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    Rune e Mouratoglou di nuovo insieme!

    Rune e Mouratoglou

    C’eravamo tanto amati… Il titolo del leggendario film di Ettore Scola degli anni ’70 calza a pennello per introdurre una notizia dell’ultima ora, che ha abbastanza dell’incredibile. Il noto coach francese Patrick Mouratoglou annuncia con un post social che sarà di nuovo, e da subito, l’allenatore di Holger Rune.
    “Sono entusiasta di iniziare una nuova collaborazione con Holger Rune” si legge nel post. Ci conosciamo da quando Holger aveva 13 anni e ho sempre creduto nelle sue potenzialità. Ha obiettivi alti e anch’io per lui. È l’inizio di una nuova avventura. Ci vediamo ad Acapulco, Indian Wells e Miami”.

    Anche Holger ha commentato la scelta di ripartire con il francese: “A volte hai bisogno di provare una varietà di cose per capire cosa funziona per te e cosa no. Negli ultimi mesi ho imparato cosa è più importante per me. Con Patrick ho ottenuto alcuni dei miei migliori risultati e credo che lui possa aiutarmi a raggiungere i miei obiettivi”.

    Sometimes you must try a variety of things to find out what works for you and what does not. In the recent months I have learned a lot about what’s important for me. With Patrick I did some of my greatest triumphs and I believe he can help me achieving my goals pic.twitter.com/nkl5vWf25d
    — Holger Rune (@holgerrune2003) February 21, 2024

     La notizia è abbastanza clamorosa visto il tourbillon di cambiamenti attraversati dal team Rune negli ultimi mesi, a dir poco instabili e conditi da risultati scadenti, assai al di sotto del suo potenziale, fino al ritorno all’ovile presso l’allenatore francese.
    Mouratoglou e Rune hanno percorso molti anni assieme, visto che il danese si è allentato fin da giovanissimo presso la sua struttura in Costa Azzurra; poi è diventato per molti mesi il suo allenatore principale nell’estate nel 2022, fino ad un primo addio annunciato ma di fatto che non avvenne e lo portò al picco in carriera nell’autunno di quell’anno, con vittorie importanti e un livello di gioco altissimo, culminato nella vittoria a Parigi Bercy con 5 top 10 battuti nel torneo, record storico. Poi nel 2023 è iniziato un altro tiro e molla, concluso con una separazione tra i due, con comunicati incrociati di reciproca stima, ma addio fu. Seguirono mesi un po’ burrascosi, con un infortunio alla schiena, polemiche di vario tipo con Holger protagonista, l’addio allo storico allenatore danese e quindi l’ingaggio di Boris Becker prima e Severin Luthi poi, rapporti terminati velocemente e in modo brusco. In tutto questo anche il cambio di management e il passo indietro della madre Aneke, onnipresente nella vita del figlio e con un discreto peso anche a livello di scelte di gioco.
    La sensazione è che Rune si sia rivolto a una sorta di porto sicuro, una struttura e una persona che conosce come nessun’altra e che ha sempre creduto in lui. È singolare che Patrick e Holger abbiano rotto più volte in passato – anche se poi la vera separazione è stata una sola – poi poi tornare nuovamente assieme. Non resta che attendere, già dalla prossima settimana ad Acapulco, il ritorno della coppia. Finché durerà…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Doha, Los Cabos e ATP 500 Rio de Janeiro: I risultati completi con il dettaglio del Day 3 (LIVE)

    Andrey Rublev nella foto – Foto Getty Images

    ATP 250 Doha (Qatar) 🇶🇦 – 2° Turno, cemento

    Centre Court – Ora italiana: 12:30 (ora locale: 2:30 pm)1. Fabian Marozsan vs [2] Karen KhachanovIl match deve ancora iniziare
    2. Andy Murray vs Jakub Mensik (non prima ore: 14:00)Il match deve ancora iniziare
    3. [1] Andrey Rublev vs [WC] Richard Gasquet (non prima ore: 16:00)Il match deve ancora iniziare
    4. [WC] Gael Monfils vs Zhizhen Zhang Il match deve ancora iniziare

    Grandstand 1 – Ora italiana: 12:30 (ora locale: 2:30 pm)1. Lloyd Glasspool / Jean-Julien Rojer vs [3] Nicolas Mahut / Edouard Roger-Vasselin Il match deve ancora iniziare
    2. Marton Fucsovics vs [4] Alexander Bublik Il match deve ancora iniziare
    3. [3] Ugo Humbert vs Pavel KotovIl match deve ancora iniziare
    4. Alexander Bublik / Botic van de Zandschulp vs Yuki Bhambri / Robin Haase Il match deve ancora iniziare

    Grandstand 2 – Ora italiana: 12:30 (ora locale: 2:30 pm)1. Christopher O’Connell vs Emil Ruusuvuori Il match deve ancora iniziare
    2. [Q] Hugo Grenier vs Alexei Popyrin Il match deve ancora iniziare
    3. [1] Jamie Murray / Michael Venus vs Tallon Griekspoor / Bart Stevens Il match deve ancora iniziare
    4. Wesley Koolhof / Nikola Mektic vs [WC] Skander Mansouri / Rashed Nawaf Il match deve ancora iniziare

    ATP 500 Rio de Janeiro (Brasile) 🇧🇷 – 2° Turno, terra battuta

    Quadra Guga Kuerten – Ora italiana: 20:30 (ora locale: 4:30 pm)1. [7] Arthur Fils vs [WC] Joao Fonseca 1TIl match deve ancora iniziare
    2. Jaume Munar vs Thiago Seyboth Wild (non prima ore: 23:00)Il match deve ancora iniziare
    3. Tomas Barrios Vera vs [2] Cameron Norrie Il match deve ancora iniziare

    Quadra 1 – Ora italiana: 20:30 (ora locale: 4:30 pm)1. [4] Francisco Cerundolo vs Albert Ramos-Vinolas Il match deve ancora iniziare
    2. Marcelo Melo / Matwe Middelkoop vs Nicolas Barrientos / Rafael Matos Il match deve ancora iniziare
    3. Dusan Lajovic vs [6] Laslo Djere (non prima ore: 23:00)Il match deve ancora iniziare

    Quadra 2 – Ora italiana: 20:30 (ora locale: 4:30 pm)1. Simone Bolelli / Andrea Vavassori vs [2] Marcel Granollers / Horacio Zeballos Il match deve ancora iniziare
    2. [1] Rajeev Ram / Joe Salisbury vs Julian Cash / Robert Galloway (non prima ore: 22:00)Il match deve ancora iniziare
    3. [3] Maximo Gonzalez / Andres Molteni vs [WC] Fernando Romboli / Thiago Seyboth Wild Il match deve ancora iniziare

    Quadra 4 – Ora italiana: 20:30 (ora locale: 4:30 pm)1. Sebastian Ofner / Bernabe Zapata Miralles vs Alexander Erler / Lucas Miedler Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Los Cabos (Messico) 🇲🇽 – 2° Turno, cemento

    ESTADIO MEXTENIS – Ora italiana: 00:00 (ora locale: 4:00 pm)1. [3] Alex de Minaur vs Alex Michelsen Il match deve ancora iniziare
    2. Aleksandar Vukic vs [2] Stefanos Tsitsipas Il match deve ancora iniziare
    3. [1] Alexander Zverev vs Yoshihito Nishioka (non prima ore: 04:00)Il match deve ancora iniziare

    GRANDSTAND – Ora italiana: 00:00 (ora locale: 4:00 pm)1. Rinky Hijikata vs [Q] Aleksandar Kovacevic Il match deve ancora iniziare
    2. Marcos Giron vs [4] Casper Ruud Il match deve ancora iniziare
    3. Thanasi Kokkinakis vs Daniel Evans (non prima ore: 03:00)Il match deve ancora iniziare

    COURT 1 – Ora italiana: 00:00 (ora locale: 4:00 pm)1. Evan King / Reese Stalder vs [2] Hugo Nys / Jan Zielinski Il match deve ancora iniziare
    2. [Q] Emilio Nava vs [8] Jordan Thompson Il match deve ancora iniziare
    3. [1] Santiago Gonzalez / Neal Skupski vs [WC] Rodrigo Pacheco Mendez / Diego Schwartzman Il match deve ancora iniziare

    COURT 2 – Ora italiana: 00:00 (ora locale: 4:00 pm)1. Diego Hidalgo / Cristian Rodriguez vs Gonzalo Escobar / Aleksandr Nedovyesov Il match deve ancora iniziare
    2. [7] Max Purcell vs Nuno Borges Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Coach Petrone: “L’obiettivo 2024 di Arnaldi è consolidare l’identità del suo tennis”

    Petrone negli studi di Tennis Talk

    Alessandro Petrone, allenatore di Matteo Arnaldi, è stato ospite del programma Tennis Talk su Supertennis. Una bella chiacchierata nella quale si è parlato di molti argomenti, soffermandosi sulla crescita, punti di forza e obiettivi del sanremese, attualmente n.41 del ranking ATP, appena tre passi dietro al proprio best di n.38 toccato lo scorso 29 gennaio. Sarà una stagione importante e non facile per Arnaldi: confermare la crescita spettacolare del 2023, quando è passato dal 134esimo posto della classifica al n.44 di fine anno, con la sofferta ma fantastica vittoria in Coppa Davis, decisiva per riportare a casa l’Insalatiera dopo 47 anni.
    Petrone ha parlato nel dettaglio del focus del lavoro nella breve pausa prima della ripartenza in Australia: “Il main topic della pre-season è stato il servizio. Abbiamo lavorato anche tanto sulla seconda e siamo arrivati a una media di 160 km/h” afferma Alessandro, come riportiamo da Supertennis. “Quest’anno dobbiamo consolidare l’identità di gioco. A livello tattico deve migliorare molto, imparare a essere meno frettoloso. Sotto pressione gli viene da accorciare dai tempi di gioco“.
    Arnaldi è il progetto di una vita per l’allenatore: “Ho investito sulla carriera di Matteo quando era 950 del mondo e non era mai andato oltre i quarti nei Future. Avevo visto in lui qualità mentali, di professionalità e dedizione. Viveva per il tennis, forse anche troppo: poi ha dovuto trovare un equilibrio fuori dal campo. Aveva tante aspettative, e ne ha ancora come è giusto che sia”.
    “Il 2023 è stata la prima stagione in cui ha giocato con continuità nel circuito ATP. La vittoria con Ruud gli ha dato la consapevolezza di poter vincere con giocatore molto forti. C’è anche un effetto negativo, però, di quel match. Prestazioni così succedono una volta l’anno e invece a volte Matteo vorrebbe giocare ancora quella partita lì”.
    “Arna” è un grande lavoratore, come conferma il suo coach: “A volte devo frenarlo un po’ in allenamento. A Brisbane faceva le navette sul campo in erba con 40 gradi alle due del pomeriggio…”.
    La classifica non è un obiettivo, ma solo il risultato del gioco e dei risultati: “Non ci poniamo obiettivi di classifica. Devo dire che sono sempre stato più conservativo di Matteo. Nel 2022 avevo detto: ‘Se finiamo top 200 va benissimo’. Lui si era dato come obiettivo di finire in Top 150 e ha chiuso da numero 134. A inizio 2023 per me l’obiettivo era finire la stagione da Top 70, il suo era la Top 50. E ha avuto ancora una volta ragione lui. C’è solo un traguardo che si era dato e non ha raggiunto l’anno scorso, vincere un 250. Per il 2024, per me, se si consolida nei prima 50 per me è fantastico. Lui ancora una volta si è dato un obiettivo più alto” conclude Petrone.
    Quest’anno intanto Arnaldi potrà disputare Indian Wells e Miami, mentre nel 2023 disputò le qualificazioni in entrambi i 1000 di primavera, senza entrare nel mai draw. Potrebbero essere punti importanti per lui, visto che da aprile inizieranno le cambiali pesanti: la vittoria al Challenger di Murcia, poi il terzo turno a Madrid, tanto per iniziare.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo: I risultati completi ATP-WTA-Challenger dI Mercoledì 21 Febbraio 2024

    Matteo Gigante nella foto

    ATP 500 Rio de Janeiro – terra1T Bolelli/Vavassori – Granollers/Zeballos (1-0) ore 20:30Il match deve ancora iniziare

    🇶🇦 ATP 250 Doha – hardNessun azzurro in campo oggi.

    WTA 1000 Dubai – hardOTT Sakkari – Paolini ore 09:00WTA Dubai Maria Sakkari [8]0420 Jasmine Paolini0660 Vincitore: Paolini ServizioSvolgimentoSet 3ServizioSvolgimentoSet 2Maria Sakkari 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-5 → 2-6Jasmine Paolini 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-4 → 2-5Maria Sakkari 0-15 0-30 15-30 15-402-3 → 2-4Jasmine Paolini 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 2-3Maria Sakkari 15-0 15-15 15-30 15-402-1 → 2-2Jasmine Paolini 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-0 → 2-1Maria Sakkari 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0Jasmine Paolini 0-15 0-30 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Maria Sakkari 0-15 15-15 30-15 30-30 30-404-5 → 4-6Jasmine Paolini 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5Maria Sakkari 15-0 30-0 40-0 40-153-4 → 4-4Jasmine Paolini 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-3 → 3-4Maria Sakkari 0-15 0-30 0-40 15-403-2 → 3-3Jasmine Paolini 15-0 15-15 30-15 40-153-1 → 3-2Maria Sakkari 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-1 → 3-1Jasmine Paolini 0-15 0-30 15-30 15-401-1 → 2-1Maria Sakkari 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-0 → 1-1Jasmine Paolini 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 1-0

    Challenger Tenerife 2 – hard1T Agamenone/Maestrelli – Jecan/Kalovelonis (0-0) ore 14:00Il match deve ancora iniziare
    2T Travaglia – Brancaccio (0-0) 2 incontro dalle ore 11:00Il match deve ancora iniziare
    1T Arends/Verbeek – Brancaccio/Zusman (0-0) 2 incontro dalle ore 14:00Il match deve ancora iniziare
    2T Gigante – Andreev (0-0) 3 incontro dalle ore 11:00Il match deve ancora iniziare
    2T Caruso – de Jong (0-0) 4 incontro dalle ore 11:00Il match deve ancora iniziare
    1T Gigante/Travaglia – Jebavy/Vega Hernandez (0-0) 5 incontro dalle ore 11:00Il match deve ancora iniziare

    Challenger Pune – hard1T Ajdukovic/Dalla Valle – Svrcina/Sweeny (0-0) 3 incontro dalle ore 07:30Il match deve ancora iniziare

    Challenger Pau – hard1T Bortolotti/Martos Gornes – Eysseric/Olivetti (0-0) 5 incontro dalle ore 11:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Lezione Messicana: La dura sconfitta di Cobolli a Los Cabos

    Flavio Cobolli ITA, 2002.05.06 – Foto Getty Images

    In un mondo come quello del tennis, dove ogni match può essere una fonte di insegnamento, Flavio Cobolli ha affrontato un duro test nel torneo ATP250 di Los Cabos, Messico. La sconfitta subita dal giovane italiano, numero 69 del ranking ATP, per mano di Yoshihito Nishioka, 84esimo nel panorama mondiale, non è stata solo una battuta d’arresto ma anche una lezione importante nel suo percorso di crescita.
    Il match, che ha visto Cobolli uscire sconfitto con un netto 6-1, 6-0 in 49 minuti di partita, è stato un chiaro indicatore dei livelli differenti di gioco e di preparazione sull’hard, superficie su cui il giovane italiano è ancora in fase di apprendimento. La capacità di Nishioka di sfruttare le traiettorie sinistre, particolarmente elaborate, ha messo in luce le difficoltà di Cobolli, incapace di trovare valide contromisure alle strategie dell’avversario.
    Già dal primo set, è stato evidente che Cobolli avrebbe affrontato una battaglia in salita. Nonostante i tentativi di mettere pressione con il suo potente dritto, il tennista italiano ha trovato un Nishioka in grande forma, capace di neutralizzare i colpi e di evidenziare le debolezze di Cobolli, soprattutto sul rovescio. Con un parziale di apertura che si è concluso 4-0 per il giapponese, l’unica consolazione per l’azzurro è stata la vittoria di un game, prima di cedere definitivamente il set.
    Il secondo set ha segnato l’inevitabile epilogo di una partita a senso unico. La frustrazione ha preso il sopravvento su Cobolli, che ha accumulato errori su errori, facilitando il compito a Nishioka. Il punteggio finale di 6-0 nel secondo set parla chiaro: una lezione di tennis da parte del nipponico, che ora si prepara ad affrontare la sfida contro il tedesco Alexander Zverev, numero uno del seeding.
    Le statistiche del match sono state spietate nei confronti di Cobolli: solo il 52% dei punti vinti con la prima di servizio, un misero 10% con la seconda, e nessuna palla break conquistata. Questi numeri sottolineano la necessità per il giovane italiano di riflettere e lavorare duro, per trasformare questa pesante sconfitta in un punto di partenza per la crescita futura.
    ATP Los Cabos Flavio Cobolli10 Yoshihito Nishioka66 Vincitore: Nishioka ServizioSvolgimentoSet 2F. Cobolli0-5 → 0-6Y. Nishioka 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-300-4 → 0-5F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 30-30 30-400-3 → 0-4Y. Nishioka 15-0 15-15 30-15 40-150-2 → 0-3F. Cobolli 0-15 df 15-15 15-30 15-400-1 → 0-2Y. Nishioka 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1F. Cobolli 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A1-5 → 1-6Y. Nishioka 0-15 15-15 30-15 40-151-4 → 1-5F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-4 → 1-4Y. Nishioka 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-3 → 0-4F. Cobolli 0-15 0-30 15-30 15-400-2 → 0-3Y. Nishioka 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-300-1 → 0-2F. Cobolli 15-0 15-15 15-30 df 15-400-0 → 0-1
    Cobolli (🇮🇹) vs Nishioka (🇯🇵)
    SERVICE STATS:– Serve Rating: 129 vs 293– Aces: 0 vs 1– Double Faults: 2 vs 1– First Serve: 23/43 (53%) vs 20/36 (56%)– 1st Serve Points Won: 12/23 (52%) vs 15/20 (75%)– 2nd Serve Points Won: 2/20 (10%) vs 10/16 (63%)– Break Points Saved: 1/7 (14%) vs 0/0 (0%)– Service Games Played: 7 vs 6
    RETURN STATS:– Return Rating: 63 vs 309– 1st Serve Return Points Won: 5/20 (25%) vs 11/23 (48%)– 2nd Serve Return Points Won: 6/16 (38%) vs 18/20 (90%)– Break Points Converted: 0/0 (0%) vs 6/7 (86%)– Return Games Played: 6 vs 7
    POINT STATS:– Net Points Won: 3/7 (43%) vs 4/5 (80%)– Winners: 7 vs 5– Unforced Errors: 15 vs 4– Service Points Won: 14/43 (33%) vs 25/36 (69%)– Return Points Won: 11/36 (31%) vs 29/43 (67%)– Total Points Won: 25/79 (32%) vs 54/79 (68%)
    SERVICE SPEED:– Max Speed: 199 km/h (123 mph) vs 195 km/h (121 mph)– 1st Serve Average Speed: 173 km/h (107 mph) vs 157 km/h (97 mph)– 2nd Serve Average Speed: 139 km/h (86 mph) vs 152 km/h (94 mph)
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sinner si racconta a Vanity Fair: “Mi piace parlare di tennis e di sport in generale. La vita privata voglio mantenerla tale”

    Jannik Sinner con la coppa di Melbourne

    Jannik Sinner prima di volare e vincere a Rotterdam ha rilasciato una lunga e interessante intervista a Vanity Fair, magazine non sportivo con il quale ha parlato di vita in generale. Riposte brevi, secche, nelle quali conferma pienamente i suoi valori, quel che per lui è importante e qualche curiosità. Su di una cosa resta fermo: è diventato un idolo, un modello per i giovani (ottimo modello, sottolineiamo noi), ma il suo privato pretende che resti tale. Riportiamo alcune risposte interessanti rilasciate nell’intervista.

    «Mi piace parlare di tennis, e dello sport in generale. Ma se si riferisce alla vita privata, è vero, voglio mantenerla tale. Voglio proteggere le persone che mi sono più vicine, tenendole fuori da tutto ciò. Lo vivo come un piccolo compito da svolgere, quasi un dovere: mi hanno aiutato, da giovane, ad acquisire sicurezza in me stesso, e oggi in qualche modo voglio tutelarle. Timidezza? No, potrei anche parlarne. Ma le persone che mi sono vicine la pensano come me, su questo tema. Perché sono molto simili a me: ci capiamo con uno sguardo, in un secondo».
    “Se sono ‘Quello da battere’? È una parola grossa. Sono il numero 4 al mondo (poi è diventato n.3, ndr). Per il momento. Certo è un buon risultato, ma adesso devo ancora lavorare, prepararmi a tutto, perché ormai gli avversari mi conoscono bene, anche le mie debolezze. Sono uno di quelli da battere, diciamo. Chi? Zverev e Medvedev stanno giocando molto bene. Carlos (Alcaraz, ndr) ha vinto già due Slam e ha due anni meno di me. E poi c’è Nole (Đokovic, ndr). Nole è Nole».
    Nicola Pietrangeli ha detto che per ora non vede debolezze, Jannik non è d’accordo:  «Sicuramente sì, ce ne sono. Posso gestire ancora meglio certi momenti di difficoltà, c’è ancora molto che posso imparare dai miei errori. Ora sto giocando bene, ma arriveranno momenti un pochettino più difficili: è importante lavorare adesso per affrontarli preparati».
    Si dice che nel tennis ogni giocatore abbia due avversari: quello che ha di fronte, e sé stesso. Lei quale dei due teme di più? «È vero: alle volte possiamo davvero diventare un ostacolo per noi stessi. Ma più spesso siamo gli unici a poterci dare una grande mano. Alla fine, un giocatore il controllo ce l’ha solo su di sé. Non possiamo controllare il vento, il sole, né tanto meno l’avversario quando gioca bene: sono variabili che puoi solo accettare. Per come sono fatto io, temo di più l’avversario».
    «Voglio controllare solo le cose che mi impediscono di fare il mio lavoro. Evito quelle che non mi mettono nelle condizioni, il giorno dopo, di allenarmi serenamente. Ma se ho voglia di andare allo zoo, per dire, ci vado. Sono un ragazzo normale, fuori dal campo. Mi piace giocare alla PlayStation. Andare a cena, una volta ogni tanto. Anche se il più delle volte preferisco stare a casa tranquillo, a Montecarlo».
    La cura del corpo è fondamentale: «In questo momento ci sto attento al 100%. Per esempio: domenica ho giocato la finale, il giorno dopo sono volato in Italia e la mattina seguente sono andato subito in palestra. Non ho festeggiato in modo esagerato, non ho bevuto, perché non fa bene al corpo. Siamo andati a mangiare qualcosa e poi sono tornato in hotel. Cosa ho pensato a letto? A niente. La sensazione era molto bella, certo. Ma non ho fatto grandi pensieri: in quel momento non sarei riuscito comunque a realizzare davvero quel che era successo. Ho guardato un po’ di film e mi sono addormentato».
    Tennisti vincenti sono persone con un’intelligenza superiore alla media? «Sì e no. Cioè… i giocatori davvero forti sono sempre piuttosto intelligenti, è vero».
    Il ricordo del difficile distacco da casa: «Avevo 13 anni e mezzo, e la verità è che appena sono arrivato lì mi sono messo a piangere. Li ho chiamati dopo due ore, e loro avranno pensato: “Ecco, dobbiamo andare a riprenderlo”. E invece gli ho detto di stare tranquilli, che andava tutto bene. Ho avuto la fortuna di stare in una famiglia fantastica, quella di Luka Cvjetkovic: c’erano due figli e anche un cane. Ero felice, io non l’avevo mai avuto un cane… Ho solo pensato che se veramente volevo diventare forte, dovevo provare una cosa nuova. Era un passaggio obbligato, che rifarei e che mi ha aiutato a crescere più velocemente. Anche nella vita».
    La vita dello sportivo piace molto a Sinner, nessun rimpianto: «Ho tutto, non mi manca niente. Non sono mai stato in discoteca, non mi piace andare a dormire tardi. Preferisco giocare a carte con un amico, I miei migliori amici sono ancora quelli dei tempi della scuola, si contano sulle dita d’una mano. Sono pochi, ma veri, perché mi conoscono da quando ero ragazzino e non gli importa di cosa ho vinto o di quanto sono famoso. Mi parlano di cose normali, mi regalano la serenità. Lo apprezzo, più di tutto il resto. È molto facile tenerli stretti a me».
    Italiano al 100%? Ottima la risposta di Sinner:  «Sempre mi sono sentito italiano, e sono molto orgoglioso di esserlo: a 7 anni facevo i campionati di sci coi ragazzini italiani, a 14 in Liguria i miei compagni erano italiani. Ma poi, noi parliamo il nostro dialetto tedesco, ma anche in Sicilia parlano un dialetto che nelle altre parti d’Italia non capiscono, no?».
    Il suo rapporto con i sondi: «Prima di comprare qualcosa guardo sempre il prezzo, sempre. Se vado al ristorante e la pasta al ragù costa molto più di quella al pomodoro, prendo quella al pomodoro. Non perché sia tirchio, ma perché rispetto il denaro. L’unico regalo che mi son fatto è la macchina. È una bella macchina, ma non pensi a una Ferrari, una Lamborghini o una Maserati».
    Cosa lo fa davvero incazzare e perdere il controllo? «Quando perdo a burraco».
    «Tutte le partite che si vincono, non si vincono nel giorno in cui si disputano. Si vincono preparandosi per mesi, forse anni, lavorando per quella partita. Vedremo se questo lavoro servirà anche al primo fallimento, vedremo come reagirò. Ma non ho paura di sbagliare, non ci penso. Non vedo che senso abbia pensarci».
    Jannik chiude con una risposta lapidaria alla seguente domanda: se dovesse scommettere un euro, lo punterebbe sul fatto che lo diventerà, numero uno? «Mhm… non mi sono mai piaciute le scommesse».
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini: “A breve tornerò in campo. Non sono mai stato tanto concentrato. Sto bene. Non giocherò ad Indian Wells. Partirò da Phoenix e Miami e poi la stagione su terra. Il ranking protetto è una cosa che è venuta nel tempo. A Jannik Sinner ruberei la risposta, è una roba impressionante. Finito il rapporto con Melissa Satta”

    Matteo Berrettini (foto di Gabriele Seghizzi)

    In una conferenza stampa attesissima, Matteo Berrettini ha condiviso dettagli significativi riguardo al suo stato attuale, sia professionale che personale. Dopo un periodo difficile seguito da un infortunio alla caviglia agli US Open, che lo ha costretto fuori dai campi da tennis, l’atleta italiano ha finalmente delineato i suoi piani per un imminente ritorno in competizione.La conferenza stampa di oggi ha offerto uno sguardo approfondito su Matteo Berrettini: il suo percorso di recupero, l’ammirazione per i colleghi, gli aggiornamenti sulla sua vita privata e le sue aspirazioni future. Con il tennis italiano che continua a brillare sul panorama mondiale, il ritorno di Berrettini è atteso con grande entusiasmo, non solo per le sue prestazioni in campo ma anche per la passione e l’ispirazione che porta con sé.
    Il Ritorno di BerrettiniCon grande ottimismo, Berrettini ha annunciato: “Tornerò a breve. Vorrei essere in campo all’Atp di Phoenix e al Miami Open 2024.” Queste parole sono una ventata di aria fresca per i suoi tifosi e per il mondo del tennis, ansioso di rivedere il campione in azione. Il tennista ha sottolineato l’importanza di aver preso il tempo necessario per recuperare non solo fisicamente ma anche mentalmente, evidenziando l’importanza della motivazione e del divertimento nel suo gioco.“Io credo che chi è stato n°6 del mondo possa sempre avere quel livello lì. Non so se tornerò ad essere 6, 7, 10 o 25 in classifica, in questo momento il ranking mi interessa meno. La cosa principale è tornare ad essere competitivo, so di poterlo essere. Non giocherò Indian Wells, ma Phoenix e Miami e tutta la stagione su terra. Non saranno un paio di settimane a cambiare le cose.Sono stati mesi complicati, in cuinon sono riuscito a fare ciò che più amo, cioè giocare a tennis e competere. Questo mi ha fatto soffrire parecchio, rispetto al passato ho accettato un po’ meno questa cosa qui. Mi impegnavo sempre di più, ma non riuscivo ad ottenere risultati e a sentirmi giocatore. È stato un momento difficile, ma sento di averlo superato. Mi sento bene mentalmente e fisicamente, le due cose vanno di pari passo. Non vedo l’ora di sentirmi di nuovo giocatore e di iscrivermi ad altri tornei”
    Ammirazione per Jannik SinnerParlando di Jannik Sinner, Berrettini non ha nascosto la sua ammirazione: “Sta facendo cose pazzesche. Ci scriviamo spesso e ci sosteniamo a vicenda.” Questa fraterna relazione tra i due atleti italiani è fonte di ispirazione reciproca, con Berrettini che trova in Sinner un ulteriore stimolo per migliorarsi e ambire a traguardi sempre più alti.
    Vita PrivataBerrettini ha anche toccato il delicato tema della sua vita privata, confermando la fine della sua relazione con Melissa Satta. Pur mantenendo la discrezione, ha espresso gratitudine per i momenti trascorsi insieme, chiudendo l’argomento con rispetto verso la sua privacy.
    Ranking Protetto“Il ranking protetto è una cosa che è venuta nel tempo, è andata di pari passo col mio rientro. In Australia mi sentivo pronto per giocare, mi ero allenato non tantissimo ma bene. Una volta lì però, forse per le condizioni, mi sono accorto di non essere ancora pronto per performare. La priorità che ci eravamo dati era non tornare dall’Australia infortunati, quindi ci siamo fermati e abbiamo ripreso a costruire. Dallo US Open non sono riuscito ad allenarmi un mese di fila con continuità. Era un po’ un cane che si mordeva la coda.È sempre partito tutto dal corpo, mi sono sentito stanco di dover superare tutti questi problemi fisici. È come se avessi esaurito il serbatoio di energia che mi faceva tornare più forte di prima. Non potevo aggrapparmi all’energia fisica perché non stavo bene, né a quella mentale. Adesso che invece sto meglio, anche a livello mentale, mi viene più facile anche superare i piccoli acciacchi”.
    Il rapporto con RoigBerrettini ha esordito con entusiasmo riguardo al suo rapporto con Roig, sottolineando la competenza tecnica e la metodologia di allenamento dell’allenatore spagnolo. “Mi sto trovando molto bene con Francisco, ha un metodo in cui crede molto. È un allenatore molto tecnico,” ha dichiarato Berrettini, evidenziando la fiducia reciproca e la dedizione al lavoro quotidiano.L’approccio adottato nel loro allenamento non si focalizza su un aspetto isolato del gioco, ma abbraccia una visione olistica, puntando al miglioramento complessivo. Berrettini ha spiegato: “Non c’è un’area su cui ci stiamo concentrando in particolare, ma cerchiamo di curare tutti i dettagli. Non è solo servizio, dritto o rovescio, ma un lavoro più generale.” Questa strategia riflette l’intento di costruire un atleta completo, capace di eccellere in ogni componente del gioco.Inoltre, Berrettini ha condiviso come questa collaborazione abbia portato a una nuova ondata di energia e motivazione nella sua carriera. “È un nuovo stimolo, mi sento ancora abbastanza giovane e ho grande energia,” ha affermato, sottolineando il suo impegno a sfruttare al meglio questa opportunità per crescere come atleta.Il team di Roig ha condotto una serie di test approfonditi per identificare eventuali problematiche fisiche che potrebbero influenzare le prestazioni di Berrettini. “Il nuovo team mi ha fatto tantissimi test per capire se ci fossero problemi alla base,” ha detto Berrettini, rivelando che, nonostante la diagnosi di una forte scogliosi presente sin dall’infanzia, non sono stati rilevati deficit significativi. Questo ha permesso di impostare un lavoro mirato anche sul fronte posturale, aspetto fondamentale per la prevenzione degli infortuni e il miglioramento della performance sportiva.
    Aspettative per WimbledonGuardando al futuro, Berrettini ha condiviso i suoi pensieri su Wimbledon, un torneo a lui molto caro. Pur ammettendo di non sentirsi ancora pronto per puntare al titolo, soprattutto di fronte a concorrenti del calibro di Sinner, il suo spirito competitivo resta indomito. “Certo, se potessi, firmerei con il sangue per vincere questo torneo,” ha detto, lasciando intendere che, nonostante le sfide, il suo obiettivo rimane quello di eccellere sui campi più prestigiosi del mondo.

    12:30: Siamo in attesa della conferenza stampa di Matteo Berrettini.
    12:40 Matte Berrettini parla via Zoom: “A breve torno in campo. Non sono mai stato tanto concentrato. Sto bene mentalmente e fisicamente sento una bella energia nell’aria.Mi sto concentrando forse come non mai per tornare. Il rientro in campo sarà a breve.Ho tanta voglia di tornare sul tour e sentirmi giocatore. Mi sono preso il tempo necessario per rientrare al massimo.Mi sto trovando bene con Francisco Roig. Ha un metodo in cui crede molto, che ha testato anche con Rafa.”
    “Tornerò a breve. Vorrei essere in campo al Challenger di Phoenix e al Miami Open 2024. Mi sono preso il tempo necessario per ritrovare la giusta concentrazione, gli stimoli per divertirmi e farmi divertire il pubblico. Dopo l’infortunio sono stati mesi complicati in cui non sono riuscito a giocare come mi piace, a competere e rispetto al passato è stato più difficile, complicato riprendermi. Ora mi sento bene fisicamente e mentalmente, è tornata la giusta energia”.
    “Stiamo lavorando dal punto di vista tecnico, non c’è un’area in particolare. Mi dà tantissimi stimoli, ed è fondamentale per migliorareHo una scoliosi importante da quando sono piccolo, quindi ho un po’ la schiena a ‘s’. Col nuovo team stiamo lavorando molto dal punto di vista posturale”.
    “Jannik Sinner sta facendo cose pazzesche. Ci scriviamo spesso e ci sosteniamo a vicenda. Standogli vicino in Coppa Davis mi ha stimolato molto, è stata una molla di spinta, energia.Vedere un italiano che gioca e si allena con me ed è al terzo posto del ranking mondiale, è un grande stimolo per fare sempre meglio. A Jannik gli ruberei la risposta è una cosa davvero impressionante”.
    “La settimana di Wimbledon è stata speciale. E il solo stare lì, vivere quell’atmosfera lì mi ha fatto capire quanto ami questo sport, i grandi tornei.Poi l’affetto dei tifosi e delle persone durante la Davis. Mi sono sentito fiero della persona che sonoE’ un torneo che mi piace molto Wimbledon. Non credo di essere ancora pronto per puntare al titolo, ci sono tennisti, vedi Sinner, che è imbattuto, ed è il terzo tennista al mondo e già lo scorso anno aveva fatto molto bene. Vedremo. Certo, se potessi, firmerei con il sangue per vincere quel torneo”.
    “Io e Melissa Satta non stiamo più insieme. Abbiamo avuto un rapporto bellissimo e intenso di grande stima. Non andrò oltre questo. Non è successo niente di particolare. La devo ringraziare per questo anno vissuto insieme”
    “Un giocatore non perde mai un certo tipo di livello. Ovvio che su una partita secca mi senta meno in forma rispetto al 2021.Ma sento di avere il potenziale di tornare a quel livello. Ciò che mi interessa è tornare a competere con i migliori.”
    “Voglio giocare a Roma dove manco da due anni, e mi fa molto male. Il sogno rimane vincere un grande torneo, ma so che bisogna riprendere costanza e giocare tante partite”Il momento più difficile é stato dopo l’infortunio allo US Open. Con Vincenzo Santopadre abbiamo preso una decisione in comune. Avevano entrambi bisogno di stimoli diversi.Alle volte bisogna sterzare di colpo, e giorno per giorno mi sono sentito meglio.Rifarei tutto uguale. Da dove arrivo tutto quello che ho fatto é una vittoria. Si può sempre meglio pensare di fare meglio. Ma con i se e con i ma faccio fatica.Ho gestito situazioni molto difficili per arrivare fin qui. Sono felice di ciò che ho ottenuto”.
    “In Australia mi sentivo pronto per giocare, mi ero allenato bene. Poi una volta lì ci siamo accorti che non era così. Mi sono uscite varie cose su cui stare attenti.E la priorità era non tornare dall’Australia infortunati.Il ranking protetto è una cosa che è venuta nel tempo, è andata di pari passo col mio rientro. In Australia mi sentivo pronto per giocare, mi ero allenato non tantissimo ma bene. Una volta lì però, forse per le condizioni, mi sono accorto di non essere ancora pronto per performare. La priorità che ci eravamo dati era non tornare dall’Australia infortunati, quindi ci siamo fermati e abbiamo ripreso a costruire. Dallo US Open non sono riuscito ad allenarmi un mese di fila con continuità. Era un po’ un cane che si mordeva la coda”.

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Doha: Zeppieri cede in due tirati set a Ruusuvuori

    Giulio Zeppieri

    Ha giocato a un discreto livello Giulio Zeppieri, accarezzando l’impresa contro Emil Ruusuvuori nell’ATP 250 di Doha, ma la maggior esperienza del finlandese è venuta fuori nei momenti decisivi, quelli che appunto fanno pendere la bilancia verso uno dei due giocatori. Il laziale, entrato nel main draw del torneo del Qatar passando per le qualificazioni, è stato sconfitto per 7-6 7-5 al termine di un match combattuto, con molti errori ma anche scambi interessanti Ruusuvuori ha fatto valere il suo tennis in progressione, poco fantasioso ma ordinato e consistente, mentre le maggiori variazioni ed effetti di Zeppieri gli hanno portato molti punti. Purtroppo per l’italiano, il tiebreak del primo set è dato dominato dal rivale, e nel secondo set, dopo aver recuperato un break, non è riuscito a sfruttare alcune occasioni, una davvero sostanziosa sul 4-3, con uno 0-40 non capitalizzato (sarebbe andato a servire per il set). Resta una buona prestazione per Zeppieri, con la conferma di possedere un tennis che può mettere in difficoltà buonissimi avversari, ma ancora manca qualcosa nelle fasi chiave, da affrontare con più decisione.
    Il primo parziale è stato totalmente dominato dai turni di servizio, nessuna palla break concessa da entrambi. Al tiebreak netto l’allungo di Ruusuvuori, vince i primi 5 punti di fila e chiude 7 punti a 2.
    Zeppieri scivola sotto di un break all’avvio del secondo set, ma quando il match sembra già nelle mani del nordico, ecco la reazione dell’italiano. Ottiene ma non sfrutta quattro palle del contro break nel gioco successivo, ma finalmente rimette la partita in equilibrio nel quarto game, per il 2 pari. La lotta è accesa, Giulio annulla una palla break delicata nel settimo game, e purtroppo vanifica ben 4 chance in risposta del gioco successivo, giocandole in modo un po’ attendista. Il match si indirizza verso Emil nel nell’undicesimo game, con un break (alla seconda opportunità) che manda Ruusuvuori a servire per chiudere, per il 7-5 conclusivo.

    [Q] Giulio Zeppieri vs Emil Ruusuvuori ATP Doha Giulio Zeppieri65 Emil Ruusuvuori77 Vincitore: Ruusuvuori ServizioSvolgimentoSet 2E. Ruusuvuori 15-0 30-0 40-05-6 → 5-7G. Zeppieri 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A5-5 → 5-6E. Ruusuvuori 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-305-4 → 5-5G. Zeppieri 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4E. Ruusuvuori 0-15 0-30 0-40 df 15-40 30-40 40-40 A-404-3 → 4-4G. Zeppieri 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace3-3 → 4-3E. Ruusuvuori 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-2 → 3-3G. Zeppieri 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 3-2E. Ruusuvuori 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-2 → 2-2G. Zeppieri 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-400-2 → 1-2E. Ruusuvuori 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-40 A-40 40-40 df 40-A 40-40 A-400-1 → 0-2G. Zeppieri 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 0-3* 0-4* 0*-5 1*-5 2-5* 2-6*6-6 → 6-7G. Zeppieri 0-15 15-15 30-15 40-15 40-305-6 → 6-6E. Ruusuvuori 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 df 40-305-5 → 5-6G. Zeppieri 0-15 df 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5E. Ruusuvuori 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5G. Zeppieri 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 4-4E. Ruusuvuori 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-303-3 → 3-4G. Zeppieri 15-0 30-0 ace 40-0 ace2-3 → 3-3E. Ruusuvuori 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3G. Zeppieri 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2E. Ruusuvuori 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2G. Zeppieri 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 ace0-1 → 1-1E. Ruusuvuori 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1

    Zeppieri (🇮🇹) vs Ruusuvuori (🇫🇮)
    SERVICE STATS:– Serve Rating: 268 vs 286– Aces: 5 vs 2– Double Faults: 1 vs 5– First Serve: 49/76 (64%) vs 54/79 (68%)– 1st Serve Points Won: 38/49 (78%) vs 43/54 (80%)– 2nd Serve Points Won: 11/27 (41%) vs 12/25 (48%)– Break Points Saved: 2/4 (50%) vs 7/8 (88%)– Service Games Played: 12 vs 12
    RETURN STATS:– Return Rating: 93 vs 148– 1st Serve Return Points Won: 11/54 (20%) vs 11/49 (22%)– 2nd Serve Return Points Won: 13/25 (52%) vs 16/27 (59%)– Break Points Converted: 1/8 (13%) vs 2/4 (50%)– Return Games Played: 12 vs 12
    POINT STATS:– Net Points Won: 3/4 (75%) vs 4/4 (100%)– Winners: 16 vs 7– Unforced Errors: 5 vs 8– Service Points Won: 49/76 (64%) vs 55/79 (70%)– Return Points Won: 24/79 (30%) vs 27/76 (36%)– Total Points Won: 73/155 (47%) vs 82/155 (53%)
    SERVICE SPEED:– Max Speed: 215 km/h (133 mph) vs 219 km/h (136 mph)– 1st Serve Average Speed: 196 km/h (121 mph) vs 195 km/h (121 mph)– 2nd Serve Average Speed: 163 km/h (101 mph) vs 170 km/h (105 mph) LEGGI TUTTO