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    Six Kings Slam: sorteggiato il tabellone, Djokovic e Alcaraz già in semifinale. Sinner inizierà dai quarti di finale

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    È stato ufficialmente svelato il tabellone del Six Kings Slam, l’esibizione che vedrà protagonisti alcuni tra i migliori tennisti del circuito. Un torneo dal sapore unico, in cui spettacolo e prestigio si intrecciano, e che promette di regalare incontri di altissimo livello dal 15 al 18 ottobre.
    Il sorteggio ha stabilito che Novak Djokovic e Carlos Alcaraz partiranno direttamente dalle semifinali. La decisione è legata al palmarès dei due campioni: sono infatti i giocatori con il maggior numero di titoli Slam vinti tra i sei partecipanti, motivo per cui hanno guadagnato l’accesso diretto al penultimo atto del torneo.Nella parte alta del tabellone, Jannik Sinner affronterà Stefanos Tsitsipas: una sfida che metterà di fronte due stili di gioco opposti, con l’italiano che partirà nettamente favorito ed il greco deciso a rilanciarsi contro un avversario tra i più temuti del circuito. Il vincitore di questo match troverà ad attenderlo proprio Djokovic, pronto a esordire con il suo consueto carisma.
    Nella parte bassa, invece, Taylor Fritz se la vedrà con Alexander Zverev in un confronto che promette grande equilibrio. Chi avrà la meglio sfiderà Carlos Alcaraz, campione in carica di numerosi Slam e deciso a proseguire la sua scalata nella leggenda.
    Con Djokovic e Alcaraz già proiettati in semifinale e gli altri quattro a contendersi i posti rimanenti, il Six Kings Slam si annuncia come un evento capace di catturare l’attenzione di tutti gli appassionati. Un’occasione per vedere i “re” del tennis moderno, forse in tono minore, affrontarsi in un contesto inedito, ma sempre con la stessa fame di vittoria.
    Six Kings Slam – TabelloneSemifinali già qualificate per numero di Slam vinti:🇷🇸 Novak Djokovic🇪🇸 Carlos Alcaraz
    Quarti di finale:🇮🇹 Jannik Sinner vs 🇬🇷 Stefanos Tsitsipas → vincente contro 🇷🇸 Novak Djokovic🇺🇸 Taylor Fritz vs 🇩🇪 Alexander Zverev → vincente contro 🇪🇸 Carlos Alcaraz LEGGI TUTTO

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    Atp Pechino, Musetti al 2° turno: Mpetshi Perricard battuto in tre set

    Musetti supera l’insidioso debutto a Pechino contro Mpetshi Perricard, battuto con il punteggio di 7-6, 6-7, 6-4 in 2 ore e 27 minuti. L’azzurro tornerà in campo domenica contro Mannarino. Il torneo è in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW
    RISULTATI LIVE: ATP – WTA

    Esordio sofferto, ma vincente a Pechino per Lorenzo Musetti. L’azzurro è al 2° turno del China Open grazie al successo in tre set su Giovanni Mpetshi Perricard, battuto con il punteggio di 7-6, 6-7, 6-4 in quasi 2 ore e mezza di gioco. Una partita insidiosa, ma che Musetti è riuscito a risolvere alla distanza, bravo a reagire nel terzo set dopo aver perso il secondo parziale al tiebreak. Solidità mentale importante per conquistare punti chiave nella corsa alle Atp Finals di Torino.

    Il racconto del match

    I primi game seguono un copione già noto nelle partite di Mpetshi Perricard: il francese fa la differenza quando entra la prima, ma quando si allunga lo scambio inizia a sbagliare tanto, nonostante soluzioni più efficaci in risposta. Musetti sfiora il break già nel terzo gioco, poi lo ottiene nel settimo game, sfruttando un brutto errore a rete del francese. Lorenzo conferma inizialmente il break, ma sul 5-4 e servizio accusa un passaggio a vuoto e perde la battuta, commettendo un doppio fallo sulla seconda palla break. Si arriva così al tiebreak, indirizzato dal mini break in favore di Musetti nel sesto punto grazie a un gratuito di rovescio di Mpetshi Perricard. Nel secondo set l’azzurro accusa un piccolo problema alla coscia sinistra (trattata dal fisioterapista), ma non incide sul rendimento: il parziale è sempre on serve e si arriva al tiebreak. Stavolta Lorenzo lo perde, subendo una serie di quattro punti consecutivi da 4-3 a favore. Il terzo set ruota attorno a una sola palla break, quella convertita da Musetti nel terzo game. Un break prezioso, conservato fino in fondo dal carrarino. LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Pechino: Musetti avanza, ma che fatica per battere Mpetshi Perricard

    Musetti a Pechino

    Esordio vincente per Lorenzo Musetti all’ATP 500 di Pechino, ma quanta fatica per venire a capo della potenza e servizio super di Giovanni Mpetshi Perricard. L’italiano archivia la delusione per sconfitta in finale a Chengdu portando casa un importante successo contro il francese, ma non è stata affatto una passeggiata, come ben spiega lo score di 7-6(3) 6-7(4) 6-4. Al secondo turno Musetti trova il veterano Adrian Mannarino, passato per le qualificazioni. Lorenzo ha giocato una partita discreta ma con alti e bassi, nella difficoltà del trovare ritmo e rispondere ad un giocatore così anomalo come Mpetshi Perricard, quasi ingestibile in molti turni di battuta e pronto a tirare a tutto braccio quando è in risposta. Oltretutto il francese ha giocato anche meglio dei suoi standard col rovescio e si è difeso con sorprendente qualità in più frangenti. Tuttavia Musetti si è complicato non poco la vita in alcuni passaggi decisivi. Nel primo set infatti non è riuscito a chiudere il parziale servendo sul 5-4, complice un’evidente tensione e tre brutti errori (con pure il doppio fallo sulla palla break), ma è stato bravo a trovare un paio di passanti ottimi nel tiebreak. Non bene invece l’italiano nel secondo tiebreak, con un regalo col diritto e poi un momento di nervosismo pagato subendo l’attacco perentorio del rivale. Nel terzo set invece Lorenzo è riuscito a trovare un break importantissimo nel terzo game e quindi respingere i tentativi di rimonta dell’avversario. Molti punti spettacolari vinti da Musetti ma ancora qualche incertezza e dei passaggi  in cui è rimasto un po’ indietro. Infatti il suo miglior tennis è arrivato quando è riuscito a prendere per primo l’iniziativa e spingere forte col diritto.
    Musetti parte molto bene al servizio mentre Mpetshi Perricard tira le sue bordate micidiali ma assai meno costante. Infatti è il francese ad iniziare il terzo game col doppio e sbagliare, tanto da concedere due palle break sul 15-40. Musetti non riesce a sfruttarle e con un ace Mpetshi Perricard si porta 2-1. Musetti non si scompone, gestisce bene i suoi game solleticando il rovescio del francese, colpo assai instabile e che rischia troppo, anche in risposta, non ottenendo che errori. Giovanni in risposta è inconsistente, ben per Lorenzo che avanza sicuro. Sul 3 pari Musetti sale in cattedra. Un un gran passante di rovescio dopo una risposta bloccata ben calibrata, quindi un’altra col diritto in allungo, Mpetshi Perricard è sorpreso e sbaglia male in rete. Con un passante di rovescio robusto Musetti si prende altre due palle break sul 15-40, e stavolta il break c’è alla seconda chance, con il francese che spedisce in rete una volè per niente difficile. Musetti serve avanti 4-3 ma ora è lui è difficoltà. Da 40-0 il game si complica, anche complice un doppio fallo, e ai vantaggi un errore col diritto dopo il servizio gli costa una palla break. Ci pensa Mpetshi Perricard a sbagliare clamorosamente col diritto in scambio, la sua palla quasi non arriva alla rete per quanto è mal centrata. Con un attacco calibrato Musetti annulla anche una seconda palla break, e salva un game molto complesso, per il 5-3. Musetti soffre la tensione servendo sul 5-4, sbaglia un rovescio e due diritti, poco incisivo e un po’ attendista, tanto da ritrovarsi sotto 15-40. Risolve il momento difficile con un bel taglio col rovescio e un attacco deciso col diritto. Purtroppo il francese attacca bene la rete e si prende una terza palla break, che trasforma grazie al doppio fallo di Musetti, per il 5 pari. L’azzurro reagisce al momento negativo portando il set al tiebreak. Lorenzo si prende il mini-break con uno scatto in avanti e tocco di rovescio dopo una buona risposta (3-2). Un errore col diritto del francese, su di una palla molto bassa, vale a Musetti un triplo set point sul 6-3. Chiude subito con un diritto nei pressi della rete, 7 punti a 3.
    Musetti inizia il secondo set molto più sciolto, bellissima la serie di rovesci aggressivi e vincenti nel secondo game. Il set avanza spedito sui game di battuta e sul 3-2 arriva il trainer per Musetti, lavora sull’interno coscia. Non sembra niente di grave, tanto che Lorenzo si muove bene sul campo ed attacca la rete con più continuità rispetto al primo parziale, forse per non essere a sua volta attaccato dal francese. Scambi rarefatti in pochi minuti lo score è sul 4-3 Musetti. Il fisioterapista del torneo torna e applica una grossa fasciatura alla coscia sinistra dell’italiano. Il nono game si chiude a favore di Musetti con una serie di tocchi uno più bello dell’altro, 5-4. Musetti sul 30 pari ha la chance per arrivare a match point, ma un (difficile) passante di rovescio in corsa esce di poco. Nemmeno nel secondo set si scappa dal tiebreak. Anche qua si seguono i punti al servizio, con Mpetshi Perricard che sul 3-2 regge in uno scambio prolungato e sorprende l’italiano con la palla corta, un po’ troppo dietro Musetti non ci arriva. Il mini-break arriva sul 3 pari, con una volè non chiusa dal francese, su di una buona risposta bassa di Lorenzo, che è bravo a correre avanti o toccare un passante stretto di rovescio vincente. Poi spreca il vantaggio l’italiano sbagliando in rete un colpo banale di scambio e lagnandosi col pubblico per un disturbo sentito dagli spalti. Giovanni coglie l’attimo e attacca immediatamente, andando a prendersi l’allungo sul 5-4. Mpetshi Perricard si aggiudica il secondo set per 7 punti a 4.
    Il terzo set si accende nel terzo game. Musetti trova una risposta clamorosa sul 15 pari, togliendosi letteralmente la palla dalla pancia e generando grande velocità, quindi impone la sua pressione col diritto e conquista due palle break (15-40). Con un passante di rovescio che finisce nei piedi del francese, Lorenzo scappa vanti 2-1 e servizio. Mpetshi Perricard prova una risposta rabbiosa tirando ancor più forte, trova uno smash di una potenza inaudita ma Musetti non si fa intimidire e si porta avanti 3-1. Forte del vantaggio il toscano mantiene un’attitudine aggressiva, attacca col diritto e resta al comando nei suoi turni di battuta, bravo a trovare un ace importantissimo servendo sul 4-3 15-30. È nuovamente nervoso col giudice di sedia nel game l’italiano, infastidito da rumori del pubblico mentre serve la seconda di servizio, a suo dire. Il francese resta vicino all’italiano aggrappandosi alla potenza del servizio. Musetti serve per il match sul 5-4 dopo due ore e venti minuti di battaglia. Stavolta l’azzurro non trema, serve bene e chiude l’incontro con un urlo liberatorio.

    Giovanni Mpetshi Perricard vs Lorenzo Musetti ATP Beijing Giovanni Mpetshi Perricard674 Lorenzo Musetti [4]766 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 3L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 4-6G. Mpetshi Perricard 15-0 30-0 40-03-5 → 4-5L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-403-4 → 3-5G. Mpetshi Perricard2-4 → 3-4L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 2-4G. Mpetshi Perricard 15-0 ace 30-0 ace 30-15 40-151-3 → 2-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3G. Mpetshi Perricard 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 1-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1G. Mpetshi Perricard 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 2-2* 2*-3 3*-3 3-4* 4-4* 5*-4 6*-46-6 → 7-6G. Mpetshi Perricard 0-15 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6L. Musetti 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6G. Mpetshi Perricard 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 5-5L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-4 → 4-5G. Mpetshi Perricard 15-0 ace 30-0 40-03-4 → 4-4L. Musetti 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4G. Mpetshi Perricard 0-15 15-15 30-15 ace2-3 → 3-3L. Musetti 15-0 ace 30-0 40-02-2 → 2-3G. Mpetshi Perricard 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-1 → 1-2G. Mpetshi Perricard 15-0 30-0 ace 40-00-1 → 1-1L. Musetti 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 2*-2 2-3* 2-4* 2*-5 3*-5 3-6*6-6 → 6-7L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-156-5 → 6-6G. Mpetshi Perricard 15-0 30-0 30-15 40-15 ace5-5 → 6-5L. Musetti 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 40-40 40-A df4-5 → 5-5G. Mpetshi Perricard 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 4-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-403-4 → 3-5G. Mpetshi Perricard 15-0 15-15 15-30 15-40 30-403-3 → 3-4L. Musetti 0-15 15-15 30-15 ace 40-153-2 → 3-3G. Mpetshi Perricard 15-0 15-15 30-15 ace 40-152-2 → 3-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2G. Mpetshi Perricard 0-15 df 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1L. Musetti 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1G. Mpetshi Perricard 15-0 30-0 40-0 40-15 ace0-0 → 1-0
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Mpetshi Perricard vs Musetti

    Statistica
    Mpetshi Perricard 🇫🇷
    Musetti 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    300
    302

    Ace
    14
    4

    Doppi falli
    1
    2

    Prima di servizio
    73/98 (74%)
    73/111 (66%)

    Punti vinti sulla prima
    59/73 (81%)
    57/73 (78%)

    Punti vinti sulla seconda
    13/25 (52%)
    24/38 (63%)

    Palle break salvate
    3/5 (60%)
    4/5 (80%)

    Giochi di servizio giocati
    17
    17

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    240km/h (149 mph)
    227km/h (141 mph)

    Velocità media prima
    217km/h (134 mph)
    188km/h (116 mph)

    Velocità media seconda
    180km/h (111 mph)
    155km/h (96 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    85
    119

    Punti vinti su prima di servizio
    16/73 (22%)
    14/73 (19%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    14/38 (37%)
    12/25 (48%)

    Palle break convertite
    1/5 (20%)
    2/5 (40%)

    Giochi di risposta giocati
    17
    17

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    38
    20

    Errori non forzati
    14
    11

    Punti vinti al servizio
    72/98 (73%)
    81/111 (73%)

    Punti vinti in risposta
    30/111 (27%)
    26/98 (27%)

    Totale punti vinti
    102/209 (49%)
    107/209 (51%) LEGGI TUTTO

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    Alcaraz oggi non si è allenato a Tokyo, preoccupano le condizioni dello spagnolo

    Carlos Alcaraz dolorante a Tokyo

    Arrivano notizie poco rassicuranti dalla Spagna sulle condizioni di Carlos Alcaraz. Secondo quanto rilevato da Marca, il n.1 del mondo oggi ha deciso di non allenarsi a Tokyo, scegliendo solo riposo e fisioterapia per cercare di contenere il problema accusato nella partita di esodio nell’ATP 500 nipponico contro Baez. Rincorrendo una palla in avanti Carlos ha avvertito dolore nella zona della caviglia sinistra, una storta, tanto da ricorrere all’ausilio del trainer con una fasciatura molto stretta. A caldo il dolore è passato ed è riuscito a terminare la partita con una vittoria. Per le fonti del media spagnolo, Alcaraz è sotto osservazione diretta del suo fisioterapista Juanjo Moreno e ha deciso di non sforzare minimamente la parte colpita, con l’obiettivo di presentarsi nelle migliori condizioni possibili per gli ottavi di finale contro Zizou Bergs.
    L’incontro del secondo turno, che oppone Alcaraz a Bergs, è stato programmato come ultimo nella sessione serale di domani (indicativamente alle ore 11 italiane), per consentire allo spagnolo il massimo tempo possibile di riposo. Il finale di stagione è molto importante per Carlos, per difendere la prima posizione nel ranking mondiale ottenuta con la vittoria a US Open, e con i due grandi appuntamenti delle Finals di Torino e della Davis a Bologna. Vedremo se Carlos starà abbastanza bene da scendere in campo e continuare la sua strada nel torneo, oppure se opterà prudenzialmente per un forfait, magari andando direttamente a Shanghai per il Masters 1000 asiatico al via la prossima settimana.
    Alcaraz ha una programmazione alquanto fitta nelle prossime settimane. Oltre i due importanti tornei cinesi, è atteso dalla ricchissima esibizione Six Kings Slam in Arabia Saudita, ed è notizia fresca quella di una nuova esibizione che lo opporrà a Joao Fonseca a fine anno, negli Stati Uniti, per la precisione a Miami la seconda settimana di dicembre, in piena off-season.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Tokyo: Berrettini lotta alla pari un set, poi Ruud scappa via con più energia e intensità

    Matteo Berrettini a Tokyo

    Casper Ruud si conferma avversario molto complicato per Matteo Berrettini, anche nel secondo turno dell’ATP 500 di Tokyo, in una serata contraddistinta da un tasso di umidità “criminale” che ha messo a dura prova la resistenza fisica dei due giocatori. Proprio la maggior freschezza e tenuta del norvegese è stata un fattore decisivo all’esito del match. Un primo set molto intenso e giocato punto su punto è forse costato troppo all’azzurro: appena il suo servizio ha perso ritmo e la percentuale di prime palle è calata, ha mostrato il fianco alla maggior intensità, ordine e vigore del norvegese, che si impone per 7-6(4) 6-2 e avanza nel torneo nipponico (primo accesso ai quarti di finale in carriera nell’evento). Il primo set ha visto un buon Matteo, ha condotto con sicurezza i suoi game ma non è mai riuscito a mettere pressione a Casper in risposta, pur muovendosi con discreta rapidità e cercando di variare lo scambio con il back di rovescio, in particolare in lungo linea per spostare il rivale dall’angolo sinistro, dove tende a stazionare per comandare col diritto. Ma Ruud è stato impeccabile per gestione della partita: ha regalato pochissimo anche col rovescio, ha servito bene e ha spinto come un metronomo dalla riga di fondo, cercando di muovere l’azzurro e ovviamente martellandolo sul rovescio. Dopo aver perso il tiebreak per colpa di due indecisioni sul net (e Ruud perfetto), Berrettini nel secondo set è calato vistosamente, con un servizio come “inceppato” e un’evidente calo nell’intensità fisica. Meno veloce nel rincorrere la palla e far spazio per spingere, Matteo ha sbagliato di più e non è riuscito a reggere l’urto della spinta continua, arrembante e precisa di Casper, che dalla risposta ha preso il comando del gioco e non l’ha mollato più, meritandosi il successo.
    Troppa è stata la differenza nella prestazione di Berrettini tra primo e secondo set. La potenza e ritmo del primo parziale si è del tutto spenta nel secondo, quando non è quasi mai riuscito ad imporsi sul rivale, finendo quasi sempre in affanno e poco incisivo con la battuta. Certamente il calo vistoso nella percentuale di prime palle è stato il fattore chiave della partita. Fino al 4 pari Matteo veleggiava intorno al 75% di prime in gioco e… si giocava ben poco nei suoi game, potente nello spingere col diritto nello spazio creato dalla battuta e tutto sommato discretamente solido con il rovescio, dove alternava palle spinte e back per mettere l’avversario fuori ritmo e posizione. Una buona gestione. Ma quando la prima palla è drammaticamente scomparsa, tutto il castello si è incrinato e dopo il tiebreak – giocato così così – è crollato. È normale che il tennis di Matteo si sorregga sul servizio, ma molte volte l’abbiamo visto, anche ad inizio stagione, riuscire a reggere pur senza tanti punti diretti con la battuta, affidandosi alla grinta, alla capacità di variare i ritmi o attaccare deciso la rete. Sul Centre court di Tokyo invece appena l’efficacia del servizio è calata, Ruud è salito nettamente in cattedra, imponendosi con una risposta bene calibrata, aggressiva e carica, che gli ha aperto il campo alla sua asfissiante pressione. Solidissimo col diritto, Casper ha governato i ritmi dal centro del campo e non ha concesso che le briciole.
    Proprio la parola pressione ben racchiude l’andamento della partita. Ruud è stato più bravo ad imporre una grande pressione a Matteo, nei suoi turni di servizio e in risposta, muovendosi rapido e sicuro sul campo e sbagliando davvero poco. La sensazione è che Casper riesca ad appoggiarsi bene sulla palla potente del romano e non ne soffra le variazioni, forse le legge bene e ci arriva con buon agio, trovando sempre o quasi la soluzione tattica più efficace a dargli un vantaggio. Infatti Matteo si è preso punti importanti con prepotenza, mentre quando c’è stato da costruire nel palleggio o lottare, l’ago della bilancia è andato dritto verso il nordico. Dopo il buon match vinto all’esordio, si sperava in una tenuta superiore di Matteo, ma Casper è uno dei tennisti che più soffre, ed era lecito attendersi una partita molto complicata. Tenere col servizio era la chiave, non c’è riuscito e la sconfitta è stata limpida.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La partita inizia con un solido turno di servizio di Ruud, pronto ad aggredire la palla col diritto e spostare l’italiano. Uno schema tutto sommato abbastanza simile a quello cercato da Berrettini, prima palla potente e via a spingere col diritto. Ben due Ace al centro, uno dopo l’altro, e quindi diritto potente, braccio bello “caldo” per il romano in quest’avvio. È un match scarno nei primi game, non c’è tattica solo la necessità di entrare forte nella palla il prima possibile e far correre l’altro martellando sul rovescio. Più pronto a venire avanti Matteo sull’impeto della spinta col diritto, mentre Casper preferisce tirare un’accelerazione in più con i piedi quasi sulla riga di fondo. Altissima la percentuale di prime palle in gioco per Ruud, sul 3-2 è 13 su 15, 87%, non facile così per Berrettini incidere in risposta. Anche Matteo ha un bel ritmo con la prima palla, impatta sicuro lo score sul 3 pari con la prima smorzata del match, e servendo “in” 10 prime su 14 (71%). La buona notizia del parziale è che Berrettini tira fortissimo col diritto ed è piuttosto rapido nel correre verso destra quando chiamato da Ruud col cross, e il controllo dell’accelerazione è molto buono. Si fa terribilmente fatica in risposta, sul 4 pari mai si è arrivati ai vantaggi (due volte a 30), solo 5 punti vinti in totale da chi risponde. Matteo si prende il sesto punto da ribattitore con buone ricorse e un back di rovescio lungo linea che sorprendere il rivale. Poi ci pensa Ruud a sbagliare col diritto in spinta, primo vero suo errore gratuito della partita. Non si arriva ai vantaggi, un po’ bloccato coi piedi Berrettini in un taglio di rovescio che finisce a metà rete. 5-4. Si entra nel rush finale del parziale, la pressione sale. Matteo sceglie due variazioni, una palla corta (mal rigiocata Ruud) e poi un S&V che porta Casper ad esagerare in risposta. Solo seconde palle per Berrettini, e anche il doppio fallo sul 30-15. Ruud è a due punti dal set sul 30 pari. Ecco l’Ace, 218 km/h di necessaria bellezza balistica. Sbaglia in risposta Ruud, regalo per il 5 pari, un game portato a casa con solo una prima palla dentro. Grandissimo scambio vinto da Matteo sul 15 pari! Due rovescio tagliati molto buoni, quindi passo avanti e via diritto vincente. Vale all’azzurro il 15-30, situazione inedita per lui nel match in risposta. Ruud reagisce con un solido contro piede col diritto, non ben centrata la risposta di Berrettini e atterra corta. Attenzione sul 6-5: ora la situazione è ribaltata, con Ruud bravo a trovare due ottimi lungo linea e quindi un nastro porta via un colpo di Matteo. 15-30. Con coraggio Berrettini viene a rete con una rasoiata di rovescio che salta bassissima, impossibile il passante per il nordico. Sul 30 pari non entra la prima di Matteo, e sulla seconda Ruud prende il comando, alza la parabola e sposta l’italiano, che alla fine sbaglia. Set Point Ruud sul 30-40, è la prima palla break del match. Berrettini respinge l’assalto con una bordata precisa di servizio e comodissimo smash seguente. Un po’ calata la percentuale di prime palle di Berrettini, ma compensa muovendosi bene e costruendo lo scambio con pazienza, bene col rovescio lungo linea e diritto a chiudere a sventaglio. C’è lotta perché Matteo non fa la differenza col servizio, sceso al 56% di prime dall’ottanta di metà set. Con grinta l’azzurro regge, Tiebreak. Sembra aver più energia Casper nello scambio, Matteo risponde ritrovando l’Ace, ma sull’1 pari il back di rovescio lungo linea per approcciare la rete è molto ben gestito da Ruud, con un passante nei piedi perfetto. 2-1 Ruud, poi pronto a correre sulla rete e trovare un tocco corto di volo sorprendente per i suoi canoni, davvero morbido. 3-1 e 4-1 con una pallata di diritto che tocca la riga per un capello (talmente poco che si scusa con l’italiano…). Ancora con una volée non definitiva Matteo perde un altro punto, bella rincorsa di Casper ma il tocco non sufficiente. 5-2 e poi 6-2, Ruud, 4 set point di fila. Un nastro fortunato aiuta Berrettini, 6-3, ma non basta. Un errore di rovescio sul 6-4, al termine di uno scambio molto intenso, costa a Berrettini il set. Paga quei due errori sul net l’azzurro, ma Casper è arrivato al decider con più vigore e non ha sbagliato niente. Si conferma la maledizione vs. Ruud nei tiebreak: Berrettini li ha persi tutti!
    Dopo una lunga sosta negli spogliatoi per rinfrescarsi dall’umidità opprimente su Tokyo, Berrettini riparte al servizio. Buon game, quasi non si scambia e tira il settimo Ace dell’incontro. Matteo tocca un ottimo passante col back in apertura del secondo game, quindi un doppio fallo e Ruud è sotto 0-30. Non si scompone Casper, torna l’Ace e la prima palla, comanda col diritto e si prende 4 punti di fila, 1 pari. Molto sicuro il norvegese, anche nei momenti di pressione non ha sbagliato niente (nessuna palla break concessa finora). Dal finale del primo set appare netta la superiorità di Ruud a livello di vivacità fisica, Berrettini ha assoluto bisogno di punti col servizio. Proprio grazie alla battuta Matteo vince un delicato punto sul 15-30, poi rischia troppo con la seconda, velocissima ma di poco lunga. 30-40 e palla break per Ruud. Ancora niente prima “in”, altro doppio fallo, pessimo lancio di palla, molto basso… Una rarità due doppi falli di fila per lui, gli costano un BREAK sanguinoso, Casper può fare corsa di testa sul 2-1, forte del primo set. Berrettini prova a reagire rallentando col back di rovescio lungo linea e poi provando ad accelerare, ma sbaglia per primo e Ruud è molto molto solido, i suoi errori sono rarità, e smista anche bene la direzione dei servizi, così che Matteo non ha riferimenti. Fila via velocissimo il norvegese, che concede al pubblico pure un colpo sotto le gambe frontale per rimettere una risposta potente del romano. 3-1, tutto scorre via troppo rapido e intenso per Berrettini, che serve quasi solo seconde palle (4 prime su 12 punti nel set). Ormai quando l’azzurro non fa il punto diretto (o quasi) con la battuta, è l’altro a comandare, bravo a giocare risposte vigorose e con grande velocità nell’arrivare sulla palla e giocare giusto, con misura e tatticamente impeccabile. Fantastico Ruud nell’aprire il campo col rovescio back e via a rete, a chiudere. 30-40, palla del doppio break. Ancora prima palla in rete per Matteo, rischia un diritto inside out da sinistra ma la palla gli esce di poco. BREAK Ruud, avanti col doppio allungo sul 4-1. Domina Casper, poco da dire. È scorato Matteo, parla col suo angolo affermando di esser privo di energia, forse stressato dal caldo umido che opprime lo stadio. Ruud vola agilmente 5-1, a un passo dalla vittoria. Ruud tira tutto a tutta in risposta, rimonta e forza il game ai vantaggi. Berrettini non ci sta, riesce a vincere un altro game, ma niente può in risposta per il 6-2 conclusivo. Vittoria netta per Casper, più forte fisicamente e continuo, mentre Berrettini ha dipeso troppo dal rendimento del servizio.

    Casper Ruud vs Matteo Berrettini ATP Tokyo Casper Ruud [4]76 Matteo Berrettini62 Vincitore: Ruud ServizioSvolgimentoSet 2C. Ruud 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-2 → 6-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 A-40 ace5-1 → 5-2C. Ruud 15-0 30-0 40-04-1 → 5-1M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 30-403-1 → 4-1C. Ruud 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-1 → 3-1M. Berrettini 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 30-40 df df1-1 → 2-1C. Ruud 0-15 0-30 df 15-30 ace 30-30 40-300-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* ace 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* 5*-2 6*-2 6-3* 6-4*6-6 → 7-6M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-406-5 → 6-6C. Ruud 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-5 → 6-5M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-30 ace5-4 → 5-5C. Ruud 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-4 → 5-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace4-3 → 4-4C. Ruud 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3C. Ruud 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2C. Ruud 15-0 30-0 40-0 ace 40-151-1 → 2-1M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-0 → 1-1C. Ruud 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Ruud vs Berrettini

    Statistica
    Ruud 🇳🇴
    Berrettini 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    314
    269

    Ace
    3
    11

    Doppi falli
    1
    3

    Prima di servizio
    42/57 (74%)
    36/64 (56%)

    Punti vinti sulla prima
    36/42 (86%)
    27/36 (75%)

    Punti vinti sulla seconda
    8/15 (53%)
    15/28 (54%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    1/3 (33%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    158
    61

    Punti vinti su prima di servizio
    9/36 (25%)
    6/42 (14%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    13/28 (46%)
    7/15 (47%)

    Palle break convertite
    2/3 (67%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    Non disponibile

    Vincenti
    Non disponibile

    Errori non forzati
    Non disponibile

    Punti vinti al servizio
    44/57 (77%)
    42/64 (66%)

    Punti vinti in risposta
    22/64 (34%)
    13/57 (23%)

    Totale punti vinti
    66/121 (55%)
    55/121 (45%) LEGGI TUTTO

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    Atp Tokyo, Berrettini si ferma al 2° turno: Ruud vince in due set

    Stop al secondo turno per Matteo Berrettini all’Atp 500 di Tokyo. Reduce dalla prima vittoria nel circuito dopo oltre quattro mesi, l’azzurro ha perso contro Casper Ruud con il punteggio di 7-6, 6-2 in un’ora e 38 minuti di gioco. Una partita dai due volti per Berrettini che ha giocato un primo punto a punto con il norvegese, risolto al tiebreak. L’azzurro è calato notevolmente nel secondo set, dominato da Ruud che non ha mostrato sbavature dall’inizio alla fine. 

    Il racconto del match

    La partenza è ottima di Berrettini: i game al servizio volano via velocemente da una parte e dall’altra e si arriva fino al 6-5 per Ruud. Alla distanza scendono le prime in campo di Matteo (ha chiuso il match solo con il 56%) che nel dodicesimo gioco affronta il primo momento di difficoltà: Ruud ottiene un set point in risposta, ma l’azzurro lo annulla e trascina il set al tiebreak, indirizzato dal mini break nel terzo punto. Solido in tutti i fondamentali, il norvese chiude il parziale dopo quasi un’ora di gioco. Nel secondo set la partita cambia volto: Berrettini accusa un calo fisico e da 1-0 perde cinque game consecutivi. Matteo non riesce a rientrare in partita ed esce tra gli applausi del pubblico di Tokyo. LEGGI TUTTO

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    Flavia Pennetta sarà tedofora ai Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026

    Flavia Pennetta nella foto – Foto Getty Images

    Un riconoscimento speciale per una delle più grandi campionesse del tennis italiano. Flavia Pennetta, 43 anni, sarà infatti tra i tedofori che porteranno la fiaccola olimpica nella cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026.
    Ritiratasi dal tennis nel 2015 subito dopo il trionfo a sorpresa agli US Open, la brindisina ha lasciato un segno indelebile nello sport azzurro. Nel suo palmarès figurano anche le WTA Finals 2010 e l’Australian Open 2011 in doppio, vinto al fianco dell’argentina Gisela Dulko. Con la maglia azzurra, Pennetta ha contribuito a scrivere pagine memorabili della Billie Jean King Cup (ex Fed Cup), alzando il trofeo in quattro edizioni (2006, 2009, 2010 e 2013).
    Negli ultimi anni, pur lontana dai campi da protagonista, Pennetta è rimasta legata al tennis seguendo spesso il marito Fabio Fognini nei tornei ATP in giro per il mondo. Ora per lei arriva un nuovo prestigioso ruolo simbolico, che la vedrà protagonista in un evento di portata globale come le Olimpiadi di casa. LEGGI TUTTO

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    “Boris Becker-Inside”, l’intervista esclusiva su Sky dal 30 settembre. Guarda l’anteprima

    Boris Becker, il più giovane campione di Wimbledon racconta i suoi 231 giorni in carcere a Londra. Lo fa attraverso le pagine del suo libro e in una lunga intervista esclusiva a Sky Sport. Da oggi, venerdì 26 settembre, andrà in onda un’anteprima dell’intervista. Lo speciale “Boris Becker – Inside” sarà disponibile da martedì 30 settembre su Sky Sport e on demand. La versione integrale dell’intervista sarà anche su Sky Sport insider
    SKY SPORT INSIDER

    Boris Becker guarda la copertina italiana della sua prima autobiografia e cammina tra i corridoi di Sky. In lontananza lo segue Lilian, la donna che a settembre dello scorso anno è diventata sua moglie e che a dicembre lo renderà padre del loro primo figlio. Colei che c’è stata ad ogni udienza, che è stata il collante tra lui in prigione e la sua famiglia: i suoi figli, sua madre, sua sorella, le sue ex mogli. Colei che lo ha scelto nel momento più difficile della sua vita, non quando sollevava trofei o era l’idolo di tutti. Il libro uscirà in Italia il 30 settembre e in quelle 300 pagine il più giovane campione di Wimbledon racconta i suoi 231 giorni in carcere a Londra. 

    Prigioniero A2923EV
    In una lunga intervista a Sky Sport, racconta i suoi giorni in prigione. Giorni in cui ha paura di essere ucciso, in cui sente le urla che rimbombano nella sua cella 2 metri per 3: “Prigioniero A2923EV: in prigione non ti chiamano più con il tuo nome, non sei più Becker o Boris, tu sei solo un numero”. Quel numero compare anche sulla copertina del libro perché ormai è parte della vita di uno dei più grandi campioni di tutti i tempi. Che però sovrappone le due date più significative della sua vita: 17 luglio 1985, il primo titolo a Wimbledon, e 29 aprile 2022, data della sentenza che lo ha giudicato colpevole di insolvenza e l’inizio di quelli che sarebbero stati 7 mesi di carcere. “Credo che se non fossi stato un bambino prodigio non ci sarebbe stata una condanna, non sarei finito in prigione perché la mia vita avrebbe preso una piega diversa”. Quei 231 giorni hanno cambiato Boris Becker, che ricorda ancora le urla spaventose della sua prima notte in cella e di come solo dopo parecchi giorni sia riuscito a dormire, dei rapporti che si creano con gli altri detenuti e di quando ha rischiato di morire. “Un giorno un prigioniero ha minacciato di uccidermi e di tagliarmi la gola perché gli avevo parlato nel modo sbagliato”. 

    Inside – Vincere, perdere, ricominciare da zero
    Riflette poi sul fatto di trovarsi nel quarto set della sua vita, avanti 2-1, con una frase che se fosse uno dei suoi servizi in campo lascerebbe senza parole il suo avversario. “Forse il carcere mi ha fatto bene. La prigione mi ha purificato”. Boris Becker-Inside è un racconto duro, potente, vero. Nell’intervista rivive alcuni momenti che sembrano impensabili per chi è stato così in alto nella sua carriera sportiva, ma non cede all’emozione. A commuoversi è Lilian che ascolta dietro le quinte. Si abbracciano e pensano ai nuovi capitoli della loro vita insieme, ancora da scrivere. 

    Boris Becker – Inside, la programmazione su Sky e NOW
    Martedì 30 settembre

    ore 16.00: su Sky Sport Uno
    ore 19.00, 21.30, 24.00: su Sky Sport Tennis

    TAG: LEGGI TUTTO