More stories

  • in

    ATP 500 Rotterdam: Alcaraz a caccia del primo titolo indoor. Tre azzurri nel md

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz si prepara al debutto all’ATP 500 di Rotterdam, torneo storico che si svolgerà dal 3 al 9 febbraio e che rappresenta una nuova sfida nella carriera del talento spagnolo. Nonostante il forfait dell’ultimo momento di Jannik Sinner, il torneo olandese presenta un campo partecipanti di altissimo livello, con sei giocatori della top-15 mondiale ai nastri di partenza.
    Il torneo, che si disputa nella città portuale olandese dal 1974, mantiene il suo format tradizionale con un tabellone a 32 giocatori e 8 teste di serie. Una delle particolarità dell’evento è che nessun giocatore è esentato dal primo turno, il che significa che per conquistare il titolo sarà necessario vincere cinque partite.Il programma giornaliero prevede due sessioni: quella diurna che inizia alle 11:00 e quella serale dalle 19:30, quest’ultima riservata ai match di cartello. Le semifinali si disputeranno sabato 8 febbraio (alle 15:00 e alle 19:30), mentre la finale è programmata per domenica 9 febbraio alle 15:30.Per i colori italiani saranno al via Matteo Berrettini, Flavio Cobolli e Lorenzo Sonego nel tabellone principale. Nelle quali al momento presenza di Nardi e Bellucci con Mager fuori di tre posti dall’entrare nel tabellone cadetto.
    Tra le teste di serie, oltre ad Alcaraz (n.1), spiccano i nomi di Daniil Medvedev, Alex de Minaur, Andrey Rublev, Holger Rune, Stefanos Tsitsipas, Arthur Fils e Hubert Hurkacz. Il sorteggio del tabellone, previsto per venerdì 31 gennaio alle 19:00, determinerà il cammino dei favoriti, con la certezza che Alcaraz e Medvedev potranno incontrarsi solo in finale.Il montepremi è considerevole: il vincitore si aggiudicherà 449.160 euro e 500 punti ATP, mentre il finalista riceverà 241.650 euro e 330 punti. Anche le prime fasi del torneo garantiscono premi significativi: 18.730 euro per il primo turno e 35.120 euro per il secondo.Per Alcaraz, Rotterdam rappresenta un’opportunità importante per conquistare il suo primo titolo significativo sul veloce indoor. Il suo unico successo in queste condizioni risale alle Next Gen ATP Finals 2021. Lo spagnolo arriva al torneo con la voglia di riscattare la delusione dell’Australian Open e di dimostrare di poter eccellere anche in questa superficie.
    La competizione si preannuncia particolarmente intensa, con possibili insidie fin dal primo turno. Giocatori come Korda, Lechecha, Auger-Aliassime o Mpetshi-Perricard, pur non essendo teste di serie, potrebbero rappresentare ostacoli significativi fin dall’inizio del torneo. Le condizioni veloci del campo di Rotterdam rendono particolarmente pericolosi i big server come Hurkacz e Mpetshi-Perricard.
    (Clicca per vedere l’entry list) ATP 500 Rotterdam (MD) Inizio torneo: 03/02/2025 | Ultimo agg.: 29/01/2025 18:56Main Draw (cut off: 47 – Data entry list: 06/01/25 – Special Exempts: 0/0)

    Alternates LEGGI TUTTO

  • in

    Il record straordinario di Sinner come numero 1. Il paradosso regolamentare del WTA Tour con il caso Keys. Il ritorno di Medvedev a Marsiglia. Il trasferimento del torneo ATP 250 di Anversa

    Madison Keys nella foto – Foto Getty Images

    Jannik Sinner continua a riscrivere la storia del tennis. Il campione italiano, fresco vincitore dell’Australian Open 2025 dove ha difeso con successo il titolo, sta stabilendo nuovi parametri come numero uno al mondo. Il suo bilancio di 47 vittorie e solo 3 sconfitte (94% di successi) rappresenta la migliore percentuale di sempre per un numero uno ATP, superando leggende come Bjorn Borg e Jimmy Connors. Un dato che testimonia non solo la continuità dell’altoatesino, ma anche la sua capacità di gestire il ruolo di leader del ranking.
    Nel circuito WTA emerge invece una situazione paradossale che coinvolge Madison Keys. La tennista americana, rientrata nella top-10 dopo il trionfo all’Australian Open, si è vista negare la partecipazione al WTA 250 di Austin (24 febbraio – 2 marzo) a causa di un regolamento che impedisce ai tornei di questa categoria di ospitare più di una giocatrice top-10. Con Jessica Pegula (n.6) già confermata nel tabellone, Keys si trova automaticamente esclusa dall’evento, evidenziando alcune criticità nelle regole del circuito femminile che necessitano di essere riviste.
    Novità anche per Daniil Medvedev, che dopo un inizio di stagione complicato ha deciso di modificare il suo calendario. Il russo tornerà all’ATP 250 di Marsiglia grazie a una wild card, torneo che non disputa dal 2021 quando si impose in finale. Un’opportunità per il moscovita di ritrovare feeling con la vittoria in un torneo che gli ha portato fortuna in passato.
    Sul fronte organizzativo, cambio di sede importante per l’European Tennis Open: lo storico ATP 250 si trasferisce da Anversa a Bruxelles. L’edizione 2025 si disputerà nella capitale belga dal 13 al 19 ottobre, in quello che rappresenta un significativo cambiamento per uno dei tornei tradizionali del finale di stagione.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    ATP 500 Doha e Rio de Janeiro: Entry list Md e Qualificazioni. Uscite le quali. Nardi e Passaro presenti

    Scritto da Detuqueridapresencia
    Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.itE ora di reintrodurre i BONUS POINT,basta a falsare le classifiche a Doha potrebbero esserci già al primo turno ties tra top 20 mentre a Rio (come sempre),punti facili è una VERGOGNA questo “SISTEMA” di gestione del ranking.

    Aiutate il soldato Bianco. Oramai pure Don Quixote sa riconoscere i nemici dai mulini a vento. MM&I non ancora. Firmato: un panda.
    te lo detto, c’è solo un luogo per quelli come lui… fra l’altro non si capisce perchè debba avercela con il 500 di Rio quando anche quello di Dallas (contemporaneo a Rotterdam) è più o meno sullo stesso livello..ah perchè li ci sono gli statunitensi, dove hanno 50 stati.. magari, se conoscesse la geografia, saprebbe che alcuni stati hanno meno abitanti di una media città italiana. Il rapporto non va fatto sul numero di stati o sulla popolazione, altrimenti si giocherebbero quasi tutti i tornei in Cina ed India, ma sul numero di tennisti, e gli USA ne hanno, nei primi mille, 101, quindi poco più di Francia (90) ed Italia (85)…. LEGGI TUTTO

  • in

    ATP 250 Montpellier: Bellucci supera Pouille all’esordio

    Mattia Bellucci nella foto – Foto Getty Images

    Un Mattia Bellucci in grande spolvero ha inaugurato il suo cammino all’ATP 250 di Montpellier con una convincente vittoria contro il francese Lucas Pouille. Il tennista lombardo, numero 98 del ranking mondiale, ha imposto il suo tennis mancino sul veloce indoor transalpino, superando l’ex top-10 con un doppio 6-4 in un’ora e 41 minuti di gioco. Una prestazione che conferma la crescita del tennista italiano, sempre più a suo agio nei tornei del circuito maggiore.
    La partita si è rivelata un autentico duello di nervi e tattica, con Bellucci abile a gestire i momenti chiave grazie a un mix efficace di servizio, variazioni di ritmo e discese a rete ben orchestrate. Particolarmente significativa la sua capacità di fronteggiare e annullare ben 10 palle break, dimostrando una maggiore maturità tattica e mentale che fa ben sperare per il prosieguo del torneo.
    Il primo set ha visto i due contendenti studiare attentamente le reciproche strategie nei primi giochi. La svolta è arrivata nel sesto game, quando Bellucci si è trovato ad affrontare quattro palle break consecutive. In questo frangente, il mancino di Busto Arsizio ha mostrato tutto il suo carattere: servizi precisi, variazioni di ritmo e un intelligente uso delle traiettorie mancine gli hanno permesso di uscire indenne da una situazione potenzialmente pericolosa. L’italiano ha poi capitalizzato il momento positivo strappando il servizio a Pouille nel game successivo. Nemmeno lo svantaggio di 0-40 sul 4 a 3 ha scalfito la determinazione di Bellucci, che ha continuato a giocare il suo tennis fatto di prime palle efficaci e intelligenti discese a rete, chiudendo poi il parziale 6-4.
    Il secondo set ha visto un Bellucci ancora più aggressivo in risposta, capace di breakkare immediatamente il francese. La reazione d’orgoglio di Pouille non si è fatta attendere, ma l’italiano ha continuato a mostrare una notevole solidità nei propri turni di servizio. Particolarmente significativo il sesto game, dove ha nuovamente dimostrato sangue freddo nell’annullare altre palle break. Il match ha vissuto momenti di grande tennis nel nono game, con Bellucci che ha costruito due match point ma ha trovato sulla sua strada un nastro sfortunato nella prima occasione. La conclusione è arrivata nel game successivo, con l’italiano implacabile nel chiudere a zero.
    La vittoria assume un significato particolare considerando il valore dell’avversario: Pouille, ex numero 10 del mondo, resta un tennista di grande talento e esperienza, specialmente sul veloce indoor. Il francese, nonostante un ranking attuale di 104, ha dimostrato sprazzi del suo miglior tennis, rendendo ancora più preziosa la vittoria di Bellucci.L’italiano attende ora il vincente del match tra l’americano Aleksandar Kovacevic, numero 102 del ranking, e il belga David Goffin, attuale numero 56 ATP. Entrambi i potenziali avversari presentano sfide interessanti: Kovacevic è un giocatore in ascesa con caratteristiche simili a Pouille, mentre Goffin, ex top-10, porta con sé un bagaglio di esperienza notevole e un gioco particolarmente adatto alle superfici veloci indoor.Le condizioni di gioco del torneo di Montpellier sembrano particolarmente congeniali al tennis di Bellucci: il veloce indoor esalta le sue caratteristiche di giocatore aggressivo e il suo servizio mancino. La superficie rapida gli permette di essere ancora più efficace con il suo gioco di anticipo e le variazioni che caratterizzano il suo tennis.
    ATP Montpellier Mattia Bellucci66 Lucas Pouille44 Vincitore: Bellucci ServizioSvolgimentoSet 2M. Bellucci 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4L. Pouille 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-405-3 → 5-4M. Bellucci 15-0 15-15 30-15 ace4-3 → 5-3L. Pouille 0-15 15-15 15-30 40-30 40-40 df A-40 40-40 40-A A-404-2 → 4-3M. Bellucci 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-2 → 4-2L. Pouille 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 ace A-403-1 → 3-2M. Bellucci 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-1 → 3-1L. Pouille 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 df 40-30 df2-0 → 2-1M. Bellucci 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace1-0 → 2-0L. Pouille 15-0 15-15 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Bellucci 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace5-4 → 6-4L. Pouille 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-15 ace 40-30 ace5-3 → 5-4M. Bellucci 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-404-3 → 5-3L. Pouille 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-40 40-A3-3 → 4-3M. Bellucci 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-3 → 3-3L. Pouille 15-0 30-0 40-0 40-15 ace2-2 → 2-3M. Bellucci 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 ace1-2 → 2-2L. Pouille 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2M. Bellucci 15-0 30-0 40-0 ace ace0-1 → 1-1L. Pouille 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1

    Statistica
    Bellucci 🇮🇹
    Pouille 🇫🇷

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    292
    252

    Ace
    8
    6

    Doppi falli
    1
    5

    Prima di servizio
    40/70 (57%)
    34/69 (49%)

    Punti vinti sulla prima
    34/40 (85%)
    31/34 (91%)

    Punti vinti sulla seconda
    14/30 (47%)
    11/35 (31%)

    Palle break salvate
    10/10 (100%)
    7/9 (78%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    120
    68

    Punti vinti sulla prima di servizio
    3/34 (9%)
    6/40 (15%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    24/35 (69%)
    16/30 (53%)

    Palle break convertite
    2/9 (22%)
    0/10 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    48/70 (69%)
    42/69 (61%)

    Punti vinti in risposta
    27/69 (39%)
    22/70 (31%)

    Totale punti vinti
    75/139 (54%)
    64/139 (46%)

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    ATP 500 Rotterdam e Dallas: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni

    Rotterdam è interessante.Sinner si troverà davanti ad una decisione: o gioca Rotterdam, a 7 giorni dalla finale Slam, oppure va a Montercarlo ad inizio aprile.So che detto così non ha alcun senso ma provo a spiegare: il processo ha tolto a Sinner la possibilità di giocare a Monaco di Baviera.Giocando un torneo in più (Doha) prima della stagione sul rosso, avendo scientemente scelto di saltare Montercarlo per non forzare il passaggio da duro a rosso, Sinner potrebbe scegliere di rimanere fermo dalla fine di Miami (30 Marzo), fino a Madrid (25 aprile per le tds).
    Ecco, saltando Rotterdam vedo difficile una rinuncia a Montecarlo, proprio come organizzazione del calendario e numero di tornei giocati. LEGGI TUTTO

  • in

    Tsitsipas riceve una wild card a Rotterdam

    Stefanos Tsitsipas a Rotterdam (foto ATP Rotterdam)

    Wild Card last minute per Stefanos Tsitsipas all’ATP 500 di Rotterdam. Il greco, ex n.3 del mondo, va ad arricchire un torneo penalizzato dalla decisione di Jannik Sinner di non difendere il titolo 2024, visto l’avvio troppo ravvicinato dell’evento, quest’anno anticipato nel calendario ATP 2025. Anche Dimitrov non giocherà in Olanda per i postumi del problema che l’ha costretto al ritiro al primo turno a Melbourne contro il nostro Francesco Passaro. Sarà Alcaraz a guidare il seeding.

    Stefanos Tsitsipas last-minute to Rotterdam! 💥 https://t.co/TFfKEIt8vT#ABNAMROOpen #Tsitsipas pic.twitter.com/i6BDisuGxn
    — ABN AMRO Open (@abnamroopen) January 28, 2025

    Per Tsitsipas sarà la settima partecipazione al torneo di Rotterdam. La prima risale al lontano 2017, quando Richard Krajicek, direttore del torneo, ha creduto nel talento del giovane greco, assegnandogli una wild card (allora era n.205 ATP). Perse al primo turno contro Tsonga in due set. Dopo altre due sconfitte all’esordio, nel 2020 “Stef” vinse la prima partita vinta nel torneo, contro Hurkacz al primo turno, mentre l’edizione 2022 resta la sua migliore, con la finale persa contro Auger-Aliassime. Nel 2021 invece Tsitsipas arrivò in semifinale.
    Lo scorso anno Stefanos non ha partecipato al torneo indoor olandese, la sua ultima presenza risale al 2023 quando fu stoppato al secondo turno da Jannik Sinner (6-4 6-3 lo score). Una partita quella che a detta di Darren Cahill risultò importantissima per Jannik a livello mentale, visto che il greco a quei tempi risultava un tennista particolarmente difficile da superare. Chissà che stavolta non possa essere proprio Tsitsipas a rilanciarsi a Rotterdam.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

  • in

    Catalina Fillol (direttrice del Chile Open): “Vogliamo proporre un cambio di superficie per attirare più giocatori”

    Catalina Fillol, direttrice del Chile Open

    Pensi America Latina e vedi terra battuta. Il tennis tra Argentina, Brasile, Cile e dintorni è sempre stato “rosso”, con grandi campioni che hanno rappresentato l’eccellenza della disciplina sul classico mattone tritato, da Vilas a Kuerten solo per citarne due tra i più iconici. Ma i tempi cambiano… e in fretta. I tornei sul rosso sono centrali in Europa, quando in primavera si svolgono gli eventi più importanti in vista di Roland Garros, e poi resistono piuttosto bene in estate, tra Alpi, Svezia, Croazia e Germania, ma altrove invece soffrono terribilmente. In particolare in America Latina, dove sono schiacciati tra lo strapotere degli Australian Open e la doppietta USA Indian Wells – Miami, sui campi in sintetico. Quest’anno per la prima volta nella storia ci saranno solo 3 settimane di tornei in Sud America, un 500 e due 250, davvero una miseria per un continente che tanto ha dato allo sport e che ha milioni di fedeli appassionati e giocatori. Per questo, vedendo il successo di Acapulco passato da terra battuta a sintetico, anche in Cile si sta pensando seriamente ad una svolta clamorosa: passare a campi in “duro” per rilanciare il proprio torneo ed attrarre giocatori più forti. Ne ha parlato Catalina Fillol, direttrice del torneo ATP 250 di Santiago, al collega Varela di Clay, in una lunga intervista della quale riportiamo alcuni passaggi significativi. Il concetto è chiaro: inutile difendere una tradizione bellissima ma perdente, meglio fare una rivoluzione per stare al passo coi tempi. Ma questo comporta importanti implicazioni anche a livello di sistema.

    “La cancellazione del torneo di Cordoba indebolisce il circuito, ma allo stesso tempo molti tennisti lamentano che il carico è troppo pesante. Questo è stato uno dei motivi per cui l’ATP ha deciso di ridurre il calendario e rimuovere diversi 250 tornei. Ciò che ci colpisce fortemente è stato l’aggiornamento a categoria 500 di due tornei su superficie dura a febbraio. Ci colpisce, perché alla fine il tennista aggiunge un altro motivo per scegliere di giocare sul cemento prima di Indian Wells. In Sud America, con la terra battuta, per noi è molto più difficile attirare giocatori, perché vengono da una tournée importante sul cemento in Australia e si preparano per un’altra importante negli Stati Uniti. L’upgrade a Dallas e Doha ci tocca ancora di più, soprattutto per attirare i big” afferma Fillol.
    “Il compito dei tre tornei rimasti nel circuito latino americano – Buenos Aires, Rio e Santiago – è quello di farsi sentire il più possibile. Che le persone dell’ATP vengano a vedere cosa stiamo producendo e che capiscano che devono sostenere il tour sudamericano, che vedano il potenziale che c’è qui, con una grande base di appassionati di tennis. Una delle cose che impressiona gli europei del Sud America è vedere l’energia che c’è nello stadio, altri paesi del mondo non ce l’hanno. Quando guardo i tornei in TV dove non c’è pubblico, questo mi rende terribilmente triste perché al tennista piace giocare davanti alla gente, gli piace quell’energia che gli diamo. La crescita del Chile Open è stata esponenziale, dobbiamo confrontare la prima versione (2020) con quello che realizzeremo nel 2025. C’è interesse da parte di brand e persone”.
    “Andrea Gaudenzi non viene in Sudamerica. Quest’anno verrà Eric Starelli, vicepresidente dell’ATP, rappresentante dell’America. Farà una valutazione e vedrà cosa facciamo. Il torneo di Santiago è molto ben posizionato. Il problema è che Andrea ha una visione molto più strategica nel guardare il calendario, gli sponsor e le attività. Il suo approccio è molto più commerciale che tennistico. Presta molta attenzione a ciò che chiedono i tennisti. Penso che il grosso problema a volte sia che non tutti i tennisti sono allineati su ciò che vogliono”.
    Questa frase sibillina merita un approfondimento, ecco la risposta di Fillol: “Hanno opinioni diverse a seconda della loro classifica. Il 150esimo al mondo vuole un aumento del montepremi, migliori benefit e riduzione delle spese di viaggio. I primi 10 chiederanno altro: vorranno accorciare il loro programma, non essere costretti a giocare tanti 250 o 500. È un compito difficile per il Board, che è composto da direttori del torneo e giocatori. E ciò che un direttore di un torneo Masters 1000 vuole combattere è diverso dai problemi di un 250. Non è un compito facile. Andrea deve mediare guardando tutta quella gamma di persone e tutti quegli interessi diversi”.
    Non per niente facile per i tornei sudamericani attrarre giocatori europei o nord americani, o asiatici… “Facciamo davvero grandi sforzi. Ci avviciniamo ai giocatori, parliamo con gli agenti. Abbiamo aumentato il nostro budget proprio per allinearci a Buenos Aires e Rio. È difficile competere con ciò che possono offrire Acapulco e Dubai, ma eravamo in piena conversazione con Rio in modo che i nostri budget fossero simili. Con Luiz Carvalho (direttore del Rio Open) abbiamo fatto così, ma le grandi star che vanno in Argentina e Brasile hanno semplicemente scelto di passare al cemento e di non restare sulla terra battuta”.
    “Posso sedermi con i giocatori e parlare con loro, racconto loro del torneo e nel momento in cui dico che si gioca sulla terra, chiudono la porta. Non puoi far loro una proposta formale. Matteo Berretini era uno di quelli che abbiamo cercato di convincere. Il Chile Open si gioca in quota, cosa che lui adora; quasi tutti i suoi titoli sulla terra battuta sono stati vinti in città in quota; ‘Giocare sulla terra battuta a febbraio? No, grazie mille”, ti dicono. Abbiamo offerto una wild carda a Fonseca, ha detto no. Adesso che Nicolas Massu ha cominciato ad allenare Hubert Hurkacz, la gente ha cominciato a chiederlo, ma Hurkacz non è fatto per i campi in terra rossa, è fatto per il cemento. Ciò non significa che proveremo a convincerlo a visitare il paese del suo allenatore nel 2026. Ci sono anche molti giocatori a cui non piace la terra battuta. Per questo noi e Rio de Janeiro siamo quelli che vogliono spingere per il cambiamento, passare al cemento. Buenos Aires non è interessata a lasciare la terra battuta. Si tratta di una modifica che dovrà essere approvata dal board dell’ATP”.
    Un cambio radicale di superficie potrebbe aiutare il torneo, ma a livello di base ci sarebbero altre questioni non secondarie: “Ovviamente sorgono altre domande… Il Sud America vorrà cambiare la cultura di anni di gioco sulla terra battuta? È qualcosa che ci avvantaggerà come regione? Un paese come il Cile è preparato affinché i giovani possano giocare sul cemento? Dobbiamo cercare di migliorare l’intero sistema, questa è la realtà. E se il tentativo di migliorarlo significa passare al cemento, beh, noi passiamo al cemento. E se migliorare la classifica in vista del futuro significasse mantenere la terra, perché i tennisti sudamericani cominciano a risalire in classifica? In quel caso sarebbe una scelta sbagliata”.
    Considerazioni molto interessanti, che ruotano intorno a due domande: quanto si punta rivalutare e difendere la bellezza del tennis sul “rosso”? E ancora più, perché l’ATP sembra non aver alcun interesse a rivitalizzare il tennis in Sud America? Quasi mezzo miliardo di persone, con moltissimi appassionati di tennis e una grande tradizione, l’America Latina ha ottimi giocatori e un calore che quando ti rechi in quei tornei non ti lascia indifferente ma conservi dentro gelosamente tanto ti arricchisce. Eppure niente: dal 2025 solo 3 tornei ATP e le donne stanno pure peggio…. Il calendario stagionale è e resta il nodo, la stortura, il grande problema del tennis di vertice. Una struttura con tanti problemi ai quali si interviene con “toppe” invece di rischiare una vera rivoluzione che potrebbe rappresentare uno shock a breve termine ma che, se ben strutturata, nel tempo migliorerebbe non poco la qualità della vita per i giocatori in primis e anche per gli appassionati. Si è puntato tutto sui Masters 1000 di 12 giorni che non piacciono affatto ai giocatori, invece di guardare oltre. Sarà molto interessante vedere cosa accadrà, per esempio, se Joao Fonseca diventerà il campione che il suo talento lascia intravedere. Con una super stella brasiliana nel tour, potrà cambiare qualcosa? Il Sud America meriterebbe assolutamente la ribalta di un Masters 1000, almeno 5 settimane di tornei o almeno 4 come la Cina attualmente. Gli sponsor possono esserci, e il grandissimo successo del rinnovato Challenger tour (grazie all’intervento di un grande sponsor che ha creduto nel progetto) dimostra che in America Latina c’è un potenziale enorme. Basta crederci. Anzi, forse basterebbe andarci e viverci un po’ per capirlo…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO