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    Indiscrezione: Djokovic non gioca il Masters 1000 di Miami

    Novak Djokovicc classe 1987, n.1 del mondo

    “Djokovic non giocherà a Miami“. Con questo tweet di una manciata di parole, il giornalista serbo Sasa Ozmo, da sempre molto informato sulle faccende del n.1 del mondo, annuncia la decisione del connazionale di non prendere parte al secondo Masters 1000 in stagione. Aspettiamo la conferma del torneo e/o del diretto interessato, ma la fonte dell’indiscrezione è estremamente autorevole.

    Novak Djokovic won’t play in Miami.
    — Saša Ozmo (@ozmo_sasa) March 14, 2024

    Novak, sconfitto dal nostro bravissimo Luca Nardi a Indian Wells, non è apparso in grande condizione fisica, e lui stesso si è detto deluso per la sua forma e aver passato i primi tre mesi dell’anno senza aver ancora vinto un torneo. Prima di iniziare il torneo californiano, ha anche ammesso di non aver avuto il tempo necessario per preparare adeguatamente la trasferta in Australia e la prima parte dell’anno, come era solito fare in passato. Djokovic difese i colori della Serbia nella Final 8 di Malaga, sconfitto in semifinale da Sinner in singolare e pure nel doppio, risultato decisivo all’accesso degli azzurri alla finale.
    A questo punto, se la notizia sarà confermata, Djokovic tornerà a casa a Monte Carlo dove inizierà una lunga preparazione alla stagione su terra battuta. Ricordiamo che il serbo difenderà il prossimo mese di maggio il titolo a Roland Garros.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Medvedev: “Oggi Sinner sente di poter fare qualsiasi cosa, ma arriva un momento in cui tutto questo finisce”

    Daniil Medvedev (foto Getty Images)

    Quando si gioca sul cemento all’aperto, Daniil Medvedev c’è. I numeri parlano chiaro: il russo sul veloce all’aperto è uno dei tennisti più forti, probabilmente il più continuo in assoluto negli ultimi anni come media risultati. Si è qualificato per i quarti di Indian Wells con una solida vittoria contro Dimitrov, e ora l’aspetta il terzo confronto diretto con Holger Rune, sarà una partita interessante e molto aperta. Il moscovita dopo il successo ha rilasciato alcune dichiarazioni molto interessanti. Non ha mai vinto il torneo californiano, lo scorso anno è arrivato in finale, ma fu maltrattato da un Alcaraz stellare e terminò la sua eccellente striscia di vittorie consecutive iniziate nei tornei indoor in Europa. Proprio sulle sue sensazioni e su quelle del giocatore imbattibile di quest’anno, il nostro Jannik Sinner, si è soffermato Daniil.
    “La partita di oggi contro Dimitrov è stata fantastica, quando c’è vento la sabbia entra nel campo” racconta Medvedev. “Il primo giorno di allenamento il campo era super veloce. Ho detto alla mia squadra: accidenti, quest’ano si deve andare di corsa. Poi è diventato lento, lento, lento. La partita contro Korda è stata incredibile, nove break. Oggi, appena ho iniziato il riscaldamento ho visto che il campo era veloce e questo ha giocato a mio favore. Ho giocato molto bene, ero in grado di servire bene, il mio servizio faceva male. Vedremo come andrà a fine torneo. Adoro questo posto, ma a volte giocare è molto complicato”.
    “Qua non ho mai vinto, è vero, ma non ci penso. Voglio vincere ogni Master 1000 a cui gioco, non mi interessa se è la prima volta o meno. L’anno scorso ci sono andato molto vicino, anche se in finale ero molto lontano dal battere Alcaraz, ma arrivarci significa essere il più vicino possibile a vincere il trofeo. Ora ho una nuova opportunità e ci proverò”.
    Ecco l’interessante pensiero del russo su come ha gestito la delusione per la seconda rimonta subita nella finale degli Australian Open (2022 da Nadal, quest’anno da Sinner), e sul momento magico che sta vivendo Jannik. Sensazioni che lui stesso conosce bene, quella di vivere una striscia che ti fa sentire imbattibile: “Il dopo Melbourne? Ho avuto bisogno di una settimana per riprendermi. Niente di più, e forse qualcosa di meno. Subito dopo la finale pensavo di aver giocato una grande partita. Sono partito alla grande, giocando molto bene a livello tattico. Secondo me non ho ceduto sotto pressione, non mi sembra che nel terzo set ho iniziato a pensare troppo se avrei vinto o meno, non ho tremato nei colpi. Penso di aver continuato a giocare nel modo giusto. Ho continuato a fare quello che dovevo fare, non dovevo cambiare nulla. Sinner ha cambiato alcune cose e ha iniziato a giocare meglio. Ecco perché ha vinto La mia opinione sulla finale non è cambiata”.
    “Sinner non ha ancora perso nell’anno. Io stesso ho avuto due grandi strisce di successi nella mia carriera, una di 21 vittorie e l’altra di 20. Onestamente non avrei mai pensato di poter fare una cosa del genere. Quando sei sulla cresta dell’onda è fantastico. Ad esempio, il tiebreak che Jannik ha giocato ieri sera (contro Shelton, ndr): lui sentiva che il suo servizio sarebbe atterrato sulla linea, che le risposte sarebbero entrate, quando vivi un momento così hai chiaro cosa farai e senti che ci riuscirai. È una sensazione fantastica e sono convinto che sia quello che lui sta provando in questo momento. Però arriva un momento in cui tutto ciò finisce. Deve esserne consapevole. Penso che Novak abbia il record, mi sembra di 46 vittorie o qualcosa del genere… sembrava imbattibile ma alla qualcuno lo ha fermato. Non ricordo chi fosse”. Fu Roger Federer, a Roland Garros in semifinale, a interrompere la striscia di vittorie consecutive del serbo nel 2011, per l’esattezza 41 nella stagione e 43 sommando le ultime due in Davis dell’anno precedente. Sinner è attualmente a 15 nel 2024 e 18 con la Davis Cup 2023.
    Medvedev tuttavia non pensa che gli avversari di Sinner entrino in campo già sconfitti…. “Non credo sia una cosa di cui si tenga conto nello spogliatoio prima di affrontare Jannik. Esci in campo e quello che vuoi è vincere. Ovviamente più vittorie ottieni, si vinci titoli e Slam hai più fiducia hai in te stesso e puoi farcela. Questo è quanto. La fiducia ti aiuta, ma c’è qualcuno che alla fine ti fermerà. Forse non è qui, forse sarà più avanti. Se lo affronterò in finale, farò del mio meglio per batterlo” conclude Daniil.
    Quando il moscovita ha voglia di parlare, ha la capacità non comune di argomentare pensieri molto interessanti, senza trincerarsi sul politicamente corretto e senza la paura di analizzare temi delicati o descrivere pregi e difetti dei suoi avversari. Sinner è in questo momento il tennista più in forma, ma attenzione al russo se ci sarà la rivincita in finale.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters e WTA 1000 Indian Wells: Il programma di Giovedì 14 Marzo 2024. Jannik Sinner gioca allo Stadium 2 alle ore 19 italiane

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    STADIUM 1 – Ora italiana: 19:00 (ora locale: 11:00 am)1. [28] Anastasia Potapova vs [31] Marta Kostyuk 2. [1] Iga Swiatek vs [WC] Caroline Wozniacki 3. [6] Alexander Zverev vs [2] Carlos Alcaraz (non prima ore: 23:00)4. [4] Daniil Medvedev vs [7] Holger Rune (non prima ore: 02:00)
    STADIUM 2 – Ora italiana: 19:00 (ora locale: 11:00 am)1. [32] Jiri Lehecka vs [3] Jannik Sinner 2. [17] Tommy Paul vs [9] Casper Ruud (non prima ore: 20:30)3. Yue Yuan vs [3] Coco Gauff (non prima ore: 23:00)4. [9] Maria Sakkari vs [23] Emma Navarro (non prima ore: 02:00)
    STADIUM 3 – Ora italiana: 20:00 (ora locale: 12:00 pm)1. [3] Storm Hunter / Katerina Siniakova vs Asia Muhammad / Ena Shibahara 2. [1] Su-Wei Hsieh / Elise Mertens vs [4] Nicole Melichar-Martinez / Ellen Perez LEGGI TUTTO

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    Bolelli e Vavassori: Un sogno interrotto in semifinale a Indian Wells contro Granollers e Zeballos. La coppia italiana ha avuto anche un match point

    SImone Bolelli e Andrea Vavassori nella foto – Foto Getty Images

    La semifinale del Masters 1000 di Indian Wells 2024 segna il capolinea per il duo tutto italiano composto da Simone Bolelli e Andrea Vavassori. la coppia italiana si è dovuta arrendere di fronte a Marcel Granollers e Horacio Zeballos, che hanno portato a casa la partita con il punteggio di 4-6, 7-6(7), [10-8].
    Il match si è aperto con entrambe le coppie che hanno mantenuto con sicurezza il proprio servizio. Tuttavia, nel quinto gioco, Bolelli ha fatto la differenza, realizzando un break decisivo. Nonostante un’ulteriore possibilità di allungare il vantaggio nel settimo gioco, Zeballos è riuscito a tenere il servizio, ma i due italiani hanno comunque chiuso il set a loro favore per 6-4.Nel secondo set, dopo un avvio equilibrato, è emerso il talento di Zeballos, che ha contribuito a costruire un vantaggio per la sua coppia. Nonostante il prontissimo controbreak di Bolelli e Vavassori nel quinto gioco, che hanno offerto momenti di spettacolo nei pressi della rete, il set è arrivato fino al tie-break. Qui, Granollers e Zeballos hanno avuto la meglio, nonostante i due italiani siano riusciti a ottenere un match point sul 6 a 5 e servizio per gli avversari, che però hanno chiuso poco dopo la frazione per 9 punti a 7 con un Zeballos in grande spolvero.Il super tie-break ha visto la coppia ispano-argentina in vantaggio e gli italiani a inseguire. Nonostante gli sforzi, è stato Zeballos a determinare il destino del match, chiudendo la partita al terzo e decisivo match point.
    ATP Indian Wells Marcel Granollers / Horacio Zeballos [5]4710 Simone Bolelli / Andrea Vavassori668 Vincitore: Granollers / Zeballos ServizioSvolgimentoSet 3M. Granollers / Zeballos 0-1 1-1 2-1 3-1 3-2 4-2 5-2 5-3 5-4 6-4 6-5 6-6 7-6 8-6 9-6 9-7 9-8ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* df 2*-1 3*-1 4-1* ace 4-2* 5*-2 5*-3 df 5-4* 5-5* 5*-6 6*-6 7-6* 7-7* 8*-76-6 → 7-6S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 6-6M. Granollers / Zeballos 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 40-405-5 → 6-5S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 5-5M. Granollers / Zeballos 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-0 40-154-3 → 4-4M. Granollers / Zeballos 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 4-3S. Bolelli / Vavassori 0-15 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3M. Granollers / Zeballos 0-15 15-15 15-30 15-403-1 → 3-2S. Bolelli / Vavassori 0-15 15-15 15-30 15-40 df2-1 → 3-1M. Granollers / Zeballos 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1S. Bolelli / Vavassori 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1M. Granollers / Zeballos 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6M. Granollers / Zeballos 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-5 → 4-5S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5M. Granollers / Zeballos 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-402-4 → 3-4S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4M. Granollers / Zeballos 0-15 0-30 0-40 df 15-402-2 → 2-3S. Bolelli / Vavassori 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2M. Granollers / Zeballos 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 2-1S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1M. Granollers / Zeballos 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-300-0 → 1-0

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Lehecka, prossimo avversario di Sinner: “Berdych (coach) mi stimola a lavorare al massimo con le gambe”

    Jiri Lehecka (foto TennisTv)

    Prima Rublev, poi Tsitsipas. Jiri Lehecka si è guadagnato con un tennis fantastico un super quarto di finale contro Jannik Sinner al Masters 1000 di Indian Wells. Il miglior tennis della sua carriera? Il ceco afferma di sentirsi in ottima forma, ma che il suo gioco è in piena evoluzione grazie al lavoro intenso svolto con Tomas Berdych, ex n.4 ATP e oggi a fianco del 22enne connazionale. Quel che contraddistingue Lehecka è la grande intensità nello scambio e pulizia all’impatto della palla, da classico prodotto della scuola ceca, la migliore al mondo per impostazione tecnica. Avrà di fronte un avversario davvero impegnativo, e non solo perché Jannik sta vivendo un periodo eccezionale. Lehecka infatti sarà costretto a sfidare Sinner con un tennis discretamente simile a quello dell’azzurro per schemi ma con minor potenza e continuità, e sfidare una sorta di “te stesso” più forte in tutto è probabilmente l’avversario peggiore in assoluto. Dovrà servire come un treno e magari scendere a rete il più possibile, sfidando tuttavia i passanti di Jannik che stanotte hanno tramortito un buonissimo Shelton. Sinner parte nettamente favorito, ma sarà interessante vedere come giocherà il ceco.
    Lehecka ha parlato alla stampa in California prima di conoscere l’esito della sfida serale tra Sinner e Shelton. Si è soffermato soprattutto su come lavora con Berdych e sulla propria mentalità, ancora da “apprendista”. Parole interessanti, che riportiamo.
    “Per me venire qui l’anno scorso è stato come un sogno. Era la prima volta che giovano a Indian Wells, la prima volta che vedevo questo scenario così particolare e così tanti fan” racconta Jiri. “Ero molto felice di aver vissuto tante nuove esperienze, ma alla fine della scorsa stagione sentivamo che i risultati in questi grandi tornei non erano quelli che volevamo e che avevo qualche possibilità di andare oltre nei tornei, giocare meglio e battere alcuni giocatori più forti, ma non ci sono riuscito. Abbiamo cercato di analizzare gli errori che avevamo commesso e ci siamo concentrati sull’eliminarli. Certo, per me è stato molto più facile tornare qui una seconda volta, sapevo cosa aspettarmi”.
    Lehecka si fida ciecamente dei consigli di Bercych. “Tomas è una persona fantastica, da coach è lo stesso che era da giocatore, è molto professionale e molto dedito al lavoro. Sta facendo con me tutto quello che voleva fosse fatto dal suo team quando era un giocatore, sa cosa vuole il giocatore, sa cosa sente e questo è importante quando cerca di intervenire e aiutarmi in alcune cose in particolare. E anche è molto sereno in campo, si lavora tanto ma con leggerezza, non prende le cose troppo sul serio. Sa che il momento importante è durante la partita. Tra tutti i consigli che mi ha dato il più importante riguarda il lavorare di più con le gambe, spostare il gioco in avanti in modo aggressivo. Ci abbiamo lavorato molto, soprattutto a inizio settimana, all’inizio del torneo, quando avevamo un po’ di tempo per prepararci. Mi ha anche descritto il cambio delle condizioni tra giorno e notte, cambiano in modo incredibile ed è necessario gestirle. La sua esperienza mi sta aiutando davvero”.
    In effetti uno dei più di forza di Berdych era la stabilità degli appoggi, una forza nelle gambe non comune che gli permetteva di arrivare bene sulla palla e restare centrale, in equilibrio, per colpire la palla con forza e precisione. A livello di “colpitore” puro, Berdych è stato probabilmente il migliore della sua generazione.
    Lehecka è sicuro che vivere esperienze di alto livello, come quelle di questo torneo, lo migliorerà ulteriormente: “A volte mi sembra di aver già vissuto questo momento, quindi so come reagire adesso. Ma ci sono ancora molti fasi in un match in cui penso ‘cos’è questo, come mi sento, cosa dovrei fare, come dovrei reagire, che tipo di scatti dovrei fare o cosa non dovrei fare’. E questo è uno dei motivi per cui avere Tomas qui con me è molto bello perché ha molta più esperienza di me. Avere il sostegno di un ex campione come lui che già vissuto tutto questo può solo aiutarmi a diventare un tennista più completo e consapevole”.
    La partita contro Sinner è una novità (nessun precedente), sarà certamente un’altra pagina importante del suo apprendistato. Lehacka ha spesso mostrato un tennis davvero incisivo a livello di colpi ma poco continuo e carente in personalità, senza quella spinta a trovare la giocata top nel momento decisivo e reggere le fasi caldi del match. Dal Sinner di questo 2024, ha moltissimo da imparare…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner inarrestabile a Indian Wells, batte Shelton con la 18esima vittoria consecutiva

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Inarrestabile. Jannik Sinner a Indian Wells e in tutto il 2024 è inarrestabile, più forte di tutto e di tutti. Il servizio super e la grande potenza di Ben Shelton riesce a contenere l’azzurro per un set, ma quando il punto “scotta” e diventa decisivo, la straordinaria qualità tecnica e mentale dell’altoatesino sale in cattedra e si prende tutto. Sinner batte Shelton negli ottavi di finale del primo Masters 1000 della stagione, 7-6(4) 6-1 lo score al termine di una partita molto interessante e assai intensa nel primo set, che gli regala la 15esima vittoria del 2024 e 18esima consecutiva (la n.150 sul cemento in carriera) e gli apre le porte dei quarti di finale dove lo attende in ceco Jiri Lehecka.
    La faccia di Shelton dopo aver abbracciato cordialmente Sinner alla conclusione dell’incontro è la miglior foto della partita. Ben è consapevole di aver dato tutto, ha lottato su ogni palla, rischiato e attaccato anche bene, ma contro la risposta clamorosa dell’azzurro e la sua intensità non c’è niente da fare. Il livello attuale di Jannik è mostruoso, la sua solidità regge ogni assalto, i suoi fendenti dalla riga di fondo e la sua progressione stroncano ogni difesa. Sinner ha chiuso l’incontro con 11 vincenti di diritto e 17 complessivi, ma quel che i numeri non raccontano la sua terrificante abilità nel giocare bene i punti che contano, mai una scelta errata. L’unico passaggio a vuoto Sinner l’ha avuto servendo per il primo set sul 5-4, lì ha regalato due diritti con un po’ di fretta, ed è stato bravo Shelton ad attaccare e non regalare niente. Jannik ha cercato di riprendersi il vantaggio nel game successivo, ha mancato di pochissimo un paio di passanti, ma al tiebreak è stato superiore. Anche nel “decider” una piccola sbavatura, un doppio fallo; poco male, con una risposta clamorosa per profondità e velocità ha sbaragliato un’eccellente prima palla del rivale, si è preso di prepotenza il punto che gli ha dato il successo.
    Sinner è duro, durissimo. Lucido e intenso. È sostenuto da una condizione fisica fantastica che gli consente di essere super reattivo e veloce in campo. Non è mai in affanno anche quando è costretto alla rincorsa estrema, e trova equilibrio per colpire colpi tutt’altro che banali, come il passante irreale col diritto nel primo punto del tiebreak, un’esecuzione che quasi tutti i colleghi si immaginerebbero nemmeno di provare, ancor più in un tiebreak. Sinner ha una fiducia totale nel suo tennis, si vede chiaramente dalla tranquillità e grinta con le quali affronta le fasi delicate della partita. Non subisce mai, va a prendersi il punto o trova contro mosse sempre interessanti. Shelton c’ha davvero provato con tutto il suo arsenale, ma il suo colpo principale, il servizio, è stato svalutato dall’eccezionale risposta di Sinner. 4 Ace e 6 doppi falli per Shelton… numeri per lui terribili, che si spiegano con le molte risposte splendide dell’azzurro, e anche con la tensione derivata dalla consapevolezza che se non trova un super servizio, l’altro nello scambio lo massacra. Una violenza psicologica pazzesca, accusata oggi da Shelton ma da tutti gli avversari di Sinner nel 2024. Un Sinner forte, con piccole sbavature ma davvero difficilissimo da superare. La sua corsa nel 2024 continua, nei quarti c’è Lehecka. Sinner resta al momento inarrestabile.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La partita scatta con Shelton alla battuta. La sua palla corre a velocità folli e con quell’effetto mancino assai difficile da gestire, ma fin dai primi punti è Sinner a mettere in chiaro i rapporti di forza: la risposta di Jannik è pungente, solida, sfida la battuta terrificante dell’americano con altrettanta aggressività ed efficacia. Impressionante lo schema di Sinner nel secondo punto, impatto clamoroso in risposta, la palla atterra nei piedi di Ben che a malapena la rimanda di là, ed è un fulmine Jannik nell’avventarsi con un diritto micidiale nell’angolo. Un uno-due pugilistico da K.O. Shelton capisce immediatamente che deve chiedere gli straordinari al servizio, che deve essere straordinario in tutto se vuole fare partita pari con il  nuovo campione Slam e tennista finora imbattuto. Rischia tutto, anche col diritto dopo la battuta, e si butta avanti per scappare dai colpi profondi e intensi dell’azzurro. Un solo game, ma il livello di gioco è altissimo. Il servizio di Sinner è subito efficace, sotto gli occhi di coach Cahill che annuisce convinto allo schema battuta esterna – accelerazione in contro piede col diritto. Jannik inchioda il rivale sul rovescio – colpo che tende soprattutto a tagliare – e poi via accelerazione dall’altro lato al terzo colpo, quando la difesa in corsa estrema diventa difficilissima. 1 pari, solidità estrema di Sinner. La prima scossa del match arriva nel quarto game, il più duro di tutto l’incontro e giocato con qualità notevole da entrambi di giocatori. Shelton regge, risponde e costringe Sinner a difendersi. Con una splendida risposta d’incontro di rovescio e poi un attacco prepotente col diritto, Ben si procura le prime due palle break del match sul 15-40. Durissimo e concreto Jannik, servizio al corpo per non dare angolo al rivale e via diritto a tutta in lungo linea, le cancella entrambe, ma non è finita qua… Shelton trova un gran diritto, carico e offensivo, che sorprende l’azzurro, per la terza chance. Ben gioca uno scambio favoloso, trova l’angolo del campo con un diritto lungo linea terrificante, solo il Sinner divino di quest’avvio di stagione riesce ad arrivarci e rimandare un difesa credibile, con troppa foga nell’attacco l’americano esagera col diritto. Non sfrutta nemmeno una quarta palla break, Sinner trova un servizio esterno a 132 miglia, imprendibile. Si salva Jannik, davvero fortissimo nelle 4 palle break, per il 3-2. Nel game seguente è Sinner ad aver la chance per scappare via, fantastica la risposta col diritto sul 30 pari, ma si salva col servizio l’americano. Il miracolo non gli riesce sulla seconda palla break (strappata con una deviazione fortunata del nastro sul passante), rischia la seconda di battuta e commette un doppio fallo. BREAK Sinner, avanti 3-2 e servizio. È imprendibile l’azzurro, veleggia con grande ritmo nei suoi game, fino al 5-4, quando serve per chiudere. Qua il set torna in bagarre, e grande spettacolo. Jannik spinge tanto, rischia col diritto e chiude in avanzamento; ma commette anche due brutti errori (una stecca clamorosa). Non sfrutta un set point sul 40-30, il nastro stavolta è amico di Shelton… che nel punto seguente attacca con potenza e precisione, strappando una palla del contro break. Sinner è il primo a sbagliare nello scambio, un rovescio al centro piuttosto banale gli vola via, ma la palla viaggiava davvero tanto. Contro Break, 5 pari. Shelton è in grave difficoltà al servizio, sotto l’aggressività massima di Sinner che vuole immediatamente riprendersi il vantaggio appena perso. Apre il campo in risposta, fa correre l’americano come la palla impazzita di un flipper, micidiale il forcing di Jannik che vola 0-40. Non sfrutta le prime Sinner, c’era un discreto spazio per il passante ma lo manca di poco (gran coraggio Shelton nel buttarsi a rete, c’è grande spettacolo), sulla terza bravo Ben. Il set si decide al tiebreak, e qua Sinner sale in cattedra. Si prende il primo punto in risposta il pusterese trovando un passante col diritto in corsa estrema praticamente impossibile, come è riuscito ad uncinare la palla e metterla nei piedi dell’americano resta un mistero. Poi fa scoppiare la palla con diritto offensivo e smash perfetto, mentre scocca l’ora di gioco. Un Ace gli vale il 3-0. Sul 4-1 arriva la reazione di Shelton, che tira un rovescio lungo linea dall’angolo improvviso, davvero bello. Un doppio fallo costa a Jannik il secondo punto di fila perso alla battuta, lo score segna 4 pari, pandemonio sugli spalti. Qua Shelton subisce la risposta profondissima, d’incontro, micidiale nei piedi di Sinner, che vola di nuovo avanti 5 punti a 4 e poi è freddo a chiudere con un servizio carico di spin, che sorprende l’americano, e sul 6-4 con lo schema diventato granitico nel suo gioco, servizio esterno e via botta col diritto terrificante. 7 punti a 4, un gran set, divertente e grande qualità, con il Sinner splendido di questo anno benedetto e uno Shelton mai domo. 14 vincenti a 10 per l’azzurro, 17 gli errori di Shelton.
    La resistenza dell’americano dura il primo set. Nel secondo Jannik scatta con un solido turno di servizio e quindi mette la freccia in risposta. Risponde sempre, propone palle scomode all’americano, che sbaglia per troppa foga. Pure un doppio fallo, ma un pessimo diritto d’attacco a costargli il BREAK che manda Sinner 2-0. È l’allungo decisivo, Jannik nei suoi turni di servizio gioca col pilota automatico, serve bene e non concede più niente, mentre Shelton ormai ha perso campo, è calato nell’intensità delle sue difese e anche col servizio fa più fatica a tener ferma la grande qualità in risposta dell’azzurro. Domina il campo Sinner, è un fulmine nell’entrare con i piedi e spingere la palla con colpo di grande profondità e accuratezza, rischio basso e grande rendimento. Con un parziale di 14 punti a 2 Jannik vola 3-0. Shelton commette ben due doppi falli nel quarto game, ormai è sotto assedio costante e solo con qualche servizio perfetto riesce ad arginare la prepotenza dell’azzurro. Salva una palla break e si porta 1-3, ma in risposta non riesce a far niente. Servendo sotto 1-4, Shelton esagera col diritto e poi un altro doppio fallo, 0-30. Vince un punto rocambolesco, ma ormai è in balia di un Sinner troppo solido. Concede il secondo break del set sul 30-40, punito dal doppio passante di Jannik, uno stretto difficile da rigiocare e quindi il secondo a campo spalancato. Chiude in bellezza Jannik, con un turno a servizio a zero, un servizio potente sulla riga e la risposta di Ben vola via. Cordiale l’abbraccio sulla rete, ma la faccia di Shelton tornando nel suo angolo dice tutto: Sinner è un marziano, ho dato del mio meglio, nel secondo set mi ha stritolato… Continua la corsa di Sinner, inarrestabile.
    Marco Mazzoni

    [16] Ben Shelton vs [3] Jannik Sinner ATP Indian Wells Ben Shelton [16]61 Jannik Sinner [3]76 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner40-30 15-0 30-0 40-01-5 → 1-6B. Shelton 0-15 0-30 df 15-30 15-40 30-40 ace ace1-4 → 1-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-401-3 → 1-4B. Shelton 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 df A-400-3 → 1-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-2 → 0-3B. Shelton 0-15 0-30 df 15-30 15-400-1 → 0-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 ace 1*-3 1-4* 2-4* 3*-4 df 4*-4 4-5* 4-6*6-6 → 6-7J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 6-6B. Shelton 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-405-5 → 6-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A4-5 → 5-5B. Shelton 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-5 → 4-5J. Sinner 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5B. Shelton 15-0 ace 30-0 ace 30-15 30-30 40-302-4 → 3-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 2-4B. Shelton 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A df2-2 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-1 → 2-2B. Shelton 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 df1-1 → 2-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1B. Shelton 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0

    Shelton (🇺🇸) vs Sinner (🇮🇹)**SERVICE STATS:**– Serve Rating: 234 vs 298– Aces: 4 vs 3– Double Faults: 6 vs 1– First Serve: 47/70 (67%) vs 44/65 (68%)– 1st Serve Points Won: 27/47 (57%) vs 34/44 (77%)– 2nd Serve Points Won: 10/23 (43%) vs 13/21 (62%)– Break Points Saved: 6/9 (67%) vs 4/5 (80%)– Service Games Played: 9 vs 10
    **RETURN STATS:**– 1st Serve Return Points Won: 10/44 (23%) vs 20/47 (43%)– 2nd Serve Return Points Won: 8/21 (38%) vs 13/23 (57%)– Break Points Converted: 1/5 (20%) vs 3/9 (33%)– Return Games Played: 10 vs 9
    **POINT STATS:**– Net Points Won: 12/21 (57%) vs 14/18 (78%)– Winners: 16 vs 16– Unforced Errors: 16 vs 6– Service Points Won: 37/70 (53%) vs 47/65 (72%)– Return Points Won: 18/65 (28%) vs 33/70 (47%)– Total Points Won: 55/135 (41%) vs 80/135 (59%)
    **SERVICE SPEED:**– Max Speed: 224 km/h (139 mph) vs 213 km/h (132 mph)– 1st Serve Average Speed: 193 km/h (119 mph) vs 195 km/h (121 mph)– 2nd Serve Average Speed: 166 km/h (103 mph) vs 149 km/h (92 mph) LEGGI TUTTO

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    Masters e WTA 1000 Indian Wells: Il programma completo di Mercoledì 13 Marzo 2024. Luca Nardi alla caccia dei quarti di finale

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Getty Images

    STADIUM 1 – Ora italiana: 19:00 (ora locale: 11:00 am)1. [23] Emma Navarro vs [2] Aryna Sabalenka2. [24] Elise Mertens vs [3] Coco Gauff 3. [4] Daniil Medvedev vs [13] Grigor Dimitrov 4. [12] Taylor Fritz vs [7] Holger Rune (non prima ore: 02:00)5. [7] Kevin Krawietz / Tim Puetz vs Wesley Koolhof / Nikola Mektic
    STADIUM 2 – Ora italiana: 19:00 (ora locale: 11:00 am)1. [9] Casper Ruud vs Gael Monfils 2. [LL] Luca Nardi vs [17] Tommy Paul 3. Diane Parry vs [9] Maria Sakkari (non prima ore: 23:00)4. Yue Yuan vs [11] Daria Kasatkina (non prima ore: 02:00)
    STADIUM 3 – Ora italiana: 20:00 (ora locale: 12:00 pm)1. [4] Nicole Melichar-Martinez / Ellen Perez vs [8] Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko 2. [5] Marcel Granollers / Horacio Zeballos vs Simone Bolelli / Andrea Vavassori (non prima ore: 21:30)3. [1] Su-Wei Hsieh / Elise Mertens vs [6] Demi Schuurs / Luisa Stefani (non prima ore: TBA After Rest NB 3.00PM) LEGGI TUTTO

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    I sauditi avrebbero offerto ad ATP e WTA due miliardi di dollari per fondere i due tour

    Indian Wells, uno dei 1000 combined della stagione

    Il collega britannico Simon Briggs del Telegraph riporta un’indiscrezione clamorosa. Andrea Gaudenzi, Presidente dell’ATP, nel corso del consueto meeting con i vari direttori dei tornei ad Indian Wells avrebbe messo sul tavolo un’offerta pazzesca ricevuta dal Public Investment Fund, ossia il fondo d’investimento sovrano dell’Arabia Saudita, per fondere i due tour ATP e WTA in un’unico circuito. La cifra in ballo è da capogiro: 1 billion dollar per ogni tour, ossia in totale due miliardi di dollari.
    L’offerta avrebbe una scadenza di 90 giorni, prendere o lasciare. Una cifra astronomica, che solo la ricchezza sterminata dei sauditi possono offrire e garantire.
    Ripetiamo, al momento è solo un’indiscrezione, anche se il collega che l’ha riportata è uno dei giornalisti di punta in Inghilterra sul tennis. Non si conoscono ancora molti dettagli in merito, soprattutto come potrebbe funzionare il “nuovo” tour ideato dall’eventuale fusione: se tutti i tornei diventeranno combined o meno, e se i tornei WTA verrebbero interamente spostati su quelli maschili, oppure alcune date storiche del tour femminile verrebbero affiancate dai colleghi uomini.
    Di sicuro l’offerta economica è da far tremare i polsi. Seguiremo la vicenda con ulteriori aggiornamenti quando ci saranno informazioni più dettagliate. La sensazione è che i sauditi, prima o poi, rivoluzioneranno il tennis professionistico. Sembrano così fortemente interessati al mondo della racchetta da essersi lanciati nella cosiddetta “proposta indecente”, molto molto difficile da rifiutare…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO