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    Binaghi: “Sinner è speciale per forza mentale e cultura del lavoro, Berrettini è un leader. Nadal il migliore di tutti, Djokovic il pallettaro più forte del mondo”

    Angelo Binaghi, Presidente FITP

    Il presidente FITP Angelo Binaghi ha rilasciato una lunga interessante intervista al quotidiano La Nuova Sardegna (con il collega Luigi Soriga), nella quale spazia a 360° sul tennis, ripercorrendo i suoi anni giovanili da giocatore fino all’attualità, con i nostri azzurri dominanti nei tour maschile e femminile. Curioso il suo parere sui celeberrimi “big three”: il preferito di Binaghi è Nadal, più di Federer e di Djokovic, da lui definito “il pallettaro più forte del mondo”. Riportiamo i passaggi più interessanti della lunga intervista, che presenta un Binaghi meno “ufficiale” e più “appassionato” dello sport che ha segnato la sua vita visti i 24 anni alla guida del tennis nazionale.

    “Da giocatore ero un pirata, facevo delle incursioni a rete anche azzardate” racconta Binaghi. “Mi piaceva il serve and volley, anzi, per dirla tutta, era l’unico schema che potevo permettermi con il mio fisico. Non ero esattamente il massimo della prestanza e dell’atletismo, perché studiavo e mi potevo allenare molto meno degli altri. All’epoca i miei giocatori preferiti erano John McEnroe, Stefan Edberg e Yannick Noah, tutta gente che a rete aveva una discreta mano”.
    “Il mio tennista preferito? E vabbè, cos’altro potrei dire? Naturalmente è Sinner. Senza dubbio il numero 1 al mondo, con una superiorità rispetto agli avversari che in questo momento è sotto gli occhi di tutti. Su di lui ho avuto informazioni di primissima mano, fonte molto confidenziale e di fiducia: mio figlio. Aveva disputato in Tunisia un torneo di doppio con Sinner, e mi parlò di questo compagno più piccolo di lui, ma che già era molto forte e prometteva bene. A quell’epoca avrà avuto circa 17 anni, e assieme a mio figlio approdarono alle semifinali, ma poi dovettero ritirarsi perché Jannik si infortunò”.
    Il primo incontro del Presidente con il futuro n.1 del mondo avvenne a Milano nel 2019: “Ci siamo visti negli spogliatoi durante la Next Generation degli ATP Finals del 2019. Lui è stato il primo italiano a vincere questa competizione, e così sono andato a congratularmi. Mi ha colpito per l’educazione e per la semplicità. In campo si vedeva già il suo enorme valore, da un punto di vista tecnico era di altissimo livello. Però doveva ancora colmare alcune lacune fisiche, era un po’ acerbo. Mi ricordava un po’ Venus Williams: potenzialità incredibili, ma difficoltà atletiche nel coprire il campo. Poi la tenacia e la determinazione di Sinner hanno disegnato un giocatore completo, senza punti deboli: ormai negli spostamenti è un razzo, ha migliorato il servizio e anche a rete sa essere incisivo”.
    Binaghi afferma di aver creduto in Jannik fin dall’inizio, anche quando Alcaraz pareva una forza inarrestabile. “Era il periodo in cui Alcaraz era esploso, e tutti erano fissati con lo spagnolo. Spettacolare, solido, rapidissimo, grintoso. Ma a quelli che dicevano, magari averne uno così in Italia, io rispondevo: tutta la vita Sinner. Dategli tempo, e ne riparliamo. E anche quando tutti ne hanno detto peste e corna perché decise di non disputare la Coppa Davis, io l’ho difeso con il coltello tra i denti. Lasciatelo in pace, fatelo allenare con serenità: i risultati arriveranno. Sinner ha qualcosa di speciale. Cosa? La forza mentale, la cultura del lavoro, il senso del dovere e del sacrificio. L’ossessione a migliorarsi. In questo sì, è ben poco italiano. E questa sua professionalità ha fatto la differenza”.
    “Con Sinner a cena? Direi di no. Ma nemmeno con gli altri. Ormai non funziona più così: i tempi in cui i tennisti si concedevano distrazioni e facevano le ore piccole sono passati. Dopo le vittorie i tennisti vanno a cena con il proprio team e programmano allenamenti, date, tornei. E poi io sono per i dirigenti che si muovono dietro le quinte, che non sono invadenti e non si mettono in mostra. Preferisco essere un compagno discreto che supporta a distanza”.
    “Berrettini? Un grande leader, un trascinatore assoluto. Il giorno che smetterà di giocare, e spero sia il più tardi possibile, io lo vedo benissimo come capitano della nazionale, nel ruolo che ora ha Volandri. È stato capace di motivare i ragazzi nella scorsa Coppa Davis dalla panchina, quando non ha potuto giocare, e quest’anno è stato assoluto protagonista. Un carisma che non è da tutti”.
    “Paolini? Ecco, se devo essere sincero, quella sulla quale nessuno avrebbe scommesso un centesimo che avrebbe fatto risultati così straordinari, compreso il sottoscritto, è proprio lei. E invece ci ha smentito tutti, e sono molto fiero di questa ragazza. È stata la più grande sorpresa del 2024, ancora più di Sinner. Ha un grande talento che le consente di tenere testa ad avversarie molto più prestanti di lei, e poi ha tecnica e senso tattico. E un allenatore eccezionale che l’ha fatta crescere di anno in anno”.
    “Musetti? Lui è ancora un talento inespresso. Enormi potenzialità, sembra essere sulla via giusta per decollare, ma in altri momenti si perde. È un vero peccato. Speriamo trovi la giusta continuità”.
    “Nadal? Il migliore di tutti, di gran lunga, soprattutto fuori dal campo. In 24 anni l’ho incrociato tante volte, tra un torneo e l’altro. E Nadal è davvero un tennista speciale: un vero signore, educato, amatissimo dai tifosi, uno che ha dato tantissimo al tennis e ha fatto appassionare generazioni. Secondo me ancora più di Federer, che di persona, per mia esperienza, non ha la stessa gentilezza e simpatia di Nadal. E stesso discorso per Djockovic: certamente il pallettaro più forte del mondo, ma che secondo me non ha lo spessore sportivo e umano di Nadal“.
    Un momento o partita per lui indimenticabile: “Ce ne sono diverse, ma se devo proprio scegliere, il momento più commovente è stato a Parigi in occasione del Roland Garros, quando Sinner è diventato numero uno al mondo. In quel momento si scriveva la storia: Jannik è stato il primo italiano a riuscire in questa impresa”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Davis Cup e BJKCup su SuperTennis per 4 anni. Binaghi: “Se non ci concedono Rai1, ci terremo l’esclusiva”

    Angelo Binaghi, Presidente FITP

    Supertennis trasmetterà dal 2025 per quattro anni la Davis Cup e la Billie Jean King Cup, in esclusiva a meno che la tv di stato non conceda al tennis il canale principale, Rai 1. Siamo campioni del mondo nel tennis a squadre e meritiamo lo stesso trattamento della nazionale di calcio. Così dichiara il Presidente FITP Angelo Binaghi in un’intervista a Il Foglio.
    “Più tennis sulla rete ammiraglia, Rai 1, e non su Rai 2. Chiedo solo pari opportunità con la Nazionale di calcio. Non posso più sopportare che il tennis venga considerato dalla Rai uno sport minore. Non lo è. Lo dimostrano gli ascolti”. afferma Binaghi. “Il nostro scopo non è commerciale ma divulgativo ma chiediamo attenzione. Abbiamo il nostro canale e se la Rai non ci dà le giuste risposte offriremo il bel tennis sul nostro canale tematico”.
    Alla tv di Stato, prosegue il Presidente, “[abbiamo sempre offerto] la nostra disponibilità. Siamo venuti incontro alle richieste e concordato perfino gli orari delle gare degli Internazionali di Roma”.
    Binaghi ha chiesto ai vertici della Rai una collocazione più prestigiosa per il tennis. “Mi è stato risposto che ci sono valutazioni di marketing. Ovviamente ho ringraziato l’ad Rossi, ma io devo fare l’interesse del tennis, e gli sarei più grato quando la Rai ci darà la vetrina della nazionale di calcio, Rai 1. E’ una sfida per tutti. Il nuovo Sinner deve vedere il tennis sulla tv pubblica e non su una pay tv. Il tennis è popolare come il calcio, la Rai lo comprenda. Il danno è per il Paese”.
    “Gli spagnoli hanno avuto la possibilità di vedere sulla loro tv pubblica la finale del Roland Garros, la finale tra lo spagnolo Alcaraz e Zverev”. In Italia, invece, “la nostra Paolini è arrivata in finale a Wimbledon ma gli italiani non hanno visto la partita in chiaro, sulla Rai”. Questo succede – si legge sul sito FITP – perché nella lista degli eventi sportivi considerati di interesse generale, da trasmettere in chiaro (non necessariamente sulla Rai), per quanto riguarda il tennis figurano soltanto semifinali e finale delle nazionali italiane in Coppa Davis e Billie Jean King Cup, e di giocatori o giocatrici italiani agli Internazionali BNL d’Italia. L’elenco è contenuto nella delibera 131/12/CONS dell’AGCOM, approvata nel marzo 2012.
    Binaghi incalza: “Chiedo una finestra in chiaro, una vetrina vera, per le partite. Voglio che le finali dello Slam possano essere guardate dai ragazzi che amano il tennis”. Ne ha parlato anche al Governo, spiega. “Mi hanno assicurato che la norma verrà modificata. Speriamo, e presto”.
    Il prossimo anno SuperTennis trasmetterà anche il WTA Tour e il Challenger tour, oltre alle due principali manifestazioni a squadre, Davis e BJKCup. Fa bene Binaghi ad alzare l’asticella: in questo momento storico di vittorie mai raggiunte prime e di boom del tennis in Italia, avere la massima visibilità e considerazione anche sulla Tv pubblica sarebbe un contributo importante, inclusa la possibilità di vedere le finali degli Slam in chiaro, come accade in molti paesi con le Pay Tv che detengono i diritti per l’intero torneo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Binaghi: “Sinner non meritava questo trattamento. È un esempio di massima correttezza”

    Angelo Binaghi, Presidente FITP

    Il presidente della FITP Angelo Binaghi è tornato sul “caso Clostebol”, difendendo a spada tratta Jannik Sinner e riflettendo sul trattamento immeritato ricevuto dal nostro campione, vero esempio di lealtà e correttezza. Così Binaghi ha parlato nel corso del programma “La Politica nel pallone” su Gr Parlamento: “Il ricorso della Wada al TAS? È un caso molto eclatante, è il giocatore più forte al mondo e si presta a valutazioni molto differenti rispetto ad un caso normale. Le motivazioni credo siano su aspetti psicologici. Noi abbiamo grande fiducia nel TAS, neanche la WADA pensa di riqualificare quello che è successo che è chiarissimo. Stiamo parlando di un campione che gioca i tornei anche da un punto di vista comportamentale e con correttezza estrema. Oramai l’appello della WADA è sulla corretta applicazione a questa storia, ricostruita bene dalle norme in essere, un incidente totalmente fortuito”.
    ”Credo che il peggio sia passato. Sinner è un esempio di massima correttezza, riuscire a tenere nascosto e non poter sfogare questa problematica per mesi, dove sei sottoposto ad uno stress gigantesco, credo sia stata un’impresa titanica. Ha poi subito la grande valanga mediatica il giorno dopo, quando la notizia è stata resa pubblica. Ora aspetteremo il giudizio del TAS però credo che la parte più acuta della tempesta sia passata felicemente ed egregiamente. Il ragazzo non meritava questo trattamento e questi mesi di grandi difficoltà che ha passato ma la strada ora è in discesa. In questi mesi la sua più grande preoccupazione era che la gente gli credesse. Queste cose credo siano nell’evidenza dei fatti e che l’opinione pubblica abbia capito che si tratta di un banalissimo incidente, sono fiducioso che gran parte della tempesta è passata. Oggi abbiamo un campione e domani avremo un campione ancora più forte e maturo. Quando si chiuderà la vicenda? Non credo si risolverà entro l’anno” conclude Binaghi
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sinner assente agli Internazionali di Roma, Binaghi commenta: “Dispiace, ma sono cose che succedono”

    La notizia dell’assenza di Jannik Sinner dagli Internazionali d’Italia, il prestigioso torneo ATP Masters 1000 di Roma, ha colto di sorpresa il mondo del tennis italiano. Il campione azzurro non sarà presente all’appuntamento romano per problemi all’anca.Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), ha commentato la situazione all’ANSA: “Sinner l’ho sentito, certamente, dispiace ma sono cose che succedono anche nelle migliori famiglie. È giusto rispettare fino in fondo Jannik che domani sarà a Roma e parlerà. Aspettiamo 24 ore. È giusto che sia lui a dirvi cosa è successo e come si sente”.
    Nonostante l’assenza di Sinner, Binaghi si mostra ottimista riguardo al successo degli Internazionali d’Italia: “Comunque gli Internazionali saranno da record e questo è dovuto a un momento pazzesco che stiamo vivendo. La passione per il tennis non cambia anche se Jannik disgraziatamente questo torneo non può farlo. Il trend e i numeri sono incredibili. Abbiamo tanti italiani in gara, faremo il tifo per gli altri”.L’assenza di Sinner rappresenta indubbiamente una delusione per i tifosi italiani, che speravano di vederlo brillare sulla terra rossa di Roma.Ora l’attenzione si sposta su Jannik Sinner, che domani sarà a Roma per chiarire i motivi della sua assenza e condividere le sue sensazioni. I tifosi e gli appassionati di tennis attendono con trepidazione le sue parole, sperando di avere presto notizie positive sul suo ritorno in campo.
    Nel frattempo, gli Internazionali d’Italia si preannunciano come un evento da record, grazie all’entusiasmo e alla passione che il tennis sta vivendo in questo momento straordinario. Gli italiani in gara saranno sostenuti dal caloroso tifo del pubblico di casa, pronti a dare il massimo e regalare grandi emozioni agli appassionati di questo meraviglioso sport.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    La presentazione degli Internazionali BNL d’Italia all’interno del Colosseo. Binaghi: “Supereremo ogni record di presenze. Wild card a Berrettini, Fognini, Gigante, Zeppieri e Vavassori”

    Il Presidente della FITP Binaghi nel corso della presentazione 2024 degli IBI

    Nell’iconica cornice del Colosseo, si è svolta la presentazione dell’edizione 2024 degli Internazionali BNL d’Italia. A prendere parola per primo il Presidente della FITP Angelo Binaghi: ha illustrato gli straordinari risultati economici e di presenza di pubblico al torneo, una crescita costante e consolidata, soffermandosi poi anche su progetti e prossime iniziative per sostenere il momento eccezionale del tennis in Italia.
    Binaghi ha approfittato dell’evento per annunciare le Wild Card: “Trevisan, Errani, Stefanini, Pedone, Brancaccio e la giovane Paoletti nel femminile, mentre nel maschile salutiamo con grande piacere il rientro di Berrettini, a cui daremo una Wild Card. Le altre sono per Fognini, due giovani come Gigante e Zeppieri, l’ultima la daremo a Vavassori. Se Berrettini entrerà in tabellone grazie alla classifica, la wild card sarà assegnata a Napolitano”. Per il tabellone di qualificazione, le wild card sono state assegnate a Maestrelli, Passaro e Vincent Ruggeri nel maschile, Ambrosio, Pigato, Rocchetti e Ruggeri nel femminile.

    Annunciate le wild card per gli #IBI24
    Tabellone principale maschile 🔵
    Matteo #BerrettiniFabio #FogniniGiulio #ZeppieriMatteo #GiganteAndrea #Vavassori#tennis | @InteBNLdItalia pic.twitter.com/dRP2wC3iY1
    — FITP (@federtennis) April 23, 2024

    Queste alcune frasi del Presidente Binaghi nel corso della presentazione.
    “È la presentazione che ho sempre sognato. Non so se sia merito del valore degli #IBI24, di Sinner e delle nostre squadre campioni e finaliste mondiali, o della popolarità del tennis. So che noi, Sport e Salute e BNL dobbiamo essere fieri”.
    “La prevendita è lo specchio più fedele del valore che creiamo. Il record di incasso non è più una notizia, a testimonianza di una crescita sana e continua degli #IBI24 e del tennis italiano. La notizia è la velocità di crescita, che è del 36% anno su anno. Domani raggiungiamo e superiamo il risultato di 22 milioni di euro di incasso e lo facciamo con molti giorni di anticipo rispetto alle finali del torneo, per le quali i biglietti sono già esauriti. Mai è stata così alta la prevendita. Cresciamo anche con gli stranieri, 29mila biglietti. La crescita dei biglietti è dovuta una crescita alla domanda interna, si vive un’atmosfera frizzante. Abbiamo vinto nel 2024 ben 4 tornei di livello uguale o superiore agli Internazionali”.
    “Il torneo sarà trasmesso in chiaro dalla Rai in tutti i giorni del torneo. Non ci sarà la sessione serale l’ultimo sabato del torneo”.
    “Supereremo agevolmente i 300 mila spettatori paganti e puntiamo a superare quota 350 mila; l’impatto economico sul territorio supererà il mezzo miliardo di euro dello scorso anno”
    “Faremo vedere a tutto il mondo le bellezze del nostro paese e la nostra capacità organizzativa, generando un importante impatto sociale, e speriamo anche la performance dei nostri atleti”.
    “Insieme a Sport e Salute non utilizziamo un euro di fondi pubblici, paghiamo l’affitto dell’impianto. Tutto questo venendo da un passato con milioni di debito. L’obiettivo è continuare con investimenti che possono far crescere il nostro sport. Siamo partiti con la televisione, Supertennis, quindi il rilancio del settore tecnico, all’epoca fu criticato ma oggi è studiato e copiato. Ci siamo dedicati anche alla scuola, dove il tennis non riusciva ad entrare. La nuova frontiera è l’impiantistica, i nostri campi – da tennis e padel – hanno un eccesso di domanda e quindi dobbiamo pensare all’offerta. Vogliamo realizzare qualche migliaia di campi da tennis, padel e pickleball”.
    “Se Sinner diventasse n.1 al mondo agli Internazionali faremo una festa. Lo sport insegna a cercare di vincere. Credo che la vittoria di Jannik Sinner possa trascinare il tennis italiano a raggiungere grandi obiettivi. Lavoriamo per cercare di vincere”.
    Ci sarà un evento di tennis a Piazza del Popolo, il sorteggio di tabelloni principali si svolgerà alla Fontana di Trevi, annuncia il sindaco di Roma Gualtieri.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Barazzutti sfida Binaghi per presidenza della FITP

    Corrado Barazzutti

    Il 2024 sarà non solo l’anno Olimpico ma anche quello del rinnovo della Presidenza della FITP. Scontata la ricandidatura dell’attuale Presidente Angelo Binaghi, forte del momento d’oro del tennis italiano, della crescita dei tesserati e degli Internazionali d’Italia, con la super ciliegina delle Atp Finals a Torino. A sorpresa spunta uno sfidante “di peso”: Corrado Barazzutti. L’ex Davisman italiano e oggi super-coach di Lorenzo Musetti, dopo anni passati da Capitano di Davis e poi coach di Fognini, ha sciolto la sua riserva e comunicato ufficialmente sia a Binaghi che a tutti i circoli italiani la sua candidatura attraverso una lettera, come riporta il collega Lorenzo Vendemiale su Il Fatto Quotidiano e conferma anche l’agenzia ANSA.
    L’elezione avverrà dopo i Giochi Olimpici. Teoricamente il mandato in corso doveva essere l’ultimo per Binaghi (è in carica ininterrottamente dal 2001), ma un emendamento del Governo ha cancellato la norma sul limite dei mandati che avrebbe impedito la sua candidatura (è ancora in vigore solo per il Coni). La nuova norma rende più complicata la rielezione di un presidente di vecchio corso, visto che per chi è alla quarta rielezione è necessario un quorum maggiorato del 66%, ossia due terzi dei voti.
    Sembra che nell’ambiente si parlasse da tempo della ipotesi di Barazzutti come possibile alternativa a Binaghi. Nella lettera inviata ai circoli, l’ex top 10 azzurro motiva quel che lo spinge a presentarsi come nuovo presidente della FITP, tra cui la voglia di dare voce a realtà più periferiche, e segna come punti centrali del suo possibile governo del tennis nazionale l’eliminazione del contestato meccanismo delle armonizzazioni e l’abbattimento delle quote federali.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sinner: “Il nostro obiettivo era di giocare meglio gli Slam. Adesso ogni torneo in cui partecipo si va a caccia”

    Jannik Sinner nella conferenza a Roma

    Jannik Sinner ha tenuto una conferenza stampa a Roma presso la nuova sede della Federazione, insieme al Presidente Angelo Binaghi che ha accolto il nuovo campione Slam. Queste le parole del Presidente, in apertura dell’evento (riportiamo dai siti FITP e Supertennis).
    “Intervengo come padrone di casa per darvi il benvenuto nella nostra nuova sede che ci permetterà, dopo tanti anni, di lavorare finalmente tutti insieme e meglio. L’abbiamo acquistata con i proventi della attività commerciale e la ristruttureremo, in particolare in questo grande giardino dove intendiamo coltivare vaste piantagioni di carote. A parte gli scherzi, finalmente oggi non risponderò ad alcuna delle vostre domande, so che mi perdonerete, qua c’è un unico grande protagonista, one man show, ed è la festa di Jannik Sinner”.
    “Voglio però dirvi due cose. Inanzitutto voglio ringraziare Jannik a nome di tutto il movimento, i dirigenti, i maestri, gli atleti e i praticanti, dal più piccolo al più grande, quello che lui ha fatto e soprattutto quello che lui dice ci rende orgogliosi. A me personalmente poi Jannik mi fa impazzire; quella ricerca quotidiana del lavoro come dottrina, la voglia continua di migliorarsi, anche dopo un risultato del genere, la ricerca di risultati sempre migliori è quello che nel nostro piccolo abbiamo sempre cercato di fare noi anche dopo le nostre vittorie, come l’upgrade degli Internazionali BNL d’Italia o la conquista delle Nitto ATP Finals avremo potuto fare passerella, starcene in tribuna a goderci il meritato successo e invece li abbiamo considerati come uno stimolo per lavorare di più e crescere ancora, nutrendoci di dati così come Jannik fa di risultati in campo”.

    Queste invece le parole più significative di Sinner nel corso della conferenza di oggi pomeriggio a Roma.
    “Sono contento di condividere queste emozioni con voi, però nell’altro senso non c’è solo questo torneo. Ci sono tanti tornei durante l’anno, ci sono tante possibilità di far bene ma anche di far male. Dobbiamo essere pronti, contenti di questa situazione, per me ma anche per il mio team.Si sente il calore della gente, che mi piace. Ma nell’altro senso sono un ragazzo semplice, normale”.
    “Mi piace la pressione, quindi ho scritto ieri al mio team ‘Ragazzi ci dobbiamo preparare perché dobbiamo lavorare!’ Questo è stato il mio messaggio, e quindi faremo ancora più lavoro di prima, ancora più concentrati e speriamo di far bene”.

    “I like the pressure. I wrote to my team yesterday, ‘guys we have to prepare because we have to work’.
    That was my message and so we will do even more work than before and be more focused.
    pic.twitter.com/lrk4mJ7qKh
    — Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) January 31, 2024

    Importante il passaggio dedicato al suo team, fulcro della sua crescita e straordinari risultati: “Sapevo che dovevo migliorare la parte fisica, ora sono soddisfatto ma ancora non abbiamo finito. Faremo tanto lavoro in palestra. posso fare tutto meglio: è stato molto importante lo step mentale, capire come affrontare certe partite. Nel team nessuno è invasivo. Simone è molto bravo tecnicamente e tatticamente, anche lui è stato giocatore, sa quali colpi funzionano e quali no. Lui e Darren sono bravi a capire cosa sia meglio per me. Darren si occupa più della gestione di certi momenti, ha vinto tanti Slam da coach.
    Si torna alla svolta del febbraio nel 2022, la separazione dal “papà sportivo” Riccardo Piatti e la costruzione di un nuovo team tutto suo. “Nella vita ci sono situazioni che vanno bene, altre che vanno male, altre che vanno bene però… Ho avuto questo però nella mia testa. Ho fatto una scelta che sembrava folle, ma mi butto nel fuoco. mi son detto che volevo conoscere un altro metodo di lavoro, non era detto che fosse giusta o sbagliata. Nelle scelte devo essere bravo a capire le persone del mio team, ma devo capire anche me stesso e quello che voglio. Quello che ho capito è che il mio team non deve essere il migliore di tutti ma devono essere persone che si capiscono, in cui ognuno fa il suo lavoro, e sono tutte persone brave, normali”.
    Jannik scioglie il “nodo Sanremo”, argomento sulla bocca di tutti in questi giorni: “Farò il tifo da casa! Dopo questi due giorni qui a Roma riprendo ad allenarmi, guardo già avanti. Quando dovrei andare lì sarò già a lavorare, quindi non andrò a Sanremo”.

    Sta per iniziare la conferenza stampa di Jannik #Sinner!
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    — SuperTennis TV (@SuperTennisTv) January 31, 2024

    Questi i suoi prossimi programmi: “Non abbiamo ancora parlato di questo. Il nostro obiettivo era di giocare meglio gli Slam. L’anno scorso ho fatto la semifinale a Wimbledon, però ce ne sono altri 3. Il primo quest’anno, meglio di così non poteva andare. Ma come ho detto prima, non finisce qui la stagione. Nella preparazione abbiamo lavorato tanto, però mancava la competizione. Quando sono arrivato a Melbourne ho iniziato subito con l’Australian Open, ero felice di essere lì e mi sentivo bene. Adesso ogni torneo in cui partecipo si va a caccia, poi vediamo cosa si può prendere. Ci saranno settimane buone, altre meno buone. Adesso ho maggior confidenza”.
    Altra risposta importante sulla residenza a Monaco, che cancella una volta per tutte le sterile polemiche che circolano sul questo tema: “Quando avevo 18 anni mi allenavo a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco, quindi ci sono andato anche io. La cosa bella di Monaco è che ci sono tanti giocatori con cui allenarsi, le strutture sono perfette. Lì mi sento a casa, sto bene lì, ho una vita normale. Posso andare al supermercato con zeri problemi, quindi sto bene lì”.
    Bella e toccante la risposta sul suo non essere andato immediatamente a casa a Sesto Pusteria. Poche parole che confermano la profondità di Jannik, la sua sensibilità: “Non voglio tornare a Sesto adesso perché è successo un brutto incidente con 3 morti, c’erano dei bambini, giovani. Il terzo figlio è in ospedale. Il papà è rimasto da solo e sta sostenendo suo figlio in ospedale. Quindi non mi sembra corretto tornare a Sesto, è un momento difficile. Non è assolutamente il caso di fare una festa lì, abbiamo fatto tutto qui dato che domani c’è anche l’evento al Quirinale”.
    È un momento molto positivo nella sua vita, ma Sinner resta sempre con i piedi per terra: “Non è che sta andando tutto dritto, comunque non ho paura di niente. Nella mia testa c’è sempre una partita di tennis, se un giorno un avversario gioca meglio di me e mi batte, gli do la mano e si riparte come prima. Ci saranno dei momenti difficili da gestire, ma non ho paura”.
    Olimpiadi 2024, per Sinner sarà l’esordio, e non vede l’ora: “Ho già detto alla fine della scorsa stagione che le Olimpiadi per me saranno un momento chiave, anche per la mia crescita. Sarà la prima volta che le giocherò pertanto sono contento. Ci saranno tutti gli atleti migliori al mondo, non vedo l’ora di conoscerli e prendere spunti da loro, possono aiutarmi. Sarà uno dei tornei più importanti dell’anno, perché non si gioca tutti gli anni. Speriamo che l’Italia possa portare a casa più medaglie possibili”.
    Due parole su Alex Vittur, il suo manager e uomo di fiducia: “È molto importante per me. Quando ho un problema vado da lui. Ora mi sta aiutando a fare anche altre cose. L’ho conosciuto quando avevo 13 anni, è la persona che mi capisce di più. Sa come sono, sa com’ero, tutti e due ci capiamo al volo quando ci sono da prendere certe decisioni. Lui conosceva Vagnozzi perché ci si allenava insieme ed era spesso in contatto con lui, per lui Simone era un ottimo allenatore. Devo ringraziare Alex per tante cose, mi sta aiutando moltissimo. Si parla poco di lui perché anche lui vuole che sia così”.
    Un pensiero anche per il primissimo maestro nella sua montagna, Heribert Mayr: “È una grande persona, Alex mi ha fatto vedere il suo messaggio, mi sono emozionato. Devo ringraziarlo perché è stato l’unico allenatore in Alto Adige oltre ad Andreas Schönegger”.
    L’importanza della sua vittoria per il movimento in Italia: “Il passo di portare più gente possibile a giocare a tennis è la cosa più importante che stiamo facendo. È sano come sport, c’è competizione ma non c’è contatto. Ti servono solo una racchetta e una pallina. Non ci dimentichiamo di Fognini che ha vinto Montecarlo, poi è arrivato Berrettini, ora ci sono io. Ma tutti stiamo contribuendo al futuro del tennis italiano, sperando che arrivino tanti giovani”.
    Belle parole anche per Matteo Berrettini, che ha dato il via insieme a Fognini alla rinascita ad altissimo livello del tennis italiano: “Ci siamo sentiti dopo la finale, mi ha scritto un bellissimo messaggio. Lui è un giocatore veramente forte, io spero di vederlo il prima possibile. Speriamo di rivederlo in forma, manca un po’ nel circuito. Mi ha fatto dei bellissimi complimenti, come me li ha fatti tutta la squadra della Davis. Abbiamo un ottimo doppio ormai con Bolelli e Vavassori. Matteo mi ha anche sempre aiutato, io gli sono grato. Se lui mi dovesse chiedere qualcosa, come è già successo qualche volta, io sarei disposto ad aiutarlo perché ci tengo molto a lui”.
    Torna anche sulla bella frase sui ragazzi e famiglie, e sulla sua famiglia, pronunciata dopo la vittoria a Melbourne: “Ci sono stati aspetti positivi e aspetti negativi. La cosa negativa è che ora ci sono tante persone fuori casa dei miei genitori, ed è un po’ casino! In questo ho fatto un casino, nell’altro senso ci sono sempre dei genitori che mettono pressione ai ragazzi. Delle volte funziona, delle volte no. Io ho fatto un discorso in generale, di lasciare libertà. A una certa età comunque non si ha la libertà di fare certe cose, io conosco solo la mia storia, che mi ha insegnato valori buoni. Ogni genitore è diverso, quindi non voglio infilarmi in certe situazioni”.
    Una giornata importante, istituzionale, per Sinner, che resterà a Roma anche per essere ricevuto dal Presidente Mattarella, dopo aver salutato la Presidente del Consiglio Meloni. Passaggi obbligati per Jannik, diventato anche nuovo “Ambasciatore della Diplomazia dello Sport”, onorificenza ricevuta da Antonio Tajani. Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari e della Cooperazione internazionale ha incontrato il 22enne altoatesino di Sesto Pusteria presso la Farnesina.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner oggi è stato a Palazzo Chigi invitato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Binaghi su Sanremo “Se Sinner andasse a Sanremo sarebbe una grande delusione”

    L’Italia sportiva è ancora inebriata dai recenti trionfi di Jannik Sinner, il cui ritorno in patria è stato accolto come quello di un eroe nazionale. Tuttavia, l’Istituto per il Credito Sportivo (ICS) e Sport e Salute hanno presentato il “Rapporto Sport 2023”, il primo del suo genere, invitando a una riflessione più profonda sullo stato di salute del sistema sportivo italiano e sull’attività motoria nel Paese.Il rapporto, che comprende un’ampia analisi di dati, è stato presentato al Foro Italico di Roma. Nonostante l’attenzione fosse rivolta alle questioni strutturali e organizzative dello sport italiano, il discorso si è velocemente spostato sul fenomeno Sinner. Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, ha sottolineato l’importanza della vittoria di Sinner non solo in termini sportivi ma anche come simbolo di eccellenza e orgoglio nazionale.
    Accanto a lui, Angelo Binaghi, presidente della Federtennis, ha espresso un pensiero sorprendente riguardo alla possibile partecipazione di Sinner al Festival di Sanremo: “Se Sinner andasse a Sanremo sarebbe una grande delusione. Perché tutti ci andrebbero, ma lui è diverso”, ha detto Binaghi, enfatizzando l’etica lavorativa e la singolarità del tennista, che lo rendono “un italiano atipico”, “un po’ migliore degli altri”. “Sarebbe certamente una grande promozione, ma io sarei deluso e meravigliato”, ha aggiunto Binaghi.
    Queste dichiarazioni hanno acceso un dibattito sul ruolo degli atleti nell’ambito della cultura popolare e sulle aspettative che la società ha nei loro confronti. Il successo di Sinner non solo ha elevato il livello del tennis italiano ma ha anche posto l’accento su come gli atleti possano influenzare, volontariamente o meno, altri settori al di fuori dello sport.
    Jannik Sinner e il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi sono stati ricevuti a Palazzo Chigi per una visita blindatissima. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha portato all’azzurro i complimenti a nome del Governo per il trionfo all’Australian Open, il primo Slam per un italiano in singolare maschile dal 1976. “Un’impresa degna di un vero campione” aveva scritto Meloni sul suo profilo Twitter dopo la finale vinta in rimonta, da sotto di due set, contro il moscovita Daniil Medvedev.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO