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    Lavarini inquadra il momento di Milano, ma sul recupero di Egonu resta vago

    Terzo tie-break consecutivo per la Numia Vero volley Milano in campionato con un bilancio di una sconfitta e due vittorie. La classifica, ricordando che Orro e compagne hanno giocato una gara in più come Conegliano, recita al momento 14 punti, quattro in meno dell’Imoco capolista e due in più su Scandicci e Novara.

    Anche contro Firenze, squadra rivelazione di questo inizio di regular season, il gioco espresso da Milano è stato caratterizzato da diversi alti e bassi, ma anche dalla voglia di ribaltare le situazioni negative (era sotto due set a uno) e gettare il cuore oltre l’ostacolo per centrare comunque la vittoria.

    Tutti aspetti, concetti, riflessioni, ben spiegate da coach Stefano Lavarini al termine della gara ai microfoni dei giornalisti presenti, ai quali alla fine ha parlato anche di Paola Egonu in relazione ai tempi di recupero dopo la sinusite che di fatto, in questa stagione, non le ha consentito ancora di mettere piede in campo, Supercoppa compresa.

    “Possiamo recriminare sulla nostra continuità, come abbiamo fatto in alcune gare passate, però bisogna anche riconoscere che Firenze sta facendo una buonissima pallavolo con giocatrice molto motivate, e quindi non vorrei rischiare di togliere il merito al nostro avversario. Però è vero che noi non abbiamo avuto ancora quella continuità a cui ambiamo, ma sappiamo anche che è un momento abbastanza particolare. Paghiamo a prezzo completo qualsiasi tipo di difficoltà che attraversiamo”.

    foto Vero Volley

    “Secondo me, in particolare, non dobbiamo demoralizzarci quando non riusciamo a risolvere le cose al primo attacco. Probabilmente abbiamo la sensazione di dover essere molto più efficaci subito, con la prima occasione d’attacco, e quando non succede sembra che crolli il mondo”.

    “Partita dopo partita stiamo vedendo quello che ci aspettavamo, cioè che il nostro campionato è di un livello molto alto e tutte le squadre sono molto competitive. Anche se noi partiamo quasi sempre con i favori del pronostico, poi dopo sul campo bisogna riuscire a fare della qualità e farlo con costanza. A tratti non lo stiamo ancora facendo, ma mi tengo per buono comunque lo spirito della squadra che, nonostante le difficoltà, nonostante un po’ di demoralizzazione in alcuni momenti, nonostante dell’affanno, sta sempre attaccata alla partita”.

    “Se abbiamo giocato tre-quattro tie-break in sei o sette partite ci sarà un motivo. O non siamo bravi abbastanza, come ci si aspetta, oppure semplicemente affrontiamo degli avversari di livello e al momento non siamo ancora al punto di poter vincere in maniera più convincente”.

    foto Rubin / LVF

    “I tempi di rientro di Paola Egonu? C’è una tabella che rappresenta la progressione di lavoro che deve fare per recuperare e la stiamo seguendo, poi successivamente ci sarà un check per confermare la completa riabilitazione. Però è una cosa che lascio ai medici, io seguo il lavoro sul campo. Se tornerà in tempo per le gare con Conegliano e VakifBank? È la nostra speranza”.

    Di Redazione LEGGI TUTTO

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    Le parole di Stoytchev in vista della sesta giornata contro Modena

    Prosegue la marcia di avvicinamento al prossimo impegno casalingo di Rana Verona, che sabato sera aprirà la sesta giornata di SuperLega con la sfida alla Valsa Group Modena. In prossimità dell’appuntamento del Pala AGSM AIM, Coach Stoytchev è intervenuto in conferenza stampa per presentare l’incontro.
    Il Coach ha esordito così: “La partita di sabato, per il momento della stagione e per come si è sviluppata la serie delle ultime partite, è diventata per noi una gara chiave. Modena ha cambiato dall’anno scorso, ha guadagnato tanto con De Cecco. Con lui in cambio palla hanno un’efficienza del 43%, di solito solo le prime due del campionato hanno una percentuale simile. Con il suo arrivo, ad esempio Rinaldi ha raddoppiato la sua percentuale rispetto alla scorsa stagione. Con Anzani si conoscono da tempo e hanno quattro giocatori molto efficienti in attacco e con ricezione molto buona, come dimostra il 23% di errore e il 49% di positività. De Cecco ha molte volte la palla in mano e può gestire: non è un giocatore schematico, è uno che sente la partita. Loro per ora hanno incontrato le prime tre squadre, Perugia, Trento e Piacenza e hanno rischiato di vincere con queste ultime due: è una squadra che merita i primi quattro posti. Noi dobbiamo preparare al meglio la gara e lavorare bene sul campo: abbiamo idee su come fare e vediamo se sabato siamo in grado di realizzarle”.
    Sul filotto positivo ha detto: “Le vittorie fanno bene perché danno consapevolezza dei propri mezzi e la possibilità di lavorare ancora meglio. Quando si perde, una squadra giovane inizia a faticare anche nel lavoro. Noi siamo una squadra trasparente, sappiamo che le vittorie sono il frutto dell’impegno dei giocatori, ma dobbiamo stare con i piedi per terra. Dobbiamo lavorare sulla qualità del lavoro: non è detto che se veniamo da questa striscia positiva siamo forti, ma stiamo lavorando per essere forti. Sono stato molto contento dell’analisi lucida che hanno fatto della partita. Hanno riconosciuto cosa hanno fatto bene e cosa no, non è scontato a 20 anni. Keita ha fatto la differenza, ma non è un giocatore che ti fa vincere il campionato: si deve essere fluidi su tutti i fondamentali. Il nostro gioco non è orientato solo verso di lui. Contro Milano lui è stato protagonista per le sette battute di fila, ma i punti sono stati guadagnati per difesa e contrattacco. Keita è un lavoratore, è umile: sono contento del suo impegno e voglio che vada avanti così, ma attenzione: può fare la differenza solo se la squadra funziona. E il ritorno di Mozic porterà qualità”.
    Poi ha proseguito: “Il cambio modulo nel corso della partita? È una cosa che alleniamo da inizio stagione, abbiamo la fortuna di poterlo fare, ad esempio con Keita sia schiacciatore che opposto, così come Sani, Jensen, i centrali. Non abbiamo un sestetto predefinito, possiamo giocare con tutti a seconda della partita. Questo è il nostro lavoro come staff, dobbiamo attentamente seguire la partita. In panchina abbiamo molti dati per confrontare la situazione reale con quella prevista. Anche i giocatori hanno capito questa esigenza e l’esempio giusto è Spirito. Lui è da quasi dieci anni qui. Se c’è qualcuno che ha contribuito alla crescita di questa società è lui e, come Zingel, non hanno alcun problema a partire dalla panchina per poi cambiare la partita in corso. Abaev? Da quando è venuto dimostra un livello alto di pallavolo. Ovvio che il campionato italiano non è semplice, a un palleggiatore serve tempo. Sono convinto che crescerà molto”. LEGGI TUTTO

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    Sanguinetti: “A Verona servirà una prestazione importante”

    Questa mattina al PalaPanini è stato presentato il rinnovo della partnership con Ingegneria Emiliana, presente il Direttore Generale dell’azienda Lapo Secciani insieme al centrale della Valsa Group Giovanni Sanguinetti che ha parlato della gara in programma sabato sera (ore 20.30) a Verona.
    “La squadra ha giocato bene contro Monza – afferma Sanguinetti -, siamo contenti per la vittoria ma abbiamo visto che ci sono ancora dettagli da limare. A Verona ci attende una partita di livello superiore, servirà quindi una prestazione all’altezza della situazione. E’ una formazione fisica e forte, sarà una sfida in cui dovremo essere bravi a limitarli. De Cecco? E’ un giocatore impressionante, riesce a trovare la soluzione in ogni momento e bisogna aspettarsi la palla anche quando è improbabile. L’intesa è buona, spero vada sempre meglio. Personalmente devo migliorare tanto, soprattutto a muro. Stiamo lavorando al massimo ogni giorno in allenamento”.
    “Modena Volley e Ingegneria Emiliana – queste le dichiarazioni di Secciani – collaborano da diversi anni, non è il primo e speriamo non sia nemmeno l’ultimo. Ci unisce la voglia di fare la differenza per Modena, le modenesi e i modenesi. Modena Volley fa pallavolo, noi costruiamo case e rigeneriamo luoghi: lo facciamo nello stesso modo e seguendo valori comuni, ovvero efficienza, qualità, rispetto e ambiente. Siamo società benefit da marzo 2023, è stato un percorso naturale in quanto abbiamo sempre creduto che il ruolo dell’impresa debba essere sia sociale che economico. E’ importante lavorare per raggiungere un profitto economico, ma allo stesso tempo distribuire benessere”. LEGGI TUTTO

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    Trevor Clevenot ad Ankara per continuare a crescere: “Voglio mettere tanto di me stesso”

    Sapendo della sua timidezza, della sua straordinaria diplomazia (assai diversa dalla mia), non ho pensato di metterlo naturalmente a suo agio, ma ho esordito dicendo che dopo ogni pallone che ha attaccato con quella splendida tecnica che si ritrova e che ha consentito alla Francia di ottenere il secondo oro olimpico consecutivo, il mio commento dinanzi al commensale di turno era pressochè il medesimo: come mai siamo stati così stolti da lasciar partire Trevor Clevenot? Come mai con tutti gli stranieri che mettiamo sotto contratto ad occhi chiusi, non li abbiamo aperti per fargli firmare la pensione in Italia? Come mai, in un mondo che spesso trova scarni esempi di brand identity, un’immagine come la sua non abbiamo pensato di metterla nella voce dei ricavi?

    Lui nella nostra lunghissima chiacchierata Italia-Turchia ha riso e si è imbarazzato spesso perché non sei uno dei più forti posti quattro del mondo così a caso, dato che non sei consapevole di esserlo e di non avere quell’immenso potenziale:

    “La ringrazio molto per gli apprezzamenti. Io sono partito da Piacenza dopo un anno molto complesso, le ricordo che era l’anno della pandemia e ho scelto di espatriare in Polonia per andare in Plusliga e vivere un’esperienza di tre anni bellissima, nella quale ho fatto un percorso di crescita, e nella quale mi sono impegnato tanto per conseguire dei buoni risultati”

    Lei, lo ricordiamo, oltre alle due medaglie d’oro olimpiche, è riuscito a vincere anche con il club.

    “Al di là delle vittorie, che sì, come dice lei, ci sono state ad esempio con Jastrzębski Węgiel, ho avuto modo di trascorrere tre anni in un campionato che è cresciuto molto ed è diventato interessante al pari di quello in cui ho giocato in precedenza”

    Si è detto che quest’anno ha avuto la possibilità di rientrare in Italia. Mi dica che è vero, così da assolvere parzialmente le società che l’hanno contattata.

    “(ride n.d.r.) Sì, c’è stato qualche contatto come è normale, alla fine della stagione e nel momento in cui ho deciso di lasciare il campionato polacco. Ho scelto di accettare la sfida di Ankara e l’opportunità di trasferirmi in Turchia. È stato un cambio significativo e anche in questo caso è stato un modo per mettermi alla prova e tentare una nuova esperienza”.

    Foto Instagram @ziraatvolley

    Lo Ziraat, vedendo la comunicazione fatta sinora, ha trasformato Trevor Clevenot in un uomo immagine.

    “Prima della questione dell’immagine, vorrei dirle che di una società come lo Ziraat apprezzo la grande professionalità dimostrata dal primo giorno, l’organizzazione eccellente e il fatto di potermi cimentare con il campionato, ma anche con la coppa turca e la CEV, quindi riaffacciandomi in Europa con la squadra. Per ciò che riguarda la sua domanda, cerco di migliorare questo aspetto di me e penso di aver fatto dei passi da gigante, perché prima nelle occasioni pubbliche ero un pochino più in imbarazzo”.

    Clevenot e Anderson. Bellissimi, vincenti, magnetici. Non mi dica di no.

    “(ride n.d.r.) Avere Matt in squadra è uno stimolo per tutti noi. È un giocatore fenomenale, dal punto di vista mentale è pazzesco e da giocatori c’è sempre qualcosa da imparare. Un grande professionista, poi dal punto di vista dei tifosi, certamente ne ha più di me!”

    Per ora una sola sconfitta. Cosa vuole vincere allo Ziraat in questa stagione?

    “Le dico cosa voglio fare, ossia mettere tanto di me stesso in questa avventura. Il livello che metteremo decreterà poi i risultati. Ogni giorno in palestra mi ripeto questa frase, in modo da poter dare sempre il massimo”.

    Parigi è distante due mesi. Lei vogliamo dire che ha fatto un’Olimpiade eccezionale?

    “Giochiamo da anni assieme, il segreto di questa Francia è che ci accettiamo tutti con le nostre diversità. La differenza è il nostro punto di forza, la fiducia il nostro valore”.

    Lei e Brizard giocate in maniera mnemonica.

    “Ci conosciamo da quando abbiamo quattordici anni. Abbiamo condiviso ogni cosa e sappiamo ognuno tutto dell’altro. Basta uno sguardo per capire e basta un’occhiata per sapere quando l’uno ha bisogno dell’altro in campo”.

    Foto Instagram @trevor_clevenot

    L’emozione quando l’ha sentita?

    “Durante l’inno. Avevo gli occhi lucidi. Ero lì nel mio paese, nell’Olimpiade della Francia, davanti alla mia famiglia, con i miei amici fuori dal campo e i miei amici in campo. Indescrivibile”.

    Ci diamo appuntamento a Los Angeles Trevor?

    “La voglia c’è”.

    Come si fa a voler vincere ancora dopo due ori olimpici e dopo aver vinto nel proprio Paese?

    “Possiamo vincere ancora e ogni Olimpiade è un torneo a parte. Ognuno avrà una propria motivazione. Io ho quella di vincere tre medaglie d’oro ed entrare nella storia!”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    La Nazionale di Velasco premiata come “Miglior Squadra Femminile” agli ANOC Awards 2024

    La Nazionale femminile di Julio Velasco conquista il premio di “Miglior squadra femminile” agli ANOC Awards 2024.

    Azzurre tra le protagoniste dell’evento di Cascais, in Portogallo, organizzato dall’Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali e trasmesso in diretta sull’ItaliaTeamTV. La giuria che ogni anno consegna un riconoscimento a chi si distingue nei principali eventi sportivi internazionali ha scelto l’Italvolley, che a Parigi 2024 ha vinto l’oro da imbattuta permettendo all’Italia Team di raggiungere quota 40 podi e di migliorare il medagliere record di Tokyo 2020.

    Ekaterina Antropova, Caterina Bosetti, Carlotta Cambi, Anna Danesi, Monica De Gennaro, Paola Egonu, Sarah Fahr, Gaia Giovannini, Marina Lubian, Loveth Omoruyi, Alessia Orro, Miriam Sylla, Ilaria Spirito: questo il gruppo che ha firmato il primo trionfo della storia della pallavolo italiana ai Giochi Olimpici dopo i tre argenti e gli altrettanti bronzi ottenuti dalla squadra maschile.

    Presenti alla cerimonia all’Auditorium del CCE di Estoril, tra gli altri, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Segretario Generale Carlo Mornati e una delegazione della Preparazione Olimpica del CONI volata in Portogallo per partecipare alla concomitante Assemblea Generale dell’ANOC che si chiuderà il primo novembre.

    “Come abbiamo fatto a conquistare l’oro? La nostra mentalità è cambiata e grazie al nostro coach Julio Velasco, a tutto lo staff e alle lezioni imparate dalle esperienze del passato ce l’abbiamo fatta – le riflessioni di Carlotta Cambi sul palco dopo aver ricevuto il premio da Francesco Ricci Bitti, Presidente dell’Associazione delle Federazioni Internazionali Olimpiche Estive –. È stata un’avventura fantastica. Una volta tornate in Italia abbiamo ricevuto un’accoglienza straordinaria”.

    A Cascais prima dell’Italvolley è stato premiato anche Raffaele Pagnozzi, Segretario Generale dei Comitati Olimpici Europei ed ex Segretario Generale del CONI, che ha ricevuto l’ANOC Merit Award.

    (fonte: CONI) LEGGI TUTTO

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    La Sarlux Sarroch attende la capolista Acqui Terme

    Sarà che siamo sotto Halloween ma sabato al palazzetto alle h 15.30 arriva un avversario che ha davvero un roster da paura! Dai bomber Botto e Petras, passando per Cester, Esposito e Graziani, orchestrati dal giovane Bellanova che tiene il passo dei colleghi più navigati senza sfigurare, i piemontesi hanno allestito una squadra che punta fortemente alla promozione.Gialloblu ancora a secco di punti, ma mai domi. Non si lascia al caso nulla e si lavora con l’asticella sempre verso l’alto.Così coach Camperi ci presenta la prossima sfida:“Aspettiamo la prima della classe con grande entusiasmo. Sappiamo che sono una squadra solida in ricezione e molto forte al servizio, ma noi siamo vogliosi di regalare la prima gioia al club e al nostro pubblico. Ce la metteremo tutta per far sì che sia sabato” LEGGI TUTTO

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    La OmiFer Palmi a Cantù a caccia della prima vittoria in trasferta

    Torna in campo la OmiFer Palmi rinfrancata dalla vittoria casalinga contro Banca Macerata al tiebreak. I primi punti della stagione hanno sicuramente donato nuova linfa alla squadra che arriva a questo turno infrasettimanale contro Cantù, con la voglia di dare continuità ai risultati positivi e di andare all’inseguimento della prima vittoria fuori casa. «La nostra vittoria ha sicuramente alzato il morale del gruppo. La gara contro Macerata ha significato molto per noi. C’è sicuramente maggiore ottimismo tra noi giocatori e nello staff tecnico. Per la squadra questo può e deve essere un nuovo inizio perché possiamo guardare avanti con maggiore positività» l’analisi del palleggiatore Gabriele Mariani alla vigilia del match. Il numero 1 della OmiFer Palmi è stato tra i più positivi nella gara contro Macerata salendo in cattedra, in particolare, nel corso del tiebreak quando con una serie di ace consecutivi ha mandato in tilt la ricezione ospite spalancando la strada verso la vittoria. «Ci attendono adesso degli impegni difficili a partire da quello di giovedì contro Cantù e poi quello in casa contro Ravenna. Guardiamo però ad una gara alla volta. Cercheremo di portare a casa punti importanti per la nostra classifica sapendo che andremo a giocare in una cornice di pubblico tosta come quella del palazzetto di Cantù».
    La sfida tra la Campi Reali Cantù e la OmiFer Palmi è in programma alle ore 19 del 31 ottobre, gara valevole per la quinta giornata del campionato di serie A2 Credem Banca. Ad arbitrare il match il primo arbitro Giovanni Antonio Marigliano e il secondo arbitro Antonio Mazzarà.
    Gara inedita tra le due squadre con i padroni di casa che vengono dalla sconfitta in terra sicula contro Aci Castello e con un bottino di 3 punti sin qui conquistati, uno in più della OmiFer. Due gli ex in campo: Elio Giuseppe Cormio a Palmi nel 2020/21 e Francesco Cottarelli a Palmi nella stagione 2023/24.

    A caccia di Record:
    In carriera Regular Season:Francesco Guastamacchia – 2 muri vincenti ai 100
    In carriera tutte le competizioni:Lorenzo Sperotto – 1 alle 200 partite giocateFrancesco Corrado – 11 punti ai 2000, 8 attacchi vincenti ai 1700, 5 battute vincenti ai 100Cristian Iovieno – 23 punti ai 100Peppino Carbone – 29 attacchi vincenti ai 400Carmelo Gitto – 3 battute vincenti ai 100Klistan Lawrence – 30 punti ai 500Felipe Benavidez – 36 punti ai 300Gianluca Concolino – 9 punti ai 100 LEGGI TUTTO

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    Pineto batte Fano 3-0, infinito il primo set: 38-36

    Nella 5^ giornata di Serie A2 Credem Banca, turno infrasettimanale andato in scena questa sera (30 ottobre) al palasport abruzzese, l’ABBA Pineto supera sul 3-0 (38-36, 25-22, 25-19) la Smartsystem Essence Hotels Fano e conquista la prima vittoria stagionale di fronte al proprio pubblico. Secondo successo in campionato per la squadra guidata da coach Simone Di Tommaso che, grazie anche ai due punti racimolati nei tie break contro Siena e Aversa, sale a quota otto e con questo bottino si presenterà domenica a Catania, sul difficile campo dell’Acicastello.

    Grande prova di carattere dei biancoazzurri, trascinati da una prova sontuosa del capitano Paolo Di Silvestre – 15 punti e titolo di MVP della gara – e capaci nel primo set di risalire la china di fronte ad un triplo vantaggio dei marchigiani (24-21).

    1° SET. Simone Di Tommaso, tecnico dell’ABBA, riparte dal 6+1 che ha caratterizzato l’avvio di stagione: diagonale formata dal palleggiatore Catone e dall’opposto Kaislasalo, in banda il capitano Di Silvestre e il brasiliano Baesso; la coppia dei centrali è formata dall’ex Zamagni e da Presta. Il libero è Morazzini.

    Meglio Fano per larghi tratti. L’esperto Coscione in palleggio è bravo nell’innescare Roberti e il tedesco Marks, principali terminali offensivi ospiti. Il vantaggio di 9-4 della Virtus non disunisce Pineto, capace di crescere a muro – saranno tre con Baesso e Presta – e di rientrare fino al 21-20, dopo avere superato un altro +4 dei marchigiani di coach Vincenzo Mastrangelo. La svolta quando tutto sembrava chiuso: sotto 24-21, Pineto annulla tre set point avversari. Ruggito del capitano Paolo Di Silvestre: è suo l’ace del 24-24. Ai vantaggi inizia un botta e risposta infinito, con set point annullati da ambo i lati. Pineto la risolve con lucidità e il punto di Kaislasalo, decisivo dopo la difesa di Presta che rompe gli indugi. ABBA avanti e con un cuore grande così.

    2° SET. L’energia della partita cambia. Pineto appare più efficace al servizio – Di Silvestre su tutti – e aiutata in misura sempre maggiore dalla coppia Baesso-Kaislasalo, a tratti straripanti. Pineto accelera fino all’11-8 e poi ancora sul 14-9. Roberti e Marks trascinano Fano al break con cui pareggiare i conti (15-15) e trovare il momentaneo sorpasso (16-15). Al bivio, il set prende la strada del Pala Santa Maria. Sopra 23-22, Pineto trova il 2-0 decisivo. A chiuderla è un altro ace di un eccellente Di Silvestre. Sarà l’MVP della gara con merito.

    3° SET. Assolo ABBA Pineto. Accelerazione poderosa dei biancoazzurri in apertura di frazione (12-6), complice un grande lavoro difensivo sugli attacchi marchigiani. Pineto contiene e affonda il colpo con Kaislasalo e Baesso, 16 e 18 punti a conti fatti. Il 24-16 a cui si giunge nell’ultima parte del set è il viatico per chiudere la sfida. Fano annulla tre match point, poi cede. Al Pala Santa Maria risuona “Gente di mare”. Per l’ABBA è la prima gioia stagionale con il proprio pubblico.

    Simone Di Tommaso, allenatore dell’ABBA Pineto: “Penso che la chiave della partita sia passata in buona parte dalla gestione del primo set. Siamo entrati un po’ contratti, ma ce lo aspettavamo venendo da una brutta prestazione a Porto Viro. Fano ci ha aggrediti, noi siamo stati bravi a rimanere aggrappati e trovare il pareggio. Poi nel finale, punto a punto, siamo riusciti ad esprimere lucidità e qualità, instradando la partita e portandola sui binari che volevamo, riuscendo poi a governarla con maggiore tranquillità. Di Silvestre? Il set lo giochiamo con tutta la squadra, ma nei momenti-chiave è ovvio che i singoli possano fare la differenza. Questa squadra è singoli di grande valore e che possono venire fuori da un momento all’altro. Basta avere fiducia e continuare a lavorare”.

    Abba Pineto 3Smartsystem Essence Hotels Fano 0(38-36, 25-22, 25-19)Abba Pineto: Catone 0, Baesso 18, Presta 3, Kaislasalo 16, Di Silvestre 15, Zamagni 7, Pesare (L), Iurisci 0, Morazzini (L), Bulfon 0, Rampazzo 0. N.E. Molinari, Favaro, Calonico. All. Di Tommaso. Smartsystem Essence Hotels Fano: Coscione 0, Roberti 15, Acuti 3, Marks 14, Klobucar 7, Mengozzi 5, Rizzi (L), Merlo 2, Raffa (L), Mandoloni 0, Compagnoni 1, Tonkonoh 2. N.E. Magnanelli, Sorcinelli. All. Mastrangelo. Arbitri: Merli, Chiriatti.Note – durata set: 51′, 35′, 38′; tot: 124′.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO