Anna Piovesan: “Preferisco la ricezione all’attacco… e mi ispiro a Gabi”
In questi anni la Serie A2 femminile ha saputo regalare spesso e volentieri sorprese e lampi di genio, dimostrandosi una vera e propria fucina di talenti per quelle giovani promesse che hanno bisogno di “farsi le ossa” prima di esplodere nelle competizioni maggiori. Basti pensare a Ekaterina Antropova ed Elena Pietrini, due stelle della pallavolo italiana che proprio in cadetteria – rispettivamente con Sassuolo e Club Italia – hanno iniziato a mostrare il loro potenziale e che adesso stanno vivendo carriere di livello internazionale.
Dunque, non è un caso se anche nel campionato 2023-2024 sono tante le stelle del futuro destinate a brillare. Tra queste c’è sicuramente Anna Piovesan, schiacciatrice trevigiana classe 2004 che sta ottenendo soddisfazioni di rilievo con la maglia della Cremonaufficio Esperia Cremona. Ecco la sua intervista esclusiva ai microfoni di Volley NEWS.
Foto Diego Crotti
Ci racconti chi è Anna Piovesan, cosa rappresenta per lei la pallavolo e come ha scoperto il suo talento per questo sport.
“Chi è Anna? Bella domanda… Sicuramente una ragazza solare, che ama la vita e le novità, e che adora viaggiare e imparare cose nuove. Ad oggi, però, non so dare una risposta più precisa. Ho scoperto la pallavolo un po’ per caso all’età di 11-12 anni, quindi relativamente tardi. Da allora è stato puro amore. Più che nel talento, credo fortemente nella dedizione. Per me è stato così sin da subito. Poi è chiaro che aspetti come l’altezza possano dare una mano, ma le difficoltà durante il percorso non sono certamente minori“.
Quali sono state le tappe più importanti del suo percorso pallavolistico?
“Ricordo benissimo l’Europeo Under 17 nel 2020, lo stesso anno in cui sono ufficialmente andata via da casa, e l’esperienza in Serie A1 nella stagione 2021-2022 (a Chieri, n.d.r.). È stato molto emozionante mettere a segno il mio primo punto nel massimo campionato il giorno del compleanno di mia nonna. Inoltre, a livello giovanile ho vinto il Trofeo delle Province, il Trofeo delle Regioni, diversi titoli provinciali e due bronzi regionali. Una tappa che ritengo importante per la mia crescita è legata al mio primo infortunio: nulla di grave, dato che era uno stop di un mese, ma non essendomi mai fermata in precedenza sono sembrati anni“.
Foto Davide Moroni
Quali sono le sue principali caratteristiche come schiacciatrice? C’è una giocatrice a cui si ispira per il suo ruolo?
“Al contrario di quanto si possa pensare, preferisco di gran lunga la seconda linea alla prima: mi piace molto dedicarmi al fondamentale della ricezione. Non ho un idolo sportivo, ma spesso mi ispiro a Gabi. Un giorno vorrei vederla giocare dal vivo, magari nel campo avversario“.
Veniamo alla sua esperienza a Cremona. Come si trova all’Esperia e cosa le piace maggiormente di questa società?
“Mi trovo molto bene all’Esperia. Ho instaurato un rapporto splendido con la società e mi sono affezionata a questa piazza. Mi sono sentita accolta fin da subito e ho sempre percepito un grande supporto, che non si limita solo alle parole. Qui amo sentirmi libera di scherzare e ridere con tutti quando c’è l’occasione, e mi piace la trasparenza che si cerca di avere in ogni rapporto“.
Si aspettava un campionato così positivo dalla sua squadra? Com’è il bilancio finora?
“Onestamente sì. Fin dalla prima partita ho creduto in questo gruppo, formato da persone intelligenti e vogliose di fare bene. È evidente che adesso stiamo attraversando un momento un po’ più difficile. Però, stiamo lavorando per trovare un nuovo equilibrio di squadra: sono molto fiduciosa da questo punto di vista“.
Foto Tiziana Bettinelli
Con quali propositi e ambizioni scenderete in campo nel finale di stagione?
“Nelle ultime partite non siamo riuscite a esprimere il nostro gioco travolgente come nella prima parte di stagione. Però, nel finale di stagione vogliamo fare bene e puntiamo ai Play Off. Sappiamo che non sarà semplice, ma proveremo in ogni modo a raggiungere questo traguardo“.
340 punti con il 36,9% di efficacia in attacco e 45 muri in 23 partite. Ma provando ad andare oltre alle statistiche, ha la percezione di essere una delle migliori bande di Serie A2?
“Sicuramente i numeri sono importanti, ma la pallavolo è uno sport di situazione e spesso la percezione che abbiamo dal campo non è poi quella effettiva. Ho la sensazione di aver disputato un buon campionato, questo non lo nego, anche se sono consapevole di poter fare molto di più. Quindi, sono contenta ma non mi accontento!“.
Oltre alla carriera pallavolistica, sta portando avanti anche un suo business. Di cosa si tratta e come è nata questa idea?
“Nell’ultimo anno ho compreso tante cose sul mondo del lavoro e sull’importanza della sfera economica nella nostra vita. È vero che gli sportivi di alto livello arrivano a guadagnare ottime cifre, ma purtroppo molti di loro finiscono per sperperare i propri guadagni prima del termine della carriera. Inoltre, mi sono resa conto di non voler mettermi a fare un lavoro che non mi piace dopo aver vissuto un’intera carriera a vivere il sogno di quand’ero bambina. Perciò, ho deciso di prendere in mano la mia situazione economica. Mi sono rimboccata le maniche e oggi sto imparando a investire il denaro che guadagno, a conservarlo e a farlo crescere. Mi sto focalizzando molto su questa cosa e penso che tutti quanti dovrebbero farlo. Mi auguro che queste parole possano suonare come uno stimolo soprattutto per gli sportivi: prendetevi cura delle vostre finanze oggi perché poi potrebbe essere troppo tardi! Per esempio, io ho scelto di affidarmi a una community che, oltre a trasmettermi numerosi insegnamenti, offre grandi opportunità ed esperienze interessanti“.
Foto Diego Crotti
“Mi danno della testarda. In realtà, ho solo capito che vita voglio e come ottenerla”. Le va di spiegarci la sua bio di Instagram?
“Fin da piccola mi hanno sempre detto che, quando volevo una cosa, non c’era scusa che tenesse. In qualche modo l’avrei ottenuta. Oggi è ancora così. Inoltre, nell’ultimo periodo sto diventando più consapevole su come posso realizzare concretamente i vari progetti che ho in mente. Sono grata alla pallavolo per avermi insegnato cos’è la disciplina, che è la chiave con cui sto cercando di raggiungere i miei obiettivi“.
Ultima domanda dedicata al suo futuro: quali sono i suoi sogni nel cassetto e quali obiettivi si è posta per i prossimi anni?
“Sogno di vestire la maglia della nazionale, di partecipare alle Olimpiadi e al maggior numero possibile di competizioni internazionali. So bene che dovrò lavorare molto per arrivare a questi traguardi, ma l’idea non mi spaventa. Ho una nota sul telefono in cui ho scritto tutti i miei obiettivi da qui ai prossimi 3, 5 e 10 anni. Non posso svelarli tutti, ma i principali sono di raggiungere una situazione economica tale da permettere ai miei genitori di non lavorare più, fondare un mio brand e girare il mondo“.
di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO