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    Matteo Sperandio: “Anche le stagioni negative possono servire”

    Di Roberto Zucca Matteo Sperandio è un po’ il termometro, il misuratore dello stato di salute della Delta Group Porto Viro, e di una storia che negli anni ha contribuito a plasmare sia a livello di squadra che dietro le quinte. Non si offenderà alcuno se si scriverà che la stagione appena passata non è stata all’altezza delle aspettative iniziali. Tantomeno la cosa imbarazza il protagonista del colloquio odierno, che traccia con la sua solita sincerità il bilancio della stagione appena trascorsa: “Partiamo da un dato, ossia che la salvezza, che abbiamo rincorso con molta preoccupazione nelle ultime settimane di campionato, è arrivata. E non era scontata. Poi sì, la stagione non è andata come si sperava all’inizio. C’è stato un girone di andata nel quale le sconfitte ci sono state, ma la classifica non ci poneva di fronte all’emergenza. Il girone di ritorno, complice un po’ il Covid, un po’ il fatto che il rendimento è calato, è stato un po’ più difficoltoso“. Cosa non fa funzionato, Sperandio? “Io credo che la squadra, pur composta da ottimi elementi, non abbia semplicemente girato come doveva. Può capitare, quando si mettono assieme dei tasselli diversi insieme, che non si riesca a comporre un puzzle perfetto. Non si è trovata la quadra in generale. Penso però sia servito. Io sono una persona che crede al fatto che dalle stagioni negative si possa solo ripartire con presupposti migliori, soprattutto quando si fa tesoro degli insegnamenti“. Foto Delta Volley Porto Viro Lei ha già detto sì per il prossimo anno? “No, ma non perché non lo voglia, anzi. Semplicemente non si è ancora parlato concretamente della prossima stagione. Però se me lo chiede, con la storia degli ultimi anni, non mi vedo lontano da una società come Porto Viro. Qui ho trovato una realtà nella quale ho un ruolo anche all’interno della società. Ho dato una mano e imparato delle cose, così come ho messo a disposizione la mia esperienza universitaria e mi è piaciuto molto farlo“. Bocche cucite anche sul mercato? “Per ora posso dirle che sono contentissimo che arrivi sulla panchina di Porto Viro Matteo Battocchio. Lo ricordo a Cisano, perché fu l’unico allenatore che in quella stagione riuscì a sconfiggere la mia squadra. E poi perché con l’Under 20 nazionale ha iniziato a fare un bellissimo percorso. Penso sia una persona con le carte in regola per fare davvero bene a Porto Viro. Sul resto non so altro, giuro“. foto Delta Volley Porto Viro Parliamo del suo rilancio. Immagino che dalla prossima stagione, indipendentemente dove, si aspetterà di più? “Sì, assolutamente. È stata una stagione con un fastidio fisico che mi ha accompagnato e che fortunatamente spero di risolvere entro poche settimane. L’estate la utilizzerò anche per rinforzare il ginocchio e tornare al 100% nella prossima stagione. Sono scaramantico e non dico nulla. Ma da me stesso il prossimo anno pretenderò moltissimo“. Alcuni avversari si stanno contendendo la Superlega. Mi faccia un pronostico. “Credo che alla fine sarà una lotta tra Bergamo e Cuneo. Due squadre che si sono distinte durante tutta la stagione. Certo, c’è ancora in gioco anche Reggio Emilia, che ha dimostrato di potercela fare con qualsiasi squadra“. LEGGI TUTTO

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    Bergamo costretta alla bella, Graziosi: “Non è successo nulla, calma e sangue freddo”

    Di Redazione “Squadra e gioco”. Ecco le password per accedere alla finale. Cuneo è già alla finestra, Reggio Emilia ha le fattezze dell’occasione gettata alle ortiche ma anche della “bella” da poter giocare contando sul campo amico (mercoledì alle 20.30 a Bergamo). L’Agnelli Tipiesse si è vista prima raggiunta e poi superata da una Conad. Questa l’analisi dell’allenatore Gianluca Graziosi, che parte da un messaggio eloquente: “Il 2-3 deve essere già un lontano ricordo. Testa e tecnica già al match che vale la stagione”. ATTENZIONE – “Il nocciolo parte dal secondo parziale: avessimo capito lì il trend della partita ci saremmo portati sul doppio vantaggio. Sarebbe stata sufficiente un pizzico d’attenzione in più. Nulla di straordinario, semplicemente la ripetizione certi passaggi già visti in gara 1 e che sono tranquillamente nelle nostre possibilità. Questo è il vero rammarico”. COLLETTIVO – “Nei frangenti determinanti non abbiamo giocato da squadra. Non siamo Civitanova o Perugia, ogni risultato passa dal lavoro e dalla forza del gruppo. Non possiamo permetterci di calare neppure un istante, come non possiamo pensare di dominare sempre in lungo ed in largo. Quando riusciamo ad imporci siamo una macchina da guerra, nelle fasi critiche bisogna riemergere con la testa prima ancora che con la tecnica. Specie perché ti trovi nel ruolo nel favorito e devi mettere ancor più energie rispetto alla concorrenza”. ALLENAMENTO – “Ogni allenamento va curato nel singolo particolare. La scorsa settimana dopo gara 1, dopo aver messo in campo la voglia di soffrire, sudare e combattere il pallone sarebbe stato da mangiare ad ogni azione. Non sempre è stato fatto. Il risultato si è visto ieri”. APPROCCIO – “Non è successo nulla. Dobbiamo sfruttare queste ore per ritrovare gli ingredienti che ci hanno portato in alto. Essenziale l’umiltà, oltre alla serenità. Poi la fame, la calma, la pazienza e la spinta che solo le motivazioni di un traguardo così prestigioso all’orizzonte può garantire”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Motta, il team manager “Cico” De Marchi lascia per motivi personali: “Solo un arrivederci”

    Di Redazione Francesco De Marchi, team manager biancoverde che ha guidato l’HRK Diana Group Motta nella prima storica stagione in A2, saluta le rive del Livenza per priorità personali che lo terranno lontano da Motta e dall’Italia. De Marchi lascia la società facendo un bilancio dopo la sua prima stagione da dirigente. “Devo dire che è stata una bella esperienza. Mi ritengo fortunato ad aver avuto al mio fianco uno staff di assoluti professionisti che mi hanno aiutato in tutti i modi per entrare al meglio nei meccanismi di questo nuovo (per me) lavoro. Ho passato la maggior parte del tempo in macchina e al telefono per gestire tutto e tutti ma ce l’abbiamo fatta”. Cosa ti è mancato di più nel non essere più un giocatore? “Sicuramente l’allenamento e il mettermi alla prova ogni giorno con i miei compagni. Ma più di tutto il giorno della gara con la squadra e i giocatori avversari”. Quanto è stato difficile il tuo lavoro così lontano da Motta e di conseguenza dalla società? “Come dicevo prima ho passato la maggior parte del tempo in macchina e al telefono con il direttore Carniel per gestire al meglio le settimane e soprattutto le trasferte. Lontano da Motta è stato tutto complicato. I viaggi in macchina tra motta e Caorle sono stati tanti per le varie riunioni. Dovevamo avere un collante perfetto io e lui e posso dire che così è stato”. Motta ha superato tante difficoltà grazie al “gruppo”. Come si mantiene unito un gruppo? “Difficoltà ne abbiamo avute tante, da inizio stagione alla fine. Dagli orari di allenamento (ricordo che il pomeriggio ci allenavamo alle 13,30!) al gestire il campo con altre realtà che se devo essere onesto non sono state così disponibili. Quindi credo che in primis sia stato merito dei ragazzi che hanno sposato al meglio la causa e si sono resi disponibili in tutto. E se posso dire un ottimo lavoro lo abbiamo fatto io e Pino (Lorizio) nel gestire il tutto lontani da Motta”. Stai tornando a Spalato dalla tua famiglia. Come hai conciliato lavoro e famiglia vista la distanza? “Sono già a casa da una settimana e devo dirti che mi mancava tutto. Non è stato per niente facile spaccare la stagione in tre step con la famiglia e tutto. Pensa poi che Izabel (mia figlia) ha appena un anno e non è stato facile non vivere con lei i tanti cambiamenti che una figlia così piccola ha giorno dopo giorno. Me li sono persi e mi dispiace davvero molto. Ma ho voluto accettare questa sfida lavorativa sapendo qual era il prezzo da pagare anche per capire se era davvero quello che volevo fare dopo la carriera da giocatore”. Che stagione sarà la prossima per Motta senza Cico De Marchi? “Mi auguro possa essere un’altra stagione positiva. La famiglia ha inciso parecchio in questa mia decisione di rimanere a casa in Croazia e quindi per la prossima stagione non sarò tra lo staff di Motta. Non è un addio, che sia chiaro, ma un arrivederci. A Motta,e alla società soprattutto, devo tanto quindi un giorno di certo tornerò. Ah… auguro di trovare un sostituto alla mia altezza (ride)”. Come è stato il tuo rapporto con coach Lorizio e con lo staff? “Cercherò di rimanere in contatto comunque con il coach. Abbiamo creato (soprattutto dopo questa stagione) un’alchimia difficile da spiegare. “Un Duo” se così vogliamo dire, dove non serviva nemmeno parlare a volte. Ci capivamo con uno sguardo e il più delle volte il pensiero era comune. Poi come sempre gli dicevo “tu sei il capo, tu decidi. Io posso al limite darti il mio consiglio”. Devo molto a tutti. Alessio (Carraro) il mio mentore soprattutto adesso che mi sono inoltrato nel mondo della preparazione fisica, a Stefano (Galifi) per avergli fatto da cavia a tutti i suoi dispositivi (che puntualmente mi rimettevano in piedi), a PolMettyu (Paolo Mattia) per le discussioni in panchina durante le gare e a Scalco per le statistiche. La lista è lunga quindi a tutti un grandissimo grazie. Tante persone mi sono rimaste nel cuore. Chi più, chi davvero tanto, chi meno (come è normale che sia). C’est la vie.” “Vi auguro tante altre stagioni al top e ricche di soddisfazioni. E beh certo… arrivederci!” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Siena, Vittorio Angelaccio è il nuovo direttore commerciale e marketing

    Di Redazione È Vittorio Angelaccio, classe 1976, il nuovo direttore commerciale e marketing della Emma Villas Aubay Siena. “È un grande onore per me legarmi a questo nuovo progetto – il commento di Vittorio Angelaccio. – La considero come una grande sfida, questa società mi ha dato immediatamente l’impressione di essere ben strutturata ed organizzata, con un grande lavoro già effettuato e con tante potenzialità. Qui vedo lungimiranza ed organizzazione, la società è composta da persone che hanno passione e competenze. Questo è un progetto molto interessante e stimolante, coinvolge il territorio, ha un settore giovanile con tante formazioni. Ci sono vari elementi di marketing per dare lustro ad un territorio, ad un club, ad un’azienda e soprattutto c’è un significativo coinvolgimento con i tifosi”. Ancora Angelaccio: “Ripartiamo con slancio, anche dopo le difficoltà che sono state ovunque affrontate con le limitazioni per il pubblico dovute alla pandemia da Covid. Lavoreremo su un marketing associativo per generare valore per le aziende partner, cercando di allargarci il più possibile anche a collaborazioni nazionali con l’intento di far nascere sinergie tra le aziende e pensando sempre al trinomio territorio-tifosi-club”. “Ci sarà tanto lavoro da fare – prosegue il nuovo direttore commerciale e marketing del team biancoblu. – Dovremo cercare di mettere le aziende partner in stretta collaborazione tra di loro, generare interessi e nuove attività di business e contatti tra di loro. La pallavolo è uno sport bellissimo, con società gloriose nel panorama nazionale, e gode di una visibilità importante. Sono recentemente arrivate tante vittorie nel volley italiano sia maschile che femminile, e ciò può far avvicinare tanti appassionati e anche molti giovani praticanti. La pallavolo riesce tradizionalmente ad andare su tanti target diversi, piace ai bambini, alle famiglie, al pubblico di mezza età. Dovremo rendere le partite un grande spettacolo, da proporre ad un pubblico variegato che dovrà partecipare non solo vedendo l’aspetto tecnico delle gare ma anche per vivere dei bei momenti”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Si dividono le strade di Cantù e Massimo Redaelli: “Grazie per le emozioni infinite”

    Di Redazione Sulla carta, secondo allenatore prima e General Manager poi. Ma Massimo Redaelli per 10 stagioni consecutive è stato molto più per il Pool Libertas Cantù: un vero e proprio punto di riferimento per giocatori, allenatori, staff, dirigenti, volontari e collaboratori esterni. Tutti, insomma. Ma, a partire dalla prossima stagione, la compagine canturina dovrà fare a meno del suo importante contributo. Si separano le strade della società del Presidente Ambrogio Molteni e di ‘MaxRed’ per motivi personali di quest’ultimo. Il Presidente lo saluta così: “La partenza per motivi personali di Max Redaelli lascia sicuramente un vuoto che sarà difficile da colmare. Un cammino di 10 anni di presenza, dei quali 8 anni come vice-allenatore e 2 come General Manager, hanno inciso moltissimo nella nostra struttura societaria, che arrivava da un campionato di serie B1 e che si affacciava per la seconda volta nel palcoscenico della Serie A2, dove poi siamo rimasti ininterrottamente per 9 anni. Le emozioni che abbiamo vissuto in questi anni rimarranno per sempre nella nostra storia e nelle nostre menti, nessuno potrà cancellarle, e saranno di aiuto e stimolo per coloro che verranno successivamente. Il patrimonio di lavoro che Max ha fatto in questi anni è sicuramente notevolissimo, e sarà molto complicato per noi trovare una persona come lui, sempre attenta, professionale e fidata, e che ci ha permesso di fare in modo che tutto alla fine fosse perfetto. Un sincero ringraziamento per questi anni passati a lavorare assieme per mantenere sempre Cantù nella seconda categoria nazionale assoluta, nella speranza che non muore mai che forse un domani le nostre strade possano di nuovo incrociarsi”. Massimo Redaelli: “Prima o poi doveva capitare. E così è capitato… per cause di forza maggiore. La storia si interrompe. Sono state 10 stagioni intensissime. Ringrazio i 3 mister coi quali ho collaborato (Max Della Rosa, Luciano Cominetti e Matteo Battocchio, ndr), tutti gli atleti che hanno vestito la maglia canturina, ma voglio ringraziare soprattutto le persone che hanno aiutato la società in questi anni, di cui gli ultimi 2 pesanti, sia per i problemi legati al Covid-19 che, per noi canturini, alla mancanza del Parini. Infine, Ambrogio: grazie. La storia di questa società è la Tua Storia; 40 anni non possono essere commentati: vanno celebrati. E, se a Cantù esiste una società di volley lì dove si mangia pane e basket, il merito è solo tuo. Pertanto, grazie per aver fatto vivere ad un ‘non professionista’ del volley emozioni infinite. ‘Ad Maiora Semper’”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Siena, il presidente Bisogno: “Abbiamo scelto di rimetterci in gioco”

    Di Redazione La stagione è ancora in corso, ma la Emma Villas Aubay Siena è già proiettata nel futuro: ieri il presidente Gianmarco Bisogno ha organizzato una conferenza stampa per presentare gli obiettivi e le strategie in vista del prossimo campionato di Serie A2. “Questo è il decimo anno di vita per questa società – ha detto Bisogno – anni che per tutti noi hanno significato esperienza e crescita. Quello che ci ha lasciato la passata stagione è comprendere quanto sia necessario rimane sereni, non farsi prendere da eccessi di euforia o di preoccupazione. ‘Mantenere gli equilibri’, è la cosa principale che ho imparato da questi anni. Come dice Kipling nella sua lettera al figlio, è importante mantenere la calma e la lucidità in momenti negativi come in quelli positivi, soprattutto quando tutti la stanno perdendo intorno a te. E la figura del presidente in questo è fondamentale, nell’avere la capacità di trasmettere ai propri collaboratori, staff e giocatori tutto questo“. Il massimo dirigente di Siena ha parlato poi dei cambiamenti societari intervenuti negli ultimi giorni: “L’interruzione del rapporto con Guglielmo Ascheri è stata corretta e colma di rispetto reciproco. In questa fase Ascheri rimarrà comunque a sostegno del club per gestire gli sponsor nel passaggio ad una nuova figura che arriva in sua sostituzione per la parte commerciale. Guglielmo è stata una figura importante, leale e responsabile in questo rapporto professionale durato ben otto anni. Se non ci fosse stato lui sarebbe stato tutto molto più faticoso e difficoltoso in particolare modo per il nostro cammino intrapreso 7 anni anni fa proprio qui su Siena. Rimarrà per noi una importantissima figura di riferimento“. Vittorio Angelaccio, che prenderà il posto lasciato vacante da Ascheri, sarà il nuovo direttore commerciale: “Il dottor Angelaccio ha un’esperienza forte nel mondo del marketing sportivo, soprattutto nel calcio, poiché per oltre 10 anni ha lavorato in Lega Pro come responsabile marketing e gestione eventi. Nel suo passato professionale c’è anche il mondo della pallavolo e ci aiuterà nel dare vita ad un piano finanziario forte e sostenibile, con imprenditori sul territorio e non solo grazie anche alla rete partner costruita in questi anni da Emma Villas. Reputo Vittorio Angelaccio la persona giusta per farsi carico di questo testimone e prendere le redini del progetto commerciale“. Novità anche dal punto di vista tecnico, con l’inserimento di Gabriele Cottarelli come nuovo direttore sportivo: “Sarà lui la persona referente insieme ad allenatore e società nella costruzione della nuova squadra. Non ha bisogno di grandi presentazioni. Ha lavorato tanti anni a Verona, a Piacenza e a Brescia. Ha lottato per scudetti, ha avuto grandi campioni, chi è in questo settore e conosce la pallavolo sa già perfettamente chi e cosa può rappresentare in termini di valore per il nostro movimento“. “Fabio Mechini, per il quale voglio spendere sentite parole di ringraziamento e merito per tutto il lavoro svolto in questi anni – ha continuato Bisogno – sarà non solo il nuovo vicepresidente, ma anche il Coordinatore Generale, un incarico superiore che fungerà da raccordo e supervisione di tutte queste nuove figure e dei rapporti che andremo a sviluppare, dalla parte commerciale a quella tecnico sportiva“. “Questa ultima stagione – ha detto poi il presidente – mi ha dato modo di riflettere sul senso di questi dieci anni, perché questo progetto non è solo Emma Villas ma coinvolge imprenditori, una città e le sue istituzioni, dei tifosi, degli appassionati nei confronti dei quali devi essere leale come presidente e proprietario del club. Ad un certo punto mi sono dunque trovato di fronte a tre opzioni, se continuare mantenendo inalterata la struttura e la modalità di azione, se ridimensionarsi come club e come impegno, se infine rimettersi in gioco e in discussione come è nella nostra storia e stile. Ho scelto la terza opzione“. “Come vedete – ha aggiunto Bisogno – la struttura sulla quale per prima sono intervenuto è stata quella dello staff operativo: dalla parte finanziaria rilanciata con l’arrivo di Angelaccio – con un progetto strutturato ed innovativo che presto presenteremo ai nostri attuali e potenziali sponsor – alla parte tecnica ai fini della costruzione di un roster competitivo nei limiti delle nostre possibilità, operando scelte oculate, a sostegno con i giusti successi di questo nuovo cammino“. Il presidente della Emma Villas Aubay ha risposto anche alle domande dei giornalisti sull’andamento della stagione: “Credo che uno dei motivi di risolutezza della squadra in questa ultima stagione ad un certo punto sia stato dato proprio dall’innesto a tempo pieno di Simone Parodi, l’Ibrahimovic della Emma Villas, che ha garantito in campo delle sicurezze e delle certezze che prima mancavano. Ovviamente tanto è stato fatto da tutti i ragazzi, nessuno escluso, ma in una squadra una figura come la sua, al di là che possa essere sempre a disposizione in campo, ha quel carisma, l’esperienza e la capacità che vanno tenute in considerazione“. E il futuro? “Ora siamo in una fase di valutazione e di costruzione poiché l’intento è quello di prendere tre, quattro giocatori esperti e di grande appeal per dare stabilità alla futura squadra. E dopo due anni così faticosi anche i nostri tifosi meritano un team in grado di regalare loro emozioni e dare nuova linfa ai nostri colori. Voglio tuttavia ringraziare sentitamente tutti i giocatori della passata stagione che hanno dato dimostrazione di essere assolutamente in grado di poter competere anche con le big, il rammarico è stato ovviamente quello di arrivare solo tardivamente a dimostrare il proprio vero valore“. “Per quanto riguarda la novità dei due stranieri che sarà possibile avere a partire da questa stagione in A2 – ha aggiunto Bisogno – sicuramente il nostro intento è quello di prendere uno straniero, se non due, soprattutto in un ruolo strategico ed importante“. Infine una riflessione sul pubblico: “La gente la porti volentieri al palazzetto se c’è una buona squadra e questa è la prima mission, poi sarà nostro obiettivo lavorare al meglio sui settori giovanili, sulle scuole, sul territorio, sulle Università, e in generale su tutto quello che è l’apparato comunicativo social e stampa come abbiamo sempre fatto. Per me è un onore e un prestigio voler rappresentare Siena al meglio come esempio di correttezza e lungimiranza sportiva. Proprio nei prossimi giorni mi incontrerò con l’amministrazione comunale per parlare del palazzetto. Rappresentare Siena è stata una grande spinta ad operare questo cambiamento strutturale e rilanciare il progetto Emma Villas“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Castellana Grotte, il bilancio di Bruno De Mori: “Stagione in linea con le aspettative”

    Di Redazione Si è chiusa da poco più di una settimana la stagione sportiva della Bcc Castellana Grotte, eliminata nei quarti di finale dei Play Off Promozione di Serie A2 maschile al termine di una serie equilibratissima con la Conad Reggio Emilia. Tempo di bilanci di fine annata per il club gialloblù, chiamato a tracciare ora una linea di demarcazione tra passato e futuro. Valutazioni, dal punto di vista tecnico, affidate al direttore sportivo Bruno De Mori: “Non possiamo parlare di una stagione negativa, anzi. È stato, per diverse ragioni, un anno soddisfacente. Il nostro campionato lo abbiamo fatto al meglio, soprattutto nella prima parte della stagione in cui siamo andati forse anche oltre le nostre aspettative. Purtroppo la pausa dovuta al Covid a cavallo della fine dell’anno ci ha condizionato parecchio e nel 2022 non siamo riusciti a riprendere lo stesso ritmo“. “Non abbiamo rimpianti per la serie dei quarti – precisa il ds della New Mater Volley – il rammarico più che altro è legato al fatto di non essere riusciti ad arrivare quarti, posizione che ci avrebbe consentito di giocare in casa la bella“. Gli scontri diretti vinti nel girone di andata sono forse il punto più alto dell’annata dei pugliesi: “Probabilmente sì, è così. Ma è anche vero che è stato un campionato difficile ed equilibrato, con tante partite in cui la differenza l’hanno fatta pochi punti. L’essere stati in linea con quanto ci aspettavamo alla fine bilancia le cose, in una stagione partita con un gruppo di giocatori totalmente nuovo e passata anche per momenti delicati come quello del Covid e come il cambio in panchina tra Gulinelli e Barbone. I ragazzi sono stati encomiabili e devo sottolineare come il gruppo sia stato tutto eccezionale, da chi ha giocato di più a chi ha giocato di meno, ma ha sempre garantito un ottimale livello negli allenamenti“. “La nostra idea per il prossimo anno – ha continuato il diesse gialloblù – è quella di non ripartire da zero, ma di confermare l’assetto della squadra visto in questa stagione. Il prossimo campionato sarà forse anche più difficile, con la presenza in serie A2 di due società storiche come Vibo Valentia e Ravenna. Proseguire sulla strada già intrapresa e sulle certezze acquisite potrebbe rivelarsi un vantaggio. Peraltro c’è da sottolineare come molte delle individualità, anche se alcune al debutto in Italia o nel torneo di A2, hanno confermato la bontà delle scelte fatte durante la scorsa estate“. Infine uno sguardo alla lotta per la promozione, ancora in corso: “Il livello dei playoff si sta confermando alto. Bergamo e Cuneo, almeno in gara 1 delle semifinali, hanno dimostrato di avere una marcia in più. Ma anche Santa Croce e Reggio Emilia diranno la loro fino in fondo dopo una stagione importante” conclude De Mori. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bergamo lucida e concreta, Reggio Emilia capitola in quattro set

    Di Redazione La legge del 3-1. Tanto in regular season quanto in Supercoppa, e ora nelle semifinali dei Play Off Promozione, la Agnelli Tipiesse Bergamo si impone con lo stesso risultato sulla Conad Reggio Emilia. In Gara 1 gli orobici mettono in campo tutte le caratteristiche necessarie per far pendere l’ago della bilancia dalla propria parte in questo genere di sfide, a cominciare da una partenza lanciatissima: cinismo, concretezza e lucidità in un primo parziale guidato fin dall’alba con il 73% in attacco, contro il 26% della Conad, che incappa in 10 errori. Il servizio è l’arma con cui gli ospiti pareggiano i conti nel secondo set, grazie al doppio acuto finale di Held, che aveva portato avanti i suoi con la stessa modalità già qualche minuto prima (13-14). Bergamo, nello stesso fondamentale, è obbligata a forzare nella parte centrale nel periodo ma non trova efficacia analoga. Quella che invece l’Agnelli Tipiesse sa sfoderare, con il solito glaciale Padura Diaz, nel terzo set: il punto a punto viene risolto alla quarta opportunità proprio dall’opposto, determinante con 9 palloni a terra (20 al termine, con il 52%). Tornata a comandare, l’Agnelli Tipiesse alza immediatamente il muro al ritorno in campo: l’11-6 porta le firme di Larizza e Terpin, Cominetti prova a ricucire ma sbaglia in attacco e lascia via libera ai padroni di casa. La cronaca:Inizio complicato per la Conad Reggio Emilia che, in avvio del primo set, subisce subito un parziale di 4-1. Sull’8-3 coach Mastrangelo decide di chiamare un time out. La battuta di Garnica, servendosi anche della rete, inganna la ricezione bergamasca (8-6), ma la Agnelli Tipiesse Bergamo a muro sembra indistruttibile e così allunga. Diego Cantagalli restituisce un muro sul punteggio di 13-9; Cominetti poi dai nove metri pesca l’ace che vale il 14-11. Garnica regala un nuovo ace ai tifosi presenti al palazzetto e a quelli collegati da casa (18-14) ma questo non contiene Bergamo, che allunga ulteriormente grazie agli attacchi di Terpin e Padura Diaz (22-14). Held con l’ennesimo ace prova a recuperare, ma a chiudere il set è Padura Diaz sul punteggio di 25-17. Cantagalli con una diagonale da posto due apre il secondo set sul 3-3, mentre Garnica poco dopo conquista un ace che vale il primo vantaggio reggiano (4-5). Un recupero incredibile quello di Terpin, che vola sui tabelloni pubblicitari mentre i suoi compagni segnano il punto del 10-8. L’ace di Held dopo un pallone contestato vale il quindicesimo punto (14-15), mentre Cantagalli riesce da posto due a sbloccare una rotazione pericolosa sul punteggio di 17-19. Coach Graziosi richiede un time out poco dopo (19-21), ma un muro di Cominetti e un’incredibile turno al servizio di Held, con due ace, regalano a Reggio Emilia il 19-25. Held pizzica l’angolo del campo e firma il 2-2 in apertura di terzo set, sulla scia della parità è anche la parallela tirata da Cominetti del 7-7; Zamagni conquista un mani fuori e il primo break, così coach Graziosi chiama un time out sul punteggio di 9-11. Garnica trova il buco nella difesa avversaria e schiaccia di seconda intenzione (10-12), ma subito dopo arriva sorpasso dei padroni di casa. Scopelliti con un muro prova a risollevare il morale dei reggiani (15-16) e permette a Held di trovare l’ennesimo ace del 15-17. Bergamo con due muri consecutivi sorpassa di nuovo sul 20-19 e così coach Mastrangelo si ritrova costretto a chiamare un time out. L’Agnelli Tipiesse non perde la concentrazione e un ottimo Padura Diaz guadagna due set point per la sua squadra (24-22); gli attacchi di Cominetti e Scopelliti mandano le squadre ai vantaggi (25-25) ma infine a chiudere il set è ancora Padura Diaz sul punteggio di 27-25. Quarto set che parte combattutissimo con Held che trova il quarto punto (3-4), poi però Bergamo vola su un vantaggio di più 4, trascinata anche dal proprio capitano Cargioli (10-6). Cominetti prova a risollevare gli animi della Conad con due ace sul punteggio di 13-11, a cui segue una richiesta di time out da parte di Graziosi che ha ottimi risultati; poco dopo, infatti, a fermare il gioco è coach Mastrangelo (17-12). Scopelliti schiaccia il pallone nelle mani di Padura Diaz che non riesce a contenerlo (19-15), ma Bergamo è spietata e riesce a mantenere il distacco, arrivando fino al punteggio di 22-16; al servizio Cominetti trova l’ace del 22-18 e Cantagalli chiude le porte agli avversari due volte, ma è Pierotti a mettere fine al match sul punteggio di 25-21. Agnelli Tipiesse Bergamo-Conad Reggio Emilia 3-1 (25-17, 19-25, 27-25, 25-21)Agnelli Tipiesse Bergamo: Padura Diaz 20, Mancin, D’amico (L), Cargioli 9, Finoli 1, Terpin 13, Pierotti 15, Larizza 6. Non entrati Cioffi, Ceccato, Abosinetti, Baldi, De Luca. All. Graziosi. Conad Reggio Emilia: Zamagni 6, Held 16, Sesto, Cagni (L), Scopelliti 5, Cominetti 12, Mian, Cantagalli 19, Garnica 6, Morgese (L), Suraci, Marretta. Non entrati Catellani. All. Mastrangelo. Arbitri: Marotta, Feriozzi. Note: Durata set: 23′, 26′, 35′, 29′; tot: 113′. Agnelli Tipiesse Bergamo: ace 5, battute sbagliate 18, ricezione 24%, attacco 57%, muri 12. Conad Reggio Emilia: ace 13, battute sbagliate 18, ricezione 34%, attacco 43%, muri 5. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO