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    MotoGp, Quartararo verso Silverstone: “In condizioni serene possiamo fare bene”

    ROMA – Fabio Quartararo ha tutta l’intenzione di allungare e di mettere tra sé e i suoi avversari ancora più distanza. L’obiettivo per il Gran Premio di Gran Bretagna è anche quello di provare a staccare definitivamente le Ducati, confidando sul buon rendimento della Yamaha a Silverstone: “Inizio il weekend con uno stato d’animo molto positivo – ammette -. Abbiamo esteso il nostro vantaggio in campionato dopo Spielberg e il circuito mi piace molto. Abbiamo fatto un grande passo avanti lì nel 2019 in termini di prestazioni. Penso che questa gara sarà buona se le condizioni meteo si manterranno stabili e serene. Se pioverà sarà diverso ma in ogni caso faremo del nostro meglio. Il mio obiettivo è lottare per la vittoria, in primo luogo perché questa è una delle mie piste preferite e in secondo luogo perché è un Gp importante per la squadra“.
    Crutchlow al posto di Vinales
    A prendere il posto di Maverick Vinales, che si è separato con effetto immediato dal team giapponese, ci sarà Cal Crutchlow che non ha grandi obiettivi di piazzamento per Silverstone: “Sono felice di correre per Yamaha nel Gran Premio di Gran Bretagna. È stato bello tornare a correre in Austria dopo un lungo periodo di pausa, ora non vedo l’ora di correre per il Factory Team e lavorare con il mio Test Team Crew Chief Silvano Galbusera e tutti i membri della squadra, che conosco bene“, le sue parole.  LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher verso Spa: “Un posto speciale per me e la mia famiglia”

    ROMA – Il nome della famiglia Schumacher abbinato al tracciato di Spa non sarà mai qualcosa di banale. Michael debuttò esattamente 30 anni fa con la Jordan in Belgio, segnando imprese storiche nelle stagioni seguenti, a partire dalla prima affermazione del 1992. Oggi in pista c’è il figlio Mick che nel 2017 fece alcuni giri al volante della storica Benetton B194 (con cui la leggenda tedesca vinse il Mondiale nel ’94): “Guidare la vettura di mio padre è stata una bellissima esperienza. Ora, cinque anni dopo, mi presento qui come pilota ufficiale a quasi 30 anni dal suo debutto nella categoria. Sarà un momento speciale per me – racconta – e per la mia famiglia, e quindi non vedo l’ora di lasciare la mia firma su questo tracciato altrettanto speciale”. 
    La prima vittoria di Mick
    Tra poche ore Mick Schumacher sarà in pista per le prime libere in Belgio. Un tracciato che anche per Schumi Junior ha rappresentato un passaggio importante nell’avvicinamento al circus: “Qui ho ottenuto il mio primo successo in Formula 3 nel 2018 dopo aver anche conquistato la prima pole. È anche per questo che considero questo posto speciale per me, e più in generale per la mia famiglia”, conclude come riportato da racingnews365.com.  LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher: “Il circuito di Spa è speciale per la mia famiglia”

    ROMA – La famiglia Schumacher e il circuito di Spa sono un tutt’uno. Michael debuttò esattamente 30 anni fa con la Jordan in Belgio, segnando imprese storiche nelle stagioni seguenti, a partire dalla prima affermazione del 1992. Oggi in pista c’è il figlio Mick che nel 2017 fece alcuni giri al volante della storica Benetton B194 (con cui la leggenda tedesca vinse il Mondiale nel ’94): “Guidare la vettura di mio padre è stata una bellissima esperienza. Ora, cinque anni dopo, mi presento qui come pilota ufficiale a quasi 30 anni dal suo debutto nella categoria. Sarà un momento speciale per me e per la mia famiglia, e quindi non vedo l’ora di lasciare la mia firma su questo tracciato altrettanto speciale”, le sue parole.
    I ricordi di Mick
    Tra poche ore Mick Schumacher sarà in pista per le prime libere in Belgio. Un tracciato che anche per Schumi Junior ha rappresentato un passaggio importante nell’avvicinamento al circus: “Qui ho ottenuto il mio primo successo in Formula 3 nel 2018 dopo aver anche conquistato la prima pole. È anche per questo che considero questo posto speciale per me, e più in generale per la mia famiglia”, conclude come riportato da racingnews365.com.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Serve costanza per avvicinarsi alla vetta della classifica”

    ROMA – Il Mondiale è tutt’altro che chiuso e la Ducati vuole avvicinarsi ulteriormente a Fabio Quartararo. Il Gran Premio di Gran Bretagna è alle porte e, anche se la pista non sorride storicamente alla casa di Borgo Panigale, Francesco Bagnaia si dice fiducioso per un weekend ai vertici: “Nell’ultima gara al Red Bull Ring, in Austria, siamo andati ancora una volta molto vicini alla vittoria e questo è la conferma che stiamo lavorando bene. Ora siamo secondi in campionato ed è molto importante continuare ad essere costanti per riuscire ad avvicinarci il più possibile alla vetta della classifica. Silverstone è una pista meno favorevole alle caratteristiche della nostra moto rispetto al tracciato di Zeltweg ma, se ci concentreremo fin dalle libere del venerdì, potremo essere competitivi. Come sempre qui in Inghilterra il meteo avrà un ruolo importante, perciò bisognerà essere pronti ad adattarsi a qualsiasi condizione della pista”, il commento di ‘Pecco’.
    Le parole di Miller
    Non ha sorriso quanto Bagnaia, l’altro pilota della Ducati. Parliamo ovviamente di Jack Miller, undicesimo a Spielberg, ma con tanta voglia di rialzare la testa: “Le ultime due gare in Austria non sono andate esattamente come speravamo, perciò arriviamo a Silverstone determinati a voltare pagina e ad ottenere un buon risultato – racconta l’australiano -. Nel 2019, nell’ultimo Gp disputato qui, ero riuscito ad ottenere la partenza dalla prima fila e sentivo di poter fare bene in gara, ma purtroppo un problema non me lo ha permesso. In Inghilterra il meteo è sempre incerto, perciò bisognerà lavorare sodo fin dalle prime sessioni per arrivare pronti ad affrontare la gara di domenica in qualsiasi circostanza”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Silverstone è una pista meno favorevole alle nostre caratteristiche”

    ROMA – La Ducati riaccende il Mondiale e vuole avvicinarsi a Fabio Quartararo. Il Gran Premio di Gran Bretagna è alle porte e, anche se la pista non sorride storicamente alla casa di Borgo Panigale, Francesco Bagnaia si dice fiducioso per un weekend ai vertici: “Nell’ultima gara al Red Bull Ring, in Austria, siamo andati ancora una volta molto vicini alla vittoria e questo è la conferma che stiamo lavorando bene – dichiara -. Ora siamo secondi in campionato ed è molto importante continuare ad essere costanti per riuscire ad avvicinarci il più possibile alla vetta della classifica. Silverstone è una pista meno favorevole alle caratteristiche della nostra moto rispetto al tracciato di Zeltweg ma, se ci concentreremo fin dalle libere del venerdì, potremo essere competitivi. Come sempre qui in Inghilterra il meteo avrà un ruolo importante, perciò bisognerà essere pronti ad adattarsi a qualsiasi condizione della pista”.
    Parla Jack Miller
    Non ha sorriso quanto Bagnaia, l’altro pilota della Ducati. Parliamo ovviamente di Jack Miller, undicesimo a Spielberg, ma con tanta voglia di rialzare la testa: “Le ultime due gare in Austria non sono andate esattamente come speravamo, perciò arriviamo a Silverstone determinati a voltare pagina e ad ottenere un buon risultato – racconta l’australiano -. Nel 2019, nell’ultimo Gp disputato qui, ero riuscito ad ottenere la partenza dalla prima fila e sentivo di poter fare bene in gara, ma purtroppo un problema non me lo ha permesso. In Inghilterra il meteo è sempre incerto, perciò bisognerà lavorare sodo fin dalle prime sessioni per arrivare pronti ad affrontare la gara di domenica in qualsiasi circostanza”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi e Marquez con un solo sigillo a Silverstone: le statistiche del Gp

    ROMA – Dopo l’annullamento per Covid della scorsa stagione con una sola edizione disputata negli anni tre anni (nel 2018 fu cancellata per il maltempo), si torna a rivedere il Gran Premio di Gran Bretagna. A comandare l’albo d’oro del Gp c’è Valentino Rossi con otto successi, ma sulla pista di Silverstone – tornata nel 2010 al posto di quella di Donington – il ‘Dottore’ vanta una sola vittoria nel 2015. In sella a una Yamaha che ha trionfato ben quattro volte nell’ultimo decennio: statistiche che fanno sorridere Fabio Quartararo, voglioso di allungare sugli inseguitori. Ma ci sarà spazio anche per la Suzuki, vincitrice di due degli ultimi tre appuntamenti con Vinales (2016) e Rins (2019). E la Ducati? Francesco Bagnaia spera di trovare il primo sigillo in top class e tenere aperto un Mondiale, emulando l’affermazione di Andrea Dovizioso nel 2018. Marc Marquez invece si è imposto solamente una volta in MotoGp sul circuito britannico: un’anomalia se comparata al palmares dello spagnolo della Honda. 
    Il circuito: tra i più veloci del Mondiale
    Il tracciato di Silverstone è lungo 5900 metri con 20 giri da percorrere. Si tratta di una delle piste più veloci del Mondiale, ma allo stesso tempo tra le meno impegnative per i freni (solo il 28% del tempo è speso in frenata secondo i dati della Brembo). Non mancano le curve critiche, tra cui la Stowe che si affronta con una velocità iniziale di 318 km/h e una finale di 118. La pioggia può invece essere un problema come testimonia l’edizione del 2018: il meteo è sempre imprevedibile in Gran Bretagna risultando un fattore spesso capace di mescolare le carte.  LEGGI TUTTO

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    F1, le statistiche del Gp del Belgio: Verstappen a caccia del primo sigillo

    ROMA – Il Gran Premio del Belgio è pronto a ospitare la sua edizione numero 66 e soprattutto il ritorno dei piloti in pista dopo la pausa estiva. La lotta per la leadership del Mondiale è sempre in bilico tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, con il britannico capace di scavalcare il rivale della Red Bull. In quella che l’olandese considera la sua pista preferita, c’è margine per un nuovo cambio al comando. Ma la storia a Spa non parla a favore del classe 1997, che oltre a essere a secco di successi non vanta nemmeno un giro al comando in sei edizioni disputate. Michael Schumacher guida la speciale classifica con 1.806 km al primo posto in Belgio. Ben diverso il palmares di Hamilton con nove podi conquistati, di cui sei consecutivi. L’ultima vittoria? Sempre di Lewis, in un’edizione a porte chiuse nel 2020 pandemico. 
    Leclerc, quel primo sigillo nel 2019
    Il circuito di Spa per i tifosi della Ferrari non può che ricordare la prima vittoria in Formula 1 di Charles Leclerc. In quella storica edizione del 2019, il monegasco ottenne anche anche la pole position, solamente la terza degli ultimi 25 anni per la scuderia di Maranello (le altre due di Schumacher e Raikkonen). Diverso il capitolo legato a Carlos Sainz, voglioso di stravolgere il proprio curriculum in Belgio: solo una volta è andato a punti (nel 2017, fu 10°) con ben cinque ritiri e un undicesimo posto. Ne vanta qualcuno in più Lewis Hamilton, a quota 177.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, le statistiche di Silverstone: “solo” una vittoria a testa per Rossi e Marquez

    ROMA – Il Gran Premio di Gran Bretagna si rivede nel calendario di MotoGp dopo l’annullamento per Covid della scorsa stagione con una sola edizione disputata negli anni tre anni (nel 2018 fu cancellata per il maltempo). A comandare l’albo d’oro del Gp c’è Valentino Rossi con otto successi, ma sulla pista di Silverstone – tornata nel 2010 al posto di quella di Donington – il ‘Dottore’ vanta una sola vittoria nel 2015. In sella a una Yamaha che ha trionfato ben quattro volte nell’ultimo decennio: statistiche che fanno sorridere Fabio Quartararo, voglioso di allungare sugli inseguitori. Ma ci sarà spazio anche per la Suzuki, vincitrice di due degli ultimi tre appuntamenti con Vinales (2016) e Rins (2019). E la Ducati? Francesco Bagnaia spera di trovare il primo sigillo in top class e tenere aperto un Mondiale, emulando l’affermazione di Andrea Dovizioso nel 2018. Marc Marquez invece si è imposto solamente una volta in MotoGp sul circuito britannico: un’anomalia se comparata al palmares dello spagnolo della Honda. 
    Le caratteristiche della pista
    Il tracciato di Silverstone è lungo 5900 metri con 20 giri da percorrere. Si tratta di una delle piste più veloci del Mondiale, ma allo stesso tempo tra le meno impegnative per i freni (solo il 28% del tempo è speso in frenata secondo i dati della Brembo). Non mancano le curve critiche, tra cui la Stowe che si affronta con una velocità iniziale di 318 km/h e una finale di 118. La pioggia può invece essere un problema come testimonia l’edizione del 2018: il meteo è sempre imprevedibile in Gran Bretagna risultando un fattore spesso capace di mescolare le carte.  LEGGI TUTTO