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    L’ex fidanzata di Alexander Zverev: “Aspetto un figlio da lui, ma lo crescerò da sola”

    Alexander Zverev e Brenda Patea nella foto

    Alexander Zverev e la modella tedesca, di origini rumene, Brenda Patea hanno interrotto la loro relazione nella scorsa estate dopo un fidanzamento di circa nove mesi. L’ex fidanzata del tennista, nel corso di una recente intervista, ha dichiarato di essere incinta di venti settimane e, di conseguenza, di aspettare un figlio proprio dall’attuale numero sette del ranking ATP: “Aspetto un bambino da Alex. Tra di noi c’è stata crisi perché abbiamo visioni differenti della vita, chiunque viva al fianco di un atleta professionista deve sottomettersi alle sue scelte. Non voglio condividere l’affidamento del bambino con lui, è fuori discussione: farò di tutto perché mio figlio cresca in un ambiente armonioso e sano, sono nella condizione di poterlo crescere da sola“, ha commentato la futura mamma. LEGGI TUTTO

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    Alexander Zverev su Jannik Sinner: ” Sinner ha un talento incredibile e penso che presto sarà tra i primi dieci del mondo”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Il tennista tedesco Alexander Zverev è comparso davanti ai media in conferenza stampa per analizzare quali fossero le sue sensazioni dopo la vittoria di ieri contro Jannik Sinner, in una delle partite più belle del torneo: “Ho giocato contro un giocatore che era già riuscito a battermi al Roland Garros. Ci ho pensato molto per tutta la partita ed ero teso perché volevo vincere. Sinner ha un talento incredibile e penso che presto sarà tra i primi dieci del mondo. Prossimamente potrà dire la sua nei migliori tornei del circuito.” LEGGI TUTTO

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    Alexander Zverev e la risonanza magnetica fatta la mattina prima del match contro Sinner: “Non ero al 100% ma potevo scendere in campo”

    Alexander Zverev GER, 1997.04.20

    Alexander Zverev “si è preso la rivincita” per la sconfitta al Roland Garros contro Jannik Sinner e, questo sabato, si è qualificato per la finale di Colonia, la sua seconda in due settimane nel torneo tedesco.Sascha, nonostante la vittoria, a fine partita ha confessato di non sentirsi al 100%.

    Il tedesco ha fatto una risonanza magnetica all’anca al mattino (il venerdì, aveva chiesto anche un medical time-out nel suo match di quarti) e anche se non era al meglio ha disputato un’ottima partita contro Jannik.“non ero al 100%, ma potevo scendere in campo”.
    Zverev, nella finale di oggi, affronterà l’argentino Diego Schwartzman. LEGGI TUTTO

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    Zverev: “Per rinunciare ad un appuntamento, devo solo rompermi una gamba”

    Alexander Zverev GER, 1997.04.20

    Alexander Zverev, 23 anni, numero sette del mondo, ha ottenuto ieri a Colonia la sesta vittoria consecutiva. Dopo aver vinto il primo di due tornei nel suo Paese, Zverev è ora in semifinale Nel secondo, ma ha dovuto lottare per 2h40 per battere il francese Adrian Mannarino, in un incontro in cui ha anche chiesto assistenza medica.

    Tuttavia, ha lasciato un messaggio: “perchè io mi arrenda è necessario qualcosa di più serio. “Per rinunciare ad un appuntamento, devo solo rompermi una gamba”, ha dichiarato dopo la partita.
    Zverev affronterà in semifinale ora il nostro Jannik Sinner, l’azzurro che lo ha sconfitto al Roland Garros negli ottavi di finale. LEGGI TUTTO

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    Tennis, dove vedere Sinner-Zverev: streaming gratis e diretta tv Atp Colonia

    Oggi 24 ottobre alle ore 19 si disputerà sul cemento indoor di Colonia, il match Sinner-A.Zverev, valido per la semifinale del torneo tedesco. Sarà un match molto interessante tra il tennista di casa, numero sette del mondo e che è molto vicino alla qualificazione al Master Atp di fine stagione e quello azzurro che in questo […]
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    Open Court: Felix Auger-Aliassime, sbagliato considerarlo “un perdente” (di Marco Mazzoni)

    Felix Auger-Aliassime

    “È difficile da accettare, quindi non ho molto da dire a parte che sono deluso dal mio livello di oggi in generale. Ci riproverò”. Parole amare quelle di Felix Auger-Aliassime, dopo aver perso piuttosto nettamente la finale di Colonia la scorsa settimana, opposto a Sasha Zverev. Proprio il tedesco ha cercato di consolarlo: “Sei un giocatore incredibile. So che non significa molto in questo momento, ma sono sicuro che non solo vincerai un titolo, ma vincerai più titoli nella tua carriera, tornei più grandi di questo”.
    Parole sagge quelle del tedesco, anche se i numeri del giovane canadese iniziano a farsi pesanti: sei finali disputate, sei sconfitte. Tirando una facile conclusione, lo spettatore più superficiale potrebbe affermare che Auger-Aliassime è un “perdente”. Alt.
    Un’affermazione del genere non solo è sbagliata, ma assai ingenerosa. È indubbio che Felix abbia qualche problema di gestione della tensione al momento di affrontare una finale, lo dice lui stesso affermando che all’atto decisivo non riesce ad esprimere il suo miglior tennis. Ma i numeri vanno saputi leggere, e francobollarlo come un perdente sarebbe un errore.
    A soli 20 anni, il canadese ha toccato un best ranking di n.17 (attualmente è al n.22). Questa la lista delle sue finali disputate: anno, torneo, vincitore.
    2019
    Stoccarda – Berrettini
    Lione – Paire
    Rio de Janeiro – Djere
    2020
    Rotterdam – Monfils
    Marsiglia – Tsitsipas
    Colonia 1 – Zverev
    Match assolutamente non facili, in cui partiva quasi sempre sfavorito. Forse il suo più grande rimpianto è quello di Rio, sconfitto da Djere. Ma era la sua primissima finale ed il serbo quella settimana era in uno stato di forma clamoroso.
    Approfondendo l’analisi sempre coi numeri, se andiamo a vedere come erano messi a 20 anni e 2 due mesi i giocatori emergenti arrivati nei piani alti del ranking, il quadro diventa assai più chiaro.

    Tsitsipas era appena entrato nella top20, aveva disputato tre finali con il successo a Stoccolma e due sconfitte; Medvedeva 20 anni e due mesi era fuori dai primi 200 del ranking, con la prima finale disputata a quasi 21 anni (Chennai 2019); Sasha Zverev è stato assai precoce: all’età di Felix era appena entrato nella top10 dopo il successo al Masters 1000 di Roma e aveva già vinto 4 tornei; Rublev aveva chiuso la stagione al n.39, con una finale raggiunta e vinta ad Umag;Berrettini è esploso più tardi, a 20 anni ancora era assai indietro; il connazionale Shapovalov all’età di Felix stazionava nella top30, senza alcuna finale raggiunta (vincerà Stoccolma qualche mese dopo, suo unico successo in carriera);Khachanov era appena entrato nella top100, dopo qualche mese vincerà il suo primo torneo a Chengdu; Garin a 20 anni era ancora invischiato nelle retrovie; Coric era ad un passo dalla top50, con due finali disputate e perse; Ruud era appena fuori dalla top100, e Fritz dalla top50, con la finale di Memphis persa nel 2016; De Minaur era nella top30, con il titolo di Sydney e altre due finali perse.
    Fermandoci qua nell’analisi, risulta che all’età di Felix Auger-Aliassime la maggior parte dei suoi rivali era assai più indietro come risultati raggiunti. Pronti ad emergere, alcuni in rampa di lancio, ma solo Zverev e Tsitsipas hanno ottenuto risultati davvero migliori di quelli del canadese.
    Passando invece al campo, perché FAA non riesce a sbloccarsi in finale? I motivi sono molti, il tennis non è mai una scienza esatta. Detto della sua tensione, su cui deve assolutamente lavorare, è possibile che il giovane canadese abbia anche un tennis discretamente dispendioso. Spinge molto, scambia forse fin troppo, e questo gli costa preziose energie fisiche e mentali. I suoi colpi da fondo sono potenti e precisi, ma tende a giocarne qualcuno di troppo prima di tentare l’affondo. Un attendismo che non paga. Il suo tennis tattico, in progressione, richiede enorme applicazione e continuità, quella che forse ancora gli manca, e scambiando molto finisce per subire la contro mossa del rivale. Dovrebbe lavorare per ricavare più punti con la prima di servizio, ma anche esser più pungente in risposta. In questo piano di maggior aggressività, non sarebbe male nemmeno spostare il baricentro del suo gioco leggermente più avanti. Non sempre è pronto a correre a rete a raccogliere i frutti del suo pressing, una soluzione che gli consentirebbe di durare meno fatica, accorciare i tempi del match e della sua spinta. Ha buona mano, un ottimo fisico ed è assai elastico, quindi non gli manca niente per compiere questo passo. FAA è un grande talento, ha un tennis molto completo ed efficiente, sarei estremamente sorpreso se restasse un incompiuto, ancorato nel limbo tra i grandi e le promesse non mantenute.
    A soli 20 anni e due mesi, Felix Auger-Aliassime ancora non è riuscito a sbloccarsi in una finale. Sarà importante per lui lavorare su se stesso, sugli aspetti tecnici che abbiamo analizzato, e cercare di farlo abbastanza in fretta, per due motivi. La concorrenza nei piani alti si sta facendo molto agguerrita: molti coetanei stanno esplodendo, altri sono in arrivo (speriamo a brevissimo anche Jannik Sinner) e quando si resta un po’ dietro, poi non è facile recuperare. Inoltre accumulare troppe memorie negative potrebbe diventare un fardello complesso da gestire sul piano mentale, tonnellate di tensione sulle spalle che possono schiacciarti. Auger-Aliassime credo abbia troppo talento e mezzi per restare incastrato in questa morsa, il suo momento arriverà e credo che arriverà anche presto. Oggi il suo record nelle finali è 0-6, ma “ad averne” di perdenti così…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alexander Zverev e la finale persa agli Us Open dopo aver servito per il match: ” “Penso a quel quinto set ogni giorno. Circa 20 o 25 volte al giorno. E anche nei miei sogni ”

    Alexander Zverev GER, 1997.04.20

    Alexander Zverev, numero sette al mondo, poco più di un mese fa era a due punti dalla vittoria del suo primo titolo del Grand Slam agli US Open 2020. Il tedesco ha servito per il titolo contro Dominic Thiem, nel quinto set, e dichiara di non essere ancora riuscito a superare questo incontro nonostante siano trascorse alcune settimane.

    “Penso a quel quinto set ogni giorno. Circa 20 o 25 volte al giorno. E anche nei miei sogni ”, ha dichiarato il tedesco in conferenza stampa a Colonia dopo aver perso al primo turno in doppio al fianco del fratello Mischa.
    Sascha ha anche parlato della malattia che gli ha complicato la vita al Roland Garros e assicura che sta meglio. “È stata l’influenza. Non mi sono allenato per una settimana, ma ora mi sento meglio. Sono un po ‘stanco, ma non avevo il covid-19. Avevo avuto un’altra influenza durante la quarantena e non ho mai avuto coronavirus. Sono stati i giornlisti a interpretare male le mie dichiarazioni passate”.  LEGGI TUTTO