More stories

  • in

    F1, Alonso torna sul contatto con Raikkonen: “Nel calcio è rigore”

    ROMA – Continua a far parlare il contatto tra i due campioni del mondo Fernando Alonso e Kimi Raikkonen nella prima curva del GP degli Stati Uniti. L’iberico, poi out per un guasto tecnico, è tornato sul contatto e sulla decisione degli steward che hanno accusato Alonso di aver sfruttato la via di fuga. “Non dobbiamo aggiungere nulla al regolamento. Nel calcio, quando tocchi la palla con la mano all’interno dell’area, è rigore. Non c’è nulla da chiarire. Bisogna solo prendere la decisione dicendo che è rigore, altrimenti tutti quanti toccheranno la palla con la mano o con il braccio in area”, ha affermato Alonso prendendo ad esempio una metafora calcistica.
    “Ad Austin tre vetture uscite alla prima curva”
    Micheal Masi, direttore di gara, ha già convocato una riunione prima del prossimo GP in Messico, in programma tra il 5 e il 7 novembre prossimo in un meeting incentrato sull’incidente di Austin. “Dipende sempre da chi esegue la manovra – ha ammesso Alonso – a Sochi avevo mancato la prima curva, e ad Istanbul la prima curva era diventato un argomento caldo fin dal giovedì. Ad Austin tre vetture sono uscite di pista alla prima curva. Vedremo se diventerà un altro tema prioritario in Messico oppure no perché tra quelle tre macchine non c’era la mia”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, contatto Alonso-Raikkonen: “Nel calcio è rigore”

    ROMA – Ad una settimana dal GP degli Stati Uniti di Austin non si placano le polemiche riguardanti il contatto nella prima curva tra Fernando Alonso e Kimi Raikkonen. L’iberico, poi out per un guasto tecnico, è tornato sul contatto e sulla decisione degli steward che hanno accusato Alonso di aver sfruttato la via di fuga. “Non dobbiamo aggiungere nulla al regolamento. Nel calcio, quando tocchi la palla con la mano all’interno dell’area, è rigore. Non c’è nulla da chiarire. Bisogna solo prendere la decisione dicendo che è rigore, altrimenti tutti quanti toccheranno la palla con la mano o con il braccio in area”, ha affermato Alonso spiegando l’accaduto con un esempio calcistico.

    “Vedremo se diventerà un tema primario in Messico”
    “Dipende sempre da chi esegue la manovra – ha ammesso Alonso – a Sochi avevo mancato la prima curva, e ad Istanbul la prima curva era diventato un argomento caldo fin dal giovedì. Ad Austin tre vetture sono uscite di pista alla prima curva. Vedremo se diventerà un altro tema prioritario in Messico oppure no perché tra quelle tre macchine non c’era la mia”. Starà al direttore di gara Micheal Masi delineare al meglio la situazione in un meeting in programma prima dell’inizio del weekend messicano. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, previsto un incontro prima del GP Messico dopo la polemica sul contatto Raikkonen-Alonso

    ROMA – Non si placano le discussioni su uno degli argomenti più caldi del Gp degli Stati Uniti, il duello tra Raikkonen-Alonso, andato in scena nel sedicesimo giro della gara americana. Durante il tentativo di sorpasso, poi avvenuto, del finlandese, il pilota dell’Alfa Romeo ha superato il track limits spinto all’esterno dallo spagnolo. Secondo la Direzione Gara manovra regolare senza la restituzione della posizione. Valutazione contraria nel caso Alonso-Giovinazzi, con il campione dell’Alpine autore di un sorpasso approfittando dello spazio esterno ma richiamato in maniera brusca dal team radio e obbligato a ridare la posizione, fatto non apprezzato dall’ex Ferrari.
    Le dichiarazioni di Masi
    “Posso capire la sua frustrazione e ne discuteremo senza dubbio alla prossima riunione con i piloti. Bisogna valutare prima l’attacco e la forzatura verso l’esterno della pista, e poi il sorpasso vero e proprio. Ovviamente sono stati subito presi in considerazione questi due elementi, ma è stata comunque una presa di posizione discutibile da parte della Direzione. Per quanto riguarda Alonso – spiega Michael Masi – non ha voluto dimostrare nulla nella manovra su Giovinazzi. Non ho sentito nessuno team radio da parte sua, limitandomi di suggerire la restituzione della posizione, cosa avvenuta senza polemiche”. Il Direttore di gara non ha voluto tergiversare, richiamando subito tutti i piloti del Circus ad un chiarimento della situazione prima del prossimo Gp in Messico. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, contatto Raikkonen-Alonso: ci sarà un meeting prima del GP Messico

    ROMA – Uno degli argomenti di discussione dell’ultimo GP degli Stati Uniti è stato il duello Raikkonen-Alonso alla prima curva del sedicesimo giro. Durante il tentativo di sorpasso, poi avvenuto, del finlandese, il pilota dell’Alfa Romeo ha superato il track limits spinto all’esterno dallo spagnolo. Secondo la Direzione Gara manovra regolare senza la restituzione della posizione. Valutazione diversa nel caso Alonso-Giovinazzi, con il campione dell’Alpine che sorpassa l’italiano approfittando dello spazio esterno ma subito richiamato, con un team radio molto duro, a ridare la posizione, situazione non gradita dall’ex Ferrari.
    Le parole di Masi
    Michael Masi ha voluto spiegare il perché di questa decisione confermando un incontro tra piloti prima del prossimo GP in Messico. “Posso capire la sua frustrazione e ne discuteremo senza dubbio alla prossima riunione con i piloti. Bisogna valutare prima l’attacco e la forzatura verso l’esterno della pista, e poi il sorpasso vero e proprio. Ovviamente sono stati subito presi in considerazione questi due elementi, ma è stata comunque una presa di posizione discutibile da parte della Direzione. Per quanto riguarda Alonso non ha voluto dimostrare nulla nella manovra su Giovinazzi. Non ho sentito nessuno team radio da parte sua, limitandomi di suggerire la restituzione della posizione, cosa avvenuta senza polemiche”, ha concluso Masi. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, cambio di power unit per Fernando Alonso: scatterà dal fondo a Austin

    AUSTIN – Fernando Alonso scatterà dal fondo nel Gran Premio degli Stati Uniti. La gara di domani parte in salita anche per lo spagnolo dell’Alpine che ha cambiato la power unit. Lo stesso hanno fatto Sebastian Vettel e George Russell, mentre la Mercedes ha provveduto a sostituire il motore endotermico di Valtteri Bottas con cinque posizioni da scontare in griglia. Per Alonso i motivi del cambio riguardano soprattutto un problema d’affidabilità nella giornata di venerdì. Quindi sia qualifica che gara saranno disputate con il nuovo motore. 
    Le parole di Alonso
    “Non è stata la giornata più semplice per noi, abbiamo avuto un problema nelle PL1, ma i nostri meccanici l’hanno risolto molto rapidamente – ha spiegato dopo le FP3 lo spagnolo -. Questo è stato un bene e abbiamo potuto fare qualche giro. Le condizioni della pista e la superficie irregolare dell’asfalto rende il tracciato abbastanza impegnativo. Ho toccato le barriere alla fine della sessione, questo dimostra quando sia difficile. È difficile sapere dove siamo realmente a livello di tempi, ma c’è sicuramente del lavoro da fare. Vediamo cosa possiamo fare oggi, speriamo di avere un sabato un po’ più tranquillo”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Gp Stati Uniti: Fernando Alonso cambia power unit e scatterà dal fondo

    AUSTIN – Fernando Alonso partirà dal fondo della griglia nella gara del Gran Premio degli Stati Uniti. L’appuntamento di domani parte in salita anche per lo spagnolo dell’Alpine che ha cambiato la power unit. Lo stesso hanno fatto Sebastian Vettel e George Russell, mentre la Mercedes ha provveduto a sostituire il motore endotermico di Valtteri Bottas con cinque posizioni da scontare in griglia. Per Alonso i motivi del cambio riguardano soprattutto un problema d’affidabilità nella giornata di venerdì. Quindi sia qualifica che gara saranno disputate con il nuovo motore. 
    L’analisi dello spagnolo
    “Non è stata la giornata più semplice per noi, abbiamo avuto un problema nelle PL1, ma i nostri meccanici l’hanno risolto molto rapidamente – ha spiegato dopo le FP3 lo spagnolo -. Questo è stato un bene e abbiamo potuto fare qualche giro. Le condizioni della pista e la superficie irregolare dell’asfalto rende il tracciato abbastanza impegnativo. Ho toccato le barriere alla fine della sessione, questo dimostra quando sia difficile. È difficile sapere dove siamo realmente a livello di tempi, ma c’è sicuramente del lavoro da fare. Vediamo cosa possiamo fare oggi, speriamo di avere un sabato un po’ più tranquillo”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Alonso sul periodo in Ferrari: “Non era pronta a vincere”

    ROMA – Non sono bastati neanche piloti con l’esperienza e la classe di Fernando Alonso e Sebastian Vettel per interrompere il digiuno in casa Ferrari. L’ultimo titolo iridato risale al 2007 con l’acuto di Raikkonen, e il pilota spagnolo, attualmente in forza all’Alpecin, ritorna sul suo periodo a Maranello. “Abbiamo avuto battaglie ravvicinate come quella nel 2012, dove lui fu fortunato a terminare la corsa con la vettura danneggiata. Entrambi ci abbiamo provato con la Ferrari. Siamo andati vicini alla vittoria finale, ma non ce l’abbiamo fatta”, ha dichiarato ai tedeschi di F1-Insider.
    “Cambiato modo di pianificare”
    Per Alonso è netto il cambio di tendenza in casa Ferrari. Non c’è più l’ossessione di un titolo da raggiungere nel più breve tempo possibile, ma la volontà è di costruire in casa i campioni del futuro. “La Ferrari quando c’eravamo io o Sebastian non era ancora pronta a diventare campione del mondo. – continua Alonso –  Ora hanno cambiato il modo di pianificare e le aspettative non sono più così alte, dato che stanno scegliendo piloti giovani. Attualmente pensano maggiormente sul lungo periodo e non più a breve termine”, ha concluso lo spagnolo.  LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Alonso: “La Ferrari non era pronta a vincere con me e Vettel”

    ROMA – Quattordici anni di digiuno per una scuderia come la Ferrari sono davvero tanti. L’ultimo timbro fu di Raikkonen nel 2007 e nonostante l’ingaggio di piloti vincenti come Fernando Alonso e Sebastian Vettel, per la Rossa non sono arrivati titoli. Proprio lo spagnolo, cinque stagioni a Maranello, parla del periodo suo e del tedesco in Ferrari. “Abbiamo avuto battaglie ravvicinate come quella nel 2012, dove lui fu fortunato a terminare la corsa con la vettura danneggiata. Entrambi ci abbiamo provato con la Ferrari. Siamo andati vicini alla vittoria finale, ma non ce l’abbiamo fatta”, afferma il due volte campione del mondo ai tedeschi di F1-Insider.
    “Ora aspettative meno alte”
    “La Ferrari ai tempi miei e di Sebastian non era ancora pronta a diventare campione del mondo. – continua Alonso –  Ora hanno cambiato il modo di pianificare e le aspettative non sono più così alte, dato che hanno scelto piloti giovani. Attualmente pensano maggiormente sul lungo periodo e non più a breve termine”. Questo il pensiero del pilota Alpecin sul nuovo corso alla Ferrari non più “ossessionata” dal ritorno alla vittoria ma più incentrata verso la costruzione di giovani piloti. LEGGI TUTTO