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    Sinner-Cerundolo all’Atp Parigi, dove vedere in tv e streaming

    Da Roma a Parigi, da un Masters 1000 a un altro. Cinque mesi dopo Jannik Sinner ritrova Francisco Cerundolo e ancora una volta c’è in palio un posto nei quarti di finale. Il match è in programma giovedì, non prima delle ore 19 sul Centrale de La Défense Arena, sarà in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW.

    Sinner-Cerundolo, tutti i precedenti

    Il bilancio nei precedenti è 3-2 in favore di Sinner che ha vinto l’ultimo confronto sulla terra rossa del Foro Italico, lo scorso maggio. Jannik si presenta dopo la netta vittoria all’esordio su Bergs, mentre l’argentino ha superato in tre set il serbo Kecmanovic dopo 2 ore e mezza di gioco.

    2025 – Roma (R16): Sinner b. Cerundolo 7-6, 6-3
    2023 – Roma (R16): Cerundolo b. Sinner 6-7, 6-2, 6-2
    2022 – Vienna (R16): Sinner b. Cerundolo 7-5, 6-3
    2022 – Davis Cup (RR): Sinner b. Cerundolo 7-5, 1-6, 6-3
    2022 – Miami (QF): Cerundolo b. Sinner 4-1 ret. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Parigi: Sinner magistrale, stronca di forza il tennis “Champagne” di Bergs

    Jannik Sinner

    “La palla su questo campo non va” tuonava ieri sera il n.1 del mondo, a dir poco irritato. Beh, dipende. Non se ti chiami Jannik Sinner, vieni dal successo di Vienna e con la tua straordinaria combinazione di equilibrio, fluidità e coordinazione all’impatto generi una velocità assoluta, tanto da brillare e imporre sull’avversario una qualità e “sostanza” nettamente superiori. La palla di Sinner, dopo qualche game di normale assestamento, andava velocissima nella grande “pancia” de La Defense Arena, fendeva l’aria potente, “cattiva”, anche su questo campo oggettivamente lento. Esordio ottimo per Jannik al Masters 1000 di Parigi: soverchia il talento e tennis Champagne di Zizou Bergs a furia di servizi precisi, risposte continue e profonde, e il suo solito tambureggiante pressing, oggi anche piuttosto offensivo e pronto ad avanzare a chiudere seguendo la progressione. Il 6-4 6-2 conclusivo per Sinner è persino stretto visto che nel primo set l’azzurro ha avuto più chance per un doppio allungo, ma va benissimo così. Una partita ricca di colpi spettacolari, anche per merito di un Bergs che gioca un gran bel tennis, attacca, ci prova e rischia; ma alla fine il suo incedere costantemente sul filo del rasoio non è abbastanza continuo ed efficace per scalfire la costanza di rendimento e velocità di crociera nettamente superiore dell’italiano, per di più in un’ottima giornata. Jannik ha spinto molto dopo aver guadagnato il centro del campo, ha imposto un forcing totale commettendo non così tanti errori (22, a fronte di 19 vincenti) ma facendo “danni” importantissimi nel gioco dell’avversario. Sinner ha comandato il match dall’inizio alla fine, creando una differenza netta in una prestazione convincente e sicura. È il suo successo consecutivo n.22 in condizioni indoor (non perde dalla finale delle Finals 2023!). Al secondo turno per Sinner c’è Francisco Cerundolo.
    Visto che quasi tutti hanno fatto discreta fatica a capire e gestire questo nuovo campo nel rinnovato torneo parigino, e con Bergs come avversario, uno capace di giocare un tennis di qualità e con zero paura di giocarlo, c’era la sensazione che l’ingresso nel torneo per Sinner poteva non essere una passeggiata. Invece Jannik è entrato in campo estremamente concentrato, in particolare al servizio dove ha tenuto numeri ottimali: 65% di prime palle, ma per due terzi del match era sopra al 70%, vincendo il 77% dei punti e un clamoroso 71% con la seconda. Forte di una battuta così consistente e continua, ha giocato molto tranquillo e si è preso rischi calibrati, spingendo tanto ma facendolo sempre con cognizione di causa, andando a mettere in difficoltà l’avversario con il contro piede in lungo linea e bloccandolo sul rovescio – il colpo più sicuro – per poi attaccarlo facendolo correre sul lato destro. Ma il colpo che più di tutti ha brillato oggi nel tennis di Jannik è stata la risposta: non vincente, ma costante, profondissima, sicura, tanto da fargli guadagnare il centro del campo e da lì ha smistato il gioco, con diverse accelerazioni impressionanti. Qualche errore, c’era da capirlo ‘sto campo un po’ particolare, e poi Bergs ha attaccato all’arma bianca, esplodendo tante accelerazioni notevoli. Nel complesso non si è mai avuta la sensazione che la partita per Sinner potesse complicarsi, come ben mostra lo zero a palle break concesse.
    Bergs è davvero un giocatore “Champagne”, copre bene tutto il campo e dalle sue corde nessun angolo o soluzione è preclusa. Ha prodotto una prestazione niente male, ma il suo funambolico incedere si è retto su equilibri troppo precari vista la potenza di fuoco dell’italiano e la sua difesa. È stato costretto a giocare ad una velocità esagerata, anche rischiando quasi costantemente seconde palle sui 180 km/h pur di cercare di non andar sotto, ma purtroppo per lui c’è riuscito solo a tratti. Sinner ha gestito il tutto ad altissima velocità e costanza, poche le variazioni come smorzate e tagli col rovescio. In fondo, non ne ha avuto bisogno, visto che col suo “classico” tennis poderoso in spinta riusciva a prendersi punti e provocare errori. Probabilmente, visto che ci pensava l’altro ad esagerare e sbagliare, ha scelto correttamente di giocare sciolto ma sicuro, con quella progressione che è capace di gestire con un bicchiere di…Champagne in mano. Un ottimo Sinner, in corsa per tornare n.1 a fine torneo se lo vincerà. La strada è lunga, ma questo Jannik può assolutamente farcela.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner inizia l’avventura a La Defense in risposta, con una risposta splendida sul 30-15, angolo strettissimo e imprendibile. Con la terza risposta consecutiva strappa anche una palla break immediata, troppo rischioso il rovescio d’attacco di Bergs. Zizou gioca una seconda palla timida, ma stavolta Jannik non entra “duro”, si scambia al centro e stranamente è l’azzurro a sbagliare un diritto in rete. È davvero evidente quanto la palla cammini poco… quando Sinner aggredisce a tutto braccio (o quasi) Bergs comunque ha il tempo per aprire e difendersi, come sulla seconda palla break, mentre la terza PB il belga la salva con un servizio al centro, preciso più che potente. Non un gran spettacolo a dir il vero, troppi gli errori, alla fine Sinner si prende il BREAK alla quinta chance, 20 punti e 12 minuti! Ben diverso il vento quando è Jannik alla battuta, tre spallate e via, e un tocco splendido in recupero di  rovescio sotto rete, angolo delizioso, per il 2-0. Scoraggiato Bergs dopo aver attaccato, sbattuto in difesa a rincorrere e “punito” dal solito martellante pressing dell’azzurro nel secondo punto del terzo game, per lui è necessario mollare gli ormeggi e rischiare a tutta, altrimenti non c’è via d’uscita. Ci prova, ma fioccano anche gli errori. Non è nemmeno fortunato Zizou sul 30 pari, attacca la rete ma il passante di Jannik è deviato dal nastro e non si prende. Chance del doppio allungo. Stavolta, nonostante una buona risposta, l’azzurro sbaglia un diritto successivo. Un diritto al volo al salto notevole per Zizou, dà spettacolo al pubblico e come ci prova è encomiabile, ma è sempre sul filo del rasoio, ad un passo dal cadere e farsi male tanto rischia… Annulla anche una seconda palla break Bergs e muove lo score, ma quanta fatica sulla risposta continua di Sinner (2-1). Risponde poco e male invece Bergs, tanto che Sinner si porta senza alcun problema 3-1. Cammin facendo il braccio dell’italiano guadagna fluidità e i suoi impatti sono progressivamente più potenti, con un’ottima profondità. Trova anche un Ace esterno molto preciso e si porta in totale sicurezza sul 4-2, Bergs in difficoltà nell’incidere in risposta perché non ha il tempo per farlo, e servendo sul 70% di prime in gioco per l’altro è durissima. Dopo le tante difficoltà iniziali Zizou ha trovato un buon ritmo alla battuta e avanza spedito (4-3). Arrivano diversi bei colpi vincenti dopo un servizio potente, da parte di entrambi, eccezionale un diritto di Jannik nell’ottavo game, ma anche Zizou è super aggressivo e suoi attacchi sono ottimi, come quello chiuso con una volée di rovescio di qualità che gli vale il 5-4. Sinner serve per il chiudere il parziale. Dopo un bel servizio e punto, Bergs prova la smorzata e funziona, non è attento Jannik nel toccare bene la palla e subisce il passante del belga. Bergs è bravo a vincere un bel punto rovescio vs. rovescio (per la prima volta arriva a 30 in risposta), ma serve troppo bene Sinner per andare davvero in difficoltà. 6-4 Sinner, 72% di prime palle “in”, e soprattutto un’enorme, abissale differenza in risposta.
    Bergs riparte al servizio, ma dopo una mazzata dell’azzurro commette un doppio fallo, del resto tirando la seconda costantemente a 180 km/h… Gli costa il 15-30. Jannik con pazienza spinge col rovescio e poi affonda col diritto, con Zizou che in corsa sbaglia il diritto difensivo. 15-40, subito due chance per volare via. Ace di Bergs da destra, ottima curva, 30-40; segue un bellissimo diritto stretto, improvviso, impossibile rimetterlo, bravo. Poi Bergs giudica male un passante e l’errore gli costa la terza PB. Si scambia dalla seconda palla, e… Jannik è una sentenza: risposta profonda, si prende il centro del campo e… addio, entra forte col diritto e chiude con sicurezza di volo. BREAK Sinner, 1-0, può fare corsa di testa, forte del primo set. Impressiona la facilità, freddezza e sicurezza che hanno portato all’italiano il vantaggio, e come sia solido nel turno successivo, mentre scocca l’ora di gioco. Fa tutto bene Jan, fa sembra tutto maledettamente facile, anche quando impone una velocità e angolo che nessuno riesce a contenere. 2-0 Sinner. L’azzurro ha preso il centro del campo e non lo molla più… Impressionante l’accelerazione di rovescio cross nel quarto game sul 30-15, la palla esce dalle corde velocissima e atterra sulla riga, imprendibile. Esagera Zizou, come sul 40-30, salta e tira più forte che può col diritto ma la palla muore a mezza rete. 3-1. Bergs va sotto nel quinto game, la risposta dell’azzurro è potente e ha fretta il belga, troppa. Crolla 0-40 e Jannik si prende subito il BREAK con un ritmo insostenibile, spezzato da un rovescio lungo linea che sbaraglia il tentativo di difesa del rivale. 4-1 Sinner, troppa la sostanza rispetto alla fantasia ma poca tenuta di Bergs. Jannik cede il primo punto del game alla battuta, non era mai successo finora, e va anche sotto 15-30 con un errore per lui banale, ma rimedia con un’accelerazione di diritto fantastica dal centro, e quindi un rovescio lungo linea vincente che fulmina il belga. 5-1 Sinner, con la prima smorzata del match, dopo il servizio. Micidiale. No vabbè… effetti speciali!!!! Sinner trova un lob assurdo, poi due righe e quindi un attacco da “Federer” con il back di diritto… e il passante di Bergs sembra buono ma è appena out. Tutti in piedi, che spettacolo. Ormai è andata e si gioca per il pubblico, Zizou continua a provarci e sul 5-2 si prende anche due punti, ma la palla break non arriva. La sfiora, con un rovescio lungo linea che esce di una spanna sul 30 pari. È il match point per Sinner, finisce qua con l’ennesimo forcing di qualità, intenso e vincente. 22 vittorie indoor di fila, il prossimo a 25 è Sampras. Ma la caccia al n.1 è appena iniziata…

    Zizou Bergs vs Jannik Sinner ATP Paris Zizou Bergs42 Jannik Sinner [2]66 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-302-5 → 2-6Z. Bergs 0-15 15-15 30-15 40-151-5 → 2-5J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-4 → 1-5Z. Bergs 0-15 0-30 0-401-3 → 1-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3Z. Bergs 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-2 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 df0-1 → 0-2Z. Bergs 15-0 15-15 15-30 df 15-40 30-40 ace 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 4-6Z. Bergs 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 4-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5Z. Bergs 15-0 30-0 40-02-4 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 2-4Z. Bergs 15-0 30-0 40-01-3 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 1-3Z. Bergs 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-2 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 0-2Z. Bergs 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 df 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Nicolas Mahut dice addio al tennis: “Orgoglioso di tutto ciò che ho vissuto”

    Nicolas Mahut nella foto – Foto getty images

    Questa volta sembra davvero la fine. Nicolas Mahut ha annunciato il suo ritiro definitivo dal tennis professionistico al termine del Rolex Paris Masters 2025, dove ha salutato il circuito in doppio al fianco di Grigor Dimitrov, perdendo contro la coppia formata da Nys e Vasselin per 6-4, 5-7, 10-4.Con lui se ne vanno 25 anni di carriera, cinque titoli del Grande Slam, una Coppa Davis e un’eredità fatta di passione, eleganza e amore per il gioco.
    Un addio dopo 25 anni di tennisProfessionista dal 2000, Mahut ha attraversato un’epoca intera del tennis mondiale. Dopo una carriera altalenante in singolare, trovò la sua vera dimensione nel doppio, dove costruì una carriera leggendaria, conquistando tutti e quattro i Major e diventando numero 1 del mondo nella specialità.“È una fonte di orgoglio guardare indietro e vedere tutti quei numeri”, ha dichiarato alla stampa ATP dopo il suo ultimo match. “Forse non sono stato abbastanza forte da lasciare un segno nel tennis con il mio palmarès in singolare, ma sono felice di essere per sempre associato a Wimbledon, per me il torneo più bello del mondo.”
    Mahut ha raccontato un aneddoto toccante:“Quest’anno ci sono tornato con mio figlio. Camminando nei corridoi ha trovato il mio nome inciso lì, il mio nome che è anche il suo. Mi sono sentito colmo d’orgoglio, non c’è niente di più bello per me.”
    Tra trionfi e battaglie interioriIl francese ha voluto sottolineare che i momenti difficili hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua crescita personale:“Sollevare trofei del Grande Slam è uno dei miei ricordi più belli, ma più dei titoli mi porto dentro tutto quello che è successo per arrivarci. Anche i dubbi, gli errori, le sconfitte… sono quelle le cose che rendono una carriera ricca. E la mia, in quel senso, lo è stata tantissimo.”
    La Coppa Davis, il sogno di una vitaSe c’è un titolo che Mahut porterà per sempre nel cuore, è la Coppa Davis 2017, vinta con la Francia.“È il torneo che ha guidato tutta la mia carriera. Ho deciso di diventare tennista dopo aver visto la Davis del 1991. Sognavo di sollevare quella coppa, non sapevo quanto sarebbe stato difficile, ma non ho mai smesso di crederci. Alla fine ci sono riuscito, e quel momento ha ripagato tutti i sacrifici.”
    L’epopea di Wimbledon 2010: un pezzo di storiaMahut resterà per sempre legato al match più lungo della storia del tennis, quello contro John Isner a Wimbledon 2010: tre giorni di battaglia, un quinto set finito 70-68, e una pagina indelebile nella memoria del tennis mondiale.“Quel ricordo rimarrà per sempre, è parte della storia di una generazione. All’inizio fu doloroso, ero stanco di essere ricordato come il perdente di quella partita, ma oggi ne vado fiero. È stato un momento folle, che mi ha insegnato molto come giocatore e come uomo. Non mi importa essere associato a una sconfitta, perché dopo quella ho vinto tante cose importanti.”
    A 43 anni, Nicolas Mahut lascia il tennis con la stessa eleganza con cui lo ha sempre giocato: senza rimpianti, con il sorriso e con la consapevolezza di aver scritto una pagina autentica di questo sport.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Connors esalta Fonseca: “Lo seguo con interesse. Un grande risultato può farti spiccare il volo, non importa il momento dell’anno in cui arriva”

    Joao Fonseca (Foto Patrick Boren)

    Occhio a Fonseca, parola di Jimmy Connors. L’ex campione statunitense nel suo podcast “Advantage Connors” si è soffermato sul talento brasiliano, affermando che quando hai quei colpi e quel talento basta un grande risultato a farti fare “clic”, scatta qualcosa e poi sei già lì a lottare per i grandi tornei. “Jimbo” apprezza la potenza del teenager di Rio, recente vincitore al torneo ATP 500 di Basilea, suo secondo alloro in un 2025 di grande crescita.
    “C’è un momento in cui non ti importa in che periodo dell’anno sei. Conta solo riuscire a portare a casa la vittoria e questo ti dà una grande spinta a livello di fiducia. Una vittoria così può farti spiccare il volo” commenta Connors. “Teoricamente siamo alla fine della stagione, quindi questo risultato e momento è davvero positivo in vista dell’Australian Open: potrà arrivarci con quella spinta, con quella sensazione unica che ti regala la vittoria e diventa benzina per vincere ancora. Nel tennis e negli sport individuali in generale non c’è niente di più importante della vittoria. È ciò che alimenta la fiducia, e un tennista gioca al suo meglio solo quando è in fiducia”.
    “Se riuscirà a mantenere questa mentalità e questa sensazione fino all’Australian Open… beh, è giovane, è alto, è potente. Ha il tennis e il fisico per imporsi. Più se ne parla, più lo osservo, e devo dire che è diventato uno dei giocatori che seguo con particolare interesse” conclude Jimmy.
    Fonseca al Masters 1000 di Parigi è atteso da una grande partita, in chiusura di programma serale, contro Khachanov. Il russo ha vinto il torneo qualche anno fa, in finale contro Djokovic, quando si giocava nello stadio di Bercy.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Atp Parigi, i risultati di oggi: Zverev e Auger-Aliassime agli ottavi, fuori Ruud

    Esordio sofferto, ma vincente per Zverev che batte in rimonta Ugo Carabelli. Vittorie con “maratona” anche per Auger-Aliassime (contro Muller) e Vacherot (nel rematch della finale di Shanghai con il cugino Rinderknech). Fuori Ruud, Dimitrov si ritira prima del match con Medvedev. Il torneo è in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW
    LIVE: SINNER-BERGS – MUSETTI-SONEGO – TUTTI I RISULTATI

    Debutto sofferto, ma vincente per Alexander Zverev al Masters 1000 di Parigi. Campione in carica del torneo, il tedesco ha raggiunto gli ottavi di finale grazie alla vittoria sull’argentino Camillo Ugo Carabelli con il punteggio di 6-7, 6-1, 7-5 in 2 ore e 35 minuti. Un successo nel segno della resilienza per Zverev che nel terzo set ha recuperato da 1-3, con Ugo Carabelli che ha avuto anche una palla per l’1-4. Per il n. 3 al mondo sono 95 vittorie in carriera su cemento a livello Masters 1000: tra i giocatori nati dal 1990, solo Grigor Dimitrov (103) ne ha vinti di più.

    Auger-Aliassime tiene aperta la Race per Torino

    Tre ore e cinque minuti. Tanto è servito a Felix Auger-Aliassime per battere il francese Alexander Muller guadagnare un posto negli ottavi di finale: 5-7, 7-6, 7-6 il punteggio finale in una partita da 235 punti giocati (e cinque punti vinti in meno da FAA rispetto a Muller). Un lungo braccio di ferro, risolto in favore di Auger-Aliassime che resiste nella corsa alle Atp Finals di Torino. Una race in cui è tagliato fuori, invece, Casper Ruud, battuto dal tedesco Altmaier con lo score di 6-3, 7-5 LEGGI TUTTO

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    Jim Courier critico con Alcaraz: “Gioca in modalità kamikaze, questa è l’esperienza Alcaraz”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Boren

    La clamorosa eliminazione di Carlos Alcaraz al secondo turno del Rolex Paris Masters 2025 continua a far discutere. Tra le voci più autorevoli a commentare la sconfitta dello spagnolo contro Cameron Norrie, c’è quella di Jim Courier, ex numero 1 del mondo e oggi analista per Tennis Channel.
    Courier, noto per la sua lucidità e schiettezza, non ha usato mezzi termini per descrivere l’atteggiamento di Alcaraz in campo, definendolo “un kamikaze del tennis”.“Se c’è qualcosa che ci affascina di Alcaraz è la sua imprevedibilità, il modo in cui si prende rischi enormi e gioca ogni punto come se fosse l’ultimo, spesso fuori da ogni logica. Di solito questo lo premia, ma quando non funziona… il risultato è devastante. Fare 54 errori non forzati in una partita fa parte di quella che io chiamo la ‘Alcaraz Experience’: gioca in modalità kamikaze.”
    Courier ha poi aggiunto che un approccio così aggressivo, quando non è sostenuto da lucidità, finisce per consegnare troppi punti all’avversario:“Concedere così tanto significa, in pratica, regalare due set al rivale. Mi ha ricordato quello che gli era già successo a Miami contro Goffin: un match dove la sua voglia di spingere a tutti i costi lo ha portato fuori controllo.”
    L’esperienza Alcaraz: genio e caosLe parole di Courier riassumono alla perfezione la doppia faccia del gioco di Alcaraz: esplosivo e spettacolare quando funziona, ma disordinato e caotico nei momenti di scarsa fiducia. Il murciano, che ha chiuso la partita con 54 errori non forzati a fronte di 33 vincenti, è apparso frustrato e privo di sensazioni positive in un match dove il suo tennis non ha mai trovato ritmo.
    Courier ha comunque sottolineato che questo fa parte del processo di crescita di un campione ancora giovane:“Carlos è un talento straordinario, ma deve imparare a gestire meglio le giornate in cui non tutto gira come vuole. L’equilibrio tra aggressività e controllo sarà ciò che determinerà quanto lontano potrà arrivare nella sua carriera.”Una riflessione lucida e diretta che mette in luce tanto il fascino quanto la fragilità del tennis di Alcaraz — un gioco spettacolare, ma ancora in cerca di maturità anche se ricordiamolo tutti è l’attuale n.1 del mondo.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Scintille social tra Reilly Opelka e Zizou Bergs. Moutet attacca Bublik alla vigilia del match: “Non rappresenta i miei valori, voglio rispedirlo a casa”

    Zizou Bergs BEL, 1999.06.03 – Foto Getty Images

    Non solo tennis, ma anche polemica nel circuito ATP. A poche ore dal suo controverso “caso lucky loser”, Reilly Opelka è di nuovo al centro dell’attenzione — stavolta per una polemica sui social con il belga Zizou Bergs, protagonista di un botta e risposta che ha rapidamente fatto il giro del web.Tutto è iniziato quando Opelka, dopo essersi ritirato volontariamente dal suo match di qualificazione al Rolex Paris Masters 2025 (prevedendo che qualche forfait lo avrebbe ripescato come lucky loser), ha commentato su Instagram la curiosa esultanza di Bergs dopo la sua vittoria contro Michelsen, in cui il belga aveva imitato il celebre moonwalk di Michael Jackson.
    L’americano ha scritto ironicamente:“Preferirei perdere piuttosto che vincere e fare una cosa del genere.”Una frase che non è passata inosservata, e a cui Bergs ha risposto con una replica tanto tagliente quanto elegante:“Io, invece, preferirei giocare piuttosto che ritirarmi nelle qualificazioni.”
    Berg ha messo Opelka all’angolo, ricordandogli in modo pungente la controversa decisione di abbandonare la fase di qualificazione per poi entrare comunque nel tabellone principale come lucky loser.Il botta e risposta tra i due ha acceso i tifosi divisi tra chi condanna l’atteggiamento di Opelka e chi apprezza la brillante risposta del giovane belga, uno dei volti più in crescita del tennis europeo.Una cosa è certa: la prossima volta che Bergs e Opelka si incroceranno in campo, l’atmosfera sarà tutt’altro che distesa.
    Si preannuncia un match bollente al secondo turno del Rolex Paris Masters 2025, dove Corentin Moutet e Alexander Bublik si affronteranno in una delle sfide più attese — e potenzialmente più esplosive — del torneo. I due, tra i personaggi più controversi del circuito ATP, hanno già avuto scontri verbali in passato e non si sono mai risparmiati frecciate reciproche.
    Alla vigilia del match, Moutet ha alimentato ulteriormente la tensione con dichiarazioni tutt’altro che concilianti nei confronti del kazako:“Sappiamo tutti che è molto provocatore con gli altri giocatori, si diverte a prendere in giro i suoi avversari. Abbiamo avuto dei contrasti in passato perché non rappresenta i miei valori come sportivo. Io cercherò di restare concentrato sul mio tennis, ma sarò super motivato per rispedirlo a casa, con l’aiuto del pubblico.”
    Le parole del francese lasciano poco spazio all’immaginazione: quella tra Moutet e Bublik non sarà una semplice partita, ma una sfida di personalità e nervi.
    Un duello tra due “polemici di lusso”Entrambi i tennisti sono noti per i loro comportamenti sopra le righe. Moutet, spesso protagonista di scenate in campo e scontri verbali con avversari e arbitri, troverà nel pubblico di Parigi un alleato naturale. Dall’altra parte, Bublik è celebre per il suo atteggiamento provocatorio e il linguaggio del corpo dissacrante, che non sempre è ben accolto dai colleghi.Il kazako, reduce da un periodo di grande forma e da un netto successo su Alexei Popyrin, è apparso più concentrato del solito, ma resta uno dei giocatori più imprevedibili del circuito.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO