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    Lew Sherr, CEO della USTA, descrive il progetto del Premier Tour: “Il tennis oggi sottoperforma commercialmente, è un problema la sua sostenibilità”

    Lew Sherr, CEO della USTA

    Dopo svariate illazioni e indiscrezioni, finalmente si tolgono i veli al progetto del Premier Tour, ipotesi di nuova struttura dell’annata tennistica guidata dai 4 tornei dello Slam. A parlare con dovizia di particolari è Lew Sherr, CEO della federazione americana (USTA) in una lunga intervista rilasciata a Sport Illustrated. Il concetto di base è banale, potremmo affermare “coerente”: gli Slam guidano l’annata, insieme a 10 tornei top, come lo sono oggi i Masters 1000, tutti da svolgersi su due settimane tra uomini e donne con 96 giocatori. Poi un Master di fine anno, sempre combined nella stessa sede e almeno due mesi di sosta prima della nuova annata. In mezzo anche una competizione a squadre e almeno una, o due, settimane di riposo prima e dopo un major. Il ranking darebbe accesso a questi tornei top ai migliori 100, e quelli tra il 100 e 300 giocherebbero un tour per guadagnare posizioni e strappare un posto nei maggiori eventi. Questi e molti altri temi sono trattati nell’intervista, della quale riportiamo alcuni passaggi significativi, come i motivi hanno spinto gli Slam a muoversi per rivoluzionare la stagione tennistica.
    “Tutto parte dalla constatazione che il tennis è uno sport attraente, ma sottoperforma commercialmente, il che sta creando sfide per la sostenibilità dei tornei e quindi degli atleti. Non penso che sia una novità per nessuno nel settore. Torniamo al 2021. I sette stakeholder del tennis hanno incaricato il Boston Consulting Group di capire quali fossero i problemi nello sport e quali potrebbero essere le opportunità. E tutta quella ricerca, che ha coinvolto anche 5.000 appassionati di tennis in tutto il mondo, ha sottolineato il fatto che il tennis, sebbene ampiamente popolare, coinvolge il 70% degli appassionati solo attraverso i quattro major. E il feedback ha anche indicato che gli eventi durante la stagione mancano di coerenza. I fan hanno difficoltà a seguire la narrazione. Diluiamo il nostro prodotto. Competiamo con il nostro prodotto. Ci sono momenti con troppi eventi sparsi qua e la per il mondo, i fan faticano a sapere dove guardare. Perché Sinner gioca a Rotterdam e Alcaraz è da qualche parte in Sud America? Il modo migliore per presentare lo sport ai fan è un formato in cui i migliori giocatori giocano in una sorta di stagione d’élite. Allo stesso tempo, dobbiamo tenere conto della salute dei giocatori, del riposo, dei picchi di prestazione”.
    “Dal punto di vista dei tornei, ci sono troppi eventi che non sono considerati utili allo stesso sport, e poiché sono diluiti, sono in competizione tra loro. Cerchiamo quindi di affrontare gli ostacoli strutturali del sistema e di proporre una soluzione più espansiva e più olistica che affronti tutto questo. … Dieci tornei su circa 140 determinano l’80% di tutta l’economia. Quattro di questi sono gli Slam più altri sei. Quindi è tutto incredibilmente concentrato”.
    “Stimiamo che il valore del tour oggi sia di 1 miliardo di dollari. La nostra opinione è che il miliardo venga ridistribuito di seguito per garantire che i giocatori guadagnino in modo sostenibile e soddisfacente. Dobbiamo separarci da ciò che esiste oggi. L’analogia con ciò che l’ATP ha sviluppato con i sauditi, immagino sia un po’ una questione di mele e arance. Queste non sono opportunità che si escludono a vicenda”.
    “Stiamo prescrivendo settimane specifiche in cui non si gioca, ma sappiamo che la concorrenza è importante. E se sei un giocatore di livello inferiore, potresti non giocare abbastanza partite: se perdi presto in un modello come questo, potrebbero non esserci abbastanza partite per raggiungere il massimo delle tue prestazioni, quindi abbiamo identificato una serie di settimane nel corso dell’anno in cui potresti scendere ad un tour di livello inferiore per giocare più partite”. In pratica il famoso tour di quelli fuori dai famosi “96” che teoricamente giocano i nuovi eventi premium.
    “Gli ostacoli per arrivare a questo nuovo modello? Si tratta di una massiccia rivisitazione del modo in cui viene presentato lo sport e il cambiamento è difficile. E vogliamo farlo bene e ci stiamo prendendo il nostro tempo e stiamo lavorando con le parti interessate per assicurarci di riflettere su tutte queste domande che voi e gli altri fate, perché  è importante. Alla fine richiederà un cambiamento dall’interno e questo è davvero difficile. Quando? Mettere una data è difficile… ipotizzare il primo gennaio 2026 può essere una ipotesi ma di non facile realizzazione. Non stiamo cercando scorciatoie, è un processo difficile che coinvolge molte parti in causa e prima di arrivare alla svolta dobbiamo valutare ogni aspetto e perdere le decisioni giuste”, conclude il CEO della USTA.
    Un progetto quindi che andrebbe stravolgere totalmente l’annata tennistica, divenendo in pratica un unico tour premium maschile e femminile, con un livello inferiore, una sorta di tour Challenger “rafforzato” per salire in classifica e poter giocare nei principali tornei. Vedremo se questo progetto avrà successo, o si continuerà con la maggior integrazione tra ATP e WTA come proposto dai sauditi. Vedremo cosa accadrà. Di sicuro nelle stanze dei bottoni si lavora, già da tempo, a un tennis molto diverso da come lo stiamo vivendo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Challenger Murcia, Zadar, Assuncion e Merida: I risultati con il dettaglio del Day 4 (LIVE)

    Alexander Weis nella foto

    CHALLENGER Murcia (Spagna) 🇪🇸 – 2° Turno, terra battuta

    Pista Central – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)1. Arjun Kadhe / Jeevan Nedunchezhiyan vs [2] Bart Stevens / Petros Tsitsipas ATP Murcia Arjun Kadhe / Jeevan Nedunchezhiyan66 Bart Stevens / Petros Tsitsipas [2]42 Vincitore: Kadhe / Nedunchezhiyan ServizioSvolgimentoSet 2A. Kadhe / Nedunchezhiyan 15-0 30-0 40-0 40-155-2 → 6-2B. Stevens / Tsitsipas 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 30-404-2 → 5-2A. Kadhe / Nedunchezhiyan 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-2 → 4-2B. Stevens / Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-1 → 3-2A. Kadhe / Nedunchezhiyan 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-402-1 → 3-1B. Stevens / Tsitsipas 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 2-1A. Kadhe / Nedunchezhiyan 15-0 30-0 40-0 ace ace0-1 → 1-1B. Stevens / Tsitsipas 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. Kadhe / Nedunchezhiyan5-4 → 6-4B. Stevens / Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-15 ace5-3 → 5-4A. Kadhe / Nedunchezhiyan 15-0 30-0 40-04-3 → 5-3B. Stevens / Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3A. Kadhe / Nedunchezhiyan 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 4-2B. Stevens / Tsitsipas 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-1 → 3-2A. Kadhe / Nedunchezhiyan 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-1 → 3-1B. Stevens / Tsitsipas 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-402-0 → 2-1A. Kadhe / Nedunchezhiyan 15-0 30-0 30-15 df 40-151-0 → 2-0B. Stevens / Tsitsipas 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-400-0 → 1-0

    2. Marco Trungelliti vs [7] Andrea Pellegrino (non prima ore: 12:00)ATP Murcia Marco Trungelliti070 Andrea Pellegrino [7]• 050ServizioSvolgimentoSet 2A. PellegrinoServizioSvolgimentoSet 1M. Trungelliti 0-15 15-15 30-15 40-156-5 → 7-5A. Pellegrino 0-15 15-15 15-30 15-405-5 → 6-5M. Trungelliti 0-15 0-30 15-30 15-405-4 → 5-5A. Pellegrino 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-3 → 5-4M. Trungelliti 0-15 15-15 30-15 ace 40-154-3 → 5-3A. Pellegrino 15-0 30-0 40-04-2 → 4-3M. Trungelliti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 4-2A. Pellegrino 15-0 15-15 15-30 15-40 df2-2 → 3-2M. Trungelliti 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2A. Pellegrino 0-15 0-30 15-30 15-400-2 → 1-2M. Trungelliti 15-0 15-15 15-30 df 15-400-1 → 0-2A. Pellegrino 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1

    3. Yunchaokete Bu vs [Q] Nicolas Alvarez Varona (non prima ore: 14:00)Il match deve ancora iniziare
    4. [1] Albert Ramos-Vinolas vs [LL] David Jorda Sanchis (non prima ore: 16:30)Il match deve ancora iniziare

    Pista 2 – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)1. [Q] Nikoloz Basilashvili vs Ugo Blanchet ATP Murcia Nikoloz Basilashvili67 Ugo Blanchet25 Vincitore: Basilashvili ServizioSvolgimentoSet 2N. Basilashvili 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A df 40-40 A-406-5 → 7-5U. Blanchet 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A5-5 → 6-5N. Basilashvili 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-5 → 5-5U. Blanchet 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A df3-5 → 4-5N. Basilashvili 15-0 15-15 15-30 df 15-40 30-40 40-40 40-A3-4 → 3-5U. Blanchet 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4N. Basilashvili 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-302-3 → 3-3U. Blanchet 0-15 15-15 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace2-2 → 2-3N. Basilashvili 15-0 ace 30-0 40-01-2 → 2-2U. Blanchet 0-15 15-15 15-30 30-30 30-400-2 → 1-2N. Basilashvili 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-1 → 0-2U. Blanchet 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1N. Basilashvili 15-0 30-0 40-05-2 → 6-2U. Blanchet5-1 → 5-2N. Basilashvili 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-1 → 5-1U. Blanchet 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 ace 40-A 40-40 40-A3-1 → 4-1N. Basilashvili 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-402-1 → 3-1U. Blanchet 15-0 15-15 30-15 40-152-0 → 2-1N. Basilashvili 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 40-40 A-401-0 → 2-0U. Blanchet 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A0-0 → 1-0

    2. N.Sriram Balaji / Andre Begemann vs Francisco Cabral / Henrique Rocha ATP Murcia N.Sriram Balaji / Andre Begemann03 Francisco Cabral / Henrique Rocha• 02ServizioSvolgimentoSet 1F. Cabral / RochaN. Balaji / Begemann 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-403-1 → 3-2F. Cabral / Rocha 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-402-1 → 3-1N. Balaji / Begemann 15-0 15-15 df 15-30 30-30 30-40 40-401-1 → 2-1F. Cabral / Rocha 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 1-1N. Balaji / Begemann 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    3. [4] Anirudh Chandrasekar / Vijay Sundar Prashanth vs Luca Margaroli / Santiago Rodriguez Taverna Il match deve ancora iniziare
    4. [1] Theo Arribage / Victor Cornea vs Jan Choinski / Denis Yevseyev Il match deve ancora iniziare

    CHALLENGER Zadar (Croazia) 🇭🇷 – 2° Turno, terra battuta

    Center court – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)1. Zdenek Kolar vs [WC] Nino Serdarusic ATP Zadar Zdenek Kolar632 Nino Serdarusic266 Vincitore: Serdarusic ServizioSvolgimentoSet 3N. Serdarusic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace2-5 → 2-6Z. Kolar 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-301-5 → 2-5N. Serdarusic 15-0 30-0 40-01-4 → 1-5Z. Kolar 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-3 → 1-4N. Serdarusic 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 1-3Z. Kolar 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-2 → 1-2N. Serdarusic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 0-2Z. Kolar 0-15 0-30 df 0-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2N. Serdarusic 15-0 15-15 30-15 ace 40-153-5 → 3-6Z. Kolar 15-0 15-15 15-30 df 15-40 30-40 df3-4 → 3-5N. Serdarusic 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4Z. Kolar 0-15 0-30 15-30 15-40 30-403-2 → 3-3N. Serdarusic 15-0 30-0 40-0 40-153-1 → 3-2Z. Kolar 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-1 → 3-1N. Serdarusic 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-1 → 2-1Z. Kolar 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1N. Serdarusic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Z. Kolar 15-0 30-0 40-05-2 → 6-2N. Serdarusic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 df A-405-1 → 5-2Z. Kolar 15-0 30-0 40-0 40-154-1 → 5-1N. Serdarusic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A3-1 → 4-1Z. Kolar 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1N. Serdarusic 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-0 → 2-1Z. Kolar 30-0 30-15 40-151-0 → 2-0N. Serdarusic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A0-0 → 1-0

    2. Adrian Andreev vs [WC] Matej Dodig ATP Zadar Adrian Andreev300 Matej Dodig• 300ServizioSvolgimentoSet 1M. Dodig 15-0 15-15 15-30 30-30

    3. Jonas Forejtek / Michael Vrbensky vs [2] Nikola Cacic / Denys Molchanov Il match deve ancora iniziare

    Court 1 – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)1. [6] Stefano Travaglia vs Enrico Dalla Valle ATP Zadar Stefano Travaglia [6]14 Enrico Dalla Valle66 Vincitore: Dalla Valle ServizioSvolgimentoSet 2S. Travaglia 0-15 0-30 0-404-5 → 4-6E. Dalla Valle 15-0 15-15 15-30 15-403-5 → 4-5S. Travaglia 15-15 30-15 30-30 30-403-4 → 3-5E. Dalla Valle 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4S. Travaglia 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A3-2 → 3-3E. Dalla Valle 15-0 15-15 15-30 15-40 30-402-2 → 3-2S. Travaglia 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-401-2 → 2-2E. Dalla Valle 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2S. Travaglia 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1E. Dalla Valle 30-15 ace 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1S. Travaglia 0-15 15-15 15-30 15-40 df1-5 → 1-6E. Dalla Valle 15-0 15-15 30-15 40-151-4 → 1-5S. Travaglia 0-15 15-15 15-30 15-40 30-401-3 → 1-4E. Dalla Valle 15-0 30-0 40-01-2 → 1-3S. Travaglia 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-400-2 → 1-2E. Dalla Valle 15-0 ace 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 0-2S. Travaglia 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-400-0 → 0-1

    2. [3] Zsombor Piros vs Jozef Kovalik ATP Zadar Zsombor Piros [3]• 062 Jozef Kovalik3002ServizioSvolgimentoSet 2J. Kovalik 15-0 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2Z. Piros 15-0 ace 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1J. Kovalik 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1Z. Piros 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Kovalik 0-15 0-30 15-30 15-40 30-405-0 → 6-0Z. Piros 15-0 30-0 40-04-0 → 5-0J. Kovalik 15-0 15-15 15-30 15-403-0 → 4-0Z. Piros 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0J. Kovalik 15-0 15-15 df 15-30 30-30 30-401-0 → 2-0Z. Piros 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    3. [3] Roman Jebavy / Zdenek Kolar vs Filip Bergevi / Mick Veldheer Il match deve ancora iniziare

    Court 2 – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)1. [1] Constantin Frantzen / Hendrik Jebens vs Ivan Sabanov / Matej Sabanov ATP Zadar Constantin Frantzen / Hendrik Jebens [1]366 Ivan Sabanov / Matej Sabanov6310 Vincitore: Sabanov / Sabanov ServizioSvolgimentoSet 3I. Sabanov / SabanovI. Sabanov / Sabanov 1-0 1-1 2-1 3-1 3-2 df 4-2 5-2 6-2 6-3 6-4 7-4 8-4 9-4 9-5 9-60-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2C. Frantzen / Jebens 15-0 ace 30-0 40-0 ace5-3 → 6-3I. Sabanov / Sabanov 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-2 → 5-3C. Frantzen / Jebens 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2I. Sabanov / Sabanov 15-0 30-0 40-0 40-154-1 → 4-2C. Frantzen / Jebens 15-0 30-0 40-0 ace3-1 → 4-1I. Sabanov / Sabanov 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-0 → 3-1C. Frantzen / Jebens30-0 30-15 40-152-0 → 3-0I. Sabanov / Sabanov 0-15 0-30 15-301-0 → 2-0C. Frantzen / Jebens 15-0 30-0 ace 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1I. Sabanov / Sabanov 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace3-5 → 3-6C. Frantzen / Jebens 15-0 15-15 15-30 15-40 df3-4 → 3-5I. Sabanov / Sabanov 30-0 30-15 30-30 df 40-303-3 → 3-4C. Frantzen / Jebens 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 3-3I. Sabanov / Sabanov 0-15 0-30 0-40 15-401-3 → 2-3C. Frantzen / Jebens 15-0 15-15 30-15 40-150-3 → 1-3I. Sabanov / Sabanov 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3C. Frantzen / Jebens 0-15 0-30 0-40 15-40 30-400-1 → 0-2I. Sabanov / Sabanov 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1

    2. Scott Duncan / Marcus Willis vs [4] Manuel Guinard / Gregoire Jacq ATP Zadar Scott Duncan / Marcus Willis• 1560 Manuel Guinard / Gregoire Jacq [4]1571ServizioSvolgimentoSet 2S. Duncan / Willis 15-0 15-15M. Guinard / Jacq 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-40 40-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 1*-3 2-3* 2-4* 2*-5 3*-5 3-6*6-6 → 6-7M. Guinard / Jacq 15-0 15-15 30-15 40-156-5 → 6-6S. Duncan / Willis 15-0 30-0 40-0 40-15 df5-5 → 6-5M. Guinard / Jacq 0-15 df 15-15 15-30 30-30 30-40 40-405-4 → 5-5S. Duncan / Willis 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-404-4 → 5-4M. Guinard / Jacq 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-404-3 → 4-4S. Duncan / Willis 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 4-3M. Guinard / Jacq 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3S. Duncan / Willis 15-0 30-0 30-15 40-152-2 → 3-2M. Guinard / Jacq 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-401-2 → 2-2S. Duncan / Willis 0-15 15-15 30-15 30-30 df 30-401-1 → 1-2M. Guinard / Jacq 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df ace1-0 → 1-1S. Duncan / Willis 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0

    CHALLENGER Asuncion (Paraguay) 🇵🇾 – 2° Turno, terra battuta

    Cancha Central – Ora italiana: 21:00 (ora locale: 17:00)1. [3] Hugo Dellien vs Alexander Weis Il match deve ancora iniziare
    2. [1] Juan Pablo Varillas vs [Q] Nicolas Zanellato Il match deve ancora iniziare
    3. Andrea Collarini / Genaro Alberto Olivieri vs [2] Marcelo Demoliner / Orlando Luz Il match deve ancora iniziare

    Cancha 3 – Ora italiana: 21:00 (ora locale: 17:00)1. Gonzalo Bueno vs Federico Agustin Gomez Il match deve ancora iniziare
    2. Pedro Sakamoto vs [8] Gustavo Heide Il match deve ancora iniziare
    3. Gonzalo Bueno / Alvaro Guillen Meza vs Goncalo Oliveira / Adam Taylor Il match deve ancora iniziare

    Cancha 4 – Ora italiana: 21:00 (ora locale: 17:00)1. [1] Boris Arias / Federico Zeballos vs Simon Freund / Johannes Ingildsen Il match deve ancora iniziare
    2. [4] Fernando Romboli / Marcelo Zormann vs Daniel Cukierman / Mariano Kestelboim Il match deve ancora iniziare

    CHALLENGER Merida (Messico) 🇲🇽 – 2° Turno, terra battuta

    Estadio Lorenzo Molina – Ora italiana: 21:00 (ora locale: 2:00 pm)1. Nick Hardt vs Facundo Mena Il match deve ancora iniziare
    2. Nicholas Bybel / Oliver Crawford vs [2] Thomas Fancutt / Hunter Reese Il match deve ancora iniziare
    3. [3] Tristan Boyer vs [6] Dmitry Popko (non prima ore: 00:30)Il match deve ancora iniziare
    4. [1] George Goldhoff / James Trotter vs Gerard Campana Lee / Rodrigo Pacheco Mendez (non prima ore: 21:00)Il match deve ancora iniziare

    Cancha Yucatan – Ora italiana: 23:00 (ora locale: 4:00 pm)1. Roberto Cid Subervi vs [4] Murkel Dellien Il match deve ancora iniziare
    2. Murkel Dellien / Facundo Mena vs Pranav Kumar / Louis Wessels Il match deve ancora iniziare

    Cancha Merida – Ora italiana: 23:00 (ora locale: 4:00 pm)1. [5] Juan Pablo Ficovich vs [Alt] Stefan Kozlov Il match deve ancora iniziare
    2. Jack Vance / Tennyson Whiting vs [Alt] Boris Kozlov / Stefan Kozlov Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Archeo Tennis: 19 marzo 1989, Mecir trionfa a Indian Wells, ultimo successo sul tour maggiore di una racchetta di legno

    Miloslav Mecir

    Leggi Miloslav Mecir e pensi immediatamente a due cose: all’iconico soprannome di “Gattone”, per le sue movenze felpate che lo facevano apparire persino lento, e l’altrettanto iconica racchetta Snauwaert Ultimate, un telaio leggendario fatto di legno finemente lavorato a mano con un’anima di grafite per darle più consistenza ma un tocco d’antan. Perché rispolveriamo il ricordo del grande campione cecoslovacco, certamente uno dei tennisti più forti e amati a non essere riuscito a vincere un titolo dello Slam? Perché esattamente 35 anni, il 19 marzo 1989, Mecir vinse il torneo di Indian Wells, battendo in una bella finale in cinque set Yannick Noah. Non è stata solo l’ultima coppa del vincitore alzata da Miloslav, ma anche l’ultimo torneo del tour maggiore vinto da un tennista con una racchetta di legno, o diciamo prevalentemente di legno. Quel grande successo di Mecir chiuse di fatto l’epopea dei telai non hi-tech, diventati dominanti già nei primi anni ’80. Il ceco restò l’unico paladino di quel tipo ormai vetusto di racchetta perché il suo fisico non era dei più forti per reggere la rigidità dei materiali tecnologici, che sottoponevano braccio e spalla a sollecitazioni superiori, ma anche perché la sua tecnica di gioco sopraffina e sensibilità della sua mano gli permettevano di reggere le devastanti accelerazioni di Lendl, Becker e tutti gli altri campioni. Sicuramente nella sua scelta radicale c’era la paura di perdere i migliori riferimenti del suo tennis, tutt’altro che potente ma estremamente preciso negli impatti e nello sfruttare la velocità della palla dell’avversario, e magari anche un pizzico di sciccosa ritrosia nel non accodarsi alla modernità dilagante. Nell’ultimo periodo della carriera la sua mitica Snauwaert era pitturata per sembrare un telaio moderno, ma in realtà mai abbandonò l’iconica Ultimate.
    Nato nel ’64 e diventato Pro nell’82, Mecir affascinò da subito il panorama internazionale grazie a colpi sopraffini per tecnica e pulizia d’impatto, anche se carenti di quell’intensità e potenza che proprio i nuovi telai tecnologici, sempre più diffusi e poi divenuti ben presto dominanti, regalarono alla disciplina. Miloslav non si accodò alla rivoluzione che portò nel tennis velocità e angoli prima impossibili, continuando a giocare con quegli schemi antichi che aveva imparato nel suo paese da ragazzo, appoggiandosi alle palle dei rivali con maestria e giocando un tennis a tutto campo molto tattico, buono per tutte le superfici e molto intelligente. Rallentava e poi accelerava, passanti precisi e correva anche a rete, facendo tutto con una compostezza che appariva lenta, da “gattone” appunto. Mecir conquistò il suo primo titolo a Rotterdam nel 1985, battendo in finale Jakob Hlasek. Nel 1986, “Milo” ottenne il suo primo notevole risultato in un torneo del Grande Slam, arrivando in finale agli US Open, battuto da Ivan Lendl (6-4, 6-2, 6-0). Nel 1987 conquista il primo titolo importante della sua carriera, trionfando al Lipton Championship di Key Biscayne (sconfisse Lendl 7-5, 6-2, 7-5 in finale) prima di raggiungere la semifinale al Roland-Garros, dove Lendl si vendicò con un secco 6-3, 6-3, 7-6.
    Nel 1988 fu il suo anno migliore. Nei quarti di finale di Wimbledon, Mecir fu l’unico giocatore capace di battere Mats Wilander in un torneo del Grande Slam (6-3, 6-1, 6-3). Quello straordinario successo non gli consentì di arrivare in finale ai Championships, dove non capitalizzò due set di vantaggio contro Edberg (poi vincitore del torneo, nell’anno del “Grande Slam svedese”). A settembre il ceco visse una delle più grandi soddisfazioni in carriera, conquistando la medaglia d’oro olimpica a Seul in quella che fu la prima edizione del ritorno dello sport della racchetta nella rassegna a cinque cerchi. Il momento d’oro di Mecir continuò anche all’avvio del 1989, dove raggiunse la seconda finale del Grande Slam agli Australian Open, battuto ancora da Lendl in tre set, 6-2, 6-2, 6-2 il punteggio.
    Mecir si presentò a Indian Wells 1989 come uno dei possibili favoriti, ancor più per l’assenza del campione in carica, n.1 al mondo e sua “bestia nera” Ivan Lendl. Becker, prima testa di serie del torneo, fu sconfitto negli ottavi a sorpresa da Jay Berger, aprendo le porte a un nuovo campione.Mecir giocò un grande torneo, battendo un giovanissimo Pete Sampras, la quinta testa di serie Jakob Hlasek negli ottavi e la terza testa di serie, Andre Agassi, nei quarti di finale (7-5, 6-4), e Jimmy Connors in semifinale.
    In finale Miloslav trova un Noah in grande forma, capace di metterlo in grave difficoltà con la battuta, i suoi continui attacchi a rete e quel rovescio in back che saltava pochissimo, difficile da gestire col passante. Infatti nei primi due set della finale – allora si giocava al meglio dei 5 – il ceco fu surclassato dal francese, straripante al servizio (ben 14 Ace!) per il 6-3, 6-2. Mecir, sull’orlo del baratro, trova più continuità in risposta e riesce ad inchiodare maggiormente il rivale nello scambio, attaccando per non essere attaccato. La tattica funziona, il tennis di “gattone” prende vigore, mentre Noah è in difficoltà a rincorrere e cala vistosamente alla battuta. Il match si ribalta, Mecir domina il terzo set per 6-1 e vola al comando, ribaltando la partita e chiudendo anche quarto e quinto set, col il 6-3 che decide la partita.
    Quel grande successo fu l’ultimo per Mecir. Problemi alla schiena sempre più profondi guastarono le sue prestazioni, forzandolo a continui stop e rientri, portandolo all’amara decisione di appendere la racchetta al chiodo a soli 26 nel 1990. La sconfitta al secondo turno di Wimbledon, ancora per mano di Edberg, fu il ultimo ballo da Pro. Chiude con 11 titoli vinti complessivamente e un best ranking di n.4 al mondo.
    Chissà cosa sarebbe potuto diventare Mecir se avesse adottato un telaio più moderno. Magari sarebbe riuscito ad adattare quei colpi pulitissimi ad altre velocità e vincere molto di più, magari anche quello Slam a cui è solo arrivato vicino. Non lo sapremo mai. A noi resta la magia di un personaggio talmente fuori moda da diventare una leggenda amata e stimata da tutti i veri appassionati.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Open Bnl Monviso: Successo di Riccardo Bonadio

    Riccardo Bonadio nella foto

    Il vincitore dell’Open BNL chiuso oggi al Monviso Sporting Club di Grugliasco è stato il primo favorito della viglia, il 30enne friulano Riccardo Bonadio, attuale numero 277 del ranking mondiale e lo scorso anno numero 164 (best ranking). Il giocatore nato a San Vito al Tagliamento ha sconfitto nella finale del singolare il numero 3 del seeding, Alessandro Ingarao, siracusano 24enne che ha un best ranking di numero 799 ATP. La partita è stata equilibrata nella prima parte (3-3), quando sul 40-40 servizio Bonadio, Ingarao ha rotto le corde del proprio attrezzo e si è innervosito. Da regolamento Bonadio ha ripetuto la prima palla di servizio (peraltro finita in rete) mentre Ingarao sosteneva erroneamente che non ne aveva diritto.
    Il friulano ha tenuto la battuta e nel game successivo ha operato il primo break dell’incontro, sigillando nel nono gioco la prima frazione (6-3). Nella seconda ha preso subito un break di vantaggio, spingendo sempre di più e sciorinando il suo proverbiale rovescio classico ad una mano, uno dei più belli del circuito, e si è involato. Prima 2-0, poi 4-1. Ingarao non è più riuscito a rimanergli in scia e alla fine Bonadio ha chiuso 6-1. Così si è portato nelle parti alte della “Race” che conduce alle prequalificazioni degli Internazionali BNL d’Italia e ha quasi la certezza di essersi qualificato. Come peraltro Ingarao, alla terza finale BNL Open: “Una sfida qui al Monviso – ha detto il vincitore al termine – che mi ha premiato. Non ho perso nemmeno un set lungo il percorso e contro Ingarao non sono partito benissimo ma sono rimasto a galla con il servizio. Dal 3-3 il quadro del match è cambiato, lui è calato e io ho preso sempre più fiducia. Questa sarà la mia ultima stagione da giocatore. La chiuderò nella mia Cordenons nel Challenger di casa in cui sono arrivato in semifinale nel 2023. Una decisione ponderata dopo tanti anni di attività e tanto viaggiare. Farò il tecnico e magari il coach”. Ingarao ha incassato con stile la sconfitta: “Una bella settimana – ha detto – e quando arrivi in finale non puoi che compiacerti per quanto fatto. L’obiettivo è andare a Roma e vivere, come ho fatto lo scorso anno, un’atmosfera fantastica. Ho giocato per più di 30 minuti un gran tennis, contro un avversario di gran caratura e a me superiore. Mi sono innervosito sul 3-3 40-40 e non sono più riuscito a tenere il ritmo elevato di Bonadio. Complimenti a lui. Farò ancora altri Open per avere la certezza di approdare a Roma ma prendo questo percorso fatto al Monviso con grande soddisfazione. Non ho abbandonato il desiderio di tennis internazionale ma i costi sono alti e per ora mi cimento negli Open e penso anche alle competizioni a squadre con il Siracusa”. Ottimo il bilancio del torneo, tracciato dal direttore generale sezione tennis del Monviso Sporting Club, Fabio Ponzano: “Un torneo partito a gennaio, con le qualificazioni provinciali di 4.a categoria e chiuso oggi con le finali dell’Open, di singolare e doppio. Oltre 750 in totale i partecipanti. E’ stato un grande sforzo organizzativo, ripagato dall’alto livello espresso dai giocatori che abbiamo cercato di mettere nelle migliori condizioni per consentire loro di dare il massimo. Delle ultime edizioni ospitate dal nostro circolo reputo questa la più bella e speriamo di poter ripetere l’evento il prossimo anno. Intanto tra due giorni avremo al Monviso le più alte cariche della dirigenza della FITP, con in testa il presidente Binaghi, per un incontro con i circoli della nostra regione”. LEGGI TUTTO

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    Holger Rune minacciato di morte, la denuncia della madre Aneke

    Aneke Rune, madre di Holger

    Aneke Rune, madre di Holger, ha rivelato gravi minacce di morte contro il figlio, ricevute via email dopo che il 20enne danese ha perso la semifinale dell’ATP 500 di Acapulco contro il norvegese Casper Ruud. “Se qualcuno conosce questo idiota (vedi email sopra), ditegli che è illegale minacciare di morte”, scrive Aneke in una storia Instagram.
    Davvero violento il messaggio ricevuto da Aneke. “Fottuto figlio di puttana. Sto aspettando. Ti darò la caccia e ti pianterò un coltello nella nuca. Allora ti taglierò quella stupida testa. Sarà su tutti i notiziari. Accidenti, questa sarà una lezione per tutti quanti. Feccia di merda. Vengo a prenderti. Morirai con un coltello”, Questo mitomane è probabilmente uno degli scommettitori che dopo aver perso la propria puntata si scaglia contro il “colpevole” della sua perdita.
    Non è la prima volta che tutto questo accade a Holger. “I messaggi spesso dicono ‘Voglio uccidere la tua famiglia’ o ‘Spero che tu abbia il cancro’”, aveva affermato Aneke in una recente intervista al magazine danese BT. Purtroppo questo genere di minacce sono ormai molto comuni ai danni di tennisti. Alcuni rivelano e denunciano i fatti, altri preferiscono cancellarle con meno clamore, ma è indubbio che la situazione sia scappata di mano e servirebbero controlli più adeguati a proteggere i tennisti (e non solo) contro questi abusi.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Murray ipotizza il ritiro la prossima estate, dopo le Olimpiadi

    Andy Murray, classe 1987

    Andy Murray mostra segni di stanchezza per il periodo complicato che sta attraversando, con partite molto lottate ma poche vittorie, arrivando ad ipotizzare il proprio ritiro la prossima estate. Tuttavia ha il desiderio di competere ancora una volta ai Giochi Olimpici, evento nel quale ha vinto due medaglie d’Oro in singolare, in casa sui prati di Wimbledon nel 2012 e all’edizione seguente in quel di Rio, Brasile 2016.
    Dopo la sconfitta patita contro il francese Ugo Humbert al secondo turno del 500 di Dubai, lo scozzese ha così risposto alla stampa sulla possibilità che questa sia la sua ultima stagione. “Mi viene chiesto dopo ogni singola partita a cui gioco, ogni singolo torneo a cui prendo parte. Sono stanco di questa domanda, a dire il vero. Non ne parlerò più da adesso fino a quando arriverà il momento di fermarmi. Ma non ho intenzione di giocare molto oltre quest’estate.”

    Nearing the end of the road 💔 @andy_murray pic.twitter.com/AFrIwpLk6L
    — TENNIS (@Tennis) February 28, 2024

    Una frase sibillina e inattesa, dopo le sua piccata risposta di qualche settimana fa ad un articolo pubblicato su BBC Scozia nel quale il giornalista, pur ringraziando Andy per la brillante carriera, si chiedeva se fosse il caso andare oltre, vista l’età, i problemi fisici affrontati e la penuria di buoni risultati. Allora Murray affermò seccamente di non essere il tipo di giocatore e persona che molla di fronte alle difficoltà, ancor più con la grande passione e voglia di allenarsi che ancora lo anima.
    Wimbledon quest’anno andrà in scena dal 1° al 14 luglio, e solo 10 giorni dopo scattano le Olimpiadi a Parigi. Che il rosso di Roland Garros, torneo nel quale ha disputato una finale (persa contro Djokovic nel 2016) possa essere il palcoscenico del suo addio?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Murray: “Il calendario è un problema, ma i giocatori sono ipocriti, si lamentano e poi volano per le esibizioni”

    Andy Murray

    Quando vogliamo ascoltare una voce fuori dal coro, senza peli sulla lingua e molto spesso assai saggia, c’è un’unica direzione da prendere: south London, dove vive Sir. Andy Murray. Molte volte nel corso della sua lunga carriera lo scozzese ha offerto opinioni taglienti, spesso cariche di ironia in post social diventati leggendari, esprimendo le proprie opinioni o rispondendo ad altri colleghi sui temi più vari. “Muzza” anche stavolta ha sparato a zero sui colleghi, a suo dire ipocriti nel criticare duramente la stagione tennistica e il lungo calendario, ma poi prontissimi ad accettare i dollari di ricche esibizioni e volare anche molto lontano per staccare assegni pesanti. Questa l’estrema sintesi del suo pensiero, raccolto dal quotidiano The National. Riportiamo le parti più significative del pensiero di Andy, frasi davvero dirette che certamente non passeranno inosservate.
    “Cosa cambierei nel tennis se mai fossi una sorta di commissioner? Il calendario stagionale, senza indugio. Se potessi fare quello che voglio, e non ci fossero contratti in vigore che mi impediscano di spostare le cose, ci sono ovvie cose che farei. Accorciare la durata dell’anno, per avere una off-season più lunga”. Oltre a questo, in una dichiarazione di un paio di giorni fa, Andy aveva affermato che il Sud America si meriterebbe un evento 1000.
    Continua nel suo pensiero Murray, criticando così i colleghi: “Non so, potrebbero servire delle restrizioni sulle esibizioni. Penso solo che a volte i giocatori siano un po’ ipocriti rispetto allo schedule annuale del tennis, è un parlare continuo sul calendario troppo lungo, ma poi volano in tutto il mondo nella off-season e non solo per fare esibizioni, e questa è una loro scelta. Ma sembra semplicemente ipocrita perché non è obbligatorio giocare esibizioni. E nemmeno devono giocare tutti i tornei dell’ATP Tour. Possono per esempio decidere di non venire qui a Dubai (dove è stata realizzata l’intervista, ndr) o di non dover giocare a Indian Wells. Sì, ciò potrebbe danneggiare la loro classifica, ma possono scegliere di perdere alcuni eventi. Quindi sì, Mi piacerebbe vedere una off-season più lunga”.
    “Non vorrei vietare in assoluto le esibizioni. Vorrei solo chiedere ai giocatori di essere un po’ più selettivi nel modo in cui parlano del tour, del programma e di tutto quando sono a giocare. E ora vedo che ne stanno inserendo altre nel corso della stagione di esibizioni…”.
    I giocatori in effetti tendono a giocare spesso esibizioni nella parte finale dell’anno, ma questi eventi alternativi ora stanno spuntando anche nel corso della stagione. L’Ultimate Tennis Showdown per esempio si è svolto a febbraio, Rafael Nadal e Carlos Alcaraz si sfideranno in The Netflix Slam all’inizio di marzo a Las Vegas, mentre il Six Kings Slam, con un vero parterre de roi almeno annunciato (Nadal, Alcaraz, Novak Djokovic, Medvedev, Sinner e Rune) è in programma in Arabia Saudita ad ottobre, prima della trasferta in Cina e delle Finals, quindi in un momento cruciale per definire le posizione per Torino e il ranking di fine anno.
    Murray non si è fermato qua. Ha continuato nella sua critica dello status quo, puntando il dito contro i migliori giocatori, quelli che già hanno guadagni altissimi, mentre un’iniezione di denaro nel tour sarebbe importante per coloro che non arrivano minimamente a certi compensi. “Sono i migliori giocatori del mondo che possono giocare in esibizione, dove guadagnano un sacco di soldi, ma il resto dei giocatori non hanno questa opportunità e l’attenzione dovrebbe invece spostarsi su di loro. I giocatori che sono al vertice guadagnano un sacco di soldi con prize money, sponsorizzazioni commerciali, gettoni di presenza e tutto, e poi anche le esibizioni. Sono i giocatori di livello leggermente inferiore che ovviamente non hanno queste opportunità. Loro vogliono più tornei, perché è l’unica via per loro di guadagnare più soldi. Deve esserci un po’ di equilibrio” conclude Murray.
    Chissà se qualcuno dei suoi colleghi risponderà a queste parole e critiche. Andy ha parlato chiaro, e forte.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Agassi nuovo capitano in Laver Cup?

    Andre Agassi

    Secondo il noto giornalista statunitense Craig Shapiro, Andre Agassi potrebbe rimpiazzare John McEnroe come capitano del team world alla Laver Cup, forse non da quest’edizione (in programma a Berlino il prossimo settembre) ma dal 2025.  “Una fonte mi ha rivelato che Andre Agassi sarà nominato nuovo capitano in Laver Cup”, scrive il giornalista americano sul social X.
    Agassi, oggi 53enne, è molto attivo nel Pickleball, nuova disciplina sbarcata anche in Italia da poco ma che negli USA è molto diffusa e sta prendendo sempre più piede. Nella sua Las Vegas, Andre ha investito diversi soldi per la costruzione di campi e in eventi di promozione, coinvolgendo altre vecchie glorie tennistiche e facendo spesso coppia con la moglie Steffi Graf.
    L’otto volte campione Slam ed ex numero 1 del ranking non ricopre un ruolo attivo nel tennis dalla collaborazione con Grigor Dimitrov. McEnroe invece è capitano della squadra “world” della Laver Cup fin dalla sua prima edizione, quella 2017 svolta a Praga. L’eventuale arrivo di Agassi in Laver Cup potrebbe significare un cambio totale nei capitani, magari con Roger Federer alla guida degli europei. Lo svizzero infatti in una recente intervista, interpellato su di un suo possibile ruolo nella ricca esibizione a squadre per nazioni, non ha escluso la possibilità di diventare in futuro capitano.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO