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    Ruud: “Ho perso peso e sono più rapido in campo. La serie Break Point? Non perdo tempo a vederla”

    Casper Ruud (foto Getty Images)

    Un Casper Ruud inaspettatamente frizzante nelle dichiarazioni rilasciate nel torneo di Indian Wells, dove negli ottavi di finale sfiderà il francese Gael Monfils. L’inattesa e per noi italiani “bellissima” sconfitta di Djokovic per mano di un Luca Nardi stellare ha aperto una vera autostrada nella parte alta del tabellone del primo Masters 1000 dell’anno, e proprio Ruud, zitto zitto, potrebbe essere a questo punto il vero sfidante per Medvedev, o eventualmente Rune/Dimitrov per accedere in finale.
    Dopo un 2023 sotto tono, eccetto la finale raggiunta a Roland Garros, quest’anno è ripartito con altro piglio, come dimostra l’ottimo tabellino di 15 vittorie e solo 3 sconfitte. In Messico ha brillato, ma non è riuscito a vincere le finali di Los Cabos prima e Acapulco poi. Risultati ottenuti grazie ad un livello di gioco molto alto, sostenuto da un vigore nella spinta e mobilità che lo scorso anno erano davvero smarrite. Casper ha raccontato di aver fatto qualche passo indietro, riprendendo le abitudini delle stagioni precedenti e la stessa preparazione invernale che l’aveva portato nel 2022 al n.2 del mondo, addirittura con la possibilità di diventare clamorosamente n.1 se avesse battuto Alcaraz nella finale di US Open.
    “Prima del 2023, non ho avuto alcuna offseason, o preseason come nel passato. Ho deciso di unirmi a Rafa e giocare qualche partita di esibizione in Sud America, cosa che non mi ha lasciato il tempo per fare una vera e propria preseason prima della stagione 2o23. Quindi, dopo l’Australia l’anno scorso, mi sono preso quattro settimane di pausa dai tornei per fare un po’ di preseason. Ci siamo concentrati molto sul sollevamento pesi e sulla costruzione di massa muscolare. Credo che questo mi abbia reso un po’ troppo rigido nei movimenti, troppo pesante. Questo mi ha portato forse a non essere così leggero sui piedi, veloce nelle reazioni e così via. Quindi è stato qualcosa che ho sentito per diversi mesi l’anno scorso che mi ha infastidito un po’. Non sono stato abbastanza veloce. È qualcosa su cui abbiamo lavorato questo anno in modo più specifico, sul regime di fitness per fare altri esercizi, non tanto tipo di sollevamento pesi come abbiamo fatto l’anno scorso, e penso che abbia funzionato bene”.
    Ma oltre alla preparazione “old style”, ecco il segreto del suo ottimo tennis attuale.
    “Mi muovo molto meglio perché sono riuscito a perdere quattro chili. Prima ne pesavo 84 e ora peso 80 kg. Mi sento più flessibile e più veloce, ma non ho perso potenza nei colpi. Ho ridotto un po’ il consumo di carboidrati e ho rinunciato ai dolci e al cioccolato, ma non ho seguito una dieta ferrea” afferma Ruud. “Con un nuovo regime alimentare e allenamenti specifici, mi sento più elastico e reattivo. È più importante della potenza pura”.
    L’altro segreto? Giocare molto a golf… “Qua ho potuto giocare solo due round perché sono arrivato domenica dopo Acapulco. Lunedì e giovedì ho giocato, e mi ha aiutato molto a rilassarmi. Giocando a golf mi diverto e mi aiuta anche per la concentrazione che è necessaria per eseguire i migliori colpi. Vorrei poter giocare di più, ma devo concentrarmi anche sul tennis. Qua di sicuro i campi da golf sono fantastici… Non gioco mai il giorno prima di una partita. Per assurdo quando gioco con mio padre e il mio amico, giochiamo per davvero, c’è competizione! In realtà mi sento piuttosto stanco dopo aver giocato 18 buche perché è una battaglia dal primo all’ultimo colpo! Giocare quattro ore a golf il giorno prima di una partita non è qualcosa che faccio di solito. Forse quando il torneo sarà finito potrò giocarne un altro”.
    Caustica la sua risposta alla domanda sulla chiusura anticipata della serie Netflix “Break Point”, che molto aveva fatto discutere tra i giocatori e che ha avuto un modestissimo seguito tra gli abbonati della piattaforma di streaming. “Non ho visto nessun capitolo, tranne uno che mi coinvolgeva. Naturalmente non sono rimasto colpito dal programma. C’è voluto troppo tempo, era tutto molto scenografico… ho dovuto invitarli a prendere un caffè durante il Roland Garros e chiacchierare per due ore per avere più tempo sullo schermo, e non sono riuscito a trovare quello spazio, non ne ho voglia e non sono quel tipo di persona. Non investirei il mio tempo guardando una serie del genere mentre posso giocare a golf o fare cose che considero positive per la mia vita e la mia carriera. Ciò che ho visto non ha attirato per niente la mia attenzione, per questo ho rinunciato a guardare gli altri episodi”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Indian Wells, da Nardi un assist a Sinner: per i bookie Jannik è favorito per il titolo e può scavalcare Alcaraz

    Luca Nardi ha fatto l’impossibile. Battuto Novak Djokovic, però, servirà un’altra impresa per il pesarese negli ottavi a Indian Wells, dove affronterà Tommy Paul. Lo statunitense è favorito tra 1,12 e 1,16, contro la vittoria del talento azzurro tra 5 e 5,65, non così proibitiva se paragonata alla quota 10 nella sfida con Djokovic. Nel set betting è avanti il 2-0 per Paul, che lo scorso anno si fermò proprio agli ottavi, a 1,53, mentre una vittoria dell’italiano per 2-1 paga 8,50 volte la posta.
    ASSIST A SINNER – Il successo di Nardi, oltre a valere l’ingresso in top 100, serve anche un grande assist a Jannik Sinner. Il numero uno azzurro, infatti, prima del torneo era il secondo in lavagna per la conquista del titolo di Indian Wells, dietro solo a Djokovic. Ora, per gli esperti, Jannik non ha più rivali: la vittoria del torneo californiano si gioca a 2,50, con Alcaraz che insegue a 3,50 e Medvedev a 5. Lontani tutti gli altri pretendenti: Paul e Ruud a 15, Zverev e De Minaur a 20 insieme a Fritz. Un clamoroso successo di Nardi si gioca nella quota “Altro”, proposta a 75.
    QUATTRO SU CINQUE DICONO SINNER – I bookmaker credono in Sinner e, con loro, tutti gli italiani. Secondo i dati raccolti da un book di scommesse, l’80% degli appassionati pensa che l’altoatesino possa portare a casa da Indian Wells il secondo titolo 1000 in carriera, che sarebbe il terzo trofeo in altrettanti tornei nel 2024. Solo un italiano su dieci (9%) punta invece su Carlos Alcaraz, campione in carica, mentre si riducono al minimo gli endorsement per Medvedev, 2%. Il restante 9% è diviso tra gli altri partecipanti.
    🇺🇸 Quote e scontri direttiR16 Lehecka (32) 🇨🇿 – Tsitsipas (11) 🇬🇷 0-2 2.74 1.46R16 Marozsan 🇭🇺 – Alcaraz (2) 🇪🇸 1-0 7.70 1.09R16 Zverev (6) 🇩🇪 – De Minaur (10) 🇦🇺 6-2 2.00 1.81R16 Shelton (16) 🇺🇸 – Sinner (3) 🇮🇹 1-1 5.58 1.15R16 Ruud (9) 🇳🇴 – Monfils 🇫🇷 0-1 1.45 2.77R16 Medvedev (4) 🇷🇺 – Dimitrov (13) 🇧🇬 6-3 1.49 2.55R16 Nardi 🇮🇹 – Paul (17) 🇺🇸 0-0 5.67 1.14R16 Fritz (12) 🇺🇸 – Rune (7) 🇩🇰 1-0 1.68 2.17R16 Potapova (28) 🇷🇺 – Paolini (13) 🇮🇹 0-0 2.19 1.68R16 Pavlyuchenkova (22) 🇷🇺 – Kostyuk (31) 🇺🇦 1-1 1.70 2.16R16 Kerber 🇩🇪 – Wozniacki 🇩🇰 8-7 1.93 1.87R16 Swiatek (1) 🇵🇱 – Putintseva 🇰🇿 2-0 1.04 13.32R16 Navarro (23) 🇺🇸 – Sabalenka (2) 🇧🇾 0-0 5.06 1.17R16 Mertens (24) 🇧🇪 – Gauff (3) 🇺🇸 0-3 3.95 1.25R16 Yuan 🇨🇳 – Kasatkina (11) 🇷🇺 0-0 2.69 1.46R16 Parry 🇫🇷 – Sakkari (9) 🇬🇷 0-0 2.96 1.40 LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni. Darderi entra nel Md

    Luciano Darderi ITA, 2002.02.14 – Foto Getty Images

    Dopo un’assenza dagli scenari tennistici che ha tenuto in pensiero appassionati e addetti ai lavori, Matteo Berrettini è pronto a fare il suo atteso ritorno in campo. Il tennista romano, finalista di Wimbledon nel 2021, ha scelto il Challenger di Phoenix, in programma dal 12 al 17 marzo, per segnare il suo rientro nell’arena agonistica dove riceverà sicuramente una wild card. Questa competizione rappresenta per Berrettini non solo una tappa fondamentale nel suo percorso di rientro ma anche un banco di prova significativo per testare la sua condizione fisica e ambire a ritornare ai vertici del tennis mondiale.Il Challenger di Phoenix sarà seguito da un altro appuntamento cruciale per Berrettini: il Masters 1000 di Miami, un torneo che si disputa sulle superfici in cemento statunitensi dal 20 al 31 marzo. La partecipazione di Berrettini a queste due competizioni sottolinea la sua determinazione e il suo impegno nel riconquistare posizioni di prestigio nel circuito ATP.Una mossa strategica ha permesso a Berrettini, 27 anni, di accedere al tabellone principale dei tornei grazie al ranking protetto, una normativa che offre ai tennisti l’opportunità di rientrare in competizione dopo lunghi periodi di assenza. Berrettini ha sfruttato questa opzione, data la sua inattività superiore ai sei mesi, che lo ha visto lontano dai campi dal 31 agosto 2023 a seguito del ritiro al secondo turno degli US Open.
    Il ranking protetto è una misura che mira a supportare i giocatori in fase di rientro dopo infortuni o pause prolungate. Prevede la valutazione della posizione in classifica del giocatore nei tre mesi antecedenti l’infortunio o l’ultima partita giocata. Questo meccanismo consente di accedere ai tornei basandosi su una “posizione virtuale”, facilitando così il ritorno alla competizione ad alti livelli. Un esempio illustre di utilizzo di questa normativa è stato quello di Rafael Nadal, che ha fatto ricorso al ranking protetto per tornare in campo a gennaio.
    Probabile il forfait di Lorenzo Musetti che proprio in quei giorni dovrebbe diventare padre per la prima volta. Luciano Darderi, invece, dopo il forfait di Karatsev giocherà per la prima volta nel main draw del torneo nordamericano.

    MIAMI M1000 🇺🇸, Superficie: Cemento (Hard), 96S/48D, Inizio: Lunedì, 18 Marzo 📅

    (Clicca per vedere l’entry list) Masters 1000 Miami (MD) Inizio torneo: 18/03/2024 | Ultimo agg.: 12/03/2024 09:54Main Draw (cut off: 76 – Data entry list: 21/02/24 – Special Exempts: 0/0)

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    Incredibile Nardi! Sconfigge Djokovic in tre set a Indian Wells

    Luca Nardi esulta dopo il successo contro Djokovic

    Il volto di Luca Nardi è incredulo dopo l’Ace esterno che gli regala le quattro parole più belle al mondo, “Game, Set, Match Nardi!”. Il pesarese classe 2003, entrato nel Masters 1000 di Indian Wells come Lucky Loser, ha appena battuto sua maestà Novak Djokovic in una partita incredibile, lui stesso stenta a credere che si tutto vero. 6-4 3-6 6-3 lo score conclusivo di una partita pazzesca, un successo che era troppo ardito anche il solo ipotizzarlo. Il n.1 al mondo serbo mai aveva perso in un Masters 1000 da un tennista con una classifica così bassa (in precedenza era stato Kevin Anderson, n.122 ATP quando sconfisse Nole a Miami nel 2008). Nardi si ritrova da eliminato nelle qualificazioni dopo una dura battaglia contro Goffin, a giocatore da prima pagina con questa vittoria incredibile, la più bella della sua carriera, contro un Top10, che gli vale l’ingresso virtuale nella top100 ATP ma soprattutto potrebbe essere, finalmente, quella che fa decollare un talento che cova da molto tempo e forse aveva solo bisogno di un torneo, un grande successo, per esplodere e non fermarsi più.
    “Penso che prima di questa notte nessuno mi conoscesse”, confessa Luca dopo la vittoria, a caldo in campo. “Spero che il pubblico abbia apprezzato lo spettacolo. Sono felicissimo di questa partita. Alla fine non so come sono riuscito a tenere. Penso sia stato un miracolo, perché sono un ragazzo di 20 anni, fuori dai primi cento al mondo, che è riuscito a battere Novak. È pazzesco”.
    Invece Nardi se l’è assolutamente meritata, è stato bravo a giocare un tennis fantastico e approfittare di un Djokovic a tratti irriconoscibile. Il campione serbo non aveva la solita energia e ha commesso errori per lui inusuali, ma il grande merito è di un Nardi per come è stato in campo e come ha dominato il campo. Le incertezze del rivale sono venute soprattutto grazie alla velocità di palla e intensità di un Nardi mai così incisivo, continuo e pronto a prendersi il punto. Luca ha servito bene, è stato rapido ad incidere col diritto, molto aggressivo, dopo il servizio e soprattutto capitalizzare gli errori e un tennis stranamente con poca energia del rivale, troppo ricco di alti e bassi e senza quell’incisività in risposta che si ipotizzava gli avrebbe consentito di mettere in grande difficoltà l’azzurro. Il terzo set di Luca è stata una sinfonia di bellezza e vincenti. 16 vincenti per l’esattezza, dopo aver perso il secondo set. Incredibile! Questa vittoria storia gli apre le porte degli ottavi di finale, dove trova l’americano Tommy Paul.

    Hard to put this one in words 😊
    One day from leaving site, lucky loser Luca Nardi pulls off one of the most unlikely upsets in recent history by defeating Djokovic at Indian Wells!#TennisParadise pic.twitter.com/x6gqnZQOoB — Tennis TV (@TennisTV) March 12, 2024

    Nardi vince il sorteggio e sceglie di rispondere. Serve discretamente, anche Djokovic, ma la partita cambia nel quinto game. Inaspettatamente “Nole” si fa riprendere da 40-15 con un paio di leggerezze, per lui inusuali, mentre il diritto di Luca è molto consistente e sorprende il serbo. Si procura una palla break ai vantaggi e si prende il break reggendo in un duro scambio, e volando avanti per 4 giochi a 2. L’inerzia del match si sposta tutta dalla parte dell’azzurro, molto dinamico in campo e bravo ad arrivare in anticipo con i suoi colpi, che mostrano tutta la loro naturale fluidità e bellezza tecnica. Djokovic invece è in affanno, è assai meno veloce in campo rispetto alle sue giornate “normali”, incredibilmente sembra non trovare bene la palla, la distanza ideale per l’impatto, e gioca con una qualità ancora inferiore a quella mostrata nel suo primo match del torneo. Tanti gli errori del n.1, fluido e consistente il tennis in spinta di Nardi, che in quaranta minuti vince con merito il primo set per 6-4. Incredibile come non abbia concesso nemmeno una palla break e, con alcune sue accelerazioni di una facilità totale abbia lasciato fermo Djokovic. Sì, Djokovic! Incredibile.
    Dopo un primo set troppo bello per essere vero, il secondo parziale entra in bagarre fin dalle prime fasi. Nardi nel suo primo turno di battuta scivola ai vantaggi sprecando un 40-0 con un paio di leggerezze, classico calo di attenzione dopo aver dominato un set contro il più forte, e commette anche un doppio fallo. Concede la prima palla break Djokovic, che la sfrutta e vola in vantaggio 2-0. Si teme che la partita possa girare subito dalla parte del n.1, ma Novak continua ad alternare scambi consistenti a troppi errori. Il terzo game è una maratona, fatto di duri scambi e anche qualche polemica con Djokovic che si lagna per una chiamata a suo dire errata. Ben 16 punti e una lotta punto su punto, con Nardi che strappa 4 palle break, senza riuscire a trasformarle. Per fortuna ci riesce alla quinta, con un’accelerazione vincente su di una palla troppo lenta del serbo, che pensava che il gioco si fosse fermato. Nardi ha sfruttato la chance, pareggia il conto dei game sul 2 pari con un discreto turno di battuta ma il suo tennis è meno fluido e aggressivo rispetto alla fase iniziale del set, ora è costretto a scambiare di più e tende a subire maggiormente la palla consistente, arrotata e continua di un serbo cresciuto nel ritmo e nella presenza in campo. Nardi incappa in un pessimo sesto game, commette ben due doppi falli e subisce il break che manca Djokovic avanti 4-2 e servizio. È l’allungo decisivo, il n.1 fallisce due palle del doppio break sul 5-2, ma chiude in sicurezza al servizio per il 6-3. Non è un Djokovic al meglio, ma ha vinto meritatamente il secondo parziale.
    Si pensa che nel terzo set la classe e soprattutto esperienza del campionissimo preverrà. Nardi per fortuna ci crede e compie l’impresa della vita. Il suo tennis torna rapido, in grande anticipo, sostenuto da un buon servizio ma soprattutto da un rovescio chirurgico col lungo linea e un diritto efficacissimo nella direttrice cross, a punire una giornata tutt’altro che felice del serbo rincorrendo la palla a destra. Nardi riprende il controllo del tempo di gioco dal centro, incredibile vederlo impattare contro Novak con tanta sicurezza ed efficacia, sembra tornato quello del primo set, con la palla del rivale che non gli dà fastidio, comoda da impattare con la fluidità delle sue esecuzioni. Il primo turno di servizio del serbo (secondo game) è di nuovo una lotta, dura oltre 10 minuti e Luca non riesce a sfruttare le tre palle break ottenute. Nardi è bravissimo a tenere il piede sull’acceleratore, la sua palla viaggia che è un piacere e tiene ritmi alti, che Djokovic fa fatica contenere. Non è davvero in ottima forma fisica “Nole”, arranca e spesso arriva tardi sulla palla rapida dell’azzurro, che sul 3-2, in risposta, compie il miracolo. Luca tira risposte splendide, sembra quasi in trance per come gioca, pulito, aggressivo, una bellezza. Novak è sorpreso e incerto, crolla 0-40 e concede il break alla seconda chance, per il 4-2 Nardi. Pazzesco, Luca è a due passi dal battere il n.1 del mondo. La tensione non lo frena, serve sicuro e si porta 5-2 e poi chiude 6-3 senza concedere al fortissimo rivale alcuna chance per riaprire il set e la partita. Chiude un terzo set clamoroso con 16 vincenti e solo 4 errori, per un totale nel match di 36 vincenti, il doppio di Djokovic (18). È la vittoria più bella della carriera di Luca, gli regala gli ottavi di finale a Indian Wells, dove trova lo statunitense Paul. Ma gli regala molto, molto più, la consapevolezza che il suo tennis ha tutto quel che serve per questi tornei. Per il grande tennis da cui oggi appartiene.
    Marco Mazzoni
    [1] Novak Djokovic vs [LL] Luca Nardi (non prima ore: 02:00)ATP Indian Wells Novak Djokovic [1]463 Luca Nardi636 Vincitore: Nardi ServizioSvolgimentoSet 3L. Nardi 0-15 15-15 30-15 40-153-5 → 3-6N. Djokovic 15-0 30-0 40-02-5 → 3-5L. Nardi 0-15 df 0-30 15-30 ace 30-30 40-302-4 → 2-5N. Djokovic 0-15 0-30 0-40 15-402-3 → 2-4L. Nardi 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 2-3N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2L. Nardi 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1L. Nardi 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3L. Nardi 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A df 40-40 A-405-2 → 5-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-04-2 → 5-2L. Nardi 15-0 15-15 df 15-30 30-30 30-40 df3-2 → 4-2N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2L. Nardi 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A2-0 → 2-1L. Nardi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 df 40-A1-0 → 2-0N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. Nardi 15-0 15-15 30-15 40-15 ace4-5 → 4-6N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-303-5 → 4-5L. Nardi 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-4 → 3-5N. Djokovic 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace2-4 → 3-4L. Nardi 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A2-2 → 2-3L. Nardi 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace2-1 → 2-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-1 → 2-1L. Nardi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-401-0 → 1-1N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0

    Djokovic (🇷🇸) vs Nardi (🇮🇹)**SERVICE STATS:**– Serve Rating: 259 vs 275– Aces: 4 vs 6– Double Faults: 1 vs 7– First Serve: 57/95 (60%) vs 64/90 (71%)– 1st Serve Points Won: 44/57 (77%) vs 44/64 (69%)– 2nd Serve Points Won: 16/38 (42%) vs 13/26 (50%)– Break Points Saved: 8/11 (73%) vs 2/4 (50%)– Service Games Played: 14 vs 14
    **RETURN STATS:**– 1st Serve Return Points Won: 20/64 (31%) vs 13/57 (23%)– 2nd Serve Return Points Won: 13/26 (50%) vs 22/38 (58%)– Break Points Converted: 2/4 (50%) vs 3/11 (27%)– Return Games Played: 14 vs 14
    **POINT STATS:**– Net Points Won: 12/20 (60%) vs 19/27 (70%)– Winners: 17 vs 34– Unforced Errors: 9 vs 19– Service Points Won: 60/95 (63%) vs 57/90 (63%)– Return Points Won: 33/90 (37%) vs 35/95 (37%)– Total Points Won: 93/185 (50%) vs 92/185 (50%)
    **SERVICE SPEED:**– Max Speed: 205 km/h (127 mph) for both– 1st Serve Average Speed: 191 km/h (118 mph) vs 188 km/h (116 mph)– 2nd Serve Average Speed: 153 km/h (95 mph) for both LEGGI TUTTO

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    Masters e WTA 1000 Indian Wells: Il programma completo di Martedì 12 Marzo 2024. Si parte con Jasmine Paolini e nella notte Jannik Sinner

    Domanda: “Una serata difficile per te, ma questi ragazzi hanno talento: ti ha sorpreso il suo livello di gioco?”Djokovic: “Innanzitutto devo fare i complimenti a Luca, ha giocato un tennis eccezionale, specialmente nel terzo set. Non lo conoscevo bene, però l’ho visto giocare qualche volta e sapevo che era in grado di imporre il suo ritmo da fondocampo, in particolare col dritto. Si muove bene e ha una gran mano e inoltre non aveva niente da perdere, essendo subentrato nel tabellone come lucky loser. Ha meritato la vittoria, mentre io ho giocato davvero malissimo, sono molto deluso dal mio livello di gioco. Ho commesso una marea di errori gratuiti, ho giocato in maniera troppo difensiva mentre lui invece era molto aggressivo, penso questo abbia fatto la differenza” LEGGI TUTTO

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    Le emozioni di Nardi: “Ho il poster di Djokovic in camera, adesso ci gioco contro”

    Luca Nardi, classe 2003

    A volte i sogni diventano realtà. Luca Nardi stanotte affronta sul campo principale del Masters 1000 di Indian Wells sua “maestà” Novak Djokovic nel terzo turno del torneo californiano. Dopo aver ammirato chissà quante volte il poster del serbo appeso sul muro dalla sua camera, adesso se lo ritroverà face to face, dall’altro lato della rete nell’incontro più importante della sua giovanissima carriera. È un debutto importantissimo per il pesarese, per la prima volta contro il n.1 del mondo, e secondo match in carriera contro un top 10. Così il pesarese ne ha parlato al sito ATPtour.com.
    “Penso che sia una delle migliori esperienze che un ragazzo possa vivere, soprattutto per un giovane come me. Sì, ho una foto di Djokovic nella mia stanza, quindi potete immaginare per me quanto tutto questo possa essere emozionante. Sicuramente sarà una bellissima esperienza”.
    “Mi piace come Novak riesce a muoversi in campo. È un giocatore molto dinamico ed elastico”, continua Nardi. “Adoro la sua mentalità, l’essere sempre duro e cercare di restare concentrato e non lasciare che l’avversario veda come si sente o cosa pensa”.
    Davvero una favola quella di Nardi nel torneo: battuto nell’ultimo turno di quali da Goffin al termine di una durissima maratona, era lì in tribuna a guardare i connazionali con il suo team, aspettando all’indomani per il viaggio verso il prossimo torneo. Quindi il forfait improvviso di Etcheverry, testa di serie n.30, quindi via in tabellone e addirittura al secondo turno. “Non pensavo di restare qui. Sarei dovuto partire il giorno dopo”, confessa Nardi. “Sono rimasto semplicemente perché c’era una piccola possibilità di entrare ed è successo. La mia mente era già rivolta al prossimo torneo”.
    Nardi racconta di aver iniziato col tennis da piccolo per seguire le orme del fratello maggiore, Niccolò, nel club nei pressi di casa sua. “È molto bello. Pensando a dove ho iniziato, in un tennis club piccolo dove ero talmente timido che quasi non volevo scendere in campo. Mia madre doveva essere presente lì accanto alla rete perché avevo bisogno che fosse lì. Dovevo avere qualcuno che mi desse fiducia. Essere qui adesso, giocare in uno stadio come questo davanti a questo pubblico contro il numero 1 del mondo, sicuramente è qualcosa di bellissimo”.
    “Quando sono in campo mi piace giocare in modo molto aggressivo e forse questo può intrattenere il pubblico. Non mi piace essere noioso in campo” continua Nardi. “Spero che la gente possa divertirsi guardando le mie partite. Fuori dal campo? Sono un ragazzo normale, molto semplice”.
    Chiaro il suo approccio al match contro Djokovic: massima attenzione. “Devo essere molto concentrato su ogni punto, su ogni colpo che eseguirò. Farò del mio meglio e vedremo cosa succede” conclude Nardi.
    Con i punti già conquistati a Indian Wells, Nardi scala 18 posizioni, attualmente n.106 del Live ranking ATP. Non si può chiedergli di battere Djokovic, ma certamente questo torneo rappresenta un grande momento di crescita che lo avvicina al primo obiettivo del 2024, l’ingresso tra i migliori 100 in classifica, ormai a un passo.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sinner tocca 17 vittorie di fila, è il nuovo record storico per un tennista italiano

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    La netta e convincente vittoria di Jannik Sinner su Jan Lennard Struff nel terzo turno del Masters 1000 di Indian Wells segna un nuovo impressionante record del n.3 al mondo per il tennis italiano. Jannik infatti è ancora imbattuto nel 2024, dopo i successi agli Australian Open e Rotterdam, con una striscia di 14 vittorie e zero sconfitte. La striscia complessiva di vittorie tuttavia, includendo anche il 2023, è di 17 match consecutivi, visti i tre singolari vinti da Jannik a Malaga nella Final 8 di Davis Cup. Con 17 successi consecutivi, Sinner stabilisce la più lunga striscia vincente per un tennista italiano dall’Era Open, superando le 16 vittorie ottenute da Adriano Panatta nel 1976.
    Curiosamente anche Panatta aveva dato il via alla sua striscia magica di imbattibilità in Coppa Davis, nel marzo del 1976, con un successo con la maglia azzurra contro l’allora Jugoslavia in singolare, e non perdendo più sino al primo turno del torneo di Nottingham. Nel mezzo, riportò la vittoria agli Internazionali d’Italia e soprattutto a Roland Garros, in quel che era l’ultimo successo Slam per un tennista italiano fino al magico Australian Open di Sinner lo scorso gennaio.
    Sono passati ben 48 anni dal record di Panatta, ora superato da Sinner. Erano stati 47 gli anni di attesa per riportare la Davis in Italia, sempre grazie a Jannik trascinatore del team azzurro in finale, tra vittorie in singolare e in doppio. Jannik Sinner a furia di successi e prestazioni magistrali sta letteralmente riscrivendo la storia del tennis italiano. Tra le tante statistiche, una perla assoluta è quella del suo attuale best ranking di n.3 ATP, posizione più alta mai raggiunta da un azzurro da quando la classifica è calcolata al computer (e lunedì prossimo potrebbe teoricamente scalare ancora un gradino al n.2 se nel torneo farà meglio di Alcaraz, essendo appunto Jannik n.2 nel Live Ranking).
    Molto sereno Jannik dopo la vittoria su Struff, è totalmente focalizzato sul suo tennis: “Sento di avere fiducia nei miei colpi.“Ecco perché lavoro duro, cercando di avere buone sensazioni. Ci sono giorni buoni e giorni peggiori. Oggi mi sono sentito davvero bene in campo. Vediamo cosa succederà nel prossimo round”. Per allungare la striscia a 18 vittorie e continuare la corsa nel torneo californiano, dovrà superare Ben Shelton.
    Queste le 17 le vittorie consecutive di Sinner:
    Davis Cup 20231. Tallon Griekspoor 7-6 (7-3) 6-12. Novak Djokovic 6-2 2-6 7-53. Alex de Minaur 6-3 6-0
    Australian Open 20244. Botic van de Zandschulp 6-4 7-5 6-35. Jesper de Jong 6-2 6-2 6-26. Sebastian Baez 6-0 6-1 6-37. Karen Khachanov 6-4 7-5 6-38. Andrey Rublev 6-4 7-5 (7-5) 6-39. Novak Djokovic 6-1 6-2 6-7 (6-7) 6-310. Daniil Medvedev 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3
    ATP 500 Rotterdam Open 202411. Botic van de de Zandschulp 6-3 6-312. Gael Monfils 6-3 3-6 6-313. Milos Raonic 7-6 (7-4) 1-1 ret14. Tallon Griekspoor 6-2 6-415. Alex de Minaur 7-5 6-4
    Masters 1000 Indian Wells 202416. Thanasi Kokkinakis 6-3 6-017. Jan-Lennard Struff 6-3 6-4

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO