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    Alex De Minaur come Nalbandian e Nishikori: semifinale “miracolosa” alle ATP Finals

    Alex De Minaur nella foto (Foto Brigitte Grassotti)

    Sembrava impossibile, ma Alex de Minaur ce l’ha fatta. L’australiano si è qualificato per le semifinali delle Nitto ATP Finals 2025 pur avendo vinto una sola partita nella fase a gironi — un evento rarissimo nella storia del torneo.Grazie a una combinazione di risultati favorevole e a un miglior bilancio di set e giochi, De Minaur è riuscito a massimizzare il valore del suo unico successo, quello ottenuto contro Taylor Fritz, conquistando così un insperato pass per la penultima fase del torneo di Torino.
    Un’impresa che pochi hanno realizzatoPrima di lui, solo due giocatori nella storia delle Finals erano riusciti a qualificarsi in semifinale con una sola vittoria:David Nalbandian 🇦🇷 nel 2006Kei Nishikori 🇯🇵 nel 2016
    Entrambi si fermarono poi in semifinale, un dato che rende ancora più stimolante la sfida di De Minaur, deciso a riscrivere la storia e a diventare il primo a raggiungere la finale con un simile percorso.
    Una qualificazione di carattereIl cammino dell’australiano a Torino è stato tutt’altro che lineare. Dopo le due sconfitte iniziali, il trionfo su Fritz — arrivato dopo una delle settimane più difficili della sua carriera — gli ha ridato fiducia e, complice la matematica, lo ha proiettato tra i migliori quattro.
    Con questa impresa, De Minaur entra in un club esclusivo e dimostra ancora una volta di possedere una straordinaria resistenza mentale. Dopo giorni di frustrazione e delusione, il 26enne di Sydney torna a sorridere, consapevole che la sua stagione non è ancora finita.Ora lo attende una semifinale contro uno dei giganti del circuito il nostro Jannik Sinner. Ma se c’è una cosa che Torino ha confermato, è che Alex de Minaur non smette mai di crederci.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP Finals: De Minaur entra in modalità “Demon”, batte Fritz e resta in corsa per la semifinale

    Alex De Minuar (foto Brigitte Grassotti)

    Dalla più cupa disperazione all’incredibile e concreta possibilità di volare in semifinale alle ATP Finals. Questo il frullatore impazzito in cui si ritrova Alex De Minaur, passato in poco più 24 ore dalle lacrime per la delusione mortale sofferta con la rimonta subita da Musetti alla speranza di staccare il pass per le semifinali a Torino grazie a una prestazione splendida e meritata vittoria su Taylor Fritz nel suo terzo incontro del girone Connors. L’australiano entra in modalità “Demon”, letteralmente indiavolato, fa tutto bene dal punto di vista tattico e con una rapidità clamorosa, prendendo in velocità l’americano e vincendo l’incontro per 7-6(3) 6-3. Un successo assolutamente meritato per De Minaur, assai più attivo e offensivo fin dalle prime palle, mentre Fritz è apparso meno reattivo con i piedi e falloso con quel rovescio che invece aveva incantato nella partita giocata benissimo contro Alcaraz, seppur persa. Nemmeno il servizio ha assistito a dovere il californiano, costretto a rincorrere per quasi tutta la partita sotto i colpi intensi, profondi e “cattivi” del rivale, prontissimo ad aggredire ogni palla e correre a rete o chiudere con un colpo in avanzamento quasi sempre ben calibrato. È davvero il tennista più rapido del tour l’australiano, impressionante come sia riuscito a rimettere – e con qualità – tante accelerazioni potenti del rivale, forzandolo a prendersi un altro rischio e provocandone molti errori. A questo punto i giochi sono del tutto aperti nel girone Connors: se Alcaraz stasera riuscisse a battere Musetti in due o tre set, De Minaur si qualificherebbe per secondo nel girone, estromettendo così Fritz. Due giorni fa questo scenario sembrava molto difficile per non dire impossibile.
    “Amo giocare in Italia, a Torino, qua è incredibile! Un paio di giorni fa ho perso un match che mi ha fatto molto male, ora tutto questo, sono davvero grato al pubblico” afferma a caldo Alex dopo il successo. “Stasera? Quel che succede succede, cercherò di passare una serata fantastica in città”. Parole cariche di emozione quelle di De Minaur, finalmente sereno, libero dai fantasmi accumulati con la troppa fiele in corpo per una sconfitta che gli ha fatto male, quando era a un passo dalla vittoria martedì sera. E nella vittoria odierna vs. Fritz proprio la sua veemente reazione, la voglia di riscatto è stata certamente decisiva, gli ha fornito quelle energie e carica agonistica a prendere l’incontro di petto e non far mai respirare Fritz. L’americano ha molta più potenza nei suoi colpi ma è stato come investito da un vento di tempesta e ha vacillato, probabilmente con ancora nel corpo le fatiche dei primi due match, soprattutto quello duro contro il n.1 del mondo. Nemmeno con il servizio Taylor ha fatto davvero la differenza, tutto usciva più lento e meno deciso dalle sue corde, anche perché Alex non gli ha mai lasciato il tempo di giocare con potenza e di tenere l’iniziativa.
    Un fulmine De Minaur, bellissimo vederlo correre con una frequenza di passi micidiale, scaricare forza a terra e nella palla entrando davvero con tutto quello che aveva, inclusa una rabbia agonistica furibonda che l’ha portato ad attaccare anche più dei suoi standard. Un rischio alto, ma anche tatticamente corretto per non lasciare all’avversario il tempo di sbracciare a tutta. De Minaur ha controllato il centro del campo e il ritmo di gioco, davvero bravo a colpire come un pugile agilissimo che ti punzecchia di continuo e ti gira attorno leggiadro e beffardo, facendoti girare pure la testa. Bravo Alex, un successo meritato che lo avvicina di molto alla semifinale, dove magari potrebbe trovare – da secondo del girone – un “certo” Sinner, uno che conosce discretamente bene…
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    De Minaur inizia bene l’incontro, è intenso e sbaglia poco, mentre Fritz si fa prendere in velocità dal rivale nel terzo game e va sotto. Con un errore di diritto e poi un rovescio sul 30-40 concede il primo break dell’incontro, per il 2-1 De Minaur. Poche prime per Taylor, che poi in risposta indovina un gran passante in corsa di rovescio, non il suo colpo più sicuro (15-30). Alex resta molto attivo, dal centro del campo comanda e con un bel rovescio cross d’attacco si prende punto del 3-1. Enorme la differenza di velocità in campo tra i due, anche a livello di reattività De Minaur è superiore in quest’avvio, entrato in campo deciso a cancellare la dura sconfitta vs. Musetti. Fritz è costretto a prendersi non pochi rischi per sbaragliare la difesa dell’australiano. Sul 3-2, l’americano cambia marcia col diritto: tira alcune accelerazioni davvero potenti e ora la difesa dell’aussie ad andare in crisi. 15-40. Con una risposta di diritto a tutto braccio Fritz strappa il contro break, 3 pari e poi 4-3 con un turno di battuta impeccabile, chiuso con un rovescio vincente splendido. Il set avanza sui turni di servizio, anche se entrambi giocatori sono soltanto intorno al 50% di prime palle in gioco. Più nervoso Fritz, affretta un po’ i tempi dell’affondo e sbaglia qualcosa di troppo, sembrando a tratti anche un po’ stanco, come lo smash colpito malamente, molto pesante con le gambe, che porta l’undicesimo game ai vantaggi). De Minaur si fa sentire in risposta, strappa una palla break ma Taylor tira il suo terzo Ace del match per annullarla. Molti più gli errori dei vincenti, la qualità non è altissima. Col quarto Ace, Fritz si porta avanti 6-5, poi De Minaur lo raggiunge al tiebreak. Come parte De Minaur… tira fortissimo, si prende di prepotenza il mini-break in apertura e vola avanti 3-0, super offensivo. L’aussie entra in modalità “Demon”: è ovunque, spinge con grande anticipo si gira 5-1. Con un diritto vincente nell’angolino ecco il 6 punti a 1 per Alex. Con un servizio precisissimo al T, è 7 punti a 3 De Minuar. Tiebreak impeccabile, Fritz non al livello del match vs. Alcaraz.
    De Minaur riparte con lo stesso vigore e intensità nel primo game del secondo parziale, serve bene e chiude il gioco sul net, può fare corsa di testa. Fritz cerca di accelerare col diritto ma oggi i piedi non accompagnano la velocità del braccio e con poco equilibrio gli errori sono troppi. Con due unforced si ritrova sotto 0-30. Favolosa la difesa del net di Alex, pure su di lob tutt’altro che malvagio di Taylor, 0-40, tre palle break. Si prende il break subito con un bel rovescio lungo linea. 2-0. Mani sul volto per Fritz dopo l’ennesimo errore, stavolta un rovescio di scambio, ma la rapidità micidiale di Alex da mal di testa, è letteralmente da tutte le parti e sbaglia poco. Una risposta in rete di Fritz fissa lo score sul 3-0 ADM. Aggrappandosi al servizio l’americano torna a vincere un game (3-1), il problema è trovare qualità in risposta per riaprire il match, e non è affatto facile visto il piglio dell’australiano, prontissimo ad entrare a tutto braccio dopo una battuta incisiva (la sua prima palla veleggia sopra i 200 km/h di media e finora a concesso solo 4 punti con la prima in campo). 4-1 De Minaur. Fritz spreca una piccola occasione sul 4-2 15-30, con un colpo di scambio che gli esce di poco, classico errore gratuito, e sottolinea vistosamente la propria delusione. Alex “ringrazia”, serve bene e vola 5-2. Ormai De Minaur è padrone del campo, non cede neanche un millimetro, difende e contrattacca. Sul 30 pari è maestoso come rincorre, riguadagna il centro del campo e vola dentro a prendersi il match point! Altro scambio mozzafiato, stavolta la corsa folle del “canguro” non basta, Fritz lo infila col passante. Succede di tutto, proprio all’ultimo ecco gli scambi più spettacolari del match, con il pubblico finalmente partecipe. Taylor regge, si porta 5-3, ora Alex serve per la vittoria. L’adrenalina degli ultimi punti ha riacceso l’americano, più vigore nei colpi e col diritto torna a “spaccare” la palla. 0-30! Ace di De Minaur, 15-30 e poi 30 pari con più di un patema sotto rete. Altro gran servizio esterno, Match Point #2, stavolta col servizio. Finisce con una bella prima palla e il tripudio del pubblico. Assai affranto l’americano, che rischia seriamente l’eliminazione nonostante una vittoria e una prestazione super contro Alcaraz. Deciderà tutto la partita tra Musetti e lo spagnolo.

    Taylor Fritz vs Alex de Minaur ATP Turin Taylor Fritz [6]63 Alex de Minaur [7]76 Vincitore: de Minaur ServizioSvolgimentoSet 2A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-303-5 → 3-6T. Fritz 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-5 → 3-5A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 30-302-4 → 2-5T. Fritz 15-0 30-0 ace 40-15 ace ace1-4 → 2-4A. de Minaur 15-0 15-15 df 30-15 40-151-3 → 1-4T. Fritz 15-15 ace 15-30 30-30 40-300-3 → 1-3A. de Minaur 30-0 30-15 40-150-2 → 0-3T. Fritz0-1 → 0-2A. de Minaur 0-15 15-15 ace 30-15 40-30 df0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-2* 1*-3 1-5* 1*-6 3-6*6-6 → 6-7A. de Minaur 30-0 30-15 40-156-5 → 6-6T. Fritz 0-15 15-15 30-30 40-30 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 ace5-5 → 6-5A. de Minaur 0-15 30-15 40-15 ace5-4 → 5-5T. Fritz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-4 → 5-4A. de Minaur 0-15 15-30 30-30 ace4-3 → 4-4T. Fritz3-3 → 4-3A. de Minaur2-3 → 3-3T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-401-3 → 2-3A. de Minaur 15-0 15-30 30-30 40-301-2 → 1-3T. Fritz 15-0 15-30 30-301-1 → 1-2A. de Minaur 15-15 30-15 40-15 40-30 df1-0 → 1-1T. Fritz 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Il dolore di De Minaur a Torino apre un dibattito: è giusto che i tennisti sconfitti siano obbligati ad esporsi pubblicamente subito dopo la partita?

    Alex De Minaur dopo la dura sconfitta vs. Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Lo sguardo e parole di Alex De Minaur dopo la dura sconfitta subita contro Lorenzo Musetti hanno toccato i presenti all’Inalpi Arena e tutto il mondo del tennis. Una disperazione sincera quella dell’australiano, dirompente, esternata a caldo con ancora in testa quella rimonta che l’ha condannato all’ennesima battuta d’arresto contro un top 10. Dalla Gran Bretagna un noto cronista lancia una proposta: è giusto che un tennista sconfitto e toccato così nel profondo debba andare obbligatoriamente in press conference poco dopo la partita?
    “Se voglio davvero fare sul serio e compiere il prossimo passo nella mia carriera, queste partite non posso perderle. Semplicemente, non posso”, ha detto De Minaur, quasi piangente, dopo la partita contro Musetti. “Ho la sensazione di averne perse tante quest’anno. Più di ogni altra cosa, sto arrivando a un punto in cui mentalmente mi sta distruggendo”. Parole dure, sembrava un pugile appena messo al tappeto.
    “I regolamenti dei tornei del Grande Slam e degli eventi maggiori obbligano i giocatori a parlare con i media qualora venga presentata una richiesta, e in un appuntamento prestigioso come le ATP Finals questo significa affrontare la stampa sia dopo le vittorie sia dopo le sconfitte” commenta Kevin Palmer, noto cronista inglese. “Il tennis è uno dei pochi sport in cui i giocatori battuti devono presentarsi ai giornalisti immediatamente dopo una sconfitta. Un aspetto che, negli ultimi anni, anche atlete come Naomi Osaka hanno messo in discussione, suggerendo che forse le regole sull’obbligo di parlare con i media andrebbero riviste. Il golf, per esempio, segue regole diverse: i giocatori non sono tenuti a parlare con la stampa, e persino un campione come Rory McIlroy, vincitore del Masters, ha talvolta scelto di saltare i suoi impegni con i media negli ultimi anni”.
    Il sincero dolore esternato da De Minaur a Torino potrebbe riaprire il dibattito su quanto sia giusto costringere un giocatore appena reduce da una sconfitta dolorosa a rivivere quella ferita parlando pubblicamente pochi minuti dopo. È assolutamente da tutelare l’importanza dei media e sulla promozione del tennis che deriva dal riportare i commenti dei tennisti, ancor più in eventi basilari nella stagione come le Finals, ma Palmer lancia una proposta: “Sarebbe forse stato più opportuno diffondere un comunicato piuttosto che sottoporre il giocatore a un confronto tanto difficile davanti alle telecamere. De Minaur appariva confuso, come se faticasse ancora a elaborare quanto accaduto. E in un momento storico in cui l’attenzione al benessere mentale degli atleti è sempre più centrale, questa conferenza stampa è sembrata qualcosa che, forse, non avrebbe dovuto avere luogo”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alex de Minaur crolla in conferenza stampa: “Queste sconfitte mi stanno uccidendo. Se voglio fare un salto di qualità, devo smettere di perderle”

    Alex De Minaur nella foto – Foto Getty Images

    Una sconfitta che brucia, forse più di tutte quelle rimediate durante l’anno. Alex de Minaur ha lasciato la press conference delle Nitto ATP Finals visibilmente scosso dopo la battaglia persa contro Lorenzo Musetti per 7-5, 3-6, 7-5, un match che l’australiano sente di aver lasciato scappare dalle proprie mani.Il tono delle sue parole fotografa perfettamente lo stato d’animo.
    “Meglio non dire cosa provo: sono sentimenti molto oscuri”Alla domanda iniziale su frustrazione e delusione, de Minaur non si nasconde:«È probabilmente meglio se non esprimo quello che sento. Sono emozioni molto oscure. È stato quel tipo di anno in cui ho perso tantissime partite che avrei dovuto vincere, e non so come sia possibile».Un’ammissione rara, che mostra quanto questa stagione lo abbia segnato a livello mentale.
    “La folla non c’entra. Questo l’ho perso io”Gli viene chiesto se il pubblico di Torino, acceso in favore di Musetti, abbia influito nei giochi finali. La risposta è limpida:«Niente. Era sulla mia racchetta. Non è colpa del pubblico. È colpa mia».
    “Se voglio fare il salto di qualità, queste partite non posso perderle”De Minaur è consapevole che match del genere rappresentano la differenza tra un buon giocatore e un top assoluto:«Se voglio davvero fare un passo avanti nella mia carriera, queste partite non posso perderle. Non posso. E invece quest’anno ne ho perse troppe così. Mentalmente mi sta uccidendo».Una frase pesante, che testimonia il livello di frustrazione accumulato.
    Serve una svolta mentale: “Non so quante altre sconfitte così posso sopportare”Il processo di analisi con il suo team sarà fondamentale:«Parlerò con il mio team per risolvere questi problemi. Se non li risolvo, continueranno a mangiarmi vivo. Non so quante altre sconfitte così posso sopportare».
    Un finale che richiede una rispostaLa stagione di de Minaur resta ottima sul piano dei risultati, ma il peso delle sconfitte strette — e ora questa, alle Finals — ha scavato un solco difficile da ignorare. L’australiano sa che il 2026 passerà inevitabilmente da qui: imparare a chiudere le partite importanti e trasformare il rimpianto in crescita.
    Per ora, resta l’immagine di un giocatore ferito, ma incredibilmente lucido nel riconoscere il nodo da sciogliere.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP Finals: Musetti infinito! Sconfigge De Minaur rimontando da 5-3 nel terzo set

    Lorenzo Musetti esulta dopo la vittoria (Foto Brigitte Grassotti)

    Musetti infinito! Come si fa raccontare in tre parole una partita così, ancora con il cuore in gola!?! Come si fa a vincere una partita così!?! Devi aver tanta classe, qualità, ma anche gambe, cuore e attributi, rifiutando la sconfitta quando ormai la situazione era sportivamente drammatica. Devi chiamarti Lorenzo Musetti, anzi “Muso” di nome e di fatto, e ritrovare dentro energie che non sentivi più, nonostante gambe durissime e un avversario indemoniato, il vero “Demon” del tour. Devi nutrirti del pubblico che c’ha creduto fino in fondo e ti ha risollevato quando sulle spalle c’erano tonnellate di fatica accumulata nella rincorsa matta e disperatissima per strappare un meritato posto alle Finals. Musetti parte bene, vince un bel primo set ma poi va sotto alla intensità e rilancio di Alex De Minuar, che arriva ad un passo dal successo, sul 5-3 e servendo per il match sul 5-4. Ma lì, nel momento clou, Musetti non ci sta. Rifiuta la sconfitta di fronte al suo pubblico. Ritrova la gamba, la profondità dei colpi. Il diritto torna pesante ed efficace, e anche quei tagli che non sortivano più effetto minacciano di nuovo il ritmo dell’australiano, glielo spezzano. Alex sente il momento, e lo sente anche Lorenzo che clamorosamente regge in difesa, rilancia e strappa un contro break che pareva impossibile. Si infiamma l’arena, e Musetti ora domina il campo e la testa di Di Minaur che non riesce più a provocare l’errore l’azzurro ed è lui a sbagliare, di fretta, di tensione. In un pandemonio totale Musetti sorpassa il rivale e si prende il match con un passante in corsa di diritto spaziale. Che partita, che vittoria, 7-5 3-6 7-5 lo score, al termine di un incontro non sempre bellissimo ma di una intensità mostruosa.
    La foto della partita resterà uno scambio ad altissima intensità, con due ore e mezza di corse assassine nelle gambe, con angoli a tutta, un tweener di Musetti e uno smash (vincente) cadendo all’indietro e crollando pesantemente a terra di De Minaur, con entrambi i giocatori sdraiati sul terreno azzurro di gioco. È l’immagine della fatica e della lotta di un durissimo incontro serale che passerà agli annali. Un successo da vero maratoneta per Musetti, che ha ripreso e staccato un vero maratoneta come De Minaur, come un campione della lunga distanza che riesce a ripartire dopo esser staccato e riprende il ritmo della corsa, progressione sempre più intensa e convincente che gli rende energie e lo porta a scattare i rivali e tagliare per primo il traguardo. Musetti ha disputato una partita generosa, di qualità e di gamba, ma ha rischiato di perderla perché avrebbe dovuto trovare una strada per chiuderla prima visto che portarsi sulla lunga distanza il “Demon” del tour, assai più fresco di lui, era un vicolo cieco dal quale è difficilissimo riuscire ad uscirne.
    Dopo un bel primo set, sostenuto dal servizio e con colpi potenti alternati a tagli e cambi di ritmo, la chance per Lorenzo è arrivata subito, all’avvio del secondo parziale: tre palle break che non sono girate bene. Lì la partita è cambiata. De Minaur ha iniziato a giocare con più ritmo e intensità, centrale e sempre più profondo, non uno strappo improvviso ma una costruzione palla dopo palla, game dopo game che ha avuto il duplice effetto di centrarlo e metterlo totalmente in ritmo, e allo stesso tempo gli ha fatto guadagnare campo su Musetti, tanto che i tagli e variazioni dell’azzurro hanno perso efficacia e peso contro la massima rapidità dell’altro. L’inerzia si è progressivamente spostata dalla parte dell’australiano, con quel tennis di ritmo sempre più frenetico è riuscito a far correre tanto l’italiano e la fatica accumulata nelle gambe è venuta fuori. Musetti non ha trovato la contro mossa per riprendersi il controllo del tempo di gioco, anche poco sostenuto dal servizio nel game chiave nel quale ha concesso la prima palla break, subito trasformata da Alex, che poi va in vantaggio anche nel terzo, meritatamente, intenso e “cattivo”.

    DEAFENING. 🚨
    Two viewpoints inside the arena as Musetti whipped the crowd up into a frenzy 💥#NittoATPFinals pic.twitter.com/YqOhJ35RHp
    — Tennis TV (@TennisTV) November 11, 2025

    Ormai la partita sembrava finita, il sipario era pronto a calare. Ma non per Lorenzo che non voleva assolutamente perdere di nuovo in queste Finals che si era meritato con tanta fatica, con una corsa terribile. Si è nutrito del pubblico, dell’adrenalina di qualche giocata che l’ha riacceso. Un rovescio vincente, un diritto poderoso che mancava da troppo tempo, e anche una discesa a rete buona, ficcante. Posso farcela, anche se non ho più molto. Ma la testa ti fa trovare energia dalla tensione, trasforma l’elettricità in dinamite, e la palla di Lorenzo è tornata a camminare, e pure le gambe. Quello scambio perso, drammatico, finito a terra, non è stato il k.o, per assurdo gli ha reso qualcosa e l’ha portato a trasformarlo in positività. No, stasera non posso perdere. E vincere un bel turno di servizio sul 5-3 è stata la spinta. Come sia riuscito a trovare il contro break sul 5-4 è mistero, è da studiare. Forse non lo sa nemmeno lui, ma l’ha scritto sulla telecamera: fino alla fine. Lì, con morte sportiva in faccia, “Muso” ha corso e rincorso, non ha sbagliato più niente e la tensione l’ha sentita tutta De Minaur, affrettando i tempi e, non provocando l’errore in Musetti, sbagliando lui. Di frustrazione, di caos, ma anche per quei tagli di Lorenzo di nuovo efficaci, e il diritto che torna clamorosamente a picchiare la palla con precisione. Che vittoria. Servirà rivederla per capirci qualcosa. Forse. Intanto abbiamo una grandissima storia, e un’emozione forte. Del resto, il tennis lo amiamo per questo. Giovedì ci sarà Alcaraz. Impresa impossibile? Stasera si può dire chissenefrega… abbiamo da festeggiare una vittoria indimenticabile. Il resto, si vedrà…
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    De Minaur inizia l’incontro serale con un Ace, poi diritto vincente e un altro Ace. Nemmeno due minuti per l’1-0, senza scambi. S’infiamma il pubblico per il primo scambio, vinto da Musetti con un’accelerazione col diritto. Anche l’italiano trova un Ace, a chiudere il game al T, molto preciso ma anche veloce. Difficilmente si arriva a 4 colpi nel punto, si va subito a cercare l’offesa a grande velocità, con Alex che salta sulla palla e nel campo come un vero canguro (2-1). Nel terzo game si scambia di più ma non è un bene per Lorenzo perché Alex è con i piedi quasi sulla riga e comanda. Pure un doppio fallo per l’azzurro ma chiude il quarto game a 30 con un cambio di ritmo poderoso col diritto. 2 pari. Anche il rovescio di Musetti entra in moto, bellissima l’accelerazione lungo lunea che apre il sesto game, ADM nemmeno ci prova anche se ha le gambe più veloci del West. 3 pari. Il fatidico settimo game dà la scossa al match. De Minaur sbaglia un diritto banale, Musetti è più aggressivo e sul 30 pari lascia parlare la sua leggendaria accelerazione di rovescio, una frustata tanto bella quanto imprendibile. Palla break! L’australiano si aggrappa al servizio e solletica la risposta di diritto di Lorenzo, finora quasi non pervenuta. 4-3 ADM. Sta crescendo il rendimento col servizio di Musetti, con la prima palla in gioco fa quasi tutti i punti ma la percentuale è ancora modesta, seppur in crescita. Si raccoglie davvero poco in risposta, da entrambi i lati. De Minaur con un ottimo diritto cross si porta 5-4. Ora la pressione è tutta su Musetti. La regge in sicurezza Lorenzo, con due buoni servizi e un diritto vincente incrociato di pregevole qualità, anche stilistica. 5 pari. L’italiano approfitta di un errore in scambio dell’australiano in apertura di game per entrare con la risposta di diritto, e prendersi così un interessante 0-30. Sul 15-30 arriva un lungo scambio, con Musetti che pizzica la riga o quasi per tre volte, e alla fine è Alex a sbagliare. 15-40, due palle break! Si difende Musetti sulla prima, riesce a trovare una traiettoria bassa e lenta sul diritto del rivale ma anticipa bene Alex e raccoglie ottimamente la palla da terra. Poi sul 30-40 esagera con la risposta di rovescio Musetti, un suo sonoro “noooo” sottolinea l’errore. La profondità della risposta manda ancora in crisi Alex, terza PB del game. Se la gioca con una prima palla al T perfetta. Ha perso ritmo “Demon” sulle palle più lente, alte e assai profonde del nostro, quando prova ad accelerare a tutta perde la misura. Alla quarta chance ecco il BREAK! Un diritto in corridoio, tirato con zero pazienza dell’aussie. 6-5 Musetti. Attenzione: De Minaur si prende il primo punto in risposta con pressione, poi c’è un doppio fallo, 0-30. Alex regala un diritto out a campo quasi sguarnito, troppa foga… 15-30. Va in difesa, molto lontano, Lorenzo, ma è bravo a riprendere campo e tira un bel diritto lungo linea, salta in piedi il pubblico. ACE! Ecco il set point sul 40-30. Un servizio potente sbaraglia la risposta dell’australiano. SET Musetti, 7-5. Complessivamente meritato, ha ottenuto di più in risposta e ha risposto con maggior profondità.
    Il brutto finale di primo parziale ha scosso De Minuar, che riparte incerto nel secondo set al servizio. Rischia una smorzata di cattiva qualità – e pessima scelta – poi regala il classico unforced con il suo diritto a volte scappa via. 15-40. L’aussie annulla la prima chance all’italiano con un lungo linea di diritto molto rapido, poi sul 30-40 si scambia con ampia parabola sul lato destro ed è stranamente Musetti a finire lungo. “Lori” si riscatta con un impatto magistrale in risposta, diritto “paralelo” che fulmina il canguro, e terza PB. Niente, la battuta cava dal buco Alex. 1-0 ADM. Grande intensità nel secondo game, Musetti si difende perlopiù, ma lo fa con ordine e la spinta di Alex porta più errori che vincenti, nonostante un pressing notevole. 1-1. Anche nel suo secondo turno di battuta De Minaur alza quasi al massimo l’intensità generale dello scambio, con palla raso rete e velocità, tentativo di prendere il controllo del gioco e non permettere all’italiano di cambiare ritmo. Nonostante un disastro di uno smash largo, la tattica funziona (2-1). Funziona bene anche il servizio del toscano, e ancor più quando riesce a tagliare la palla col rovescio e poi entrare forte accelerando. Proprio con uno schema perfetto e poi una bella risposta Lorenzo si porta 15-30 nel quinto game. De Minaur rischia a tutta col diritto dopo il servizio e pizzica la riga (3-2). Nella fase centrale il gioco resta un po’ bloccato, più ritmo rispetto al primo set ma comanda chi è al servizio. La temperatura sale di nuovo sul 4-3. Musetti, al servizio, va sotto all’aggressività di De Minaur, bravo a buttarsi a rete appena possibile e sorprendere l’italiano, eccellente l’attacco in contro tempo che gli vale il 15-40 e prime palle break del match a favore. Arriva uno scambio ad altissima intensità e palla rapida, quelli che ama “Demon”, bravo a trovare un cross di diritto quasi sulla riga che Lorenzo non difende. BREAK De Minaur, improvviso, alla prima chance a favore nel match. 5-3, avanti l’aussie, che ora sballotta da tutte le parti un Musetti che non si arrende ma mostra segni di fatica nelle gambe. Un gatto sotto rete Alex, copre gli angoli alla perfezione dopo aver rimesso la smorzata dell’italiano, nemmeno malvagia. Due Set Point sul 40-15. Ok il secondo, servizio potente al corpo. 6-3, si va al terzo e l’inerzia si è spostata pericolosamente su ADM.
    Il terzo set inizia con Musetti al servizio ma corre troppo sotto la pressione di De Minaur, ora un fulmine, anzi un vero “demone” per come spinge e sballotta l’italiano da un angolo all’altro. Senza l’aiuto del servizio Lorenzo perde campo e crolla all’indietro, e pure nello score con un impietoso 0-40. Il BREAK arriva sul 15-40, una risposta profonda è subito dall’italiano, pochissime gambe a cercare la palla e il rovescio scappa largo mestamente. 1-0 e servizio AMD, può fare corsa di testa e sembra averne molta di più di benzina. Si piega sulle ginocchia Musetti dopo un altro scambio perso dritto per dritto, una velocità che non regge più come nella prima fase del match. Si affida quindi alla potenza del suo diritto per tenersi in vita nel match. Sul 30 pari clamoroso il taglio di volo che consente ad Alex di depositare la palla sulla riga. Ci prova anche Lorenzo tira davvero forte ma l’altro è “di gomma”, rimbalza da tutte le parti come la palla di un flipper che non cade mai in buca… 2-0 De Minaur. Sostenuto dal pubblico, Musetti resta aggrappato al match, con fatica, affidandosi più alla potenza che alla tattica (2-1). Due rovesci TOP di Musetti rianimano il pubblico (clamorosa la risposta incrociata). Sul 40 il gioco si interrompe, qualcuno si è sentito male in tribuna. Dopo 8 minuti si riprende e c’è una palla break per Musetti, che De Minuar annulla col servizio. 3-1 per l’australiano. Lo stop ha indubbiamente guastato l’atmosfera, ma il ritmo di Alex non si è guastato affatto, come sul 30-0 quando costringe l’azzurro a una serie quasi punitiva di rincorse, fin troppe… Finisce sulle ginocchia e infatti cede i due punti successivi, svuotato. 30-40, è quasi un match point… Servizio esterno e volée, ottima scelta, esecuzione ed effetto sorpresa. 3-2. Musetti ci prova con tutto quel che ha, regge un duro scambio di ritmo, bravo stavolta a non perdere campo, gli vale il 30 pari. Uff, prova l’accelerazione vincente col diritto dopo aver rallentato, ma la palla di Lori è di poco lunga. 4-2 De Minuar. Le sortite a rete fruttano punti, forse vista la stanchezza non sarebbe stato male insistere di più, invece Lorenzo preferisce spingere duro col diritto, ma senza la distanza ideale all’impatto ecco l’errore. 30-40, altra palla break per l’aussie. La salva Lorenzo con un bel rovescio lungo linea, colpo più performante nella sua partita. 4-3, regge Musetti, resta a contatto. E rilancia. Tutti in piedi per una corsa a destra e passante di diritto che fa esplodere l’arena. 30 pari. INCREDIBILE!!! Tutti e due in terra dopo uno scambio mozzafiato, con un tweener di Lorenzo e uno smash in caduta all’indietro di Alex, vincente, ma con una bella botta al fianco nella caduta. Mamma mia. Bravo De Minaur a trova un Ace che gli vale il 5-3. Musetti regge, si resta aggrappato sul 5-4. E le emozioni mica sono finite! Raschiando il fondo delle energie, Lorenzo vince un punto di potenza col diritto e quindi regge in difesa ed è Alex a sbagliare un diritto in corridoio. Incredibile, palla break Musetti sul 30-40! De Minaur non trova salvezza con il servizio, Musetti risponde con una palla carica e alta, quindi si sposta sul diritto e tira una bordata inside out che non si prende. Bellissima! BREAK! 5 pari, Pandemonio all’Inalpi Arena! Misterioso come Lorenzo si sia rianimato, adrenalina, rifiuto della sconfitta… Ora comanda il nostro, e corre, corre forte, rimette la palla col taglio di rovescio e poi tira missili di diritto. 40-0. Sorpasso, sul 40-30, con un rovescio dei suoi che sbaraglia la difesa dell’altro. 6-5 Musetti, che partita… Ora è Lorenzo il “demone”, arriva bene sulla palla, rallenta e poi accelera e queste difese, questi cambi di rotazione mandano fuori giri l’australiano. Sul 30 pari Alex sbaglia un diritto d’attacco, MATCH POINT MUSETTI !!! Seconda palla… diritto vincente di De Minuar, non trema. Ormai non c’è più tattica, si gioca solo di nervi. Alex sbaglia ancora un diritto, secondo Match Point! SIIIII PASSANTE DI DIRITTO VINCENTE! CHE VITTORIA!

    Lorenzo Musetti vs Alex de Minaur ATP Turin Lorenzo Musetti [9]737 Alex de Minaur [7]565 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 3A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A6-5 → 7-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-5 → 6-5A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 30-404-5 → 5-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-30 ace3-5 → 4-5A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace3-4 → 3-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 A-402-4 → 3-4A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-40 40-40 A-401-3 → 2-3A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 30-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace1-2 → 1-3L. Musetti 30-0 30-15 30-30 40-300-2 → 1-2A. de Minaur 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 0-2L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-5 → 3-6L. Musetti 0-15 15-15 15-30 15-403-4 → 3-5A. de Minaur 15-0 40-0 ace3-3 → 3-4L. Musetti2-3 → 3-3A. de Minaur 15-0 ace 15-15 15-30 30-302-2 → 2-3L. Musetti1-2 → 2-2A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-30 ace6-5 → 7-5A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 40-40 40-A 40-40 40-A5-5 → 6-5L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-154-5 → 5-5A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 ace4-4 → 4-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 ace3-4 → 4-4A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace3-3 → 3-4L. Musetti 15-0 30-0 30-15 df 40-152-3 → 3-3A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-301-2 → 2-2A. de Minaur 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1A. de Minaur 15-0 ace 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2025: Alcaraz debutto da Star. Qualche pausa, ma è troppo per De Minaur

    Carlos Alcaraz a Torino

    Alcaraz è fuoco. Quando si accende con la sua classe infinita infiamma tutto quel che lo circonda, esalta e trascina, diventando irresistibile anche per la difesa delle gambe più veloci del tour. Qualche pausa e incertezza per cali di concentrazione, ma appena si focalizza di nuovo… boom! Un esordio da Star per Carlos Alcaraz alle ATP Finals 2025: sconfigge Alex De Minaur per 7-6(5) 6-2 nel primo match del girone Connors, un successo che lo avvicina terribilmente anche al n.1 di fine anno, corsa nella quale è 1 km abbondante davanti a Sinner. È stata una partita divertente, condita da qualche errore di troppo ma anche moltissimi scambi elettrizzanti, soprattutto per merito dell’australiano, bravissimo a buttare giù tanti bocconi amari sotto forma di vincenti incredibili del rivale, ma pronto a rimettersi in pista e dare tutto quel che aveva al punto successivo. Ha attaccato, c’ha provato, ha spinto ed è venuto molto a rete Alex, bravissimo anche nel rischiare a tutta col diritto cross entrando senza paura su quello bello pesante del rivale, ma non è bastato semplicemente perché Carlos è… più forte. In tutto.
    La partita poteva prendere un piega assai più netta per Carlos, visto che nel primo set ha avuto tre chance sul 4-1 0-40 per scappare via, ma un tenacissimo De Minaur ha trovato una risalita furibonda ed è pure andato a prendersi il contro break. Il rammarico per Alex viene dal tiebreak dove ha giocato al meglio delle sue possibilità, andando avanti per 3 punti a 1 e poi 5 a 3 punti a 3, ma lì Carlos si è attivato giocando un punto da campione, mentre sul 5 punti pari Alex ha tirato in rete con troppa fretta – e paura… – un diritto che gli è costato il set. Del resto, in questo bellissimo e maledetto sport saper reggere la tensione, cavalcarla e trovare il vincente nelle fasi delicate demarca la differenza tra il campione e chi è “solo” un grande, ottimo tennista.
    Carlos ha incantato il pubblico con alcuni momenti in cui è stato letteralmente inarrestabile. La sua palla viaggia tanto di più di quella di De Minuar e nessuna soluzione, angolo o rimessa gli è preclusa, sia quando si prende il centro sinistra del campo e da lì col diritto fa quel che vuole, ma anche rientrando come una furia in campo dopo una o più difese in spaccata. Questo impressiona di lui, come riesca a trovare giocate che gli altri nemmeno oserebbero immaginare, mentre dalle sue corde la palla esce con un concentrato di potenza e precisione assolute. Nel primo match delle Finals Alcaraz ha giocato piuttosto bene anche col rovescio, almeno quando ha deciso di cambiare ritmo e prendersi il punto. Belli alcuni lungo linea perfetti, colpiti con grande anticipo ed equilibrio, una bellezza vederlo frenare e impattare la palla con uno swing raccolto e velocissimo. Col diritto invece si è concesso qualche errore di troppo, magari per la foga di esagerare con la velocità, ma è accaduto quando ha “staccato la spina”, soffrendo quelle 3-4 pause che hanno consentito a De Minaur di riprendersi e trovare anche il contro break, sia nel primo che nel secondo parziale. Non è una novità nel tennis dello spagnolo: i suoi momenti di “disconnessione” (lui in spagnolo li chiama così) ancora ci sono, e… meno male per gli altri perché riuscisse a tenere il focus al massimo dalla prima all’ultima palla praticamente nessuno riuscirebbe a stare al suo passo. Charlie ha chiuso il match con due prime su tre in gioco e prendendosi il 57% dei punti sulla seconda palla, ma quando si osserva la sua prestazione i numeri contano relativamente. È la qualità di gioco, l’intensità, la bellezza delle sue sbracciate a prendersi la scena, divertendo il pubblico. Siamo nel torneo dei “Maestri”, e Carlos è nel teatro ideale ad esaltarsi. Gli avversari sono avvertiti…
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Un servizio vincente di Alcaraz è il primissimo punto in singolare delle Finals 2025. Il primo big-point se lo prende De Minuar, entrando forte in campo dopo una gran risposta e chiuso con un diritto eccellente. Col servizio (2 Ace) Carlos si prende il game, 1-0. L’australiano attacca a più non posso, deve assolutamente togliere il tempo di gioco ad Alcaraz. Il rischio è alto, ma sostenuto dalla prima palla si prende il suo primo turno a zero. De Minaur non ha mezze misure: quando riesce a rispondere lo fa con un’aggressività e profondità tali da mandare in bambola Alcaraz. Splendido lo schema risposta e attacco potente al centro che forza il terzo game ai vantaggi. Ancora col servizio Carlos tiene a bada il rivale (2-1). Alcaraz sale in cattedra nel terzo game: due risposte davvero ottime, si apre il campo e affonda, poi regala al pubblico una smorzata da applausi. 0-40, tre palle break le prime del torneo 2025. Con un rovescio lungo linea perfetto Carlos di prende un BREAK da campione, senza che De Minaur potesse far qualcosa per arginarlo. 3-1. E come argini un diritto corsa, bestiale per velocità e angolo, come quello del terzo punto nel quinto game, Alex vede sfilare la palla a testa bassa, imprendibile. Il “Boing” Alcaraz è decollato e vola altissimo… 4-1 in 21 minuti. È frustrante vedere la partita dal lato di ADM, perché… fa tutto giusto, spinge e attacca ma l’altro fa tutto meglio, più rapido potente e preciso. Così che l’aussie cerca di rompere il suo massimo ritmo di controllo e finisce per sbagliare. 0-30. Incredibile il ritmo dello scambio e Carlos non cede un millimetro di campo, così che Alex tira di poco largo un rovescio e crolla 0-40. Con coraggio totale De Minaur le salva tutte, bellissimo il diritto cross dai pressi della rete, per niente facile, che provoca un gran bell’applauso, assolutamente meritato. 5 punti di fila, “Demon” regge, 4-2. Carlos si distrae… Sbaglia un diritto, una smorzata e sul 30 pari subisce un bel lob di Alex e poi tira lungo. Attenzione: palla break per De Minaur. Va troppo in difesa l’australiano, prova un lob ma gli esce appena corto. Ci prova, e bene, Alex, risposta cross profonda e via avanti col lungo linea. Seconda PB! Poche prime nel game per Carlos, e pure adesso, tanto che De Minaur risponde profondo e poi tira un rovescio lungo linea che sorprende lo spagnolo, arriva tardi e trova solo rete. BREAK De Minaur, 4-3! Si torna incredibilmente on serve, quando il set è stato vicinissimo al 5-1 per Alcaraz. Bravo Alex, impatta lo score 4 pari. È meno preciso Alcaraz, col diritto alterna sbracciate che non si prendono ad errori, e poi meno punti diretti col servizio. Rischia addirittura un S&V sulla seconda palla sul 30 pari, funziona l’effetto sorpresa. Ancora di più un nastro beffardo, per il 5-4. De Minaur trova un Ace importantissimo sul 30 pari, a respingere un Alcaraz minaccioso in risposta. 5 pari. Charlie mette in mostra tutta la sua mano nel game #11, una volée e poi uno scambio vinto “a pittino” sotto rete, 6-5, quindi ADM porta il set al tiebreak. Alex è il primo a prendere un punto in risposta, errore banale di Carlos col rovescio, 3 punti a 1. Si riscatta con una smorzata ottima lo spagnolo, 3 punti pari. Un nuovo errore col rovescio, stavolta cercando di spingere, costa ad Alcaraz il 5 punti a 3. Furibonda reazione dell’iberico, tira a tutta e si butta avanti a chiudere di prepotenza, 5 pari. Male Alex, non mette la prima palla e poi tira un diritto tremebondo in rete. Set Point Alcaraz sul 6-5, al servizio. Urla Charlie vedendo il diritto in corsa dell’australiano finire out. 7-6 Alcaraz, ma che fatica dal possibile 5-1 costretto a rimontarea 3-5 nel TB.
    Il primo parziale pesa tanto sulle spalle di De Minaur, mentre Alcaraz vola dalla riga di fondo con impatti molto aggressivi. Il “canguro” scivola sotto 0-40 e Carlos si prende di forza il BREAK con un’accelerazione di rovescio lungo linea precisa. 1-0, può fare corsa di testa il murciano. Incredibilmente Carlos si addormenta… Due impatti pessimi per la sua qualità, si ritrova sotto 0-40. Ci prova Alex, attacca subito ma sul net tocca in rete una volée non così difficile per la sua mano. Poi ci pensa lo spagnolo a completare il disastro con un drive che sbatte sul nastro e termina largo. Contro BREAK, 1 pari. Gli Up and Down sono continui, c’è spettacolo ma anche errori marchiani. Un diritto a tutto gas sul 30 pari vale a Carlos una nuova palla break, la trasforma con un rovescio ancor più impressionante, pizzica la riga, imprendibile. BREAK, 2-1 avanti lo spagnolo. Stavolta il pluricampione Slam tiene alta l’attenzione, verticalizza subito e la difesa di ADM va a gambe all’aria, troppo veloci i colpi di Charlie. 3-1. Funziona molto bene in questa fase il rovescio lungo linea di Alcaraz, impatto con grande equilibrio ed anticipo, la palla fila via retta e veloce, nemmeno le gambe più veloci del tour riescono a contenere. Ne trova due, uno meglio dell’altro, Carlos nel quinti game, vola 15-40 con due chance per il doppio allungo. Beh, MAZZATA da Thor col diritto di Carlos, una bordata terrificante, ancora lungo linea, che porta lo spagnolo avanti 4-1 con un altro BREAK. De Minaur è un cowboy dentro, mica crolla… Arriva addirittura a palla break sul 30-40, con un allungo acrobatico sul net, ma col servizio Alcaraz respinge l’assalto. E poi che scambio nel punto successivo! Show time! Incredibile la difesa dello spagnolo, in spaccata, e poi come corre avanti a prendersi il punto. Wow, bravissimo. Fa il pugno al suo angolo dopo un servizio vincente che gli vale il 5-1. Quando è acceso, beh, non ce n’è per nessuno o quasi. L’incontro si chiude per 6 giochi a 2, con un turno di servizio un po’ svagato di Carlos (anche un doppio fallo) ma sufficiente per chiudere le danze. Bella partita tutto sommato, con Alcaraz che si conferma leggendario nel trovare picchi di rendimento da cineteca e quindi spegnersi un secondo dopo. Ma si riattiva, e allora son dolori per gli altri…

    Carlos Alcaraz vs Alex de Minaur
    ATP Turin Carlos Alcaraz [1]76 Alex de Minaur [7]62 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 A-405-2 → 6-2A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-155-1 → 5-2C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-1 → 5-1A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 15-403-1 → 4-1C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-02-1 → 3-1A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 30-401-1 → 2-1C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-401-0 → 1-1A. de Minaur 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 1*-3 2-3* 3-3* 3*-4 3*-5 4-5* 5-5* 6*-56-6 → 7-6A. de Minaur 15-0 ace 30-0 40-06-5 → 6-6C. Alcaraz 15-0 15-15 df 30-15 40-155-5 → 6-5A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace5-4 → 5-5C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-4 → 5-4A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A4-2 → 4-3A. de Minaur 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-404-1 → 4-2C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-303-1 → 4-1A. de Minaur 0-15 0-30 0-402-1 → 3-1C. Alcaraz 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 2-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace ace0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Sinner di sostanza, doma un tosto De Minaur e torna in finale all’ATP 500 Vienna

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Una partenza sprint, con una spinta, potenza e precisione da antologia. Poi dal 4-0 la partita si complica e Sinner va “di sostanza”, lavorando gli scambi e imponendo la sua maggior tenuta ad altissimo ritmo a un tosto Alex De Minaur, davvero un fulmine in campo e capace di difese e contrattacchi davvero efficaci, alcuni da cineteca. Jannik batte l’australiano per 6-3 6-4 (e dodicesima volta in altrettante sfide!) e conquista la finale all’ATP 500 di Vienna, dove attende il vincente della seconda semifinale tra Musetti e Zverev. Un buon Sinner complessivamente, costretto a rimboccarsi le maniche e lottare in molti scambi con pressione, intensità e discreta fatica per venire a capo di un Alex davvero in versione “Demon”, salito molto da metà del primo parziale e bravo a reggere, sprintare e anche portare l’azzurro in situazioni scomode. Dopo l’avvio devastante, Jannik forse si è un filo complicato la vita con quell’improvviso contro break subito per colpa di due errori di rovescio mentre controllava il palleggio. L’improvviso “regalo” ha rianimato, anzi incendiato le gambe e testa dell’australiano, da lì in avanti molto positivo al servizio e bravo a non perdere campo, capace di resistere a scambi di una durezza inimmaginabile per la massima parte dei giocatori, rimettendo palle su palle, e non a caso…. Non avrà il colpo da k.o. Alex ma quasi nessuno riesce a rincorrere e reggere, spesso colpendo quasi di contro balzo, al ritmo intenso e davvero alto dell’italiano.
    Sinner ha allungato a metà del secondo set, ma si è subito fatto contro brekkare anche per colpa di due scelte ed esecuzioni errate con la palla corta. La variazione e il rallentare non funzionano granché quando l’avversario è il più rapido del tour; per questo Jannik ha deciso lucidamente di rimettersi a pestare a manetta, scatenando alcune accelerazioni eccezionali che l’hanno portato ad un nuovo allungo, quello decisivo. La sensazione è che a un certo punto Jannik abbia rallentato fin troppo, tanto che ad una velocità alta me non “folle” De Minaur è riuscito ad agganciarlo, e c’è stato molto da lavorare e imbastire per prendersi il punto forzando l’errore che… non arriva quanto sperato. Quando invece Sinner ha deciso di andare a tutto braccio, beh, lì De Minaur non ha retto, come del resto quasi nessuno degli avversari. Diventano 20 le partite indoor vinte di fila dall’italiano, che torna a giocarsi il titolo di Vienna.
    Come spesso accade quando si parla di Sinner, e ancor più affrontando uno che ha battuto sempre, non dobbiamo cadere nell’errore di considerare le prestazioni e vittorie di Jannik come “scontate”. Battere un tipo tostissimo, così veloce e indomito come Alex non è per niente una faccenda facile. La sensazione è che Sinner dopo la partenza eccezionale si sia un po’ irrigidito dopo il break improvviso subito, il primo dell’intero torneo. Quando parti a tutta e poi il ritmo sia guasta è sempre la peggior condizione possibile perché anche se sei di granito come lui qualche tarlo negativo lo vedi e lo senti, ed è scomodo cancellare la brutta situazione e ripartire. Infatti per una mezz’ora abbondante si è avanzati spalla – spalla, e quelle “spallate” micidiali di Jannik che in apertura avevano spaccato l’equilibrio in modo totale non si sono viste più. Anche per merito di Alex, che ha risposto bene e si è affidato anche al back di rovescio per spezzare il ritmo del nostro, con risultati apprezzabili. Alla fine 18 vincenti e 21 errori per Sinner (14-27 per De Minuar), con alcune scelte non sempre efficaci quando ha voluto rallentare per poi accelerare; e qualche errore di troppo col rovescio, strano dopo l’ottima partenza. I numeri al servizio sono stati discreti, più negativo l’aver subito due break su due chance concesse, e lì c’è qualche colpa. Ma resta una prestazione di alto livello, la conferma di un’ottima condizione fisica per reggere una partita così intensa sul piano della corsa e dell’intensità degli scambi.
    Sinner forse avrebbe potuto affidarsi maggiormente al diritto cross a tutta velocità, colpo che nei primi game ha del tutto sbaragliato De Minaur e che poi ha rischiato di meno. Sensazioni, probabilmente non se la sentiva più nella fase centrale del match; mentre da metà secondo set è tornato a spaccare la palla con totale potenza, più col lungo linea, sia di diritto che col rovescio. Vedremo se la settimana di Vienna si concluderà con il suo secondo titolo nel torneo, ma l’aspetto più interessante è probabilmente come tanto e bene abbia insistito sul prendersi il rischio ad altissima velocità col lungo linea, una situazione che gli porta un grande vantaggio e che diventa quasi irresistibile per la massima parte degli avversari. Meno bene in risposta – dopo l’eccellente avvio – rispetto ad altre partite, ma ci sta. Che sia derby con Musetti o partita vs. Zverev, la finale sarà tecnicamente molto diversa, visto che nessuno dei due ha l’intensità dell’australiano. Per come ha tenuto di gambe e di testa in semifinale, Jannik è pronto alla sfida.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    De Minaur sceglie di rispondere e cerca di rispondere super-aggressivo. Ci riesce nel primo punto del match, grande impatto, meno nei successivi perché Sinner ingrana col servizio e si prende il centro del campo, e da lì “son dolori”. 1-0 Jannik, che in risposta entra in modalità “Playstation”. Incredibile vederlo appoggiare i piedi con equilibrio perfetto e tirare bordate di grandissima potenza e profondità. Impone il suo ritmo Sinner, troppo alto per De Minaur che cerca di uscirne in qualche modo ma sbaglia. 15-40, subito due palle break per l’azzurro. La risposta di Jannik è abbastanza profonda e carica di spin da provocare l’errore di Alex, un diritto un po’ traballante gli esce di due spanne. BREAK Sinner, 2-0. Segue un turno a zero per il pusterese, in grande controllo del campo forte di un servizio in ritmo e del diritto, pesantissimo. 12 punti a 2 il parziale. Dopo i primi 10 minuti i due sembrano giocare due sport diversi per potenza e velocità abbinata a controllo, quello di Jan è nettamente superiore e il buon Alex non regge. Vedi lo scambio sul 30 pari nel quarto game: dopo un paio di colpi “normali”, Sinner lascia correre a tutta il braccio col diritto e la palla non galleggia nell’aria, la fende con cattiveria, un sibilo che è musica per il nostro palato e De Minaur niente può. Con un’altra ottima risposta e poi un drive consistente, Sinner si prende un altro BREAK, 4-0. Non c’è partita, è troppo più forte Jannik. Nel quinto game Alex trova finalmente un bel punto, entra a tutta col diritto su di un raro colpo centrale e non così profondo dell’italiano, e si prende il primo gran vincente del match. 15-30. Poi se la gioca proprio male la mini-chance il canguro, cerca un back di rovescio che non è proprio nelle sue corde, tanto che la palla vola via. Si chiede “perché”, non era il momento per un regalo. Sinner ringrazia e si affida al pilota automatico, la sua pressione da mezzo metro dietro la riga, in anticipo. Il game va ai vantaggi, e Sinner da tre quarti campi tira un rovescio che sbatte sul nastro. C’è la prima palla break da difendere, non del match ma dell’intero torneo. Si scambia a buon ritmo, e incredibile! Sbaglia Jannik, concede un BREAK, per il 4-1. Due errori di rovescio condannano il n.2, e l’australiano entra in partita. Dopo il dominio dell’italiano, “Demon” trova un buon ritmo e si prende altri due punti, 30-0, poi Jannik cambia di nuovo marcia e il game va ai vantaggi. Cerca la rete Sinner, non tocca bene su di una volée non difficile, è assai più efficace quando lascia partire un’accelerazione lungo linea di rovescio che va a pizzicare il diritto in corsa di ADM, non il pezzo forte del suo repertorio. Alex salva una palla break tagliando bene il campo col lungo linea dopo un cross ben orchestrato. 12 punti, per arrivare a 4-2 (dal possibile 5-0 o 5-1). Nel settimo game Jannik commette una leggerezza lasciando un passante alto che invece pizzica la riga laterale. Sinner non se ne bada, e nonostante il 15-30 viene ancora avanti e chiudere di potenza. Però nel game non mette mai la prima palla e deve lavorare duro in spinta. Ben 17 colpi rara intensità sul 30 pari, e Alex è il primo a cedere. Ecco finalmente una prima palla esterna, vale il 5-2. Il set si chiude per 6-3 con un ottimo turno di battuta di Sinner, col primo Ace del match, un diritto terrificante per potenza e lo smash perentorio sul set point. 43 minuti, la “macchia” del break subito in un parziale dominato.
    Il secondo set riparte con buoni turni di battuta per entrambi i giocatori, sempre micidiale il diritto di Jannik per potenza, quando decide di tirarlo a tutta Alex non riesce a contenere. De Minaur si prende molto rischio con quel diritto cross piuttosto stretto e carico di spin che non è facilissimo da gestire, e poi serve bene (due Ace nel terzo game). Jannik serve bene ma cerca qualche variazione che non sempre funziona (come il back un po’ corto d’approccio che diventa un assiste per il rivale). Alla fine lo scambio di grandissimo ritmo e pressione resta la via maestra per prendersi il punto, forzando l’errore dell’australiano o aprendosi il campo. Così esegue sul 2 pari, sostenuto anche dalla risposta. 0-30. Con un diritto sulla riga, pesantissimo, dopo un back che ha rallentato la spinta del rivale, si prende tre palle break sul 0-40. Doppio fallo, grave regalo, il primo del match, costa il BREAK che manda avanti 3-2 Sinner. Quasi 80% di prime palle “in” nel secondo set, e quella curva esterna da destra micidiale che lo mette al riparo da situazioni di punteggio scomode. Ma… fare la palla corta contro il tennista più veloce del west non è una buona opzione, come il tentativo andato a vuoto sul 30-15. Di sostanza, imponendo in ritmo bestiale sulla diagonale di rovescio, Jannik si prende un punto importante, ma poi è lui a cedere nello scambio successivo, bravo De Minaur a trovare un diritto difensivo sulla riga che sorprende Sinner. Un game duro fisicamente. E che passante De Minaur!!! Attacca in diagonale col diritto inside out ma la palla non è così profonda e “Demon” trova un cross bellissimo. Chance del contro break. Niente, una difesa splendida di Di Minaur porta Sinner a rischiare una palla corta che non passa la rete. Sinner un po’ ingenuo nel game, con le due smorzate sbagliate come scelte e come esecuzione. Contro BREAK e 3 pari. Veemente la reazione di Jannik, alza il ritmo e la velocità media, e Alex si appoggia anche bene ma alla fine cede due punti, per lo 0-30. Che potenza! Jannik sul 15-30 tira un gran diritto lungo linea dal centro e chiude con un diritto al volo prepotente. Intensità micidiale, con De Minaur davvero al limite. 15-40. Alex si fa ingolosire dallo spazio sull’incrociato dopo un bel servizio, ma il rovescio gli scappa largo. BREAK Sinner, di nuovo avanti 4-3 e servizio. INCREDIBILE l’accelerazione vincente col rovescio lungo linea che apre l’ottavo game. Meno prime di servizio in gioco invece, tanto che De Minaur può entrare in risposta. Sul 15 pari arriva un nastro mortale con la risposta, fortunato De Minaur, 15-30. Sinner “risolve” con un paio di diritti inside out di qualità, il secondo vincente. Alex resta bloccato a terra a gambe aperte e si tocca l’anca (che a suo dire non è del tutto a posto). Jannik chiede al rivale se è tutto ok, quindi cade un vassoio di bicchieri e tutti ridono, Sinner incluso. Con un bel servizio al T e un Ace esterno, Sinner allunga sul 5-3. Poco fortunato col nastro Jannik, due di fila che guastano il suo forcing.  Serve per il match sul 5-4. E serve bene: sicuro con la prima palla e un fulmine nell’entrare col colpo successivo. Uno smash perentorio gli vale il 40-0 e tre match point. Finisce subito, vola via la risposta dell’australiano. Resta imbattuto contro De Minaur, 12 le vittorie per lui. Torna in finale a Vienna, dove ha vinto nel 2023 e l’anno scorso non ha giocato. In condizioni indoor, resta l’uomo da battere.

    Jannik Sinner vs Alex de Minaur ATP Vienna Jannik Sinner [1]66 Alex de Minaur [3]34 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-05-4 → 6-4A. de Minaur 15-0 30-0 40-05-3 → 5-4J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace4-3 → 5-3A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 15-403-3 → 4-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 40-A3-2 → 3-3A. de Minaur 0-15 0-30 0-40 df2-2 → 3-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2A. de Minaur 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 ace5-3 → 6-3A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 40-155-2 → 5-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 5-2A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-404-1 → 4-2J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A4-0 → 4-1A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-0 → 4-0J. Sinner 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Vienna: cuore Berrettini, ma De Minaur impone la sua rapidità

    Matteo Berrettini a Vienna

    Il solito grande cuore stavolta non basta a Matteo Berrettini per superare la tremenda fatica del durissimo match contro Norrie, e soprattutto la fantastica velocità in campo, energia e intensità di Alex De Minaur nei quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna. L’azzurro parte male, imballato con le gambe e poco efficace al servizio, tanto da venire travolto dal ritmo e copertura del campo eccezionale dell’australiano, del tutto padrone degli scambi e assai efficace in risposta; meglio nel secondo set, quando Matteo si è un po’ sciolto e nello scambio è riuscito a contenere – almeno in parte – la vivacità e attacchi del rivale, sfruttandone alcune incertezze al momento di chiudere l’incontro, ma finisce 6-1 7-6(4) per il n.7 del mondo che così centra la semifinale nel torneo austriaco, dove attende il vincente di Sinner – Bublik.
    Contro un tennista così veloce e pronto a verticalizzare appoggiandosi alla palla come De Minaur non puoi permetterti di arrivare in ritardo, altrimenti sei sempre costretto ad arrancare, a rincorrere; ma per andare “sopra” al suo ritmo devi giocare con maggior potenza e servire molto bene, in modo da tenere in mano il gioco. Berrettini l’ha fatto nei tre precedenti vinti, ma nel match odierno c’è riuscito in pochi frangenti, per colpa della minor energia generale che non gli ha consentito di scaricare la sua solita potenza sulla palla (molto falloso col diritto, per difetto nella posizione), e anche per una giornata fiacca al servizio. 8 gli ace nel tabelline finale, ma ha ricavato un misero 50% dei punti con la prima di servizio in gioco, un dato che ben rispecchia quanto abbia risposto bene l’australiano, e allo stesso la modesta efficacia dell’italiano nel prendersi il punto diretto e imporre la sua potenza col primo colpo di scambio. De Minaur infatti ha tenuto in mano il controllo del gioco per quasi tutta la partita ed è riuscito a superare il disastro commesso sul finire del secondo set, quando non ha sfruttato un match point sul 5-3 e sul 5-4 ha regalato il contro break con due errori gravi, giocando un tiebreak più aggressivo e sicuro. Ben 34 gli errori di Berrettini a fronte di 12 vincenti (21-33 il dato di De Minaur), ma è da apprezzare come Matteo abbia lottato e sia riuscito a riprendere un set che era perso, con la sua consueta grinta. È una settimana tutto sommato positiva per lui, un buon segnale di ripresa. Oggi serviva altra energia e aiuto dal servizio per provare a superare De Minaur.
    Berrettini parte con ordine, si muove bene e risponde, tanto da arrivare a palla break ma De Minaur la cancella con la sua velocità. Proprio la clamorosa rapidità dell’australiano di copertura del campo e nel venire avanti aggredendo la palla gli consente di risalire da 40-15 (due ace di Matteo) e andare a prendersi un break che lo manda avanti 2-0. Impressionante come Alex sia da tutte le parti e ci metta un secondo nell’arrivare sulla palla e tirare colpi non potenti ma precisi. Serve anche bene De Minaur, con l’ottavo punto di fila vola avanti 3-0. Appena Berrettini non fa la differenza col servizio De Minaur lo mette in grave difficoltà per l’intensità dei suoi colpi. Nel quarto game Alex risponde benissimo, impatti secchi e via a tirare nell’angolo. Matteo si ritrova sotto 0-40 e con una seconda palla molto carica di spin interrompe la serie di 11 punti di fila persi. Segue un ace, ma non riesce ad evitare il secondo break per colpa di un diritto che esce lungo, colpito con poco equilibrio. 4-0 De Minaur. Improvvisamente l’australiano commette due errori gratuiti, ma è solo un momento no, si rimette subito a muovere la palla e Berrettini, forzandone gli errori. 5-0 De Minaur. L’azzurro muove lo score con buon turno di servizio, ma Alex non concede niente, è un fulmine nel coprire tutto il campo e il parziale si chiude 6-1.
    Nel secondo set Berrettini riparte al servizio, ma è proprio la sua battuta a non fare la differenza, non trova punti diretti e De Minaur risponde tanto e gioca profondo. L’australiano si porta 15-40 e attacca sulla prima palla break, ma la volè gli esce di poco. Matteo cancella anche la seconda palla break con il servizio, finalmente efficace. Sconsolata la faccia di Berrettini dopo aver sbagliato malamente un diritto, senza cercare la palla coi piedi, ma salva anche la terza palla break con un diritto pesante dal centro e vince il game, incitandosi. Purtroppo per l’azzurro anche il terzo game è di sofferenza, l’australiano spinge bene dalla risposta e il movimento di Matteo non è quello delle giornate migliori. Sul 15-40 un diritto colpito con forza ma non buon equilibrio gli costa un break che manda avanti De Minaur 2-1. Di frustrazione Berrettini tira una bordata vincente di diritto nel quarto game, rara perla in una partita con troppi errori, quasi tutti provocati dalla difficoltà di muoversi con velocità sugli schemi del rivale. Con grinta Matteo vince un duro scambio ai vantaggi e ha una chance di break. Bravo Berrettini a rispondere con un rovescio stretto che gli dà un bel vantaggio e la successiva rincorsa di De Minaur è perdente. 2 pari. Ottimo momento per Matteo, per la prima volta va in vantaggio sul 3-2, più sciolto e in controllo. Sul 3 pari Berrettini commette una leggerezza sul 30 pari, un tocco sotto rete corto ma non abbastanza vista la rapidità estrema di Di Minaur, che arriva e si prende il punto. Matteo cerca di attaccare con un elegante back di rovescio ma la palla non gli esce abbastanza profonda e con un passante sicuro Alex strappa un nuovo break che gli vale il 4-3. È sulle gambe l’azzurro dopo aver sbagliato un colpo che porta il 5-3 a De Minaur. Ormai le energie sono al lumicino, ma quando tutto sembra finito Berrettini vende cara la pelle, non cedendo. Annulla un match point (errore col diritto di De Minaur) e si porta 5-4. Sul 30 pari l’australiano sotterra in rete una volè scolastica. Matteo trova una risposta profonda di rovescio ed Alex esagera nel cercare il lungo linea veloce. L’errore porta lo score sul 5-5. Si va al tiebreak e De Minaur si prende il primo punto in risposta con un preciso passante in contro piede, ma lo restituisce con un errore di rovescio. Tanti gli errori, Berrettini tira in rete due volte col diritto, gli costa il 4-1. Ben 27 colpi nel sesto punto, regge Matteo ma è lui a sbagliare un rovescio, per il 5-1. Il tiebreak, e il match, si chiude per 7 punti a 4 a favore del n. 7 ATP.
    Marco Mazzoni

    Alex de Minaur vs Matteo Berrettini ATP Vienna Alex de Minaur [3]67 Matteo Berrettini16 Vincitore: de Minaur ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 1*-1 2-1* ace 3-1* 4*-1 5*-1 5-2* 6-2* 6*-3 6*-46-6 → 7-6A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 df 40-40 A-405-6 → 6-6M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 5-6A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 30-405-4 → 5-5M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace5-3 → 5-4A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-3 → 5-3M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 30-30 30-403-3 → 4-3A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-3 → 3-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 2-3A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A2-1 → 2-2M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 2-1A. de Minaur 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 40-15 40-305-1 → 6-1M. Berrettini 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-155-0 → 5-1A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-304-0 → 5-0M. Berrettini 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 ace3-0 → 4-0A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 ace2-0 → 3-0M. Berrettini 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-15 40-30 40-40 40-A1-0 → 2-0A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 1-0
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: De Minaur vs Berrettini

    Statistica
    De Minaur 🇦🇺
    Berrettini 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    254
    233

    Ace
    4
    8

    Doppi falli
    2
    0

    Prima di servizio
    45/72 (63%)
    46/65 (71%)

    Punti vinti sulla prima
    33/45 (73%)
    23/46 (50%)

    Punti vinti sulla seconda
    10/27 (37%)
    10/19 (53%)

    Palle break salvate
    1/3 (33%)
    6/10 (60%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    9

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    211km/h (131 mph)
    222km/h (137 mph)

    Velocità media prima
    196km/h (121 mph)
    210km/h (130 mph)

    Velocità media seconda
    164km/h (101 mph)
    174km/h (108 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    182
    176

    Punti vinti su prima di servizio
    23/46 (50%)
    12/45 (27%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    9/19 (47%)
    17/27 (63%)

    Palle break convertite
    4/10 (40%)
    2/3 (67%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    0
    0

    Errori non forzati
    0
    0

    Punti vinti al servizio
    43/72 (60%)
    33/65 (51%)

    Punti vinti in risposta
    32/65 (49%)
    29/72 (40%)

    Totale punti vinti
    75/137 (55%)
    62/137 (45%) LEGGI TUTTO