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    Primi match per l’ultimo Itf Combined Forte Village del 2024

    Camilla Zanolini – Foto Antonio Burruni

    Cinque italiani accedono al secondo turno del tabellone maschile del sesto e ultimo degli Itf Combined organizzati sui campi del Forte Village di Santa Margherita di Pula dalla Forte Village Sports Academy con il supporto dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna (300.000 euro di montepremi complessivo).Sono Gabriele Piraino (che ha incassato il ritiro del qualificato cileno Benjamin Torrealba quando era già in vantaggio 2-6, 7-5, 3-1), Franco Agamenone (che ha eliminato la testa di serie numero 8 Alexander Weis 7-6, 5-7, 6-3 in 3 ore e 5′ di gioco), Edoardo Lavagno (6-2, 6-1 sulla wild card Mariano Tammaro) e le wild card Gianluca Cadenasso (doppio 6-1 sulla wild card Paolo Schiavone) e Iannis Miletich (6-7, 7-6, 6-4 sul lucky loser Denis Spiridon in 3h14′)
    Salutano invece il torneo la testa di serie numero 3 Lorenzo Giustino (6-3, 6-4 dal qualificato tedesco Diego Dedura-Palomero), Gabriele Vulpitta (6-0, 7-6 dal polacco Daniel Michalski, numero 7 del tabellone) e i qualificati Nicolò Toffanin (doppio 6-4 dal bulgaro Yanaki Milev), Gabriele Maria Noce (6-1, 6-2 dallo spagnolo Pol Martin Tiffon, numero 5 del seeding), Alessandro Spadola (6-4, 6-4 da un’altra testa di serie iberica, il numero 5 Daniel Rincon), Pietro Marino (doppio tiebreak perso 7-4, 7-5 contro il ceco Martin Krumich) e Niccolò Dessì (6-2, 6-1 da Lukas Neumayer).Nel femminile, si qualificano Vittoria Paganetti (7-6, 2-6, 10-7 su Camilla Gennaro), Martina Spigarelli (6-2, 2-6, 10-6 su Gloria Ceschi), Enola Chiesa (6-3, 6-4 su Sara Milanese), Denise Valente (6-3, 6-4 su Giulia Alessia Monteleone) e Lavinia Luciano (che non concede giochi a Sofia Del Balzo Ruiti). Sconfitta 7-5, 6-0 per Caterina Novello opposta alla romena Maria Toma.Nel tabellone principale, Samira De Stefano elimina 7-5, 6-3 la testa di serie numero 6 Beatrice Ricci. Ottimo esordio anche per la wild card Camilla Zanolini, che regola 6-1, 6-2 l’argentina Carla Markus. Saluta il torneo la numero 7 del seeding Tatiana Pieri (4-6, 6-1, 6-2 dalla romena Georgia Craciun).La sfida tra la numero 8 Silvia Ambrosio e l’ungherese Amarissa Toth è stata sospesa per oscurità sul 2-0 per la magiara nel set decisivo. LEGGI TUTTO

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    Darderi al 2° turno all’Atp Vienna: Thiem battuto nell’ultimo match in carriera

    Si è chiusa contro Luciano Darderi la carriera di Dominic Thiem. Di fronte a una Wiener Stadthalle sold-out per omaggiare il tennista austriaco all’ultimo torneo prima del ritiro, Luli ha raggiunto il 2° turno dell’Atp 500 di Vienna vincendo con lo score di 7-6, 6-2 in un’ora e 32 minuti di gioco. Un risultato importante soprattutto per il morale del tennista italoargentino, reduce da sette sconfitte consecutive e senza vittorie dal 13 agosto, contro Tabilo a Cincinnati. Darderi si è ritrovato in un contesto speciale per la last dance di Thiem, competitivo nel primo set (era avanti 4-2 e, inoltre, ha avuto un set point al tiebreak), ma calato nel secondo parziale. Luciano non si è scomposto soprattutto nel primo set, poi è riuscito a fare la differenza con il proprio servizio. Darderi – che ha lasciato il campo rinunciando all’intervista post match per lasciare spazio a Thiem – raggiunge così gli ottavi di finale dove affronterà Kei Nishikori o Jack Draper. 

    L’omaggio di Vienna a Thiem: “Danke Dominic”

    È stata, però, la serata dell’addio al tennis di Dominic Thiem, uno dei più grandi protagonisti dell’ultimo decennio tennistico. L’austriaco lascia a 31 anni (complici i tanti infortuni che hanno condizionato la sua carriera) con 17 titoli in bacheca, tra cui gli US Open 2020. “Danke Dominic” è il messaggio apparso sui ledwall del Centrale di Vienna, con una coreografia del pubblico che riprendeva i colori della bandiera austriaca. LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Vienna: Musetti show, domina il derby contro Sonego

    Lorenzo Musetti a Vienna

    Ci sono delle giornate in cui senti la palla alla perfezione, la vedi “grande così” e tutto ti riesce. Servizio, risposta, diritto e rovescio, la racchetta fende l’aria senza tensione e con magia impatta la palla domandola al tuo volere. Queste devono essere le splendide sensazioni vissute da Lorenzo Musetti all’esordio nell’ATP 500 di Vienna: con una prestazione sontuosa domina Lorenzo Sonego nel primo scontro diretto tra i due, per un 6-3 6-2 senza appello. Musetti ha giocato una partita perfetta, fortissimo al servizio (ha ceduto la miseria di 7 punti!) e terribilmente incisivo in risposta, colpo che è stato decisivo a spostare fin dai primi punti l’equilibrio a favore del toscano. Infatti Sonego non è riuscito a fare la differenza con la sua prima palla, e ha sofferto tantissimo l’aggressività in ribattuta del connazionale, finendo per forzare troppo i tempi di gioco e costretto a rincorrere in posizioni del campo molto scomode. Un vero “one-man-show” di Musetti, una bellezza per la pulizia e classe dei suoi colpi, forte di tempi di gioco velocissimi e un’aggressività che l’ha portato a dominare il gioco. Al secondo turno trova Gael Monfils.
    Quando Musetti è così rapido e incisivo, è un giocatore davvero formidabile. Probabilmente gli piacciono le condizioni, è in ottima forma e si sente sicuro, libero di scatenare la rapidità del suo braccio, e l’ha fatto con una posizione di campo davvero avanzata dalla quale ha controllato i tempi di gioco. C’è riuscito forte di una giornata top nei colpi d’inizio gioco. Poche volte ha servito così bene in carriera: 81% di prime palle in campo, vincendo l’83% di punti e pure un 7 su 8 sulla seconda. Quando serve così bene, è davvero un bell’andare, perché si fa trovare prontissimo ad aggredire la risposta dell’avversario col diritto, colpo oggi terribilmente profondo ed efficace. Pochissimi gli errori, moltissimi i drive nei pressi della riga. Ha scelto spesso di sfidare “l’altro Lorenzo” sulla diagonale di diritto, e l’ha fatto a ragion veduta: Sonego infatti è assai più efficace quando può spingere forte col diritto da sinistra; Musetti non gliel’ha mai concesso, forzandolo invece a difendersi in corsa sulla sinistra, dove i suoi problemi col rovescio sono venuti a galla. Ma Sonego è stato totalmente disarmato perché non è riuscito nemmeno a fare la differenza col suo servizio. Non una giornata eccellente per il torinese, ma la risposta del carrarino è il motivo della severa sconfitta di “Sonny”. Poche volte Musetti ha risposto così bene, in avanzamento e con aggressività, tanto che la sua palla è spesso letteralmente atterrata sui piedi del rivale, disarmandolo e mettendogli così tanta pressione da portarlo ad accelerare troppo i tempi di gioco, e commettendo così molti errori.
    Sonego un po’ incerto, ha sbagliato tanto, ma i suoi errori sono stati provocati dall’aggressività, sicurezza e profondità dei colpi del toscano, davvero irresistibile a tratti. Anticipo, controllo del tempo di gioco e degli angoli, pure veloce a correre a rete a chiudere la porta di volo, un Musetti stellare che tutto ha provato e tutto gli è riuscito. È una di quelle partite che devi tenere in bacheca e riguardare, da custodire gelosamente. Sonego avrebbe dovuto rispondere di più e meglio per sperare di far partita pari; non c’è riuscito, per suoi problemi nel colpo ma anche per la grande efficacia del servizio del toscano, continuo, preciso e anche molto vario. Musetti infatti con la battuta non ha insistito solo sul rovescio di Sonego, ha spesso sfidato anche la risposta di diritto con palle a volte rapide, altre tagliate, che non hanno mai dato punti di riferimento e ritmo.
    Una giornata così buona di Musetti col diritto, pesante e preciso, che per una volta il suo super rovescio è quasi passato in secondo piano. Dove il lato sinistro di “Muso” ha brillato è stato in risposta: polso durissimo a bloccare l’impatto, con un timing eccellente e palla veloce, che spesso ha sorpreso Sonego. Difficile per Musetti giocare meglio, tutto ha funzionato per una vittoria netta e convincente. Al secondo turno c’è Monfils, avversario affascinante che proverà ad “incasinare” la partita, ma questo Musetti non deve temere nessuno. Sonego esce dal campo nettamente sconfitto. Difficile star dietro a un Musetti così brillante, ma i suoi alti e bassi in stagione continuano.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti inizia al servizio e vince un bel game, con uno straordinario vincente nel primo punto e poi un gran lob nell’ultimo, la sua gran mano subito in vetrina. Super aggressivo Sonego: diritto a tutta e avanti, non lascia spazio alla costruzione di Musetti, 1 pari. Funziona alla grande la combinazione servizio e diritto di Lorenzo, anche lui offensivo e pronto a spingere la palla senza titubanze. Le condizioni di gioco sono rapide, non c’è grande spazio per la tattica, si spinge subito per rubare tempo e spazio sul campo. Sul 2-1 Musetti alza il volume in risposta, due diritti uno più incisivo dell’altro, portano due punti al carrarino e mettono tonnellate di pressione al torinese che sbaglia per troppa fretta un diritto nonostante fosse con poco equilibrio, sulla terza ottima risposta di “Muso”. 0-40, tre palle break Musetti. Si affida al servizio Sonego, è potente e preciso e le annulla una dopo l’altra. Con un Ace Sonego annulla pure una quarta chance, ma ha troppa fretta di spingere il primo colpo di scambio, e sbaglia ancora. Stavolta paga l’ennesimo errore: sulla quinta PB non gli entra la prima di servizio, e Musetti è perfetto nell’aggredire col rovescio lungo linea la risposta, per un vincente splendido che gli vale il BREAK, 3-1 e poi 4-1 con un altro turno di servizio perfetto per spinta e aggressività. Musetti sente benissimo la palla, è in fiducia e inizia il sesto game con un passante di rovescio cross impossibile, che angolo e controllo! Sonego ha bisogno di chiedere il massimo al servizio, nello scambio è in difficoltà, e proprio grazie alla battuta torna a vincere un game (2-4). Molto bene Musetti, mette quasi sempre la prima palla in campo (80%), aggredisce subito col diritto e viene anche avanti a chiudere di volo, come l’ottima volée che gli vale il punto del 5-2. Tutto rapido, tutto molto ben eseguito, Sonego non ha il tempo per incidere visto che non riesce a rispondere con profondità. Il torinese è in difficoltà, cerca la giocata con insistenza ma il controllo è rivedibile, scivola sotto 0-30. Trova una giocata da highlight, un colpo sotto le gambe frontale per rimettere in gioco una risposta letteralmente nei piedi del connazionale, e gli va bene. Ancora col servizio Sonego rimonta di da 0-30, 3-5, e cerca l’assalto all’arma bianca per riaprire il set. Garibaldino l’attacco nel primo punto in risposta, gran giocata. Musetti non si scompone, serve benissimo e sul 30-15 avanza sul net toccando due volée ottime. 40-15, due Set Point. OK il primo, due diritti lungo linea eccellenti, il secondo imprendibile. SET Musetti, 6-3. Grande livello del toscano, veloce, incisivo, imprendibile. 83% di prime palle in campo, cedendo solo 3 punti. Un bell’andare.
    Sonego avvia il secondo set al servizio. Continua a forzare troppo il piemontese, lo tradisce il diritto, il suo colpo più potente e sicuro. Errori che gli costano il 30-40, palla break immediata da difendere. E nemmeno entra la prima palla… Stavolta Musetti non è preciso, impatta al salto un rovescio “in pancia” ma non passa la rete. Si riprende subito “Muso”, gran back di rovescio per rallentare e poi bordata col diritto, la difesa di Sonego non regge. Musetti si prende il BREAK alla seconda chance con un altro diritto profondissimo che sorprende il rivale. 1-0 e servizio Musetti. Il toscano è in giornata di grazia col diritto: lungo linea, cross, costruzione o sbracciata a tutta non fa differenza, controlla la palla da ogni angolo e comanda, sposta Sonego e lo porta sempre in zone difficili da difendere, gli mette enorme pressione. Prova pure la smorzata “Sonny”, ma non è un bel segno, non sa cosa fare per scardinare il forcing del connazionale. 2-0. Nel terzo game Sonego è tradito anche dal servizio, un doppio fallo nel secondo punto lo condanna allo 0-30, e un’altra risposta d’incontro di Musetti allo 0-40, tre palle break che già profumano di “grande L”. Inarrestabile Musetti: altra risposta di diritto micidiale e via avanti. BREAK a zero, 3-0 pesante che ipoteca il successo. Pure una magia in recupero di Musetti, gli riesce TUTTO, vola 4-0 in soli 19 minuti e poi 5-1, disegnando il campo con traiettorie eccellenti. Il semifinalista di Wimbledon non sfrutta un match point in risposta nel settimo game ma chiude senza problemi 6-2, volando meritatamente al secondo turno, dove c’è Monfils. Sarà una partita del tutto diversa. Avanti tutta.

    Lorenzo Sonego vs Lorenzo Musetti ATP Vienna Lorenzo Sonego32 Lorenzo Musetti [6]66 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6L. Sonego 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-401-5 → 2-5L. Musetti 15-0 30-0 ace 40-01-4 → 1-5L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-15 ace0-4 → 1-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-150-3 → 0-4L. Sonego 0-15 0-30 df 0-400-2 → 0-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 0-2L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-153-5 → 3-6L. Sonego 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-5 → 3-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-4 → 2-5L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-4 → 2-4L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-151-3 → 1-4L. Sonego 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 ace 40-A1-2 → 1-3L. Musetti 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1

    Statistica
    Sonego 🇮🇹
    Musetti 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    228
    353

    Ace
    2
    2

    Doppi falli
    1
    0

    Prima di servizio
    37/56 (66%)
    35/43 (81%)

    Punti vinti sulla prima
    23/37 (62%)
    29/35 (83%)

    Punti vinti sulla seconda
    7/19 (37%)
    7/8 (88%)

    Palle break salvate
    6/9 (67%)
    0/0 (0%)

    Giochi di servizio giocati
    8
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    30
    172

    Punti vinti sulla prima di servizio
    6/35 (17%)
    14/37 (38%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    1/8 (13%)
    12/19 (63%)

    Palle break convertite
    0/0 (0%)
    3/9 (33%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    8

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    6/9 (67%)
    4/5 (80%)

    Vincenti
    9
    13

    Errori non forzati
    22
    12

    Punti vinti al servizio
    30/56 (54%)
    36/43 (84%)

    Punti vinti in risposta
    7/43 (16%)
    26/56 (46%)

    Totale punti vinti
    37/99 (37%)
    62/99 (63%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    216km/h (134 mph)
    215km/h (133 mph)

    Velocità media prima
    200km/h (124 mph)
    184km/h (114 mph)

    Velocità media seconda
    163km/h (101 mph)
    149km/h (92 mph) LEGGI TUTTO

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    Musetti al 2° turno all’Atp Vienna: Sonego battuto in due set

    Il derby azzurro a Vienna è di Lorenzo Musetti. Il carrarino si è qualificato per gli ottavi di finale dell’Atp 500 austriaco battendo Lorenzo Sonego con un netto 6-3, 6-2 in poco più di un’ora di gioco. Una sfida sempre in controllo per Musetti, brillante e convincente contro un Sonego troppo falloso e, soprattutto, poco incisivo con il servizio. La differenza è già nell’approccio alla partita. Musetti è deciso e offre soluzioni vincenti appena possibile, Sonego gioca a fasi alterne ed è tentennante in alcuni colpi. Il primo set si risolve con un solo break di differenza (quello arrivato nel quarto game dopo cinque palle break offerte da Sonny), ma con undici punti di vantaggio in favore del carrarino. Il secondo parziale è già compromesso in partenza per Sonego che perde il servizio in apertura e nel terzo gioco, ritrovandosi rapidamente sotto 4-0. Musetti, che nella partita non ha mai offerto palle break, chiude sul proprio servizio al secondo match point. 

    Agli ottavi con Monfils

    Musetti ottiene così la prima vittoria in carriera contro Sonego (per il torinese è il sesto ko nelle ultime sette partite) e raggiunge gli ottavi di finale dove affronterà Gael Monfils, n. 52 al mondo, che ha battuto il connazionale Quentin Halys in due set. Tra Lorenzo e il francese ci sono tre precedenti: il bilancio è 2-1 per l’azzurro che quest’anno ha vinto sulla terra parigina sia al Roland Garros che alle Olimpiadi.  LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: Medvedev qualificato per le ATP Finals

    La infografica dell’ATP

    Mancava solo la matematica certezza, adesso c’è anche quella: Daniil Medvedev si è qualificato per l’edizione 2024 delle Nitto ATP Finals, di scena a Torino dal 10 al 17 novembre. Sarà la sesta presenza consecutiva per il moscovita alla kermesse ATP di fine anno, si unisce ai già qualificati Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Alexander Zverev.
    Il 28enne russo ha vinto l’edizione 2020 delle Finals e disputato la finale nel 2021. Quest’anno non ha ancora alzato un trofeo (ne vanta 20 in carriera, curiosamente uno diverso dall’altro), ma si è guadagnato il posto a Torino con un’annata consistente, arricchita dalla finale agli Australian Open, dove è stato rimontato da Jannik Sinner dopo essersi portato in vantaggio di due set a zero. Il 2024 è la sua quarta stagione consecutiva in cui è arrivato in finale in un torneo del Grande Slam, anche se finora vanta un solo titolo, a US Open 2021, quando impedì a Djokovic di completare il Grande Slam stagionale battendolo in finale.
    Medvedev nel 2024 ha raggiunto le semifinali a Wimbledon, battendo il n.1 del mondo Sinner nei quarti, e la finale a Indian Wells (battuto da Alcaraz). Il russo vanta un record di 45 vittorie e 18 sconfitte in stagione, incluso sei semifinali. Alle ATP Finals, Daniil detiene un record di 11-9. L’anno scorso ha superato i gironi ed è stato sconfitto in semifinale da Sinner in tre set.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Jelena Djokovic: “Sosterrò Nole fino a quando vorrà giocare. Non si fermerà all’Olimpiade”

    Quando si ritirerà Novak Djokovic? Così la moglie Jelena Ristic, intervistata da “La Nacion”: “Io e i miei figli lo sosterremo fino a quando vorrà restare nel circuito. Farà tutto quello che vuole per il tempo che vuole. Ora sta scegliendo i tornei. Sono sicura che non si fermerà alla vittoria dell’oro olimpico”

    Jelena Ristic è da 20 anni la compagna di viaggio di Novak Djokovic. Immancabile nel suo angolo, almeno nei tornei più importanti, spesso con i due figli Stefan e Tara. L’indiscrezione dei media serbi, che parlano di un quasi certo forfait del 24 volte campione Slam al Masters di Bercy, il rischio di uscire dalla Top-10 e di non partecipare alle Finals di Torino, mette l’accento sulla domanda che in tanti si stanno facendo: quando si ritirerà Djokovic? Quando sarà, non sarà certo per colpa della moglie, che lo sostiene e lo sosterrà fino a quando vorrà giocare. 

    “Nole farà ciò che vuole per tutto il tempo che vuole”

    “Ci sono tanti tornei e la carriera di Novak va avanti – ha detto Jelena Djokovic intervistata da “La Nacion” -. Adesso sta scegliendo i tornei dove andare. Non sono affari miei, farà quello che vuole per tutto il tempo che vuole. Io lo sostengo, siamo molto orgogliosi di lui. Se possiamo aiutarlo a rimanere più a lungo nel circuito, lo faremo, tutti insieme, io per prima”. LEGGI TUTTO

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    “Non tutti sono destinati a essere numero 1 del mondo”: La rivelazione di Sloane Stephens

    Sloane Stephens nella foto – Foto Getty Images

    In un’epoca dove il successo nel tennis viene spesso misurato solo dai titoli Slam e dalla posizione in classifica, Sloane Stephens ha scelto di condividere una prospettiva sorprendentemente diversa. In una candida conversazione con Caroline Garcia nel podcast Tennis Insider Club, la campionessa dello US Open 2017 ha aperto una finestra su una realtà del tennis professionistico raramente discussa.
    “Non c’è nulla di male nel non essere Novak Djokovic, non tutti sono destinati a essere numero 1 del mondo”, ha confessato con disarmante sincerità la tennista di Plantation. Una dichiarazione che acquista ancora più peso quando parla dell’attuale dominatrice del circuito femminile: “Iga Swiatek è una giocatrice straordinaria ed è magnifico che sia la numero 1 8 (fino a domenica lo era), ma personalmente non vorrei mai quel tipo di pressione e responsabilità.”L’ex numero 3 del mondo, oggi 75ª nel ranking WTA, offre una prospettiva unica sulla vita nel tour: “In quale altro lavoro ti pagherebbero per indossare un completo da tennis e giocare partite trasmesse in diretta mondiale?” Una riflessione che rivela come il successo nel tennis possa essere misurato in modi diversi dal mero conteggio dei trofei.
    Dopo dodici anni nel professionismo, Stephens ha sviluppato una formula personale per mantenere viva la passione. “Quest’anno mi sono posta l’obiettivo di esplorare nuovi luoghi e vivere esperienze diverse. Ad esempio, ho programmato un viaggio in Asia per ammirare la Grande Muraglia”, racconta. Per lei, che considera “terrificante l’idea di un lavoro d’ufficio per 12 anni”, il segreto sta nel rendere ogni torneo un’avventura unica.Con otto titoli WTA in bacheca, incluso uno Slam, Stephens ha dimostrato che si può avere una carriera di prestigio nel tennis anche senza l’ossessione per il numero 1. La sua storia evidenzia come nel tennis professionistico ci sia spazio per diversi percorsi di realizzazione personale, al di là delle aspettative tradizionali.
    Le parole di Stephens offrono una lezione preziosa non solo per il mondo del tennis, ma per lo sport in generale. In un’epoca dove la pressione per eccellere può diventare schiacciante, la sua prospettiva ricorda che ogni atleta ha il diritto di definire il proprio successo. Una verità che potrebbe aiutare molti giovani talenti a trovare il proprio equilibrio nel competitivo mondo del tennis professionistico.La franchezza di Sloane nel discutere questi temi apre una finestra su una realtà del tennis professionistico spesso trascurata, ricordandoci che la felicità e il successo possono assumere forme diverse per ogni atleta.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Jelena Ristic: “Novak è il campione della gente comune”

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    In una toccante intervista al quotidiano LA NACIÓN, Jelena Ristic, moglie di Novak Djokovic, ha offerto uno sguardo intimo sulla vita del campione serbo e sul suo impatto ben oltre i confini del tennis. La donna che ha accompagnato Nole dal suo esordio fino alla vetta del tennis mondiale rivela aspetti inediti del 24 volte campione Slam.Al timone della Fondazione Djokovic, Jelena porta avanti una missione chiara: “Vogliamo includere il maggior numero possibile di bambini nell’educazione infantile”, spiega. Il progetto, dedicato ai bambini da 0 a 6 anni, si concentra sull’apertura di asili in Serbia e sulla formazione di insegnanti e genitori. Un impegno che riflette i valori che la coppia trasmette anche ai propri figli, Stefan e Tara, che stanno gradualmente comprendendo l’importanza del lavoro del padre non solo come atleta.
    Nonostante viaggi meno frequentemente per seguire i figli, Jelena rimane un pilastro fondamentale nel team Djokovic: “Se possiamo aiutarlo a restare più tempo [nel circuito], lo faremo”, afferma. La sua emozione è stata palpabile durante la conquista dell’oro olimpico a Parigi: “Ero sugli spalti, in lacrime di gioia, già pensando a quale sarebbe stata la prossima sfida. Novak è un gigante nella capacità mentale e spirituale”.Per Jelena, la carriera di Novak va oltre i numeri e i record: “È stata una favola, un sogno impossibile che lui immaginava da bambino”. Sottolinea come il marito non fosse ossessionato dai risultati materiali, ma avesse trovato uno scopo più profondo che gli ha permesso di superare ogni aspettativa.La riflessione più significativa riguarda il legato di Djokovic: “Mi piace vederlo come un campione della gente comune, non dei ricchi”, afferma Jelena. “Viene da una famiglia semplice e lavoratrice. I suoi fan sono persone normali con lavori normali. Quando cammina per strada, tutti lo fermano, e questo gli dà energia per continuare. La sua più grande vittoria è essere il campione del popolo”.
    Queste parole di Jelena dipingono il ritratto di un campione che, nonostante abbia raggiunto ogni possibile traguardo sportivo, mantiene un legame profondo con le sue origini e con la gente comune che si identifica nella sua storia di successo partito dal basso.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO