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    Binaghi: “Sinner superiore ad Alcaraz, siamo la nazione più forte al mondo.” Sul ricorso della WADA: “Non penso proprio che gli faranno nulla. Gli accadimenti che si stanno succedendo portano a pensare che si vada verso una soluzione favorevole al nostro giocatore”

    Angelo Binaghi è il Presidente della FIT-Padel – Foto Sposito-FITP

    In un’intervista rilasciata a Federica Cocchi de La Gazzetta dello Sport, il presidente della FITP Angelo Binaghi ha tracciato un quadro entusiastico del tennis italiano, partendo dal trionfo di Jannik Sinner fino ad arrivare alle prospettive future del movimento.
    “Ho sempre pensato che Jannik fosse in prospettiva molto più forte di Alcaraz”, ha dichiarato Binaghi senza mezzi termini, “e che il suo vero avversario sarebbe stato Zverev, temibilissimo soprattutto sulle superfici veloci. Sinner ci ha lasciato a bocca aperta, è un campione di livello nettamente superiore agli altri e lo ha riconosciuto il suo stesso rivale.”
    Il presidente ha poi sottolineato l’importanza di uscire dalla propria zona di comfort per raggiungere traguardi ambiziosi, citando proprio Sinner come esempio: “Tutto quello che fa è volto al miglioramento e alla crescita. Deve essere un punto di riferimento anche per gli altri, affinché facciano delle scelte pure difficili, se serve.”
    L’inizio del 2025 ha confermato la solidità del movimento tennistico italiano: “Abbiamo vissuto un grandissimo inizio di stagione, con il bel risultato di Lorenzo Sonego che ha raggiunto i quarti, di un Lorenzo Musetti che ha fatto bene, il doppio ha confermato la finale dello scorso anno e aveva già vinto un torneo.” Binaghi ha poi evidenziato un dato significativo: “Da oggi gli azzurri in Top 100 salgono a quota 11, siamo la nazione più presente nell’élite mondiale. Ormai è chiarissimo, oggi nel tennis siamo la nazione più forte del mondo, siamo i numeri uno.”
    Sulla questione Sinner-WADA, il presidente ha espresso piena fiducia nel suo atleta: “Non penso proprio che gli faranno nulla. Gli accadimenti che si stanno succedendo portano a pensare che si vada verso una soluzione favorevole al nostro giocatore. Solo gli invidiosi cercano di strumentalizzare questa situazione, ma chi conosce lo sport non ha dubbi sulla correttezza di Sinner e infatti i più grandi campioni sono dalla sua parte.” Binaghi ha poi aggiunto con amarezza: “È un anno quasi che gli hanno tolto la serenità, da Indian Wells. Ha già avuto una punizione eccessiva dovendo giocare con questo peso per una cosa che non è successa.”
    Guardando al futuro, il presidente ha delineato la strategia federale: “Questo è il momento di investire nel tennis, nei circoli e nella creazione dei campi. Solamente così potranno crescere nuovi campioni.” Ha poi concluso con un parallelo tra la federazione e Sinner, non risparmiando una stoccata a Nick Kyrgios: “Cosa ci accomuna a Sinner? Sicuramente la tenacia. Come lui ci piace lottare, combattere e lavorare sodo. Jannik ci ha fatto capire che, se lavori duro, puoi anche raggiungere traguardi a prima vista impossibili. Anche noi, come lui, combattiamo gli invidiosi alla Kyrgios, piccoli che non vincono mai, i poveracci…”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Binaghi: “Sinner esemplare, il suo caso sta facendo scuola. Kyrgios? Nella vita serve anche avere degli imbecilli che ti attaccano”

    Angelo Binaghi, Presidente FITP

    Il Presidente FITP Angelo Binaghi continua a sostenere con forza Jannik Sinner e apostrofa senza mezzi termini l’australiano Kyrgios, sempre più impegnato in una campagna diffamatoria contro il nostro n.1. A margine della cerimonia di consegna dei “Collari d’Oro” stamattina a Roma presso l’Auditorium della Musica, Binaghi interpellato dalla stampa ha rilasciato alcune dichiarazioni, che riportiamo.
    “Non servono più commenti, anche gli accusatori della WADA sostengono la ricostruzione fatta da Sinner, rimane uno degli atleti più puliti ed esemplari dello sport mondiale, poi è successo questo incidente ma sta diventando un caso di scuola. Cambieranno le regole e non è giusto lasciare un ragazzo incolpevole sulla graticola così tanto tempo”.
    Questa la sua riflessione sui reiterati attacchi di Kyrgios: “Ho detto a Jannik che serve anche avere degli imbecilli che ti attacchino nella vita così come succede a lui. Sono ulteriori onori, mi preoccuperei se uno come Kyrgios dicesse che stiamo facendo bene. Se si incontrassero in Australia io ci sono e due risate me le farei”.
    Binaghi è felicissimo di come è andato il tennis italiano nel 2024, ma è anche consapevole della difficoltà di migliorarsi ulteriormente: “Migliorare questo 2024 è impossibile, ora l’asticella si è alzata tantissimo. Ci sono ragazzi di 22-23 anni che il mondo ci invidia, hanno di fronte 10-15 anni di grandi successi che capitano tutti insieme come quest’anno é difficile. Il futuro è nostro”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Binaghi: “Sinner è speciale per forza mentale e cultura del lavoro, Berrettini è un leader. Nadal il migliore di tutti, Djokovic il pallettaro più forte del mondo”

    Angelo Binaghi, Presidente FITP

    Il presidente FITP Angelo Binaghi ha rilasciato una lunga interessante intervista al quotidiano La Nuova Sardegna (con il collega Luigi Soriga), nella quale spazia a 360° sul tennis, ripercorrendo i suoi anni giovanili da giocatore fino all’attualità, con i nostri azzurri dominanti nei tour maschile e femminile. Curioso il suo parere sui celeberrimi “big three”: il preferito di Binaghi è Nadal, più di Federer e di Djokovic, da lui definito “il pallettaro più forte del mondo”. Riportiamo i passaggi più interessanti della lunga intervista, che presenta un Binaghi meno “ufficiale” e più “appassionato” dello sport che ha segnato la sua vita visti i 24 anni alla guida del tennis nazionale.

    “Da giocatore ero un pirata, facevo delle incursioni a rete anche azzardate” racconta Binaghi. “Mi piaceva il serve and volley, anzi, per dirla tutta, era l’unico schema che potevo permettermi con il mio fisico. Non ero esattamente il massimo della prestanza e dell’atletismo, perché studiavo e mi potevo allenare molto meno degli altri. All’epoca i miei giocatori preferiti erano John McEnroe, Stefan Edberg e Yannick Noah, tutta gente che a rete aveva una discreta mano”.
    “Il mio tennista preferito? E vabbè, cos’altro potrei dire? Naturalmente è Sinner. Senza dubbio il numero 1 al mondo, con una superiorità rispetto agli avversari che in questo momento è sotto gli occhi di tutti. Su di lui ho avuto informazioni di primissima mano, fonte molto confidenziale e di fiducia: mio figlio. Aveva disputato in Tunisia un torneo di doppio con Sinner, e mi parlò di questo compagno più piccolo di lui, ma che già era molto forte e prometteva bene. A quell’epoca avrà avuto circa 17 anni, e assieme a mio figlio approdarono alle semifinali, ma poi dovettero ritirarsi perché Jannik si infortunò”.
    Il primo incontro del Presidente con il futuro n.1 del mondo avvenne a Milano nel 2019: “Ci siamo visti negli spogliatoi durante la Next Generation degli ATP Finals del 2019. Lui è stato il primo italiano a vincere questa competizione, e così sono andato a congratularmi. Mi ha colpito per l’educazione e per la semplicità. In campo si vedeva già il suo enorme valore, da un punto di vista tecnico era di altissimo livello. Però doveva ancora colmare alcune lacune fisiche, era un po’ acerbo. Mi ricordava un po’ Venus Williams: potenzialità incredibili, ma difficoltà atletiche nel coprire il campo. Poi la tenacia e la determinazione di Sinner hanno disegnato un giocatore completo, senza punti deboli: ormai negli spostamenti è un razzo, ha migliorato il servizio e anche a rete sa essere incisivo”.
    Binaghi afferma di aver creduto in Jannik fin dall’inizio, anche quando Alcaraz pareva una forza inarrestabile. “Era il periodo in cui Alcaraz era esploso, e tutti erano fissati con lo spagnolo. Spettacolare, solido, rapidissimo, grintoso. Ma a quelli che dicevano, magari averne uno così in Italia, io rispondevo: tutta la vita Sinner. Dategli tempo, e ne riparliamo. E anche quando tutti ne hanno detto peste e corna perché decise di non disputare la Coppa Davis, io l’ho difeso con il coltello tra i denti. Lasciatelo in pace, fatelo allenare con serenità: i risultati arriveranno. Sinner ha qualcosa di speciale. Cosa? La forza mentale, la cultura del lavoro, il senso del dovere e del sacrificio. L’ossessione a migliorarsi. In questo sì, è ben poco italiano. E questa sua professionalità ha fatto la differenza”.
    “Con Sinner a cena? Direi di no. Ma nemmeno con gli altri. Ormai non funziona più così: i tempi in cui i tennisti si concedevano distrazioni e facevano le ore piccole sono passati. Dopo le vittorie i tennisti vanno a cena con il proprio team e programmano allenamenti, date, tornei. E poi io sono per i dirigenti che si muovono dietro le quinte, che non sono invadenti e non si mettono in mostra. Preferisco essere un compagno discreto che supporta a distanza”.
    “Berrettini? Un grande leader, un trascinatore assoluto. Il giorno che smetterà di giocare, e spero sia il più tardi possibile, io lo vedo benissimo come capitano della nazionale, nel ruolo che ora ha Volandri. È stato capace di motivare i ragazzi nella scorsa Coppa Davis dalla panchina, quando non ha potuto giocare, e quest’anno è stato assoluto protagonista. Un carisma che non è da tutti”.
    “Paolini? Ecco, se devo essere sincero, quella sulla quale nessuno avrebbe scommesso un centesimo che avrebbe fatto risultati così straordinari, compreso il sottoscritto, è proprio lei. E invece ci ha smentito tutti, e sono molto fiero di questa ragazza. È stata la più grande sorpresa del 2024, ancora più di Sinner. Ha un grande talento che le consente di tenere testa ad avversarie molto più prestanti di lei, e poi ha tecnica e senso tattico. E un allenatore eccezionale che l’ha fatta crescere di anno in anno”.
    “Musetti? Lui è ancora un talento inespresso. Enormi potenzialità, sembra essere sulla via giusta per decollare, ma in altri momenti si perde. È un vero peccato. Speriamo trovi la giusta continuità”.
    “Nadal? Il migliore di tutti, di gran lunga, soprattutto fuori dal campo. In 24 anni l’ho incrociato tante volte, tra un torneo e l’altro. E Nadal è davvero un tennista speciale: un vero signore, educato, amatissimo dai tifosi, uno che ha dato tantissimo al tennis e ha fatto appassionare generazioni. Secondo me ancora più di Federer, che di persona, per mia esperienza, non ha la stessa gentilezza e simpatia di Nadal. E stesso discorso per Djockovic: certamente il pallettaro più forte del mondo, ma che secondo me non ha lo spessore sportivo e umano di Nadal“.
    Un momento o partita per lui indimenticabile: “Ce ne sono diverse, ma se devo proprio scegliere, il momento più commovente è stato a Parigi in occasione del Roland Garros, quando Sinner è diventato numero uno al mondo. In quel momento si scriveva la storia: Jannik è stato il primo italiano a riuscire in questa impresa”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Davis Cup e BJKCup su SuperTennis per 4 anni. Binaghi: “Se non ci concedono Rai1, ci terremo l’esclusiva”

    Angelo Binaghi, Presidente FITP

    Supertennis trasmetterà dal 2025 per quattro anni la Davis Cup e la Billie Jean King Cup, in esclusiva a meno che la tv di stato non conceda al tennis il canale principale, Rai 1. Siamo campioni del mondo nel tennis a squadre e meritiamo lo stesso trattamento della nazionale di calcio. Così dichiara il Presidente FITP Angelo Binaghi in un’intervista a Il Foglio.
    “Più tennis sulla rete ammiraglia, Rai 1, e non su Rai 2. Chiedo solo pari opportunità con la Nazionale di calcio. Non posso più sopportare che il tennis venga considerato dalla Rai uno sport minore. Non lo è. Lo dimostrano gli ascolti”. afferma Binaghi. “Il nostro scopo non è commerciale ma divulgativo ma chiediamo attenzione. Abbiamo il nostro canale e se la Rai non ci dà le giuste risposte offriremo il bel tennis sul nostro canale tematico”.
    Alla tv di Stato, prosegue il Presidente, “[abbiamo sempre offerto] la nostra disponibilità. Siamo venuti incontro alle richieste e concordato perfino gli orari delle gare degli Internazionali di Roma”.
    Binaghi ha chiesto ai vertici della Rai una collocazione più prestigiosa per il tennis. “Mi è stato risposto che ci sono valutazioni di marketing. Ovviamente ho ringraziato l’ad Rossi, ma io devo fare l’interesse del tennis, e gli sarei più grato quando la Rai ci darà la vetrina della nazionale di calcio, Rai 1. E’ una sfida per tutti. Il nuovo Sinner deve vedere il tennis sulla tv pubblica e non su una pay tv. Il tennis è popolare come il calcio, la Rai lo comprenda. Il danno è per il Paese”.
    “Gli spagnoli hanno avuto la possibilità di vedere sulla loro tv pubblica la finale del Roland Garros, la finale tra lo spagnolo Alcaraz e Zverev”. In Italia, invece, “la nostra Paolini è arrivata in finale a Wimbledon ma gli italiani non hanno visto la partita in chiaro, sulla Rai”. Questo succede – si legge sul sito FITP – perché nella lista degli eventi sportivi considerati di interesse generale, da trasmettere in chiaro (non necessariamente sulla Rai), per quanto riguarda il tennis figurano soltanto semifinali e finale delle nazionali italiane in Coppa Davis e Billie Jean King Cup, e di giocatori o giocatrici italiani agli Internazionali BNL d’Italia. L’elenco è contenuto nella delibera 131/12/CONS dell’AGCOM, approvata nel marzo 2012.
    Binaghi incalza: “Chiedo una finestra in chiaro, una vetrina vera, per le partite. Voglio che le finali dello Slam possano essere guardate dai ragazzi che amano il tennis”. Ne ha parlato anche al Governo, spiega. “Mi hanno assicurato che la norma verrà modificata. Speriamo, e presto”.
    Il prossimo anno SuperTennis trasmetterà anche il WTA Tour e il Challenger tour, oltre alle due principali manifestazioni a squadre, Davis e BJKCup. Fa bene Binaghi ad alzare l’asticella: in questo momento storico di vittorie mai raggiunte prime e di boom del tennis in Italia, avere la massima visibilità e considerazione anche sulla Tv pubblica sarebbe un contributo importante, inclusa la possibilità di vedere le finali degli Slam in chiaro, come accade in molti paesi con le Pay Tv che detengono i diritti per l’intero torneo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Binaghi: “Sinner non meritava questo trattamento. È un esempio di massima correttezza”

    Angelo Binaghi, Presidente FITP

    Il presidente della FITP Angelo Binaghi è tornato sul “caso Clostebol”, difendendo a spada tratta Jannik Sinner e riflettendo sul trattamento immeritato ricevuto dal nostro campione, vero esempio di lealtà e correttezza. Così Binaghi ha parlato nel corso del programma “La Politica nel pallone” su Gr Parlamento: “Il ricorso della Wada al TAS? È un caso molto eclatante, è il giocatore più forte al mondo e si presta a valutazioni molto differenti rispetto ad un caso normale. Le motivazioni credo siano su aspetti psicologici. Noi abbiamo grande fiducia nel TAS, neanche la WADA pensa di riqualificare quello che è successo che è chiarissimo. Stiamo parlando di un campione che gioca i tornei anche da un punto di vista comportamentale e con correttezza estrema. Oramai l’appello della WADA è sulla corretta applicazione a questa storia, ricostruita bene dalle norme in essere, un incidente totalmente fortuito”.
    ”Credo che il peggio sia passato. Sinner è un esempio di massima correttezza, riuscire a tenere nascosto e non poter sfogare questa problematica per mesi, dove sei sottoposto ad uno stress gigantesco, credo sia stata un’impresa titanica. Ha poi subito la grande valanga mediatica il giorno dopo, quando la notizia è stata resa pubblica. Ora aspetteremo il giudizio del TAS però credo che la parte più acuta della tempesta sia passata felicemente ed egregiamente. Il ragazzo non meritava questo trattamento e questi mesi di grandi difficoltà che ha passato ma la strada ora è in discesa. In questi mesi la sua più grande preoccupazione era che la gente gli credesse. Queste cose credo siano nell’evidenza dei fatti e che l’opinione pubblica abbia capito che si tratta di un banalissimo incidente, sono fiducioso che gran parte della tempesta è passata. Oggi abbiamo un campione e domani avremo un campione ancora più forte e maturo. Quando si chiuderà la vicenda? Non credo si risolverà entro l’anno” conclude Binaghi
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sinner assente agli Internazionali di Roma, Binaghi commenta: “Dispiace, ma sono cose che succedono”

    La notizia dell’assenza di Jannik Sinner dagli Internazionali d’Italia, il prestigioso torneo ATP Masters 1000 di Roma, ha colto di sorpresa il mondo del tennis italiano. Il campione azzurro non sarà presente all’appuntamento romano per problemi all’anca.Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), ha commentato la situazione all’ANSA: “Sinner l’ho sentito, certamente, dispiace ma sono cose che succedono anche nelle migliori famiglie. È giusto rispettare fino in fondo Jannik che domani sarà a Roma e parlerà. Aspettiamo 24 ore. È giusto che sia lui a dirvi cosa è successo e come si sente”.
    Nonostante l’assenza di Sinner, Binaghi si mostra ottimista riguardo al successo degli Internazionali d’Italia: “Comunque gli Internazionali saranno da record e questo è dovuto a un momento pazzesco che stiamo vivendo. La passione per il tennis non cambia anche se Jannik disgraziatamente questo torneo non può farlo. Il trend e i numeri sono incredibili. Abbiamo tanti italiani in gara, faremo il tifo per gli altri”.L’assenza di Sinner rappresenta indubbiamente una delusione per i tifosi italiani, che speravano di vederlo brillare sulla terra rossa di Roma.Ora l’attenzione si sposta su Jannik Sinner, che domani sarà a Roma per chiarire i motivi della sua assenza e condividere le sue sensazioni. I tifosi e gli appassionati di tennis attendono con trepidazione le sue parole, sperando di avere presto notizie positive sul suo ritorno in campo.
    Nel frattempo, gli Internazionali d’Italia si preannunciano come un evento da record, grazie all’entusiasmo e alla passione che il tennis sta vivendo in questo momento straordinario. Gli italiani in gara saranno sostenuti dal caloroso tifo del pubblico di casa, pronti a dare il massimo e regalare grandi emozioni agli appassionati di questo meraviglioso sport.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    La presentazione degli Internazionali BNL d’Italia all’interno del Colosseo. Binaghi: “Supereremo ogni record di presenze. Wild card a Berrettini, Fognini, Gigante, Zeppieri e Vavassori”

    Il Presidente della FITP Binaghi nel corso della presentazione 2024 degli IBI

    Nell’iconica cornice del Colosseo, si è svolta la presentazione dell’edizione 2024 degli Internazionali BNL d’Italia. A prendere parola per primo il Presidente della FITP Angelo Binaghi: ha illustrato gli straordinari risultati economici e di presenza di pubblico al torneo, una crescita costante e consolidata, soffermandosi poi anche su progetti e prossime iniziative per sostenere il momento eccezionale del tennis in Italia.
    Binaghi ha approfittato dell’evento per annunciare le Wild Card: “Trevisan, Errani, Stefanini, Pedone, Brancaccio e la giovane Paoletti nel femminile, mentre nel maschile salutiamo con grande piacere il rientro di Berrettini, a cui daremo una Wild Card. Le altre sono per Fognini, due giovani come Gigante e Zeppieri, l’ultima la daremo a Vavassori. Se Berrettini entrerà in tabellone grazie alla classifica, la wild card sarà assegnata a Napolitano”. Per il tabellone di qualificazione, le wild card sono state assegnate a Maestrelli, Passaro e Vincent Ruggeri nel maschile, Ambrosio, Pigato, Rocchetti e Ruggeri nel femminile.

    Annunciate le wild card per gli #IBI24
    Tabellone principale maschile 🔵
    Matteo #BerrettiniFabio #FogniniGiulio #ZeppieriMatteo #GiganteAndrea #Vavassori#tennis | @InteBNLdItalia pic.twitter.com/dRP2wC3iY1
    — FITP (@federtennis) April 23, 2024

    Queste alcune frasi del Presidente Binaghi nel corso della presentazione.
    “È la presentazione che ho sempre sognato. Non so se sia merito del valore degli #IBI24, di Sinner e delle nostre squadre campioni e finaliste mondiali, o della popolarità del tennis. So che noi, Sport e Salute e BNL dobbiamo essere fieri”.
    “La prevendita è lo specchio più fedele del valore che creiamo. Il record di incasso non è più una notizia, a testimonianza di una crescita sana e continua degli #IBI24 e del tennis italiano. La notizia è la velocità di crescita, che è del 36% anno su anno. Domani raggiungiamo e superiamo il risultato di 22 milioni di euro di incasso e lo facciamo con molti giorni di anticipo rispetto alle finali del torneo, per le quali i biglietti sono già esauriti. Mai è stata così alta la prevendita. Cresciamo anche con gli stranieri, 29mila biglietti. La crescita dei biglietti è dovuta una crescita alla domanda interna, si vive un’atmosfera frizzante. Abbiamo vinto nel 2024 ben 4 tornei di livello uguale o superiore agli Internazionali”.
    “Il torneo sarà trasmesso in chiaro dalla Rai in tutti i giorni del torneo. Non ci sarà la sessione serale l’ultimo sabato del torneo”.
    “Supereremo agevolmente i 300 mila spettatori paganti e puntiamo a superare quota 350 mila; l’impatto economico sul territorio supererà il mezzo miliardo di euro dello scorso anno”
    “Faremo vedere a tutto il mondo le bellezze del nostro paese e la nostra capacità organizzativa, generando un importante impatto sociale, e speriamo anche la performance dei nostri atleti”.
    “Insieme a Sport e Salute non utilizziamo un euro di fondi pubblici, paghiamo l’affitto dell’impianto. Tutto questo venendo da un passato con milioni di debito. L’obiettivo è continuare con investimenti che possono far crescere il nostro sport. Siamo partiti con la televisione, Supertennis, quindi il rilancio del settore tecnico, all’epoca fu criticato ma oggi è studiato e copiato. Ci siamo dedicati anche alla scuola, dove il tennis non riusciva ad entrare. La nuova frontiera è l’impiantistica, i nostri campi – da tennis e padel – hanno un eccesso di domanda e quindi dobbiamo pensare all’offerta. Vogliamo realizzare qualche migliaia di campi da tennis, padel e pickleball”.
    “Se Sinner diventasse n.1 al mondo agli Internazionali faremo una festa. Lo sport insegna a cercare di vincere. Credo che la vittoria di Jannik Sinner possa trascinare il tennis italiano a raggiungere grandi obiettivi. Lavoriamo per cercare di vincere”.
    Ci sarà un evento di tennis a Piazza del Popolo, il sorteggio di tabelloni principali si svolgerà alla Fontana di Trevi, annuncia il sindaco di Roma Gualtieri.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Barazzutti sfida Binaghi per presidenza della FITP

    Corrado Barazzutti

    Il 2024 sarà non solo l’anno Olimpico ma anche quello del rinnovo della Presidenza della FITP. Scontata la ricandidatura dell’attuale Presidente Angelo Binaghi, forte del momento d’oro del tennis italiano, della crescita dei tesserati e degli Internazionali d’Italia, con la super ciliegina delle Atp Finals a Torino. A sorpresa spunta uno sfidante “di peso”: Corrado Barazzutti. L’ex Davisman italiano e oggi super-coach di Lorenzo Musetti, dopo anni passati da Capitano di Davis e poi coach di Fognini, ha sciolto la sua riserva e comunicato ufficialmente sia a Binaghi che a tutti i circoli italiani la sua candidatura attraverso una lettera, come riporta il collega Lorenzo Vendemiale su Il Fatto Quotidiano e conferma anche l’agenzia ANSA.
    L’elezione avverrà dopo i Giochi Olimpici. Teoricamente il mandato in corso doveva essere l’ultimo per Binaghi (è in carica ininterrottamente dal 2001), ma un emendamento del Governo ha cancellato la norma sul limite dei mandati che avrebbe impedito la sua candidatura (è ancora in vigore solo per il Coni). La nuova norma rende più complicata la rielezione di un presidente di vecchio corso, visto che per chi è alla quarta rielezione è necessario un quorum maggiorato del 66%, ossia due terzi dei voti.
    Sembra che nell’ambiente si parlasse da tempo della ipotesi di Barazzutti come possibile alternativa a Binaghi. Nella lettera inviata ai circoli, l’ex top 10 azzurro motiva quel che lo spinge a presentarsi come nuovo presidente della FITP, tra cui la voglia di dare voce a realtà più periferiche, e segna come punti centrali del suo possibile governo del tennis nazionale l’eliminazione del contestato meccanismo delle armonizzazioni e l’abbattimento delle quote federali.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO