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    Stanislaw Wawrzynczyk: “Il sacrificio è la strada per vincere”

    Si chiude col botto la campagna acquisti della ShedirPharma Sorrento, che si assicura le prestazioni di un bombardiere supersonico capace di mettere in difficoltà qualsiasi difesa. Arriva dall’estero il posto 4 che si prepara ad infiammare il pubblico del PalAtigliana, e più precisamente da Wejherowo, perché la storia di Piotr Zielinski dimostra quanto sia facile per gli sportivi polacchi ambientarsi nelle piazze caldissime del meridione. Classe ’90, e spalle larghissime per un autentico giramondo della pallavolo. Cresciuto nel settore giovanile del GKS Stoczniowiec, lo schiacciatore si trasferisce subito nella massima serie francese tra le fila dell’Al Caudry, per poi rientrare in patria difendendo i colori di Trefl Gdansk, Joker Pila e Keczanin Kety. Dopo 2 stagioni in Austria nel Posojilnica AICH/DOB, torna nella terra natia per l’AZS Czestochowa, prima di rifare nuovamente le valigie per acquisire nuova esperienza in giro per l’Europa. Dotato di tecnica e qualità in tutti i fondamentali, si mette in mostra in Slovacchia (Volejbal Nitra), Repubblica Ceca (Volejbalovy Club Pribram), Romania (Universitatea Craiova) e Svizzera (Volley Schonenwerd). Nell’estate del 2020 torna in Polonia per mettersi a disposizione di Czarni Rzasnia e SPS Chrobry Glogow). L’approdo in Italia è questione di tempo. Sessione di mercato 2022: firma per Med Store Tunit Macerata chiudendo la stagione con 398 punti (25 ace e 56 muri), e raggiungendo ottavi play-off e finale di coppa italia. Nello scorso campionato è venuto al PalAtigliana da avversario, mettendo a referto 22 punti in un match tiratissimo che ha visto Sorrento imporsi al tie-break su Erm Group San Giustino dopo quasi 3 ore di battaglia senza esclusione di colpi. Il nuovo schiacciatore del roster biancoverde si chiama Stanislaw Wawrzynczyk.Da San Giustino a Sorrento: com’è nata la trattativa e perché hai scelto Sorrento?
    “Nell’ambiente avevo sempre sentito parlar bene della società campana. In più, so che Sorrento è una città splendida, per cui la fumata bianca è stata rapidissima!”
    Come descriveresti il tuo stile sul terreno di gioco?
    “Il mio stile dipende molto dalla giornata e dal mio stato d’animo! In linea di massima sono una persona tranquilla, ma allo stesso tempo tenace ed ostinata nel raggiungere i propri obiettivi”.
    Hai giocato in diverse leghe europee: quali sono a tuo parere le caratteristiche principali del campionato italiano?
    “Non credo ci sia molta differenza per ciò che concerne la preparazione atletica, o l’intensità nelle sessioni di allenamento. Cambia piuttosto il livello, la qualità della pallavolo espressa sul taraflex, ed il numero di persone all’interno dello staff”.
    Quali sono le tue ambizioni per il prossimo campionato?
    “Sono un atleta molto determinato, e sono solito fissare l’asticella sempre più in alto. Sto lavorando per farmi trovare pronto all’inizio della stagione, e dare il massimo per aiutare i compagni in ogni situazione. Il sacrificio è l’unica strada per vincere il maggior numero di partite possibile, e gioire insieme al raggiungimento degli obiettivi prefissi”.  LEGGI TUTTO

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    Davide Russo: “Sorrento la dimensione ideale per tornare in pista”

    La ShedirPharma Sorrento blinda la difesa assicurandosi il libero classe 2001 Davide Russo. Nato a Poggiardo nel leccese, il nuovo atleta biancoverde può contare su straordinarie qualità difensive, unite a un’importante impostazione in fase di ricezione. Tecnica e agonismo da vendere, Davide Russo brucia subito tutte le tappe. Esordisce a soli 14 anni in Serie A2 in occasione della sfida tra Ortona e Alessano, disputando ben 6 stagioni tra le fila del sodalizio pugliese. Poi altri campionati in A2 con Lagonegro e Porto Viro, fino ad accarezzare la SuperLega prima a Vibo Valentia e poi a Padova. Davide Russo è un altro colpo straordinario messo a segno dal presidente Fabrizio Ruggiero.Nella tua carriera hai bruciato le tappe, esordendo in A2 ad Alessano a soli 14 anni, fino ad arrivare alla SuperLega. Cosa ti ha spinto a scendere di categoria, scegliendo il progetto di Sorrento in A3?
    “La mia carriera finora è stata un po’ bizzarra. Per 2 volte ho avuto l’opportunità di giocare in Superlega, prima a Vibo e poi a Padova, ma in entrambe le occasioni la vita ha deciso diversamente. Forse non era ancora il momento. Ciò che mi è capitato, mi ha insegnato tanto. È ovvio che ogni atleta ambisca al massimo, però in questo momento ho acquisito la consapevolezza che l’obiettivo principale debba essere la mia serenità. A prescindere dalla categoria. Ho scelto Sorrento, perché in tanti mi han parlato bene di ambiente, società e tifosi: per cui ritengo possa essere la mia dimensione ideale per ritornare in pista. Sono già stato in Costiera lo scorso dicembre per venire a trovare un mio grande amico che è il palleggiatore Alessandro Bellucci. Anche lui mi ha consigliato di cogliere questa occasione, e se lo dice lui che ha vissuto una stagione esaltante a Sorrento, non potevo non seguire il suo consiglio”.
    Cosa ti ha spinto a scegliere il ruolo di libero, e quali sono gli aspetti che ti piacciono di più?
    “Se devo essere sincero, è stata l’altezza! Nel settore giovanile ed in Serie C ho sempre giocato da posto 4, anche perché si tratta del ruolo che mi diverte di più. La scelta del libero è stata poi un’evoluzione del mio modo di stare in campo. Mi piace disimpegnarmi in questa posizione, e recuperare palloni che la gente crede già destinati a cadere sul taraflex. Allo stesso tempo è divertente vedere lo stupore dipinto sul volto delle persone, quando si trovano davanti a scambi infiniti fatti di grande intensità”.
    Per il libero, la ricezione è il fondamentale più importante. Che tipo di allenamento svolgi per mantenere sempre percentuali alte?
    “Credo nella cultura del lavoro durante la stagione agonistica. Punto sempre a migliorarmi. Mi piacciono molto gli allenamenti individuali: sulla ricezione, o toccando palloni su palloni, per arrivare poi preparato al giorno della partita”.
    Quanto è importante la forza mentale nel tuo ruolo. Il libero non ha le stesse possibilità di mettersi in mostra rispetto  agli altri compagni, e come il portiere nel calcio ha sempre tutti gli occhi puntati addosso.
    “Dal punto di vista mentale, il libero è un ruolo molto impegnativo. Può capitare una partita dove magari tocchi soltanto 2/3 palloni a set, e se non sei in grado di difenderli in maniera importante, tutto diventa più difficoltoso. Esattamente come l’estremo difensore nel calcio, che se non riesce ad opporsi alle poche conclusioni dirette verso la porta, rischia di compromettere il risultato della sua squadra. Il libero magari è più sereno perché può rifarsi sulla palla successiva, però risulta indubbiamente più penalizzato rispetto ad altri giocatori che attaccano con maggiore frequenza. Chi non conosce il mondo della pallavolo, non riesce ad apprezzare quanto sia faticoso il nostro ruolo dal punto di vista psicologico”.
    Cosa ti aspetti a livello personale dalla stagione che sta per iniziare, e dove può arrivare la squadra alla luce degli atleti già annunciati?
    “Il mio obiettivo è quello di star bene dal punto di vista umano e professionale: poi tutto il resto sarà una logica conseguenza. Da quel che percepisco Sorrento ha attrezzato una gran bella squadra, e son convinto che in questa stagione potremo fare grandi cose”.
    Hai già giocato in piazze calde, e Sorrento non sarà da meno. Che rapporto hai con i tifosi, e quanta voglia c’è di conoscere l’ambiente e farti trascinare dal calore della tifoseria?
    “Conosco già l’ambiente, in quanto ho già visto l’anno scorso una partita al PalAtigliana dove Sorrento ha conquistato l’intera posta in palio. Sono sempre stato in squadre dopo il tifo è sempre stato infuocato, a partire da Alessano fino a Porto Viro. Mi fa piacere che anche a Sorrento l’ambiente sia bello caldo, perché può dare una grossa mano alla squadra nei momenti più delicati di una gara”.   LEGGI TUTTO

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    Mattia Filippelli”Sono davvero onorato di far parte di questa società

    Non si ferma la campagna acquisti del presidente Fabrizio Ruggiero, che si assicura uno dei talenti più promettenti di posto 3 in circolazione. Classe 2005, arriva direttamente da Volley Treviso, autentica fucina di talenti destinati a lasciare le proprie orme nelle compagini di categoria superiore che ambiscono a traguardi prestigiosi. Già Campione d’Italia U18 a Tbilisi in Georgia, Mattia Filippelli è pronto a spiccare il volo nel mondo dei professionisti, con grande sacrificio e abnegazione.Partiamo da luglio 2022, dove hai conquistato da titolare l’Europeo U18 vincendo tutte la partite fino al 3-0 in finale sulla Francia. Che emozione è stata ed in che cosa un’esperienza simile ti ha migliorato sotto il profilo tecnico e umano?
    “È stata una grandissima esperienza. Indossare la maglia azzurra e rappresentare il proprio paese facendo quello che ami, è sempre un’emozione indescrivibile. Abbiamo fatto un grande percorso: non eravamo tra le nazionali favorite, ma abbiamo fatto una grande competizione giocando di squadra. Tutto questo ha fatto la differenza, ed è stato fantastico portare a casa quel titolo”.
    Com’è nata la trattativa con Sorrento e cosa ti ha convinto del progetto che ti è stato presentato?
    “È iniziata a partire dalle Finali Nazionali. Mi è piaciuto subito il progetto, strutturato anche per la valorizzazione di noi giovani. Mi è stata data una grande opportunità, e sono davvero onorato di far parte di questa società”

    Dopo Treviso, prima avventura in Serie A3 e a tanti km da casa. Quali sono le tue ambizioni e aspettative?
    “È vero. Sarà un’esperienza importante in una realtà nuova, e sono sicuro che mi aiuterà molto non solo sotto il profilo professionale, ma soprattutto umano. Sono davvero entusiasta, non vedo l’ora di iniziare la nuova stagione, e ripagare sul campo la fiducia che mi è stata data”.
    Descrivi un po’ le tue caratteristiche, che tipo di centrale sei?
    “Mi ritengo un centrale abbastanza completo sotto tutti i fondamentali. Il mio punto di forza è il muro: non ho grandi centimetri, ma ho salto ed esplosività”.
    Quanta voglia c’è di conoscere l’ambiente e un pubblico che sa essere il settimo uomo in campo?
    “In tanti mi han parlato del PalAtigliana, e dell’ambiente caldissimo che sanno creare i tifosi. Non vedo l’ora di provare sulla mia pelle tutto il loro affetto in questa prima esperienza da professionista. Sarà bellissimo scoprire gli angoli più belli della città e conoscere i nostri supporters” LEGGI TUTTO

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    Mariano Gargiulo:”Gioco per divertirmi e sfruttare le mie opportunità

    La ShedirPharma Sorrento è una realtà consolidata che punta sulla crescita di giovani talenti. Classe 2002, Mariano Gargiulo si è guadagnato con grinta e sudore la conferma in un roster che anche quest’anno vuole continuare a stupire. Lo schiacciatore ha dimostrato di essere glaciale anche entrando a gara in corso, per utilizzare una float che manda letteralmente in crisi le ricezioni avversarie. A Casarano ha realizzato un ace letale, e Mariano Gargiulo si candida ad essere protagonista quando il mister Esposito sfoglierà la margherita dei posto 4.Una conferma che premia il tuo impegno e sacrificio. Quanta voglia c’è di tornare al lavoro, per riprendere nuovamente contatto col pallone, e mostrare le tue qualità allo staff e ai compagni?
    “In questo periodo mi sto mantenendo in forma giocando a beach-volley, ma ovviamente c’è tanta differenza tra sabbia e taraflex, con quest’ultimo che rappresenta la caratteristica principale dell’indoor. Attendo con entusiasmo di tornare in palestra, divertirmi, e giocare le prime partite della nuova stagione”.
    Tanti atleti importanti nel tuo stesso ruolo. Già annunciati Pol e Cremoni: ragazzi giovani, stabilmente nel giro delle nazionali giovanili. Quanto può essere stimolante allenarti con loro, e rubare qualche piccolo segreto?
    “Ovviamente le motivazioni sono alte. Pol viene da tanti anni di fila giocati in categoria superiore, mentre Cremoni è in pianta stabile nel giro delle nazionali giovanili: ha già vinto l’Europeo U17, e sta preparando quello U18 in programma tra poche settimane. Avrò sicuramente tanto da imparare, e tra noi ci sarà una sana competizione positiva”.
    Un ace a Casarano, e sempre un’arma in più con la tua float insidiosa. Quanto è difficile entrare a freddo, e saper incidere quando il mister ti chiama in causa?
    “È importante farsi trovare pronti, ed aspetto sempre un segnale del mister per poter entrare dalla panchina. Lavoro sempre duramente per farmi trovare pronto. Servire a freddo non è semplice, ma in Serie A3 l’ambiente è infuocato, e mi scaldo subito sentendo la passione del pubblico”.
    Quali sono le tue ambizioni personali? Quanta voglia c’è di guadagnarti più minuti e spazio sul taraflex?
    “Gioco a pallavolo per divertirmi, e questo aspetto non deve mai mancare. Il mio obiettivo è dare il massimo, dimostrando il mio valore e sfruttando le opportunità che mi saranno concesse nel corso della stagione. Non conosco ancora i ragazzi, ma i curriculum parlano per tutti loro. Il roster ha qualità, per cui credo che potremo fare un bel campionato di medio-alta classifica”.  
    Cosa ti aspetti dal pubblico, e quanto può incidere in una stagione dove tutte le squadre del girone si stanno rinforzando?
    “Il pubblico del PalAtigliana è sempre stato il nostro settimo uomo in campo, e poche squadre nel nostro girone possono contare su un palazzetto sempre caldo e rumoroso. Il livello del campionato sarà alto, ma noi siamo preparati e ce la giocheremo contro qualsiasi avversario”. LEGGI TUTTO

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    Francesco Fortes:”Son felicissimo di far parte della famiglia Folgore

    Il presidente Fabrizio Ruggiero puntella ulteriormente il roster, con un centrale classe ’99 che freme dalla voglia di raggiungere traguardi ambiziosi. Muri punto ma non solo, perché anche i palloni toccati sotto rete si rivelano fondamentali per creare efficaci soluzioni di contrattacco. Un posto 3 dinamico, dai riflessi veloci e gran capacità di leggere le trame dei rivali di turno, per farsi trovare pronto a degli “uno contro uno” senza esclusione di colpi. Dal mare di Palermo a quello di Sorrento: approda in costiera il talentuoso Francesco Fortes. A soli 18 anni è già nel giro delle Nazionali di categoria, e dopo due esperienze in Serie B tra Dolciaria Rovelli Morciano e Krifi Caffè 4 Torri Ferrara, arriva il meritato salto in A3 nella “sua” Sicilia a Modica. Subito 116 punti (impreziositi da ben 41 muri), e nell’estate del 2020 Fortes si trasferisce in Campania vestendo la casacca della Normanna Aversa Academy arrivando fino agli ottavi play-off promozione. Il centrale si trasferisce poi all’Aurispa Libellula Lecce, dove mette giù 253 punti complessivi (89 muri), fermandosi a pochi passi dalla gloria. In Salento, infatti, arriva fino alla semifinale play-off promozione (ko contro la Videx Grottazzolina) ed alla semifinale di Coppa Italia (cadendo soltanto al termine di un tie-break infinito al cospetto della Tinet Prata. Nell’ultima stagione Fortes vola in Sardegna a Sarroch, chiudendo l’annata con 183 punti (65 muri), ed un best-score di 16 punti nell’1-3 sul campo di Monge Gerbaudo Savigliano.
    Il centrale 25enne vestirà la maglia della ShedirPharma Sorrento portando in dote 673 punti in Serie A, e tanta voglia di salire uno scalino in più verso i propri sogni.
    Dopo l’esperienza a Sarroch nel girone bianco, ritorni a giocare in quello di centro-sud scegliendo Sorrento. Com’è nata questa possibilità, e cosa ti ha spinto a cedere alla corte del presidente Ruggiero?“In realtà già da diversi anni, c’erano stati contatti con la società durante la sessione estiva di mercato, ed ora le nostre strade si sono finalmente incrociate. Ho accettato con entusiasmo perché il presidente mi ha illustrato un progetto importante: la squadra è davvero forte, e son felicissimo di poter far parte della famiglia Folgore”.
    Hai giocato con Tulone sia a Modica che a Lecce. Conosci già gli altri elementi del roster, e che impressione ti sei fatto sull’organico allestito?
    “L’organico è di prim’ordine. Conosco molto bene Tulone: siamo entrambi i siciliani, oltre ad aver giocato alcuni anni insieme. Stimo il mister Esposito, e so perfettamente quanto il palazzetto sorrentino possa essere caldo, essendoci già entrato da avversario in alcune occasioni”. 
    Ci hai affrontato 4 volte da avversario vincendo in tutte le occasioni. Questa volta il PalAtigliana ti avrà dalla sua parte: che effetto ti ha fatto, da rivale, il pubblico di Sorrento?
    “Voglio fare i miei più sentiti complimenti al pubblico costiero. Ai tempi di Lecce avevamo una tifoseria molto calda al nostro fianco, e vedere a Sorrento una torcida altrettanto bollente è stato emozionante. Un bel tifo infuocato, tipico del Sud: caratteristica che ci contraddistingue”.
    Descriviti un po’: quali sono le tue caratteristiche?
    “Sono un centrale più da muro. Cerco sempre di dare il massimo sotto rete, limitando gli errori, provando sempre a migliorarmi e contestualmente dare un contributo importante alla squadra”. 
    Dalla Campania alla Campania. Ad Aversa hai centrato gli ottavi play-off, ed in Costiera c’è già voglia di sognare.
    “È inutile nascondersi. Le ambizioni son quelle di fare un campionato importante, e puntare sempre al massimo sia per la squadra che per la società. Le basi per far bene ci sono tutte: ho sfiorato sia la Coppa Italia che la finale play-off, e mi auguro di migliorare ulteriormente”.  LEGGI TUTTO

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    Alessandro Becchio”Sorrento per accrescere mio bagaglio di esperienze

    I giovani rappresentano il futuro del volley, ed è proprio per questo motivo che il presidente Fabrizio Ruggiero ha deciso di sposare una filosofia lungimirante, che punta a sostenere il talento emergente per far sì che esploda step by step nel mondo professionistico.All’ombra di Calogero Tulone, arriva in Penisola Sorrentina un regista che ha già stregato gli osservatori di tutta Italia. Classe 2005, Alessandro Becchio cresce nel Parella Torino, dove inizia il proprio inarrestabile percorso con l’Under 12 nel 2016. Il giovanissimo palleggiatore brucia tutte le tappe, facendo tutta la trafila nelle categorie giovanili, fino al tanto agognato esordio in A3 nella stagione 2021/22. Un mese fa Becchio difende i colori del club piemontese alle Nazionali Under 19, trascinando i propri compagni fino a un prestigiosissimo settimo posto. Ora il regista è pronto a uscire dalla propria comfort zone, ed approdare in Campania per vestire i colori della ShedirPharma Sorrento.
     
    Sei reduce dal titolo regionale U19 conquistato con Volley Parella Torino, che ti ha portato al 7° posto nelle fase nazionale  dove hai incontrato anche i nostri partner del Volley Meta. Quali le tue sensazioni su tutto il percorso e che emozioni ti ha lasciato?
    “È stato un percorso sicuramente inaspettato, soprattutto dopo la sconfitta subita nella finale provinciale. Siamo stati però bravi a resettare, lavorando tanto  ed aumentando man mano l’intensità per farci trovare pronti all’ultimo atto della fase regionale. In quell’occasione non abbiamo sbagliato, e con Acqui Terme abbiam vinto 3-1 al termine di una gara davvero molto tosta. Quindi siam partiti per le Nazionali a San Giustino liberi di testa, con la voglia di giocarci tutte le partite senza la pressione di dover fare risultato a tutti i costi. Siamo così riusciti a mostrare tutte le nostre potenzialità, ottenendo un risultato ottimo sia per la società, che per il volley piemontese”.
    Prima esperienza in Serie A3: cosa ti ha spinto ad accettare il progetto di Sorrento?
    “In primis l’ambizione di misurarmi con una categoria superiore. Poi il gran lavoro della società sul mercato, capace di portare in costiera nomi importanti che conoscono la Serie A3 e sanno perfettamente come affrontarla. Mi attende un’avventura che accrescerà inevitabilmente il bagaglio di esperienze sulle mie spalle, e poi c’è anche il fascino della Junior League, dove proveremo a fare un buon lavoro grazie anche alla grande qualità del nostro roster”.
    Compagno di reparto sarà l’esperto Calogero Tulone: quanta voglia c’è di riprendere i lavori, conoscere i nuovi compagni ed apprendere quante più cose possibili?
    “Sicuramente la sua presenza è stata uno stimolo in più per la mia scelta. A Sorrento c’è un roster importante con giocatori forti da cui potrò apprendere tanto in ogni allenamento. Proverò a far miei i trucchi del mestiere, come ambientarmi in un campionato del genere, organizzare le partite o studiare gli avversari. Sono carico, e non vedo l’ora che cominci la nuova stagione”.
    Com’è nato il colpo di fulmine con il ruolo di palleggiatore, e quali gli aspetti del tuo ruolo ti piacciono di più?
    “Diciamo che è nato quasi per caso in Under 14, dove ero tra i meno incisivi in fase offensiva. Mi hanno subito spostato nella posizione di regista, e devo dire che mi è subito piaciuto perché sei sempre al centro delle azioni, decidendo a quale compagno dare la responsabilità di ogni attacco. Anche e soprattutto quelli più pesanti. È un ruolo difficile perché hai tante responsabilità, e sei quasi sempre lontano dalle luci della ribalta. Sempre più spesso gli osservatori neutrali vengono rapiti dall’abilità di chi mette giù un pallone, invece di soffermarsi sul giocatore che crea l’opportunità affinché quell’azione si concretizzi”.
    Quali sono le tue ambizioni e aspettative per questa stagione?
    “Voglio che questo sia soltanto l’inizio di un percorso importante per la mia carriera. Ho voglia di crescere, lavorare sodo, e dare il mio contributo affinché la squadra raggiunga gli obiettivi ambiziosi che si è prefissa”. LEGGI TUTTO

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    Andrea Baldi”A Sorrento tutto in linea con la mia filosofia di lavoro

    L’opposto è uno dei ruoli cruciali nella pallavolo moderna. Resistenza, personalità, coraggio e capacità di aggiustare anche i palloni più complessi. Queste sono soltanto alcune delle caratteristiche principali, che insieme alla capacità di spingere sempre il piede a tavoletta sull’acceleratore, rendono il posto 2 il punto di riferimento negli scambi più sporchi e intensi. Anche qui, il presidente Ruggiero ha sfoderato un colpo da novanta. Classe 2000, ha mostrato subito enorme potenziale mettendosi in luce nel settore giovanile bresciano con Atlantide prima, e Valtrompia Volley. Nell’estate del 2021 si trasferisce all’Agnelli Tipiesse Bergamo in A2, dove cresce come secondo opposto alle spalle di Padura Díaz mettendo anche in bacheca una Supercoppa di categoria. Il sogno prosegue, e nella scorsa stagione si regala una splendida esperienza in SuperLega tra le fila della Farmitalia Saturnia, mettendo giù il primo punto con un ace al prestigioso PalaBancaSport contro Gas Sales Bluenergy Piacenza. Andrea Baldi non ha intenzione di fermarsi, ed ha scelto Sorrento per regalarsi un campionato da protagonista.
    Figlio d’arte, il padre Giorgio è stato centrale con quasi 1.700 punti in Serie A messi a segno nell’arco di una carriera ventennale che lo ha visto indossare anche la maglia della Com Cavi Napoli nella stagione 1996/97. Anche la sorella Gloria non poteva esimersi dall’entrare nel mondo del volley, vantando una carriera importante in A1 con myCicero Volley Pesaro e Bosca S.Bernardo Cuneo, ed A2 con Millenium Brescia e Delta Informatica Trentino. Andrea completa il ciclo, scegliendo la numero 11 e la Campania sulle orme del papà.
    Sei figlio d’arte: quando tuo padre Giorgio ha influenzato la tua scelta di diventare giocatore di pallavolo?

    “Sicuramente mio padre ha avuto una grandissima influenza sulla mia voglia di dedicarmi alla pallavolo. Dico di più, è partito proprio tutto da lui. Mi ha spronato tanto affinché iniziassi a giocare, alla fine mi son buttato, ed è grazie a lui se ho iniziato questo percorso. In segno di gratitudine ho deciso di dedicargli il numero di maglia: quell’11 che è sempre stato storicamente il “suo” numero. È un modo di omaggiarlo per tutto ciò che sto facendo, e sono già 3 anni che questo numero è parte di me. Il numero 11 è una questione di famiglia Anche mia sorella giocava a pallavolo, ed è riuscita a prendere la “11” al primo anno di Serie A1 a Pesaro per dedicarla a nostro padre. Una sera facemmo la battuta che anch’io avrei dovuto indossarla se fossi arrivato in Serie A:, ed eccoci qui. L’ho fatto prima a Bergamo in A2 e poi a Catania in Superlega, così adesso abbiamo ben 3 maglie di SuperLega/A1 con su scritto BALDI 11”
     
    Seconda esperienza al Sud dopo Catania. Cosa ti ha spinto a scegliere Sorrento?

    “Ho parlato a lungo sia con il Presidente che con l’allenatore, e mi ha colpito molto la chiarezza e la trasparenza per quanto riguarda gli obiettivi prefissi. La società ha fatto un mercato importante, con nomi di prim’ordine, e le grandi idee di organizzazione e gestione mi hanno convinto a scegliere Sorrento. Ho trovato tutto in linea con la mia filosofia di lavoro, e non vedo l’ora di arrivare in costiera per iniziare la nuova stagione”.

    Negli ultimi 3 anni hai giocato nello stesso ruolo di Padura Díaz a Bergamo e Buchegger a Catania. Cosa sei riuscito a “rubare” dai tuoi omologhi di posto 2?

    “Entrambi i giocatori sono due grandi campioni che mi hanno insegnato tanto. Da Willy ho appreso sicuramente la calma in campo e la gestione di tutto ciò che concerne l’ambito emotivo sotto tutti gli aspetti. Sportivi ed extra-sportivi. Riusciva ad isolarsi da tutti i problemi fisici o familiari che aveva, facendoli letteralmente sparire nel momento in cui entrava in palestra. Da Paul ho imparato l’umiltà. Nonostante alcuni momenti complicati nel corso della stagione, non si è mai lamentato, lavorando a testa bassa in ogni allenamento per dare sempre il massimo sul taraflex”

    A Sorrento sarà la tua grande occasione, partendo titolare in una piazza ambiziosa. Come stai vivendo l’attesa, i momenti che mancano all’inizio della nuova stagione? Personalità non ti manca, visto che il tuo primo punto in A2 è stato quello che ha chiuso la gara contro Ortona.
    “Mi sto preparando molto, sia dal punto di vista atletico che fisico. La voglia di iniziare è tanta, gli obiettivi sono alti e gli stimoli ancora di più. Si sta per aprire un nuovo mondo, e sono curioso di vedere ciò che riuscirò a dare in campo. Mi auguro che la squadra girerà al meglio, così avrò modo di togliermi tante soddisfazioni sul piano del gioco, e dare soddisfazioni alla tifoseria sorrentina”. LEGGI TUTTO

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    Alberto Pol:”A Sorrento un progetto esaltante: impossibile dire di no

    Non si ferma la sensazionale campagna acquisti della ShedirPharma Sorrento, con il presidente Fabrizio Ruggiero capace di portare in maglia biancoverde uno dei talenti del panorama pallavolistico nazionale. Il viaggio parte a quasi 800 km dalla Costiera, e precisamente dalla splendida cittadina veneta di Treviso. 23 anni compiuti a marzo, entra nel novero dei posto 4 Alberto Pol, la cui giovane carriera è costellata di titoli e soddisfazioni. Il diamante trevigiano ha già esordito in SuperLega e Champions League tra le fila dell’Itas Trentino, nel 2021/22 si è messo in luce a Porto Viro in A2, quindi nella stagione successiva è partito dalla Consar Ravenna, per poi tornare nella sua regione natia mettendosi a disposizione dell’HRK Motta di Livenza. Lo scorso campionato ha visto Alberto Pol protagonista alla BCC Tebus Castellana Grotte (4° stagione di fila in A2), mettendo giù 223 punti (già 676 complessivamente in Serie A). La Campania porta particolarmente bene al posto 4 classe 2001, visto che il best-score personale (22 punti) lo ottiene il 6 dicembre 2023, nel tiratissimo match contro lo Wow Green House Aversa vinto al tie-break dopo oltre 2 ore e mezza di battaglia.
    Ma non finisce qui, perché Alberto Pol ha già messo in cassaforte alcuni titoli prestigiosi con la maglia della Nazionale. 1 Mondiale Under 19 in quel di Tunisi, poi l’Europeo Under 22 conquistato a Tarnow (Polonia) ed ancora oro alle Universiadi di Chengdu (Cina).
    Alberto Pol non vede l’ora di sentire il caldo abbraccio del PalAtigliana, e ripartire per raggiungere insieme obiettivi importanti.
    Dopo il mondiale Under 19 conquistato qualche anno fa, son giunti recentemente altri due trionfi con la Nazionale: l’Europeo Under 22 in Polonia, e le Universiadi l’anno scorso in Cina. Quali sono i ricordi, gli aneddoti più belli, e che emozione si prova nel giocare (e vincere) con la maglia della Nazionale?
    “Direi che il mio ricordo più bello riguarda l’Europeo in Polonia, avendolo conquistato da titolare. Un flash mi rimanda alla semifinale: eliminare proprio i padroni di casa, davanti al loro pubblico in un palazzetto strapieno, è stato davvero molto entusiasmante. Difendere i colori dell’Italia è sempre bellissimo. Fin da bambino nutrivo questo sogno, e per me è stato il coronamento di un percorso importante”.
    Dopo 4 anni in Serie A2, hai scelto di scendere di categoria per vestire i colori di Sorrento. Com’è nata la trattativa e cosa ti ha spinto ad accettare?
    “Ho trovato una società molto disponibile, e poi tanti miei vecchi compagni erano stati in passato a Sorrento. Ho sempre sentito parlar bene del club, e visto il progetto molto interessante che sta portando avanti, non ho esitato a scegliere questa destinazione”.
    Descriviti un po’, quali sono le tue caratteristiche?
    “Sono un giocatore più tecnico che fisico. Un atleta di equilibrio, e proverò a dare sul taraflex tutto quello di cui la squadra avrà bisogno”.
    Quali sono le tue ambizioni personali, e dove credi possa arrivare quest’anno la squadra?
    “La squadra può fare davvero molto bene, e puntare in alto. Personalmente punto a fare una stagione importante, togliendomi belle soddisfazioni”. 
    Hai già giocato al Sud a Castellana, quanta voglia c’è di giocare davanti a un pubblico sempre numeroso e caldo come quello del PalAtigliana?
    “Fa sempre piacere giocare davanti ad una tifoseria bella calda. Ancora non la conosco, e non vedo l’ora di percepire dal vivo tutto l’amore che dimostra verso la squadra” LEGGI TUTTO