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    Toni Nadal: “Rafa deve giocare assolutamente a Indian Wells. Sinner? Contro di lui è dura per tutti”

    Toni Nadal

    Toni Nadal è stato interpellato dal quotidiano iberico AS su vari temi d’attualità, dal prossimo rientro del nipote a Indian Wells, a un parere su Sinner e sul momento del tennis spagnolo. Secondo lo “zio” più famoso del tennis, Rafa necessita assolutamente di giocare se vuol tenere viva la speranza di essere protagonista a Parigi, sia in versione Roland Garros che giochi olimpici.
    “Rafa vittorioso a Parigi? Preferisco dire che per me vincerà. Poi vedremo. So che è difficile, ma cerco sempre di essere positivo e spero che mio nipote possa giocare un ruolo importante sia ai Giochi che al Roland Garros. Sta recuperando passo dopo passo, con entusiasmo nonostante la difficile ricaduta in Australia. Evidentemente le sue prime partite indicavano che stava giocando più o meno bene, e poi ha avuto questo piccolo fastidio. È stato un peccato, davvero. Ma le cose vanno accettate così come vengono”.
    “Se possibile che non sia l’ultimo anno? Impossibile dirlo ora. Questo dipenderà da come andrà l’anno, da come si sente fisicamente”
    Ecco le parole di Toni sulla necessità di competere: “Indian Wells lo deve giocare, sperando che vada tutto bene. Adesso ha bisogno di competere. Non ha scelta. Non lo fa da troppo tempo. E ovviamente, se non competi, non puoi essere preparato“. Una considerazione assolutamente corretta, visto il tennis di Rafa, che necessita di tanta intensità e di colpire tantissime palle per arrivare a puntino.
    Jannik Sinner, neo campione Slam, è ormai uno dei grandi competitor con Djokovic e Alcaraz: “Credo di si, è già uno in più per il vertice. In Sinner, d’ora in poi, Alcaraz avrà un rivale davvero tosto. Lo era già prima, ma dopo aver vinto in Australia ha ancora più fiducia. Penso che vedremo grandi confronti tra i due già quest’anno e saranno belle partite“.
    Un pensiero anche su Alcaraz, che ha avuto problemi con Zverev in Australia: “Carlos è molto giovane. Penso ancora che sia il migliore. A Melbourne ha ceduto in una partita contro Zverev, è un match si può perdere. Ma dobbiamo continuare a fidarci di lui. Continuerà a portare tante gioie al tennis spagnolo”.
    Ultima nota proprio sul momento non eccezionale del tennis spagnolo, dopo lustri di dominio: “In primo luogo, siamo nel mezzo di un cambio generazionale. La Spagna ha un po’ perso quel traino in cui a un grande giocatore ne succedeva un altro, così che il livello restava alto e c’erano molti giocatori nella top-100. Ora questo effetto è diminuito. Perché? Il tennis è cambiato. È uno sport dove è richiesta grande potenza. La maggior parte dei giocatori sono molto alti. Ciò rende tutto più difficile e fa sì che la Spagna non abbia tanti giocatori come prima”.
    Curiosa la considerazione sull’altezza media dei tennisti come fattore diventato quasi indispensabile per arrivare al vertice o comunque eccellere. Il realtà, Alcaraz delle nuove leve è probabilmente il meno alto, ma ha altre qualità. Un pensiero interessante, che può far riflettere.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Medvedev e la scelta di Simon: “Abbiamo la stessa mentalità”. Gilles: “Ho fornito a Daniil la tattica contro 16 diversi rivali da lui indicati”

    Daniil Medvedev (foto Getty Images)

    Dopo la durissima (…ma per gli appassionati italiani dolcissima) sconfitta in finale agli Australian Open, Daniil Medvedev torna in campo al 500 di Dubai per difendere il titolo 2023 e ripartire. Lo fa con accanto un nuovo membro nel suo team, Gilles Simon, ex n.6 del mondo francese che affiancherà lo storico coach Cervara. Come mai ha scelto il “secondo” Gilles come spalla? Lo spiega il russo alla stampa a Dubai.
    “Ho pensato a Gilles Simon per diversi motivi” spiega il moscovita. “Conosce molto bene questo sport, è qualcosa che si vede. È stato in grado di battermi e farmi sentire a disagio in campo. Insieme, entrambi i Gilles possono parlare di ciò che ha fatto per mettermi così tanti problemi, e lavorare insieme con l’obiettivo di risolvere una situazione del genere. Finora, il lavoro insieme mi piace. In un certo senso condividiamo la stessa mentalità, siamo ragazzi rilassati, con cui è facile andare d’accordo.”
    Medvedev afferma di aver sofferto di meno la rimonta subita da Sinner in finale a Melbourne rispetto a quella contro Nadal nel 2022, dove anche in quel caso conduceva la finale, poi persa. “Onestamente superare questa sconfitta è stato abbastanza facile. Come ho detto a fine partita, sapevo che sarebbe stato facile perché sentivo di aver giocato una grande partita e, in generale, un grande torneo”.
    Ancor più curiosa la rivelazione di Simon, al quotidiano francese Le Figaro, sulla prima cosa che il russo gli ha chiesto. “Daniil mi ha fornito una lista di 16 giocatori contro i quali fa fatica a giocare. Li ho analizzati uno per uno, e ho dato a Medvedev 16 tattiche diverse per sfidare ciascuno di questi 16 avversari”.
    Non c’è che dire, un approccio a dire poco metodico, che rientra pienamente nella sagacia tattica ed attenzione agli schemi di gioco che rendono Medvedev uno dei migliori tennisti al mondo.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Arnaldi è la stella della notte di Acapulco! Batte Fritz all’ATP 500 messicano con una prestazione eccellente

    Matteo Arnaldi ad Acapulco

    Difesa e contrattacco, cambi di ritmo e accelerazioni vincenti, condite da palle corte e risposte ficcanti. Questo e tanto altro ancora ha mostrato in campo uno splendido Matteo Arnaldi all’esordio nell’ATP 500 di Acapulco, una sinfonia tennistica che gli vale una vittoria meravigliosa contro Taylor Fritz (n.10 ATP), 6-4 4-6 6-3 lo score conclusivo che lo porta al secondo turno del torneo messicano, dove lo aspetta un’altra partita affascinante e difficile contro Ben Shelton. Arnaldi ha giocato una partita stellare, tatticamente sublime. È riuscito a mettere in crisi la potenza dell’americano, in giornata buona ma non eccezionale al servizio, facendolo giocare su ritmi sempre diversi, difendendosi in modo straordinario e contrattaccando con precisione. Fritz può massacrarti quando prende il miglior ritmo al servizio e attacca forte con il diritto, aprendosi l’angolo. Matteo è riuscito a neutralizzare lo schema preferito del californiano rispondendo tanto e facendolo con palle di qualità, mai una uguale all’altra. Spesso ha risposto con palle basse e profonde, che il diritto molto ampio di Fritz non è riuscito ad aggredire con agio.
    Impressionante la copertura del campo di Matteo, la velocità con la quale è arrivato sulle palle dell’americano, con grande controllo del corpo e in ottimo equilibrio, tirando accelerazioni lungo linea vincenti che hanno tramortito più volte il rivale. Non solo difesa: Arnaldi è stato lucidissimo nel colpire un paio di colpi da fondo campo con palle piuttosto cariche di spin e profonde, che hanno allontano Fritz dalla riga di fondo, e quindi pronto a tagliare il campo con il rovescio, alternando continuamente cross stretti, lungo linea aggressivi e pure molti back lenti difficili da spingere. Questa continuo tourbillon di variazioni, incluse molte palle corte ben eseguite, hanno portato Fritz a correre tanto, ha perso riferimenti e pure la pazienza, forzando via pallate per riprendere il controllo del gioco.
    Il capolavoro di Arnaldi è stato proprio nel controllare maggiormente i tempi di gioco gestendo sapientemente tutte le sue frecce, forte anche di una condizione fisica eccellente e di una lucidità totale nella gestione di molte fasi decisive del match. Era consapevole che lasciando a Fritz il pallino del gioco sarebbe stato costretto a difese estreme e spesso subirne le bordate; per questo oltre a reggere in difesa è stato bravissimo nel rischiare, alternando continuamente soluzioni, angoli, palle fortissime ad altre lente, per spezzare il ritmo e governarlo. Ha servito discretamente, 57% di prime in campo, ma ottimo il 78% di punti vinti con la prima e anche un buon 47% con la seconda. Ma più di ogni numero, la vittoria di Matteo è arrivata con la gestione, con la lucidità delle giocate, con la continuità con la quale ha tenuto il campo e proposto palle complicate a Fritz. Quando Arnaldi ha comandato in campo lo legge bene dai 39 vincenti e soli 16 errori, foto esatta di una partita condotta con difese ottime e attacchi altrettanto ficcanti. Nel terzo set poi Matteo ha davvero comandato, si è preso tutto con una potenza e aggressività clamorosa.

    Otra sorpresa en el #AMT2024, cortesía de Matteo Arnaldi, quien venció a Taylor Fritz 6-4, 4-6, 6-3. 🚨pic.twitter.com/o1CrLunUjl
    — Abierto Mexicano (@AbiertoTelcel) February 27, 2024

    La partita inizia con Arnaldi alla battuta. È subito costretto a salvare una palla break sotto le risposte aggressive dell’americano, e cede il secondo turno di battuta da 15-40, alla seconda chance. Fritz subisce un immediato contro break al termine un game molto combattuto, alla terza palla break. Il servizio non porta al californiano molti punti, mentre è assai incisivo l’azzurro con i suoi lungo linea e anche con la palla corta, che Taylor non legge e rimette a fatica. Si appoggia bene Matteo sulle palle dello statunitense, un po’ falloso in spinta, tanto che il set gira dalla parte del ligure nella parte conclusiva. Fritz serve sotto 5-4 e si ritrova 0-40, tra le ottime risposte di Arnaldi e suoi errori. Matteo chiude il parziale a suo favore per 6-4 al secondo set point. 55% di prime palle di servizio in campo per Fritz, contro il 67% di Arnaldi, ma è nello scambio per l’azzurro ha comandato, più vivace e attivo in spinta, come dimostrano i 12 vincenti (e solo 6 errori) contro il 5/5 di Taylor. Il set l’ha “fatto” Arnaldi, e vinto meritatamente,
    Fritz prova a cambiare la rotta del match nelle fasi iniziali del secondo parziale: scappa avanti nel terzo game, sfruttando la seconda palla break (dal 15-40), ma il suo vantaggio dura poco. Arriva infatti per l’americano un game complicatissimo servendo sul 3-2, scivola sotto 0-40, con Arnaldi che non riesce a sfruttare ben 6 palle break in totale. Su alcune ottimo Fritz al servizio, ma un paio Matteo le spreca (un diritto d’attacco sparato lungo sulla seconda, e un rovescio sulla quinta, dopo aver sbattuto in difesa Fritz con diritto dall’angolo). È nervoso Taylor, mentre Matteo risponde e fa colpire il rivale, che alla fine cede alla settima palla break con un diritto affossato in rete che rimette il set in equilibrio sul 3 pari. Il match è in bagarre, l’azzurro con un doppio fallo sul 30 pari concede una palla break, e un rovescio lungo linea di poco fuori gli costa un nuovo break, per il 4-3 Fritz. L’americano serve per set sul 5-4, ma si ritrova sotto 0-30 sotto gli ottimi affondi in lungo linea di Matteo, che ci prova e rischia, ma un diritto gli scappa via sul 15-30 dopo un Ace di Taylor. Esagera purtroppo Arnaldi in risposta col diritto, Fritz ha il set point sul 40-30, lo sfrutta con un diritto vincente imprendibile. È salito Taylor al servizio nel parziale, ma rimpianti per Arnaldi per qualche errore di troppo in momenti decisivi.
    Arnaldi scatta alla battuta nel terzo set, e trova subito una magia in recupero col polso. Commette un doppio fallo, ma con un’ottima prima di servizio al centro vince il game, può fare corsa di testa. Solido al servizio Fritz, 1 pari. Tecnicamente è forte il miglior momento del match, entrambi giocano un buon tennis, e come funziona bene la palla corta dell’azzurro, imprendibile. Nel quarto game chance per Arnaldi: sul 30 pari Fritz sparacchia via un diritto di metri, prima palla break del set. Cerca ancora la smorzata l’azzurro, ci stava perché Taylor era un po” dietro, ma la palla sbatte sotto il nastro. Non molla il sanremese, continua a spingere con lucidità e coraggio passando da difesa ad attacco. Il break per Matteo arriva alla seconda chance, attacca l’americano ma la volée bassa (non facile) non passa la rete, per il 3-1 Arnaldi. Fantastico come l’azzurro riesca a reggere gli affondi del rivale e infilarlo dopo averlo mandato fuori posizione, come il punto splendido del 30-0 che esalta il (poco) pubblico di Acapulco. Complicato consolidare il vantaggio, qualche errore in spinta per Matteo, ma vincendo l’ennesimo punto orchestrato con la palla corta l’azzurro si porta 4-1. Il californiano soffre, non riesce a vincere molti punti facili col servizio e sfondando col diritto successivo, troppo bravo Matteo in difesa. Fritz è frustrato, sbaglia ancora col diritto su di un drive profondo e carico di spin dell’azzurro, errore che gli costa il 30-40. Stavolta la bordata col diritto inside out di Taylor è imprendibile (4-2). Arnaldi controlla con sicurezza i suoi  ultimi due turni di battuta, bravo a rallentare e poi accelerare. Con un gran servizio al centro, lo score segna 5-3 40-0, tre match point! Qua sente la tensione, doppio fallo sul primo, rovescio in rete sul secondo. Chiude con un diritto prepotente al terzo, bordata lungo linea imprendibile. Che vittoria, seconda contro un top10 dopo Ruud a Madrid. C’è Shelton al secondo turno, sarà grande spettacolo.
    Marco Mazzoni

    Matteo Arnaldi vs [4] Taylor Fritz ATP Acapulco Matteo Arnaldi646 Taylor Fritz [4]463 Vincitore: Arnaldi ServizioSvolgimentoSet 3M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-3 → 6-3T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-2 → 5-3M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace4-2 → 5-2T. Fritz 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-404-1 → 4-2M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 4-1T. Fritz 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A2-1 → 3-1M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-301-1 → 2-1T. Fritz 15-0 ace 30-0 40-01-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 df0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2T. Fritz 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-304-5 → 4-6M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-153-5 → 4-5T. Fritz 15-0 30-0 ace 30-15 df 40-15 40-303-4 → 3-5M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df3-3 → 3-4T. Fritz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 ace A-40 40-40 df 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A2-3 → 3-3M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-3 → 2-3T. Fritz 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-2 → 1-3M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-40 30-401-1 → 1-2T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Fritz 0-15 0-30 0-40 15-405-4 → 6-4M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-154-4 → 5-4T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace3-3 → 4-3T. Fritz 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-303-2 → 3-3M. Arnaldi2-2 → 3-2T. Fritz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 40-A1-2 → 2-2M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 15-40 30-401-1 → 1-2T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace0-0 → 1-0

    Arnaldi (🇮🇹) vs Fritz (🇺🇸)SERVICE STATS:– Serve Rating: 264 vs 248– Aces: 8 vs 9– Double Faults: 4 vs 3– First Serve: 51/89 (57%) vs 61/101 (60%)– 1st Serve Points Won: 40/51 (78%) vs 39/61 (64%)– 2nd Serve Points Won: 18/38 (47%) vs 20/40 (50%)– Break Points Saved: 3/6 (50%) vs 11/15 (73%)– Service Games Played: 15 vs 14
    RETURN STATS:– 1st Serve Return Points Won: 22/61 (36%) vs 11/51 (22%)– 2nd Serve Return Points Won: 20/40 (50%) vs 20/38 (53%)– Break Points Converted: 4/15 (27%) vs 3/6 (50%)– Return Games Played: 14 vs 15
    POINT STATS:– Net Points Won: 19/24 (79%) vs 14/34 (41%)– Winners: 39 vs 22– Unforced Errors: 16 vs 16– Service Points Won: 58/89 (65%) vs 59/101 (58%)– Return Points Won: 42/101 (42%) vs 31/89 (35%)– Total Points Won: 100/190 (53%) vs 90/190 (47%)
    SERVICE SPEED:– Max Speed: 208 km/h (129 mph) vs 223 km/h (138 mph)– 1st Serve Average Speed: 182 km/h (113 mph) vs 201 km/h (124 mph)– 2nd Serve Average Speed: 147 km/h (91 mph) vs 145 km/h (90 mph) LEGGI TUTTO

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    Flavio Cobolli trionfa a Acapulco: Un successo di strategia e tenacia

    Flavio Cobolli ITA, 2002.05.06 – Foto Getty Images

    In una serata di tennis sotto le stelle di Acapulco, il giovane italiano Flavio Cobolli ha dimostrato che la determinazione e la tattica possono ribaltare le previsioni più scontate. Affrontando il favorito canadese Felix Auger-Aliassime nel primo turno dell’ATP 500 messicano, Cobolli, proveniente dalle qualificazioni, ha saputo orchestrare una rimonta spettacolare, sigillando il match con il punteggio di 2-6, 6-3, 6-2 dopo un’ora e 58 minuti di gioco.Il match ha preso avvio sotto auspici sfavorevoli per l’italiano, che si è visto costretto a difendere un break point già nel secondo game. La pressione è aumentata nel quarto gioco, dove Cobolli ha dovuto annullare tre break point prima di cedere il servizio ad Auger-Aliassime. Nonostante alcuni lampi di resistenza, l’azzurro ha perso il primo set per 6-2 in 39 minuti, con il canadese che ha sfruttato al meglio le opportunità di break ottenute.
    Il secondo set ha visto un iniziale equilibrio, con i primi sei game dominati dai servizi e privi di break point. Tuttavia, al settimo gioco, Cobolli ha cambiato marcia, strappando il servizio all’avversario e imprimendo una svolta decisiva al parziale, chiuso sul 6-3. La determinazione dell’italiano si è fatta ancora più evidente nel set decisivo, dove, dopo un avvio equilibrato, ha realizzato il break nel sesto gioco. Questo slancio gli ha permesso di portarsi sul 4-2 e, mantenendo una solidità impeccabile, di chiudere il match sul 6-2.
    Le statistiche del match parlano chiaro: Cobolli ha mantenuto un eccellente saldo tra colpi vincenti e errori gratuiti (15-10), a differenza del suo avversario (13-15). Entrambi i giocatori hanno mostrato percentuali identiche sulle prime di servizio (52%) e sui punti guadagnati con la prima (74%), ma è stata la superiorità di Cobolli sulla seconda di servizio a fare la differenza, attestandosi al 58% contro il 43% di Auger-Aliassime.
    Ora, con questa vittoria di prestigio alle spalle, Cobolli si prepara ad affrontare una nuova sfida nel secondo turno, dove lo attende il vincitore dell’incontro tra il russo Roman Safiullin e il greco Stefanos Tsitsipas, numero 5 del seeding. Un match che si preannuncia carico di aspettative, in cui l’italiano cercherà di confermare le ottime sensazioni mostrate in questa serata di tennis a Acapulco.
    ATP Acapulco Felix Auger-Aliassime632 Flavio Cobolli266 Vincitore: Cobolli ServizioSvolgimentoSet 3F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 df 15-30 15-40 30-402-5 → 2-6F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 ace 40-152-4 → 2-5F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 ace 15-30 df 30-30 30-40 df2-3 → 2-4F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 2-3F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 df 15-30 30-30 ace 40-301-2 → 2-2F. Cobolli 15-0 30-0 ace 40-01-1 → 1-2F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1F. Cobolli 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2F. Auger-Aliassime 0-15 0-30 0-403-5 → 3-6F. Cobolli 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5F. Auger-Aliassime 0-15 0-30 0-40 15-403-3 → 3-4F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace3-2 → 3-3F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-152-2 → 3-2F. Cobolli 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-302-1 → 2-2F. Auger-Aliassime 15-0 ace 15-15 df 30-15 40-151-1 → 2-1F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1F. Auger-Aliassime 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 df 15-405-2 → 6-2F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 A-40 ace4-2 → 5-2F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 40-154-1 → 4-2F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1F. Cobolli 0-15 0-30 0-40 15-402-1 → 3-1F. Auger-Aliassime 0-15 df 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-0 → 1-1F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    Auger-Aliassime (🇨🇦) vs Cobolli (🇮🇹)SERVICE STATS:– Serve Rating: 238 vs 268– Aces: 5 vs 4– Double Faults: 9 vs 2– First Serve: 37/72 (51%) vs 34/65 (52%)– 1st Serve Points Won: 28/37 (76%) vs 25/34 (74%)– 2nd Serve Points Won: 15/35 (43%) vs 18/31 (58%)– Break Points Saved: 2/6 (33%) vs 2/4 (50%)– Service Games Played: 13 vs 12
    RETURN STATS:– 1st Serve Return Points Won: 9/34 (26%) vs 9/37 (24%)– 2nd Serve Return Points Won: 13/31 (42%) vs 20/35 (57%)– Break Points Converted: 2/4 (50%) vs 4/6 (67%)– Return Games Played: 12 vs 13
    POINT STATS:– Net Points Won: 10/14 (71%) vs 7/8 (88%)– Winners: 13 vs 15– Unforced Errors: 15 vs 10– Service Points Won: 43/72 (60%) vs 43/65 (66%)– Return Points Won: 22/65 (34%) vs 29/72 (40%)– Total Points Won: 65/137 (47%) vs 72/137 (53%)
    SERVICE SPEED:– Max Speed: 215 km/h (133 mph) vs 210 km/h (130 mph)– 1st Serve Average Speed: 201 km/h (124 mph) vs 181 km/h (112 mph)– 2nd Serve Average Speed: 172 km/h (106 mph) vs 146 km/h (90 mph)Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Il Percorso di Francesco Passaro a Santiago si Conclude all’esordio. Cambia l’avversario di Luciano Darderi

    Francesco Passaro ITA, 2001.01.07 – Foto Sposito

    Fuori all’esordio Francesco Passaro nel torneo ATP 250 di Santiago. il tennista classificato al numero 224 nel ranking mondiale. Affrontando una condizione fisica non ottimale, Passaro ha ceduto di fronte allo spagnolo Pedro Martinez con il punteggio di 6-4, 6-1. Dopo un inizio di partita che prometteva una certa resistenza, il primo set si è rivelato l’unico momento di vera competizione per l’italiano, che ha successivamente perso slancio, subendo una netta sconfitta.
    Il match è partito con entrambi i giocatori che hanno mostrato segni di combattività, scambiandosi un break ciascuno nei primi tre giochi. Passaro, nonostante si trovasse in svantaggio di 2-0 e 30-0, è riuscito a recuperare, riequilibrando il punteggio. La partita ha mostrato momenti di tensione, con scambi lunghi e impegnativi, ma sembrava che Passaro avesse un leggero vantaggio in termini di freschezza fisica. Questo vantaggio gli ha permesso di guadagnare un break nel settimo gioco, portandosi sul 4-3 con il servizio.Tuttavia, l’italiano non è riuscito a capitalizzare ulteriormente, perdendo l’opportunità di consolidare il suo vantaggio nel gioco successivo. Martinez ha ripreso il controllo, chiudendo il primo set a suo favore con un punteggio di 6-4 dopo 67 minuti di gioco.Il declino di Passaro è diventato evidente nel secondo set, dove, dopo un inizio equilibrato nei primi tre giochi, ha perso brillantezza, permettendo a Martinez di dominare il campo e chiudere il set con un impietoso 6-1 in meno di mezz’ora.Le statistiche di servizio di Passaro riflettono le difficoltà incontrate durante il match: ha messo in campo solo il 57% delle prime di servizio, con una conversione del 54% con la prima (19/35) e solo il 35% con la seconda (9/26), affrontando in totale dodici palle break. Martinez ha nettamente dominato in termini di punti, con un margine di 69 a 49.
    ATP Santiago Francesco Passaro41 Pedro Martinez66 Vincitore: Martinez ServizioSvolgimentoSet 2P. Martinez 15-0 30-0 40-0 40-151-5 → 1-6F. Passaro 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A1-4 → 1-5P. Martinez 15-0 15-15 30-15 40-151-3 → 1-4F. Passaro 0-15 0-30 0-401-2 → 1-3P. Martinez 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2F. Passaro 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1P. Martinez 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1F. Passaro 15-0 15-15 df 15-30 df 15-40 30-40 40-40 40-A4-5 → 4-6P. Martinez 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-304-4 → 4-5F. Passaro 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 40-A df4-3 → 4-4P. Martinez 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A3-3 → 4-3F. Passaro 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-40 ace2-3 → 3-3P. Martinez 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3F. Passaro 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-301-2 → 2-2P. Martinez 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df0-2 → 1-2F. Passaro 0-15 0-30 0-40 15-40 30-400-1 → 0-2P. Martinez 15-0 15-15 df 30-15 40-150-0 → 0-1

    Passaro (🇮🇹) vs Martinez (🇪🇸)SERVICE STATS:– Serve Rating: 183 vs 259– Aces: 3 vs 1– Double Faults: 4 vs 6– First Serve: 35/61 (57%) vs 40/57 (70%)– 1st Serve Points Won: 19/35 (54%) vs 29/40 (73%)– 2nd Serve Points Won: 9/26 (35%) vs 7/17 (41%)– Break Points Saved: 7/12 (58%) vs 1/3 (33%)– Service Games Played: 8 vs 9
    RETURN STATS:– 1st Serve Return Points Won: 11/40 (28%) vs 16/35 (46%)– 2nd Serve Return Points Won: 10/17 (59%) vs 17/26 (65%)– Break Points Converted: 2/3 (67%) vs 5/12 (42%)– Return Games Played: 9 vs 8
    POINT STATS:– Service Points Won: 28/61 (46%) vs 36/57 (63%)– Return Points Won: 21/57 (37%) vs 33/61 (54%)– Total Points Won: 49/118 (42%) vs 69/118 (58%)
    Nel primo turno del torneo di Santiago, si è verificato un inaspettato cambio nel tabellone principale a seguito del forfait di Daniel Elahi Galan. L’argentino Facundo Bagnis, entrato nel torneo come lucky loser, prenderà il posto lasciato vacante da Galan e affronterà l’italiano Luciano Darderi.Questo improvviso cambiamento offre a Bagnis un’inaspettata opportunità di competere nel main draw, permettendogli di tentare di lasciare il segno nel torneo cileno. Dall’altra parte della rete, Darderi si prepara ad affrontare un avversario diverso da quello inizialmente previsto, aggiungendo un elemento di imprevedibilità.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alami (direttore ATP Doha): “Nel 2025 saremo un 500, ma puntiamo al 1000. Ci hanno offerto le Finals, abbiamo rifiutato”

    Karim Alami, 2 titoli ATP da giocatore

    Karim Alami, vecchia gloria del tennis marocchino, è da qualche anno direttore del torneo 250 di Doha, terminato lo scorso weekend con il successo di Khachanov, anche se la vera “stella” del torneo è stato il giovane ceco Jakub Mensik, finalista e diventato giovanissimo top100 (classe 2005). Intervistato da Stefano Semeraro per Tennis Italiano, Alami ha parlato di vari temi connessi al suo torneo, e anche sul tennis nell’area del Golfo. Si dice felice dei nuovi possibili investimenti nella disciplina, e rivela anche un retroscena interessante: quando era in scadenza la licenza di Londra per le Finals, fu offerto a Doha di ospitare il torneo, ma decisero di rifiutare.
    “Nel 2025 passeremo ad ATP 500 e miglioreremo tutte le strutture” afferma Alami, “non tanto i campi, ne abbiamo a sufficienza, ma cose come i servizi, l’assistenza sanitaria, gli spazi per i giocatori che ormai viaggiano con gruppi di 5 o 6 persone al seguito. Tuttavia abbiamo volontà e mezzi per salire ulteriormente di categoria, quella degli ATP Masters 1000”.
    Scontata la domanda sulla possibile super-lega, guidata dagli Slam con gli altri (o nuovi e/o diversi M1000), così Karim: “È giusto adattarsi ai tempi, francamente non so se serva o meno. Noi puntiamo a mantenere la nostra dato di febbraio in un calendario che è comunque già molto fitto. Credo sia una cosa positiva che l’Arabia Saudita si stia muovendo, perché può aiutare a creare uno swing arabo più importante e solido. Noi siamo aperti a tutte le collaborazioni, lo sport per il Qatar è un investimento a tutto tondo e a lungo termine“.
    Proprio queste ultime frasi di Alami sono la chiave per la risposta seguente, la rivelazione che dal Qatar nel recente passato hanno deciso di declinare l’intrigante offerta di ospitare le Finals ATP quando il contratto di Londra era in scadenza, e quindi nemmeno è loro interesse di provare a prendere i diritti del torneo quando Torino arriverà a scadenza: “Le Finals ci sono già state offerte anni fa, ma abbiamo rifiutato. Per noi non ha senso costruire strutture e tradizione per un evento che dopo pochi anni sarà destinato a spostarsi altrove“. Una risposta sorprendente, visto quanto siano ambite le Finals, ma che da un punto di vista imprenditoriale e di lungo raggio ha un senso.
    Grandissimi impianti, tennisti trattati come superstar… ma di tennisti locali, non ce ne sono. “Costruire un campione locale sarebbe importantissimo per sviluppare il tennis. Io sono marocchino e ho visto un’aria nuova, di grande entusiasmo, dopo che il nostro paese è arrivato alla semifinale del mondiale di calcio. Per quanto riguarda il nostro sport e il Qatar, non credo che serva importare il modello delle grandi accademie, come quella di Bollettieri. I grandi tennisti oggi in Europa o in Asia vengono da piccoli centri, coach capaci. Ma serve tempo, in fondo il tennis qua è arrivato solo da trenta anni”.
    Sinner in futuro a Doha? Alami ci spera. “Siamo in contatto con lui, come con tutti i migliori. So che a Jannik piacerebbe giocare qua, ma per ragioni di calendario non è facile incastrare tutto, per ora ha preferito riposarsi o giocare altrove, ma speriamo di averlo qua da noi in futuro” conclude Karim.
    Parole complessivamente di un certo interesse, pacate ma che esprimono concetti chiari e larghe visioni. Doha è stato il primo paese dell’area ad ospitare un torneo importante, e ormai questo si è molto radicato. Inizialmente si disputava prima degli Australian Open, poi si è assodato in febbraio. Certamente l’eventuale ingresso dei sauditi, con o senza super-lega, potrebbe solamente incrementare il tennis nel Golfo, e rendere più solida e appetibile per i giocatori una permanenza di alcune settimane. Come sempre, il nodo resta lo stesso: il calendario. Lungo, intasato, senza un senso logico davvero definito. Ma per cambiare di cose, servirebbe un piccola rivoluzione, difficile da attuare.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    A Dubai esordio favorevole per Sonego, in quota Musetti insegue Cazaux (con il programma di domani)

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Due tennisti in cerca di riscatto pronti a scendere in campo a Dubai, Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego. Dopo la finale raggiunta in doppio a Doha, i due proveranno a riprendersi la scena anche in singolare per tornare a vincere. Musetti ha perso al primo turno sia a Rotterdam che in Qatar, non vince due partite consecutive dallo scorso settembre e, secondo i bookmaker, non sembra destinato al successo in Medio Oriente. Il carrarino parte dietro in quota contro Arthur Cazaux, offerto vincente tra 1,47 e 1,48 contro l’azzurro tra 2,60 e 2,63. Nel set betting è avanti il 2-0 per il francese, a 2,15, seguito dal 2-1 a 3,70. Il 2-0 di Musetti, che a Dubai non ha mai vinto una partita, paga 4,40 volte la scommessa.Situazione diversa in quota per Sonego, anche lui reduce da due primi turni senza successo in Olanda e a Doha ma pronto ad affrontare un avversario, sulla carta, più agevole. Contro l’indiano Nagal il tennista torinese è visto vincente a 1,52 contro i 2,40 del rivale. Il risultato di 2-0 in favore dell’italiano si gioca a 2,40, seguito dal 2-1 a 3,75.
    Centre Court – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 2:00 pm)1. [WC] Gael Monfils vs [5] Ugo Humbert 2. Alexei Popyrin vs [4] Karen Khachanov (non prima ore: 13:00)3. [1] Daniil Medvedev vs Alexander Shevchenko (non prima ore: 16:00)4. [WC] Sumit Nagal vs Lorenzo Sonego
    Court 1 – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 2:00 pm)1. Fabian Marozsan vs [8] Alejandro Davidovich Fokina 2. Lorenzo Musetti vs [Q] Arthur Cazaux 3. [SE] Jakub Mensik vs Borna Coric 4. [1] Rohan Bopanna / Matthew Ebden vs [WC] Skander Mansouri / Aisam-Ul-Haq Qureshi
    Court 2 – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 2:00 pm)1. Marcelo Arevalo / Mate Pavic vs [2] Ivan Dodig / Austin Krajicek 2. Alexander Bublik / Adrian Mannarino vs [Q] Yuki Bhambri / Robin Haase 3. [4] Wesley Koolhof / Nikola Mektic vs Tallon Griekspoor / Jan-Lennard Struff 4. Ariel Behar / Adam Pavlasek vs Nathaniel Lammons / Jackson Withrow
    Court 3 – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 2:00 pm)1. Jiri Lehecka vs [Q] Marton Fucsovics 2. [Q] Maximilian Marterer vs Christopher O’Connell 3. Alejandro Davidovich Fokina / Jiri Lehecka vs Nicolas Mahut / Edouard Roger-Vasselin LEGGI TUTTO

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    Murray: “Il calendario è un problema, ma i giocatori sono ipocriti, si lamentano e poi volano per le esibizioni”

    Andy Murray

    Quando vogliamo ascoltare una voce fuori dal coro, senza peli sulla lingua e molto spesso assai saggia, c’è un’unica direzione da prendere: south London, dove vive Sir. Andy Murray. Molte volte nel corso della sua lunga carriera lo scozzese ha offerto opinioni taglienti, spesso cariche di ironia in post social diventati leggendari, esprimendo le proprie opinioni o rispondendo ad altri colleghi sui temi più vari. “Muzza” anche stavolta ha sparato a zero sui colleghi, a suo dire ipocriti nel criticare duramente la stagione tennistica e il lungo calendario, ma poi prontissimi ad accettare i dollari di ricche esibizioni e volare anche molto lontano per staccare assegni pesanti. Questa l’estrema sintesi del suo pensiero, raccolto dal quotidiano The National. Riportiamo le parti più significative del pensiero di Andy, frasi davvero dirette che certamente non passeranno inosservate.
    “Cosa cambierei nel tennis se mai fossi una sorta di commissioner? Il calendario stagionale, senza indugio. Se potessi fare quello che voglio, e non ci fossero contratti in vigore che mi impediscano di spostare le cose, ci sono ovvie cose che farei. Accorciare la durata dell’anno, per avere una off-season più lunga”. Oltre a questo, in una dichiarazione di un paio di giorni fa, Andy aveva affermato che il Sud America si meriterebbe un evento 1000.
    Continua nel suo pensiero Murray, criticando così i colleghi: “Non so, potrebbero servire delle restrizioni sulle esibizioni. Penso solo che a volte i giocatori siano un po’ ipocriti rispetto allo schedule annuale del tennis, è un parlare continuo sul calendario troppo lungo, ma poi volano in tutto il mondo nella off-season e non solo per fare esibizioni, e questa è una loro scelta. Ma sembra semplicemente ipocrita perché non è obbligatorio giocare esibizioni. E nemmeno devono giocare tutti i tornei dell’ATP Tour. Possono per esempio decidere di non venire qui a Dubai (dove è stata realizzata l’intervista, ndr) o di non dover giocare a Indian Wells. Sì, ciò potrebbe danneggiare la loro classifica, ma possono scegliere di perdere alcuni eventi. Quindi sì, Mi piacerebbe vedere una off-season più lunga”.
    “Non vorrei vietare in assoluto le esibizioni. Vorrei solo chiedere ai giocatori di essere un po’ più selettivi nel modo in cui parlano del tour, del programma e di tutto quando sono a giocare. E ora vedo che ne stanno inserendo altre nel corso della stagione di esibizioni…”.
    I giocatori in effetti tendono a giocare spesso esibizioni nella parte finale dell’anno, ma questi eventi alternativi ora stanno spuntando anche nel corso della stagione. L’Ultimate Tennis Showdown per esempio si è svolto a febbraio, Rafael Nadal e Carlos Alcaraz si sfideranno in The Netflix Slam all’inizio di marzo a Las Vegas, mentre il Six Kings Slam, con un vero parterre de roi almeno annunciato (Nadal, Alcaraz, Novak Djokovic, Medvedev, Sinner e Rune) è in programma in Arabia Saudita ad ottobre, prima della trasferta in Cina e delle Finals, quindi in un momento cruciale per definire le posizione per Torino e il ranking di fine anno.
    Murray non si è fermato qua. Ha continuato nella sua critica dello status quo, puntando il dito contro i migliori giocatori, quelli che già hanno guadagni altissimi, mentre un’iniezione di denaro nel tour sarebbe importante per coloro che non arrivano minimamente a certi compensi. “Sono i migliori giocatori del mondo che possono giocare in esibizione, dove guadagnano un sacco di soldi, ma il resto dei giocatori non hanno questa opportunità e l’attenzione dovrebbe invece spostarsi su di loro. I giocatori che sono al vertice guadagnano un sacco di soldi con prize money, sponsorizzazioni commerciali, gettoni di presenza e tutto, e poi anche le esibizioni. Sono i giocatori di livello leggermente inferiore che ovviamente non hanno queste opportunità. Loro vogliono più tornei, perché è l’unica via per loro di guadagnare più soldi. Deve esserci un po’ di equilibrio” conclude Murray.
    Chissà se qualcuno dei suoi colleghi risponderà a queste parole e critiche. Andy ha parlato chiaro, e forte.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO