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    Un tour di 36 eventi Challenger e Futures sarà lanciato in America Latina (di Marco Mazzoni)

    La città di Conception, in Cile, ospiterà il primo nuovo Challenger

    L’ATP sta seguendo una politica “prudenziale”, vista l’incertezza della pandemia ancora in corso, tanto che il calendario 2021 è stato rilasciato solo fino a tutto marzo, con possibili ulteriori spostamenti, cancellazioni e novità. Ancor più ristretta la lista dei Challenger, che si ferma a febbraio. Tuttavia qualcosa di importante si sta muovendo nel circuito minore, con una novità molto interessante in procinto di essere lanciata. Il collega argentino Sebastan Torok ne ha parlato sulle colonne de La Nacion: il 2021 vedrà la nascita di un circuito di 36 tornei in America latina (escluso il Venezuela, troppi problemi politici al momento per investire nel paese). È confermato il lancio di un nuovo torneo in Cile a Conception: nella bella località marina sarà organizzato un Challenger su terra battuta dal 15 febbraio. Questo sarà il primo evento di una serie di tornei nel continente, 12 Challenger, 12 ITF Futures (oggi chiamati M15) e 12 W15 (ITF femminili), con un Masters finale per i migliori del mini-tour.
    L’iniziativa è nata grazie all’idea dell’ex giocatore argentino Horacio De La Pena (vincitore di 4 tornei e best ranking al n.31 nel 1987), da anni attivo in Cile con un’accademia da lui fondata e diretta. I tennisti latino americani da tempo sono in difficoltà per la scarsità di tornei nel continente, soprattutto quelli di seconda fascia necessari ad accumulare esperienza e punti per la scalata al “piano di sopra”. Una situazione che li costringe a lunghissime trasferte tra nord America, Europa o Asia, con altissimi costi e difficoltà logistiche che spesso scoraggiano all’avventura, ritardando o addirittura bloccando la crescita dei talenti della regione. Da questa considerazione è arrivata la spinta che ha portato De La Pena ad impegnarsi per costruire questo tour, che sta per esser lanciato grazie al sostegno economico del gigante Unilever (multinazionale titolare di 400 marchi tra i più diffusi nel campo dell’alimentazione, bevande, prodotti per l’igiene e per la casa).
    Dopo una lunga serie di contatti in più paesi sud americani tra ex giocatori, club e associazioni, e visto che tutti concordavano sulla bontà dell’idea per rilanciare il movimento del continente, De La Pena ha presentato il suo progetto in Cile a un dirigente dell’azienda main sponsor dell’ATP 250 di Santiago, che aveva anche sponsorizzato – con enorme successo – l’esibizione di Roger Federer e Alexander Zverev nel novembre 2019. Pochi giorni dopo, De la Peña ha ricevuto la risposta che sperava: la divisione regionale di Unilever si farà carico del progetto e contribuirà con oltre un milione di dollari per finanziare il tour, che dovrebbe chiamarsi “Circuit Dove Men + Care South American Legion”.

    Trovata la copertura finanziaria, De la Peña ha iniziato a contattare i personaggi più influenti del settore in sud America per creare una sinergia e dirigere il tour, ottenendo un riscontro molto positivo all’ATP e presso l’ITF relativamente alle date.
    I tornei partiranno su terra battuta – classica superficie in America latina, ma è allo studio la possibilità di organizzarne anche su altre superfici. La firma del contratto con Unilever dovrebbe essere di due anni, con l’intenzione di prorogarlo nel tempo. Inoltre, verrà aggiunto un accordo con la COSAT (South American Tennis Confederation) per istruire i giocatori su di un protolocco che regola la sicurezza nei tornei, ma anche istruzioni in merito alle politiche antidoping, scommesse, rapporti con la stampa e con gli sponsor.
    L’intenzione è quella di creare un vero e proprio tour nei minimi dettagli, con una struttura che coordini gli eventi anche a livello di produzione e distribuzione dei contenuti, per dare più forza commerciale alla nuova realtà. Infatti pare sia stato creato un consiglio di amministrazione in cui, oltre a De la Pena, figurano il paraguaiano Camilo Pérez (presidente del COSAT), l’uruguaiano Rubén Marturet (vicepresidente), il brasiliano Guga Kuerten con la sua Fondazione, il capo dell’Associazione argentina di Tennis di Agustin Calleri e Mariano Zabaleta, Rafael Westrupp (presidente della Confederazione brasiliana del tennis), il colombiano Santiago Giraldo, l’ecuadoriano Nicolás Lapentti, il peruviano Luis Horna, il boliviano Hugo Dellien, l’uruguaiano Pablo Cuevas e l’argentina Mercedes Paz (capitano della squadra Billie Jean King Cup, ex Fed Cup), tra gli altri. Tutti personaggi ancora attivi e molto influenti, a conferire ulteriore credibilità al progetto.
    Ancora non si conoscono i dettagli a livello di calendario degli eventi. Le scelte verrano effettuate tenendo conto degli aspetti geografici, per minimizzare spostamenti (e costi). Una serie di tornei dovrebbe svolgersi ininterrottamente in Argentina, Uruguay e Cile; e poi tra Colombia, Ecuador e Perù, quindi in Brasile. Stesso schema per i Futures: almeno due nella stessa sede in settimane consecutive, per ottimizzare la gestione sanitaria e mantenere le stesse persone (giocatori, staff). Pare sicuro che i primi eventi andranno in scena senza pubblico, in attesa di vedere gli sviluppi dei contagi nei vari paesi, visto che la presenza o meno degli spettatori dipenderà dalle decisioni dei governi locali.
    Il progetto sembra quindi ben fondato, solido dal punto di vista economico e ben strutturato in tutta l’America latina. Esattamente quello di cui c’era bisogno per dare una spinta ai molti giovani promettenti del continente, ma in estrema difficoltà nel muovere i primi passi visti i costi elevati per sostenere lunghe trasferte.”I giovani tennisti argentini devono affrontare non solo la competizione globale, oggi durissima, ma anche la crisi economica nel paese, che ha messo in difficoltà tutti. Qualche anno fa era più facile trovare un club o uno sponsor locale che sosteneva la tua attività per qualche anno, e così riuscire a viaggiare con il tuo coach senza dover contare ogni spesa. E poi c’erano delle serie di tornei dove  poter competere a buon livello per crescere di esperienza e racimolare punti. Oggi è diventato tutto assai più complicato” aveva dichiarato qualche tempo fa Jose Acacuso. Infatti nel passato in Argentina si svolgeva la “Copa Ericson”, con sette tornei Chellenger all’anno tra 1997 e 2001, e poi la Copa Petrobras, attiva con uno schema simile dal 2004 al 2011.
    L’augurio è che il main sponsor creda nel progetto a lungo termine, per dare la continuità necessaria ai vari eventi per crescere e radicarsi nel tessuto sportivo dei vari paesi, ed allo stesso tempo permettere alle nuove generazioni di tennisti latini di giocare con continuità e crescere.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Argentina: L’UPCN si conferma sul trono della Coppa RUS

    Di Paola Lopez Marchetti
    L’UPCN di San Juan ha vinto per 3-0 (25-18, 27-25, 25-21) la finale della Coppa RUS Argentina contro l’esordiente Paracao, confermandosi sul trono per il secondo anno di fila e vincendo anche il primo trofeo della stagione. Una finale speciale per l’UPCN, che finisce il torneo giocato a Mar del Plata imbattuto e con un solo set perso in tutta la Coppa. La pressione era tutta sulle spalle della squadra di San Juan; per “La Bomba”, questo il soprannome del Paracao, essere arrivati in fondo era già più di quello che ci si aspettava. La partita decisiva è stata equilibrata, nonostante che in vari passaggi sia emerso il divario tra le due squadre.
    Senza dubbio l’esperienza di Sebastián Brajkovic nello smistare il gioco in maniera ottima tra i suoi attaccanti e la partecipazione di Ale Toro e Valdir Goncalves (14 punti a testa) in attacco sono stati fattori chiave nel risultato finale. Nel primo parziale il “Gremio” (un altro soprannome per l’UPCN) va subito alla carica e neutralizza i suoi rivali portandosi rapidamente avanti. Anche se l’UPCN domina completamente il primo parziale, nel secondo set il Paracao migliora in ricezione e in attacco e con Lapera (11 punti) e Vaca Alvarez (6 punti), pareggia a quota 17, prende le redini per un paio di minuti e domina il gioco (19-21). La squadra di San Juan però ribalta ancora il punteggio e si prende anche il secondo set.
    Nel terzo, la voglia di vincere ricarica i campioni uscenti e l’UPCN inizia il parziale con 4 punti di vantaggio, con Toro sempre presente. “La Bomba” cerca in tutti i modi di recuperare, però la bassa efficacia in attacco (39%) e la scarsa concretezza nei punti importanti la lasciano indietro. I campioni in carica continuano a crescere nel set e si guadagnano 2 match point: chiude Ale Toro con un mani out. Premiato come migliore in campo il palleggiatore della squadra di San Juan, Sebastián Brajkovic.
    Per l’UPCN è il 21° torneo nella storia e la quinta Coppa Argentina (Ex Coppa ACLAV): la squadra di San Juan raggiunge così il Bolivar.
    UPCN San Juan Voley-Paracao 3-0 (25-18, 27-25, 25-21)UPCN San Juan Vóley: Brajkovic, Leozao 9, Junior 9, Guzmán 7, Juninho 14, Toro 14, Perren (L), Bozikovich, Armoa 4, Gallardo. All. Fabián Armoa.Paracao: Urchevich, Vaca Álvarez 6, López 8, Sansone, Villarruel 12, Lapera 11, Arroyo (L), Albrecht, Alzueta 3, Verdun 2. All. Guillermo Escanés. LEGGI TUTTO

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    Gabriela Sabatini: “Vivere in pace con le proprie decisioni è il segreto per esser felici”

    L’ex campionessa argentina Gabriela Sabatini, amatissima in Italia grazie ai suoi quattro titoli agli Internazionali di Roma, ha rilasciato una bella intervista al magazine svizzero “Swiss Life”. Da tempo “Gaby” vive proprio in Svizzera, con frequenti viaggi a Miami e Buenos Aires, dove ha stabilito parte delle sue attività post-tennis (soprattutto la sua linea di […] LEGGI TUTTO

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    Argentina: 7 squadre ai nastri di partenza del campionato

    Di Redazione
    È stato definito in Argentina l’elenco delle squadre che prenderanno parte alla stagione 2020-2021 della LVA, il massimo campionato del paese sudamericano. Un elenco molto breve: ai nastri di partenza si presenteranno solo in 7, ed è già un successo se si considerano i problemi legati alla pandemia di coronavirus e alla grave crisi economica; problemi che, tra l’altro, sono tra le cause del ritiro della più titolata squadra locale, il Bolivar Volei.
    Le rappresentanti “storiche” del volley argentino restano UPCN San Juan, 7 volte campione nazionale, Obras de San Juan, alla sua ventunesima partecipazione consecutiva, e Ciudad Voley; al loro fianco ci saranno quattro debuttanti, ossia UVT Voley, Club Atletico Paracao, Club Atletico Once Unidos e Defensores de Banfield. Le sette formazioni si affronteranno in un girone unico sia in campionato sia in Coppa RUS, l’altra manifestazione nazionale.
    (fonte: Somos Voley) LEGGI TUTTO

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    Argentina: Dopo 18 anni ai vertici il Bolivar non si iscrive al prossimo campionato

    ARGENTINA – Fondato nel 2002, il Club Ciudad Bolivar, una delle società più blasonate d’Argentina (in bacheca 8 scudetti, 1 campionato sudamericano, 1 Copa Libertadores e 3 partecipazioni al mondiale per club) ha deciso di non iscriversi al prossimo campionato.Si legge nel comunicato che tale decisione “risponde alla congiuntura e ad una ristrutturazione dell’istituzione e delle sue strategie sportive“. Il testo si chiude con un “non è un addio, ma un arrivederci!“.

    Al momento sono solo 4 le formazioni ufficialmente iscritte al prossimo campionato argentino (UPCN San Juan Vóley, Obras de San Juan, Ciudad Vóley e la new entry Unión Vecinal Trinidad de San Juan). Ci sono poi altre 10 squadre che hanno dichirato l’intenzione d’iscriversi.

    La scadenza è fissata per il 2 ottobre.

    Nel frattempo quasi 30 fra i migliori giocatori del campionato si sono già accasati all’estero.

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    Argentina: la nazionale femminile torna al lavoro in due gruppi

    Di Redazione
    Anche in Argentina riprende faticosamente l’attività dopo il periodo di severe restrizioni imposte dalla pandemia di coronavirus. Se le nazionali di Beach Volley avevano ricominciato ad allenarsi già a giugno, quelle indoor finora erano rimaste ferme: da lunedì 7 settembre sarà la nazionale femminile a tornare in palestra in due gruppi distinti, uno a Cordoba (fino al 20 settembre) e uno a Buenos Aires (fino a venerdì 11 e poi nuovamente dal 14 al 18 del mese).
    La logica della suddivisione è quella di limitare il più possibile gli spostamenti, dato che ovviamente sono escluse dalle convocazioni tutte le atlete che giocano all’estero. Il CT Hernan Ferraro resterà con il gruppo della capitale, mentre gli allenamenti di Cordoba saranno diretti dal coach dell’Under 20, Martin Ambrosini. Le giocatrici convocate sono in totale 23: la più nota è senza dubbio il capitano Julieta Lazcano, attualmente senza squadra dopo l’esperienza in Polonia al Radomka Radom.
    (fonte: Feva.org) LEGGI TUTTO

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    Gabriela Sabatini appoggia la campagna umanitaria “Seamos Uno” in Argentina

    Gabriela Sabatini

    Gabriela Sabatini sta trascorrendo questo 2020 così difficile in Svizzera, ma nonostante la distanza è molto attiva per aiutare le situazioni più disperate nella natia Argentina. La campionessa albiceleste infatti sostiene e promuove l’iniziativa “Seamos Uno” (siamo uno), nata per aiutare le persone fragili con interventi concreti e quotidiani sul territorio. L’associazione organizza e distribuisce borse con all’interno beni di prima necessità per affrontare la giornata: cibo, prodotti sanitari e medicine generiche, distribuite ai senza tetto e persone in vera difficoltà. Un piccolo grande aiuto per le migliaia di poveri che cercano di sopravvivere nei quartieri più degradati e dimenticati di Buenos Aires e delle altre aree urbane del paese.
    Il progetto “Seamos Uno” è aperto a tutte le persone che vogliono aiutare le persone più difficoltà, attraverso donazioni dirette via web o contattando l’associazione per sostenere fisicamente i vari interventi. Non solo Gabriela ha sposato questa causa benefica, tra gli altri figurano Diego Schwartzman, Manuel Ginobili e Javier Mascherano, o il famoso attore Ricardo Darin.

    “Non mi trovo attualmente in Argentina, sono abbastanza lontana” afferma Gabriela, “però sono sempre in contatto con il mio paese e seguo da lontano tutto quel che succede, notiziari, contatti diretti, ecc. Il nostro bellissimo paese ha molti problemi, da tanto tempo, e in quest’annata così difficile in tutto il mondo la situazione in Argentina è diventata ancora più complicata. La pandemia sta colpendo duro anche da noi, e questo ha aggravato la vita per moltissime persone. Per questo, il progetto Seamos Uno è ancor più importante”.
    “Amo il mio paese più di qualsiasi altra cosa, mi fa malissimo vedere quanto la gente sta soffrendo. Nei notiziari internazionali non si parla molto dell’Argentina, ma vi assicuro che la situazione è preoccupante, le cose non vanno affatto bene. Tutta la mia famiglia e i miei migliori amici sono ancora lì, sono preoccupata da quel che potrebbero trovarsi di fronte nei prossimi mesi. L’Argentina è forte, siamo un popolo orgoglioso e molto unito, sono sicura che riusciremo a superare questo periodo. Però è necessario che le persone che possono dare una mano si attivino. Ogni persona, come me, che può dare una mano, adesso deve farlo. Non c’è tempo da perdere, questa iniziativa, come molte altre, devono avere il sostegno di tutti”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO