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    Masters 1000 Miami: I risultati completi del Turno Decisivo di Quali. Fabbiano e Lorenzi nel main draw. Fuori al turno finale Gaio e Viola

    Paolo Lorenzi ha centrato la qualificazione nel torneo Masters 1000 di Miami. Il 39enne senese n.157 ATP e 14esima testa di serie, nel turno decisivo ha liquidato per 64 64, in un’ora e 32 minuti di gioco, Jason Jung di Taipei, n.149 ATP e decima testa di serie. Anche Thomas Fabbiano ha centrato la qualificazione. […] LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: LIVE i risultati con il dettaglio del Turno Decisivo di Quali. Quattro azzurri in campo (LIVE)

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    Stefanos Tsitsipas sempre perdente nelle Finali ATP 500

    Stefanos Tsitsipas GRE, 1998.08.12

    Mentre Andrey Rublev domina la categoria degli ATP 500, ci sono altri tennisti come Stefanos Tsitsipas che ancora non sono riusciti a conquistare il primo torneo 500.
    Il greco, che compirà 22 anni la prossima estate, deve ancora aggiudicarsi il suo primo ATP 500 dopo aver perso tutte e sei le finali conquiatate. Curiosamente, in ognuno di essi ha incontrato un avversario diverso, anche se tutti provenienti dall’élite mondiale. Riuscirà a raggiungere il suo obiettivo nel 2021?
    Le finali perse da Tsitsipas nei 5002018 Barcelona (Nadal) 2019 Dubái (Federer)2019 Beijing (Thiem)2020 Dubái (Djokovic)2020 Hamburgo (Rublev)2021 Acapulco (Zverev) LEGGI TUTTO

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    La pandemia negli USA ha portato ad una crescita della pratica del tennis del 22% nel 2020

    Campi da tennis negli USA

    Il New York Times ha da poco pubblicato un studio interessante sull’impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto nella pratica sportiva negli USA nel 2020. Alcune discipline hanno avuto un vero e proprio tracollo, perché vietate in molti stati da protocolli sanitari, o perché considerate “a rischio” da parte degli appassionati. Su tutti il basket, che pare abbia perso molti praticanti.
    Al contrario, secondo la ricerca tennis e golf hanno beneficiato moltissimo della situazione d’emergenza, con un nettissimo aumento dei praticanti da giugno a fine anno. È stata una netta inversione di tendenza, visto che sia il golf che il tennis avevano chiuso le annate precedenti con un calo dei praticanti (sempre secondo studi federali). Probabilmente una certa fetta di società statunitense ha considerato tennis e golf come discipline più sicure, perché da praticare all’aperto, a distanza di sicurezza, in strutture con misure precauzionali efficaci, insieme ad alcuni aggiustamenti per accogliere le nuove direttive del dipartimento della salute (es: molti club hanno tenuto gli spogliatoi chiusi, solo la parte dei campi da gioco aperta).
    Secondo lo studio riportato dal quotidiano newyorkese, da giugno a dicembre nel 2020 i courts di golf a livello nazionale hanno visto un aumento del 27% di praticanti, soprattutto da persone “inattive”, ossia che erano fermi senza praticare alcuna disciplina – quindi non tanto uno spostamento da uno sport all’altro.
    Il Physical Activity Council, che monitora l’attività in oltre 100 sport e discipline, ha rilevato che la pratica del tennis negli USA è aumentata del 22% nella seconda parte del 2020, con 21,6 milioni di americani che hanno affermato di aver giocato a tennis almeno una volta nel periodo. È stato rilevato che quasi 3 milioni di cittadini USA hanno iniziato a giocare per la prima volta, continuando la pratica nel tempo, e che 3,8 milioni di americani hanno tirato fuori dagli armadi racchette e palline dopo una pausa significativa (oltre 5 anni), con un aumento del 40% rispetto all’anno precedente. Sono numeri importanti, potremmo dire sorprendenti.
    L’articolo ha stimolato un piccolo dibattito nel mondo dei club di tennis e delle accademie: come sfruttare d’ora in avanti quest’afflusso imprevisto e notevole di nuovi giocatori o tennisti di ritorno? Come farli continuare a giocare nel tempo, costruendo così una nuova base di giocatori?
    Secondo gli studi, l’età media di un tennista USA è di circa 32 anni, ma i professionisti locali hanno affermato che da marzo 2020 sono venuti a giocare nuovi giocatori di tutte le età, sia molto più anziani che giovanissimi.
    Mike Woody, direttore nazionale del settore tennis per Genesis Health Clubs (proprietari di oltre una dozzina di strutture dedicate al tennis tra Colorado, Kansas, Iowa, Nebraska e Missouri), ha affermato che la chiave per lo sviluppo e il mantenimento di nuovi giocatori è stata convincerli che lo sport era accessibile per persone di qualsiasi età, anche iniziando da zero da adulti senza necessariamente aver iniziato a giocare da giovani. “Dobbiamo sbarazzarci dell’immagine del tennista come agonista. Dobbiamo dare alle persone l’opportunità di giocare, non di competere, di divertirsi e fare sport sano in totale sicurezza e tranquillità, anche avere senza velleità agonistiche”.
    Secondo Woody, nel 2020 c’è stato un vero cambiamento nella spinta ad iniziare la pratica tennistica. Le donne adulte (over 30) erano solite iniziare col tennis soprattutto per l’aspetto sociale, ossia far parte di un gruppo di amici/amiche dopo il lavoro e nei weekend, frequentando un club, prendendo lezioni e coltivando nuove amicizie. Al contrario, gli uomini adulti più spesso iniziavano la pratica tennistica dopo aver cessato altri sport coltivati al college (basket e baseball su tutti) sfruttando la dimensione individuale che aiuta la pratica rispetto agli sport di squadra, riprendendo dopo aver giocato da ragazzi e cercando velocemente la competizione in circuiti locali di vario livello. Con l’avvento delle limitazioni per colpa della pandemia, la stragrande maggioranza dei nuovi giocatori ha scelto il tennis perché sport considerato sicuro e giocato in ambienti controllati.
    Un report interessante. Sarebbe ancor più curioso conoscere i numeri riferiti ai neo praticanti giovani in età scolare, e perché no, uno studio del genere in Italia.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 500 di Dubai: Lorenzo Sonego è quasi perfetto, batte Zapata e approda al terzo turno

    Un prorompente Lorenzo Sonego si aggiudica l’incontro di secondo turno e approda al terzo turno dell’ATP 500 di Dubai ($2.048.855, cemento outdoor).
    L’azzurro, dopo aver beneficiato di un bye al primo turno, ha sconfitto con il punteggio finale di 6-2 6-2 il qualificato spagnolo Bernabe Zapata Miralles dopo 1 ora e 17 minuti di gioco.
    Al prossimo turno Lorenzo Sonego sfiderà il vincente tra Daniels Evans e Aslan Karatsev.
    Lorenzo Sonego è stato quasi perfetto quest’oggi. Il torinese ha trovato nel servizio l’arma in più nell’incontro odierno. L’azzurro ha collezionato ben 13 aces e tantissimi servizi vincenti con cui ha ottenuto svariati punti gratuiti. Lo spagnolo ha potuto fare ben poco contro il tennista piemontese che è sembrato in forma smagliante e sempre in totale controllo della partita.

    Primo Set: Partiva benissimo Sonego. Nel terzo gioco strappava il servizio allo spagnolo e dopo aver tenuto la battuta conduceva per 3-1. Nel quinto gioco altro break per il tennista torinese che si issava sul 4-1. Il sesto gioco faceva registrare il game perfetto per Sonego, il quale scagliava ben quattro aces. Sull’1-5 e servizio a disposizione, Zapata annullava un set point al suo avversario.Chiamato a servire per il set sul 5-2 il tennista piemontese teneva a 30 la battuta conquistando per 6-2 il primo set.
    Secondo Set: Sullo slancio di un gran primo set, Sonego operava il break nel primo e nel terzo gioco, sempre ai vantaggi, conducendo per 3-0 e servizio. Nel quarto gioco l’azzurro legittimava ancora di più il suo vantaggio, dopo aver annullato due palle break a Zapata, portandosi sul 4-0. Sul 5-2 Lorenzo serviva per il match e dopo aver annullato una palla break conquistava per 6-2 la seconda partita, dopo un dritto lungo in risposta dello spagnolo.

    ATP ATP Dubai

    Sonego L.
    6
    6

    Zapata Miralles B.
    2
    2

    Vincitore: Sonego L.

    Servizio
    Svolgimento
    Set 2

    Sonego L.

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    40-30
    40-40
    40-A
    40-40
    A-40

    5-2 → 6-2

    Zapata Miralles B.

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30

    5-1 → 5-2

    Sonego L.

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15

    4-1 → 5-1

    Zapata Miralles B.

    15-0
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    A-40

    4-0 → 4-1

    Sonego L.

    15-0
    15-15
    30-15
    30-30
    40-30
    40-40
    40-A
    40-40
    40-A
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40

    3-0 → 4-0

    Zapata Miralles B.

    15-0
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    A-40
    40-40
    40-A
    40-40
    40-A

    2-0 → 3-0

    Sonego L.

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    1-0 → 2-0

    Zapata Miralles B.

    15-0
    15-15
    15-30
    15-40
    40-40
    A-40
    40-40
    40-A

    0-0 → 1-0

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    Sonego L.

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    40-30

    5-2 → 6-2

    Zapata Miralles B.

    0-15
    15-15
    30-15
    30-30
    30-40
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40

    5-1 → 5-2

    Sonego L.

    15-0
    30-0
    40-0

    4-1 → 5-1

    Zapata Miralles B.

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    30-40

    3-1 → 4-1

    Sonego L.

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15

    2-1 → 3-1

    Zapata Miralles B.

    0-15
    15-15
    15-30
    15-40

    1-1 → 2-1

    Sonego L.

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15

    0-1 → 1-1

    Zapata Miralles B.

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    0-0 → 0-1

    13 Aces 11 Double Faults 158% (32/55) 1st Serve 64% (42/66)88% (28/32) 1st Serve Points Won 55% (23/42)43% (10/23) 2nd Serve Points Won 42% (10/24)100% (3/3) Break Points Saved 67% (8/12)77 Service Games Played 845% (19/42) 1st Serve Return Points Won 13% (4/32)58% (14/24) 2nd Serve Return Points Won 57% (13/23)33% (4/12) Break Points Converted 0% (0/3)8 Return Games Played 769% (38/55) Service Points Won 50% (33/66)50% (33/66) Return Points Won 31% (17/55)59% (71/121) Total Points Won 41% (50/121) LEGGI TUTTO

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    Stefanos Tsitsipas ed il comportamento scorretto di ieri nel doppio a Marsiglia

    Stefanos Tsitsipas GRE, 1998.08.12

    Stefanos Tsitsipas, due volte campione in carica dell’ATP 250 di Marsiglia, ha fatto il suo debutto mercoledì nell’evento di doppio insieme a suo fratello Petros. I due hanno perso in due set contro il finlandese Harri Heliovaara e il britannico Lloyd Glasspool ed è stato proprio il tennista nordico a denunciare un comportamento meno corretto da parte del maggiore dei due fratelli greci.

    “Prima, Stefanos ha passato tutto il riscaldamento mandando fuori le palle e boicottando il riscaldamento. Ha subito ricevuto un avvertimento dall’arbitro. Poi ha deciso di fare di noi dei bersagli e ci mandava costantemente palle sui nostri corpi. In una delle volée mi ha colpito in faccia. Non capivo il suo atteggiamento. Non li abbiamo provocati e non è certo con atteggiamenti come quello di oggi che è diventato un beniamino della folla. Fortunatamente domani [oggi] affronteremo dei fratelli più educati, gli Skupski”. LEGGI TUTTO

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    Andy Murray “Mi piace ancora giocare. È la mia più grande motivazione”

    Andy Murray nella foto

    Andy Murray recentemente ha rilasciato della dichiarazioni su ‘”Sportskeeda “, in cui ha raccontato del suo momento attuale, il suo modo di gestire le avversità in merito agli ultimi problemi fisici , mettendo in chiaro i suoi obiettivi per la stagione in corso di svolgimento. L’ex numero 1 del mondo, dopo aver superato l’infortunio all’anca, ha cancellato qualsiasi dubbio su un suo eventuale ritiro  e della sofferenza mentale che proverebbe a non poter più giocare a tennis.
    “Mi piace ancora giocare a tennis. È la mia più grande motivazione“, dice Andy quando gli viene chiesto perchè continui a giocare nonostante non arrivino più i successi di un tempo. “È ciò che mi fa alzare la mattina e continuare ad allenarmi duramente. È tutto ciò che ho sempre fatto e penso che l’infortunio e lo stare lontano dai campi mi abbia aiutato a realizzare quanta passione ho ancora verso il tennis. Sapevo che non ero pronto a rinunciare al tennis e a ritirarmi. Quest’anno, il mio obiettivo principale sono le Olimpiadi. Sono molto orgoglioso delle mie medaglie d’oro, quindi sarebbe fantastico avere l’opportunità di difendere il titolo. Mi sto allenando duramente per essere a Tokyo nella migliore forma possibile.
    La cosa più importante, il fisico integro. “Fisicamente, mi sento bene. L’anca non fa più male e sono contento di come mi muovo in campo. Mi sono allenato molto duramente prima di arrivare a Biella. Non vedo l’ora di giocare quante più partite possibile in questo momento, poiché le partite sono ciò che mi manca di più attualmente. Rispetto a quello che ho passato nel 2018, mi sento abbastanza bene, sono anche molto più bravo a riconoscere quando ho bisogno di riposare e recuperare“.

    Le sensazioni a Rotterdam, con momenti deludenti contro Rublev. “Rotterdam è stato un po’ complicato per me. Sono stato contento di essere riuscito a vincere la partita contro Robin Haase perché ci sono stati momenti della partita in cui non stavo giocando al meglio, quindi mentalmente è stato bello poter continuare a lottare e ottenere la vittoria . Ma la partita contro Rublev è stata difficile. Ho commesso degli errori nei punti chiave e a quei livelli non puoi farli. È stato frustrante, ma imparerò molto da quella partita. So dove devo fare dei miglioramenti quindi spero di poterci lavorare nelle prossime settimane.”
    Quando la carriera di Murray finirà vorrebbe fare l’allenatore. “Essere un allenatore è qualcosa che prenderei in considerazione. Per il momento, sto cercando di non pensare troppo al di là della mia carriera da giocatore, ma sono sicuro che finirò per rimanere nel tennis in un modo o nell’altro.“
    Andy Murray parla pure del trio della meraviglie Federer, Djokovic, Nadal.
    “Sono un mix di talento incredibile, forza mentale, concentrazione, determinazione e tanto duro lavoro. Hanno tutti degli ottimi team attorno a loro, il che li aiuta davvero. Penso anche che, poiché il tennis è un gioco in cui la componente mentale è importante, l’esperienza che hanno adesso è anche un fattore determinante. Possono approfittarne contro i giovani e quindi dominare la partita grazie alle loro qualità mentali superiori.”
    E sul ritorno di Federer…
    “Tornare dopo una lunga pausa è una sfida. Lotti per rimetterti in forma e hai bisogno di fare partite. Sono sicuro che la squadra di Roger sta lavorando duramente per assicurarsi che sia pronto a tornare al momento giusto, e io sono sicuro che cercherà di tornare a competere al massimo livello il più rapidamente possibile“.

    Luigi Calvo LEGGI TUTTO