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    ATP Finals 2020: Dominic Thiem perde contro Rublev ma chiude il gruppo al primo posto

    Andrey Rublev RUS, 1997.10.20

    Dominic Thiem (ATP 3) è incappato nella sua prima sconfitta alle ATP Finals di Londra, sconfitto da Andrey Rublev (8) in due set, terminati con i parziali di 6-2 7-5. Una battuta d’arresto del tutto indolore, dato che l’austriaco, dopo aver superato Stefanos Tsitsipas (6) e Rafael Nadal (2), era già sicuro della prima piazza nel Gruppo Londra 2020, sinonimo di qualificazione alle semifinali.

    Il vincitore degli ultimi US Open è entrato in campo senza chiedere nulla alla sfida, lasciando libero sfogo alla voglia del suo avversario di centrare la prima gioia alle Finals. Ottenuto il doppio break nel primo set, Rublev ha così risolto la frazione iniziale in un baleno. Più combattuto il secondo set, in cui Thiem si è riassestato su livelli di concentrazione accettabili, tenendo maggiormente testa al russo.

    ATP Nitto ATP Finals

    Dominic Thiem [3]
    2
    5

    Andrey Rublev [7]
    6
    7

    Vincitore: A. RUBLEV

    Servizio
    Svolgimento
    Set 2

    A. Rublev

    0-15
    15-15
    30-15
    30-30
    40-30

    5-6 → 5-7

    D. Thiem

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15
    40-30
    40-40
    40-A
    df
    40-40
    A-40
    ace
    40-40
    40-A
    df
    40-40
    40-A
    40-40
    ace
    40-A

    5-5 → 5-6

    A. Rublev

    15-0
    30-0
    40-0
    ace

    5-4 → 5-5

    D. Thiem

    15-0
    30-0
    40-0
    ace

    4-4 → 5-4

    A. Rublev

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30
    40-40
    40-A

    3-4 → 4-4

    D. Thiem

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    2-4 → 3-4

    A. Rublev

    15-0
    30-0
    40-0
    ace
    ace

    2-3 → 2-4

    D. Thiem

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    1-3 → 2-3

    A. Rublev

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15

    1-2 → 1-3

    D. Thiem

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15
    ace
    40-30
    40-40
    40-A
    40-40
    ace
    40-A
    40-40
    40-A

    1-1 → 1-2

    A. Rublev

    15-0
    30-0
    ace
    40-0
    ace
    40-15
    40-30

    1-0 → 1-1

    D. Thiem

    15-0
    ace
    15-15
    30-15
    40-15

    0-0 → 1-0

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    A. Rublev

    15-0
    ace
    30-0
    40-0
    40-15

    2-5 → 2-6

    D. Thiem

    15-0
    ace
    30-0
    40-0
    40-15
    40-30
    df
    ace

    1-5 → 2-5

    A. Rublev

    15-0
    30-0
    ace
    40-0
    ace

    1-4 → 1-5

    D. Thiem

    15-0
    15-15
    30-15
    ace
    40-15

    0-4 → 1-4

    A. Rublev

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15
    ace

    0-3 → 0-4

    D. Thiem

    0-15
    15-15
    30-15
    30-30
    30-40

    0-2 → 0-3

    A. Rublev

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    ace

    0-1 → 0-2

    D. Thiem

    0-15
    15-15
    ace
    15-30
    15-40
    30-40

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    ATP Vienna: Andrey Rublev vince il torneo. Lorenzo Sonego sconfitto in finale. Andrà alle Finals

    Lorenzo Sonego ITA, 1995.05.11

    Niente da fare per Lorenzo Sonego nella finale del torneo ATP 500 di Vienna.L’azzurro si è arreso ad Andrey Rublev, n.5 del seeding, con il risultato di 64 64 in 1 ora e 18 minuti di partita.
    Rublev, numero otto al mondo, ha conquistato il suo quinto titolo del 2020, dopo aver vinto l’ATP 500 di Amburgo e San Pietroburgo e gli ATP 250 di Doha e Adelaide. Con questo trionfo, si qualifica anche per la prima volta in carriera alle Finals ATP di Londra.

    Primo set: Sonego sul 2 pari cedeva a 30 il turno di battuta commettendo un errore di diritto sulla palla break.Sul 5 a 4 il russo, dal 15-40, annullava due palle del controbreak, una con un rovescio lungolinea strepitoso.Poi sul 40 pari metteva a segno un servizio vincente e sul set point un diritto longolinea sempre vincente chiudendo in questo modo la frazione per 6 a 4.
    Secondo set: Lorenzo sul 2 pari annullava una palla break, ma il break era solo rimandato perché sul 4 pari l’azzurro cedeva a 15 il turno id battuta (con Rublev che piazzava tre vincenti in risposta) e nel game successivo, dal 15-30, il russo conquistava tre punti consecutivi teneva il servizio e vinceva la partita per 6 a 4.

    ATP Vienna

    Lorenzo Sonego
    4
    4

    Andrey Rublev [5]
    6
    6

    Vincitore: A. RUBLEV

    Servizio
    Svolgimento
    Set 2

    A. Rublev

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    40-30

    4-5 → 4-6

    L. Sonego

    0-15
    0-30
    0-40
    15-40

    4-4 → 4-5

    A. Rublev

    15-0
    ace
    30-0
    30-15
    40-15

    4-3 → 4-4

    L. Sonego

    15-0
    ace
    30-0
    ace
    30-15
    40-15
    40-30
    ace

    3-3 → 4-3

    A. Rublev

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15

    3-2 → 3-3

    L. Sonego

    15-0
    15-15
    30-15
    30-30
    40-30
    40-40
    40-A
    40-40
    A-40

    2-2 → 3-2

    A. Rublev

    15-0
    30-0
    40-0
    ace
    40-15

    2-1 → 2-2

    L. Sonego

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15

    1-1 → 2-1

    A. Rublev

    15-0
    30-0
    40-0

    1-0 → 1-1

    L. Sonego

    15-0
    ace
    30-0
    30-15
    30-30
    40-30
    40-40
    A-40

    0-0 → 1-0

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    A. Rublev

    15-0
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    A-40

    4-5 → 4-6

    L. Sonego

    15-0
    30-0
    40-0

    3-5 → 4-5

    A. Rublev

    15-0
    15-15
    30-15
    ace
    40-15

    3-4 → 3-5

    L. Sonego

    15-0
    30-0
    ace
    30-15
    30-30
    40-30

    2-4 → 3-4

    A. Rublev

    15-0
    30-0
    40-0
    ace

    2-3 → 2-4

    L. Sonego

    0-15
    0-30
    15-30
    ace
    30-30
    30-40

    2-2 → 2-3

    A. Rublev

    15-0
    ace
    30-0
    40-0
    ace

    2-1 → 2-2

    L. Sonego

    15-0
    30-0
    40-0
    ace
    40-15

    1-1 → 2-1

    A. Rublev

    15-0
    30-0
    40-0

    1-0 → 1-1

    L. Sonego

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30

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    Open Court: Felix Auger-Aliassime, sbagliato considerarlo “un perdente” (di Marco Mazzoni)

    Felix Auger-Aliassime

    “È difficile da accettare, quindi non ho molto da dire a parte che sono deluso dal mio livello di oggi in generale. Ci riproverò”. Parole amare quelle di Felix Auger-Aliassime, dopo aver perso piuttosto nettamente la finale di Colonia la scorsa settimana, opposto a Sasha Zverev. Proprio il tedesco ha cercato di consolarlo: “Sei un giocatore incredibile. So che non significa molto in questo momento, ma sono sicuro che non solo vincerai un titolo, ma vincerai più titoli nella tua carriera, tornei più grandi di questo”.
    Parole sagge quelle del tedesco, anche se i numeri del giovane canadese iniziano a farsi pesanti: sei finali disputate, sei sconfitte. Tirando una facile conclusione, lo spettatore più superficiale potrebbe affermare che Auger-Aliassime è un “perdente”. Alt.
    Un’affermazione del genere non solo è sbagliata, ma assai ingenerosa. È indubbio che Felix abbia qualche problema di gestione della tensione al momento di affrontare una finale, lo dice lui stesso affermando che all’atto decisivo non riesce ad esprimere il suo miglior tennis. Ma i numeri vanno saputi leggere, e francobollarlo come un perdente sarebbe un errore.
    A soli 20 anni, il canadese ha toccato un best ranking di n.17 (attualmente è al n.22). Questa la lista delle sue finali disputate: anno, torneo, vincitore.
    2019
    Stoccarda – Berrettini
    Lione – Paire
    Rio de Janeiro – Djere
    2020
    Rotterdam – Monfils
    Marsiglia – Tsitsipas
    Colonia 1 – Zverev
    Match assolutamente non facili, in cui partiva quasi sempre sfavorito. Forse il suo più grande rimpianto è quello di Rio, sconfitto da Djere. Ma era la sua primissima finale ed il serbo quella settimana era in uno stato di forma clamoroso.
    Approfondendo l’analisi sempre coi numeri, se andiamo a vedere come erano messi a 20 anni e 2 due mesi i giocatori emergenti arrivati nei piani alti del ranking, il quadro diventa assai più chiaro.

    Tsitsipas era appena entrato nella top20, aveva disputato tre finali con il successo a Stoccolma e due sconfitte; Medvedeva 20 anni e due mesi era fuori dai primi 200 del ranking, con la prima finale disputata a quasi 21 anni (Chennai 2019); Sasha Zverev è stato assai precoce: all’età di Felix era appena entrato nella top10 dopo il successo al Masters 1000 di Roma e aveva già vinto 4 tornei; Rublev aveva chiuso la stagione al n.39, con una finale raggiunta e vinta ad Umag;Berrettini è esploso più tardi, a 20 anni ancora era assai indietro; il connazionale Shapovalov all’età di Felix stazionava nella top30, senza alcuna finale raggiunta (vincerà Stoccolma qualche mese dopo, suo unico successo in carriera);Khachanov era appena entrato nella top100, dopo qualche mese vincerà il suo primo torneo a Chengdu; Garin a 20 anni era ancora invischiato nelle retrovie; Coric era ad un passo dalla top50, con due finali disputate e perse; Ruud era appena fuori dalla top100, e Fritz dalla top50, con la finale di Memphis persa nel 2016; De Minaur era nella top30, con il titolo di Sydney e altre due finali perse.
    Fermandoci qua nell’analisi, risulta che all’età di Felix Auger-Aliassime la maggior parte dei suoi rivali era assai più indietro come risultati raggiunti. Pronti ad emergere, alcuni in rampa di lancio, ma solo Zverev e Tsitsipas hanno ottenuto risultati davvero migliori di quelli del canadese.
    Passando invece al campo, perché FAA non riesce a sbloccarsi in finale? I motivi sono molti, il tennis non è mai una scienza esatta. Detto della sua tensione, su cui deve assolutamente lavorare, è possibile che il giovane canadese abbia anche un tennis discretamente dispendioso. Spinge molto, scambia forse fin troppo, e questo gli costa preziose energie fisiche e mentali. I suoi colpi da fondo sono potenti e precisi, ma tende a giocarne qualcuno di troppo prima di tentare l’affondo. Un attendismo che non paga. Il suo tennis tattico, in progressione, richiede enorme applicazione e continuità, quella che forse ancora gli manca, e scambiando molto finisce per subire la contro mossa del rivale. Dovrebbe lavorare per ricavare più punti con la prima di servizio, ma anche esser più pungente in risposta. In questo piano di maggior aggressività, non sarebbe male nemmeno spostare il baricentro del suo gioco leggermente più avanti. Non sempre è pronto a correre a rete a raccogliere i frutti del suo pressing, una soluzione che gli consentirebbe di durare meno fatica, accorciare i tempi del match e della sua spinta. Ha buona mano, un ottimo fisico ed è assai elastico, quindi non gli manca niente per compiere questo passo. FAA è un grande talento, ha un tennis molto completo ed efficiente, sarei estremamente sorpreso se restasse un incompiuto, ancorato nel limbo tra i grandi e le promesse non mantenute.
    A soli 20 anni e due mesi, Felix Auger-Aliassime ancora non è riuscito a sbloccarsi in una finale. Sarà importante per lui lavorare su se stesso, sugli aspetti tecnici che abbiamo analizzato, e cercare di farlo abbastanza in fretta, per due motivi. La concorrenza nei piani alti si sta facendo molto agguerrita: molti coetanei stanno esplodendo, altri sono in arrivo (speriamo a brevissimo anche Jannik Sinner) e quando si resta un po’ dietro, poi non è facile recuperare. Inoltre accumulare troppe memorie negative potrebbe diventare un fardello complesso da gestire sul piano mentale, tonnellate di tensione sulle spalle che possono schiacciarti. Auger-Aliassime credo abbia troppo talento e mezzi per restare incastrato in questa morsa, il suo momento arriverà e credo che arriverà anche presto. Oggi il suo record nelle finali è 0-6, ma “ad averne” di perdenti così…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO