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    F1, Ecclestone: “Budget cap? Non mi dispiacerebbe”

    ROMA – Un tetto per gli stipendi a partire dal 2022? Un’idea che piace molto anche a Bernie Ecclestone. L’ex boss della Formula 1, intervistato dai media croati, ha spiegato come l’introduzione di un budget cap sarebbe molto utile per ridurre le distanze tra le scuderie più piccole e le big del Circus, e di conseguenza renderebbe più equilibrato il campionato. “Non mi dispiace la regola del budget cap” – afferma Ecclestone con convinzione.
    Il commento di Ecclestone
    “Permette di avere una gestione chiara dei conti e col tempo potrebbe esserci un livellamento delle performance in pista, anche se bisognerà un metodo efficace di gestione – ha aggiunto l’ex boss della F1 -. Molti produttori cercheranno delle soluzioni per comunque spendere più del tetto massimo stabilito dal regolamento. Sarà interessante”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone promuove il budget cap: “Non mi dispiacerebbe”

    ROMA – Bernie Ecclestone approva pienamente l’idea di introdurre un tetto per gli stipendi a partire dal 2022. L’ex boss della Formula 1, intervistato dai media croati, ha spiegato come l’introduzione di un budget cap sarebbe molto utile per ridurre le distanze tra le scuderie più piccole e le big del Circus, e di conseguenza renderebbe più equilibrato il campionato. “Non mi dispiace la regola del budget cap” – afferma Ecclestone con convinzione.
    Le parole di Ecclestone
    “Permette di avere una gestione chiara dei conti e col tempo potrebbe esserci un livellamento delle performance in pista, anche se bisognerà un metodo efficace di gestione – ha aggiunto l’ex boss della F1 -. Molti produttori cercheranno delle soluzioni per comunque spendere più del tetto massimo stabilito dal regolamento. Sarà interessante”. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Vogliamo migliorare in tutte le aree”

    ROMA – Mattia Binotto si mostra ottimista dei progressi fatti dalla Ferrari nella prima parte di stagione. In un’intervista al sito ufficiale della Formula 1, il team principal del Cavallino ha parlato dei miglioramenti compiuti: “Se guardiamo al tempo sul giro secco in qualifica, l’anno scorso eravamo in media a 1,4 secondi dalla pole, mentre ora siamo a 0,7. E’ ancora un distacco non trascurabile, ma abbiamo dimezzato il distacco dai migliori. E’ incoraggiante perché siamo sulla strada giusta. Siamo terzi in classifica costruttori a pari punti con la McLaren, che sta mostrando molti progressi”.
    Obiettivi per il 2021
    “Il nostro obiettivo per il 2021 è cercare di migliorare in tutte le aree, anche nel pit stop – ha aggiunto Binotto -. Per me un buon pit stop è sotto i tre secondi. Sembra un numero alto, però nelle strategie bisogna essere coerenti, non solo veloci”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Siamo sulla strada giusta, nel 2021 vogliamo migliorare tutto”

    ROMA – “Se guardiamo al tempo sul giro secco in qualifica, l’anno scorso eravamo in media a 1,4 secondi dalla pole, mentre ora siamo a 0,7. E’ ancora un distacco non trascurabile, ma abbiamo dimezzato il distacco dai migliori. E’ incoraggiante perché siamo sulla strada giusta. Siamo terzi in classifica costruttori a pari punti con la McLaren, che sta mostrando molti progressi”. Mattia Binotto, ai microfoni del sito ufficiale della Formula 1, ha parlato dei progressi fatti dalla Ferrari nella prima parte di stagione. Il team principal del Cavallino si è detto ottimista visti i dati sui tempi in qualifica, ma guarda anche al 2022.
    Sui pit stop
    “Il nostro obiettivo per il 2021 è cercare di migliorare in tutte le aree, anche nel pit stop – ha aggiunto Binotto -. Per me un buon pit stop è sotto i tre secondi. Sembra un numero alto, però nelle strategie bisogna essere coerenti, non solo veloci”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, il principe saudita: “Ci sarebbe piaciuto che Rossi corresse per VR46”

    ROMA – Abdulaziz bin Abdullah bin Saud bin AbdulAziz Al Saud, così si chiama il principe saudita proprietario della Tanal Entertainment Sport&Media, che si legherà al team VR46 per cinque anni a partire dal 2022, quando la squadra che porta il nome di Valentino Rossi farà il suo debutto in MotoGp. In conferenza stampa AbdulAziz Al Saud ha chiarito alcuni aspetti del progetto: “I media hanno spesso comportamenti e approcci differenti. A me sinceramente non interessa quello che dice certa gente. Sono qui per lavorare, se non esistessi non saremmo neppure qui a parlarne. Invece siamo qui per finalizzare e poi partire a tutta”. 
    Su Valentino
    Sulle tante conferenze stampa annunciate e poi posticipate, il principe risponde così: “Abbiamo sbagliato i tempi della comunicazione, perché a livello legale, essendo una compagnia privata non possiamo presentare i nostri piani all’estero finché non sono stati rivelati in Arabia Saudita. E dovendo dialogare con diverse entità governative i tempi si sono allungati. Seguiamo molti progetti e questo della moto tra tutti è il più piccolo. Sono coinvolti quattro ministeri, quello dello sport, delle finanze, delle finanze internazionali e media e per avere tutte le approvazioni è servito tempo. Ma siamo alle battute finali, per mercoledì dovreste sapere tutto”. Poi su Valentino Rossi, che ha già annunciato il ritiro a fine stagione: Ci sarebbe piaciuto che fosse uno dei piloti, ma non possiamo obbligarlo. Però potremmo seguirlo nelle sfide che affronterà”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, il principe saudita presenta il team VR46: “Siamo qui per lavorare”

    ROMA – “I media hanno spesso comportamenti e approcci differenti. A me sinceramente non interessa quello che dice certa gente. Sono qui per lavorare, se non esistessi non saremmo neppure qui a parlarne. Invece siamo qui per finalizzare e poi partire a tutta”. Si presenta così il principe saudita Abdulaziz bin Abdullah bin Saud bin AbdulAziz Al Saud, questo il suo nome, nella conferenza stampa in cui ha parlato del legame tra la Tanal Entertainment Sport&Media e il team VR46, che farà il suo esordio in MotoGp nel 2022 con moto Ducati. 
    Su Rossi
    Sulle tante conferenze stampa annunciate e poi posticipate, il principe risponde così: “Abbiamo sbagliato i tempi della comunicazione, perché a livello legale, essendo una compagnia privata non possiamo presentare i nostri piani all’estero finché non sono stati rivelati in Arabia Saudita. E dovendo dialogare con diverse entità governative i tempi si sono allungati. Seguiamo molti progetti e questo della moto tra tutti è il più piccolo. Sono coinvolti quattro ministeri, quello dello sport, delle finanze, delle finanze internazionali e media e per avere tutte le approvazioni è servito tempo. Ma siamo alle battute finali, per mercoledì dovreste sapere tutto”. Poi su Valentino Rossi, che ha già annunciato il ritiro a fine stagione: Ci sarebbe piaciuto che fosse uno dei piloti, ma non possiamo obbligarlo. Però potremmo seguirlo nelle sfide che affronterà”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “Grande rispetto per Yamaha, non è andata come volevamo”

    ROMA – Maverick Vinales non salirà più in sella alla Yamaha. Lo spagnolo e la casa giapponese, infati, hanno deciso di chiudere anticipatamente il loro rapporto dicendosi addio in seguito alla sospensione di Vinales per aver manomesso volontariamente la propria moto negli ultimi giri del Gp di Stiria. Una conclusione che, dopo il provvedimento della casa di Iwata, sembrava quasi scontato e che permetterà ora allo spagnolo di concentrarsi sul proprio immediato futuro con Aprilia. “A seguito della nostra decisione comune ad Assen di separarci un anno prima, è stato anche deciso di impegnarsi per completare la stagione in corso con il massimo impegno da entrambe le parti. Al GP della Stiria però la gara non è andata come speravamo, e purtroppo non è andata a buon fine. Dopo un’attenta valutazione entrambe le parti hanno concordato che sarebbe meglio porre fine alla partnership con effetto immediato”, le parole di Maverick Vinales nel comunicato rilasciato da Yamaha.
    Il ringraziamento di Vinales
    Si chiude così la storia tra Maverick Vinales e la Yamaha. Quattro stagioni e mezzo nelle quali il pilota di Figueres ha alternato alti e bassi ma che hanno portato a risultati soddisfacenti da entrambe le parti. “Sono profondamente grato a Yamaha per la grande opportunità. Sono anche grato per il supporto che mi hanno dato durante questi 4 anni e mezzo di gare e guarderò con orgoglio ai risultati che abbiamo raggiunto insieme. Avrò sempre grande rispetto per Yamaha e auguro loro il meglio”, ha concluso Vinales. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “Sempre grato a Yamaha, gli auguro il meglio”

    ROMA – Maverick Vinales e la Yamaha hanno deciso di separarsi con effetto immediato. Lo spagnolo, quindi, dopo la sospensione per aver manomesso volontariamente la propria moto negli ultimi giri del Gp di Stiria, non salirà più in sella alla sua M1. Una conclusione che, dopo il provvedimento della casa di Iwata, sembrava quasi scontato e che permetterà ora allo spagnolo di concentrarsi sul proprio immediato futuro con Aprilia. “A seguito della nostra decisione comune ad Assen di separarci un anno prima, è stato anche deciso di impegnarsi per completare la stagione in corso con il massimo impegno da entrambe le parti. Al GP della Stiria però la gara non è andata come speravamo, e purtroppo non è andata a buon fine. Dopo un’attenta valutazione entrambe le parti hanno concordato che sarebbe stato meglio porre fine alla partnership con effetto immediato”, le parole di Maverick Vinales nel comunicato rilasciato da Yamaha.
    Le parole di Vinales
    Finisce in archivio, quindi, la storia tra Maverick Vinales e la Yamaha. Quattro stagioni e mezzo nelle quali il pilota di Figueres ha alternato alti e bassi ma che hanno portato a risultati soddisfacenti da entrambe le parti. “Sono profondamente grato a Yamaha per la grande opportunità. Sono anche grato per il supporto che mi hanno dato durante questi 4 anni e mezzo di gare e guarderò con orgoglio ai risultati che abbiamo raggiunto insieme. Avrò sempre grande rispetto per Yamaha e auguro loro il meglio”, ha concluso Vinales. Una conclusione di un rapporto iniziato bene, con la vittoria nel 2017 alla prima gara in Qatar, e finito forse ne peggior modo possibile. LEGGI TUTTO