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    Thiem: “Gli Slam restano il massimo, ma gli altri tornei sono sotto stimati”

    Dominic Thiem

    Dominic Thiem è stato il grande assente agli ultimi US Open. L’austriaco non ha potuto difendere il titolo 2020 per via dei gravi problemi al polso che l’hanno costretto ad una lunga e difficile riabilitazione, forzando la chiusura anticipata della sua travagliata stagione.
    Dominic ha parlato ad Eurosport di vari temi, soffermandosi su come a suo dire il valore dei tornei Masters 1000, ma anche ATP 500 e 250, sia sottovalutato. Vincere sul tour è molto difficile, per tutti, anche nei tornei considerati – a suo dire – ingiustamente minori.
    “Non so com’era 20 anni fa, ma da quando sono diventato professionista, se è vero che i tornei del Grande Slam sono molto importanti dall’altro tutti sanno, e noi giocatori in primis, quanto sia difficile vincere sul tour ATP. È difficile vincere un Masters 1000, un ATP 500 o anche un ATP 250, ancor più le Finals di fine stagione. Credo che in effetti questi tornei siano sottovalutati”.
    Continua Thiem nel suo pensiero: “I Grandi Slam esistono da anni e anni, c’è una tradizione fortissima intorno a loro, questi sono i quattro tornei più importanti al mondo e lo resteranno. Molte persone che non sono particolarmente appassionate di tennis lo sono diventate o possono diventarlo guardando proprio i tornei del Grande Slam. Sono davvero così speciali, per questo capisco la mania che c’è intorno ai quattro Slam, ma dobbiamo anche saper apprezzare gli altri tornei che sono molto difficili da vincere e per noi giocatori restano importanti”.
    L’austriaco ha dovuto ingoiare più di un boccone amaro nel 2021: “New York sarà sempre speciale per me: lì ho vinto il mio primo titolo del Grande Slam, e ho sempre amato New York come città. Di solito negli Slam le persone sono simpatiche, c’è un’atmosfera unica. Questi sono i più grandi tornei della stagione per noi, quindi vogliamo esserci sempre. Allo stesso modo mi è dispiaciuto non giocare a Wimbledon quest’anno, penso che questo sia il primo che mi sono perso da diversi anni. Ho provato di tutto per giocare ma devo pensare alla mia salute, al mio polso, voglio tornare in campo al meglio per ricominciare a vincere”.
    Sembra che il lungo processo di riabilitazione dell’austriaco sia procedendo, anche se più lento del previsto e di quel che lui sperava. Del resto il polso è una delle parti del corpo più delicate per un giocatore, sia a livello meramente funzionale che di sensazioni alla ripresa dell’attività. La sua tabella di marcia vede la trasferta australiana come possibile rientro, gli auguriamo che i tempi siano, stavolta, rispettati. Potrebbe essere un gennaio 2022 segnato dai grandi rientri da parte dei molti giocatori che hanno chiuso anticipatamente l’annata, da Nadal in giù.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Antalya dovrebbe ospitare un ATP 250 nella prima settimana del 2021

    Antalya, la città vecchia

    Il quotidiano iberico Marca ha confermato che oggi pomeriggio l’ATP ha radunato i tennisti attraverso una conferenza su Zoom, per definire gli ultimi dettagli prima dell’annuncio ufficiale del calendario 2021. Oltre alle molte cose già trapelate (e che pare siano ormai confermate, in attesa della “fumata bianca”) sono emerse due possibili novità.
    Il torneo ATP 250 che si dovrebbe disputare la prima settimana insieme a Delray Beach sarebbe ad Antalya (Turchia), nota città turistica, “pronta” ad ospitare un evento internazionale grazie alle sue strutture già ampiamente testate in passato a livello ATP e Challenger.

    Inoltre è stata proposta (non è la prima volta che se ne parla) la creazione di una nuova categoria, ATP 750, per “premiare” alcuni eventi 500 molto ricchi e ben organizzati (pare sia uscito il nome di Doha), in modo da assegnare anche più punti ai tennisti in gara. Esistono infatti alcuni tornei che sarebbero ben disposti a diventare dei Masters 1000, ma al momento l’ATP sembra intenzionata a non aumentare il numero oltre ai nove attuali, per difendere la differenza di categoria e loro obbligatorietà per i tennisti con ranking alto; con l’ottica di proporre ai giocatori il massimo numero di eventi in calendario e con le migliori condizioni possibili, è ancora in piedi il progetto per allungarne alcuni di questi su due settimane, ricalcando il modello di Indian Wells e Miami. Nell’ultima conferenza stampa a chiusura degli Internazionali BNL d’Italia 2020, il Presidente Binaghi ha confermato l’interesse nel valutare ed implementare un torneo più ampio a Roma nel prossimo futuro.
    L’annuncio ufficiale da parte dell’ATP di tutte le novità trapelate dovrebbe essere imminente.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO