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    2024, Dodici “prime volte”

    Luciano Darderi, campione a Cordoba lo scorso febbraio

    “La prima volta non si scorda mai”. Una massima dolcissima che si può applicare in tanti ambiti delle nostre vite, anche in quello tennistico. Vincere un torneo ATP è coronare un sogno, iniziare un percorso di successi, mettere il proprio nome in un albo prestigioso, a volte addirittura si può cambiare una carriera. Nel passare in rassegna il meglio del 2024, non può mancare il rivivere le imprese dei nuovi vincitori di tornei sul tour maggiore. Ci sono riusciti in 12, da Lehecka nella seconda settimana dell’anno, a Bonzi nell’ultima, appena prima delle ATP Finals, tutti in tornei di categoria 250. In questa dozzina di nuovi vincitori c’è anche l’italiano Luciano Darderi, che dalla terra rossa di Cordoba in febbraio ha preso una gigantesca spinta per vivere un’annata da protagonista ed arrivare ad un passo dai primi trenta al mondo. Riviviamo le dodici prime volte del 2024.

    Jiri Lehecka – ATP 250 AdelaideL’anno inizia come sempre “down under”, e spesso nei primi tornei della stagione c’è qualche sorpresa, uno o più tennisti che spiccano il volo forti di un’eccellente preparazione invernale. In quel di Adelaide è accaduto più volte che ci fosse un neo campione ATP, da Lleyton Hewitt nel 1998, a Kokkinakis nel 2022. Nel 2024 è stata la volta del ceco Jiri Lehecka, primo trionfo in carriera, sul britannico Jack Draper (che a sua volta vincerà il suo proprio torneo in giugno). Un bel percorso quello del ceco, forte della pulizia dei suoi impatti e di una bella progressione. Per lui anche nel 2024 troppi problemi fisici, perché il tennis c’è eccome.

    Alejandro Tabilo – ATP 250 AucklandNella stessa settimana di Lehecka, anche il cileno Tabilo si è preso la grande soddisfazione di alzare la prima coppa sul tour maggiore in Nuova Zelanda. È stato un successo a suo modo storico in quel dell’ASB Classic, visto che l’ultimo cileno a vincere un torneo era stato “mano di pietra” Gonzalez nel lontano 2007. Inoltre Tabilo ha trionfato partendo dalle qualificazioni, cosa tutt’altro che banale. Con la sua facilità di accelerare la palla con un movimento brevissimo, sensibile e molto personale, Alejandro ha poi brillato anche sul rosso di Roma. Era partito nel 2024 da n.82, ha chiuso da n.23, toccando un best da 19. È il miglior scalatore della stagione nella fascia alta del ranking.

    Luciano Darderi – ATP 250 CordobaPotenza, addirittura prepotenza al comando. Forte di una condizione fisica ottimale e di un tennis a tratti poderoso, Luciano Darderi ha vinto sul rosso argentino di Cordoba il suo primo titolo ATP, facendosi un meraviglioso regalo di compleanno con due giorni d’anticipo. Niente ha potuto Facundo Bagnis in finale, regolato in due set. Un altro successo da qualificato, e contro un qualificato in finale, cosa ancor più rara. Luciano forte di questa vittoria ha continuato a martellare per tante settimane col suo diritto pesantissimo e la sua fisicità, arrivando al n.32 in stagione e chiudendo da 44. Il prossimo step deve essere confermare il suo tennis anche sul cemento, ha tutto quel che serve per farcela.

    Facundo Diaz Acosta –  ATP 250 Buenos AiresUna sorpresa dietro l’altra in Argentina quest’anno. Dopo Darderi, altro vincitore a sorpresa per il massimo torneo del paese sudamericano: Diaz Acosta. Non solo la vittoria sul quotato Jarry in finale, ma un intero torneo vissuto giocando il miglior tennis in carriera, ma così aggressivo e sicuro. Clamoroso pensare in questo stesso evento Facundo un anno prima aveva vinto la sua primissima partita sul tour ATP. Davvero una favola la sua.

    Jordan Thompson – ATP 250 Los CabosDall’Argentina alla bellissima località della Baja California messicana servono diverse ore di volo. Ma a volare sui campi in duro di Los Cabos è stato  Jordan Thompson che a 29 anni ha finalmente cancellato lo zero dalla casella vittorie ATP. Battere Ruud in una finale 250 è roba per pochi, ancor più farcela con oltre 12 ore di tennis nelle gambe, necessarie per vincere i 5 incontri del torneo. Una settimana che Jordan non dimenticherà mai, premio meritatissimo ad un grande e corretto agonista.

    Jan-Lennard Struff – ATP 250 MonacoAncor più maturo il prossimo neo campione ATP, Jan-Lennard Struff, con i suoi quasi 34 anni sul rosso di casa in Baviera. Servizio killer e diritto pesante, il tedesco ha trionfato in casa al BMW Open, battendo in finale un tipo tostissimo come Fritz. Dopo tre finali perse, finalmente Struff si è tolto questa enorme soddisfazione, ed è diventato pure il terzo tennista più anziano dal 1990 (da quando esiste il tour con la struttura attuale) ad alzare il primo trofeo in carriera. Non è mai troppo tardi.

    Giovanni Mpetshi Perricard – ATP 250 LioneVincere a casa è ancor più bello. Chiedere al gigante col sorriso da bambino Giovanni Mpetshi Perricard, che con una cavalcata incredibile ha sbaragliato la concorrenza nel torneo della sua Lione, appena prima di Roland Garros. Curioso che uno che ha nel servizio il suo colpo top sia riuscito a vincere per la prima volta sul “rosso”, ma in effetti con potenza e più tempo per arrivare sulla palla, anche diritto e rovescio (stilisticamente ottimo ad una mano) l’hanno assai sostenuto. Ha vinto da n.117 ATP, mai nel torneo c’era stato un campione con ranking così basso. Scontato che a livello indoor sarebbe stato uno spauracchio per tutti, tanto che a Basilea in ottobre ha vinto il secondo torneo dell’anno.

    Jack Draper – ATP 250 StoccardaAnche se il Serve and Volley è regalato a polverose VHS, quando nasci britannico il tennis su erba ce l’hai un po’ dentro. Chiedere a Jack Draper, che nel torneo di Stoccarda ha giocato un tennis maestoso, impedendo in finale un potenziale tris nel torneo al nostro Matteo Berrettini. Ha lottato tre set Draper per venire a capo dal nostro campione, ma del resto il tennis del mancino britannico era lì lì pronto per esplodere, troppo il suo talento, potenza e completezza tecnica. Con questo successo Draper è sbarcato tra i migliori 30, ma soprattutto ha iniziato una cavalcata di altissimo livello che l’ha portato in semifinale a US Open e poi vincere il secondo titolo in carriera nel quotato 500 di Vienna. Sono “solo” i primi due, sicuramente Draper ha talento e gioco per ambire a molto, molto di più…

    Marcos Giron – ATP 250 NewportPurtroppo l’affascinante torneo su erba post Wimbledon scomparirà dalla stagione, un colpo al cuore di chi ama il tennis rapido sui prati. Lo statunitense Giron ha fatto appena in tempo a vincere il suo primo titolo nel bellissimo club della costa est, e l’ha fatto a 30 anni. In finale ha superato il giovane connazionale Alex Michelsen, grazie ai suoi splendidi appoggi che gli consentono di arrivare benissimo sulla palla anche su erba e scatenare i suoi colpi in progressione. Punti pesanti e ingresso nei migliori 40 per Marcos.

    Nuno Borges – ATP 250 BastadL’affascinante un po’ triste fado è la musica lusitana per eccellenza, ma Borges avrà scelto qualcosa di ben più allegro per festeggiare il suo primo titolo in carriera a Bastad, magari una travolgente hit dei locali ABBA… Che successo per Nuno nella storica tappa svedese, non solo per il titolo in se, ma anche per aver battuto nientepopodimeno che Rafael Nadal in finale. Certo, lo spagnolo era a dir poco in riserva dopo le battaglie vissute in settimana, ma Borges ha così ottenuto un doppio riconoscimento: primo ATP e uno dei pochissimi che può vantare di aver battuto il più forte di sempre sul rosso in una finale “rossa”. Bravissimo.

    Shang Juncheng – ATP 250 ChengduShang Juncheng, detto “Jerry”, è uno dei talenti del futuro, da tempo lo si aspettava ad un acuto. È arrivato in casa, come già successo quest’anno per Struff, Diaz Acosta, Perricard e Giron, quindi ancor più speciale. Ma il successo di Shang a Chengdu è davvero storia, perché mai un tennista cinese aveva ancora vinto un torneo nel proprio paese. In finale la velocità clamorosa e anticipo di “Jerry” ha avuto la meglio su Musetti, per il secondo successo di un tennista cinese sul tour Pro dopo Wu a Dallas nel 2023. Shang sarà uno dei protagonisti delle NextGen Finals, ma sicuramente anche del 2025.

    Benjamin Bonzi – ATP 250 MetzAll’ultimo tuffo anche Bonzi si è preso la grande soddisfazione di vincere il primo torneo in carriera, nell’ultima settimana in calendario del 2024. Per il transalpino una bella soddisfazione battere in finale Norrie in due set e così riscattarsi dopo le due finali perse nel 2023 (Marsiglia e Pune). Grazie a questo successo e punti pesanti, Benjamin è rientrato tre i migliori cento in classifica, importante per iniziare un 2025 con la sicurezza del main draw in molti tornei. Anche per lui, la perseveranza alla fine premia.

    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    WADA: Importanti novità dal Meeting di Riyadh

    WADA: Importanti Novità dal Meeting di Riyadh

    La World Anti-Doping Agency ha concluso il suo importante meeting di Riyadh delineando il futuro della lotta al doping, con particolare attenzione al nuovo Codice Mondiale Antidoping che entrerà in vigore nel 2027.Questo complesso di riforme mira a creare un sistema antidoping più efficace, equo e trasparente, preparando il terreno per una nuova era nella lotta al doping nello sport.
    Le Nuove RegoleLa principale novità riguarda la sostituzione del concetto di “Prodotto Contaminato” con quello più ampio di “Fonte di Contaminazione”. La nuova definizione include:– Medicinali con sostanze proibite non specificate in etichetta– Cibo o bevande contaminate– Esposizione a sostanze proibite attraverso terze persone– Contaminazione ambientale
    La Questione dei Livelli MinimiUn’altra importante modifica riguarda l’introduzione di livelli minimi di concentrazione per le “Non-Threshold Substances”, sotto i quali non si configurerebbe una positività.
    Impatto sul Caso SinnerFormalmente queste modifiche non influiscono direttamente sul caso Sinner, essendo future. Tuttavia, potrebbero influenzare la decisione del TAS attesa per febbraio 2025, considerando che casi simili dal 2027 potrebbero risolversi diversamente. La nuova normativa permetterebbe infatti una riduzione fino al 100% della squalifica in base al livello di colpa dell’atleta.Nel caso specifico di Sinner, il contatto con il fisioterapista Giacomo Naldi potrebbe rientrare nella nuova casistica di “esposizione attraverso terze persone”, anche se rimane da chiarire se un membro del team possa essere considerato “terza persona”.
    Il Piano Strategico 2025-2029: “Going Further Together”Il nuovo piano quinquennale si articola su diversi pilastri fondamentali:Leadership nello sviluppo di standard armonizzatiMassimizzazione dell’impatto dei programmi antidopingApproccio centrato sugli atletiCollaborazione tra stakeholderOttimizzazione dell’efficienza del sistema
    Obiettivi Concreti:Avanzamento scientifico e innovazione nella lotta alle sostanze dopantiRafforzamento della collaborazione tra sport, governi e forze dell’ordinePotenziamento dei programmi educativi basati sui valoriSupporto mirato alle Organizzazioni Nazionali Antidoping dei paesi in via di sviluppoSviluppo di asset digitali per migliorare l’efficacia del sistema
    Il Budget 2025L’agenzia ha approvato due versioni del budget per affrontare le incertezze politiche:57.5 milioni di dollari (versione completa)54.7 milioni di dollari (senza il contributo russo)Questa doppia pianificazione permetterà alla WADA di mantenere la flessibilità operativa necessaria.
    La Conferenza Mondiale 2025L’appuntamento cruciale sarà la Conferenza Mondiale sull’Antidoping a Busan (Corea del Sud) dall’1 al 5 dicembre 2025, dove verranno finalizzate le modifiche al Codice 2027.
    Le Parole dei ProtagonistiIl presidente Witold Bańka ha sottolineato: “Insieme possiamo garantire che il sistema globale antidoping continui a proteggere il diritto fondamentale degli atleti di partecipare a uno sport pulito.”Il direttore generale Olivier Niggli ha aggiunto: “Il nuovo Piano Strategico rappresenta una visione audace per il futuro, costruita sulle solide fondamenta del piano precedente. Il Codice 2027 sarà cruciale per garantire un sistema più efficace ed armonizzato.”Iniziative per gli AtletiPatrick O’Leary, rappresentante degli atleti, ha accolto con favore il nuovo piano strategico, evidenziando l’importanza di iniziative come:
    Programma Ombudsman Antidoping per gli AtletiValutazione dell’Impatto sui Diritti UmaniMaggior coinvolgimento degli atleti nei processi decisionali
    Prospettive FutureLe decisioni prese a Riyadh segnano un punto di svolta nella lotta al doping, con un’enfasi particolare su:Innovazione tecnologicaCollaborazione internazionaleEducazione preventivaProtezione dei diritti degli atletiArmonizzazione delle procedure
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Adelaide e Auckland: Entry list Md. Sono cinque gli azzurri nel Md

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Patrick Boren

    Dal 06 Gennaio 2025Adelaide 🇦🇺 – 250 H, 28 16, sabato finaleAuckland 🇳🇿 – 250 H, 28 16, sabato finale

    (Clicca per vedere l’entry list) ATP 250 Adelaide (MD) Inizio torneo: 06/01/2025 | Ultimo agg.: 10/12/2024 11:26Main Draw (cut off: 0 – Data entry list: 10/12/24 – Special Exempts: 0/0)

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    margin-top: -144px;
    }

    12. T. Paul17. L. Musetti22. S. Korda25. T. Machac26. J. Thompson28. J. Lehecka29. F. Auger-Aliassime33. A. Bublik37. M. Arnaldi38. B. Nakashima39. T. Martin Etcheverry40. T. Griekspoor45. Z. Zhang46. M. Giron51. R. Bautista Agut52. D. Goffin54. M. Kecmanovic56. D. ShapovalovAlternates

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    margin-top: -168px;
    }

    1. A. Rinderknec (59)2. R. Safiullin (60)3. A. Davidovich (61)4. J. Munar (62)5. A. Cazaux (63)6. C. O (64)7. Y. Bu (65)8. A. Mannarino (66)9. A. Muller (67)10. A. Vukic (68)11. Y. Nishioka (69)12. C. Moutet (70)13. Z. Bergs (71)14. Q. Halys (72)15. R. Hijikata (73)16. T. Seyboth Wi (74)17. B. Bonzi (75)18. H. Gaston (76)19. T. Kokkinakis (77)20. A. Shevchenko (78)  LEGGI TUTTO

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    La gioia scudetto del Tc Crema. Il presidente Agostino: “Vittoria di tutti, è il coronamento di un lungo percorso”

    La festa di giocatori e staff del Tennis Club Crema coi sostenitori arrivati a Torino per la finale scudetto (foto Giampiero Sposito/FITP)

    Durante l’intervista in diretta tv nel corso della premiazione della finale scudetto, vinta dal suo Tennis Club Crema per 4-3 contro gli altoatesini del Tc Rungg Südtirol, il capitano del team Armando Zanotti l’ha definito “il punto di riferimento”. Non poteva esserci descrizione migliore per raccontare l’attaccamento alla causa di Stefano Agostino, presidente del club dal lontano 2003, sempre presente – come ricordato dal capitano – in ogni singola partita di campionato, trasferte in mezza Italia comprese. Per questo, ancora prima di tutti i giocatori che in anni e anni di Serie A1 hanno indossato la maglia del Tc Crema, è stato lui il vero artefice del miracolo scudetto, concentrando energie, sforzi e investimenti del club per il sogno del tricolore, coronato a Torino al ventiduesimo anno di presidenza. “Vedo questo scudetto – racconta Agostino – come il coronamento di un lungo percorso, come l’arrivo di una staffetta che ha visto tanti giocatori passarsi il testimone: dai senatori di un tempo fino ai giovani della nuova generazione. Sono troppi per citarli tutti, ma ognuno ha fatto la sua parte e finalmente la nostra costanza è stata premiata. Negli ultimi dodici anni consecutivi di Serie A1 avevamo già giocato varie semifinali, mentre altre volte siamo stati costretti a salvarci ai play-out, ma non abbiamo mai mollato. Questa è la vittoria dell’impegno di un gruppo coeso che non si è mai tirato indietro, e acquisisce ulteriore valore in virtù della qualità delle squadre superate nel corso del campionato, dalla fase a gironi a semifinali e finale”.
    A rendere il trionfo ancora più emozionante, oltre al finale thrilling con la rimonta nel doppio di spareggio, c’è il fatto di averlo conquistato di fronte alle decine di tifosi arrivati da Crema a sostenere la squadra, rimasti incollati alle tribune per 12 ore. “Poter condividere con tanta gente questa emozione – ha aggiunto il presidente – è forse l’aspetto più dolce del nostro successo. C’è stata una partecipazione enorme, da parte di tantissime persone: come se fossimo tutti un unico grande gruppo, riunito intorno a un obiettivo comune. I vertici federali hanno detto che il trionfo dell’Italia in Coppa Davis non è stato una vittoria dei soli giocatori, ma di un intero sistema. Con le dovute proporzioni, sentiamo di poter fare nostro questo concetto. Lo scudetto del Tc Crema è dei giocatori e dello staff, ma anche di tutti coloro che da anni, nelle domeniche del campionato, si adoperano con grande dedizione e senza orari: dai manutentori dei campi ai raccattapalle, i genitori che accompagnano i bambini, le segretarie, i responsabili dei ristorante, il pubblico. Questa festa è di tutti, nessuno escluso. Un passaggio del nuovo inno della FITP dice che si diventa campioni solo quando si arriva vicini alla sconfitta, perché è in quel momento preciso che si inizia a costruire la vittoria. Un concetto che mi è piaciuto molto, mi è suonato spesso nella testa durante l’avvicinamento alla finale. Non potevo sapere che avrebbe rappresentato perfettamente la nostra giornata”. Una giornata da favola, iniziata fra le speranze e terminata, finalmente, da campioni d’Italia. LEGGI TUTTO

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    Rune punta a raggiungere Sinner e Alcaraz: “Massimizzare il mio potenziale e vincere Slam”

    Holger Rune (foto Patrick Boren)

    Rune è sicuro di aver ancora ampio margine di crescita tennistica, senza stravolgere il suo gioco ma mettendo ordine in ogni tassello. Risolto il puzzle, ritiene di aver le qualità per arrivare al livello di Sinner e Alcaraz e vincere i tornei dello Slam. L’esplosione del classe 2003 danese nella seconda parte del 2022 fu uno temi più importanti di quell’anno, con la potenza dei suoi colpi e l’aggressività mostrata in campo tutti lo ritenevano pronto a competere per i Major già nella stagione successiva. Invece Holger, nonostante il best ranking di n.4 toccato nell’anno forte dei molti punti della stagione precedente, è entrato in brutto vortice di scelte tecniche discutibili, cambi di rotta repentini e anche infortuni che l’hanno fatto scendere progressivamente nel ranking, e soprattutto hanno depauperato il suo tennis, diventato sempre più caotico e meno consistente. Rune è pronto a ripartire nel 2025 con rinnovata voglia di far bene e riprendersi quel ruolo da “terzo incomodo” tra Sinner e Alcaraz che tutti gli prospettavano. Ne ha parlato nel corso dell’evento UTS di Londra, parole raccolte da tennis365.
    “Per tornare ai vertici non devo cambiare tutto nel mio gioco. Sono solo piccoli aggiustamenti che però messi insieme fanno la differenza. Ho lavorato su alcune cose nell’evento esibizione con Casper (Ruud) e sto continuando a lavorarci in ogni occasione, anche qua a Londra. Se guardiamo qualcuno come Zverev, vediamo quanto sia migliorato ultimamente. Prima del suo infortunio, era costantemente tra i primi cinque, ma ora è migliorato di nuovo e sarà uno dei grandi favoriti per i Grandi Slam l’anno prossimo. È lo stesso percorso che voglio fare anch’io da qua in avanti. Il mio prossimo passo non è vincere un torneo in particolare, è solo massimizzare il mio potenziale. Credo che se ci riesco, posso vincere i tornei del Grandi Slam”.
    Ecco per Rune cosa distingue Sinner e Alcaraz dagli altri: “Sinner è stato il giocatore più completo quest’anno. Poi quando Alcaraz gioca il suo miglior tennis, è altrettanto forte e completo, ma allo stesso tempo possono migliorare ancora in alcune aree. È incredibile se pensiamo che quest’anno Sinner ha vinto quasi tutto, ma nonostante questo, ed è la cosa più grandiosa del tennis, tutti hanno sempre la possibilità di migliorare. Alcaraz è stato grandioso per il tennis. È un grande giocatore, ha un sacco di abilità e sta mostrando le sue abilità in campo. Proprio la voglia di migliorare li distingue. Spero di essere lì con loro presto”.
    Due parole di Rune anche sul tema più caldo di questa off-season, la strana coppia Djokovic – Murray. “Novak non aveva un allenatore, stava cercando qualcosa di nuovo, ma non mi aspettavo qualcuno come Andy al suo fianco. Sono sicuro che vuole vincere altri Slam e non sappiamo come sarà avere Murray al suo angolo. È una collaborazione interessante, di sicuro. Non credo che molti di noi avrebbero ipotizzato qualcosa del genere, potrebbe essere molto positivo per entrambi. Quest’anno il suo obiettivo era vincere le Olimpiadi e ci è riuscito. Forse era il suo unico obiettivo e dopo quello, non so quale sia la sua motivazione” conclude il danese.
    Scivolato al n.13 del ranking con ben 23 sconfitte e nessun torneo vinto, è facile pronosticare per Rune un 2025 migliore e un nuovo ingresso in top10. Tuttavia la qualità di gioco complessiva e la costanza di rendimento dei migliori sembra ancora piuttosto lontana dal livello mostrato dal danese negli ultimi mesi. A lui rilanciarsi con una diversa attitudine in campo e l’abilità nel trasformare in energia positiva quell’aggressività che invece troppo spesso diventa conflittuale e gli fa perdere il focus nel corso degli scambi. Certamente ritrovare il miglior Holger sarebbe un gran bell’acquisto per il tennis di vertice.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Garcia si confessa: “Se torna l’ansia, sarà la fine”

    Caroline Garcia nella foto – Foto Getty Images

    In una toccante intervista a L’Equipe, Caroline Garcia ha aperto il suo cuore parlando delle difficoltà affrontate nell’ultima stagione e delle sue prospettive per il 2025. La francese, attualmente numero 48 del mondo, ha rivelato il profondo disagio vissuto nel corso dell’ultimo anno.“Odiavo la persona che stavo diventando, mi esaurivo, ho persino perso i valori di chi sono,” ha confessato Garcia. “Era impossibile continuare in questo modo.”La sua testimonianza aggiunge un importante contributo al dibattito sulla pressione mentale nello sport professionistico e sull’importanza di riconoscere e affrontare questi problemi apertamente.
    La 31enne ha posto delle condizioni chiare per il suo futuro: “Se nel 2025 mi ritroverò nuovamente in un ambiente tossico, se perderò di nuovo il sonno e avrò attacchi d’ansia, allora significherà che è la fine. La realtà è che non mi vedo giocare per altri cinque anni.”Queste parole riflettono una profonda consapevolezza e il coraggio di mettere la salute mentale al primo posto, anche a costo di dover abbandonare lo sport professionistico. Dopo essersi presa alcuni mesi di pausa, Garcia si prepara a tornare nel circuito, ma con una prospettiva diversa e più matura sulla sua carriera e sul suo benessere personale.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Il ritorno di Kyrgios: “Ho un QI tennistico superiore al Big 3”. Rafter “Non si può mai escludere completamente uno con il talento di Kyrgios”

    Nick Krygios con Novak Djokovic – foto getty images

    Nick Kyrgios si prepara al suo ritorno ufficiale nel tennis dopo un anno e mezzo di assenza. L’australiano farà il suo rientro all’ATP di Brisbane 2025, utilizzando il ranking protetto, in preparazione all’Australian Open.
    Le Parole di RafterPatrick Rafter ha commentato il ritorno del connazionale: “Non si può mai escludere completamente uno con il talento di Kyrgios. È un talento incredibile. Non so cosa abbia fatto in tutto questo tempo… sarà interessante. Non ho aspettative, ma ha un gioco impressionante. Può mantenerlo? Il suo corpo reggerà fisicamente? E la sua testa? Questi sono i suoi grandi handicap.”
    L’AutoproclamazioneIn un’intervista al podcast “Let’s Trot”, Kyrgios ha fatto dichiarazioni audaci: “Ho giocato contro Djokovic, Federer, Nadal e Murray. Ho un QI tennistico superiore al loro. Non so se qualcuno nella storia del tennis sia mai arrivato in finale a Wimbledon senza allenatore.”
    Le Sfide del RientroSenza ranking, Kyrgios dovrà affidarsi a wild card una volta esaurito il ranking protetto. A Brisbane potrebbe incontrare subito top player come Djokovic, Rune, Dimitrov o Tiafoe. Lui stesso ha menzionato un possibile incontro con Sinner all’Australian Open come motivazione extra.L’australiano ha mantenuto un profilo pubblico durante la sua assenza, lavorando come commentatore e facendo spesso parlare di sé per le sue opinioni controverse. Il suo ritorno è avvolto dall’incertezza, ma il suo talento naturale lo rende comunque un avversario che molti vorranno evitare nei sorteggi.
    La vera sfida sarà vedere se il corpo e la mente di Kyrgios saranno all’altezza del suo indiscutibile talento dopo una così lunga assenza dai campi.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Da Top 50 agli Studi: La Seconda Vita di Jared Donaldson

    Jared Donaldson nella foto

    Nel marzo 2018, Jared Donaldson raggiungeva il suo best ranking di numero 48 ATP dopo le semifinali ad Acapulco. Un anno dopo, al Masters 1000 di Miami, avrebbe disputato l’ultimo torneo della sua carriera. A soli 25 anni, una tendinite cronica al ginocchio lo ha costretto al ritiro precoce dal tennis professionistico.La storia di Donaldson non è quella di uno sconfitto, ma di un atleta che ha saputo reinventarsi, trasformando una fine prematura in un nuovo inizio.
    In una toccante lettera pubblicata su Behind the Racquet, Donaldson ha raccontato il suo percorso: “Ho avuto un dolore costante per tre anni e mezzo. Ero così disperato da trovare quasi un sollievo quando mi hanno dato l’opzione di ritirarmi e dedicarmi agli studi.”“Non era una questione di talento o desiderio. Fisicamente non potevo più giocare,” ha spiegato l’americano, ora studente all’Università della Pennsylvania. “Non era la mia prima scelta trovarmi a 27 anni all’ultimo anno di università, ma sarò sempre grato per questa opportunità.”Donaldson ha un messaggio importante per i giovani tennisti: “Il tennis è fantastico e mi ha dato molte opportunità per cui sarò sempre grato, ma la carriera atletica un giorno finisce. È molto importante essere completi e aperti ad altre opportunità invece di pensare ‘farò solo questo per il resto della mia vita’.”
    “Onestamente, è stato un sollievo allontanarmi dal tennis,” confessa. “Ora mi è impossibile immaginare com’era la mia vita prima. Amo gli studi e sento di essermi messo in una posizione invidiabile dopo il tennis, con una nuova carriera che mi offre opportunità per perseguire ciò che voglio fare.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO