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    ATP Cup: Ufficiali le squadre partecipanti. Non ci sarà la Svizzera dopo il forfait di Federer

    L’ATP Cup 2021 sta prendendo forma e, anche se resta da sapere quali giocatori convocheranno ciascuno dei paesi partecipanti, le 12 squadre che cercheranno di succedere alla Serbia nell’elenco dei vincitori di questa competizione sono già note. Il ritiro di Roger Federer ha causato l’uscita della Svizzera da questo gruppo e l’ingresso del Canada, che […] LEGGI TUTTO

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    ATP Cup 2021: Ecco le 12 squadre. C’è anche l’Italia. Presente al momento anche la Svizzera di Federer-Wawrinka

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Ecco le squadre che parteciperanno all’ATP Cup in programma dal prossimo 01 Febbraio.
    Le squadre saranno divise in quattro gruppi da tre, la prima di ogni gruppo si qualificherà per le semifinali.Ricordiamo che i tennisti migliori del ranking ATP entrano direttamente al torneo.
    Se, ad esempio, Dominic Thiem deciderà di ritirarsi dal torneo, l’Austria rimarrà senza punti sufficienti per essere tra i migliori e la classifica cambierà. L’Australia è l’unico paese in cui la presenza è garantita tramine una wild card.

    Saranno assegnati 500 punti a chi vincerà la competizione e ci sarà in palio un montepremi di 7,5 milioni di dollari.
    Serbia: Djokovic/Lajovic Spagna: Nadal/Bautista Agut Austria: Thiem/Novak Russia: Medvedev/Rublev Svizzera: Federer/Wawrinka Grecia: Tsitsipas/Perolakaris Germania: Zverev/Struff Argentina: Schwartzmann/Pella Italia: Berrettini/Fognini Giappone: Nishikori/Nishioka Francia: Monfils/Paire Australia: Wild Card
    Riserva Canada: Shapovalov/Raonic LEGGI TUTTO

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    Tim Henman non sarà il capitano della Gran Bretagna nell’ ATP Cup del 2021 e rivela il motivo

    Tim Henman non sarà il capitano della Gran Bretagna nell’ ATP Cup del 2021 e rivela il motivo

    L’ex numero quattro del mondo Tim Henman ha annunciato in una recente intervista che non sarà il capitano della nazionale britannica nella seconda edizione della ATP Cup nel 2021.
    Tim Henman ha capitanato la squadra nella prima edizione all’inizio di quest’anno, con il quale è riuscito a raggiungere i quarti di finale. Tuttavia, l’ex tennista ha già fatto sapere che non andrà alla prossima edizione e ne spiega il motivo:

    “La questione della quarantena mi farebbe stare molto tempo lontano da casa (…) Sicuramente se le cose tornassero alla normalità l’anno prossimo, se fossi invitato, naturalmente prenderei in considerazione l’idea di partecipare di nuovo alla competizione perché penso che sia stato un bell’avvenimento. Mi piaceva stare in campo con i giocatori ed era una cosa che non avevo mai fatto prima. È stato tutto molto divertente”.
    Ricordiamo che Tennis Australia sta già preparando un format che potrebbe cambiare se i confini in Australia rimarranno chiusi con la possibilità che l’ ATP Cup e altri tornei vengano trasferiti tutti a Melbourne. LEGGI TUTTO

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    Tiley (Australian Open): “Entro due settimane sapremo come si svolgeranno i tornei in Australia”

    L’impianto di Melbourne

    Il 13 novemebre si avvicina. Sarà una data decisiva per sapere come il tennis ripartirà a gennaio, Australian Open incluso. Così ha dichiarato Craig Tiley, direttore dello Slam di Melbourne e vero factotum del tennis “down under”. In un’intervista rilasciata a The Herald, Tiley ha affermato: “Tutti i giocatori dovevano compilare un modulo di impegno di viaggio, questo è il procedimento per ottenere i visti, che ora vengono elaborati dal dipartimento dell’immigrazione. Tutti i primi 100, uomini e donne, lo hanno completato. Tutti hanno confermato il desiderio di arrivare in Australia. Se domani annunciamo che dovranno restare in quarantena per 28 giorni o che saranno costretti a stare chiusi in una stanza d’albergo per 14 giorni, le cose cambieranno…”
    Tiley entra nel dettaglio: “La presentazione che abbiamo fatto ai giocatori è stata molto positiva, nel senso che si sono iscritti tutti. Federer e Nadal hanno 20 Grand Slam ciascuno, Serena vuole battere il record di Margaret Court e Ash Barty sta cercando di mantenere la sua posizione numero 1. Per quanto riguarda la partecipazione dei giocatori, siamo al top, nessun problema. Tutti vogliono venire e giocare”.

    Però c’è una grande incognita, che riguarda lo svolgimento dell’intera ATP Cup (che richiede col format attuale lo spostamento tra più siti) e anche l’Australian Open: come i tennisti potranno completare il periodo di quarantena? Questo è “il” problema, conditio sine qua non per avere l’ok dei giocatori e soprattutto dar loro modo di prepararsi adeguatamente per un appuntamento così importante. “Come si svolgerà tutto? Per prendere questa decisione ci sono due condizioni di cui abbiamo bisogno”, continua Tiley. “La prima condizione è l’approvazione dei nostri piani di quarantena. La seconda è che dobbiamo avere alcune assicurazioni dal governo sulla possibilità di viaggiare liberamente da stato a stato, cosa che ancora non abbiamo come potete constatare da alcuni confini chiusi. Queste sono le cose difficili che dobbiamo ottenere. In caso contrario, dovremo concentrare tutta l’attività a Melbourne e creare una bolla sanitaria che rimarrà in atto per molto tempo. In questo momento siamo al 50% per ciascuna delle due opzioni. Entro la fine della prossima settimana, o forse la settimana successiva, dovremo prendere una decisione definitiva, per aver i tempi tecnici di lavorare all’organizzazione, servono almeno 45 giorni”.
    Gli organizzatori stanno lavorando su una capacità minima del 25% per l’Australian Open 2021, ma sperano che si possa aumentare in modo significativo la percentuale di presenze del pubblico se il tasso di contagi a Melbourne rimarrà basso nei prossimi due mesi.
    La chiave di tutto quindi resta la decisione dei governi statali, il nulla osta a fornire esenzioni ai giocatori in modo che possano lasciare i loro hotel durante il periodo di quarantena di 14 giorni per allenarsi in campo nella bolla sanitaria pre-torneo, e che venga scongiurato il “pericolo” di quarantena di 28 giorni. In quest’ultimo caso, sarebbe addirittura a rischio la disputa stessa del torneo.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Tiley: “Ho fiducia che l’Australian Open si giocherà regolarmente. ATP Cup? Forse a Melbourne”

    Craig Tiley

    Intervistato dal giornale australiano Canberra Times, il direttore gli Austalian Open Craig Tiley si è detto fiducioso che il torneo 2021 si svolgerà regolarmente il prossimo gennaio, nonostante il paese sia ancora in un regime di frontiere chiuse e quarantena obbligatoria.
    Nell’intervista Tiley ha categoricamente escluso di organizzare il torneo a Melbourne se i giocatori fossero ancora costretti a due settimane di quarantena, ma sta lavorando alacremente con i governi statale e federale per ridurre le restrizioni ai confini, con l’approvazione speciale di una “bolla” per l’élite mondiale del tennis.
    “Se un giocatore deve mettersi in quarantena ed essere bloccato in hotel per due settimane prima del torneo, questo non si disputerà affatto. Non puoi chiedere ai giocatori di starsene in quarantena per due settimane chiusi in camera e quindi essere pronti per giocare un Grande Slam”. Per Tiley, se il sistema in voga attualmente resterà questo, i giocatori semplicemente non si presenteranno.

    “In questo momento la sfida che abbiamo è che i confini sono ancora chiusi, quindi abbiamo un piano sulla base del fatto che le frontiere saranno di nuovo aperte, o di condizioni speciali. Stiamo lavorando con tutti i governi statali, accettiamo completamente che chiunque provenga dall’estero debba sottoporsi a due settimane di quarantena. Quello che stiamo negoziando, o quello su cui stiamo cercando di avere un accordo, è che si possa creare e gestire un ambiente di quarantena dove possono allenarsi e andare tra l’hotel e i campi in quelle due settimane“.Il riferimento resta quello implementato a US Open, che alla fine ha consentito il regolare svolgimento del torneo. Tiley spera che l’Australian Open si svolgerà con il 25% di capacità di fan sugli spalti, e con tutti i giocatori autorizzati a disporre di un entourage di tre persone. Tiley spera anche che l’intero programma estivo resti confermato, inclusa la multi-city ATP Cup, ma ciò è subordinato alla riapertura dei confini statali.
    “Il tempo inizia a stringere, abbiamo bisogno di impegni da parte dei governi e degli ufficiali sanitari”, ha dichiarato. “Abbiamo bisogno di sapere nelle prossime due settimane, massimo un mese, che questo è ciò che può accadere: i confini si apriranno e potremo organizzare un evento multi-città. Se non possiamo organizzare un evento multi-città, dobbiamo riconsiderare tutto”.
    Se i confini non verrano riaperti, Tiley non ha escluso l’ATP Cup e potenzialmente i tornei di Brisbane, Adelaide e Hobart International possano disputarsi tutti a Melbourne, proprio come il Cincinnati Open è stato organizzato a Flushing Meadows prima degli US Open.
    “Tutte le possibilità restano sul tavolo. Noi ce la metteremo tutta, siamo aperti ad ogni possibilità realistica” conclude Tiley.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO