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    F1, Brawn dopo Spa: “Le condizioni non erano dalla nostra parte”

    ROMA – Il Gran Premio del Belgio si è chiuso con una mini-gara da tre giri e la vittoria di Max Verstappen, a causa delle pessime condizioni meteo. Una decisione, quella della direzione di gara, pesantemente criticata da molti tra cui il leader e campione in carica Lewis Hamilton. Ross Brawn, managing director della Formula 1, ha però giustificato la scelta: “Sono stati assegnati metà punti – ha detto nella consueta analisi post Gp -. Non è l’ideale, ma se non puoi premiare qualcuno per la gara, premialo per il coraggio nelle qualifiche. Un giro come quello fatto da George Russell in qualifica, in assenza di una gara completa, dovrebbe essere premiato. Come ho detto, non è l’ideale, ma è la situazione in cui siamo. Il meteo non era dalla nostra parte domenica”. 
    La spiegazione
    “Purtroppo, il meteo ha lavorato contro di noi, è stato implacabile – ha aggiunto Brawn -. La FIA ha provato tutto quello che poteva, mandando per due volte le auto in pista dietro la Safety Car, così da valutare le condizioni. Non è stata tanto l’intensità della pioggia il problema, quanto piuttosto il fatto che fosse costante e che abbia portato ad avere una visibilità molto scarsa. É stato fatto ogni sforzo per far partire la gara in sicurezza. Di solito c’è sempre una finestra nella quale è possibile far rientrare ai box la Safety Car. Questa volta non è stato possibile”. LEGGI TUTTO

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    F1, Brawn: “Punti dimezzati e tre giri di gara? Premiato il coraggio in qualifica”

    ROMA – “Sono stati assegnati metà punti. Non è l’ideale, ma se non puoi premiare qualcuno per la gara, premialo per il coraggio nelle qualifiche. Un giro come quello fatto da George Russell in qualifica, in assenza di una gara completa, dovrebbe essere premiato. Come ho detto, non è l’ideale, ma è la situazione in cui siamo. Il meteo non era dalla nostra parte domenica”. Ross Brawn, managing director della Formula 1, ha parlato dopo la vittoria del Gran Premio del Belgio da parte di Max Verstappen, che a causa della pioggia ha conquistato la metà dei punti in palio dopo solo tre giri di gara. Una decisione, quella della direzione di gara, pesantemente criticata da molti tra cui il leader e campione in carica Lewis Hamilton.
    “Fatto tutto il possibile”
    “Purtroppo, il meteo ha lavorato contro di noi, è stato implacabile – ha aggiunto Brawn -. La FIA ha provato tutto quello che poteva, mandando per due volte le auto in pista dietro la Safety Car, così da valutare le condizioni. Non è stata tanto l’intensità della pioggia il problema, quanto piuttosto il fatto che fosse costante e che abbia portato ad avere una visibilità molto scarsa. É stato fatto ogni sforzo per far partire la gara in sicurezza. Di solito c’è sempre una finestra nella quale è possibile far rientrare ai box la Safety Car. Questa volta non è stato possibile”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “Volevo smettere, ora sono nella squadra migliore”

    ROMA – Aleix Espargaro non è riuscito a contenere la gioia per il primo podio dell’Aprilia in MotoGp. Lo spagnolo, assieme alla casa di Noale, è passato attraverso momenti complicati. Rialzarsi più forti di prima è stato il motto che li ha accompagnati al terzo posto di Silverstone: “Questa è la realtà, lo giuro! Non ho mai visto un mio meccanico parlare male di un’altra squadra, oppure avere un brutta parola per un risultato o una caduta. Avete cambiato 40.000 volte i motori, sono caduto nel 2019 e nel 2018 43 volte… Volevo smettere di correre, Albert e la mia famiglia lo sanno, ma alla fine gli ultimi due anni sono stati impressionanti”, le parole di Espargaro al team. 
    La gioia di Aleix
    In un video diffuso da Aprilia sui canali social, Espargaro ha rivolto queste parole al team dopo il podio in Gran Bretagna: “Oggi – racconta nelle dichiarazioni di domenica all’interno del box – non avevo fatto il podio perché qualcuno è caduto, perché pioveva, ho fatto podio perché ce lo siamo meritato. Poteva già succedere in Qatar, è arrivato tardi, ma sono davvero orgogliosissimo di tutti voi, siete la migliore squadra di tutto il paddock”. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Rinaldi confermato in Ducati anche per il 2022

    ROMA – Michael Ruben Rinaldi e la Ducati proseguiranno assieme anche nel 2022. Quest’anno il pilota italiano è stato protagonista nel weekend di Misano, dove ha ottenuto ben due vittorie, mentre in classifica attualmente si assesta al sesto posto. Risultati che hanno convinto la casa di Borgo Panigale a confermarlo anche per la prossima stagione. A cambiare, come noto già da giorni, sarà il suo compagno di squadra: Alvaro Bautista infatti prenderà il posto di Scott Redding in sella alla Ducati Panigale V4R.
    L’esperienza in Ducati
    Nel 2016 Rinaldi sale in sella alla Ducati Panigale R del team Aruba.it Racing-Junior nel campionato SuperStock 1000 FIM chiudendo al sesto posto per poi trionfare l’anno successivo conquistando il titolo di campione europeo. Con il team Aruba.it Racing – Junior, Michael Ruben Rinaldi esordisce anche in WorldSBK nella stagione 2018 partecipando soltanto alle gare europee per poi disputare il campionato completo l’anno successivo con il Barni Racing Team. Nel 2020 Rinaldi ottiene il primo successo in WorldSBK con la Panigale V4 R del team Go Eleven in Gara-1 ad Aragon, round che lo ha visto salire sul podio anche nella Superpole Race (P3) e in Gara-2 (P2). LEGGI TUTTO

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    Dacia Jogger, il Salone di Monaco 2021 accoglie la nuova 7 posti

    Sembra un Suv, ha un ampio portellone e sette posti. Eccolo, il biglietto da visita di Dacia Jogger, novità del Salone di Monaco dedicata a chi cerca spazio per trasportare la famiglia, preferibilmente in attività all’aperto.
    Dove in passato ha operato con Lodgy, Dacia propone un modello le cui dimensioni, uscita sul mercato e motori, scopriremo già il 3 settembre. Un vernissage sui contenuti aspettando il Salone. 
    Intanto, c’è un’impronta di stile, che dice della cabina ampia e del profilo lontano dai canoni del monovolume che fu Lodgy.
    Avrà i contorni un po’ del suv un po’ del multi-purpose vehicle. Del primo porta nel nome il suffisso già di Duster. Jogger rialzato un po’ da terra, probabilmente sì. Jogger 4×4? Chissà. 
    Leggi anche: Aldo Costa svela i segreti di Dallara EXP: l’arma totale da pista
    Caratteristiche
    Alcuni elementi di stile e funzionalità si palesano già dal teaser. A cominciare dal portellone posteriore molto verticale, premessa per scoprire una soglia di carico bassa, un’apertura del vano molto regolare e, soluzioni specifiche per la modulabilità degli spazi, legate alla configurazione dei sedili in seconda e terza fila.
    Dettagli, ancora: sarà un trattamento estetico o rivolto a un extra di luminosità a bordo, l’andamento della linea dei finestrini ondulata, nella parte superiore?
    Dettagli, prevedibili: le barre longitudinali al tetto potrebbero seguire il “doppio-impiego” già su Duster (qui scopri il restyling) e Sandero Stepway, ovvero, anche elementi portapacchi, scollegabili e installabili traversalmente.
    Spaziosa ed economica
    Dacia Jogger lancia indizi interessanti, per una proposta che andrà sul mercato con il punto di forza centrale di un prezzo d’attacco (leggi i suv e crossover più convenienti passati dal centro prove di Auto) molto competitivo in rapporto all’ampissimo spazio offerto nella configurazione 7 posti. Sarà anche Dacia Jogger 5 posti, da scoprire se soluzione alternativa disponibile su tutti i mercati o specifica di alcune realtà.
    I 10 modelli suv e crossover più attesi del 2022 LEGGI TUTTO

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    Stellantis, si ferma l'impianto Sevel: colpa della crisi dei chip

    L’industria automobilistica è piombata in una crisi generale, a causa della carenza di approvigionamento di microchip. Una serie di difficoltà che costringe l’impianto Sevel di Stellantis, in Val di Sangro, a dichiarare lo stop alla produzione.
    La crisi del comparto è destinata a protrarsi fino al 2022, secondo le previsioni prodotte nelle scorse settimane da Carlos Tavares e, più recentemente, dal fornitore giapponese Rohm. 
    “Posso confermare che la produzione a Sevel sarà sospesa a causa di una carenza di chip da un fornitore”, le parole diffuse da Stellantis, dopo che la notizia era stata anticipata da fonti sindacali, a prospettare difficoltà nella produzione e conseguenti stop anche per altri impianti italiani, oltre Pomigliano e lo stabilimento Sevel, responsabile della produzione della gamma di veicoli commerciali, per un volume annuo di circa 1.200 unità.
    Ordini in ritardo fino al 2023
    In uno scenario più ampio, di sforzi dei produttori di microchip per far fronte alla crisi nata già nell’ultimo trimestre del 2020, i giapponesi di Rohm, fornitori di Toyota, Honda e Ford, tra gli altri, fanno il punto.
    L’editoriale del Direttore: materie prime, chip e incentivi. L’auto e le sue incertezze
    “Tutti gli impianti produttivi operano a piena capacità dal settembre dello scorso anno, gli ordinativi dei clienti però sono enormi. Non credo che riusciremo a soddisfare tutti gli ordini arretrati il prossimo anno”, le parole dell’a.d. Matsumoto riportate dall’agenzia di stampa Reuters.
    Le scorte dell’industria
    Creare una sorta di indipendenza dai fornitori, sulla materia specifica dei microchip, richiede tempo e investimenti (leggi lo stanziamento UE-Mise da 1,7 miliardi). Tempo per approntare strutture ad altissimo tasso tecnologico, oltre quello necessario ad acquisire le materie prime necessarie alla produzione dei chip, vero collo di bottiglia nella produzione, individuato dagli analisti.
    Un allentamento della crisi è prospettato nel 2023, in un calo della domanda che potrebbe essere supportato dalla creazione di scorte di microchip, a seguito della crisi superata. Un fattore non contemplato nella produzione automobilistica, co-responsabile della crisi in atto. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Quartararo verso il titolo, Mir e Bagnaia lontani a 13

    ROMA – Dopo il successo nel Gran Premio di Gran Bretagna, Fabio Quartararo mette nel mirino il suo primo titolo mondiale nella classe regina: una vittoria del francese, per i betting analyst di Olybet.it, vale appena 1,05 volte la posta. Agli avversari serve un vero e proprio miracolo sportivo: il duo formato dal campione in carica Joan Mir e dall’italiano Francesco Bagnaia, reduci da una gara negativa sul circuito inglese, è lontano a vale 13 volte la posta.
    Rossi e Marquez tagliati fuori
    Ancora sul podio della classifica mondiale – ma indietro nelle quote – i ducatisti Johan Zarco, a 30, e Jack Miller, l’unico oltre a Quartararo ad avere conquistato più di una vittoria nell’intera stagione, in quota a 40. Vale 75 il ribaltone del sudafricano della KTM Brad Binder, ultimo pilota del lotto sotto la tripla cifra mentre tutti gli altri, Rossi e Marquez compresi, sono ormai tagliati fuori. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Quartararo favorito per il titolo, Mir e Bagnaia inseguono

    ROMA – Fabio Quartararo si avvicina al suo primo titolo mondiale nella classe regina, dopo il successo nel Gran Premio di Gran Bretagna: una vittoria del francese, per i betting analyst di Olybet.it, vale appena 1,05 volte la posta. Agli avversari serve un vero e proprio miracolo sportivo: il duo formato dal campione in carica Joan Mir e dall’italiano Francesco Bagnaia, reduci da una gara negativa sul circuito inglese, è lontano a vale 13 volte la posta.
    Zarco e Miller lontani
    Attardati i ducatisti Johan Zarco, ancora sul podio della classifica mondiale, in quota a 30 e Jack Miller, l’unico oltre a Quartararo ad avere conquistato più di una vittoria nell’intera stagione, in quota a 40. Vale 75 il ribaltone del sudafricano della KTM Brad Binder, ultimo pilota del lotto sotto la tripla cifra mentre tutti gli altri, Rossi e Marquez compresi, sono ormai tagliati fuori. LEGGI TUTTO