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    Brescia cerca la semifinale in Gara 3 contro l’Agnelli Tipiesse

    Di Redazione La Consoli Centrale McDonald’s Brescia, dopo aver costretto la prima della classe a Gara 3 con una partita bellissima in termini di qualità e intensità agonistica, è pronta a scrivere un altro capitolo della sua storia. Se domenica dovesse riuscire nell’impresa di battere la Agnelli Tipiesse a Cisano Bergamasco, approderebbe per la prima volta alla Semifinale dei Play Off promozione verso la Superlega. Siena, avversaria della vincente del derby, ha già il pass in mano, come Taranto, mentre Reggio Emilia ha trascinato Cuneo alla bella con una rimonta incredibile, sotto di due set e annullando sei match ball ai piemontesi. In casa Atlantide ci sono sorrisi e serenità: Gara 2 è stata una sintesi perfetta di talento, nervi saldi e coraggio, pur al termine di una stagione complicata. Brescia ha messo in campo tutto quello che ha e ha dimostrato di essere una squadra matura e capace di reagire anche alle rimonte che scoraggiano.Le prestazioni degli schiacciatori di palla alta sono state impeccabili; gli errori sono stati pochi e il servizio ben più insidioso. Cisolla, sceso in campo con la maglia dei 500 ace,  è pronto a pretenderne un’altra, dopo i due servizi vincenti che hanno sancito il 3-1 finale. Tiberti ha usato tutte le sue armi al meglio, difendendo con sfrontatezza; il muro-difesa è stato efficace, come gli ingressi dalla panchina. Replicare sarà difficile, ma i Tucani possono approcciare il match di domenica con maggiore sicurezza e a testa più sgombra.Bergamo ha dalla sua il palazzetto di casa, in cui è più complicato giocare rispetto al San Filippo, ma dovrà gestire molta pressione. “Ci aspetta tutt’altra partita – anticipa coach Zambonardi – Loro, oltre che forti, saranno arrabbiati: sarà una gara quasi proibitiva, ma noi ci proviamo. Abbiamo la carica agonistica e la determinazione necessarie per fare l’impresa, consapevoli che, comunque andrà, usciremo a testa alta da questa stagione”.Dirigono gli arbitri Alessandro Cavalieri e Rosario Vecchione. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Brescia pareggia i conti contro l’Agnelli Tipiesse: si va a Gara 3

    Di Redazione Bergamo sa che non deve fallire e sente la pressione, Brescia sta nel match con pazienza, vince il primo set attaccando meglio, al termine di un battaglia di nervi. Forza il servizio e sbaglia pochissimo, mentre gli ospiti sembrano spaesati e cedono il secondo. I Tucani arrivano ad un soffio dal chiudere il match nel terzo parziale, ma un paio di ingenuità permettono agli ospiti di riaprire i giochi. La Consoli crea un bel gap nel quarto, Bergamo non arretra e risorge fino al 22 pari, poi entra in scena Cisolla, che chiude con due ace una partita bellissima. Gara 3, domenica a Cisano, deciderà l’accesso alla semifinale.Starting sixTiberti è sulla diagonale con Bisi, Cisolla e Galliani sono in posto quattro, con Esposito e Candeli al centro; Franzoni è il libero.Graziosi conferma Finoli e Santangelo; Pierotti e Terpin a banda; Milesi e Cargioli al centro con D’Amico  libero. Match in pilloleIl primo break è di Bergamo che approfitta di due attacchi di casa sull’asta e va 3-6. Galliani è efficace in prima linea e dai nove metri, Cisolla tiene in scia con due diagonali e Esposito passa in primo tempo (10 pari). L’attacco orobico non è infallibile e Brescia riesce a portarsi sopra, ma è una battaglia di nervi, combattuta a colpi di minime indecisioni nella difesa di casa e di qualche errore al servizio da entrambe le parti. Decidono Gallo di potenza e Cisolla con un lungolinea che è il suo sesto punto a tabellino (27-25). In avvio Signorelli entra per Cargioli, che ha un problema al ginocchio; Cisolla e Bisi firmano il break (8-6); il muro di casa inizia a toccare di più e la pressione al servizio porta frutti, costringendo gli ospiti all’errore (15-9). Graziosi inserisce Fedrizzi per Terpin, ma Gallo ha inquadrato il rettangolo del campo e picchia duro (16-10). Ciso show nel finale sul buon turno al servizio di Candeli e muro di Esposito che conquista il set ball. Santangelo out vale il (25-16). Rientrano Terpin e Cargioli: Bergamo prova a ricompattarsi, ma Cisolla è implacabile e sfonda quota 7900 punti con il 9-7. Gli ospiti approfittano di un paio di ingenuità a rete per restare incollati, ma sono imprecisi in prima linea e i Tucani allungano (15-12). Un attacco murato e risale la tensione (18-17); Gallo sigla il suo punto 2500 e porta ancora avanti i suoi, ma, sul 22 pari, Santangelo trova il servizio vincente e conquista il set ball. Brescia aggancia due volte, poi Terpin riaccende le speranze dei suoi (25-27). La Agnelli Tipiesse può riprovarci, mentre i Tucani devono levarsi di dosso il rammarico per non avere chiuso in tre set. La testa tiene: Candeli centra un buon turno dai nove metri, Tiberti mura Terpin e il 15-9 sembra l’allungo decisivo. Invece Bergamo accorcia con la battuta e, con un parziale di 11 punti a 3 e un Santangelo ritrovato, sorpassa e spaventa (18-20). Brescia sfrutta la palla accompagnata da Pierotti e, con un doppio Bisi, va al controsorpasso 22-21. Risolve Cisolla che, con la nonchalance  dei fuoriclasse, piazza due ace consecutivi regalando ai suoi l’approdo a Gara 3 (25-22). Capitan Tiberti: “E’ stata proprio una partita da play off ed è una grande soddisfazione per noi. L’MVP l’avrei dato ai miei attaccanti di banda che sono stati magnifici stasera. Spero ripeteremo la stessa prestazione dal punto di vista agonistico anche a Cisano: andiamo per vincere, sapendo che troveremo una squadra molto arrabbiata”. Coach Zambonardi: “Giocare al San Filippo non è facile per nessuno, come non lo sarà per noi giocare là. Oggi in campo c’erano due squadre che hanno regalato uno spettacolo meraviglioso, dando lustro alla pallavolo italiana. Andiamo a Cisano col valore dimostrato oggi e col nostro solito spirito sereno, consapevoli che potremmo fare la storia”. Milesi: “Non abbiamo giocato la nostra pallavolo, abbiamo commesso troppi errori che di solito non facciamo, soprattutto al servizio e in attacco. Brescia ha fatto una bella partita, noi nonostante tutto eravamo riusciti a raddrizzare anche il quarto set, però purtroppo ci è mancato qualcosa in più. Da un punto di vista emotivo mi rifiuto di credere che la nostra squadra dopo un anno così possa subire un contraccolpo da questa partita, dobbiamo solo ricompattarci e aver fiducia, a testa alta e rimbocchiamoci le maniche per gara 3”. Tabellino CONSOLI CENTRALE McDONALD’S – AGNELLI TIPIESSE  3–1 (27-25; 25-16; 25-27; 25-22)BRESCIA: Orlando ne, Tasholli, Tiberti 2, Cogliati,  Bergoli, Bisi 17, Franzoni (L), Galliani 21, Candeli 3, Esposito 8, Cisolla 21, Tonoli ne, Ghirardi ne;. All. Zambonardi.BERGAMO: Fedrizzi 1, Milesi 8, D’Amico L, Cargioli 6, Santangelo 22, Finoli 2, Terpin 13, Pierotti 12, Rota ne, Ceccato ne, Signorelli, Umek ne, Sormani ne. All. Graziosi. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Brescia spaventa Bergamo, ma è l’Agnelli Tipiesse a vincere il derby

    Di Redazione Si impone per 3-1 la Agnelli Tipiesse Bergamo, non senza sofferenza, nel primo derby dei quarti di finale dei Play Off contro la Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia. Dopo una partenza con il freno a mano tirato in cui l’Agnelli Tipiesse concede il primo set agli avversari, Bergamo sviluppa il gioco fluido che ben si conosce, con una distribuzione eccellente da parte di Finoli, che sa coinvolgere nel modo più appropriato tutti i suoi attaccanti. Gli schiacciatori orobici regalano colpi sopraffini, con ottime diagonali strette di Pierotti (15 punti) e giocate di potenza di Terpin (19 punti), e giocano bene anche sul muro bresciano. Il gioco al centro che Tiberti riesce bene ad applicare nel primo set viene poi messo in discussione dal secondo parziale quando il servizio orobico spinge di più e regala alcuni ace, soprattutto con Santangelo, che mette a terra 19 palloni anche in attacco. Cisolla e compagni vengono fermati anche a muro, con una differenza esorbitante di 13 muri punto contro i 3 bresciani, e in seguito si lasciano andare a troppi errori che permettono l’allungo di Bergamo. Mercoledì alle 18 il secondo round al San Filippo di Brescia. La cronaca:Agnelli Tipiesse schiera la diagonale Finoli-Santangelo, Pierotti-Terpin in posto 4, al centro Cargioli-Milesi, libero D’Amico. Brescia parte con la diagonale Tiberti-Bisi, al centro Esposito-Candeli, in posto 4 Cisolla-Galliani, libero Franzoni. Brescia parte subito forte con il solito ottimo gioco al centro e si porta 4-9, con un errore di Santangelo costringe Brescia al primo time out. Terpin viene murato per il 6-12. Poi si rifà firmando l’8-13. Brescia avanza ancora con ottimi Galliani, 11-16. Terpin accorcia con una pipe 12-16. Cisolla è sugli scudi ma Pierotti mantiene 13-17. Bisi firma il 13-18. Santangelo mai out 14-18. Ancora Terpin 15-19. Galliani fa il bello e cattivo tempo e porta Brescia 15-23. Sul 17-23 entra Fedrizzi, Galliani spara out 18-23. Poi sbaglia il servizio 18-24, Pierotti accorcia 19-24, poi Santangelo sbaglia la battuta 19-25. Nel secondo set Bergamo entra in campo difendendo alla grande, e si porta 4-0 ma Brescia si riporta in parità con Bisi. Terpin firma il 5-4. Continua il punto a punto con battute insidiose da una parte e dall’altra, Brescia sorpassa e si porta 8-9. Punti combattutissimi poi Bergamo firma l’11-12. Un’invasione di Brescia permette a Bergamo il 13 pari poi Terpin firma il 14-13. Santangelo realizza il 15-14. Muro di Santangelo 16-15. Un ace di Santangelo porta 18-16, poi muro di Pierotti allunga 19-16. Grazie a un ottimo servizio di Santangelo Bergamo si porta 21-16. Pierotti firma il 22-17. Errore di Galliani porta il 23-17. Finoli mura Galliani 24-17. Cisolla spara out 25-18. Agnelli Tipiesse parte subito spingendo con ottimo Terpin 4-2. Santangelo firma una diagonale stretta per il 5-4. Terpin mette a terra il 9-9. Muro di Cargioli su Galliani 12-11. Milesi mura Candeli 14-12. Santangelo mette a terra il 16-13. Terpin 18-15. Muro su Cisolla per il 19-15. Ace di Finoli 21-17. Cargioli 22-18. Un errore di Santangelo permette a Brescia di accorciare 22-20. Pierotti mette a terra il 23-21. Galliani sbaglia il servizio 24-22. Pierotti chiude 25-23. Il quarto parziale vede Bergamo ancora avanti 6-4, poi Santangelo fa ace 7-4. Pierotti ottimo colpo 8-5. Ottime difese anche di MIlesi permettono l’allungo 11-17. Cargioli fa ace per il 15-10. Bergamo allunga con ottimi servizi di Santangelo ed errori degli attaccanti bresciani. Ace di Santangelo 20-11. Santangelo mani out 23-13, poi fa anche il 24-14. Chiude Cargioli 25-15. Le parole dell’MVP Santangelo: “Sapevamo che potevamo avere qualche problema all’inizio ma noi bravi a reagire nel secondo parziale, siamo tornati ad essere la Bergamo che ha vinto il campionato. Qualche toccata in più a muro e in difesa ha fatto la differenza, sono contento di questa prestazione. La pallavolo è uno sport strano, ci si gioca tutto nell’ultimo mese, qualsiasi squadra che si incontra gioca con il coltello tra i denti. Mercoledì sarà una sofferenza e mi aspetto una battaglia anche più tosta di questa“. Simone Tiberti: “Siamo partiti bene su un campo che sappiamo essere difficile. Non abbiamo saputo capitalizzare alcune occasioni nel secondo e terzo set… Peccato, ma abbiamo dimostrato che ci siamo e a Brescia venderemo ancora cara la pelle“. Fabio Bisi: “Noi bravi nel primo set a partire molto carichi, sorprendendo Bergamo, poi loro sono cresciuti  e non siamo riusciti a mantenere lo stesso livello di gioco iniziale. Siamo una squadra che ha dimostrato di poter combattere e lo faremo anche al San Filippo”. Agnelli Tipiesse Bergamo-Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia 3-1 (19-25, 25-18, 25-23, 25-15)Agnelli Tipiesse Bergamo: Finoli 3, Terpin 20, Cargioli 12, Santangelo 19, Pierotti 15, Milesi 5, Rota (L), D’Amico (L), Fedrizzi 0. N.E. Ceccato, Umek, Signorelli, Sormani. All. Graziosi. Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia: Tiberti 4, Galliani 10, Candeli 8, Bisi 18, Cisolla 4, Esposito 6, Crosatti (L), Franzoni (L), Cogliati 0, Tasholli 1, Tonoli 0. N.E. Bergoli, Orlando Boscardini, Ghirardi. All. Zambonardi. Arbitri: Selmi, Laghi. Note: Durata set: 25′, 29′, 29′, 27′; tot: 110′. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Prisma Taranto chiude con un successo: 3-0 su Bergamo

    La Prisma Taranto chiude con un successo la regular season: la squadra di coach Di Pinto si impone sull’Agnelli Tipiesse Bergamo per 3-0 (25-18, 25-20, 25-18) nel recupero della 16^ giornata della Serie A2 Credem Banca.
    Una vittoria che il Presidente Tonio Bongiovanni ha voluto dedicare a tutta la città di Taranto e agli appassionati del grande volley: «Questo importante risultato è frutto dei tanti sforzi fatti durante la stagione. Questo trionfo lo voglio dedicare a tutta la grande famiglia della Prisma Taranto, dallo staff tecnico allo staff medico fino a ogni singolo collaboratore che agisce dietro le quinte di questa splendida realtà. È stato emozionante veder festeggiare i nostri ragazzi alla presenza del Sindaco Rinaldo Melucci e del vice-Sindaco Fabiano Marti: un connubio vincente tra la Prisma Taranto e l’intera città ionica che, da sempre, è vicina alla sua squadra di volley».
    IL MATCH – Rispetto alle ultime uscite, coach Di Pinto cambia lo starting-six. C’è Cottarelli in palleggio, Padura Diaz opposto, Fiore e Gironi schiacciatori, Alletti e Presta centrali con Goi libero. Il tecnico Graziosi risponde con Ceccato in regia, Umek opposto, Mancin e Pierotti schiacciatori, Cargioli e Signorelli centrali con D’Amico libero.
    Avvio di match equilibrato: le due formazioni giocano a viso aperto, senza alcun patema d’animo. Nelle prime battute dell’incontro le compagini si rispondono punto dopo punto (8-8), poi la Prisma con Padura Diaz e Fiore spinge sull’acceleratore si porta sul +5 (14-9). Taranto gestisce il vantaggio, lo incrementa e porta a casa il primo set (25-18).
    Gli ionici partono più forti anche nel secondo periodo, con un break di 6-2. Bergamo reagisce con Pierotti, riportandosi sul -2 (10-8 e 11-9), poi la squadra rossoblù con Gironi e Fiore si riporta sul +5 (16-11): il tecnico dei lombardi chiama la sospensione per interrompere il ritmo di Taranto. Il timeout permette agli ospiti di riportarsi sul -3 con Umek e Cargioli (18-15). Un ace di Alletti e il muro di Cottarelli riportano Taranto sul +5 (22-18), poi Padura Diaz con un muro vincente chiude i conti (25-20).
    Di Pinto, nel terzo set, fa rifiatare Alletti inserendo Di Martino. Super sprint iniziale della Prisma che piazza un break di 7-0, costringendo Graziosi al timeout. Bergamo prova a rientrare nel match con Pierotti, protagonista di 4 punti (2 ace), portandosi sul -5 (11-6): il tecnico dei rossoblù non vuole perdere il comando dell’incontro e chiede la sospensione. I lombardi si avvicinano fino al 12-9; Taranto mette in campo Cominetti al posto di Fiore, facendo rifiatare lo schiacciatore tarantino. La formazione tarantina è più in palla, si riporta sul +6 (18-12) che consente agli ionici di gestire con più tranquillità gli ultimi istanti della partita: finisce 25-18 con la Prisma Taranto che conquista gli ultimi tre punti della stagione regolare.
    La squadra di coach Di Pinto, già dai prossimi giorni, inizierà a preparare i Quarti di Finale playoff: i rossoblù affronteranno, a partire dall’11 aprile, la vincente dello scontro tra la Kemas Lamipel Santa Croce e la Pool Libertas Cantù.
    PRISMA TARANTO – AGNELLI TIPIESSE BERGAMO 3-0 (25-18, 25-20, 25-18)
    PRISMA TARANTO: Fiore 8, Coscione ne, Alletti 7, Cottarelli 4, Presta 4, Padura Diaz 17, Pagano (L) ne, Gironi 12, Goi (L) 0, Persoglia ne, Hoffer ne, Cominetti 2, Cascio ne, Di Martino 2. All.: Di Pinto.
    AGNELLI TIPIESSE BERGAMO: Mancin 7, Ceccato 2, D’Amico (L), Cargioli 4, Santangelo ne, Sormani 0, Finoli ne, Pierotti 10, Signorelli 3, Umek 10. All.: Graziosi.
    ARBITRI: Gasparro-Pasciari.
    NOTE: Durata set 24’, 26’, 25’. LEGGI TUTTO

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    Taranto firma l’impresa in casa, ma per Bergamo la sconfitta è indolore

    Di Redazione Il recupero della 5°giornata di ritorno si chiude a favore della Prisma Taranto che vince per 3- 0 con un buon turnover in casa bergamasca, che parte con Umek, Ceccato Mancin Signorelli e in seguito Sormani, gettati nella mischia da mister Graziosi e rispondono con una partenza un po’ opaca, con qualche difficoltà di troppo in difesa ed errori soprattutto a rete, poi i rossoblù si organizzano e nel secondo se la giocano in equilibrio, salvo poi arrendersi nella fase finale del set. Il terzo parziale comincia molto male, finchè Pierotti raddrizza il set con due ace e buoni colpi, ma non basta: Taranto si dimostra superiore in ogni fondamentale nonostante anche in casa pugliese venga lasciato grande spazio alle seconde linee, con Presta e Cottarelli che partono subito titolari, entrano poi anche Cominetti e Di Martino nel terzo set, mentre sempre presente l’opposto cubano Padura Diaz che chiude a 17 punti. IL MATCH Bergamo: Ceccato- Umek, Mancin-Pierotti, Cargioli-Signorelli, libero D’Amico Taranto: Cottarelli-Diaz in diagonale, Gironi- Fiore in posto 4, al centro Alletti- Presta, libero Goi Inizio equilibrato con un cambio under Sormani-Mancin, ottime soluzioni di Ceccato per Umek e Mancin, con Signorelli coinvolto Bergamo si tiene attaccata 11-9. Fiore firma il 12-9 con un buon pallonetto. Altro pallonetto di Diaz con una difesa in difficoltà, poi Pierotti si fa murare da cottarelli. Un altro pallonetto di Fiore permette l’allungo 15-9. Mancin mani out per il 17-12. Ace di Ceccato su Fiore 18-14. Ricezione errata di Pierotti permette il 21-15. ltro pallonetto di Fiore 24-17, Ceccato fa pallonetto in seconda intenzione 24-18. Chiude Diaz 25-18. Il secondo set si apre con qualche errore di troppo in difesa e sottorete, Taranto si porta 5-2 con un buon Presta. Ace di Pierotti accorcia 6-5. Taranto allunga ancora con Fiore 13-10. Gironi 15-11-Errore di Ceccato 16-11. Alletti 18-13. Mancin mani out 18-14. Muro di Cargioli 18-15, costringe Di Pinto a chiamare time out. Diaz firma il 19-15. Umek tiene vivo 19-16, Pierotti accorcia 19-17. Signorelli mette a terra il 22-19. Presta mura Pierotti. Murato anche Mancin per il 25-20. Terzo set un 7-0 per Taranto, poi Pierotti riesce a conquistare il 9-2. Fiore attacca out per il 9-3. Pierotti riesce a raddrizzare un po’ il set con due ace 11-6, poi Signorelli mura Fiore 11-7, Diaz spara out 11-8. Entra Cominetti per Fiore sul 12-8. Presta riporta a + 4 13-9. Una doppia di Presta regala il 14-10. Buono anche il muro pugliese che ferma Umek allungando a 17-11. Entra anche Di Martino su Alletti. Ottimo ace di Umek 18-14, ma Cominetti firma il 19-14. Di Diaz è il 20-14. Un fallo di rotazione permette l’allungo a 23-17. Di Cargioli l’ultimo acuto 23-18, poi Gironi firma il 24-18, chiude un errore di Umek 25-18. Prisma Taranto – Agnelli Tipiesse Bergamo 3-0 (25-18, 25-20, 25-18) Prisma Taranto: Cottarelli 4, Fiore 8, Presta 4, Padura Diaz 17, Gironi 12, Alletti 7, Pagano (L), Hoffer (L), Goi (L), Di Martino 2, Cominetti 2. N.E. Coscione, Persoglia, Cascio. All. Di Pinto. Agnelli Tipiesse Bergamo: Ceccato 2, Mancin 7, Cargioli 4, Umek 10, Pierotti 10, Signorelli 3, D’Amico (L), Sormani 0. N.E. Finoli, Santangelo. All. Graziosi. ARBITRI: Gasparro, Talento. NOTE – durata set: 24′, 26′, 25′; tot: 75′. CLASSIFICA 5ª Giornata Rit. (07/02/2021) – Regular Season Serie A2 Credem Banca, Stagione 2020 Agnelli Tipiesse Bergamo 54, Prisma Taranto 47, BAM Acqua S.Bernardo Cuneo 40, Emma Villas Aubay Siena 40, Sieco Service Ortona 38, Conad Reggio Emilia 35, Kemas Lamipel Santa Croce 34, Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia 30, BCC Castellana Grotte 28, Pool Libertas Cantù 22, Synergy Mondovì 16, Cave del Sole Geomedical Lagonegro 12. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Agnelli Tipiesse, coach Graziosi: “Abbiamo lottato anche se con una formazione rimaneggiata”

    Di Redazione Stabiliti i piazzamenti dopo l’11 giornata di campionato che ha visto Agnelli Tipiesse uscire sconfitta dal match contro la Conad Reggio Emilia, con una formazione completamente rimaneggiata, coach Graziosi tira le somme sul lavoro svolto e sulla situazione generale del team in vista dei play off, prima dell’ultimo recupero contro la Prisma Taranto, anch’essa già matematicamente piazzata al secondo posto. Coach Graziosi ieri ha fatto delle scelte di gioco, così come a Lagonegro, di uno starting six diverso dalle partite precedenti, che tipo di approccio sta adottando in questi match che precedono i play off? “Nostra volontà in questo momento è anche capire che tipo di contributo i ragazzi che finora sono rimasti in panchina possono dare ai play off, ma al di là di questo ieri abbiamo inserito i sette giocatori completamente integri in grado di reggere il campo. Anche a Taranto mercoledì andremo con i ragazzi “abili”, giusto dire anche che due di loro staranno proprio a casa a fare terapia, verrà anche Santangelo e inizierà gradualmente a rifare il riscaldamento e rientrare pian piano nel ritmo. Siamo stati bravi in settimana a recuperare Cargioli che a Lagonegro non era riuscito a giocare, e ieri ha stretto i denti, Milesi sta facendo fisioterapia alla spalla e Santangelo non si allena da ormai quasi due settimane. E’ emerso anche un problema cronico al ginocchio di Terpin, ieri sera avrebbe dovuto giocare ma si è fermato in mattinata e ho ritenuto di non rischiare il ragazzo in una partita che per noi non contava ormai nulla a livello di piazzamento. Noi siamo molto rispettosi dell’avversario, del campionato e del campo, lo abbiamo sempre fatto e sempre dimostrato: ieri a disposizione avevamo questa formazione, e abbiamo lottato tutta la partita fino in fondo facendo il massimo”. Arrivati a questo punto da capolista, come si affrontano i play off? “Inizia completamente un nuovo campionato, purtroppo quello fatto fino ad ora va dimenticato, noi abbiamo un piccolo vantaggio, quello di disputare ogni eventuale bella in casa; ancora più piccolo se si pensa che quest’anno il pubblico non ci sarà. Proveremo ad approfittarne. Ora inizia un campionato vero, dove bisogna vivere la pallavolo e pensare alla pallavolo ogni momento della giornata, 24 ore al giorno, dove ogni minimo particolare alla fine può fare la differenza tra vincere o perdere, per questo è importante che tutti arrivino fisicamente e mentalmente al 100% ai quarti di finale”. Gli fa eco il preparatore atletico Nicola Gibellini con cui si sta impostando un lavoro specifico: “Il lavoro per i play-off è già stato impostato e abbiamo iniziato questa settimana ad intensificarlo aumentando i volumi in sala pesi. Questi dieci giorni serviranno per recuperare tutti i vari acciacchi che ci stiamo portando dietro dall’ intenso periodo di partite dovuto alla coppa e ai recuperi. L’ aumento del volume coincide anche con l’ aumento delle sedute, ora siamo a tre sedute pesi più il lavoro che si fa tutti i giorni sul campo. Il lavoro mio e del fisioterapista Bonfanti è sempre coordinato, visto che spesso ci sono giocatori che hanno fastidi e che quindi sono da gestire in ottica playoff. Adesso ci avviamo verso l’ ultima parte di stagione sperando che duri più a lungo possibile!” Agnelli Tipiesse volerà mercoledì a Taranto affrontando il recupero della 5°giornata di ritorno, poi attenderà gli ottavi di play off per sapere chi tra Brescia e Castellana Grotte dovrà affrontare l’11 aprile per i quarti. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Da “fumino” a capitano: Antonio Cargioli racconta la sua Coppa Italia

    Di Redazione A una settimana dalla vittoria della sua seconda Coppa Italia con la Agnelli Tipiesse Bergamo, il centrale orobico Antonio Cargioli rievoca la finale con l’emozione che lo rende un capitano apprezzato da tutto il gruppo. Cargioli racconta così la sua esperienza nel club rossoblù in questi ultimi anni, con il coronamento del traguardo più bello in un periodo storico che ha visto proprio Bergamo al centro del ciclone, toccando punti molto delicati e importanti della sua crescita professionale e umana in questa città. Cosa ha significato per te alzare questa coppa da Capitano dopo 4 anni consecutivi in cui hai partecipato a questa manifestazione? “Significa tantissime cose: emozione, gioia, soddisfazione, orgoglio, commozione. Ripercorro con i ricordi le 4 finali da me disputate, la prima a Bari contro Roma: emozione già per essere riusciti ad arrivarci, ma delusione per come giocammo, perdendo, senza mettere in campo tutta quella determinazione e grinta necessarie per poter vincere. Perché la vittoria era ampiamente alla nostra portata. La seconda a Bologna: partivamo da sfavoriti contro Piacenza, che via via si era rinforzata col chiaro intento di vincere tutto. In realtà poi, ad un certo punto del match, avanti di 2-1 nel conto dei set e con l’entusiasmo dalla nostra parte, pensavamo di poterla portare a casa; e quindi la sconfitta al tie-break ci lasciò molto amaro in bocca. E poi finalmente la terza partecipazione vincente a Bologna, sofferta dalla squadra ma anche molto da me, che non giocai al massimo delle mie potenzialità a causa di un piccolo infortuno accusato durante partita di semifinale disputata a Siena, che ancora mi limitavano. Gioia grande, lacrime e soddisfazione per essere riusciti finalmente a far esultare tutti i tifosi che ci avevano seguito anche nelle precedenti finali. Esperienze indimenticabili comunque tutte e tre per la cornice di pubblico che assisteva all’evento! Poi l’ultima finale, la felicità, raggiunta nel nostro palazzetto, senza pubblico ma con un’atmosfera magica, che raccontava tutto l’affetto e la partecipazione di questo territorio e dei tifosi per la nostra squadra. Vincerla da capitano di questo stupendo gruppo di giocatori e come bandiera e trait d’union delle società che hanno creato questa nuova bellissima realtà, è una sensazione indescrivibile. Devo dire che, considerati i pronostici e sentendomi molto preso dal mio ruolo, per qualche notte ho fatto fatica a dormire pensando al fatto che non dovevamo e potevamo perdere in questa situazione. È però andata come doveva andare per cui, ripeto, felicità pura!“. Oggi è la giornata commemorativa delle vittime del Covid-19: lo scorso anno proprio dopo la festa è cominciato il periodo davvero drammatico, per Bergamo e per il mondo, oggi non ancora terminato. Alzare la Coppa e poter giocare questa finale proprio a Bergamo è stato un momento di vittoria per la città ma anche per tutto lo sport? “Sicuramente è stata una vittoria delle persone che hanno voluto questa nuova società, coniugando due realtà che, insieme, sono riuscite a creare questa squadra e questi risultati: è stato poi più semplice, in questo contesto, ottenere dalla Lega la possibilità di organizzare la finale a Cisano, che è stata una festa, ed un grande omaggio al territorio ed alla sua gente, così colpita nell’ultimo anno. Certamente una vittoria anche dello sport bergamasco, volley in particolare, per una volta meglio del calcio. La giornata di oggi direi che è particolarmente sentita nei nostri territori e ritengo sia un’iniziativa lodevole: questa giornata ci deve servire a mantenere vivo il ricordo negli anni futuri (oggi si fa presto a dimenticare: vedi  l’indifferenza, quasi negazione da parte di qualcuno dell’esistenza dei lager) per provare a rimanere sensibili, attenti e solidali con gli altri, lasciando da parte l’eccessivo individualismo ed egoismo che caratterizza la nostra epoca“. Quali strascichi della pandemia sono rimasti nello sport? Quali sono secondo te le soluzioni più efficaci adottate durante l’anno nel campionato che hai vissuto? “La pandemia ha sicuramente pesato tantissimo sullo sport, in particolare su quelli minori come la pallavolo. Soprattutto su quella che è l’attività di maggior valenza sociale che questo sport rappresenta: settori giovanili, campionati minori, che non hanno potuto praticamente operare. L’aspetto economico poi ha colpito anche noi ed il nostro team in maniera importante, e tutti stiamo cercando di fare sacrifici per uscire da questa emergenza, per mantenere vivo il nostro sport e le società. C’è poi l’aspetto malattia, che nonostante protocolli (direi adeguati), attenzioni da parte di tutti nell’evitare contagi, iniziative ‘tampone’ (in tutti i sensi), ha colpito praticamente tutte le squadre e gli atleti, fortunatamente senza grossi strascichi sulla salute. Non so se si poteva fare meglio e cosa; è il mondo esterno alle palestre che non ha funzionato nella lotta al Covid. Io dico invece che, probabilmente, con le dovute attenzioni e con ingressi calmierati, si poteva consentire l’accesso di una parte di spettatori ai palazzetti, Credo che vedere una partita di pallavolo, distanziati anche 2 metri, con le mascherine, lavandosi spesso le mani, potrebbe essere meno pericoloso che andare a fare la spesa nei supermercati; la mancanza dei tifosi è la cosa che più ci pesa in questa situazione“. Quali obiettivi futuri vorresti raggiungere con questo gruppo? “Continuare a far bene, migliorare sempre più il nostro livello di gioco, divertirsi in palestra e far divertire il pubblico ; poi i risultati, se faremo tutto questo, potranno arrivare. La seconda Coppa Italia è in bacheca: pensiamo ai prossimi obiettivi che sono i play off, sapendo che, questa volta, anche se siamo primi alla fine della regular season, i favoriti non siamo noi. Siena col cambio del palleggiatore e con l’ultimo acquisto, Jacopo Massari, è sicuramente ora la favorita del gruppo. Quindi dobbiamo godercela, possibilmente fino alla fine: solo allora tireremo la riga e faremo i conti“. Come ti senti nel guidare questa squadra da leader, ti senti responsabilizzato o cresciuto in quest’ultima stagione come atleta o uomo? “Col passare degli anni si diventa più responsabili, maturi, riflessivi (almeno si spererebbe!) La fascia di capitano sicuramente può aiutare ad accelerare questo percorso. Cercare di essere di esempio e di traino per i compagni, rappresentare la storia della società degli ultimi 4 anni è un bel vanto ma soprattutto una bella responsabilità. Gestire le situazioni critiche in campo con gli avversari e con gli arbitri, è un altro bel banco di prova per uno come me che era un po’ ‘fumino’ ( focoso, agitato, molto istintivo). Devo dire che adesso mi meraviglio che ci siano giocatori che sotto rete continuano ad insultare e creare tensioni per metterla un po’ in rissa ed innervosire gli avversari. Sì, credo di essere cresciuto sia come atleta che come uomo, nell’atteggiamento in palestra durante gli allenamenti e durante le partite, nel sapermi gestire nei diversi momenti del match quando non tutto riesce sempre bene. Sono fiero non tanto di essere capitano, ma della squadra e del percorso che insieme ai miei grandi compagni stiamo facendo: faccio di tutto perché anche loro siano fieri del loro capitano. In una cosa sicuramente devo ancora migliorare: nel rapporto coi media, e alludo al fronte interviste: dopo la Coppa Italia ammetto che c’è ancora molto da lavorare!“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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