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    ATP 500 Halle: Sinner esce di scena. Teso e poco lucido, Jannik subisce la rimonta di un ottimo Bublik

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    I timori più neri della vigilia si sono, purtroppo, avverati. Un Sasha Bublik in grandissimo spolvero, terribilmente focalizzato e tatticamente ineccepibile, rimonta un set e sconfigge Jannik Sinner nel secondo turno dell’ATP 500 di Halle, 3-6 6-3 6-4 lo score conclusivo per il kazako che così batte per la seconda volta nel torneo l’azzurro (ma la prima fu per ritiro nel secondo set, due anni fa). Notevolissima la prestazione di Bublik: una macchina infernale al servizio dopo l’avvio incerto e break immediato subito, l’unico ottenuto dall’azzurro nell’incontro, e quindi una miriade di vincenti, ben 36 alla fine a fronte di 25 errori (30-25 per Sinner). Esecuzioni fenomenali quelle di Sasha, a tutto braccio, con una facilità d’impatto e velocità di uscita della palla da campione. Talento strepitoso imbrigliato in un personaggio a suo modo unico, e per questo affascinante seppur divisivo. Dopo un primo set controllato dal n.1, forte di un break all’avvio e un servizio in buon ritmo, Bublik è stato bravo a cambiare tattica da metà del secondo set, scegliendo in modo arguto di tirare accelerazioni dritto per dritto a grandissima velocità su ogni palla, sia in scambio che soprattutto in risposta, mettendo così in crisi il servizio del n.1, oggi assai a corrente alternata dopo l’allungo del rivale. Grande Bublik, ha disputato una partita coraggiosa e lucida, lontanissima da quelle follie che l’hanno reso iconico ma poco affidabile. Ma… è corretto sottolineare una prestazione opaca di Jannik, come non gli capitava da moltissimo tempo, direi da US Open 2023, prima della svolta che l’ha reso il miglior tennista del mondo.
    Sinner dopo l’avvio sciolto si è bloccato, qualcosa si è evidentemente inceppato nella sua fiducia e quindi nel gioco. Non sempre gli appoggi sono stati ottimi e il passaggio dalla terra all’erba non mai facile, ma le difficoltà del contesto non giustificano come sia diventato teso dopo aver subito il break a metà del secondo set. Da lì in avanti è stato un continuo up and down di emozioni e situazioni, con grandi giocate ma anche troppe incertezze, incapace di scrollarsi di dosso la pressione, liberare il braccio e fare le giocate corrette per mettere in difficoltà un rivale “in the zone”, “on fire”, in stato di grazia. Oltre ad un rendimento sotto tono della prima palla con l’avanzare della partita, quello che ha colpito in negativo della partita di Sinner è stata per una volta una scarsa lucidità nell’affrontare la tattica del rivale, bravo a tirare tutto a tutta con grande rischio ma agevolato dall’italiano che ha accettato, anche un po’ passivamente, il braccio di ferro alla massima velocità invece di cercare di giocare con più acume per spezzare il momento top e feeling all’impatto del rivale. Jannik non è quasi mai riuscito – e poco ci ha provato – a sporcare la palla, variare l’altezza delle parabole, cambiare i ritmi e le diagonali, attaccare la rete o portare Sasha a giocare in posizioni meno comode rispetto al suo andare rapido a destra e sinistra sulla riga di fondo e verticalizzare a braccio sciolto. Bublik si è appoggiato benissimo sulla velocità e palla pulita dell’azzurro, prendendosi di forza una grande vittoria a furia di accelerazioni notevoli e servizi imprendibili.
    Sinner è stato anche falloso in scambi per lui banalissimi, dove ha commesso errori in costruzione che non vedevamo da molto tempo. Non è facile gestire un avversario così, che si prende rischi massimi e molto (quasi tutto!) gli sta in campo. Tutto è partito forse dalla difficoltà di rispondere tanto e bene, come è suo solito, e questo gli ha messo ulteriore pressione al servizio e fretta nel cercare l’accelerazione per fare la differenza. Davvero strano per Jannik come sia andato sotto nella spinta in scambi molto brevi, e raramente sia riuscito a difendersi con la qualità necessaria a ribaltare la situazione a suo favore. In rare occasioni ha fatto sentire pressione a Bublik, in questo è mancato Sinner, che forse ci ha abituato fin troppo bene ad essere duro, durissimo, e trovare un appiglio per girare situazioni non facili con la sua potenza e presenza.
    Il rimpianto per Sinner viene dalla prestazione complessiva, ma anche per le due palle break in avvio del terzo set non giocate bene e che avrebbero potuto invertire l’inerzia o almeno spezzare le sicurezze del kazako. Sulla seconda, in particolare, si poteva far meglio o almeno non sbagliare per primo. Una partita che probabilmente ha portato anche a galla qualche scoria della finale persa a Roland Garros, un match molto difficile da digerire come ha ricordato due giorni fa coach Cahill nel podcast di Roddick. Tuttavia sarebbe ingiusto e riduttivo attribuire questa sconfitta alla tensione e ombre lasciate dai match point non sfruttati e dolorosa sconfitta in rimonta patita da Alcaraz. Sinner ha avuto di nuovo problemi al servizio, per una volta non è riuscito ad imporre la qualità della sua risposta sul servizio eccezione del rivale, ha gestito con fretta e poca lucidità fasi importanti della partita. Su questo dovrà riflettere Jannik nei prossimi giorni e lavorare bene in vista di Wimbledon. Ci ha abituato a così tante vittorie, straordinarie, che la sconfitta quasi ce la siamo dimenticata. Sarebbe un grave errore chiedergli di vincere sempre, ancor più in un’annata così strana per lui. Jannik è diventato n.1 imparando a riprendersi da sconfitte anche dure e tornando ancor più forte di prima. Testa a gambe a Londra. Ci sono i Championships da giocare, da n.1 del mondo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner parte al servizio e vince il suo turno a 30 servendo così così, poi in risposta approfitta di due doppi falli di Bublik, per lo 0-30. Sinner è pronto ad aggredire la seconda palla del kazako, trovare profondità col back di rovescio e quindi cambiare ritmo con una bordata di rovescio cross ingestibile. 0-40. Sasha salva la prima palla break con una smorzata ben calibrata, e la seconda con un rovescio vincente dopo essersi aperto il campo. Niente può Bublik sulla terza, Sinner arriva come un fulmine sulla palla corta e trova una frustata col diritto che fulmina il rivale, BREAK e 2-0 Sinner. Lo sguardo di Jannik è super concentrato, è entrato molto deciso nella partita e vola via con palle velocissime e precise, anche al servizio ora. Con un Ace siamo 3-0 in nove minuti. Gli scambi non durano nulla, tennis verticale in grande accelerazione e anche il servizio di Bublik marca presente nel match. Jannik va come un treno, tira fortissimo col diritto dopo il servizio, genera grande potenza e profondità, Sasha niente può. 4-1 Sinner con un altro turno di battuta con tante prime palle, e poi risponde tanto, quasi sempre, con Bublik costretto a prendersi il massimo dei rischi e chiedere gli straordinari alla sua prima di battuta. Pure alla seconda, altrimenti nello scambio… 4-2, in soli 18 minuti. Nel settimo game il kazako trova la prima grande risposta, impatto splendido col rovescio e palle nei piedi di Jannik, che sbaglia. Un lampo nel buio… con la notte orchestrata dalla spinta prepotente di Sinner, impressionante il ritmo imposto in scambio. E pure in passante, due davvero potenti sul 30-15 a punire il rischio preso (bene) da Bublik. 5-2 Sinner con un servizio esterno perfetto. Il n.1 chiude il set 6-3 con un altro turno di battuta impeccabile. Jannik dirompente, e numeri al servizio sono ottimi: 71% di prime in campo, perdendo solo due punti, e 5 su 7 con la seconda. Il kazako paga a carissimo prezzo il brutto ingresso nel match.
    Bublik riparte alla battuta nel secondo set. Se non trova il punto con la battuta o il colpo successivo, sono dolori… Jannik forza il game sul 30 pari (anche un doppio fallo di Sasha), quindi risponde d’incontro col rovescio e Bublik sbaglia un diritto in rete. Palla break! Serve bene il 27enne di Gatchina, ma viene punito nel punto successivo da un passante di diritto di misura dell’italiano. Ancora col servizio, stavolta al T, Bublik annulla la 2° PB. Da destra fa fatica Bublik, altro doppio fallo e le chance diventano 3. Altro Ace, da sinistra è una macchina. Pure un Ace con la seconda palla per vincere il game per Bublik (1-0), peccato per le 3 chance ma non si è giocato. Le occasioni non sfruttate non pesano su Jannik, game a zero (divertente la schermaglia sul net sul 40-0), 1 pari. Sinner IMPRESSIONANTE per impatto avanzato e velocità. La palla di esce dalle corde come un fulmine e vola 0-30. Sasha è costretto a fare i miracoli nel terzo punto, tra spinta e acrobazie, ma è il servizio la sua àncora per resistere alle ondate azzurre. Sul 30 pari Sasha cerca di rallentare col diritto, Jannik intuisce, anticipa e tira una mazzata vincente che gli vale un’altra palla break, ma… niente. Ace, quando il punto scotta il kazako serve alla perfezione. 12 punti, con un diritto vincente molto difficile, servono a Bublik per 2-1. Nei game di Sasha si lotta, in quelli di Jan si…vola, altro turno a zero e 2 pari. Sul 3-2, Bublik in risposta trova due eccellenti giocate, un attacco dopo la risposta e poi un’accelerazione fantastica col rovescio lungo linea a chiudere un duro scambio. Per la prima volta è avanti 0-30 in risposta. Pessima la scelta di Sasha di affidarsi alla palla corta, dopo esser stato in controllo dalla risposta. Sinner ritrova la prima vincente, ma sul 30 pari niente può sul diritto fulminante di Bublik, tirato a tre mesi fuori dal campo. 30-40, palla break Bublik. Jannik la cancella con un servizio potente al centro. È “on fire” Bublik, altro diritto vincente dalla risposta, esecuzione fenomenale cross, e seconda PB. Bublik si difenda da campione, passa all’attacco ed è Jannik a difendersi bene con un back maligno che il kazako rimette lungo. Game splendido, livello alle stelle e grande spettacolo, solo colpi vincenti da entrambe le parti. Bublik si mangia il campo con colpi profondissimi e conquista la terza chance del game. È quella buona: Jannik stecca un diritto. BREAK Bublik, avanti 4-2 con merito visto l’eccellente game in risposta e poi 5-2 con un altro game fantastico. Incredibile a scriverlo ma Sinner in questa fase è sotto alla velocità e aggressività dei colpi del kazako. Ha accusato il colpo l’azzurro, due errori nell’ottavo game, mostra un po’ di nervosismo con il suo angolo. 0-30. E la prima palla non va. Finalmente il n.1 torna servire bene e poi “spaccare la palla” con un rovescio vincente dei suoi, quattro punti di fila e 5-3. Sasha torna a “incasinare” i suoi schemi con una smorzata pessima, poi rischia e spara l’Ace n.11 con la seconda palla. Bublik arriva a set point sul 40-30 con un serve and volley preciso. Ace. 6-3 Bublik, set meritato con un rendimento in risposta e nell’accelerare la palla salito alle stelle. Si va al terzo.
    Sinner scatta alla battuta, ma è ancora incerto. Sbaglia un diritto non da lui sul 15 pari, palla al centro facilmente aggredibile. Sasha rischia ancora in risposta ma gli esce di poco. Vince un game non facile Jannik, spingendo con cautela. Si incita con la punta della racchetta Jannik dopo una risposta che provoca l’errore del rivale, c’è tensione evidente in lui. Bublik esagera con la seconda palla, commette doppio fallo (15-30), ma rimedia subito con un servizio vincente. Sinner si prende una palla break grazie ad una risposta pesantissima che disarma il S&V del kazako. C’era spazio per il passante, non facile, di diritto ma la palla si Sinner non passa la rete. Pressa JS, con il diritto si prende un’altra chance. Stavolta si scambia ma Jannik non è incisivo come al suo meglio e sbaglia per primo. 1 pari. Sinner subisce le pallate a tutto braccio di Bublik e sbaglia ancora un diritto steccandolo. 30 pari. Attenzione: doppio fallo! C’è una palla break per il kazako con Jannik assai teso. E infatti la prima palla non c’è, ma sulla seconda la risposta di rovescio di Sasha scappa via, discretamente carica di spin la battuta del n.1 che sta sporcando troppo poco la palla accettando lo scontro a tutta velocità col rivale. Si lotta nel game, Sasha trova un passante stretto di tocco splendido. Finalmente torna l’Ace ma arriva un’altra risposta eccezionale di Bublik. Con tanta fatica e un nastro amico, Sinner vince il terzo game (2-1). In piedi Cahill a sostenere il suo pupillo dopo il 2 pari. Nel quinto game ancora un doppio fallo per Jannik (sul 30-0) e poche prime, pure un errore rincorrendo una palla corta, tirando con una forza non necessaria. Sul 30 pari Sinner rallenta con un taglio che però Bublik legge e rigioca con grande velocità di rovescio. 30-40, palla break. Sinner si salva con servizio e diritto in contro piede. Con un bellissimo diritto vincente Jannik chiude un altro game molto difficile, con una chance salvata. 3-2. Fa il pugno e si incita come poche volte l’azzurro dopo un gran passante di rovescio in risposta, ma il game lo vince il kazako, pure con la seconda di servizio da sotto sul 40-30. 3 pari. Jannik continua ad alternare ottime giocate ad errori, c’è una fretta evidente in certi passaggi, dettata dalla tensione (già 12 errori nel set). Esce un rovescio di scambio di Sinner, 30-40, ancora palla break da difendere. Niente, errore tattico clamoroso di Jannik, che ancora cerca di sfondare con un diritto al volo ma non è abbastanza profondo e addosso a Bublik, che la rimette con un passante vincente. BREAK Bublik, avanti 4-3. Sinner non molla. Sul 40-30 trova un recupero in avanzamento splendido un tocco eccezionale che porta il game ai vantaggi dal 40-0, ma Bublik si affida alla battuta e vola 5-3. Sinner, non senza problemi vince il nono game, Bublik serve per il match sul 5-4. Sinner trova un gran punto ma il servizio del kazako non perdona. Ha due match point sul 40-15, basta il primo, con uno smash potente. Sinner esce di scena, da campione in carica. Un brutta sconfitta, ma applausi a Bublik, praticamente perfetto.

    Jannik Sinner vs Alexander Bublik ATP Halle Jannik Sinner [1]634 Alexander Bublik366 Vincitore: Bublik ServizioSvolgimentoSet 3A. Bublik 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 4-6J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-303-5 → 4-5A. Bublik 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 40-40 A-403-4 → 3-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-3 → 3-4A. Bublik 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 df 40-303-2 → 3-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 3-2A. Bublik 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-302-1 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-401-1 → 2-1A. Bublik 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2A. Bublik 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace3-5 → 3-6J. Sinner 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-302-5 → 3-5A. Bublik 15-0 30-0 40-0 ace2-4 → 2-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-3 → 2-4A. Bublik 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2A. Bublik 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 ace A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1A. Bublik 15-0 ace 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A df 40-40 ace A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 40-05-3 → 6-3A. Bublik 30-0 40-0 ace5-2 → 5-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-2 → 5-2A. Bublik 0-15 15-15 30-15 ace ace4-1 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1A. Bublik3-0 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace2-0 → 3-0A. Bublik 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-401-0 → 2-0J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Bublik 🇰🇿

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    276
    289

    Ace
    6
    15

    Doppi falli
    3
    6

    Prima di servizio
    57/90 (63%)
    59/92 (64%)

    Punti vinti sulla prima
    44/57 (77%)
    46/59 (78%)

    Punti vinti sulla seconda
    16/33 (48%)
    17/33 (52%)

    Palle break salvate
    4/6 (67%)
    8/9 (89%)

    Giochi di servizio giocati
    14
    14

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    89
    122

    Punti vinti su prima di servizio
    13/59 (22%)
    13/57 (23%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    16/33 (48%)
    17/33 (52%)

    Palle break convertite
    1/9 (11%)
    2/6 (33%)

    Giochi di risposta giocati
    14
    14

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    7/13 (54%)
    8/14 (57%)

    Vincenti
    30
    36

    Errori non forzati
    25
    25

    Punti vinti al servizio
    60/90 (67%)
    63/92 (68%)

    Punti vinti in risposta
    29/92 (32%)
    30/90 (33%)

    Totale punti vinti
    89/182 (49%)
    93/182 (51%) LEGGI TUTTO

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    Bublik dopo la sconfitta: “Sinner è in un’altra dimensione, chiedo scusa ai tifosi”

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Bublik ha lasciato il Roland Garros 2025 con l’amaro in bocca per la pesante sconfitta contro Jannik Sinner, ma anche con la consapevolezza di aver vissuto le due settimane più importanti della sua carriera Slam. Il kazako, alla sua prima volta ai quarti di finale di un Grande Slam, ha analizzato con lucidità e onestà la sua prestazione e il percorso che lo ha portato a questo traguardo storico.
    “Può darsi che abbia deluso un po’ oggi contro Sinner” ha esordito Bublik con sincerità. “Sono arrivato persino a chiedere scusa alla fine dell’incontro, per non aver potuto regalare ai tifosi un po’ più di spettacolo e competitivité.” Una dimostrazione di rispetto verso il pubblico che testimonia la maturità raggiunta dal giocatore kazako.Nonostante la delusione per la prestazione odierna, Bublik ha sottolineato l’importanza di questo Roland Garros: “Non sono state settimane facili, né fisicamente né mentalmente. Ho avuto il miglior risultato della mia vita in un Grande Slam e arrivare ai quarti di finale significa molto per me. È un traguardo. È una nuova pietra miliare che ho conquistato. Ho vinto un 250, un 500, e sono stato nella seconda settimana di uno Slam, ma non ero mai arrivato ai quarti di finale.”
    Le parole più significative di Bublik sono state riservate a Jannik Sinner, con un’analisi tecnica e umana del numero uno del mondo: “Ovviamente non è facile. Gioca molto veloce, con intelligenza. Finisce tutte le partite in meno di due ore, quindi fisicamente è al massimo livello, non è facile, come puoi vedere. Non sono l’unico a cui ha dato una batosta. Gli auguro molta fortuna. Si merita di essere dove si trova. Tutti stiamo aspettando la finale che stiamo aspettando.”Bublik ha poi aggiunto: “Quello che sta ottenendo pochissimi possono farlo. È in un’altra dimensione per quanto riguarda il tennis. Affrontarlo è un’esperienza molto positiva per me. Sono riuscito a fargli un po’ di male nel secondo set, quindi spero di poter usare questo nelle prossime volte che affronterò giocatori simili.”
    Interrogato sul suo eccellente rendimento sulla terra battuta, superficie storicamente non congeniale al suo stile di gioco, Bublik ha rivelato: “Ho cambiato il mio approccio. Sono arrivato senza aspettative, ma con aspettative. Ha avuto un impatto tremendo sul mio ranking. Torno nel top 50, che è dove credo di appartenere. Spero che questo sia solo l’inizio di una grande scalata, spero, verso il top 20.”Una delle riflessioni più interessanti ha riguardato l’importanza del sorteggio nei Grandi Slam: “Non ho avuto una mentalità diversa. È solo che questa settimana ho avuto un po’ di fortuna. Nel primo turno ho affrontato James Duckworth. È stato abbastanza semplice. Poi ho fatto la sorpresa contro Alex (De Miñaur), e poi ho affrontato di nuovo un giocatore fuori dalla top 100. Non credo di aver avuto molti sorteggi come questi.”
    Bublik ha poi spiegato la sua filosofia: “Superare un top 10 in un Grande Slam non è facile. Soprattutto quando non sei testa di serie. Anche se lo sei. Per esempio, sono stato testa di serie per tre anni di fila e non sono mai andato oltre il terzo turno. Per me, nei Grandi Slam sono un po’ più importanti; secondo me, il sorteggio è fondamentale.”Il kazako ha anche toccato aspetti più personali, parlando del difficile equilibrio tra tennis e vita familiare: “Non so, dipende dall’offerta. Se sacrifico l’essere in Europa in quel periodo… Perché sarò tre settimane in Australia, poi tre in Sud America, poi Indian Wells e Miami… non sarò molto a casa. Dipende da quello che mettono sul tavolo. Non è qualcosa che cerco perché quelle settimane mi richiedono molto come marito e come padre, che è anche importante per me.”
    Concludendo sulla possibilità di vincere un Grande Slam, Bublik ha mostrato la sua natura pragmatica: “Non mi sono mai posto come obiettivo vincere un Grande Slam. Non credo di aver mai pensato che fosse possibile o impossibile. Non l’ho mai voluto. Per me, il tennis è un viaggio. È parte della vita, una parte importante, ma arrivare ai quarti di finale è come avere trofei al muro. Come vincere un 250 o un 500.”“Se in futuro arriverò ad altri quarti di finale in altri Slam, sarà un altro traguardo. Se ci riuscirò, bene. Se no, non importa. Sì, mi piacerebbe vincere un Masters 1000, o una finale, per guardare al passato e pensare a come ci sono riuscito. Se nei prossimi 10 anni riuscirò a stare tra il 50° e il 60° posto al mondo, andrà bene.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Bublik e la tregua con la terra battuta: “Stavo già pensando ai biglietti aerei di ritorno”

    Alexander Bublik nella foto

    Alexander Bublik sta vivendo una stagione sorprendente sulla terra battuta, superficie che ha sempre odiato pubblicamente durante la sua carriera. Il kazako, numero 56 del mondo, si trova al terzo turno del Roland Garros dopo la spettacolare rimonta contro Alex De Minaur, e nelle sue dichiarazioni post-partita ha rivelato pensieri curiosi e riflessioni profonde sul tennis moderno.
    “Non ha molti segreti. Ho continuato a giocare. Ho avuto alcune opportunità che ho sfruttato. È stato un cambio di marcia. Era un po’ presto per me. Le 11:00 non è il mio orario preferito. Ero un po’ assonnato nei primi due set. È stato fondamentale svegliarsi e poi giocare una delle migliori partite di Grande Slam che abbia mai giocato in vita mia,” ha spiegato Bublik sulla chiave della sua rimonta.
    Il kazako ha poi rivelato quale fosse il suo stato mentale durante i momenti più difficili del match: “Nella mia testa stavo già pensando ai biglietti aerei. In un certo senso, non mi importava. Pensavo che avrei dovuto accettare la sconfitta. Quest’anno ho vinto 12 o 13 partite sulla terra battuta, essere al secondo turno qui è un traguardo per me, perché non avevo mai vinto tante partite sulla terra come ora.”
    Bublik ha continuato con estrema sincerità: “L’ho detto al mio team, loro lo sanno, quindi se avessi perso non sarei stato triste. Sarei stato contento e sarei tornato a casa oggi e sarei stato a Monaco alle 9 di sera. Alla fine sono rimasto lì. Se ho un’opportunità, so di essere capace di battere quei giocatori. Ho avuto una piccola opportunità e l’ho sfruttata. Ho visto quel piccolo calo nel terzo set che ha avuto lui, e l’ho utilizzato.”
    La parte più interessante delle dichiarazioni è arrivata quando Bublik ha riflettuto sui cambiamenti del circuito: “Ho avuto una discussione con Gael Monfils a Dubai. Mi stavo lamentando, continuavo a perdere, ero in un brutto periodo. Gli ho detto: ‘Gael, era così facile, non mi era mai successo. Tutti stanno giocando così bene’.”Il consiglio di Monfils ha aperto gli occhi a Bublik: “Mi ha condiviso un pensiero molto saggio, che ora tutti siamo professionisti: ‘Se ci fai caso, tutti si alzano presto, fanno i loro esercizi, il loro trattamento, fanno tutto’. Quando sono arrivato nel circuito, c’erano pochi giocatori davvero concentrati a fare le loro cose. Non parlo dei grandi, Roger, Rafa e Novak. Ma in generale, tra i migliori 50 o 100 giocatori, c’era gente che si divertiva, senza fisioterapisti né allenatori.”
    Bublik ha concluso con una riflessione amara sul tennis moderno: “Ora tutti sono superprofessionali. Io, ovviamente, non sono il tipo più professionale del pianeta. Devi aspettare le tue opportunità e sfruttarle, se non le usi, è un tuo problema. Credo che dovremmo avere più spazio per il divertimento, ma tutti sono professionali, quindi è piuttosto difficile giocare a tennis.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alexander Bublik completa una settimana da ricordare: al kazako la terza edizione del Piemonte Open Intesa Sanpaolo

    La premiazione della terza edizione del Piemonte Open Intesa Sanpaolo. Da sinistra: il vincitore Alexander Bublik e il finalista Yunchaokete Bu (foto FITP)

    C’è un motivo se il pubblico di tutto il mondo ha un debole per Alexander Bublik. Perché non solo gioca un tennis meraviglioso, proponendo un mix fra velocità e (tanta) fantasia che si vede davvero di rado, ma è anche un gran bel personaggio, di quelli capaci di divertire sempre e comunque. Uno che dopo il successo nella terza edizione del Piemonte Open Intesa Sanpaolo, agguantato rifilando un doppio 6-3 in finale al cinese Yunchaokete Bu, prende il microfono ed esordisce con “buongiorno signore e signori”, in italiano perfetto, conquistando ancora di più la gente dopo aver conquistato poco prima un torneo di altissimo livello, il migliore mai vinto sulla terra battuta. Evidentemente, quella del Circolo della Stampa Sporting di Torino gli piace particolarmente e l’evento Premium della categoria ATP Challenger 175 l’ha stimolato a dare il cento per cento fin da quando ha messo piede in città. Si spiegano così i cinque incontri di alta qualità giocati e vinti in sei giorni dall’ex n.17 del mondo, capace in più frangenti di mostrare la sua miglior versione. L’ha fatto anche sul Campo Stadio in una finale da 73 minuti, condizionata dai problemi alla schiena del rivale (in difficoltà dall’inizio) e resa una formalità dal kazako classe ‘97, superiore dalla prima all’ultima palla e capace – sempre – di accelerare nel momento del bisogno. Come quando sul 5-2 del primo set ha perso per la prima volta il servizio, ma ha chiuso di lì a poco con un nuovo break; o quando sul 4-2 del secondo ha smarrito il vantaggio appena conquistato. Se l’è subito ripreso e poi ha chiuso l’ultimo game a zero, sigillando la vittoria con un ace di seconda.
    “Da questo torneo non mi aspettavo nient’altro che una vittoria – ha detto Bublik, fedele al suo stile, dopo il successo numero 11 in carriera a livello ATP –, perché credo di essere un tennista migliore rispetto alla gran parte dei partecipanti. Ho giocato degli ottimi incontri, tenendo sempre alto il livello. Di solito il primo ringraziamento va sempre alla famiglia, mentre io lo voglio fare al mio fisioterapista (il francese Jeremy Kohler, ndr), determinante per l’intera settimana. Questa vittoria mi dà la consapevolezza di poter giocare alla grande su tutte le superfici, ed è solo un piccolo passo verso ciò che voglio raggiungere. Punto a tornare dove merito di stare, dove sono stato per la gran parte della mia carriera. Vorrei alzare ulteriormente il livello, per essere competitivo contro i grandi giocatori in eventi ancora più importanti”. Uno è alle porte, il Roland Garros al via fra sette giorni. “Questo torneo è stato la preparazione ideale: non vedo l’ora di andare a Parigi e scoprire cosa mi attende. L’obiettivo per il 2025? Stare bene, competere e divertirmi”. Proprio come ha fatto, in particolare grazie a lui, il pubblico di Torino, che ha assistito a un’altra edizione di altissimo livello del Piemonte Open Intesa Sanpaolo, evento ormai entrato nel cuore della città. Nel tabellone di doppio successo dell’uruguaiano Ariel Behar e del belga Joran Vliegen, che in finale hanno superato per 6-2 6-4 il tedesco Hendrik Jebens e l’olandese Robin Haase. Ulteriori informazioni sul sito www.piemonteopen.com e sulla pagina Instagram @piemonteopen. LEGGI TUTTO

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    Bublik ferma Gasquet all’ultimo ballo di Marsiglia: “È una leggenda del tennis francese”

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Bublik ha conquistato la sua centesima vittoria sul cemento nel circuito ATP superando Richard Gasquet per 6-4 6-4 al primo turno dell’Open 13 Provence di Marsiglia, nell’ultima apparizione del francese nel torneo di casa.
    Il kazako, dopo un inizio difficile che lo ha visto sotto 0-3, ha alzato il livello del suo tennis producendo una prestazione aggressiva con 37 vincenti, di cui 13 ace. Decisivi i break nell’ottavo game di entrambi i set, seguiti da due game a zero al servizio che hanno chiuso i parziali in 82 minuti di gioco.
    “Ha una carriera spettacolare, 20 anni nel Tour e 1.012 partite. Non credo che raggiungerò mai questi numeri”, ha dichiarato Bublik dopo il match, rendendo omaggio a Gasquet che si ritirerà dopo il Roland Garros. “Immagino sia una sensazione speciale giocare il tuo ultimo Marsiglia dopo così tanti anni. Gli auguro un buon ritiro. È una leggenda del tennis francese e gli auguro tanta fortuna.”
    Per Gasquet, ex numero 7 del mondo, sfuma così il sogno di diventare il giocatore più anziano (38 anni) a vincere un match nel torneo dove detiene ancora il record di più giovane vincitore, avendo battuto Feliciano Lopez nel 2003 a soli 16 anni.Bublik affronterà ora il campione in carica e seconda testa di serie Ugo Humbert, in una rivincita della finale di Dubai 2024. Negli altri match di giornata, successi per Daniel Altmaier su Luca Nardi (6-2 6-2) e per Luca Van Assche, che ha salvato due match point nel tie-break decisivo contro Benjamin Bonzi.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Dalla nuova ambasciatrice Dior alle confessioni di Bublik, le ultime dal circuito. Alcaraz “imita” Nadal. Rublev ironizza sul suo ruolo di padrino

    Carlos Alcaraz nella foto

    Un mix di notizie dal mondo del tennis, tra moda, curiosità e rivelazioni economiche.
    Zheng Qinwen stella nascente anche fuori dal campoContinua l’ascesa di Qinwen Zheng non solo in campo ma anche nel mondo del marketing. La tennista cinese ha firmato un prestigioso contratto come ambasciatrice globale di Dior, uno dei marchi più esclusivi al mondo. Un accordo che conferma il suo crescente appeal mediatico e la sua capacità di attirare i grandi brand del lusso.
    Alcaraz “imita” NadalUn curioso episodio ha catturato l’attenzione dei social media durante l’esibizione di Carlos Alcaraz all’Australian Open. Il giovane spagnolo è stato ripreso mentre sistemava meticolosamente le bottiglie d’acqua, in un gesto che ha ricordato a tutti il famoso rituale del suo connazionale Rafael Nadal.

    No por Dios pic.twitter.com/YuNR1G6kVo
    — Alcatraz (@RufiEnLancha) January 8, 2025

    Bublik svela i costi del tennis professionisticoAlexander Bublik ha rivelato in un’intervista a Match TV alcuni dettagli sulle spese di un tennista professionista. “Spendo tra i 300.000 e i 400.000 dollari all’anno per il mio team”, ha dichiarato il kazako, ammettendo anche di aver speso fino a 100.000 dollari in un solo mese per spese personali, tra vacanze e cure mediche.
    Rublev ironizza sul suo ruolo di padrinoCon la sua solita ironia, Andrey Rublev ha commentato la nascita del secondo figlio di Daniil Medvedev: “No, non mi ha chiesto di fare di nuovo il padrino. Dopo la prima esperienza non mi affiderà mai più un bambino. Sono il padrino di Alissa e sono terribile in questo ruolo”, ha scherzato il tennista russo.Medvedev, che ha recentemente dato il benvenuto al suo secondo figlio, ha dovuto ritardare la preparazione per l’Australian Open a causa di questo felice evento.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Bublik ironico sui casi di Sinner e Swiatek: cita “Kung Fu Panda”

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Bublik ha ancora una volta dimostrato la sua peculiare personalità nel commentare i recenti casi che hanno coinvolto Jannik Sinner e Iga Swiatek, ricorrendo a una citazione del film d’animazione “Kung Fu Panda” per esprimere il suo punto di vista.Il tennista kazako, noto per il suo approccio non convenzionale e spesso provocatorio, ha risposto alle domande sui casi dei due campioni con una frase emblematica: “Nel film ‘Kung Fu Panda’, il maestro Oogway dice ‘gli incidenti non sono incidenti’. Quindi rispondo in questo modo.”
    Il commento di Bublik appare come una velata critica alla decisione di scagionare sia Sinner che Swiatek da responsabilità dirette per i loro test positivi, suggerendo attraverso la metafora cinematografica che dietro questi episodi potrebbe esserci più di quanto emerso ufficialmente.La scelta di utilizzare una citazione da un film d’animazione per commentare una questione così delicata è tipica dello stile di Bublik, che spesso ricorre all’ironia e a riferimenti inusuali per esprimere le proprie opinioni su temi controversi del mondo del tennis.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Bublik contro gli ATP 250: “Non hanno senso, il prize money è troppo basso”

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Bublik ha scatenato una nuova polemica nel mondo del tennis, criticando duramente la struttura del circuito ATP e in particolare i tornei 250, nonostante lui stesso ne abbia beneficiato notevolmente durante la stagione 2024.La critica di Bublik solleva questioni importanti sulla sostenibilità economica del tennis professionistico, ma la sua soluzione di eliminare i tornei minori potrebbe danneggiare proprio quei giocatori che lui dice di voler aiutare.
    La Controversa Dichiarazione“Sinceramente, credo che non si dovrebbero giocare tornei ATP 250, dove il vincitore riceve solo $50.000. Questi soldi non ci servono a nulla, visto che spendiamo di più solo considerando le spese per il team e i voli. Non credo che abbiamo bisogno di tornei di questa categoria né dei Challenger,” ha dichiarato il kazako a Championat.
    L’Ironia dei NumeriTuttavia, i numeri raccontano una storia diversa:– 7 ATP 250 giocati nel 2024 (su 25 tornei totali)– 42% dei suoi punti (600 su 1.420) ottenuti in questi tornei– 3 dei suoi 4 titoli in carriera vinti in ATP 250
    I Suoi Risultati nei 250 del 2024:– Adelaide (Semifinale)– Montpellier (Vittoria)– Doha (Quarti)– Lyon (Semifinale)– Stuttgart (Quarti)– Eastbourne (Ottavi)– Chengdu (Quarti)
    La Vera QuestioneBublik, che ha guadagnato quasi 8 milioni di dollari in carriera, sembra preferire le esibizioni: “Dopo più di sette anni nel tour, ho capito che disputare questi tornei non ha senso, a meno che non si vogliano guadagnare punti aggiuntivi nel ranking. Quest’anno ho giocato alcuni ATP 250, ma solo per guadagnare punti.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO