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    Sinner di granito: supera un tostissimo Fritz alle ATP Finals giocando meglio i punti decisivi

    Jannik Sinner (foto Fraioli)

    La durezza e visione del campione viene fuori nei momenti importanti, quando la palla scotta e riesci a ritrovare anche i colpi che meno avevano performato, come il servizio e la profondità in risposta per costruire lo spazio all’affondo. Tutto questo e tanto, tanto di più è stato Jannik Sinner nel secondo incontro del gruppo Nastase alle Nitto ATP Finals. Il n.1 batte un tosto e determinato Taylor Frtiz con un duplice 6-4, superando più di un momento di difficoltà e andando a prendersi i punti decisivi nel rush finale dei due parziali. Come lui stesso ha dichiarato lucidamente nell’intervista flash in campo.
    “È stata una partita dura, potevo servire meglio ma da fondo campo abbiamo giocato ad un grande livello. Siamo vicini alla semifinale” afferma Jannik in campo, nel tripudio del pubblico. “Abbiamo giocato una grande finale, ci siamo conosciuti meglio. Sono contento di aver trovato un buon livello. Domani ho un giorno di riposo, mi farà bene, servirà un gran match anche contro Medvedev. Ho servito molto bene nei punti importanti, come sullo 0-30, se perdo quel che game lì poi si mette male… Sono contento di come ho gestito queste situazioni, mi è capitato più volte nell’anno”.
    Perfetto Jannik, con le parole come nei momenti cruciali. Era necessario alzare la pressione, la spinta e la qualità per scattare e superare un Fritz sceso in campo con grande potenza e il piglio di chi ci crede per davvero. Sinner ha vinto con pieno merito, ma non è stata affatto una passeggiata per il n.1 stasera all’Inalpi Arena. L’azzurro infatti ha litigato non poco col servizio, assai altalenante in più fasi dell’incontro, e pure col rovescio ha stranamente sbagliato vari colpi di scambio sulle diagonali, quelli che di solito gestisce ad occhi chiusi e per giunta contro un avversario in palla e assai deciso, ma non trascendentale su quel lato e complessivamente assai inferiore al nostro campione. Fritz c’era, ha spinto tanto con enorme potenza, spaccando letteralmente la palla in tante occasioni con quella frustata di diritto davvero temibile. Forse Sinner ha accusato questa situazione, diventando in alcuni passaggi un po’ attendista e persino corto, dando così spazio alle sfuriate prepotenti del rivale.
    E soprattutto Jannik non ha risposto con la sua solita qualità, stazionando ben dietro come posizione, anche per merito di una buona giornata con la prima palla dell’americano. Eppure, nonostante numeri inferiori in ogni settore di gioco, Jannik porta a casa il primo set. Non aveva sfruttato un goloso 0-40, ma sul 5-4 in risposta prende campo, tocca una palla corta spettacolare e poi risponde sul set point, andando a prendersi il set. Ha fatto meno della metà dei punti dell’avversario in risposta, ma il set lo vince lo perché una delle grandi leggi del tennis è che i punti non contano tutti uguali. E quelli pesanti, li ha vinti lui, il più duro, lucido e forte. Forte anche nel secondo set a servire bene per cavarsi da piccoli buchi che potevano diventare voragini mortali.

    SIMPLY SIN-SATIONAL @janniksin with a mind-blowing sliding backhand pass #NittoATPFinals pic.twitter.com/HFmo5EWIKr
    — Tennis TV (@TennisTV) November 12, 2024

    Si torna al punto di partenza: Sinner a volte falloso, a tratti un po’ corto nello scambio, incapace di ribaltare la spinta forsennata dell’avversario. Attendista, non titubante ma sicuramente circospetto, attento a far passare l’ondata storta restando in equilibrio, come il surfista che attende l’attimo per tirarsi su e cavalcare quella giusta. Quella che porta alla grande W. Sinner ormai ci sta abituando a questa versione pratica, asciutta e letale. Da spara palle a velocità superiori, quello più o meno ammirato in questo torneo l’anno scorso che travolgeva tutto e tutti sotto una pressione irresistibile, in questo benedetto 2024 Jannik si è sempre più tramutato in un “black mamba” risoluto, non va a tutta e alza il livello, la velocità e l’intensità dei colpi nel momento opportuno. È forse una dannata necessità: non si può pretendere di vincere sempre prosciugando ogni goccia del serbatoio per creare traiettorie a tutto braccio, il rischio è esagerato e soprattutto le energie limitate, quando affronti quasi 80 partite nell’anno; è meglio centellinare il massimo sforzo nei momenti chiave, e lì sì che il braccio torna magico, le traiettorie profondissime, i piedi con le ali per far due passi avanti e colpire la palla vincente.
    Nettissima oggi è stata la sensazione che Jannik abbia atteso e trattenuto, cambiando passo volutamente in certi momenti per sorprendere l’avversario con palle più rapide e quindi nuove e diverse. Riferimenti che non ha dato, non gli ha permesso di tarare i sui colpi sulle velocità a cui si è imposto nei momenti chiave. Come in risposta: non sempre è stato davvero aggressivo. Ha forse studiato, ha incassato tanti servizi perfetti, ma sotto lo stress massimo del punteggio, appena c’è stato lo spazio… ecco la magia di Jannik: due passi avanti, impatto in anticipo, risposta profonda, ruba lo spazio, entra e chiude. Scacco Matto. Non si è numeri 1 per caso.
    Con due vittorie, Sinner non è ancora matematicamente in semifinale: servirà almeno un set vs. Medvedev giovedì. Jannik è pronto.
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner scatta dai blocchi come Usain Bolt: Ace, rovescio pesante, quattro punti e via, Fritz quasi non la vede. Si scambia invece sul servizio di Fritz, e Jannik sale in cattedra, due punti vinti di pressione, di ritmo, il suo pane prediletto. Taylor chiede il massimo al servizio, ben due Ace, ma il game va ai vantaggi. Risponde da lontanissimo Sinner, ben dietro la scritta “Torino”, poi avanza sulla seconda palla. Ottima la smorzata di Fritz, Jannik è sorpreso. 1 pari. Più laborioso il terzo game per Jannik, Taylor trova buona profondità ma sul ritmo l’azzurro è superiore, più stabile e costante. Funziona invece molto bene lo strappo col diritto lungo linea di Fritz, impatto con distreto anticipo ma soprattutto moltissima forza, quando lo tira con equilibrio è molto, molto temibile. Complesso il quinto game per Sinner: poche prime palle “in”, Fritz spinge tanto col diritto, mentre Jannik rischia e sbaglia una smorzata. Recupera da uno scivoloso 15-30 e, finalmente, con un buon servizio esterno si porta 3-2. Fritz è più offensivo, ha tempi perfetti per l’attacco e lascia correre a tutta il braccio, pure sul rovescio lungo linea, non esattamente il suo colpo, ci prova e fa bene. Bel livello. Lo score è 3 pari e Jannik ha vinto solo 4 punti in risposta. Si rivede il film del primo set vs. De Minaur: quando Sinner rischia l’affondo non è così preciso; quando riesce ad imporre consistenza e pressione, e fa correre il californiano, gli va sopra. Anche il game #7 va ai vantaggi. Male Jannik col rovescio, arriva un po’ scarico e la palla non passa la rete. Prima palla break del match. Se la gioca alla grandissima Sinner: prima palla sicura e poi angolo strettissimo col diritto, wow! Rischia poi la smorzata Jan, non eccellente ma l’effetto sorpresa paga. La lotta continua, stranamente falloso Sinner col rovescio cross. Torna l’Ace, boccata d’ossigeno… poi altra bordata di servizio. 4-3, si soffre. All’improvviso, Fritz si disunisce col diritto, due regalissimi dopo la battuta, classici unforced che lo mettono under pressure sullo 0-30. Disastro, sparacchia col rovescio, colpito con le game quasi incrociate sulla risposta discretamente profonda di Sinner, che ha tre palle break sullo 0-40. Si scambia sulla seconda, e di nuovo è Jannik a sbagliare di rovescio, e nemmeno di poco. 30-40. Si salva Taylor, non benissimo Sinner in queste chance. 5 punti di fila Fritz, e 4 pari. Una delle enormi qualità di Jannik è cancellare i momenti no e ripartire. Solido, finalmente, il suo turno di battuta seguente (eccetto una smorzata che non va), 5-4. Fritz inizia il game #10 con un tocco di volo terribile, poi Sinner impone il suo ritmo e l’altro sbaglia. 0-30. Jan a due punti dal set. UFFFFF! Che rischio! Dopo un Ace di Fritz, Sinner ribalta lo scambio e invece di spaccare la palla da tre quarti campo rischia la “smorza” che quasi bacia il net prima di cadere perfetta dall’altro lato. Due Set Point sul 15-40! La Zampata del campione: risposta bloccata, gaudagna campo e con un diritto potente lungo linea si prende il punto e il SET. 6-4, un parziale difficile, più gli errori dei vincenti. Sinner più errori che vincenti, ma nel momento clou, è fortissimo. Non si è n.1 per caso.
    Secondo set, Sinner to serve. Buon game, prima palla, passo in campo e via a chiudere. Una stecca, ma non importa, 1-0. Può fare corsa di testa e l’altro ha invece in testa il pessimo finale di set… ma il servizio dello yankee c’è e impatta 1 pari, nonostante una palla corta orribile, esecuzione totalmente scomposta. Sembra aver cambiato passo Jannik, la sua palla viaggia di più ed è anche più profonda, braccio complessivamente più sciolto. Pure Fritz carica a tutta, si rischia ma c’è anche spettacolo. Bravo Sinner a rimontare da un pericoloso 15-30, tostissimo in difesa sulla sfuriata del rivale che spreca un’apertura di campo interessante. Jannik inizia il sesto game con una risposta “doc”, fa un cenno di forza al suo angolo. È un telegramma di guerra, segue una palla corta favolosa, col diritto, taglio sulla palla magistrale. Guadagna campo col diritto e ne tira uno quasi sulla riga, impossibile per Fritz contenere col rovescio. 30-40, palla break, la prima del set. Taylor trova una prima palla salvifica, col diritto comodo a seguire. È bene che il californiano lasci perdere la palla corta, non trova delicatezza e sensibilità; meglio la mazzata a tutta col servizio, quella sì che funziona. Traballa, ma regge. 3 pari. Settimo game, il fatidico… Non facile per Jannik, che con due errori si ritrova sotto 0-30. Rimonta, con la sua pressione, e sul 30 pari trova il punto più bello del match, un passante di rovescio lungo linea in totale allungo difficilissimo, che trafigge l’attacco dell’avversario. Chiama il pubblico Jan, e viene giù tutto. 4-3 Sinner, pericolo scampato. L’atmosfera si è accesa, anche Fritz gioca gran bel turno di servizio, sotto la pressione dell’azzurro. 4 pari. Si entra nel rush finale, la palla “scotta” e Jannik da campione ritrova il servizio, due Ace. Con un diritto fulminante dalla tre quarti, 5-4 Sinner. Fritz si porta 30-0, ma Jannik non molla la presa, risponde avanza e chiude. 30 pari. E a due punti… e Jan entra in modalità Black Mamba: aggredisce la risposta, profonda quanto basta a provocare l’errore di Fritz. Match Point! La prima non va… altra risposta centrale, profonda, guadagna campo, lascia correre il diritto e si prende il match. Vittoria di sostanza e qualità. Si gioca meglio i punti vincenti, e si vince! Seconda vittoria nel girone, le Finals di Jannik continuano spedite.

    [1] Jannik Sinner vs [5] Taylor Fritz ATP Nitto ATP Finals Jannik Sinner [1]66 Taylor Fritz [5]44 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2T. Fritz 15-0 30-0 30-15 30-30 30-405-4 → 6-4J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-154-4 → 5-4T. Fritz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-3 → 4-4J. Sinner 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-303-3 → 4-3T. Fritz 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace3-2 → 3-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 3-2T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1T. Fritz 15-0 30-15 40-301-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Fritz 0-15 0-30 15-30 ace 15-405-4 → 6-4J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 40-154-4 → 5-4T. Fritz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-404-3 → 4-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 ace3-3 → 4-3T. Fritz 15-0 30-0 ace 40-03-2 → 3-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 3-2T. Fritz 15-0 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1T. Fritz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-401-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Fritz 🇺🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    298
    260

    Ace
    6
    7

    Doppi falli
    0
    0

    Prima di servizio
    39/66 (59%)
    38/64 (59%)

    Punti vinti sulla prima
    30/39 (77%)
    30/38 (79%)

    Punti vinti sulla seconda
    16/27 (59%)
    10/26 (38%)

    Palle break salvate
    1/1 (100%)
    4/6 (67%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    136
    64

    Punti vinti sulla prima di servizio
    8/38 (21%)
    9/39 (23%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    16/26 (62%)
    11/27 (41%)

    Palle break convertite
    2/6 (33%)
    0/1 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    9/10 (90%)
    11/14 (79%)

    Vincenti
    21
    20

    Errori non forzati
    22
    31

    Punti vinti al servizio
    46/66 (70%)
    40/64 (63%)

    Punti vinti in risposta
    24/64 (38%)
    20/66 (30%)

    Totale punti vinti
    70/130 (54%)
    60/130 (46%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    214km/h (132 mph)
    226km/h (140 mph)

    Velocità media prima
    202km/h (125 mph)
    208km/h (129 mph)

    Velocità media seconda
    169km/h (105 mph)
    167km/h (103 mph) LEGGI TUTTO

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    ATP Finals – Torino 2024: I risultati completi con il dettaglio del Day 3. Sinner saldamente in testa. Un set contro Medvedev e qualificazione assicurata

    Risultati dalle ATP Finals

    Questi i risultati della terza giornata delle ATP Finals di Torino 2024.

    ATP Finals – Torino 🇮🇹 (Italia), cemento (al coperto) – 3° giornata

    Centre Court – Ora italiana: 11:30 (ora locale: 11:30 am)1. [5] Max Purcell / Jordan Thompson vs [7] Harri Heliovaara / Henry Patten ATP Nitto ATP Finals Max Purcell / Jordan Thompson [5]65 Harri Heliovaara / Henry Patten [7]77 Vincitore: Heliovaara / Patten ServizioSvolgimentoSet 2H. Heliovaara / Patten 15-0 30-0 40-05-6 → 5-7M. Purcell / Thompson 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-405-5 → 5-6H. Heliovaara / Patten 0-15 0-30 0-40 df4-5 → 5-5M. Purcell / Thompson 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-5 → 4-5H. Heliovaara / Patten 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-4 → 3-5M. Purcell / Thompson 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 40-402-4 → 3-4H. Heliovaara / Patten 15-0 30-0 40-0 40-15 ace2-3 → 2-4M. Purcell / Thompson 0-15 0-30 0-40 df2-2 → 2-3H. Heliovaara / Patten 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2M. Purcell / Thompson 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1H. Heliovaara / Patten 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1M. Purcell / Thompson 0-15 df 15-15 15-30 df 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 ace 1*-1 2-1* ace 2-2* 2*-3 2*-4 2-5* 3-5* df 3*-66-6 → 6-7M. Purcell / Thompson 15-0 30-0 ace 40-0 40-155-6 → 6-6H. Heliovaara / Patten 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-305-5 → 5-6M. Purcell / Thompson 15-0 30-0 30-15 40-15 ace4-5 → 5-5H. Heliovaara / Patten 15-0 30-0 ace 40-0 ace4-4 → 4-5M. Purcell / Thompson 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 ace3-4 → 4-4H. Heliovaara / Patten 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 3-4M. Purcell / Thompson 0-15 15-15 30-15 ace 40-152-3 → 3-3H. Heliovaara / Patten 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 40-402-2 → 2-3M. Purcell / Thompson 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-2 → 2-2H. Heliovaara / Patten 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-301-1 → 1-2M. Purcell / Thompson 15-0 30-15 40-15 ace ace0-1 → 1-1H. Heliovaara / Patten 15-0 ace 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1

    2. [4] Daniil Medvedev vs [7] Alex de Minaur (non prima ore: 14:00)ATP Nitto ATP Finals Daniil Medvedev [4]66 Alex de Minaur [7]24 Vincitore: Medvedev ServizioSvolgimentoSet 2D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-155-4 → 6-4A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 30-404-4 → 5-4D. Medvedev 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4A. de Minaur3-3 → 3-4D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 ace 40-151-2 → 2-2A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-155-2 → 6-2A. de Minaur 15-0 30-0 40-05-1 → 5-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace4-1 → 5-1A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A df3-1 → 4-1D. Medvedev 0-15 df 15-15 30-15 30-30 df 40-302-1 → 3-1A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-1 → 2-1D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    3. [2] Marcel Granollers / Horacio Zeballos vs [3] Wesley Koolhof / Nikola Mektic (non prima ore: 18:00)ATP Nitto ATP Finals Marcel Granollers / Horacio Zeballos [2]668 Wesley Koolhof / Nikola Mektic [3]4710 Vincitore: Koolhof / Mektic ServizioSvolgimentoSet 3W. Koolhof / Mektic 0-1 1-1 2-1 2-2 2-3 3-3 4-3 5-3 5-4 6-4 7-4 8-4 8-5 9-5 9-6 9-7 9-8ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 ace 1*-1 1-2* 2-2* 2*-3 3*-3 4-3* 5-3* 5*-4 ace 5*-5 6-5* 6-6* 6*-7 df6-6 → 6-7M. Granollers / Zeballos 0-15 15-15 30-15 40-15 ace5-6 → 6-6W. Koolhof / Mektic 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 5-6M. Granollers / Zeballos 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5W. Koolhof / Mektic 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5M. Granollers / Zeballos 0-15 15-15 30-15 40-153-4 → 4-4W. Koolhof / Mektic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 3-4M. Granollers / Zeballos 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-402-3 → 3-3W. Koolhof / Mektic 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Granollers / Zeballos 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2W. Koolhof / Mektic 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2M. Granollers / Zeballos 0-15 15-15 30-30 40-30 40-400-1 → 1-1W. Koolhof / Mektic 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Granollers / Zeballos 15-0 ace 30-0 30-15 40-155-4 → 6-4W. Koolhof / Mektic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace5-3 → 5-4M. Granollers / Zeballos 15-0 30-0 40-04-3 → 5-3W. Koolhof / Mektic 15-0 15-15 df 15-30 30-30 30-40 40-403-3 → 4-3M. Granollers / Zeballos 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-302-3 → 3-3W. Koolhof / Mektic 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-2 → 2-3M. Granollers / Zeballos 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2W. Koolhof / Mektic 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 1-2M. Granollers / Zeballos 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace ace0-1 → 1-1W. Koolhof / Mektic 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-150-0 → 0-1

    4. [1] Jannik Sinner vs [5] Taylor Fritz (non prima ore: 20:30)ATP Nitto ATP Finals Jannik Sinner [1]66 Taylor Fritz [5]44 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2T. Fritz 15-0 30-0 30-15 30-30 30-405-4 → 6-4J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-154-4 → 5-4T. Fritz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-3 → 4-4J. Sinner 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-303-3 → 4-3T. Fritz 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace3-2 → 3-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 3-2T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1T. Fritz 15-0 30-15 40-301-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Fritz 0-15 0-30 15-30 ace 15-405-4 → 6-4J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 40-154-4 → 5-4T. Fritz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-404-3 → 4-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 ace3-3 → 4-3T. Fritz 15-0 30-0 ace 40-03-2 → 3-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 3-2T. Fritz 15-0 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1T. Fritz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-401-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0

    Ilie Nastase GroupPos | Player | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W%1 | 🇮🇹 J. Sinner | 2-0 | 4-0 | 100.00% | 24-15 | 61.54%2 | 🇺🇸 T. Fritz | 1-1 | 2-2 | 50.00% | 20-19 | 51.28%3 | 🇷🇺 D. Medvedev | 1-1 | 2-2 | 50.00% | 19-18 | 51.35%4 | 🇦🇺 A. de Minaur | 0-2 | 0-4 | 0.00% | 13-24 | 35.14%
    John Newcombe GroupPos | Player | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W%1 | 🇳🇴 C. Ruud | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 13-6 | 68.42%2 | 🇩🇪 A. Zverev | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 12-8 | 60.00%3 | 🇷🇺 A. Rublev | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 8-12 | 40.00%4 | 🇪🇸 C. Alcaraz | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 6-13 | 31.58%

    Bob Bryan GroupPos | Player | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W%1 | 🇮🇹 S. Bolelli /🇮🇹 A. Vavassori | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 12-5 | 70.59%2 | 🇩🇪 K. Krawietz /🇩🇪 T. Puetz | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 12-7 | 63.16%3 | 🇸🇻 M. Arevalo /🇭🇷 M. Pavic | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 7-12 | 36.84%4 | 🇮🇳 R. Bopanna /🇦🇺 M. Ebden | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 5-12 | 29.41%
    Mike Bryan GroupPos | Player | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W%1 | 🇫🇮 H. Heliovaara /🇬🇧 H. Patten | 2-0 | 4-0 | 100.00% | 27-21 | 56.25%2 | 🇦🇺 M. Purcell /🇦🇺 J. Thompson | 1-1 | 2-2 | 50.00% | 24-23 | 51.06%3 | 🇳🇱 W. Koolhof /🇭🇷 N. Mektic | 1-1 | 2-3 | 40.00% | 21-25 | 45.65%4 | 🇪🇸 M. Granollers /🇦🇷 H. Zeballos | 0-2 | 1-4 | 20.00% | 22-25 | 46.81% LEGGI TUTTO

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    Santopadre nel 2025 sarà consulente di Sonego

    Vincenzo Santopadre

    Novità a sorpresa per Lorenzo Sonego: dalla prossima stagione oltre a Fabio Colangelo, suo coach principale, avrà anche il supporto di Vincenzo Santopadre. L’ex coach di Matteo Berrettini, oggi allenatore del francese Luca Van Assche, avrà un ruolo di consulenza non con cadenza settimanale e non nel corso dei tornei, dove sarà guidato da Colangelo. Santopadre resta il coach del francese e darà un apporto di esperienza al team del torinese in alcuni periodi dell’anno e durante il lavoro lontano dai tornei. Quindi un ruolo di supporto e di sviluppo, forte della grande esperienza maturata in anni vincenti con Berrettini.
    “Vincenzo ci darà una mano nelle fasi di allenamento a Torino e qualche volta a Roma” afferma Sonego a La Stampa, “Nei tornei continueranno a seguirmi Fabio Colangelo e Davide Galoppini. Ho instaurato con Santopadre un bellissimo rapporto umano fin da subito. Ho voglia di continuare ad investire su me stesso e sono sicuro che Vincenzo sia la persona giusta per aggiungere qualcosa di nuovo al mio gioco, creando la giusta sinergia con il team”.
    Un ingresso che dimostra la volontà di Lorenzo di continuare ad investire sul proprio gioco, per cercare di ritrovare quello smalto che l’aveva issato sino al n.21 del ranking ATP e in semifinale agli Internazionali di Roma.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    ATP Finals: il “risveglio” di Medvedev. Buona prestazione e vittoria convincente su De Minaur

    Daniil Medvedev (foto Getty Images)

    Pochi applausi dal pubblico, ma tanti colpi vincenti e un tennis discretamente consistente, ineccepibile dal punto di vista tattico, e pure quell’attitudine un po’ litigiosa ed altezzosa che fa parte del personaggio e indica la sua presenza, la sua voglia di rivalsa e di non esser una mera comparsa in questo grande palcoscenico. Daniil Medvedev marca “presente”, ritrova un buon livello di gioco e regola senza particolari problemi Alex De Minaur nella seconda partita alle Nitto ATP Finals 2024, 6-2 6-4 lo score conclusivo per il moscovita. Troppo leggera la palla dell’australiano, il russo si è appoggiato alla perfezione negli scambi trovando ritmo e precisione col diritto, colpo migliore oggi nel repertorio dell’ex n.1, assieme alla battuta, tornata ad ottimo livello. Alex nel secondo set ha provato ad attaccare di più, ha chiesto il massimo al servizio ma sul 4 pari la risposta di Medvedev è salita in cattedra, come il passante a punire l’attacco non abbastanza profondo dell’australiano sul break che ha deciso la partita.
    Anche a livello di intensità, consistenza nello scambio e attitudine il russo ha mostrato una versione nettamente superiore a quella della sua prima apparizione nel torneo, e col servizio è tornato a fare la differenza: 84% di punti vinti con la prima palla e ben 73% con la seconda, dato questo notevolissimo vista la qualità in risposta di De Minaur. Non ha concesso nemmeno una palla break Daniil, con 25 vincenti complessivi a fronte di soli 10 errori. Non il miglior Medvedev, ma un’ottima versione. Del resto quello ammirato vs. Fritz era davvero troppo brutto per essere vero, e lui ha affermato di volersi dare una chance nel torneo, anche se siamo a fine stagione e tutti sono stanchi. Ha sentito molte critiche dopo la sconfitta contro l’americano, così ha scelto di festeggiare tappandosi le orecchie, come per spengere il rumore intorno…
    “Lo fanno molti calciatori quando esultano” afferma Medvedev in campo dopo il successo. “Dopo la mia prestazione con Taylor e alcuni dei miei commenti, ho cercato di usare di meno i social. Sono entrato in questa partita cercando di stoppare il rumore, anche da me stesso. Niente capricci. Ho solo cercato di giocare. È stata una bella sensazione. Le critiche? Più diventi popolare, più fan ottieni, ma anche gente che ti detesta. A volte anche troppe critiche positive possono farti perdere l’equilibrio. Vinci tutto e la gente dice che sei un Dio. Perdi due partite e la gente dice “La tua carriera è finita”. A volte è una buona cosa semplicemente bloccare tutto questo”.
    Certamente Medvedev ha affrontato il match contro De Minaur con altro piglio. Tecnicamente è corretto affermare che Alex non ha molte armi tecniche per sovrastare la difesa e i cambi di ritmo del russo, ma Daniil ultimamente era “bravissimo” a complicarsi la vita da solo, poco intenso, poco lucido, conflitti continui e zero stabilità. Nella partita odierna il moscovita invece ha condotto i suoi game di servizio in modo autorevole (ha ceduto solo 9 punti in tutto il match!), continuo e giocando schemi puliti, semplici ed efficaci. Ha scelto di giocare con profondità ma poco peso rovescio vs. rovescio, per non dare “punch” all’avversario, e senza sbagliare mai; e col diritto ha invece spinto molto, con uno schema tanto banale quanto efficace: un cambio col diritto cross che ha messo De Minaur a colpire in corsa verso destra, provocando così tanti errori del rivale. Per coprire l’angolo Alex ha stazionato più spesso sul centro destra, e bravo Daniil a sfruttare quel piccolo spazio per accelerazioni lungo linea di diritto perfette. Misura e precisione. Un bel Medvedev, anche se il gioco del “canguro” sembra fatto apposta per esaltarne le qualità. Contro Sinner giovedì sarà tutt’altra musica, dovrà affrontare un tennista assai più potente e che lo aggredirà. Ma la versione odierna di Daniil è più che discreta.
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    La lotta si accende fin dai primi punti. Medvedev trova un gran passante di diritto, si procura una palla break ma De Minaur la cancella giocando aggressivo. È molto interessante ammirare le schermaglie rovescio vs. rovescio, siamo all’eccellenza del tour. Non si colpisce con massima potenza, c’è più fluidità e timing, lo si intuisce anche dal suono ovattato degli impatti. Daniil non parte bene col servizio, qualcosa nella sua dinamica non funziona come nei giorni migliori (anche un doppio fallo). Medvedev impatta 1 pari con un gran tocco sotto rete, tecnica personale e massima resa. Daniil nel terzo game cambia passo, è più intenso e incisivo col diritto, con due bei vincenti arriva a palla break ai vantaggi. De Minaur rischia una palla corta, gli esce lunga… e subisce il break dal russo, 2-1. Ancora un doppio fallo per il moscovita, ma consolida il vantaggio sul 3-1. Alex perde la misura col diritto negli scambi prolungati, non trova il “punch” sufficiente per appoggiarsi bene e la palla gli vola via per un eccesso “di swing”. Prova ad attaccare l’australiano, ma così solletica la parte più qualitativa del repertorio del rivale. Infatti i migliori punti di De Minaur nascono dal servizio; quando non entra, è dura. Fantastico lo scambio prolungato e condotto alla perfezione da Medvedev che gli vale la palla break. Doppio fallo… De Minaur teme la risposta del rivale e crolla sotto 4-1 “pesante”. Daniil non soffre la palla pulita e non così pesante del rivale, ci va proprio a nozze trovando alcuni impatti lungo linea splendidi. Il sesto game è un trattato di geometria applicata al tennis. Chapeau. 5-1. Chiude 6-2 senza problemi il russo, un set condotto con buona sostanza e qualità. De Minaur ha vinto meno del 50% dei punti con il primo servizio in gioco.
    Inefficace nel palleggio prolungato, De Minaur prova a verticalizzare appena possibile nel secondo set, massimo due colpi prima di un attacco. Medvedev lo segue a ruota, anche se il servizio non è quello dei giorni migliori lascia correre il diritto, oggi particolarmente ficcante in lungo linea. Con la solita indomita determinazione, l’australiano ci prova, ma sbaglia qualcosa di troppo (pessima una volée alta di rovescio…), il pubblico lo incoraggia, vuole più partita. Meglio quando Alex prova l’accelerazione di rovescio, ne tira una splendida sul 2 pari, 30 pari, forse il suo winner più bello del match. Poi rovina tutto con un altro tocco sotto rete troppo modesto. Sospinto dal pubblico vince il quinto game, ma il suo problema è l’incapacità di incidere in risposta (solo 8 punti vinti sul 3 pari del secondo set). Altro game a zero per il russo, 4 pari, si entra nel rush finale. Buon momento tecnico del match, ADM ha ridotto gli errori, Meddy di par suo passa da difesa a contrattacco. Sul 30 pari Daniil gioca uno schema perfetto: risposta cross, diritto lungo linea d’attacco. Ecco la prima palla break del set, 30-40. Come nel primo set, De Minaur rischia l’attacco ma sbaglia completamente la direzione perché Medvedev può colpire con equilibrio un rovescio passante lungo linea perfetto. Break, 5-4, manca un passo alla prima W nel torneo. Con passo sicuro Daniil completa l’opera servendo bene e spingendo col diritto, colpo migliore di giornata per lui. 6-4 e primo successo alle Finals. È ancora in corsa, ma l’avversario nel terzo match giovedì sarà… Jannik Sinner…

    [4] Daniil Medvedev vs [7] Alex de Minaur ATP Nitto ATP Finals Daniil Medvedev [4]66 Alex de Minaur [7]24 Vincitore: Medvedev ServizioSvolgimentoSet 2D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-155-4 → 6-4A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 30-404-4 → 5-4D. Medvedev 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4A. de Minaur3-3 → 3-4D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 ace 40-151-2 → 2-2A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-155-2 → 6-2A. de Minaur 15-0 30-0 40-05-1 → 5-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace4-1 → 5-1A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A df3-1 → 4-1D. Medvedev 0-15 df 15-15 30-15 30-30 df 40-302-1 → 3-1A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-1 → 2-1D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    Statistica
    Medvedev 🇷🇺
    De Minaur 🇦🇺

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    326
    257

    Ace
    3
    1

    Doppi falli
    3
    1

    Prima di servizio
    32/47 (68%)
    42/62 (68%)

    Punti vinti sulla prima
    27/32 (84%)
    24/42 (57%)

    Punti vinti sulla seconda
    11/15 (73%)
    13/20 (65%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    1/4 (25%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    186
    42

    Punti vinti sulla prima di servizio
    18/42 (43%)
    5/32 (16%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    7/20 (35%)
    4/15 (27%)

    Palle break convertite
    3/4 (75%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    8/11 (73%)
    8/14 (57%)

    Vincenti
    25
    9

    Errori non forzati
    10
    13

    Punti vinti al servizio
    38/47 (81%)
    37/62 (60%)

    Punti vinti in risposta
    25/62 (40%)
    9/47 (19%)

    Totale punti vinti
    63/109 (58%)
    46/109 (42%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    216km/h (134 mph)
    217km/h (134 mph)

    Velocità media prima
    197km/h (122 mph)
    195km/h (121 mph)

    Velocità media seconda
    160km/h (99 mph)
    160km/h (99 mph) LEGGI TUTTO

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    Novità nel team Berrettini: Umberto Ferrara sarà il suo preparatore fisico

    Umberto Ferrara

    Matteo Berrettini avrebbe scelto Umberto Ferrara come nuovo preparatore fisico per la prossima stagione, questo riportiamo da fonti vicine al tennista romano, quest’anno vincitore di 3 tornei ATP.
    Umberto Ferrera ha lavorato con Jannik Sinner dal 2022 fino allo scorso agosto, quando la notissima vicenda “Clostebol” è venuta alla luce dopo la sentenza di un tribunale indipendente e diffusa dell’ITIA, situazione che ha portato il n.1 del mondo a separarsi da Ferrara e anche il fisioterapista Giacomo Naldi. Proprio Ferrara avrebbe portato con sé dall’Italia il prodotto che ha contaminato Jannik, trovato positivo ai controlli antidoping lo scorso marzo e poi totalmente scagionato dalla sentenza.
    Il 55enne fitness trainer bolognese tornerà quindi sul tour Pro, aggiungendo Berrettini alla lista dei suoi assistiti, che include oltre a Sinner anche Stefano Travaglia e Marco Cecchinato.
    Berrettini è in attesa di una possibile chiamata in Davis Cup da parte del capitano Filippo Volandri per la final 8 di Malaga, dove l’Italia cercherà di difendere il titolo vinto lo scorso anno. Secondo voci di corridoio, una convocazione di Matteo è molto probabile, insieme a Jannik Sinner e alla coppia di doppio Bolelli – Vavassori, attualmente in gara alle ATP Finals. Resterebbe da definire il terzo singolarista.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz sospende l’allenamento mattutino dopo solo 10 minuti

    Carlos Alcaraz

    Esce dal campo scuro in volto, dopo solo una decina di minuti di allenamento sul campetto interno all’Inalpi Arena. Le Nitto ATP Finals di Carlos Alcaraz sono davvero difficili, e sembrano addirittura a rischio anche se il coach Juan Carlos Ferrero ha confermato che l’intenzione è quella di giocare regolarmente le altre due partite del round robin. Il 21enne di Murcia si è presentato sul campo di training per affinare la sua condizione dopo la sconfitta patita ieri da Casper Ruud all’esordio nel torneo. A dividere il campo con il 4 volte campione Slam il giovane statunitense Andres Martin, uno dei talenti invitati dall’ATP per fare esperienza di alto livello. Si scambia, ma con ritmo blando, non c’è la velocità di palla, intensità e forza dei giorni migliori. Si parla nel team dello spagnolo, l’aria non è affatto serena, tanto che dopo qualche minuto, una decina al massimo, Carlos decide che è meglio interrompere la sessione, uscendo dal campo dopo aver ringraziato lo sparring.

    🚨🎾 Alcaraz suspende el entrenamiento antes de empezar
    😬 El murciano se sintió indispuesto por el catarro pic.twitter.com/TsER0DkeWz
    — MARCA (@marca) November 12, 2024

    Ferrero si ferma un minuto con i colleghi della stampa iberica, conferma che Alcaraz non sta bene, ha dolore al petto e problemi respiratori (raffreddore forte e catarro). Ma non c’è l’intenzione di ritirarsi dal torneo, si spera che col passare del tempo il malessere che affligge Carlos da giorni possa migliorare e consentirgli di giocare un buon tennis. Ieri Alcaraz ha affermato che le difficoltà respiratorie non gli hanno permesso di rifiatare a dovere e recuperare dopo gli scambi più intensi, ma si diceva fiducioso di poter superare i problemi e magari avanzare anche in semifinale. La situazione stamattina sembra assai precaria, se non addirittura peggiorata.
    Continueremo a seguire le condizioni dello spagnolo. Un suo eventuale ritiro sarebbe una grave perdita per il torneo.
    Da Torino, Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Medvedev, ultimo treno stagionale

    Daniil Medvedev (foto social Lacoste)

    Difficile togliersi dalla mente il sorriso beffardo, misto di ironia e delusione, “indossato” da Daniil Medvedev nella press conference post sconfitta alle ATP Finals. Contro Fritz il russo non è riuscito ad invertire la tendenza al ribasso delle sue ultime settimane, sconfitto piuttosto nettamente e pure autore di una serie di teatrini tutt’altro che edificanti… Non sta al 100% fisicamente, ma qualcosa si è rotto dentro di lui, è evidente, e non parlo di tendini o muscoli. Daniil sembra scivolato in un grigiore interiore profondo, un vortice che lo stra trascinando giù verso secche molto pericolose. Lui ha puntato il dito contro le palle, diventate oggetti misteriosi e di qualità talmente scadente da scontentare tutti. Ieri sera Zverev ha spiegato alla perfezione il problema, con dovizia di particolari degna di un tecnico del settore… Materiali diversi, più scadenti e meno performanti, rendono le palle quasi permeabili con una perdita di pressione pressoché immediata, agevolata dalla potenza degli impatti sulle corde dei giocatori, sempre più dediti a picchiare a tutta. E devono farlo, altrimenti ‘ste palle “non vanno”, si gonfiano, perdono elasticità, diventano una sorta di giocattolino inutile che depaupera il tocco e quindi la strategia. Inutile, anzi controproducente, giocare a rallentare, a tagliare, a cambiare di continuo, perché diventa troppo facile per l’altro aggredire e prendersi tutto. La foto esatta di come Medvedev ha governato il suo tennis per anni, diventando nell’ultimo lustro uno dei tennisti più forti, come dimostra la sua vittoria a NY21, le altre finali Slam (anche se tutte perse), il n.1 del ranking e tanti altri successi in ogni angolo del globo. Quel tennis cerebrale e tattico non funziona con queste palle… è un dato di fatto, lui ne è consapevole ed ha affermato che nella – breve – offseason prossima correrà ai ripari cercando di cambiare qualcosa. Basterà?
    Solo nel 2025 vedremo cosa e quanto sarà riuscito a cambiare. Ma… resta un grande punto di domanda: sarà sufficiente? Da più lati si implora per un ritorno a palle migliori, diverse, e lo stesso Gaudenzi nei mesi scorsi si è affrettato ad affermare che l’ATP è cosciente dello status quo e che si è a stretto contatto con i produttori per invertire una tendenza che non piace a nessuno. Mettendo anche che le palle tornino ad avere una migliore qualità dal prossimo gennaio o comunque a breve, che restino più performanti e riescano a premiare di nuovo un tennis “tattico”, la questione Medvedev non sembra potersi risolvere solo sui materiali. C’è qualcosa in più, e non c’è palla che tenga.
    Daniil per arrivare a diventare quella sorta di “mostro” competitivo, difensore supremo e poi fulmine nell’accelerare con servizio e strappi improvvisi, ha speso tanto. Tantissimo. Forse troppo. Dal 2019 è uno dei migliori su piazza, ci sono stati dei periodi nei quali batterlo sul cemento è stato quasi impossibile. La sua ragnatela di palle varie e diverse, “sgonfie e storte”, poi improvvisamente velocissime, ti si appiccicava addosso e ne restavi avvolto come un insetto, prossimo pasto per il famelico tessitore di quella trama. Medvedev è scacchista vero, anche nella vita, e la sua lucidità nel tessere quelle trame è diventata leggendaria, ma gli è costata fatica, tantissima fatica fisica e mentale. Il contachilometri delle sue gambe è andato fuori scala per le sue infinite rincorse e scambi duri, e anche a livello di stress mentale di neuroni ne ha “bruciati” chissà quanti… Un tennis affascinante, a suo modo anche bello per chi ama la tattica e la profondità degli schemi (seppur esteticamente, vabbé lasciamo fare…), ma troppo logorante. Fatica che in questa seconda parte di stagione sta presentando il conto al russo, un conto molto salato.
    Medvedev è persona dotata di intelligenza fina. Quando parla lo fa sempre con parole esatte, esprimendo concetti mai banali. Il suo coach Cervara ha detto più e più volte che ogni chiacchierata con il suo assistito è una sfida perché la sua intelligenza è sorprendente, è capace di mettere in discussione ogni concetto con una profondità di analisi che a volte lo lascia senza parole. A 28 anni Daniil si trova davanti a un bivio decisivo: svoltare o morire, perché se non svolti il burrone è lì che ti aspetta e porterà via. La sua “vita” a queste ATP Finals è appesa al match odierno contro De Minaur. Una partita che dovrà affrontare con altro piglio, determinazione e voglia rispetto a quanto mostrato contro Fritz. “Se perderò andrò in vacanza e va bene così”, ha detto domenica dopo la sconfitta. Forse la delusione l’ha spinto a tanto, probabilmente è talmente disgustato dalle sue prestazioni attuali da desiderare davvero che quest’annata finisca, e quindi chissà che oggi alla fine non ci metta nemmeno tutto quel che ha. Sicuramente dentro di lui c’è voglia di fermarsi, rifiatare e ripartire. Ma poche settimane di stop, e di lavoro per cercare di diventare qualcosa di diverso, forse un tennista meno tattico e più diretto nel cercare l’affondo, sarà sufficiente?
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Lanciato l’ATP No. 1 Club: Becker celebra l’ingresso di Sinner tra i più grandi “credo che sarà lui l’uomo da battere per molto tempo”

    Sinner celebra il numero 1 ATP con Becker e Gaudenzi: cerimonia speciale a Torino – Foto ATPTOUR

    Durante la cerimonia di premiazione di Jannik Sinner come numero 1 ATP di fine anno presentata da PIF alle ATP Finals, Boris Becker e il presidente ATP Andrea Gaudenzi hanno presentato il pionieristico ‘ATP No. 1 Club’, creato per celebrare i campioni passati e presenti che hanno raggiunto il vertice dello sport.“Era un sogno d’infanzia diventare il migliore”, ha ricordato Becker. “Non ci credi davvero. Mi ci sono voluti alcuni anni. Sono stato a lungo numero 2 prima di diventare numero 1. Ma essere tra i grandi del tennis è qualcosa di molto speciale.”Il campione tedesco ha rivelato che da bambino non avrebbe mai immaginato possibile raggiungere il vertice: “Avrei detto: ‘Sei pazzo, è impossibile’. Ma eccoci qui, e sono molto felice che Andrea abbia creato questo No. 1 Club perché rappresenta la storia anche per i giovani giocatori – chi c’era prima, chi ha aperto la strada per avere tornei come le ATP Finals a Torino.”
    Gaudenzi ha sottolineato il significato di questa nuova iniziativa: “Raggiungere il numero 1 mondiale è il massimo traguardo nel nostro sport. Richiede eccellenza e costanza per 52 settimane per scalare la montagna più alta. Solo 29 giocatori ci sono riusciti, da Ilie Nastase nel 1973 fino al nostro nuovo numero 1 Jannik Sinner.”“Il nostro sport ha un’eredità incredibile e siamo orgogliosi di lanciare questo No. 1 Club per celebrare e onorare i nostri più grandi campioni negli anni a venire”, ha aggiunto il presidente ATP.
    Accogliendo Sinner sul campo tra gli applausi dei tifosi italiani, Becker ha espresso grande ammirazione per l’ascesa del giovane campione: “Onestamente, non sono davvero sorpreso. Lo conosco da molti anni e è sempre stato talentuoso, ma ciò che spiccava era la sua determinazione. Ha sempre messo tutto in gioco per il tennis. Viveva e respirava tennis, ha lasciato casa a 13 anni per diventare il miglior tennista possibile.”Con un record di 66 vittorie e 6 sconfitte in questa stagione e sette titoli, inclusi i suoi primi due Slam (Australian Open e US Open), Sinner ha dimostrato una maturità eccezionale.“La costanza che ha a soli 23 anni è straordinaria”, ha concluso Becker. “Mantiene sempre un certo livello, non scende mai sotto quella soglia e, ripeto, non sono sorpreso. Penso che rimarrà intorno al numero 1 per molto tempo. Sì, abbiamo Alcaraz e molti altri. Ma credo che sarà lui l’uomo da battere per molto tempo.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO