaccare tanto, a sfondare, e questo comporta un coefficiente di rischio assoluto. È un tennista che può esaltarsi ed avere quella mezz’ora in cui non lo reggi. Mezz’ora… mica basta a vincere contro il n.1 in uno Slam. Per questo la sensazione è che senza una giornata “no” di Sinner per Shelton la partita sarà molto difficile. Ovviamente se Jannik dovesse servire molto male, competere molti errori in spinta e perdere sicurezza, allora lo scenario muta totalmente e i giochi si riaprono. Sarà importantissimo per Sinner partire forte e vincere il primo set: dal punto di vista psicologico mettere enorme pressione a Shelton, non la solidità mentale fatta persona, e costringerlo a soffrire vedendo che la partita si è fatta in salita, potrebbe rendere il compito più facile al nostro. Potrebbero esserci altre interessanti fasi tecnico-tattiche da analizzare, ma queste già trattate sono le più salienti. 
    Sinner scenderà in campo alle 9.30 conoscendo già il nome del primo finalista. Ma la sua testa, siamo sicuri, sarà solo e soltanto sulla partita contro Ben. Un passo alla volta, è così che si costruiscono le Leggende. Buona semifinale a tutti. 
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Tiley rassicura sulle condizioni di Djokovic

    Craig Tiley nella foto – foto getty images

    Craig Tiley, direttore degli Australian Open, ha voluto rassicurare tutti sulle condizioni di Novak Djokovic a poche ore dalla semifinale contro Alexander Zverev.
    Il serbo, alle prese con un fastidio alla coscia sinistra, non si è ancora allenato dopo la vittoria nei quarti contro Carlos Alcaraz, annullando anche la sessione prevista per giovedì.
    “Ho trascorso del tempo con Novak alle due di questo pomeriggio ed era di buon umore”, ha dichiarato Tiley al sito B92. “Lui e Carlos hanno giocato un eccellente match e penso che non solo sarà pronto per la semifinale, ma anche per giocare oltre”.La semifinale contro Zverev è in programma venerdì alle 4:30 ora italiana, con il dieci volte campione del torneo che cerca l’ennesima finale a Melbourne.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO