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    Masters 1000 Toronto: Sonego lotta in un durissimo primo set ma è un solido Murray a spuntarla. Lorenzo non ha sfruttato due set point

    Lorenzo Sonego a Toronto

    I match di tennis sono delle vere e proprie “Sliding Doors”. Quando nel corso di un incontro tiratissimo, giocato punto su punto, non sfrutti le occasioni che ti capitano, rischi di pagarlo a carissimo prezzo. Questo è purtroppo accaduto a Lorenzo Sonego sul centrale di Toronto nel suo match d’esordio, sconfitto per 7-6 (3) 6-0 da un Andy Murray lontano dai suoi storici picchi di rendimento ma ancora lottatore irriducibile. Il piemontese ha sofferto, spinto molto e rincorso, ma ha disputato una partita altalenante, anche un filo nervosa, contraddistinta da troppi errori e pochi punti col servizio. È giusto sottolineare la qualità in risposta dello scozzese, uno dei migliori negli ultimi anni in questo settore di gioco, ma Lorenzo ha servito in campo il 64% di prime, ricavando “solo” il 56% dei punti, un numero troppo basso, vista la qualità della battuta di Sonego, colpo sul quale gira molto del suo tennis e prestazione.
    La partita si è da subito indirizzata sui canoni preferiti da Murray: tanti (troppi…) scambi, con Lorenzo costretto a continui spostamenti su palle di vario peso, rotazione e profondità. Scaltro Andy nel dare poco ritmo all’azzurro, bloccandolo spesso a sinistra, dove le sue lacune sul rovescio sono venute fuori. In generale Sonego ha disputato un buon primo set, lottando su ogni palla, salvando le tre palle break concesse e arrivando anche a due set point sul 5-4 (grazie anche a due doppi falli di un pessimo Andy in quel gioco). Purtroppo… ecco le “Sliding Doors”: ha rischiato, ma non ha giocato bene le due chance, un errore diretto in risposta, poi attacco non perfetto e volée troppo difficile. Il set è arrivato al tiebreak, subito avanti 2-0 l’azzurro ma poi… doppio fallo, tre errori, e set Murray. La partita, di fatto, è finita lì, come dimostra il fin troppo pesante 6-0 del secondo parziale. Forse la testa del torinese è rimasta bloccata su quelle chance, i suoi errori dall’avvio del secondo set sono stati davvero troppi, mentre Murray sprizzava energia da tutti i pori, con rincorse sempre più veloci e precise.

    A classic Murray match-point to finish 🏃‍♂️
    He defeats Sonego 7-6 6-0 to reach R2 at the #NBO23 pic.twitter.com/3NYSu6J2Hw
    — Tennis TV (@TennisTV) August 8, 2023

    Nel complesso, Sonego non ha nemmeno giocato così male, ha preso la partita come di suo solito di petto, ma è riuscito in poche occasioni a verticalizzare a tutta col diritto, con quelle sbracciate a tutta con le quale riesce a spaccare gli scambi, tra vincenti e aperture di campo ben chiuse di volo. Murray non gliel’ha permesso, con quella ragnatela sapiente di variazioni e difese, alternate a qualche attacco. Solo con una prestazione assai migliore al servizio Lorenzo poteva sbaragliare un Andy così positivo in difesa. Murray ha chiuso l’incontro con il 44% dei punti vinti in risposta sulla prima e ben 52% sulla seconda di Lorenzo. Con questi numeri, era davvero difficile vincere per l’azzurro. Oltre alle chance non sfruttate e al rendimento così così al servizio, Sonego ha peccato di fretta in certe fasi, ha scelto di attaccare troppo presto, sicuramente per non finire nello scambio, bloccato sul rovescio, ma oggi non è andata.
    Bravo Murray, contro uno scozzese così si può perdere. Ma se “Sonny” avesse sfruttato uno di quei set point, chissà… Un rimpianto che purtroppo non serve più a niente. Avanti con la testa a Cincinnati, sperando in un primo turno meno “complicato”.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sonego alza la prima palla del match. Non è facile controllare il lancio e gli scambi per il fortissimo vento che sferza Toronto stamattina, sotto un cielo plumbeo. Lorenzo è subito aggressivo, commette un doppio fallo ma con un Ace chiude a 30 il primo game dell’incontro. Murray serve, è chiara la sua tattica: scambiare molto pungendo il rovescio dell’azzurro, il lato meno sicuro. Buon turno di battuta anche per Sir Andy, 1 pari. Sonego deve assolutamente scappare appena possibile dal rovescio, c’è un abisso tra i due per profondità e sicurezza nel colpo. È costretto a rischiare anche con la seconda palla Lorenzo, visto che lo scozzese tiene una posizione molto aggressiva in risposta, e visto che la sua prima non ha preso ancora ritmo. Si muove bene Andy, gioca profondo, non lascia tempo a Lorenzo di sparare forte col diritto. Sul 15-30 s’inventa la prima smorzata, nonostante il vento gli riesce. Ai vantaggi “Sonny” colpisce malissimo col diritto, arriva la prima palla break del match. Fortunato Sonego, un rovescio di Murray muore sul nastro. A fatica, Sonego si porta 2-1. C’è grande lotta nel quarto game, Murray sbaglia qualcosa di troppo, e ai vantaggi Sonego con un bell’attacco col diritto si procura la prima palla break a favore. Andy lo sorprende con una seconda di servizio carica di spin al centro. Non facile impattare la palla con pulizia, per i capricci del vento. 2 pari. Ogni game è una vera battaglia: sul 2 pari, 30 pari, sbaglia un back di rovescio in scambio Lorenzo, errore che gli costa un’altra palla break. Ace! Miglior modo per annullarla, il suo secondo del match. 3-2. Si avanza sui turni di servizio con tanti errori, non è una bella fase del match dal punto di vista tecnico. Il set si accende di nuovo sul 4 pari: prima Sonego subisce un lob splendido di Murray (miglior colpo del match), poi è bravo a passare da difesa ad attacco con un diritto a tutta. Andy alza i decibel con le sue difese iconiche, Sonego accusa il colpo. Ai vantaggi l’azzurro tira malamente in rete un diritto inside out, è palla break per Murray (la terza del match). Ancora una volta si salva con un Ace. 5-4 Sonego. Ora la tensione è tutta su Murray, e la sente! Due doppi falli, 15-30, grande occasione per “Sonny” per volare a set point… Come se la gioca Lorenzo! Risposta profonda, diritto cross stretto e poi via affondo vincente. 15-40 e due Set Point! Niente, il servizio di Andy non va, ma il rischio in risposta sulla seconda è eccessivo, la palla di Lorenzo è lunga. Attacca sulla seconda chance, ma la volée (non facile) atterra in corridoio. 5 pari alla fine di un game di oltre 10 minuti. Ora ogni punto è di nuovo una lotta, si gioca sulla grinta, sul dominio dei centimetri del campo. Dopo 1h e 20 minuti, si arriva finalmente al tiebreak. Inizia bene con un bel servizio, Sonego poi Andy sbaglia un colpo di scambio, 2-0 avanti l’azzurro. La situazione si ribalta totalmente: doppio fallo di Lorenzo, quindi Andy trova un gran passante. 3-2 e poi 4-2 per lo scozzese. Sbaglia pure, di tanto, una smorzata l’azzurro sul 5-2, un po’ in confusione. Murray si aggiudica il tiebreak per 7-3, largo un passante di Lorenzo, dopo ben 90 minuti. Set durissimo, girato su pochi punti decisivi. Peccato per i due set point non sfruttati da Sonego, soprattutto nel secondo si poteva fare meglio (bene tatticamente, non perfetta l’esecuzione dell’attacco).
    Dopo un lungo toilette break, scatta il Secondo set. Murray tiene a fatica il primo turno di battuta, senza concedere palle break. Non cambia il canovaccio del match, si lotta duro su ogni punto, con Andy che varia di più, rimette tante palle e apre gli angoli, soprattutto quello di rovescio. Sonego va in crisi sull’1-0. Andy insiste sul rovescio del piemontese, che sbaglia due colpi. 15-40, due palle break immediate per il tre volte campione del torneo. Lorenzo chiama il rete il rivale, che arriva bene, quindi il lob dell’azzurro è in corridoio. BREAK, il primo del match, alla quarta chance per lo scozzese, che avanti 2-0 può fare corsa di testa. Che mano Murray nei lob, con un altro fantastico sorprende l’attacco di un Sonego che cerca di essere aggressivo, ma affretta troppo i tempi, finendo per rischiare da posizioni non facili. 3-0 Murray, ora il solco da rimontare è importante. Purtroppo l’azzurro incappa in un altro turno di battuta negativo: doppio fallo, un errore in spinta (39esimo errore del suo match), un rovescio in recupero fuori. Crolla 30-40, chance per il doppio break. Si butta avanti con un bell’attacco, ma il lob altissimo di Murray è spedito in rete con lo smash da Lorenzo, sicuramente anche per colpa di una maligna folata di vento. 4-0 Murray. Si salva da 0-30, trovando efficacia con servizio e diritto, per il 5-0. Murray chiude addirittura 6-0, vincendo un ultimo punto clamoroso per lotta e rincorse. Non si meritava una punizione così dura nel secondo parziale, ma purtroppo il non aver sfruttato le chance nel primo set l’ha pagato a caro prezzo. Bravo Murray, lottatore irriducibile, ma Lorenzo poteva fare meglio, troppi errori complessivi.

    Lorenzo Sonego vs Andy Murray ATP Toronto Lorenzo Sonego60 Andy Murray76 Vincitore: Murray ServizioSvolgimentoSet 2L. Sonego 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-400-5 → 0-6A. Murray 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-4 → 0-5L. Sonego 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-400-3 → 0-4A. Murray 0-15 15-15 30-15 40-150-2 → 0-3L. Sonego 15-0 15-15 15-30 15-400-1 → 0-2A. Murray 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 2*-1 2*-2 df 2-3* 2-4* 2*-5 2*-6 3-6*6-6 → 6-7A. Murray 15-15 30-15 40-156-5 → 6-6L. Sonego40-A 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5A. Murray 15-0 15-15 df 15-30 df 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-4 → 5-5L. Sonego 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 ace A-404-4 → 5-4A. Murray 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-3 → 4-3A. Murray 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3L. Sonego 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 ace A-402-2 → 3-2A. Murray 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-40 ace 40-40 40-A 40-40 A-402-1 → 2-2L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 2-1A. Murray 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1L. Sonego 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-30 ace0-0 → 1-0

    Sonego
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    Wimbledon, parola ai big. Djokovic: “Non ho bisogno di Alcaraz o nessun altro per sentirmi motivato”

    Novak Djokovic, campione in carica ai Championships

    Nel classico media day pre torneo, i big hanno parlato alla stampa sulle proprie aspettative per i Championships di Wimbledon, al via domani con il Centrale inaugurato come da tradizione dal campione in carica Novak Djokovic (e poi anche da Jannik Sinner nel terzo match in programma). Il n.1 al mondo è sempre più motivato e a caccia di record. Ormai la sua è una cosa non tanto contro gli avversari ma con la stessa storia della disciplina. Proprio confermandosi campione a Wimbledon, segnerebbe un altro straordinario primato al suo palmares.
    “C’è sempre qualcuno là fuori pronto a dare battaglia. C’è sempre stato e sempre ci sarà” afferma Novak. “Carlos è un ragazzo molto simpatico che si comporta in modo molto maturo per i suoi 20 anni. Ha già ottenuto molti riconoscimenti nella storia del gioco per essere così giovane. Penso che sia eccellente per lo sport, porta molta intensità ed energia in campo. È anche umile e ha una personalità piacevole fuori dal campo. Penso che per qualcuno della sua età, tutto quello che sta facendo è impressionante. Con la sua squadra, ovviamente, ha nel suo box Juan Carlos Ferrero, che può guidarlo. Hanno lavorato molto bene come una squadra. Ma tuttavia non ho bisogno di Carlos o di nessun altro per trovare quella spinta e motivazione in più quando gioco un torneo del Grande Slam perché so che devo vincere sette partite per alzare la coppa. Quindi chiunque io abbia dall’altra parte della rete non fa differenza per me. So benissimo quello che devo fare. La maggior parte della mia attenzione è focalizzata sul mio corpo, sulla mia mente e sul mio gioco, cercando di portarlo allo stato ottimale in cui sto dando il massimo in ogni partita”. Sicurissimo, vincente, Djokovic sarà nettamente l’uomo da battere. Come sempre, del resto.
    Daniil Medvedev si dice pronto a lottare per dire la sua, molto motivato a brillare dopo l’assenza forzata dello scorso anno per i noti motivi legati all’invasione della Russia all’Ucraina, e risultati al di sotto delle sue aspettative nei primi due Slam della stagione. “I primi due Slam dell’anno non sono stati quello che mi aspettavo, quindi voglio davvero fare bene qui a Wimbledon. Sono arrivato martedì per potermi adattare bene ai campi, ho obiettivi alti qui. So che avrò avversari impegnativi fin dall’inizio, ma voglio dimostrare di poter giocare molto bene su questa superficie. Sento di potercela fare. Non lo crederete ma anni fa la mia superficie preferita era proprio l’erba, ma in questo momento ho ottenuto risultati migliori sulla terra battuta rispetto ai prati, oltre ovviamente ai campi in duro dove ho vinto di più. L’anno scorso ho fatto due finali nei tre tornei che ho giocato, questo mi dà fiducia. Penso di dover solo trovare il mio ritmo. Ogni volta che vengo qui rimango stupito da tutto, è il miglior torneo del mondo” conclude il moscovita.
    Andy Murray è capitato nella zona più “minata” del tabellone, con una serie di avversari impressionanti. Tuttavia il vecchio leone scozzese è sicuro di poter ancora dire la sua sui prati. Ricordiamo che Andy è, insieme a Djokovic, l’unico tennista in gara ad aver trionfato (due volte) ed è esattamente l’ultimo giocatore in tabellone aver battuto Novak nel torneo, nella finale di 10 anni fa… “Mi sento molto bene sotto ogni punto di vista, arrivo con un buon ritmo avendo giocato molte partite e voglio davvero competere alla grande” afferma Murray. “Questo è sempre stato il torneo più importante per me ogni stagione e man mano che mi avvicino alla fine della mia carriera, voglio cogliere ogni opportunità che si presenta. Sento di essere in un’ottima posizione per esprimere il mio miglior tennis e mi dà un’enorme fiducia sapere che c’è solo un tennista con più esperienza e successi di me, ovviamente Djokovic. Sono uno dei pochi che l’hanno battuto qui (l’unico, in realtà, ndr), so di essere tra i migliori al mondo sull’erba e mi sento benissimo fisicamente, quindi devo approfittare di tutto questo per fare un grande torneo”.
    Immancabile la domanda sul suo ritiro. Così risponde Andy: “Non puoi mai sapere quante altre volte potrai provare qualcosa come competere a Wimbledon, non puoi dare nulla per scontato. Ho iniziato a pensare al mio ritiro durante la mia partecipazione agli Australian Open di quest’anno perché ho capito che non posso andare avanti così per sempre. Vorrei ritirarmi a modo mio, essere competitivo fino in fondo e non spingere l’anca al limite per subire un altro grave infortunio che finirebbe per accelerare o forzare il mio ritiro. Ho un’idea di quando vorrei smettere, ma non voglio annunciare nulla, tutto può cambiare velocemente. Ho ancora un periodo di tempo nel quale sento di poter competere al meglio, ma so che non durerà a lungo” conclude lo scozzese.
    Poche ma molto precise le parole del finalista dello scorso anno, Nick Kyrgios. Quest’anno purtroppo il talentoso e discusso australiano si presenta a Wimbledon in grave ritardo di condizione, per l’intervento al ginocchio subito lo scorso gennaio. Nelle sue prime uscite sui prati, il suo tennis e soprattutto la sua condizione fisica è parsa lontanissima da quell’eccellenza che lo isso in finale nel 2022. “L’anno scorso mi è mancata solo una vittoria per arrivare a completare il mio sogno, ma sono certo di aver perso dal miglior giocatore di sempre” afferma Kyrgios. “È stato incredibile. Ho sofferto e lavorato per tutta la vita per ottenere un buon risultato in questo torneo. La finale sarà ricordata per il resto della mia vita. È una sensazione davvero speciale. Penso che tutti i tennisti, alla fine, lavorino molto duramente per ottenere uno di questi risultati in un Grande Slam”. LEGGI TUTTO

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    Murray: “Sento di poter essere competitivo contro i migliori a Wimbledon. Su erba il gioco è stato molto rallentato”

    Andy Murray

    La sconfitta patita da Andy Murray all’esordio nel torneo del Queen’s, battuto da Alex De Minaur, è stata una vera doccia fredda per lo scozzese. Se avesse centrato i quarti di finale, sarebbe stato certo di strappare una testa di serie a Wimbledon. Adesso sarà solo una delle cosiddette “mine vaganti” nel tabellone del più prestigioso torneo al mondo, a lui vinto in due edizioni. Dopo la sconfitta, Andy ha parlato alla stampa con un pizzico di delusione ma fermamente convinto di essere sulla buona strada per presentarsi all’All England Club in buona forma e pericoloso per tutti, migliori inclusi.
    “Adesso sono consapevole di non poter avere una testa di serie a Wimbledon. Beh, è ​​qualcosa a cui penso da molto tempo e sapevo che dovevo arrivare ai quarti di finale qui per riuscirci. Non credo di aver sentito pressione extra, non ha nulla a che fare con la mia scarsa prestazione di oggi, è qualcosa che ho gestito bene nelle ultime due settimane. In ogni caso, sento di poter battere la maggior parte delle teste di serie nel torneo perché ce ne sono parecchie che non si sentono a proprio agio sull’erba. Dall’altra parte ci sono anche tennisti che non partiranno tra le teste di serie, ma che si trovano molto bene su questa superficie, quindi non ci resta che aspettare e vedere cosa dirà il sorteggio” afferma Murray.
    “La prossima settimana non giocherò in torneo, penso sia il momento di riposare un po’ fisicamente e mentalmente, ricaricare le batterie e tornare al lavoro. Ci sono state molte cose positive nelle ultime settimane, in particolare il mio servizio ha lavorato bene, per questo penso che di non dover dare troppa importanza a questa brutta giornata perché so che sto andando nella giusta direzione. Deve solo servire bene e continuare a lavorare sulla mia mobilità in campo. Ho perso contro un grande giocatore su questa superficie (De Minaur, ndr), ma le sensazioni che ho avuto nelle ultime due settimane sono state magnifiche, non solo in gara, ma anche in allenamento con alcuni dei migliori avversari al mondo. So che il mio livello è lì, ho solo bisogno di prendermi qualche giorno di pausa e dedicare dieci giorni ad allenarmi con intensità”.
    Dall’alto della sua esperienza e tanti tornei giocati su erba, chiedono a Murray un parere sulle velocità del gioco sui prati: “È chiaro che i campi di Wimbledon siano stati rallentati nel corso degli anni, sicuramente da quando ho debuttato nel 2005. È pervasivo in tutto il circuito, tanto che direi che i campi del Queen’s Club sono tra i più veloci al mondo. È anche evidente che le palle sono più pesanti e più lente, penso sia il risultato dell’evoluzione del fisico dei giocatori. Più i giocatori tirano forte, più si cerca di rallentare il gioco ed è difficile trovare punti vincenti”. LEGGI TUTTO

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    Andy Murray prova a fare il coach di sua figlia Edie, ma il risultato non è dei migliori

    Andy Murray – Foto Getty Images

    Mentre cerca di tornare ai fasti di un tempo, Andy Murray vive nuove esperienze. Padre di quattro bambini, il tennista britannico si è cimentato nel ruolo di allenatore per sua figlia Edie, di cinque anni. Tuttavia, a quanto pare, il tentativo non è andato esattamente per il verso giusto.
    La piccola Edie ha scritto un biglietto che Murray ha condiviso su Instagram: “Caro papà, non giocherò a tennis per un po’. Con tanto amore, Edie”, ha rivelato l’ex numero uno del mondo sul social network. Murray ha reagito con umorismo e ha aggiunto ciò che la figlia gli ha detto: “Il mio primo tentativo nel mondo dell’allenamento è finito in un disastro. Mia figlia di cinque anni ha rinunciato, dicendomi che non vuole più giocare perché ero troppo vicino a lei”, ha condiviso. LEGGI TUTTO

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    Andy Murray cuore d’oro: i guadagni di Wimbledon andranno ai bambini colpiti dalla guerra in Ucraina

    Andy Murray nella foto

    In buone condizioni di salute, dopo la semifinale nel Challenger di Surbiton e la finale nell’ATP 250 di Stoccarda, lo scozzese Andy Murray (n.51 del ranking ATP) si appresta ad affrontare l’australiano James Duckworth al primo turno del torneo di Wimbledon, vinto nel 2013 e nel 2016. Il tennista di Dunblane sogna in grande e, infatti, sui prati dell’All England Club di Londra vorrebbe provare a raggiungere la finale: “Non sono qui con l’obiettivo di arrivare al secondo turno, ma mi piacerebbe arrivare in fondo per giocare grandi partite con tennisti come Djokovic, Nadal e Berrettini. Negli ultimi anni è stato frustrante il fatto di non aver potuto disputare sfide di questo calibro“.
    Murray, tra l’altro, ha deciso di devolvere l’intero montepremi guadagnato a Wimbledon in favore dei bambini colpiti dalla guerra in Ucraina: “Sarà una motivazione in più per provare a fare un buon torneo. Ci sono famiglie con bambini che cercano di lasciare l’Ucraina ed altre famiglie che si ritrovano con le abitazioni completamente distrutte dal conflitto, dunque ho deciso di prendere questa iniziativa“. LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Stoccarda: Berrettini supera Murray in tre set, primo titolo del 2022 per Matteo

    Matteo Berrettini

    Che rientro per Matteo Berrettini! Al primo torneo dopo il lungo recupero per l’operazione alla mano destra effettuata lo scorso marzo, il romano sconfigge Andy Murray all’ATP 250 di Stoccarda vincendo il primo torneo della sua difficile stagione. Il punteggio finale di 64 57 63 non spiega a pieno la superiorità dell’azzurro che avrebbe potuto chiudere anche in due set se non si fosse distratto (e/o innervosito) sul 6-5, quando ha giocato un pessimo game di fatto regalando il secondo set al rivale. Nel terzo set è andato subito in vantaggio e poi Murray ha chiamato 2 volte il trainer per dolori all’anca e al fianco. Matteo ha servito come un treno, ingiocabile in gran parte dei suoi turni di servizio. Un buonissimo Murray, tornato davvero a buoni livelli, ma il Berrettini così potente e centrato col diritto oggi è stato per la maggior parte del match incontenibile. Qualche errore di troppo invece cercando la smorzata. Forse se si fosse buttato più spesso a rete e sfidare il passante dello scozzese avrebbe anche potuto chiudere prima l’incontro. Resta una settimana eccellente, con un crescendo sul piano del gioco e della fiducia che ci restiuisce un Berrettini da corsa. La prossima settimana c’è da difendere il titolo al Queen’s e poi via a Wimbledon. L’importante è che Matteo, finalmente, c’è.

    La partita inizia con Murray alla battuta, senza problemi vince il primo gioco dell’incontro. Berrettini parte con discreto ritmo con la prima di servizio, ma nello scambio vengono fuori le qualità difensive dello scozzese, bravo a far giocare sempre un colpo in più all’italiano, tagliare col rovescio in back e spostare lateralmente Matteo a sinistra con palle così basse che non consentono al romano di spostarsi e spingere col diritto. 1 gioco pari. Andy non trova la prima di servizio nel terzo game, Matteo spinge forte col diritto e strappa le prime due palle break del match sul 15-40. Con una splendida risposta cross di diritto e chiusura in lungo linea a campo aperto vale il Break all’azzurro, avanti 2-1 e servizio. Appena in vantaggio, incappa in brutto game Berrettini, tra un doppio fallo e poche prime in campo. Concede quattro palle del contro break, ma ritrova servizio e diritto e respinge l’assalto del britannico, salendo 3-1. Scampato il pericolo, in risposta Matteo martella col diritto e tocca alla perfezione con la palla corta, strappando tre palle break (complice anche un doppio fallo di Murray). Si aggrappa alla prima di servizio Andy e si salva, ma che fatica. Il set scorre sui turni di servizio, fino al 5-4 Berrettini. Senza problemi serve con precisione, tocca con delicatezza sotto rete e si porta 40-0. Chiude al secondo set point, con un diritto violentissimo dopo esser indietreggiato per un lob dello scozzese. Un ottimo Berrettini nel parziale, veloce, potente, preciso, perfetto nel cancellare le palle break concesse, tutte in unico game.
    Nel secondo set l’incontro scorre senza sussulti sui turni di servizio. Qualche errore di Matteo cercando la palla corta all’uscita dal servizio, ma ha compensato ogni errore con qualche martellata imprendibile col diritto o col servizio. Un buon Murray nel set, molto attento da fondo campo e preciso col rovescio. 3 Ace addirittura per l’azzurro nel turno di servizio che gli vale il 4 pari. Il secondo parziale si decide al rush finale. Sul 15 pari, Murray sbaglia un rovescio a campo aperto da due passi dalla rete, un errore grave che gli costa il 15-30, situazione di pericolo per lo scozzese. Il gioco si ferma per un minuto, per soccorrere uno spettatore in difficoltà sugli spalti. Non entra la prima palla ad Andy, sente la tensione e sbaglia malamente col diritto in rete. 15-40 e due palle break per Berrettini, le prime del set. Annulla da destra con una prima esterna perfetta; anche la seconda, con una prima palla sulla riga che Matteo non rimanda oltre la rete. Non molla la presa l’italiano, con una risposta a tutta col diritto incrociato strappa la terza chance per andare a servire per il match. E stavolta la prima di Andy è in rete. Si scambia sulla diagonale di rovescio, il primo a sbagliare è Matteo. Con uno scambio durissimo, Murray si porta avanti 5-4. Sul 6-5 Murray, Berrettini inizia malissimo con una smorzata sbagliata ed un errore di diritto, 0-30. Con il primo doppio fallo concede tre palle break che sono altrettanti set point. Con un altro errore di diritto, Matteo cede il turno di servizio, ed il secondo set.
    Nel terzo scatta malissimo Murray. Errori, si becca un warning per time violation e con un dirittaccio sparacchiato in rete crolla 0-40. Con una risposta profonda, Matteo ottiene il break immediato, 1-0 e servizio. Al cambio di campo lo scozzese chiama il trainer, Matteo mangia una banana. Il fisioterapista lavora sull’anca sinistra. Il braccio di Berrettini non si raffredda affatto per la pausa, 3 Ace per il 2-0. Murray sul 4-2 si blocca di nuovo, torna il trainer per un problema stavolta al fianco. Dolorante, torna in campo e lotta sino alla fine, ma subisce un altro break per il 6-3 definitivo. Chiude al secondo match point Matteo, è il sesto titolo in carriera e secondo a Stoccarda, dove il suo gioco lo rende semplicemente imbattibile (9-0 nel torneo!)

    Andy Murray vs [2] Matteo Berrettini (non prima ore: 15:00)ATP Stuttgart Andy Murray473 Matteo Berrettini [2]656 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 3A. Murray 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 df 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A3-5 → 3-6M. Berrettini 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace3-4 → 3-5A. Murray 15-0 30-0 30-15 40-152-4 → 3-4M. Berrettini 0-15 df 15-15 30-15 ace 40-15 ace2-3 → 2-4A. Murray 15-0 15-15 30-15 40-151-3 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-15 ace ace1-2 → 1-3A. Murray 15-0 30-0 40-00-2 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace0-1 → 0-2A. Murray 0-15 0-30 0-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 0-15 0-30 0-40 df6-5 → 7-5A. Murray 15-0 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5A. Murray 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-4 → 5-4M. Berrettini 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace ace4-3 → 4-4A. Murray 15-0 ace 30-0 40-0 40-153-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 ace3-2 → 3-3A. Murray 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace2-1 → 2-2A. Murray 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1A. Murray 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-154-5 → 4-6A. Murray 15-0 ace 30-0 40-0 ace ace3-5 → 4-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5A. Murray 15-0 30-0 40-0 ace2-4 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4A. Murray 0-15 0-30 0-40 df 15-40 ace 30-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-3 → 2-3M. Berrettini 0-15 0-30 df 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 40-A 40-40 ace 40-A 40-40 A-401-2 → 1-3A. Murray 0-15 15-15 15-30 df 15-401-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1A. Murray 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0
    7 ACES 193 DOUBLE FAULTS 368/100 (68%) FIRST SERVE 52/83 (63%)45/68 (66%) 1ST SERVE POINTS WON 42/52 (81%)20/32 (63%) 2ND SERVE POINTS WON 18/31 (58%)7/10 (70%) BREAK POINTS SAVED 4/5 (80%)16 SERVICE GAMES PLAYED 1510/52 (19%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 23/68 (34%)13/31 (42%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 12/32 (38%)1/5 (20%) BREAK POINTS CONVERTED 3/10 (30%)15 RETURN GAMES PLAYED 1665/100 (65%) SERVICE POINTS WON 60/83 (72%)23/83 (28%) RETURN POINTS WON 35/100 (35%)88/183 (48%) TOTAL POINTS WON 95/183 (52%) LEGGI TUTTO